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Trio

Una serata come le altre, forse

By 23 Luglio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ duro il mio lavoro, posare il catrame in estate e’ estenuante. Il caldo ti sciolglie mentre guidi quella macchina maledetta. Stende piano piano il manto d’asfalto ed altrettanto lentamente ti asciuga delle tue forze..
Alla sera quando torno a casa sono un lago di sudore. Lavoro a torso nudo ovviamente e quando finisco mi devo cambiare. La camicia che indosso si attacca subito alla pelle, cosi’ come i pantaloni. Le mutande non le metto, non le sopporto. Cerco di stare il piu’ possibile senza.

E’ in queste condizioni che sono arrivato a casa anche stasera.
Casa, a dire il vero non e’ la mia ma di casa ma quella del mio amico Mario, lui mi ha dato ospitalita’ fino a quando il nostro cantiere e’ in questo paese.
‘Ciao Mario, Ciao Luisa’ saluto sempre quando entro. Non ho bisogno di suonare perche’ Mario mi ha voluto fornire le chiavi. Mi dirigo subito in cucina dove trovo Luisa ai fornelli. ‘ciao, ti sono mancato?’ le chiedo mentre le bacio il collo e con la mano le palpo il culo. Il suo culo e’ magnifico, mi basta sfiorarlo e la mia voglia si inalbera.
Anche l’altra mano adesso lo massaggia. Luisa ritorna con lo sguardo alle sue pentole ma spinge in fuori il culo, le piace sentirmi dietro di lei. Le alzo la gonna e mi struscio contro di lei. ‘Ti piace? Senti com’e’ diventato grosso e duro. Mi hai pensato oggi?’
Le faccio togliere le mutandine ‘stasera ti voglio senza’ le dico.
Sento una voce provenire dalla sala, e’ Mario che mi dice che l’aperitivo e’ pronto, vado in sala, mi prendo il bicchiere e con quello in mano mi dirigo al bagno, ‘mi faccio una doccia, quando esco mangiamo’.

L’acqua fredda e’ l’ideale dopo una giornata di duro lavoro trascorsa sotto al sole. Scorre su tutto il corpo fino giu’ per terra, mi rinfresca, mi pulisce ma non mi toglie la voglia di lei. Il cazzo rimane teso.
Mi asciugo un po’ i capelli e poi il corpo, mi lego l’asciugamano ai fianchi. Prendo il bicchiere e bevendo l’aperitivo vado a sedermi al tavolo.
‘Apri la finestra Mario, che entra un po’ di aria fresca’.
Eccola che infatti, arriva sempre alla sera. E’ una brezza leggera ma costante. Scende dalla montagna ed entra nella casa. Rinfresca e stuzzica.
Arriva anche Luisa con la pasta, ‘mmm che profumino, ho una fame da lupi stasera, dammene piu’ del solito’. Lei mi si avvicina per mettermi la pasta nel piatto ed io subito con la mano le accarezzo le coscie nude, ha la pelle liscia come il velluto, risalgo e trovo la sua fica, senza peli come piace a me. Muovo le dita per una carezza veloce e poi la penetro un po’. Lei allarga un po’ le gambe, muove i fianchi e sospira. Le piace sentire mia mano, lo so.
Anche a me piace sentire la sua fica e mi eccito, il cazzo sussulta fuoriesce dall’asciugamano. Luisa lo guarda, gli piace, lo so che gli piace, le piace la cappella rossa, piena grossa, le piace il palo duro con le sue vene. Lo so che le piace e che lo vorrebbe sbocchinare.
Ma devo pur mangiare no? E quindi tolgo la mano e le faccio segno di proseguire.
Dopo di me si serve lei e quello che resta se lo prende Mario. Anche lui e’ una buona forchetta ma stasera non glien’e’ rimasta molta. Non e’ un problema perche’ lui si accontenta, si accontenta sempre.
Mi chiede sevoglio il formaggio, ‘ok basta cosi” gli dico.

E’ proprio una brava cuoca la Luisa, fa della pasta veramente deliziosa e la bistecca con le patate e’ squisita. Mangio di gusto. Ne ho bisogno. Il mio lavoro richiede molte energie ed io devo essere sempre in forma, forte, tonico. Mangio ed intanto mi gusto anche il panorama di Luisa, la sua scollatura lascia vedere molto delle sue tette, due tette magnifiche che tra una forcettata e l’altra mi piace sempre palpare.
Le palpo anche la fica, la sento umida vogliosa.
‘Preparami un caffe’ dei tuoi Mario? Intanto io mi sistemo sul divano’.
Vado, accendo la tv e mi butto sul divano. Vedo Luisa che entra in salotto e dalla porta guarda attenta il mio asciugamano, o meglio il rigonfiamento dell’asciugamano. Lo guardo anch’io e mi compiaccio. Poi mi giro ancora verso di lei, verso i suoi occhi ormai ipnotizzati.
Alzo appena il bacino e mi tolgo l’asciugamano, ‘vieni’ le dico.
Lei si accovaccia tra le mie gambe aperte. Sa cosa fare. Sa cosa voglio che faccia. Impugna la mia voglia, la sua mano scorre lentamente dal basso all’alto e viceversa. Poi apre la bocca e appoggia le labbra sulla mia cappella, sento la sua lingua che l’accarezza. Abbassa la testa ed imbocca gran parte del mio cazzo.
Inizia un pompino come solo lei sa fare. Come io le ho insegnato. Mi piace, mi rilasso e mi godo il suo pompino. Me lo merito dopo una giornata di lavoro. Intanto Mario mi offre il caffe’ che bevo con piacere
Sento che la sua passione sta salendo. Vedo che con una mano si sta massaggiando la fica. Non resisto e le inondo la bocca di sborra. Lei non si stacca ed aspetta la fine dei miei schizzi, beve tutto, non so come facci a ma lo fa. Glielo detto io di farlo e lo fa.
La faccio alzare, la faccio spogliare, la guardo e la ammiro in tutta la sua bellezza. La faccio girare.
E’ magnifica, ha un corpo stupendo, ha un culo bellissimo, il piu’ bello che io abbia mai visto. Piu’ la guardo e piu’ mi viene voglia di montarla, piu’ guardo il suo culo e piu’ mi viene voglia di entrarci. Il cazzo mi rimane duro, non puo’ ammosciarsi davanti a tanta bellezza.
‘Vieni qui sopra’. Unisco le mie gambe mentre lei mi si avvicina di schiena, si abbassa ed appoggia la sua fica sul mio cazzone teso allo spasimo. Con la mano lo tiene fermo e poi si lascia cadere. Lo prende tutto dentro, e’ gia’ eccitata. Mi piace sentirla andare su e giu’, mi piace guardarle il culo mentre va su e giu’.
Ha la schiena perfetta Luisa, la pelle liscia e morbida. Le mie mani la percorrono tutta, poi scendono giu’ fino alle chiappe, due globi tondi e pieni. Mi godo quel corpo che adesso e scosso dai fremiti di un orgasmo. Mi sento le palle bagnate dal suo godimento e sento il mio cazzo stretto dalle convulse scosse della sua fica. La lascio che si traquillizzi un po’ e poi le infilo un dito nel culo. E’ il segnale, lei lo conosce e sa cosa fare. Rallenta i suoi movimenti e recupera il ritmo del respiro.
Mentre lo fa vedo sulla porta Mario che ci sta ammirando con piacere. Il suo cazzo e’ teso nella sua mano, sa che sta arrivando anche il suo turno e si prepara.
Luisa si alza dal mio cazzo, lo lascia uscire un attimo ma si riabbassa subito. Stavolta punta all’ingresso del suo buchino. Lo trova e si ferma, lo sa che lo voglio vedere entrare lentamente, sentirmi entrare piano piano nel suo magnifico culo. Infatti piano piano si cala, il buco si allarga e lascia passare la mia voglia. Dopo un po’ le sono tutto dentro e lei si siede sulla mia pancia. Come mi piace questo corpo !! Con le mani le arpiono le tette e la tiro verso di me, la appoggio al mio petto e le massaggio quei globi tondi. Inizia a muovere il bacino in modo da scoparsi il culo. Il movimento che subito e’ lento diventa piu’ veloce, la sua eccitazione aumenta di nuovo, sento i suoi capezzoli diventare duri come due sassolini. Le bacio e mordo le spalle ed il collo, la sento scossa da un nuovo orgasmo.
Intanto Mario si e’ avvicinato, le accarezza le gambe e la pancia. Mentre lei si sta tranqullizzando dal recente orgasmo lui le massaggia la fica, poi si posiziona davanti e punta il suo cazzo, quando e’ quasi ferma inizia a spingere per entrare, lo sento che struscia sul mio cazzo.
Inizia a scoparla. Si baciano, si accarezzano, si stringono. Le sue spinte le fanno uscire e rientrare anche il mio cazzo. E’ scopata da tutti e due, avanti e indietro, su e giu’ dentro e fuori.
I gemiti di Luisa inciatono Mario ad accellerare. Io da sotto adesso mi muovo veloce per conficcarle piu’ che posso del mio cazzo nel culo.
Lei gode, gode forte, gode di nuovo ed anche Mario si svuota dentro di lei. Le loro urla di piacere mi entrano in testa e danno il via al mio orgasmo. Sento il piacere scuotere tutto il mio corpo. Riverso tutta la mia sborra dentro il culo di Luisa, godo, godo anch’io. Mi sembra di essere in paradiso.
Poi, lentamente la frenesia della monta lascia il posto al rilassamento Restiamo spossati li sul divano. Appagati, appagato.
Mario si alza e va in cucina a terminare di sistemare la stanza.
Anch’io mi alzo, vado a rifarmi la doccia.
Quando ritorno Luisa e’ ancora li, nuda seduta sul divano, bella, bellissima. Mi guarda e mi sembra di scorgere una sorta di riconoscenza. Mah, forse ma non credo.
Mi siedo vicino a lei. Con una mano le accarezzo le gambe e la fica ed intanto mi gusto il film che danno alla tv.
Quando e’ terminato me ne vado a letto. Devo essere ben riposato per affrontare un nuovo giorno di lavoro. Il mio e’ un lavoro pesante. E mi addormento.

E’ mattina, sono gia’ le nove, accidenti sono in ritardo. Mi alzo e mi vesto in fretta. In casa non c’e’ nessuno, sono gia’ usciti. Esco anchio ed inforco la bicicletta, corro al cantiere.
‘Ti sembra questa l’ora di arrivare? Stronzo? ‘
Eccolo il capo, gia’ li che mi urla.
Cerco di giustificarmi ‘Scusa Mario ma ho avuto una serataccia, sono andato a letto tardi e stamattina non sono riuscito a svegliarmi in tempo’
‘non dire stronzate, dai sbrigati a salire su quella macchina, siamo in ritardo di due ore per colpa tua, vedi di recuperare, pirla !!’. ‘Va bene Mario, va bene, scusami, adesso recupero’.
Un nuovo giorno sotto al sole.

Aspetto commenti bob57bob57@hotmail.com.

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