Skip to main content
Trio

Vecchia gallina

By 1 Luglio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Ho sempre avuto un debole per le donne più grandi, e le trentacinquenni mi attraggono in modo pazzesco, rispetto a tante giovani ragazze con la puzzetta sotto il naso, prima ti provocano e poi scappano davanti al cazzo.
Che cosa hanno le trentacinquenni per farmi impazzire dal desiderio?
Il loro apparire sensuali, seducenti, affascinanti, mi procura forti eccitazioni cui non so resistere.
Le ho sempre considerate delle grandi maialone, capaci di soddisfare ogni mio desiderio, mettendo a disposizione tutta la loro esperienza, il calore e la voglia di godere.
Donne perennemente affamate di sesso, disponibili, spregiudicate, pronte a soddisfarti, molto vogliose, trasgressive, che non accettano l’insuccesso, che ti squagliano il cazzo pur di raggiungere un’infinità di orgasmi.
Fantastiche, le donne ideali da portare a letto, capaci di tenerti in erezione per delle ore, ma non facili da conquistare, ci ho provato diverse volte, con scarsi risultati, l’insuccesso è stato totale.
Alcuni amici mi hanno confidato di avere avuto rapporti con delle donne over 50 garantendomi che sono molto più facili e dalla capacità di accettare cazzi in tutti i loro buchi, senza fare tante storie, non come le mie coetanee che si sono sempre rifiutate di darmi il culetto.
Con le tardone, ho sempre sostenuto che non ci sarei mai andato, così chiamavo le donne sopra i cinquanta, le consideravo carne per vecchi maiali, me le immaginavo con le tette mosce, dal culo e cosce piene di cellulite, uno spettacolo che me lo faceva ammosciare.
Donne, si affamate di cazzo, ma perché il marito le trascura, stanco della solita minestra, perché non trovavano molti cazzi con cui sfogarsi, d’altronde cosa possono pretendere, a quell’età, con quel corpo.
Gallina vecchia fa buon brodo? Ma neanche per idea, le rifiutavo ed ero sbalordito dal fatto che i miei amici se ne vantassero.
Non me ne vogliano queste donne, ma la mia giovane età, mi portava ad escluderle dalle mie fantasie sessuali e tutto quello che vi ho appena detto era frutto della mia fantasia distorta, perché l’anno scorso mi è capitata una storia alquanto bizzarra che ha stravolto il giudizio che avevo sulle donne mature e di interpretarne la loro bellezza, femmine di cui ora sono affascinato, mi arrapo al solo pensiero di poter avere dei rapporti con loro e delle volte mi stupisco nell’ammirare donne di raffinata bellezza e l’attrazione che provo è veramente forte.
Mi chiamo Giacomo, ho 24 anni e faccio molta palestra per tenermi in forma, ho un bel fisico, mi piace che i muscoli siano ben scolpiti e mostrare una muscolatura sopra la norma ma senza esagerare.
Frequento una palestra già da diversi anni, dove passo diverse ore ad allenarmi, insieme con me altri ragazzi, con cui formiamo un bel gruppo, dove l’amicizia tra tutti è fondamentale, con Giò però ho legato più che con gli altri.
Una sera, dopo una seduta di allenamento, con Giò si chiacchierava del più e del meno quando mi ha invitato a trascorrere una serata fuori dal comune.
Domani sono invitato al Sixtynine perché non ci andiamo assieme.
Era un locale per scambi di coppia, e io che sono un figaiolo incallito, mi sono eccitato solo all’idea di potermi scopare delle sconosciute, e riuscire magari a soddisfare le voglie che mi facevano sognare le mie amate 35 enni.
Mi piacerebbe ma non ho tutti quei soldi per frequentare un privè.
Non devi preoccuparti il proprietario è un amico e i bei ragazzi, soprattutto quelli dotati, se accontentano le signore li lascia entrare gratis.
Anche sotto le mutande, avevo un bel muscolo, pigliando il soprannome di ‘Pitone’ perché ho un pene lungo e grosso.
Ok, se vuole che ci trombiamo le clienti, che problemi ci sono, felice di accompagnarti.
Il locale era una stupenda villa circondata da un fantastico giardino, una bella piscina e dei grandi divani sparsi qua e la, sistemati nella penombra per dare un minimo di riservatezza.
L’interno a dir poco fantastico, forti bagliori di luce, si alternavano a zone di luce soffusa, già delle coppie stavano limonando al centro della sala mentre ballavano un lento, due coppie che probabilmente si erano scambiate i partner.
Ci siamo accomodati in un angolo, da dove potevamo dominare gran parte del locale, e potevamo essere visti senza fatica anche se eravamo in una zona abbastanza buia.
Il locale iniziava ad affollarsi quando una coppia ci passo accanto, la donna mi ha guardato squadrandomi da capo a piedi, andando ad accomodarsi due tavolini poco più avanti, era bellissima.
La donna del mistero, la chiamo così perché indossava un capellino con la veletta che ne celava il volto, solo due meravigliose labbra carnose ne spuntavano al disotto.
Fianchi larghi, due belle chiappe, strizzate da un abitino aderente che faceva risaltare le sue abbondanti forme, i suoi grossi seni visibilmente senza reggiseno sembravano voler fare esplodere le coppe del suo minuscolo abitino.
Tacchi a spillo, calze a rete, non mi era passata inosservata, una donna di gran fascino, tremendamente sexy e arrapante, anche se qualche rotolino di troppo sulla pancia, delineava la sua non giovanissima età.
Stranamente ero attratto da quella donna che sicuramente aveva più di 50 anni, lo capivo dalle sue forme, dal collo solcato dalle rughe, ma allo stesso tempo mi stregava, mi aveva sedotto con le sue movenze molto femminili, misteriosa, spregiudicata nel vestire, il suo corpo mi aveva rapito.
La fissavo, lei ricambiava sorridendomi maliziosamente, non vedevo i suoi occhi, ma sapevo che mi stava osservando, da furbetto gli facevo capire il mio desiderio, nel gioco della seduzione, fatto di sguardi e sorrisi.
Quando ha accavallato la gamba, la gonna è risalita scoprendogliele, vedevo la fine delle calze mostrandomi il pizzo dell’elastico, il fermaglio con il laccio del reggicalze e saliva sempre di più esibendo la sua coscia, denudandola sino alla natica, meravigliosa, stupenda visione.
Ho avuto un sussulto che mi ha fatto eccitare e sentivo il cazzo scoppiare dentro le mutande, eretto da far paura.
Il contrasto delle calze nere con la coscia bianca era eccitantissimo, gli occhi si sono inchiodati su quella gamba lunga che rendevano ancora più bella quella donna di cui non conoscevo neanche il volto.
Pensare che sino a dieci minuti prima, mi avessero detto che mi sarei arrapato davanti ad una donna che avrei mandato alla rottamazione, senza neanche guardarla, non ci avrei mai creduto, invece era bella, matura e il suo corpo, un sogno fatto di curve mozzafiato.
Giò aveva capito l’attrazione che provavo per quella donna, sogghignando osservava il mio comportamento con cui cercavo di attirare la sua attenzione.
Dai, vacci e chiedile di scopare, e li che ti aspetta.
Ma dai, non vedi che c’è il marito.
Allora invitala a ballare, strusciati e toccagli il culo, e senti come reagisce.
Non avevo mai considerato di fare del sesso con una donna così matura, poteva avere una trentina d’anni più dei miei, ma quella signora mi attizzava un casino.
Mi sono alzato col proposito di invitarla a ballare ma quando le sono arrivato vicino, è stata lei a prendere l’iniziativa, ha tirato su le gambe , divaricandole e appoggiando i piedi sul divanetto dov’era seduta.
Il suo figone privo di peli si mostrava in tutto il suo splendore, liscio e vellutato, non portava le mutandine, dalle meravigliose labbra gonfie, leggermente aperte, mi accolse con un sorriso accattivante.
Pensi che morsichi?
Mi stava pigliando in giro, ironizzava sul fatto che l’avevo guardata spudoratamente per diversi minuti, lei mi aveva corrisposto con sorrisi e ammiccamenti che erano un invito, ma la timidezza mi aveva sopraffatto togliendomi la capacità di rimorchiarla davanti al marito, sono arrossito davanti alla posa indecente di quella donna che si esibiva davanti a qualche decina di persone.
è una bella topa, ma è sempre una topa bisogna starci molto attenti.
Guarda è senza denti.
Dicendo questo, si era allargata la figa mostrandomela tutta aperta, già umida di eccitazione e in tutto il suo splendore, era bellissima, rosea, sentivo il suo profumo di donna e il cazzo in piena erezione scalpitava pigiando sulla patta dei pantaloni.
Se ti piace, puoi accarezzarla, gli piacciono le coccole, come vedi è senza denti e non può mordere.
Ho allungato la mano su quella gnocca invitante, appetitosa, con il dito mi sono fatto strada, insinuandomi tra quei labbroni rigonfi di desiderio, passando lungo il solco già umido e voglioso, ho accarezzato titillando il clitoride, mi sono spinto dentro di lei affondando le dita nella caverna, penetrandola in profondità, dalle sue labbra si è levato lungo gemito.
Sentivo il clitoride crescere, rizzarsi sotto le mie carezze, il mio ditalino la stava eccitando ed iniziava a contorcersi mentre le sue mani si poggiavano sulla patta, palpandomi il cazzo sopra i pantaloni.
Velocemente mi ha slacciato i jeans calandomeli assieme agli slip, impossessandosi del pitone già in piena e straordinaria erezione.
Ohhhh figlio mio che meraviglia, è più grosso di quello che già immaginavo.
Abbozzava una lenta sega, stringendolo tra le dita, l’ha scappellato e si è accostata con la bocca pronta ad ingoiarlo.
Esperto, sapiente il suo modo di spompinare, sapeva come muoversi per farmi eccitare, golosamente lo leccava spingendosi sino ai testicoli, per poi risalire lungo tutto il pennone e fermarsi slappando sulla cappella con piccoli e ripetuti colpi della sua lingua, ingordamente lo spingeva in gola, ciucciandolo e risucchiandolo, regalandomi vette sconosciute di piacere, scompariva nella sua calda bocca, cerando di pigliarlo profondamente e le labbra mi sfioravano il pube.
Ho scostato le spalline dell’abito facendole scendere per le braccia e le sue mammelle sono esplose fuoriuscendo, grosse, sode, dal capezzolo scuro, turgido, le ho prese in mano e non riuscivo a contenerle da quanto erano prosperose, non erano mosce, ma due belle tette ancora giovani e degne di attenzioni.
Il marito della donna misteriosa, si era slacciato i pantaloni e con il cazzo fuori si trastullava facendovi scorrere la mano avanti indietro, osservando eccitato come sospirava e gemeva la moglie.
I suoi seni erano fantasici e mi sono chinato per baciarglieli, con la lingua avvolgevo i suoi capezzoli, e li succhiavo con foga, li morsicavo, si eccitavano, ed erano sempre più duri e si allungavano risultando molto grossi.
Con la lingua esploravo il suo corpo scendendo lentamente verso il basso, madam si è tolta l’abito e nuda, si è offerta alle mie carezze.
Ho affondato la lingua nella sua figa, gli umori come nettare colavano abbondanti e ne gustavo il sapore bevendoli, mi spostavo lungo il solco slinguando come un pazzo e cercavo di aprire quel figone penetrandola, spingendola dentro, sin dove potevo, mi sono fermato a succhiare con forza il clitoride, sospirava di piacere e i suoi gemiti si facevano sempre più sonori, a momenti urlati.
Mi eccitava sentire i suoi ululati di donna infoiata, il suo piacere era il mio e volevo sentire il calore della sua figa e riempirla di sborra.
Si è messa a pecora, con i suoi bei mammelloni penzoloni e le fantastiche natiche tenute in alto, dove vi sporgeva il suo figone aperto, fradicio di umori, era pronta a ricevermi.
Tirati via i pantaloni che assieme agli slip, ciondolavano ancora sulle caviglie, con il cazzo in mano mi sono avvicinato alla sua bella topona e l’ho infilzata, è scivolato dentro senza nessuna difficoltà ed ho iniziato a pompare lentamente, gli facevo sentire il rigonfiamento della cappella, tirandolo fuori e ripenetrandola avendo cura di spingerlo sino in fondo appoggiandolo al collo dell’utero.
Muoveva il suo bel culone per sentirmi meglio ed ora affondavo decisamente con impeto e l’assalto diveniva sempre più furibondo, dandogli grandi colpi di reni.
Vedevo le sue tette sbatacchiare da una parte all’altra, le palpavo e gli strapazzavo i capezzoli, si contorceva, mi incitava a sbatterla più forte, ero eccitatissimo e finalmente stavo scoprendo come si gode veramente con una donna.
Sii siiii sbattimi, fammi sentire il cazzo nel culo, rompilo siiiiiiiiiiiiiiii.
Non mi sembrava vero, il mio cazzo era vergine mai era entrato nel buco del culo, per poco non sborravo dalla sua eccitantissima richiesta, mi sono dovuto fermare per non venire.
Si è allargata le chiappe, aprendosi un varco che conduceva dritto al buco del culo, presentandomi una gran cratere nero pieno di grinze e pieghe, ero troppo infoiato e l’ho spinto dentro senza pietà, tenendola per i fianchi ho iniziato a muovermi, affondando dentro a quel buco stretto.
Mugolava, piagnucolava di piacere mentre forzavo l’orifizio che lentamente cedeva facendo spazio alla mia nerchia, ma quando con un colpo secco l’ho buttata dentro, giù per la tromba del culo, ha urlato, si è irrigidita sulla schiena e ha spalancato la bocca in una smorfia di dolore.
Si è accasciata con la testa appoggiata a terra e lasciava che la trapanassi con spinte possenti che la facevano urlare ad ogni colpo, ma non era dolore, intenso il piacere che provava ed ora implorava un altro cazzo.
Sii siiiiiiiii fantastico, sfondami siiiiiiiiiiii voglio sentirmi piena siiii il tuo amico siiiiiiiiii.
Giò che era li vicino a noi aveva sentito e si è presentato con il suo bel cazzo, stupendamente in tiro e voglioso, poggiandolo sulle labbra della donna con veletta.
L’ha inghiottito infilandoselo in bocca mentre continuavo a pomparla nel culo, ad ogni affondata, il cazzo di Giò le toccava la gola facendola quasi soffocare.
Il marito imperterrito continuava a spararsi seghe, con la mano piena di sborra, prolungava il suo sali scendi osservando la bella moglie divertirsi con due bei cazzi.
Senza staccarmi da lei mi sono sdraiato sul pavimento con la sua schiena sul mio torace, le sue coscie completamente spalancate erano un forte richiamo per Giò che gli si è messo davanti e il suo cazzo è stato risucchiato scomparendo dentro la sua figa che eruttava una copiosa brodaglia.
Ora si che la bella sconosciuta godeva, spossata dai furibondi orgasmi, che gli si accavallavano, uno appresso all’altro, gemeva, in un continuo ululare, sotto le bordate dei nostri cazzi.
Affondavamo contemporaneamente e la sconosciuta si contorceva, tremava in preda alle convulsioni, piangeva dal piacere, non ho più resistito e abbondanti spruzzi di sperma le hanno riempito il budello.
Giò ha continuato a muoversi, affondando con impeto, sentivo il suo cazzo attraverso la sottile parete che divide la figa dal culo, l’orgasmo stava montandogli e messosi a cavalcioni di madame, afferrò il cazzo tra le mani ed iniziò a segarsi davanti al suo viso.
Violenti schizzi di sborra colpirono la sua bocca aperta, rivoli di sperma imbrattavano il suo volto coperto dalla veletta.
Squassata dagli orgasmi la bella signora non si era ancora arresa e ha voluto ripulirci i cazzi ancora sporchi dei nostri e dei suoi umori.
Un applauso si è levato dalla sala, eravamo circondati da coppie che avevano assistito eccitati alle nostre evoluzioni e quando ci siamo allontanati ho visto uomini e donne avvicinarsi alla sconosciuta.
La notte è stata lunga, ho soddisfatto la voglia della trentacinquenne ma la signora con la veletta aveva superato a pieni voti ogni confronto.
Il giorno dopo sistemando i pantaloni, nella tasca ho trovato un bigliettino: ‘ Non ho mai visto Matilde godere così intensamente. Il suo numero di telefono 3XX 2020XXX’

Felice di ricevere i vostri commenti, inviare a
gio23@hotmail.it

Gio

Leave a Reply