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Trio

Vacanze romane 2

By 16 Aprile 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Al mattino Stefania si svegliò prima di me, quando mi alzai richiamato dal profumo di caff&egrave, lei era con indosso un abitino nero e appariva ancora più deliziosa.
Dopo aver fatto colazione parlammo del seguito della giornata,decidemmo di andare al mare nel pomeriggio,ci demmo appuntamento alla stazione per le tre di pomeriggio,nel frattempo andai a casa della mia fidanzata.
Nella segreteria c’erano alcuni suoi messaggi, negli ultimi pareva inquieta per la mia sparizione notturna e per il cellulare spento,con non pochi sforzi aggiustai la situazione e mi assicurai di avere campo libero per altri due giorni,poi mangiai qualcosa e mi recai alla stazione.
Stefania aveva una proposta,in un paesino poco distante abitava una sua amica che ci avrebbe potuto ospitare per la notte,io respirai,passare una nuova notte con Rita e le sue strane conquiste mi inquietava.
L’amica di Stefania si chiamava Pia,un viso ovale nascosto da pesanti occhiali di tartaruga, storia abbastanza usuale;matrimonio fallito,marito finito chissà dove,lei depressa e bisognosa di compagnia. Giunti in spiaggia quando Pia si mise in costume apparve una gradita sorpresa, sotto l’aspetto dimesso si nascondeva un corpo mica male,bel seno pieno e un modo di fare delicato.
La giornata trascorse fra bagni chiacchiere e Stefania non resistette a fare piccanti riferimenti sulla notte precedente,Pia ascoltava divertita.
Dopo cena, passeggiata sul lungomare,gelato e poi tornammo a casa .Stefania ed io salutammo Pia ed andammo nella stanza che ci era stata dedicata,ci sdraiammo sul letto ed iniziai ad intrufolare la mano fra le cosce di Stefania ,che era gia vistosamente eccitata,poi quando gia era quasi nuda mi rivolse una domanda-Che te ne pare di Pia?-
-Simpatica-affermai sbrigativamente leccandole i capezzoli.
-Poverina, &egrave tanto sola,e anche depressa-
Cominciavo a capire,dopo pochissime insistenze lei chiamò Pia che entro nella stanza e rimase di sasso a vederci praticamente nudi sul letto,Stefania aveva una grande forza di convinzione e Pia probabilmente una voglia sconfinata.
Dopo alcuni minuti lei nuda e sdraiata su un fianco vedeva Stefania gemere mentre scopavamo,Stefania gemeva stringendomi la vita fra le sue gambe,Pia ci guardava sorridendo con un’espressione di dolcezza infinita,dopo alcuni minuti Stefania le disse-Vieni al mio posto-
Il cambio avvenne rapidamente, Pia salì su di me e si sprofondò con un gemito il mio cazzo nella , figa fradicia.
Stefania che nonostante fosse venuta era ancora eccitatissima incitava Pia a sbattersi più forte sul mio cazzo. Il corpo di Pia andava su e giù, Stefania si torceva i capezzoli io stavo perdendo il controllo, ad un certo punto mi parve che il mio cazzo si saldasse con la figa di Pia e ad un suo ennesimo urlo di piacere sborrai, o meglio mi parve di scorrere come un fiume fra le sue gambe, Stefania mi abbracciò mentre io ero scosso dagli ultimi sussulti dell’orgasmo.
-Mamma mia-ansimava Pia-Sei davvero incredibile -ancora non riesco a credere a quello che sei riuscita a farmi fare-
-&egrave troppo tempo che stai rintanata dopo che sei rimasta sola,ho pensato che per farti riannodare i rapporti col sesso ci voleva un tipo al di fuori del solito giro di amici-
-Grazie ‘intervenni-mi pare di essere,una medicina-
-Poverino sei offeso?Ad ogni modo più che una pillola sembri più un annaffiatoio-
Scoppiammo a ridere,ci baciammo dolcemente,ad un certo punto Pia fece per alzarsi
-Dove vai?-
-A fare pipì-rispose Pia
-Allora resta dove sei &egrave ora di ricambiare il piacere all’annaffiatoio.
Io avevo gia capita l’antifona,Stefania era una vera troia l’episodio del pissing della sera prima non era stata una vendetta per il mio comportamento ma la sua abituale conclusione di un rovente incontro sessuale,d’altro canto se vai a caccia di troie raramente trovi suore clarisse,ed io ci avevo preso gusto al giochetto.
Pia, rimasta in piedi vicino al letto non capiva cosa dovesse fare, Stefania mi prese per mano e mi fece inginocchiare fra le gambe di Pia, io nuovamente eccitato infilai la lingua fra le pieghe della figa allargandola facendo fuoriuscire lo sperma rimasto intrappolato, il sapore invece di disgustarmi mi eccitò nuovamente.
Stefania si era posta alle spalle di Pia e spingeva con le mani sulle chiappe il sua sesso sulla mia faccia.
-Dai pisciagli in faccia,fammi godere ti prego sono tanto eccitata-
– Come faccio bagnerò tutto ,e poi pisciargli in bocca’..Stefania ”-
Stefania aveva fatto aderire il suo corpo a quello di Pia, i suoi capezzoli quasi pungevano la sua schiena, io leccavo lentamente la sua gnocca, e alla fine cedette,prima uno schizzo discreto,poi un rivolo caldo e continuo.
Sentivo il gorgoglio del piscio, cercai di non ingoiare poi sentii Stefania gemere ed allora persi il controllo, tracannando un grosso sorso di piscio mentre anche Pia gemeva di piacere,ancora uno spruzzo e poi Pia si svuotò,Stefania prese il suo posto e terminò di annegarmi.
Dopo andammo tutti e tre a fare la doccia,io fui l’ultimo,al mio ritorno la stanza era pulita e asciutta, le due ridacchiavano complici,si erano divertite le zoccole,dopo aver bevuto un drink,Pia decise di ritirarsi e lasciarci soli.
Io stavo cercando di addormentarmi abbracciato a Stefania,gli avvenimenti delle ultime ore mi parevano vissute da qualcun altro,una vita normale si era trasformata in un film a luci rosse,ora stavo snocciolando le ultime ore di libertà,presto sarebbe tornata la mia fidanzata,sarebbero ricominciati i rapporti alla missionaria,i pompini rapidi e svogliati il culo sempre negato;gia il culo
-Senti Stefania sei sveglia ?Ho pensato una cosa-

Vacanze romane 2

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