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Trio

Vacanze di sesso

By 2 Novembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Vacanze di sesso.
Non avrei mai pensato che il racconto dell’ascensore avrebbe avuto tanto successo e soprattutto che decine di lettori (e qualche lettrice) mi avrebbero scritto per complimentarsi e anche per soddisfare la loro curiosità di sapere se quanto raccontato corrispondeva ad una esperienza da me vissuta o se si trattava di un sogno o una fantasia, mostrando la tendenza diffusa in molti di confondere l’autrice con la protagonista.
Questi lettori li lascio volutamente nel dubbio, in fondo che differenza fa? Ma voglio dir loro che sovente la realtà supera la fantasie, a dimostrazione di ciò, voglio raccontare un’altra mia esperienza, o un altro sogno? Di molti anni fa..
Racconterò di quando ho fatto all’amore con due uomini e questa credo sia stata la più grande e bella storia di sesso della mia vita ed &egrave proprio in quella occasione che ho fatto sesso anale per la prima volta.
Ancora una volta lascio a voi, cari lettori, il compito di giudicare la veridicità di quello che sto per esporre:

Avrò avuto 25/27 anni non di più . . .
Per le vacanze estive, sono ritornata con mia sorella nella città della Puglia dove quale sono nata . Appena arrivate prendemmo la strada per il mare dopo aver salutato la nonna e gli altri componenti della famiglia.
Ci dirigemmo alla banchina dove avremmo preso il vaporetto per la spiaggia. Mentre aspettavamo ecco che si accosta un’automobile con dentro due ragazzi del luogo che cominciano subito a fare gli stupidoni per abbordarci. Mia sorella mi dice all’orecchio:
‘Se ci parlano, quello biondo &egrave per me d’accordo ??’
‘Certo!’ Rispondo subito,
Scambiandoci per straniere, dopo aver tentato a farci parlare provando con tutte le lingue che conoscevano, finalmente ci fanno ridere con una frase in dialetto e capiscono che siamo italiane e per giunta capiamo la loro “lingua”
Allora cominciamo a chiacchierare finche ci chiedono se possono accompagnarci in spiaggia, (a quel tempo ci si poteva fidare degli sconosciuti). Ci accompagnano poi ci lasciano dicendo che vanno a pranzo ma sarebbero tornati a prenderci per riaccompagnarci..
Finalmente instauriamo un rapporto di amicizia e la sera stessa usciamo insieme e continuammo così per tutti i 15 giorni.
Già dalla prima sera faccio sesso con il brunetto. Con la scusa di ammirare la luna che si specchia nel mare, mi porta sulla spiaggia e dopo non molto mi bacia, mi tocca . . . Anch’io lo tocco ed &egrave già in tiro, lui capisce quello che voglio e apre una delle sdraio, poi siccome fa un po freschino ci togliamo solo l’indispensabile cio&egrave i jeans e le mutande
Mi fa sedere e mi allarga le gambe facendole posare sui braccioli della sdraio. Io non volevo perché ero già tutta bagnata (colavo addirittura), ma lui niente e mi lecca, mi lecca, io gli dicevo ‘smetti! (stavo per venire). Fortunatamente lui capisce e mi fa alzare poi si siede lui e io sopra, e lo monto, mi muovo per sentirlo tutto, per farmi allargare ancora di più poi grido mentre vengo, non mi rendo conto ma grido sempre, non posso impedirmi di gridare.
Ora &egrave lui che mi muove, mi alza e mi abbassa poi mi dice: ‘adesso!’.
Mi prende uno spavento terribile e mi tolgo. Per fortuna non &egrave ancora venuto ma non posso lasciarlo così. Allora lo prendo in bocca e ancora su e giù, su e giù mentre cerco anche di succhiarlo finche lui &egrave pronto e mi viene in bocca, ma siccome non mi piace mandare giù lo faccio godere nella mia bocca finche ha finito e poi lo butto fuori. Mi fa tristezza pensare che perda il bello della cosa cio&egrave uscirmi per godere quasi da solo lontano dal caldo della mia bocca capite?
Così una sera dopo l’altra, un giorno dopo l’altro, lo facciamo, un sesso appagante e intrigante, lo facciamo in qualsiasi posto ci capita in acqua in spiaggia di notte in cabina ovunque . . .
Ma le vacanze finiscono, in quel periodo lavoravo come commessa in un negozio e le vacanze le avevo metà in estate e metà in inverno.
Durante le mie vacanze invernali voglio rivedere il mio amico dell’estate con la quale ero sempre in contatto, gli dico che sarei andata e mi dice che mi aspetta con ansia.
Appena arrivata la prima cosa che facciamo &egrave andare a scopare, lui con un gruppo di ragazzi avevano affittato un pied a terre e avevano escogitato un sistema per non disturbarsi a vicenda: Quando la “casa” era occupata fuori si sarebbe accesa una lampadina rossa comandata da dentro, così ricominciammo ad amarci. Andava tutto bene finché un giorno . . .
Quando sentiamo bussare, io dico ‘ma non hai acceso?’ e lui: ‘sì certo’, ‘allora perch&egrave bussano?’
‘ahhhhh forse sarà Bruno’ (il ragazzo biondo dell’estate), e io gli dico: ‘e cosa vuole??’
E lui mi fa: ‘forse ti vuole salutare, sapeva che arrivavi. ‘
Si infila gli slip e và ad aprirgli io gli dico’ Mandalo via’ e lui mi dice: ‘dai, un saluto ci tiene.’.
Bruno entra, io sono rannicchiata sotto le coperte per la vergogna, dopo avermi salutata ci fa: ‘che fate??’ e io gli dico: ‘indovina??’ e lui incomincia: ‘ma sai che non ti ho mai visto il seno?? Anche se abbiamo passato un estate insieme non l’ho mai visto.’
Intanto l’altro si ritoglie gli slip, entra nel letto e comincia a toccarmi, io gli dico ‘smettila aspetta che vada via Bruno’ e Bruno dice: ‘no no fate pure, io guardo’
Io ero verde dalla vergogna e intanto che Roberto (questo era il suo nome) comincia ad accarezzarmi, Bruno mi tocca e dice: ‘ dai fammi vedere solo una tetta’
Io ero imbarazzatissima ma mio malgrado non riuscivo a smettere di pensare al pacco che Bruno aveva in estate sotto il costume da bagno.
Con uno che mi faceva quel tipo di richiesta e l’altro sotto le coperte che mi toccava e ogni tanto spariva per leccarmi, ero in uno stato di eccitazione incredibile.
In men che non si dica eravamo in tre a far il sesso più bello della mia vita, ero al centro delle loro attenzioni non sapevo quale era il pene che avevo in bocca di chi era?? non so, e chi era dentro di me?? non sò
Ho avuto il piacere più lungo della mia vita nelle posizioni mai conosciute poi . . . mentre ero sopra a cavalcioni di Bruno, Roberto mi dice:
‘ora ti voglio fare felice’
Dopo avermi leccato per molto tempo l’orifizio dell’ano e dopo avermi preparato a dovere, lui prova a spingere. Io tremavo per la paura ma lui dice:
‘stai tranquilla farò piano e se ti fa troppo male smetto.’
Questo mi aveva tranquillizzato e comincia a spingere, non so se riuscite a credermi ma non ho quasi sentito male ero talmente su di giri. . . .
E’ andata avanti tutto un pomeriggio, essendo in due, uno di loro era quasi sempre in tiro e quando nessuno lo era, ci pensavo io. Non so quante volte l’ho preso davanti e quante dietro (potevano farlo, erano parecchio più giovani di me), so solo che é stato bellissimo e lo auguro a tutte le lettrici come cura per la depressione.
Spero che questo racconto vi sia piaciuto e . . . nessuno venga a chiedermi se &egrave veramente accaduto! Posso solo rispondere: Secondo voi &egrave un sogno o é realtà? Mah fate voi. . .
lucyliebe@hoymail.it

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