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Chat e siti di incontri...Trio

Uno, due… Tre!

By 6 Novembre 2022No Comments

Non so se vale la pena raccontare questa storia. Ci sono diversi motivi per cui non dovrei farlo, tra cui, sicuramente il fatto che non sono uno scrittore. Poi si tratta di un’operazione difficile, trasmettere a chi legge la stessa intensità delle emozioni vissute, e questa storia, ve lo garantisco, ha creato emozioni forti, travolgenti. Altro motivo per cui non dovrei raccontarla è che si tratta di una storia privata, vissuta da persone in carne ed ossa, ed in fine, non dovrei raccontarla, perché non si può omettere nessun dettaglio, neanche i più scabrosi, anzi, soprattutto quelli.

I personaggi di questa storia non hanno nomi, chiamateli come volete, i nomi non hanno nessuna importanza, cosi come non ne ha l’età mai ben definita, cosi come non ne ha il luogo in cui tutto si svolge che resta imprecisato.

Ci eravamo ritrovati sui social. Ci eravamo visti insiemi un’altra coppia di amici a cena, tutti vecchi compagni di scuola e in alcuni casi, d’infanzia. Il bello di conoscerti da sempre e che puoi essere liberamente te stesso, puoi dimenticare il politicamente corretto, puoi fare battute ed allusioni in libertà senza paranoie, serenamente. E cosi, dopo la piacevole cena fatta di cibo, vino, ricordi e tante risate, aprimmo un gruppo in una chat privata per rimanere in contatto, continuare a cazzeggiare e pianificare altri incontri.

La chat divenne una piacevole abitudine, ma oltre a quella comune con tutti Io e Lei ne aprimmo un’altra privata, segno che c’erano cose da dirsi che non potevano essere condivise. Era innegabile che la cena aveva innescato qualcosa che divenne presto esplosivo.

Per quel che mi riguarda non saprei, forse il suo profumo sapientemente scelto che così bene si fondeva con l’odore naturale della sua pelle, forse la scollatura inevitabile per un seno cosi prorompente come il suo, forse il vezzo, quel modo di inarcare la schiena cosi sensuale ed elegante, forse la freschezza giovanile del suo essere che non ne voleva sapere di arrendersi all’età. Insomma non lo so, ma di una cosa ero certo… mi intrigava molto.

In chat si arrivò subito al sodo, segno sia del non essere più giovanissimi e quindi di non avere tanto tempo da perdere, sia di una confidenza che per qualche misterioso motivo c’era sempre stata.

Si arrivò in men che non si dica al raccontare le nostre fantasie sessuali, poi alle proprie esperienze sessuali e poi al “che mi faresti se fossi qui”. Vennero fuori cose che mai avrei pensato di raccontare a chi che sia e tanto meno ad una donna. E poi in chat ! Dove bastava un taglia e incolla per trovarsi sputtanati da li all’eternità. Ma il senso di complicità e fiducia era cosi alto che ne io ne Lei ci ponemmo mai il problema.

Nonostante gli argomenti, l’eleganza del linguaggio era roba da altri tempi. Contesti erotici spinti che addrizzavano qualsiasi cosa capelli compresi raccontati senza mai usare un solo termine volgare, eppure accendevano in noi un’eccitazione ed un desiderio assoluti.

_ Hai mai fantasticato di farlo in 3 le dissi un giorno.
_ Beh… per me è stato qualcosa di più di una fantasia, mi rispose.
La mia eccitazione era già al di la di ogni immaginazione e dovetti slacciare i pantaloni per evitare di castrarmi da solo.
_ Questa me la devi proprio raccontare e senza saltare nemmeno un particolare… Con Chi lo ha fatto?
_ Con una coppia rispose. Un uomo e una donna. Mi chiesero se mi sarebbe piaciuto e dissi di si. Ma ad una condizione, che lo avrei fatto solo con lei nel senso che Io e Lui ci saremmo goduti la moglie.
_ E poi come è andata? Le chiedo mentre rischio di venire senza toccarmi.
_ Siamo andati a casa loro, ci siamo spogliati e messi nel letto, io da un lato, lui dall’altro e la moglie in mezzo girata verso di me. All’inizio andava tutto bene, io e lei abbiamo cominciato a baciarci e toccarci ovunque, ero eccitatissima e lei pure. Quando sono scesa con la mano tra le sue gambe era talmente bagnata che penso fosse già venuta, e quando lei ha fatto lo stesso anche io sono venuta. Poi si è messa a bordo del letto a 4 zampe mi ha allargato le gambe e ci ha infilato la testa e ha cominciato a baciarmela, leccarmela, mordicchiarmela. Il marito l’ha presa da dietro e spingendo dettava il ritmo. Ad ogni affondo lei passava la lingua dentro di me e dopo una decina di questi passaggi sono venuta di nuovo. Subito dopo anche loro sono venuti.
_ E poi ? chiesi io
_ E poi niente. Cambiamo posa e sono io con la faccia tra le cosce di lei e qui il coglione del marito rovina tutto tentando di penetrarmi. Io mi ritiro e la moglie si incazza. Festa finita mi rivesto e vado a casa. E tu invece che mi dici ?
_ Dico che dopo questo sto per svenire.
_ No no non ci provare, con chi l’hai fatto a 3 ? Tanto lo so che lo hai fatto.
_ E successo tempo fa e giuro non era programmato almeno da me. Avevo un amante calda come il fuoco. Era pomeriggio, avevamo cominciato sotto la doccia e continuato a letto. Sul più bello suonano alla porta, era la sua amica del cuore. Le apre praticamente nuda, l’amica entra senza dire una parola, tanto era chiaro che fosse con me. Torna in camera, mi bacia e mi masturba allo stesso tempo. Poi si alza chiude bene gli scuri della finestra per il caldo e esce dicendo che deve andare al bagno. Io sono al buio con gli occhi chiusi quando la porta si riapre. Ma quello che adesso me lo sta leccando e succhiando non è lei ma la sua amica. Quando mi rendo conto mi chiede se mi dispiace rispondo “affatto”. Si mette cavalcioni su di me e si impala mentre Lei rientra mi mette la testa tra le sue cosce e mentre gliela mangio letteralmente loro si baciano appassionatamente. Poi si incastrano una con l’altra in modo che i loro fior di loto di potessero strusciare tra di loro, mentre io dritto in piedi vengo succhiato e leccato fino a che non vengo.
_ Toc toc ci sei ancora le dico.
Arriva un messaggio vocale, con voce tremolante “ Sto venendooooo Godooooooo”. Poi di nuovo un messaggio.
_ Quando vieni qui ? Ti voglio
_ Anche io… presto.

Venerdi

E venne il giorno. Tornai in Italia per un WE lungo da passare con Lei, ospite a casa sua. Il viaggio sembrava interminabile. Arrivai sotto casa sue parcheggiai, tirai giù la valigia pronto a cercare il nome sul citofono ma non servì, Lei era in giardino che mi aspettava. Ascensore fino all’attico, eccitazione e turbamento si potevano toccare con le mani.
_ E’ vero o è un sogno? seri veramente qui?
Sorrisi senza rispondere accarezzandole il viso. Entriamo in casa.
_ Ti faccio un caffe?
_ Si rispondo istintivamente, ma non sono sicuro di volerlo.

Si avvicina al lavandino con le sue scarpe tacco 12 rosse, calze nere su gambe affusolate e tornite, minigonna di pelle nera con lampo laterale a chiudere una vita stretta che farebbe invidia ad una ragazzina, per congiungersi con un maglioncino attillato stretto in vita che esalta le spalle e che davanti, il seno prorompente, sembra pronto a farlo esplodere, con una zip sul davanti aperta quanto basta per esaltare la scollatura.

E mentre è li, che armeggia con la caffettiera la raggiungo, le scanso i capelli e la bacio sul collo, le respiro in un orecchio mentre le mie mani sono su i suoi fianchi e tutta la mia virilità è poggiata senza ritegno sul suo fondoschiena. Emette un sospiro profondo che è tutto un programma, inarca la schiena e contemporaneamente le mie mani sotto il maglioncino slacciano il reggiseno, per poi portarsi sul seno nudo. Il contatto mi causa quasi un arresto cardiaco, un’eccitazione che forse non avevo mai provato prima, l’offuscamento delle mente. Ricordo un gemito e la caffettiera che cade nel lavandino.

Come dalla cucina siamo arrivati nella camera da letto non saprei dire, ma li eravamo. Via il maglioncino, via la mia maglietta, la stringo e si stringe a me, la bacio con passione e il suo seno e il mio petto che in quel momento si toccano, creano un legame indissolubile. Siamo emozionati e storditi, senza fiato, avvolti in una infinita dolcezza, circondati e protetti dal piacevole tepore dei nostri corpi.

La bacio dolcemente sulle labbra mentre le accarezzo il seno, poi le bacio i capezzoli e li sento diventare duri per l’eccitazione. Poi scendo sul ventre e mentre la bacio slaccio la zip della gonna che si apre e si fa da parte, mentre lei porta le mani su i suoi seni nudi in una smorfia di piacere che mai potrò dimenticare.

La sua pelle è come seta, il suo odore inebriante per i miei sensi. Continuo a baciarla più giù, sulla pelle lasciata scoperta dalla ritirata della gonna. Ora le sfilo delicatamente quel che resta della sua biancheria intima, lei inarca la schiena per agevolare la cosa, scopro cosi la sua fonte della vita, delicata e profumata come tutto il resto del suo corpo. Metto la testa tra le sue gambe e inizio a bere avidamente dalla sua fonte ristoratrice.

Ad ogni colpo di lingua il suo corpo freme, il suo respiro si fa sempre più veloce e i suoi delicati gemiti diventano sempre meno delicati fino al momento liberatore, quando la sento venire come un fiume in piena.
_ Siiiii Vengooooooooo è bellissimooooo .

Poi spasmi di piacere che sembravano non finire mai. Torno a sdraiarmi vicino a lei le bacio il collo e le accarezzo il seno. Lei si alza e si mette a cavalcioni su di me e poi finisce di spogliarmi completamente. Si china sul mio sesso e lo fa sparire dolcemente nella sua bocca. Ero in paradiso. Dopo essere tornata affianco a me, bella come una Dea, mi disse:
_ Adesso prendimi ti prego. E la presi, dolcemente. Fu una fusione di corpi. La sua eccitazione torno alle stelle e quando era pronta per esplodere aggiunse:
_ Adesso vieni ti prego, inondami e fammi sentire il tuo piacere.
E cosi fu, venimmo insieme. Provai un piacere di un’intensità che non so spiegare, lungo, misteriosamente lungo, dolce e liberatore.

Restammo cosi per un po’, nudi, abbracciati bocca sulla bocca per gustare il particolare profumo che prende il respiro durante la massima eccitazione.

Ma i sensi erano ben lungi dall’essere placati. Andai a fare una doccia veloce per poi arrotolarmi nell’accappatoio. Quando tornai in camera non c’era, si era chiusa nell’altro bagno. Quando ne usci ero in sala che ciondolavo. Si presentò con un body a slaccio rapido nero e rosso e ornato di pizzi, tacchi a spillo vertiginosi e calze con giarrettiere. Spargeva fascino ed eleganza. La vista era idilliaca. Si avvicinò e mi baciò e poi infilò la mano sotto l’accappatoio, rendendosi subito conto che sull’argomento avevo ancora molto da dire.

Detto fatto. L’alzai di peso e la misi a sedere sul tavolo, poi la feci sdraiare mettendole un cuscino dietro la testa, sganciai il body da sotto e misi la testa tra le sua gambe. La baciai, la leccai la mangiai e la succhiai fino a quando non la sentii gemere di nuovo di piacere. Mi alzai in piedi liberandomi dall’accappatoio, le alzai le gambe poggiandole sulle mie spalle, l’attirai verso di me e la penetrai con vigore. Lei venne di nuovo io no. La tirai su, la girai ponendo il cuscino sotto il suo ventre e la presi di nuovo da dietro e Lei venne di nuovo. Si mise seduta sul tavolo e io salii su un panchetto in modo che potesse masturbarbi e ingoiarmelo senza fatica. La sua bocca stava facendo un lavoro fantastico ed era arrivato il momento.
_ Sto per venire le dissi.

Lei allora riprese a masturbarmi con grande velocità di movimento fino a che tutto il mio seme non le schizzo sul seno e sul collo, rallentando progressivamente l’azione per prolungarmi il godimento. Poi con le mani se lo sparse addosso come fosse una crema.
_ E’ parte di te disse, lo voglio tenere con me più che posso.
La baciai con passione. Finalmente prendemmo il famoso caffè.

Eravamo eccitati all’idea che quello fosse solo l’inizio. Complicità e confidenza ma soprattutto la certezza di poter esprimere le proprie fantasie, i propri desideri senza essere giudicati o mal interpretati anzi, con la certezza che sarebbero stati esaltati, amplificati e incentivati. Perché il piacere dell’altro, il suo appagamento, era la cosa più importante.

Sabato

La notte non si dormì un gran che. Non facemmo altro che cercarci, toccarci, baciarci e masturbarci passando di volta in volta dal sonno all’orgasmo. Al mattino organizzammo una ricca colazione a base di uova strapazzate, ciambelle, cornetti, marmellata, Thè e caffè. Mangiammo tutto con gusto e soddisfazione. Poi ci infilammo insieme sotto la doccia dove ci lavammo a vicenda.

Giro per il quartiere mano nella mano tutto il tempo. Sembrava che tutti la conoscessero, la salutassero e soprattutto la guardassero. Come biasimarli, elegante, sensuale, vestita in modo impeccabile, con uno stile che la esaltava, mai sopra le righe, mai sotto le righe. Ma lo stupore era un altro, era la prima volta che la vedevano girare in intimità con un uomo.

Per quelli che avevano sperato, creduto, pensato e fantasticato di entrare nelle sue grazie fu un vero duro colpo. E porca miseria erano davvero tanti! Alcuni si arreso subito all’idea, altri faticarono, ad altri ancora mi toccò spiegare con le buone maniere di andare “ad altra più facile fonte la sete placare”.

Pranzammo in un ristorantino in riva al mare, anzi direi proprio sulla spiaggia e ci godemmo il sole primaverile fino al tramonto. Non smettevo di sbirciare nella scollatura o di guardargli il sedere, manco fosse la prima volta che la vedevo. Rientrati a casa, giusto il tempo di chiudere la porta e Lei mi aveva già tolto la maglietta e io le avevo sfilato le mutandine, seduta sul lettino dei massaggi e infilato la testa tra le sue gambe.

Spari per un po’ in bagno, e quando tornò aveva una indosso una lingerie da togliere in fiato completa di calze a rete fitta e scarpe con i tacchi. Ma solo quando la sdraiai sul lettino massaggi e la spogliai mi occorsi che aveva messo le palline della geisha.

Si stese a pancia in giù e cominciai con olio ed essenze a massaggiare prima le natiche poi l’ano. Prima esternamente poi sempre più in profondità. Prima un dito poi due. Finito il massaggio mi stesi su di lei, misi il pene in mezzo alle natiche e lo lascia scendere dolcemente fino ad incontrare il suo ano, dove iniziò ad entrare senza difficoltà.
_ Fa piano disse, li sono praticamente vergine
_ Ti sto facendo male ?
_ No anzi mi piace continua, continua fino in fondo.
Cominciai cosi senza irruenza a spingere e a muovermi dentro di lei, che gemeva.
_ Faccio Male ?
_ Nooo e bellissimo, con le palline mi sembra di prenderne due insieme.
_ Ohhh questa non me l’avevi raccontata, allora perché limitarsi a due, vogliamo lasciare le tue labbra senza far niente ?
_ Siiii mi piace lo voglio, continua di prego, adesso spingi più forte che puoi.
_ Mi fai impazzire mi disse, sto per venire di nuovo
_ anche io risposi
_ Daiiiii vienimi dentro, inondami … io vengooooooooo
_ Siii anche io eccomi
_ Bellissimooooo ti prego resta dentro non uscire.
_ Non pensavo mi potesse piacere cosi tanto, ho avuto un orgasmo anale. Ho sempre avuto paura di sentire dolore.
Poi andammo insieme sotto la doccia.
Uscimmo di nuovo per andare a mangiare in un ristorante non lontano da casa. Il posto non era molto frequentato e Lei scelse un tavolo molto appartato.
Quando il cameriere si allontanò tirò fuori dalla borsa un telecomando e me lo diede.
_ Prendi questo e usalo a tuo piacimento.
Non ci fu bisogno di spiegazioni, il telecomando era dell’uovo vibrante che si era inserita prima di uscire. Lo provai subito, volevo vedere l’effetto sul suo viso. All’inizio tentò l’indifferenza ma quando aumentai la velocità non potè più nascondere che ne stava godendo. Aumentai fino al massimo e poi spensi. La tenni in sospeso cosi tutta la cena, accendendo e spegnendo, poi risaliti in macchina lo accesi al massimo e lo lasciai cosi finche non la sentii venire.
A casa la misi a 4 zampe poggiata sul divano, le divaricai bene le natiche, oliai il suo ano e il mio membro, riaccesi l’uovo vibrante e la presi di nuovo dietro.
_ Siiii ti prego spingi senza fermarti, rompimelo una volta per tutte.
Ci misi circa mezz’ora prima di venire, mentre Lei si godeva un orgasmo dopo l’altro.
_ Siiii dai rompimelo, spingi più forte che puoi.
Dallo specchio di fronte ci guardiamo e questo amplifica la nostra eccitazione e il nostro desiderio.
_ Belloooooooo mi sembra di essere presa ovunque.
_ Guarda le dico, indicando lo specchio, c’è una che ci guarda.
_ uhm mi piace è bella ? Che fa ?
_ Si è carina e si sta toccando tutta dall’eccitazione.
_ Falla venire qui, ho la bocca libera e le labbra infuocate. Voglio mettergli la testa tra le cosce.
_ Oh si si si vengooooooooo amore è bellissimooooooo
_ Anche Io anche io siiiiiiiiiii

A fatica ci infilammo nel letto nudi come eravamo, esausti ma sereni, e finalmente il sonno ebbe la meglio.

Domenica

La guardo in silenzio mentre fa colazione di gusto. Sono uscito presto per comprare le ciambelle, ne va pazza. Quando ne fu sazia parlai.

_ Io non mi sono mai sentito cosi.
_ Nemmeno io.
_ Intendo dire e qui mi interrompe
_ Intendi dire, libero di esprimere tutto quello che provi ? Complice ? Preda e predatore ? Libero di realizzare le tue fantasie ?

Poi si alzò, si sfilo le mutandine, e mi tolse le mie, si inginocchiò e le sue labbra calde e la sua lingua si presero cura con avidità del mio sesso. Dopo si mise a cavalcioni su di me impalandosi letteralmente, mentre Io la spingevo avanti e indietro.
_Voglio essere il tuo sogno erotico più piccante, la realizzazione di tutte le tue fantasie e ne godrò come ne sto godendo adesso.

_ Dai vieni le dissi ti voglio sentire godere. Ogni volta che ti sento godere aumenta il mio piacere.
Le passai due dita davanti le labbra che lei ingoiò e bagno meticolosamente e poi le passai nel suo ano.
_ Vengo amore mio vengo. Sto godendoooooo.

Hai delle fantasie terribilmente erotiche almeno per me dissi. Mi eccitano almeno quanto eccitano Te.
_ Qualcuna mi piacerebbe fossero più di una fantasia rispose.
_ Ad esempio ? Chiesi
_ Due in particolare. La prima mi piacerebbe davvero che una donna ci guardasse mentre mi penetri da dietro. La seconda e che mi piacerebbe farlo con Te e un’altra donna. Però ho due timori, il primo è che non so se sopporterei di divertiti con un’altra, la seconda e che temo potresti considerarlo un tradimento. Magari li per li la cosa ti intriga pure ma poi?
_ Certo risposi, la fantasia è una cosa, metterle in pratica è un’altra. Ma se farlo anche con un’altra donna completa il tuo piacere e la sessualità non vedo il tradimento, lei aggiunge al tuo piacere qualcosa che non posso darti quindi il problema non si pone. Sul condividermi dipende cosa intendi. Certo mi vedrebbe nudo ed eccitato e potrebbe goderne di questo ma tutto qui. Per il resto le mie attenzioni sarebbero comunque concentrate su di te e godrei del tuo godimento. Perché se la prendessi allora si che sarebbe tradimento ma da parte mia.

_ Ti eccita comunque la cosa mi disse, notando il mio rigonfiamento.
_ E me lo chiedi? Non oso immaginare il livello di piacere che potresti raggiungere in una situazione simile, e probabilmente esploderei solo nel sentirti venire.
_ Oh si hai ragione mi bagno solo a pensarci.
_ Allora lascia che ti asciughi
_ La poggiai sul tavolo le alzai le gambe e la leccai a lungo.
_ Sali sul panchetto mi disse
Me lo prese nella sua accogliente bocca e succhiò finche non venni e non lasciò cadere nemmeno una goccia.

Bloccati !

La sera annunciarono il lockdown. Facile immaginare che non sono ripartito. Ma chissenefrega pensai. Se proprio dovevo vivere confinato in casa, questa era la situazione ideale. Continuavo a sbirciare nelle sue scollature, a guardarle il sedere, a cercare di vedere il vedibile dove finivano le gambe e cominciava la minigonna. Ogni volta che la spogliavo era una scoperta, ogni volta che la penetravo un paradisiaco stordimento. Quando entravamo nel letto era come se venissimo colti da un raptus, che ci causava una momentanea incapacità di intendere.

Si poteva uscire solo per fare la spesa. Un giorno in un supermercato una tipa vestita come se andasse ad una serata di gala, mi attacca bottone con la scusa della scelta dei vini. Era ovvio che dei vini non gliene fregava niente. Lei arriva proprio mentre l’apprendista mangiatrice di uomini si complimentava con me dicendo che si vedeva che facevo molto sport e con calma, eleganza e sorridendo gli risponde:
_ No signora fa molto sesso, con me naturalmente. Comunque se qualche volta si volesse unire a noi la invitiamo volentieri. Le lascio il mio numero ?
La signora si allontanò facendo una faccia che palesava uno sdegno che non le apparteneva e io non riuscivo più a smettere di ridere.
_ Ma non ti posso lasciare solo un momento, roba da matti
_ Stavo solo scegliendo il vino per noi, per questa sera.
Mi sorrise e mi baciò si lo so, ho visto tutto. Non l’avevi neanche notata.
La sera vino, pollo arrosto, fragole e musica di sottofondo.
Alla fine della cena mi guarda e dice:
_ Ho voglia di te da impazzire
_ Anche io risposi
Presi chiudendolo nella tovaglia tutto quello che c’era sul tavolo e lo sgombrai, ce la sdraiai sopra e la presi da dietro senza preambolo alcuno. Venimmo tutti e due in pochi minuti.

Come se servisse, il vino bevuto fece saltare ogni freno inibitore, ammesso che ce ne fossero mai stati, ma ebbero effetto sul linguaggio che perse ogni eleganza.
Musica e vino e noi nudi come vermi sul divano che cantiamo e ridiamo.

_ Mi sa che Tu hai bevuto troppo questa sera.. E anche io
Poi si mise a 4 zampe sul divano e io mi sdraiai sotto di lei e cominciai a leccarla e a tormentargli i capezzoli con le mani.
Poi le infilai un dito nell’ano e li scatto il fraseggio selvaggio.
Oh si dai, fammi il culo e con le mani allargò le natiche.
Gli passai la mano tra le gambe e poi inizia ad inumidire e massaggiare l’ano. Poi glielo feci prendere in bocca e la sua saliva me lo lubrifico e finalmente la presi dietro.
_ fa male ?
_ No fa bene dai non ti fermare, ormai si è adattato al tuo cazzo
_ Si dai spaccamelo ancora, senza ritegno
_ Cominciai a martellare avanti e indietro con vigore
_ Si cosi continua, inculami non sai quanto mi piace, tutto quello che mi fai mi piace. Sono pazza di Te.
_ Daiiii vieni dentro
_ Non ci sono ancora risposi.
_ Allora continua a rompermelo fino a quando non vieni
Aumentai il ritmo fin dove era possibile, sentivo che mancava poco ma non ci riuscivo.
_ Dio mio che bello mi sento aprire in due e continuo a bagnarmi. Daiii continua fino alla fine sto godendo come non mai
_ Eccomi eccomi, sto per venire eccomi, vengooooooooooooo
_ Si dai riempimi tutta oh bello caldo piacevole.
Ci sdraiammo uno acconto all’altra tirando su un plaid per non prendere freddo dopo i fuochi di artificio.

_ Cosa ti eccita di più di me ? chiese.
_ Tutto risposi, ma se dovessi stilare una classifica direi:
– Le tua dolce innata eleganza sempre evidente anche nelle pose più sconvenienti.
– Le tue fantasie erotiche
– Il profumo del tuo respiro quando sei eccitata. Afrodisiaco, profumato con un’intensità che culmina nel momento del tuo massimo piacere
– La tua capacità di venire più e più volte.
– Il tuo inesauribile desiderio.
– Il profumo della tua pelle e il profumo che hai in mezzo alle gambe, ogni volta che ci metto la testa non ne uscirei più.

Tu sei per farla breve, l’incarnazione del mio sogno erotico

Dalla ghiacciaia presi la bottiglia di menta bianca, ne bevvi per gelare la bocca e la lingua e poi mi tuffai tra le sue gambe. Emise un gemito intenso ed allargò meglio le gambe affinché non trovassi ostacoli e mettere la lingua più affondo possibile. Appeno sento che la lingua si scalda, bevo altra menta fino a quando non la sento godere.
Dopo si alza e mi fa sedere sul divano. Prende la bottiglia della menta e si inginocchia di fronte a me beve e poi lo ingoia, lo lecca con passione, con avidità. La sua bocca fresca fa un effetto stimolante, sta ancora lavorando con la lingua quando io sto già per venire.
_ Sto per venire non ti fermare
Mi stringe forte hai fianchi per essere sicura che non gli scappi via, che non tenti di venirle addosso come sapevo le piaceva tanto. Beve altra menta e succhia avidamente fino a che non le inondo la bocca del mio seme che si mischia al sapore della menta che lei assapora e ingoia con piacere.

Uno, due… Tre !

Avevamo attrezzato una piccola palestra con panca, pesi, elastici ed usavamo le scale per fare un po’ di fitness. A parte la piccola parentesi giornaliera per la spesa, trascorrevamo la giornata tra massaggi, un po’ di attività fisica, prendere il sole nudi sul terrazzo e sesso, tanto sesso.

Il terrazzo era a vista panoramica e non c’erano palazzi intorno per cui non potevamo essere visti. Per di più gli appartamenti adiacenti, quelli inferiori e l’’unico superiore erano vuoti. In un solo punto, all’angolo sinistro la visuale si affacciava sull’ala esterna di un altro palazzo e comunque solo dall’ultimo piano di quello stabile si poteva guardare con piena visuale nel nostro.

Cominciava a fare caldo e cominciamo a fare l’amore sul terrazzo. Nessuno ci vedeva, nessuno ci sentiva e le stelle e la luna come tetto aumentavano la nostra eccitazione.

Le piaceva guardare la luna, e quella sera la vista migliore si aveva dall’angolo di terrazzo che affacciava sullo spicchio del palazzo di fronte. Portò una poltroncina comoda a ridosso della ringhiera e si poggiò in ginocchio sulla poltrona poggiando i gomiti sul parapetto del terrazzo.
Versai due bicchieri di vino e gliene porsi uno dopo averla baciata. Come al solito eravamo completamente nudi.
Mi inginocchiai dietro di lei le allargai le natiche con le mani e infilai la lingua nel suo ano.
_ Uhm che bello mi piace così
Quando infilai le dita nella sua natura, non incontrai ostacoli, allargò le gambe un po’ di più per agevolarmi e goderne. Si bagnò velocemente. Mi alzai e la presi da dietro tenendola per i fianchi, Lei abbassò la testa ed inarcò la schiena per accogliermi meglio.
Dall’ultimo piano del palazzo di fronte si accese una luce da una finestra, da cui si vedeva distintamente una donna.
_ C’è una donna che ci guarda dissi. In realtà non ero sicuro ci avesse visto. Noi eravamo in penombra e ben che la serata fosse molto luminosa, non avrebbe potuto che intravedere delle ombre.
_ Oh si che bello, lo sai che mi piace essere guardata. E com’è?
_ Carina, penso intorno ai 40, bionda capelli lunghi.
_ Daiiii sto per venire che eccitazione. Ci vede bene?
_ Non direi, vede sicuramente delle ombre che si muovono. Adesso ha acceso la luce sul balcone ed uscita fuori e guarda proprio qui. Direi che qualcosa ha visto.
_ Oh mi piace troppo. Non resisto più. E in quell’eccitazione incontrollabile allunga una mano ed accese la luce sul terrazzo.
Daiiii non fermarti, più veloce, più veloce siiiiiii vengoooooooo, vengooooo, godo come non mai
_ Sto per venire anche io dissi
_ No aspetta ti prego aspetta
Si sfilò, si mise di fianco a me in modo da non impedire la vista alla nostra spettatrice e cominciò a masturbarmi platealmente, poi lo prese in bocca e quando stavo per venire, tornò a masturbarmi e mi fece venire sul suo seno.
La donna sul terrazzo ci lanciò un bacio con le mani, si sfilò velocemente quello che aveva in dosso e si face apprezzare nuda, girò di 360 gradi su stessa in modo che potessimo apprezzare tutte le sue grazie, ci lanciò un altro bacio spense la luce e rientrò.
_ Wow, sportiva la signora dissi.
_ Perché noi no? rispose. E scoppiammo a ridere.

La mattina dopo, al rientro dalla spesa trovammo un biglietto nella buca delle lettere che diceva: GRAZIE !!! Nell’angolo in basso Int. 13. Non sapendo quale fosse il nostro interno aveva messo lo stesso biglietto in diverse buche, sicura che solo i veri destinatari del messaggio avrebbero capito.

Lei prese una penna e sulla parte bianca del biglietto risponde: Grazie a Te! Hai reso la nostra serata più eccitante del solito e ti assicuro, non è facile. Int 11. E mettiamo il biglietto nella sua buca delle lettere.

Nel pomeriggio scendiamo per liberarci di spazzatura varia e nella buca delle lettere c’era una busta bianca. Dentro un foglio su cui era scritto: Ma vedere più da vicino no? una serie di faccette sorridenti ed un numero di cellulare.
_ Mi piace questa donna disse Lei, sento che diventeremo amiche. Puoi organizzare qualcosa per… avvicinarci?
_ Certo server privato e sistema di chat proprietaria, accesso con password e accettazione da parte nostra.
_ Non ho capito molto disse, ma ho capito che si può fare… Sei proprio un tesoro. Mi sto eccitando al solo pensarci.
Le mandai in chat tutte le istruzioni per collegarsi e su come trasferire la visione sul televisore di casa. Attivai il collegamento e dopo qualche minuto la nostra amica fece lo stesso. E subito parti il dialogo tra donne.
_ Ciaooo e grazie per questo. Sono stanca di parlare con il gatto.
_ Ma figurati, anche a noi fa piacere interagire con qualcuno, specie se interessante e sportiva come Te.
_ Facciamo stile reality show, voi entrate nella mia vita e io nella vostra, fate quello che fate sempre, in piena libertà e io farò lo stesso.
_ Mi piace sembra divertente. Adesso mi sposto in cucina e ti porto con me.
Nel mentre la raggiungo in cucina per dare una mano a preparare la cena. Sono come sempre a torso nudo. Dal telefonino esce una voce.
_ Ma che bello il tuo uomo, in gran forma, complimenti per la scelta. E’ Tanto che vi conoscete? Il tutto come se io non ci fossi o non potessi sentire.
_ Un giorno, un mese, una vita intera. Non saprei.
_ Sai appena è entrato in cucina ti ha guardato il culo.
_ Si lo fa sempre anche quando siamo in giro, dice che non riesce a smettere di farlo. Cosi come sbircia nella mia scollatura.
_ Oh ragazze andiamo! Sono qui e ci sento. Scoppiarono a ridere a crepapelle.
La tavola è imbandita e sto versando il vino nei calici. La nostra amica troneggia dal grande Tv della sala, alziamo i calici e brindiamo a noi.
Finita la cena ci invita a seguirla in camera dove vuole andare per mettersi comoda.
Si spoglia come non ci fossimo, ignorando completamente la telecamera e poi indossa il minimo indispensabile. Una camicetta larga legata in vita che a malapena contiene il suo bel seno, uno short praticamente trasparente senza slip che poco spazio lascia all’immaginazione.
Guardavamo questa cosa con crescente eccitazione e all’unisono la mia mano finì tra le sue cosce e la sua tra le mie.
_ Scusate, ma così sto decisamente più fresca.
D’altra parte noi non eravamo molto più vestiti di lei. Io avevo praticamente solo un paio di box e Lei una maglietta bianca trasparente, un tanga e le immancabili scarpe col tacco 12.
_ Nessun problema, niente formalismi in casa propria rispose Lei
_ Senti scusa se te lo chiedo, puoi anche non rispondere se vuoi, ma da dove viene cosi tanta dimestichezza con la telecamera? Fai l’attrice ?
_ E’ una storia lunga comunque ve racconto cercando di sintetizzare. Oggi faccio la direttrice delle vendite in una grande azienda, vivo e guadagno bene. Ma ai tempi dell’università facevo la fame, e non sapevo come sbarcare il lunario. Ad ogni scadenza della retta universitaria rischiavo di dover rinunciare agli studi. Dopo due anni di questa agonia chiedo ad una compagna di corso se aveva un’idea su come tirar su un po’ di soldi. Per farla breve mi presentò ad un produttore di film hard, specializzato in pellicole erotiche per donne. Per tre anni fino alla laurea ho girato quei film, poi ovviamente ho smesso.
Tra me e me pensai di aver perso la classica occasione di stare zitto. Scusami dissi, non volevo farti rievocare tristi ricordi.
_ Nessun problema, io non rinnego niente delle mie scelte, senza quei film non mi sarei mai laureata e oggi starei molto peggio. Peccato che il mio Ex non la pensasse cosi. E un mese prima che iniziasse questo casino del covid, ha trovato nel mio Pc un paio di questi film che avevo conservato e mi ha mollato su due piedi.
_ Dimmi da uomo, è una cosa cosi terribile scoprire che la tua donna in gioventù ha girato dei film porno?

_ vediamo se ho capito risposi. Il tuo Ex ha trovato dei filmini che ti riguardavano, girati diciamo 15 anni prima, quando non ti conosceva, ficcando il naso dove non avrebbe dovuto, e ti lascia?
_ Si rispose la nostra amica.
_ Allora la spiegazione è una sola, era un vero coglione. Però se posso ti do da uomo un consiglio per il futuro. Al tuo prossimo ragazzo raccontagli Tu questa storia così decide subito che fare. E magari faglieli anche vedere, potrebbero piacergli.
_ Dubito che questo genere possano piacere più di tanto ad un uomo
_ Perché? Chiesi
_ I film porno che eccitano di più le donne sono quelli Gay Maschili. Si prendono due attori gay e si mettono sul set con una donna etero. La donna serve per far immedesimare la spettatrice come protagonista della scena e per rendere la stessa bisex.
_ Capito, grazie non li voglio vedere, fai come avessi accettato.
_Magari una volta ce li possiamo vedere Io e Te disse a Lei la nostra amica
_ Perché no rispose, sono curiosa, e vedendo la mia faccia un po’ schifata si misero a ridere.

Però vi devo ricambiare lo spettacolo di ieri… disse la nostra amica. E fece partire una musica di sottofondo iniziando a muoversi in modo sensuale e ammiccante.

Lo spogliarello fu davvero sexy e fini con Lei che si masturbava con un Toy vibrante e gemeva. Noi cominciammo a baciarci e toccarci fino a perdere il totale controllo ed eccitati all’idea di venire guardati. La presi in modo che tutti e due potessimo continuare a guardarla eccitarsi e masturbarsi fino a che sia Lei che la nostra amica non vennero.

Poi toccò a me. Lei mi mise in piedi davanti alla camera e si inginocchiò masturbandomi e prendendomelo in bocca.
_ Si brava così diceva la ns. amica. Siete bellissimi mi state per far godere di nuovo.
_ Eccomi eccomi dissi vengooooo e venni su di lei ovunque. Poi come se niente fosse la ns. amica ci invitò a fare un brindisi a tutti noi.
E tutti nudi con i calici in mano…. Brindammo.

_ Ma…. Conoscerci di persona no? disse la ns amica.
_ Vieni domani sera a cena, rispose Lei eccitatissima all’idea.
_ Bene appena fa buio salgo da voi… Il vino lo porto Io.
La sera successiva si presentò da noi con un vestitino leggerissimo direi praticamente trasparente alla luce e una borsa con vino, dolce e altre cose.

Stappai una delle bottiglie di vino e lo versai per fare un brindisi. La ns. amica si fece portare del ghiaccio, cosa strana per me visto che il vino era rosso.
Mentre beveva notò subito il nostro lettino per i massaggi.
_ Un lettino professionale che bello. Sai che sono bravissima a fare i massaggi ? disse a Lei la ns amica.
_ Allora quasi quasi ne approfitto, rispose Lei sorridendo.
_ Dai sono pronta, prendi le essenze e gli olii che vuoi utilizzare.
Sapevamo già come sarebbe andata a finire e l’eccitazione in me crebbe a vista d’occhio.
Lei si sdraiò pancia sotto sul lettino e la nostra amica iniziò il massaggio dal collo poi scese progressivamente sulle spalle e sui fianchi. Arrivata ai glutei le sfilò il tanga, li massaggiò energicamente per poi scendere sulle gambe, prima una poi l’altra e si soffermò a lungo sui piedi. Risalendo iniziò a massaggiare gli interni coscia, Lei allargò leggermente le gambe per favorire l’operazione e la mano passò velocemente dall’interno coscia alla sua fichetta, che causò in Lei l’emissione di un sospiro di piacere.

_ Adesso girati, disse la nostra amica a Lei, e lei si girò.
Ricominciò dal collo per passare ai seni e i sospiri cominciarono a diventare gemiti. Quando le mani tornarono nella sua fichetta, lei alzo le gambe e le allargò di più, facendomi segno di avvicinarmi.
Lo feci togliendomi gli slip e lei inizio a masturbarmi gemendo sempre di più.
La nostra amica prese due cubetti di ghiaccio e se li lasciò sciogliere in bocca e quando la lingua fu sufficientemente gelata infilò la testa tra le sue gambe e cominciò a leccarla velocemente.
Mi avvicinai di più e la invitai a prendermelo in bocca, cosa che fece con piacere ed avidità.
_ Oh siiiii, mi state facendo impazzire come non mai sto per venire siiii godooooooooo è bellissimo. E come non avesse appena avuto un orgasmo mi chiese di prenderla subito.
Mi spostai in fondo al lettino e la tirai verso di me fino al bordo, le alzai le gambe poggiandole sulle mie spalle e la penetrai a lungo, fino a quando la sentii venire di nuovo, mentre la nostra amica la baciava sul collo e le stringeva i capezzoli con le mani.
_ Adesso tocca a Te, disse Lei alla nostra amica.
_ Siii dai ragazzi, scopatemi tutta, rispose
Si sdraiò sul lettino e senza tanti preamboli allargò le gambe e Lei mise la mano tra sue cosce. Era talmente bagnata che le dita scivolarono dentro da sole. Mentre con le dita entrava e usciva dalla sua fichetta, con la lingua e le labbra le stuzzicava il clitoride. In meno di 60 secondi la nostra amica ebbe un orgasmo idilliaco. Io le guardavo e mi masturbavo selvaggiamente, ma continuavo a non venire.

Lei sapeva che non mi sarei fatto toccare ne avrei toccato la nostra amica. Allora mi ingannarono. Mi trascinarono sul letto e lei si mise cavalcioni su di me e si impalò, avviando uno smorza candela fantastico, mentre la nostra amica era dietro di lei.
Poi si sfilò e si gettò su di me baciandomi con passione e la sua amica me lo prese in bocca a tradimento, mentre lei col suo corpo mi impediva di sfilarmi. In realtà avrei potuto alzarla di peso, ma non capivo più niente e lasciai fare.
_ Sto per venireeeeee dissi.
La nostra amica staccò la sua bocca, lo prese in mano e lo pilotò nella fighetta di Lei dove ebbi un orgasmo intenso, lungo ed appagante.
Per qualche minuto restai steso sul lettino appagato e senza dire una sola parola.
Poi mi addormentai per una trentina di minuti. Quando mi svegliai sentivo che erano in camera da letto a parlare e ridere molto serenamente.
_ Il tuo uomo, disse la nostra amica, non mi ha toccato nemmeno con un dito.
_ E non lo farebbe neanche se glielo chiedessi Io rispose Lei; Vedi anche se questa cosa a Tre gli fa perdere la testa, Lui pensa che debba comunque essere Io l’oggetto del desiderio. Perché quello che lo eccita di più e sapere che questa cosa mi manda veramente in estasi. Poi gli raccontò la mia filosofia sul completamento del desiderio sessuale.
_ Forse me ne devo andare, non so se sia stato giusto essermi messa in mezzo a Voi, non vorrei essere magari la causa della rovina di una cosa cosi bella, disse la nostra amica.
_ Ma che dici rispose Lei, tranquilla. Tu non hai tolto e non toglierai niente alla nostra storia. Anzi sta aggiungendo qualcosa. Tu sei una nostra amica molto intima che ci stai donando nuove sensazioni, stai trasformando in realtà le nostre più eccitanti fantasie. Siedi e bevi un altro po’ di vino.
_ Ok disse l’amica. Senti visto che adesso Lui dorme, vuoi vedere uno di quei film che ho girato ?
_ Te li sei portati dietro ?
_ Si e non solo quelli vedrai. Prendi il portatile disse, estraendo dalla borsa una pennetta USB.
Si misero sedute una accanto all’altra e fecero partire il film.
La trama banalissima. La nostra amica è nel film la moglie di uno dei due uomini che, rientrando prima a casa li trova nudi sul divano che si masturbano a vicenda.
Per nulla scossa dalla cosa si avvicina allo sconosciuto e dice : scommetti che sono più brava di Lui a farlo ? E cosi dicendo glielo prende in mano e poi in bocca. Il marito si alza va dietro di Lei le sfila le mutandine e la prende con vigore. La scena le comincia ad eccitare e non poco. Poi i due uomini si scambiano la parte, ora Lei prende in bocca quello del marito mentre l’altro la prende da dietro. A questo punto ogni controllo è andato, le mani di una sono in mezzo alle gambe dell’altra e si baciano mentre il film va avanti. Tralascio le scene gay perché mi fanno un po’ schifo e arrivo subito al punto che le fa bagnare senza ritegno. Lei si mette a cavalcioni del marito che la penetra nella fighetta, tirandola a se, mentre l’altro uomo la penetra nell’ano.
Oh siiii fa la nostra amica, questa è una delle rarissime volte che sono venuta sul set, mentre ne prendevo due contemporaneamente. Detto questo prese dalla borsa un toy due teste dalla borsa.

La nostra amica si mise seduta su una sedia, alzò ed allargò le gambe e inserì una delle due teste nella sua fighetta. Lei si mise a cavalcioni sopra di Lei abbassandosi finché l’altra testa non entrò nella sua e poi si spinsero una contro l’altra fino ad ingoiare completamente il toy.

Dopo qualche minuto si alzarono e mi raggiunsero in camera da letto. Ripeterono l’operazione e il toy le penetrò di nuovo entrambe. La nostra amica si stese sul letto tirandosela a se in modo che lei rimanesse alla pecorina sul bordo del letto.
Li cominciai a leccarle il sedere per inumidirlo e poi lo olia per bene, cosi come oliai il mio membro e lentamente iniziai a spingerlo dentro.
_ Oh siiii è bellissimo dai scopatemi fino alla morte, dai sfondami si si siiiiii non fermatevi, lo voglio lo voglio siiiiiiii vienimi nel culo, inondami ecco io sto venendo godoooooooooooo è meravigliosoooooo siiiiiiiii

Anche la nostra amica venne di gusto lanciando gemiti cosi forti che temevo potessero sentirla i vicini. Il toy vibrante continuava il suo lavoro loro continuavano a rimanere incollate e io continuavo a spingerglielo nel culo sempre più velocemente. E cosi dopo non so più quante volte le due siano venute anche io ebbi il mio meritato orgasmo, inondandole il culo del mio caldo seme.

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