Skip to main content
Trio

Una serata…quasi tranquilla

By 4 Febbraio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao sono Stefania, ovviamente Stefy per gli amici, sono napoletana e ho 23 anni.
Sono abbastanza alta (1,74), corporatura normale ma tonica con capelli castani e occhi verdi…Non molto dotata di seno ma in compenso credo proprio di avere un culetto da urlo, infatti noto spesso gli sguardi maschili posarsi su questa parte del corpo che cerco di mettere in evidenza ogni volta che esco.
Anche di viso sono una bella ragazza, a detta anche delle mie amiche e degli amici e forse sono
queste le opinioni che contano di più perch&egrave poi i genitori sono sempre i genitori e quindi di parte.
Ho la fortuna di avere alle spalle una famiglia benestante e quindi, giovanissima, sono riuscita ad aprire una mia attività commerciale che mi da’ non poche soddisfazioni e mi permette di essere indipendente pur vivendo ancora coi miei.
Sto con un ragazzo di nome Antonio, mio coetaneo, conosciuto tra i banchi di scuola negli anni delle superiori. La nostra &egrave ormai un’unione caratterizzata da grande intesa (anche sessuale) e,
nonostante il fatto di non aver mai coinvolto altre persone nel nostro rapporto, da quel punto di vista andiamo assai d’accordo. Anche se prima di averlo conosciuto ho avuto alcune esperienze
(con due uomini contemporaneamente ma anche rapporti saffici) e ammetto che un pò mi manca
quel pizzico di imprevedibilità nel sesso. O almeno mi mancava. Eh già, perch&egrave un pò di tempo fa &egrave successo qualcosa che mi ha permesso di tornare a mettere del sale sul nostro ménage…

E’ primavera, uno di quei tipici sabato sera dove si hanno poche idee sul cosa fare, non ti va di andare in discoteca a fare file chilometriche all’entrata e a spaccarti i timpani sotto quel suono assordante e allora opti per un più tranquillo pub, di quelli tipicamente in stile irlandese.
Mi preparo per la serata e, dopo una doccia, indosso un’intimo di pizzo molto accattivante di colore nero.
Un reggiseno push-up per valorizzare la mia piccola ma soda seconda misura…Il perizoma &egrave
pericolosamente minuscolo ma tutto questo contribuisce a farmi bagnare pensando a quanto sono troia. E’ una sensazione che mi ha sempre eccitata, non riesco a trattenermi dal bagnarmi subito. Non so come finirà questa serata, però meglio essere preparate e sfoderare al momento
giusto delle armi infallibili e non dell’anonimo intimo di cotone.
Sopra scelgo per una magliettina un pò scollata con su disegnate delle ammiccanti pin-up e uno strettissimo jeans che fa risaltare il mio sederino. Un pò di smalto argentato su mani e piedi ed infilo alle mie sensualissime estremità dei costosissimi sandali bianchi con tacco con dei piccoli diamanti incastonati sopra. A completare l’opera un pò di trucco, non troppo pesante, e degli orecchini regalatimi proprio da Antonio (o Tony, come lo chiamo ogni tanto).
Verso le nove suona il citofono, &egrave Antonio che mi dice di sbrigarmi e non fare come mio solito ma io sono già pronta a scendere per salutare, molto calorosamente, il mio deliziosissimo boy. Per darvi
un’idea, lui &egrave più alto di me, palestrato al punto giusto e con la battuta sempre pronta…Sto molto bene con lui e se pure non posso sapere se avremo anche un futuro insieme, mi godo questi momenti e gli sguardi invidiosi delle altre…
Esco dal portone e, ancora prima di stringermi a s&egrave, Antonio fa apprezzamenti sul mio look…

– Sei proprio bona amore, dai che ci divertiamo stasera.
– Sei scemo?! Perch&egrave non alzi la voce un altro pò che a Tokio non ti hanno sentito!

Lo rimprovero e fingo arrabbiatura per via del suo tono di voce alto ma, in realtà, non posso trattenere un sorrisetto di soddisfazione…Ho raggiunto il mio scopo, stasera sono proprio una gran figa e ha ragione lui: spero che stasera ci sia da divertirsi!
Stampo un bacio molto “hot” al mio ragazzo ed entro con lui nella macchina di Federico (che noi chiamiamo più amichevolmente Chicco) dove c’&egrave anche la sua ragazza. Saluto entrambi con un bacio ciascuno e partiamo tutti e quattro, destinazione pub.
La serata passa tra un panino, qualche birra (di troppo) e musica live a rendere familiare l’atmosfera. Le battute di Antonio e Chicco poi ci divertono e ci rilassano. Una bella serata, insomma, ma non proprio come l’aspettavo fino a quel momento. Finch&egrave la ragazza di Chicco va in bagno e Antonio va per pagare il conto alla cassa. Restiamo al tavolo io e Chicco e noto il suo sguardo esplorarmi fugacemente il davanti. Io me ne accorgo e con assoluta noncuranza vado per grattarmi un pochino il seno per capire cosa gli suscita.
Detto tra noi, lui non &egrave di certo bello come Antonio ma questa situazione comincia ad attirarmi. Vedo, con la coda dell’occhio, che diventa rosso in viso e non proferisce più parola, finch&egrave arrivano gli altri e il gioco sembra finire lì…
Usciti dal locale, facciamo un giretto per la città e poi riportiamo a casa la ragazza di Chicco che era stanca. La salutiamo e nel frattempo io e Antonio restiamo sui seggiolini posteriori a scambiarci baci e palpatine veloci. Antonio si fionda a succhiarmi il collo, mentre Chicco lancia occhiatine grazie allo specchietto retrovisore manco fosse un tassista guardone e fa delle battutine, forse per far credere di essere a suo agio nella situazione ma capisco benissimo che si sta agitando e non sta più nella pelle a vedere tutto questo.
Ho notato tutto e decido che bisogna osare questa notte. E’ stata una serata troppo tranquilla, bisogna darle una svolta. Non mi va di tornare a casa, dare un bacino ad Antonio e poi sfogarmi da sola nel mio lettino. Prendo l’iniziativa, salgo a cavalcioni su Antonio e già sento il suo cazzo premere contro la stoffa dei pantaloni. Lo sento in tutta la sua durezza e mi esce spontaneo un piccolo gemito. Mi avvicino al suo orecchio e gli sussurro frasi provocatorie:

– Amore, ti sento in forma!
– Non immagini quanto! Non provocarmi o te ne pentirai…

Ridacchiamo entrambi, mentre ribatto:

– Ora ti provoco davvero…Che ne dici di fare qualcosa di particolare?
– Tipo?
– Beh tipo…(e mi rivolgo con lo sguardo davanti verso Chicco)

Lui mi capisce al volo, devo dire che certe volte mi sorprendo nel vedere come pensiamo le medesime cose e mi dice:

– Sei proprio una porcona! Ma sono troppo arrapato per dirti di no…

Mi stringe forte sui fianchi e mi tira a s&egrave, Chicco non riesce quasi a tenere gli occhi sulla strada, mentre lo spiazzo dicendogli:

– Chicco non vorrai mica tornare già a casa? E’ presto!
– No no…voi avete qualche idea?
– Sì, io ne ho una…Tra trecento metri, svolta a destra.
– Tra trecento metri c’&egrave il centro commerciale.
– Esatto Chicco!

Io e il mio boy ridacchiamo, il povero Chicco &egrave tornato rosso in viso come un peperone. Arriviamo nel parcheggio, pensavo vi fossero altre macchine in cerca di intimità ma ci siamo soltanto noi.

– E ora che si fa? mi chiede Chicco…
– Beh ora…goditi lo spettacolo gentilmente offerto! L’unica regola &egrave: guardare ma non toccare!

Antonio non dice nulla ma passa subito all’attacco…Mi palpa con forza le poppe, prima di infilarmi le mani nel perizoma andando a martoriarmi anche il culetto. Chicco, poverino, &egrave eccitatissimo e allora, per far sfogare anche lui, mi levo le mie preziosissime scarpe con diamanti e gliele porgo.

– Tieni Chicco, masturbati pure con queste!
– Gr…Grazie.

Antonio comincia a togliermi furiosamente la magliettina e il reggiseno, ci sa fare il signorino…Come sempre, del resto…Ma stasera sembra posseduto da una forza oscura. Lo lascio fare, voglio godermi il momento.
Si dedica ai miei capezzoli turgidi e, di tanto in tanto, ci scambiamo slinguate incredibili. Intanto Chicco se l’&egrave tirato fuori e prende a menarsi, nel frattempo annusa i miei sandali comunque intrisi di un pò di sudore ma tutto questo accresce la sua eccitazione.
Tony mi dà un’altra slinguata in bocca e poi mi dice:

– Puttanella! Ora ti sistemo io troia! Ora farai quello che voglio, capito? Ti faccio urlare maiala!
– Sì ho capito! Spaccami dai!

Queste parole lo eccitano e le dice davanti a Chicco per far capire anche a lui come si basa il nostro rapporto di coppia: lui &egrave il maschio e io la femmina, lui &egrave il dominatore e quello che ha il sopravvento e io la sua piccola cagnetta in calore che attende solo l’attimo nel quale essere penetrata dal suo padrone.
Ma questo arrapa anche me, specie nel momento in cui quasi mi strappa via con foga i jeans e le mutandine. Da’ una rapida annusata e le getta da una parte, infilandomi un dito nella figa e trovandomi già bagnata della mia eccitazione. Io lo ricambio tirandogli una veloce ma decisa sega al suo cazzo. In tutto questo, Chicco, sul sedile anteriore si gode la scena e continua a consumare con la lingua la suola dei sandali. Gli lancio un’occhiata facendogli capire, con uno sguardo, che sto godendo come una matta anche io a farmi ammirare in quella situazione. Sto bagnando tutti i sedili posteriori, chissà a cosa potranno pensare i genitori di Chicco quando prenderanno l’auto la prossima volta! Chiudo gli occhi per concentrarmi meglio su questo momento di goduria totale, quando Tony mi penetra di colpo col suo cazzone.

-Sì amore…dai aprimi! Aprimi! Spaccami, che bello!
– Ti piace? Sei la mia zoccola…uh!
– Sì, sì lo sono…Sono la tua zoccola, sono una puttanella…Che bello, tutto in fondo sì…Fammelo sentire!

Tony non mi dà tregua e comincia a trapanarmi con sempre maggiore velocità e forza mentre gli favorisco il lavoro allargando ancor più le gambe e poggiando il piedino sul poggiatesta del sedile di Chicco. Ora il mio piede &egrave a pochi centimetri da lui, che si avvicina a odorarlo ma senza sfiorarmi con la lingua…Però! “Guardare ma non toccare!”…Devo dire che il ragazzo &egrave rispettoso.
Tony, sempre più dominante, mi prende per le caviglie e se le mette sulle spalle…Tenendomi così, gambe all’aria, oscenamente aperta e indifesa pure alla vista di Chicco.
Continua a penetrarmi col suo arnese mentre un suo dito va ad esplorare il secondo buchino. Di colpo, infila il dito e io comincio a gemere sempre di più…Chicco, intanto, va fuori di testa e si stringe forte il pene tra i laccetti dei miei sandali masturbandocisi dentro. Io sorrido e continuo a godermi il mio uomo che mi fotte come un cavallo fotte la sua puledra. Sento la testa sempre più pesante e mi abbandono all’orgasmo.
Talmente forte e intenso che arrivo a “squirtare”, emetto uno schizzo proprio come succede agli uomini. Anche i due maialoni però non resistono molto di più, e dopo qualche minuto arrivano ad eiaculare…Antonio mi riempie la figa, anche sapendo che uso la spirale e che non abbiamo bisogno di fare particolare attenzione, e Chicco arriva nelle mie scarpe, inondandole tutte…

-Grazie ragazzi! Era una vita che non godevo così!
-Grazie a te!!!

Mi dicono quasi in simultanea, mentre Antonio ora si fa più dolce e mi dà teneri baci sulla guancia. Io mi godo le sue premure e scambio un sorriso d’intesa con Chicco, che ha ancora i miei sandali in mano e che certo non si aspettava che una serata così tranquilla potesse prendere una piega particolarmente accesa. E, a dire la verità, nemmeno io me l’aspettavo!

Lasciatemi commenti (anche molto spinti…mi eccitano tantissimo!) e suggerimenti su questo mio primo racconto. La mia mail &egrave: sexystefy84@excite.it
Un bacione a tutti!!!

Leave a Reply