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Trio

Una casa felice

By 21 Febbraio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Io e Samuele siamo cresciuti insieme nello stesso vicinato. Samuele &egrave un po’ di anni più grande di me. &egrave sempre stato un grande picchiatore, essendo completamente privo di auto controllo. Vorrei avere una moneta da dieci centesimi di Euro per ogni volta che mi ha chiamato ‘ragazzino imberbe’ e poi mi ha picchiato a sangue, per molti anni.

Samuele ha vissuto con sua madre che era sola che faceva lavori occasionali per i miei genitori per cavarsela. Samuele era un pessimo allievo e aveva sempre un problema. Sua madre e i miei genitori erano sempre a tirarlo fuori dai guai. Ancora prima che fosse diplomato alla scuola superiore, si cacciò nei guai con la legge, tanto che sua madre firmò al suo posto il permesso per far parte dell’esercito per farlo uscire fuori di prigione.

A Samuele, l’esercito piaceva, fu in servizio per due volte in alcuni unità speciali particolarmente dure e valorose. Alla fine del secondo servizio Samuele divenne effettivo nell’esercito e io persi ogni contatto con lui.

Nel frattempo io andai all’università e finalmente sposai Amanda, la mia innamorata dell’infanzia del vicinato. Mi laureai trovai un lavoro e traslocammo in un’altra regione. Amanda ed io eravamo sposati da tre anni.

Un paio di mesi fa, ho ricevuto una telefonata da Samuele. Si era appena ritirato dal servizio, dopo parecchi anni, e voleva venirmi a trovare. Erano anni che non lo vedevo e non ero sicuro che lo avrei riconosciuto. Comunque lui era un vecchio amico di famiglia, così lo invitai a farmi una visita.

Non potevo credere a quello che vidi quando lo andai a prendere alla stazione, quel Venerdì. Era tre anni più grande di me, quindi sapevo che aveva trentatre anni, ma sembrava almeno dieci anni più giovane. I suoi capelli erano ancora tagliati molto corti, in stile militare, e il suo fisico di 1 metro e novantotto era un fascio di muscoli. Aveva un collo taurino, ed avrebbe potuto essere un giocatore di rugby. Era enorme e crescendo sembrava lo fosse ancora di più di quanto io ricordassi.

Mentre stavo guidando verso casa, mi diede un pugno in una spalla, mentre stavamo ridendo di qualcosa, e pensai che stessi per saltare fuori dallo sportello dell’auto.

Fischiò quando vide la casa e fischiò ancora più forte quando vide Amanda. Sapevo che sarebbe rimasto sorpreso. Amanda era ingrassata nei punti giusti durante questi anni. Bionda con gli occhi azzurri, con una pelle fantastica e un corpo da morire sul colpo, Amanda &egrave la tipica bellezza da far perdere i sensi.

Samuele gli diede un abbraccio lungo e appassionato e concluse l’abbraccio con bacio sulle labbra intenso e con la lingua.

‘Amanda, sei un gran pezzo di donna’ disse ‘l’ultima volta che ti ho visto eri una scriccioletto che andavi in bicicletta intorno alla casa dei tuoi. Adesso ti sei trasformata! E ora che diavolo stai facendo, fai crescere un piccolo scricciolo come quello?

Amanda arrossì e iniziò a ridere in maniera sciocca quando Samuele le diede una pacca sul sedere, ma vidi che mi fulminò con lo sguardo. L’avevo avvisata che mi ricordavo che Samuele era un tipo nudo e crudo, e non mi aspettavo che l’esperienza nell’esercito avesse potuto migliorare di molto quell’atteggiamento.

Dopo aver mostrato a Samuele la sua stanza, ci spostammo tutti fuori della casa, sulla veranda accanto alla piscina, e bevemmo qualcosa. Dopo la sua seconda birra, Samuele si stava comportando come se quella fosse stata casa sua.

Frantumava le lattine di birra vuote nello stesso modo in cui io avrei potuto sbriciolare un foglio di carta e ci raccontò di tutti i posti in cui era stato in questi ultimi anni.

Presi alcune bistecche per fare alla griglia, e ci cambiammo tutti e ci mettemmo i costumi da bagno. Amanda indossò un costume intero molto morigerato.

Andammo tutti in piscina e Samuele ostentò il suo corpo scolpito e cominciò a fare lo stupido. Prese Amanda e la spinse sott’acqua, la spruzzò e cominciò a lanciarla in aria. Gli dissi di andarci piano e lui mi spinse e mi tenne sul fondo. Io riuscì a riemergere, piagnucolando e boccheggiando per l’aria.

Sfruttai quella opportunità per uscire fuori dalla piscina e controllare le bistecche. Samuele uscì dalla piscina, si stappò un altra birra e si sedette vicino a me.

‘Tu hai il paradiso qui’ disse mentre i suoi occhi fissavano Amanda quando lei usciva dalla piscina. Io credo che qui ci sia tutto quello che un uomo possa desiderare, una bella casa, una bella auto, birra, e una bellissima donna. Credo di essere pronto a traslocare.’

‘Bene, sei un amico, così la casa e la macchina le puoi usare, ma’ feci un cenno del capo verso Amanda ‘la signora &egrave sposata.’

‘Non scherzare, signor Hinterland! A Bangkok Amanda sarebbe già troppo vecchia per fruttare grandi soldi. Naturalmente con un corpo come il suo, quelle grandi tette e quei capelli biondi potrebbe ancora fruttare una piccola fortuna nell’est asiatico.’

‘&egrave disgustoso Samuele!’ dissi.

‘Ragazzino, non criticare finché non lo avrai provato’ mi rispose.

Durante la cena Samuele ci fece un racconto dietro l’altro delle storie di guerra e dei combattimenti che aveva vissuto, delle medaglie che aveva ricevuto e delle sue conquiste sessuali. Avrebbe potuto raccontare un mucchio di bugie, ma Amanda stava pendendo dalle sue labbra.

Dopo cena smazzammo le carte e cominciammo a giocare a briscola. Presi le bevande giuste, ed il fatto che Samuele non avesse più detto niente di insolente, Amanda e io cominciammo a rilassarci e a goderci la serata e (cosa usuale dopo qualche drink) Amanda cominciò un pochino a fare la civettuola.

Intorno alle 22, Samuele chiese se avessimo mai fatto un tuffetto di notte. Capii che poteva dirlo dallo sguardo e dal sorrisetto di Amanda ed io condivisi che lo avevamo fatto in effetti, piuttosto spesso.

Afferrò il mazzo di carte e disse: ‘Ho pensato questo, bene, siamo tutti amici qui. Giochiamo qualche mano di strip poker prima di andare tutti in piscina.’

Cominciai a rifiutare, quando sentii la mano di Amanda sulla mia.

‘Al diavolo tesoro!’ chiese lei ‘Siamo tutti in famiglia, e noi non vogliamo far arrabbiare il nostro ospite alla sua prima notte a casa nostra.’

Aveva ragione, non volevo fare incazzare un Samuele sbronzato.

Samuele dava le carte e, con mia grande sorpresa, perse subito la prima mano. Stava indossando solo i suoi calzoncini da bagno, si alzò e se li tirò giù dai suoi fianchi. Aveva il cazzo più largo e più grosso che avessi mai visto, spenzolando semi duro tra le sue gambe, e potevo notare che anche Amanda lo stava ispezionando con cura.

Iniziò a dare le carte e gli chiesi che cosa avrebbe puntato adesso dal momento che non aveva più vestiti addosso.

Mi sorrise e disse: ‘Non ti preoccupare di questo.’

Vinse la mano successiva e sia io che Amanda perdemmo le nostre camicie. Io mi salvai nella mano successiva, ma Amanda fece fiasco.

‘Amanda, Amanda, Amanda. &egrave il momento di pagare il pifferaio’ disse Samuele con un ghigno da orecchio a orecchio quando Amanda si alzò e si tolse lentamente il suo costume da bagno.

Credo si stesse veramente divertendo per le attenzioni ricevute, così lo trasformò in un piccolo strip-tease.

‘Sapevo che eri una bionda naturale, non ne ho mai dubitato un momento, Amanda. E le tue tette sono fantastiche. Dai un nuovo significato alla parola ‘seno’.’

Samuele sollevò gli occhi dal grosso seno di Amanda solo per fissarla negli occhi e sorriderle. Amanda le sorrise, completamente rilassata nella sua completa nudità.

Mi alzai ‘Bene, direi che il gioco &egrave finito. Andiamo a nuotare.’

Samuele mi afferrò con disinvoltura per il polso e mi ritirò giù sulla mia seggiola.

‘Che cosa ne dici di farci io e te un’altra mano? Il vincitore prende tutto!’ disse.

‘Che cosa scommettiamo Samuele?’ chiesi.

Sorrise ad Amanda e poi mi guardò ‘Beh, chi perde si prende il divano per la notte.’

‘E il vincitore?’

‘Non essere ottuso! Il vincitore si prende Amanda.’

Cominciai ad alzarmi, e dissi ‘Non essere ridicolo, Samuele! Questo gioco &egrave andato anche troppo avanti. Tu non puoi minacciarmi con una scommessa come questa.’

In un istante Samuele afferrò il mio polso e con un rapido movimento mi tolse i piedi da sotto. Caddi in avanti, sul tavolo, colpendolo con il mento, e lui mi tenne in quel modo, con la sua presa d’acciaio. Non aveva sudato affatto.

Amanda mise la sua mano sull’enorme petto di Samuele.

‘Per favore! Per favore non fate a botte. Non fargli del male, Samuele!’ Lo pregò lei.

‘Va bene, siamo corretti e chiediamo ad Amanda se &egrave disponibile!’ disse.

Si girò e la guardò mentre era in piedi completamente nuda e illuminata dal solo chiaro di luna. Continuando a tenermi, si sollevò e sbatté il suo enorme cazzo mezzo duro sul tavolo.

‘Che cosa ne dici Amanda? Sembri un bel gioco. Sarà piacevole per te in entrambi i casi. Giovanni ed io giocheremo un’altra mano. Tu sarai presa dal vincitore. Vuoi essere il premio Amanda?’

Amanda mi guardò, poi guardò il suo cazzo e poi di nuovo a me. Esitò e Samuele mi schiaccio ancora più forte contro il tavolo finché, alla fine, lei annuì.

‘Bene! Darò le carte.’ disse.

Samuele diede le carte, ma io persi la mano. Si alzò in piedi, afferrò Amanda per la vita e la spinse dentro casa.

Mi lanciò un’occhiata da sopra le spalle e disse: ‘Ci vediamo domani mattina, ragazzino. Chiudi a chiave, spengi le luci e fai il bravo, va bene?’

La luce della nostra camera da letto si accese e io mi arrampicai alla finestra per poter vedere dentro la camera.

Quando entrarono in camera, Samuele sollevò Amanda per la vita e la buttò sul letto come un piccolo peluche. Si sputò sulla mano e cominciò a strusciarsi il suo enorme cazzo.

‘Giusto per togliere di mezzo il rompicoglioni, non dovevamo Amanda?’

Salì sul letto, spalancò le gambe di Amanda e spinse il suo enorme cazzo dentro la fica di mia moglie. Lei grugnì rumorosamente per la rapida invasione.

‘Oh Amanda, sei veramente bagnata! Se lo avessi immaginato, avrei risparmiato lo sputo. Ti eccitano ancora tutte le cose virili, eh? Sicuramente si sente bene che la tua fichetta piccola e stretta si sta allargando si nuovo, dopo tutti questi anni.’

Rimasi stordito nel realizzare che Samuele doveva essere stato con Amanda alcune volte in passato.

Notai come le gambe di mia moglie cominciassero ad attorcigliarsi attorno ai fianchi di Samuele e le sue braccia attorno al collo.

‘Sapevo che lo volevi ancora. Lo leggevo nei tuoi occhi, per tutta la notte. Ti piace che un uomo grande e forte ti prenda, non &egrave vero?’

Ed aveva ragione. ‘Amanda sembrava le piacesse moltissimo, sembrava lo adorasse! Stava pompando i suoi fianchi contro quelli di Samuele. Il suo respiro si fece affannoso e lamentoso. Si stringeva a lui con tutte le sue forze.

Improvvisamente mi resi conto della forte erezione che ebbi. Quando vidi Amanda che iniziava il suo orgasmo, io iniziai il mio, sparando il mio sperma contro il muro, senza neanche toccarmi. Le mie gambe vacillavano quando arrivai ad una sedia e mi sedetti.

Mi misi a sedere là e ascoltai mia moglie che veniva scopata. Non riuscivo a decidermi come mi dovessi sentire per l’intera vicenda: arrabbiato, geloso o eccitato.

Potei capire dai grugniti e dai lamenti che Samuele stava sborrando e Amanda si stava godendo il suo secondo orgasmo. Sperando che fosse finita, mi incamminai di nuovo verso la finestra.

Samuele fece rotolare giù dal letto Amanda e la afferrò per i capelli: ‘Leccami, cagna! Succhiami fuori tutto il mio sperma!’

Scioccato, vidi Amanda posizionarsi di fronte al cazzo ancora duro di Samuele e infilarlo in bocca, leccando e succhiando la sostanza appiccicosa con le sua labbra. Non potevo crederci! Per tutto il nostro matrimonio il sesso orale era fuori discussione per Amanda. Adesso stava succhiando e ingoiando lo sperma di Samuele come se fosse una cosa troppo preziosa da sprecare!

Samuele afferrò i capelli di Amanda con la mano, tirando su e giù la sua testa per tutta la sua erezione.

‘SIII!!! Così &egrave perfetto’ disse ‘Continua, proprio in questo modo, piccola puttana in calore!’

La testa di Amanda stava sobbalzando su e giù mentre succhiava il cazzo di Samuele dentro e fuori dalla sua bocca. Stava gemendo per il piacere, mentre il suo culo ruotava in aria. Samuele prese l’altra mano e le infilò tre dita fra le gambe, dentro la sua fica in mostra. Le sue dita stavano brillando per la lubrificazione, quando le tirò fuori e li spinse rozzamente prima uno, poi un altro e infine l’ultimo, nel culo di Amanda.

‘Oh, sei proprio brava!’ continuò ‘Continua come adesso. Oh SIII!!! Ora ascolta tu, piccola mignotta, sto per sborrare e voglio che tu ingoi fino all’ultima goccia. Hai capito?’

Amanda alzò lo sguardo verso Samuele e annuì velocemente. Entro pochi secondi, Samuele cominciò a sbattere i suoi fianchi giù dal letto spingendo il suo pezzo di carne ancora più in fondo dentro la bocca affamata di mia moglie. Stava sborrando di nuovo, e io potevo vedere la gola di Amanda deglutire mentre stava ingoiando il suo sperma.

Una goccia fuoriuscì dalle sue labbra e scivolò giù per il suo mento cadendo lì nel suo seno ondeggiante. Mentre Samuele stava eiaculando Amanda si inginocchiò, prese la goccia vagante con il suo dito e lo succhiò per ripulirlo.

Samuele le diede uno schiaffo sonante sul suo culo nudo, lasciandogli una manata rossa. ‘Sei ancora un bel pezzo di fica in calore, Amanda, non negarlo. Ma non ti rilassare troppo, ho soltanto cominciato.’

E così fu. Io feci un pisolino agitato sulla sedia. Durante la notte fui svegliato dal rumore del sesso disinibito di Samuele e Amanda. Potevo aver ignorato una volta o due, ma secondo i miei calcoli, Samuele aveva scopato mia moglie per quattro volte e aveva domandato e ricevuto due pompini. Lui era insaziabile, non avendolo mai completamente molle, rimanendo sempre almeno semi duro. Non dormirono molto entrambi.

Alla luce del giorno, entrai dentro attraverso la porta della veranda, soltanto per sentire ancora più gemiti e grugniti. Sentii partire la doccia e realizzai che il rumore stava provenendo dal bagno.

Ero in piedi nella camera da letto e diedi una sbirciatina attraverso il vapore per vederli entrambi nella nostra doccia gigante, Amanda piegata in avanti, l’acqua che le cadeva sulla schiena, mentre Samuele spingeva la sua erezione mattutina dentro e fuori dal buco del culo di Amanda!Quella era una cosa che diceva la disgustasse, e non aveva mai voluto nemmeno provare con me!

Ero in piedi lì, con la mia erezione mattutina, facendomi una sega, finché non aggiunsi il mio sperma al casino appiccicoso e sudato che era lo strato del nostro letto. Mi vestii ed andai in cucina.

In breve tempo, apparve Samuele e si sedette al tavolo di cucina.

‘Buon giorno ragazzino. Non sembra che tu abbia dormito molto bene. Io ho dormito come un bambino. Credo che dovrei dirti che fare le carte a poker &egrave uno dei miei passatempi. Dovresti sempre alzare il mazzo di carte.’ Scoppiò in una fragorosa risata.

‘Sei un vero bastardo Samuele. Quella &egrave mia moglie cui tu hai fatto tutto ciò!’ E gli sferrai un colpo.

Ovviamente, mi afferrò la mano e la schiacciò dentro al suo enorme pugno. Mi accasciai sul pavimento, la mia mano era ancora nella sua stretta.

‘Non ho fatto una sola cosa alla tua piccola signora che lei non voleva che le facessi, ragazzo. E certamente non ho fatto niente che lei non avesse già fatto in precedenza con me, fatta eccezione, forse, per il culo. Aveva una fichetta bollente e pronta, e gli piaceva che la usassi. L’hai sentita urlare per chiederti aiuto?’

Riuscì a dire un ‘no’ a denti stretti.

‘No, non l’ha fatto. Guarda, &egrave stata sposata per lungo tempo, aveva bisogno di avere un po’ di eccitazione. Va bene, adesso, io devo andare, ma tu comportati per bene, OK?’

Io annuì e lui mi lasciò andare la mano. Me ne presi cura delicatamente con la mia mano sinistra. Sentivo come se tutte le ossa ridotte in polvere.

Amanda entrò in cucina, vestita con una gonna ed un maglione. Sembrava che fosse andata ad una importante riunione di lavoro, invece di essersi fatta inculare nel letto per tutta la notte. Il suo sguardo era sul pavimento e non su di me.

Samuele le sorrise. ‘Bene, &egrave appena arrivata la ragazza del festino. Il ragazzino qui si stava chiedendo se te la fossi spassata la scorsa notte. Gli ho detto che lo hai fatto. Lo hai fatto non &egrave vero?’

Amanda annuì

‘Digli, così che lo sappia, che stai bene. Digli che te la sei spassata. Digli che cosa ti &egrave piaciuto da impazzire.’

Amanda mi guardò mentre tenevo tra le braccia la mia mano gonfia, poi il suo sguardo tornò al pavimento.

‘Me la sono spassata. Mi sono divertita l’altra notte.’

‘Vedi? &egrave tutto a posto!’ disse Samuele con un sorriso. ‘Amanda, giusto per potergli far vedere che volevi partecipare al divertimento, l’altra notte, cosa ne dici di mostrargli come ti piace succhiare il mio bastone?’

‘No Samuele’ lo pregò lei ‘Non posso farlo! Non qui. Non questa mattina.’

‘Alscolta fichetta!’ disse lui ‘Ripensa a stanotte e poi dimmi che non puoi. Eri la più bollente, la più avida di cazzo, puttanella che non mi scopavo da un sacco di tempo. Non giocare a ‘Miss Perbenino e Come si deve’ con me. Tu sai di essere una lurida, piccola puttana!’

Afferrò Amanda per le spalle e la costrinse ad inginocchiarsi. ‘Aprimi la cerniera, troia! Sai quello che devi fare!’

Io ero lì, in piedi, che sentivo il mio cazzo diventare duro mentre guardavo Amanda tirare fuori dai pantaloni il cazzo duro di Samuele, e scendere con la bocca per prenderlo tutto.

‘Ragazzino, in spirito si benevolenza, perché non sollevi la gonna della tua signorina e fai qualcosa di utile con il tuo affarino nei tuoi pantaloni? Mostrale che non hai rancore con lei per essere stata una così brava padrona di casa con il tuo ospite.’

Io non discussi, perché non volevo discutere con lui. Volevo fare esattamente quello che mi aveva detto di fare.

Amanda sollevò la bocca dall’erezione di Samuele quando la tirai su in una posizione verticale e sollevai la sua gonna sopra alla sua schiena ricurva, ‘No, per favore, non farlo! Non mi piace questo. Per favore!’

Ma non l’ascoltai. Mi tirai giù i pantaloni e i boxer, tirai giù le sue mutandine e penetrai la sua fica fradicia e bollente.

Ero arrivato quasi all’orgasmo, molto velocemente, quando Samuele mi disse: ‘Prova per l’entrata posteriore. &egrave stata una vera lotta questa mattina, ma dovrebbe essere tollerante adesso.’

Immediatamente venni per il mio orgasmo e potei sentire Amanda stringersi attorno a me quando anche lei cominciò il suo. Quando ebbi finito scivolai fuori dalla sua cloaca viscida. Samuele tirò fuori il suo cazzo dalla sua bocca, la sollevò sopra ai suoi fianchi, e sistemò la sua fica in basso, sopra alla sua erezione. Lei lo montò in un orgasmo dopo l’altro.

Alla fine Samuele si alzò, continuando a tenere il suo cazzo dentro ad Amanda, si avvicinò al muro, e pompò mia moglie, inchiodata al muro, finché non venne. Amanda scivolò fuori dalla sua asta e cadde sul pavimento.

Samuele si avvicinò a lei, e sollevò il suo mento con la mano.

‘Sai quello che devi fare, troia!’

Amanda si inginocchiò di fronte a Samuele, ripulendo il suo cazzo da tutte le loro secrezioni intime, leccandolo e succhiandolo. Quando finì, rimise al suo posto con delicatezza il suo cazzo ancora duro, dentro ai suoi pantaloni e tirò su la cerniera.

Samuele si sedette nella seggiola, ‘Ah! Lo sai? A un tizio potrebbe anche piacergli stare qui. Adesso chi prepara la colazione?’

Dopo la colazione andammo a fare un giro turistico. Samuele si comportò come se quello che era accaduto la notte precedente e quella mattina fosse la cosa più normale del mondo.

Amanda riuscì a dire un ‘Mi dispiace’ nel momento in cui ne ebbe la possibilità, ma io guardavo come Samuele trascorse la maggior parte della giornata con mia moglie in braccio. Io stavo attento alla minima mancanza di rispetto nei confronti di mia moglie, ma lui si comportò come un gentiluomo con lei per tutto il giorno.

Quella notte mi svegliai con un sobbalzo. L’orologio segnava che era l’una passata. Il letto accanto a me era vuoto, e poi sentii il respiro pesante. Amanda era sul pavimento, accanto al letto, a carponi, e Famule gli stava arando la fica, a pecorina. Mi rigirai e provai a riaddormentarmi.

Mi risvegliai dopo le due e guardai sul lato del letto, era evidente che Samuele fosse dietro alla sua schiena e Amanda stava soffocando le sue urla ogni volta che veniva, cavalcando il cazzo di Samuele mentre lui pizzicava e tirava i suoi capezzoli delle sue pocce grandi e ballonzolanti. Samuele aveva ragione: mia moglie era una troia!

Samuele rimase a casa nostra per un mese abbondante ed era la stessa cosa ogni notte. Samuele entrava nella nostra camera da letto e si scopava mia moglie, ripetutamente, fino alle ore piccole del mattino.

La bocca, la fica e il culo di Amanda erano sempre disponibili per il lavoro, ovunque e dovunque Samuele lo volesse. Non era un problema per loro se io fossi in casa o perfino nella stessa stanza!

Non si poteva negare che Amanda fosse veramente eccitata dall’essere presa da questo grande animale. Non ne aveva mai abbastanza del suo modo violento. Samuele l’aveva nel suo totale controllo.

Andavo a lavorare durante il giorno ed era quasi peggio di quando stavo a casa e guardavo, perché non riuscivo a levarmeli dalla testa.

Un giorno della quarta settimana, mentre stavo andando al lavoro, due tizi enormi si infilarono nel vialetto di casa mia. Mi dissero che erano dei commilitoni di Samuele, e che li aveva invitati a casa per fargli una visita.

Non so cosa accadde, ma i due tizi entrarono e Amanda stava ancora dormendo profondamente quando io tornai dal lavoro, e non si svegliò fino a che non la raggiunse Samuele per la loro orgia notturna. Non mi disse mai una parola di quello che accadde quel giorno con quei tre uomini.

Finalmente Samuele ci disse che se ne stava andando. Quando Samuele entrò nella nostra camera da letto per quella che era la sua ultima notte, non c’era niente che Amanda non avrebbe fatto per lui. Ripulì perfino il suo cazzo con la bocca dopo che lui gli era venuto nel culo!

I due continuarono a lungo per tutta la notte e fu Samuele alla fine che si arrese, dicendo che era troppo stanco per continuare.

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