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Racconti erotici di Milù - Storie porno vere e racconti di sesso - Controllo bagagli - Racconti di Dominazione Skip to main content

Superare il controllo bagagli in un paese dove i diritti personali non sono sempre rispettati può riservare spiacevoli e dure sorprese.
Arrivo al controllo con trolley e deposito orologio, cintura e cellulare nel contenitore.
La stessa cosa fa la mia mistress. Lei passa tranquillamente e inizia a recuperare le sue cose.
Passo e vengo indicato da uno dei controllori. “Control, open the baggage” dice ad un suo sottoposto. Mi fa cenno di lasciare il bagaglio che verrà aperto e facendomi sollevare le braccia inizia a sentire se ho qualcosa addosso, sul torace, sul dorso, sulle gambe. Afferra i pantaloni dalla cintura e solleva per vedere se scende qualcosa. Apre il bagaglio, tutto ok.
Nulla, tutto in regola. Ma il capo non è contento e ordina al sottoposto di eseguire una perquisizione più accurata. Mi viene indicato di seguirli in una stanza. Non posso certo contestare, così faccio cenno alla mia mistress di aspettare che nel giro di qualche minuto sarei tornato, tanto non avevo nulla di sospetto con me.
Vengo portato nella stanza dove c’è solo una scrivania con un pc. Uno si mette dietro la scrivania a compilare quello che penso sia in verbale, l’altro mi chiede se ho della droga con me. Rispondo ovviamente di no, ma non si fida e mi fa capire che dovrà fare un’ispezione più accurata. Intuisco cosa vuole fare, infatti mi fa cenno di abbassare i pantaloni, cerco di accennare una minima protesta perché sarebbe un abuso, ma senza risultato.
Mi fa capire che devo abbassare completamente i pantaloni e le mutande.
Mi fa piegare con le mani sulla scrivania e infila un guanto.
Capisco che mi avrebbe esplorato dietro, vedo che prende del lubrificante e porta un dito sul buco del culo infilandolo per cercare se avessi della droga nel retto.
Il culo si apre facilmente, l’esplorazione è profonda ma non completa per cui il controllore inizia ad inserire anche un secondo dito.
La situazione non è piacevole, ma sentire due dita nel culo piegato a 90 gradi su una scrivania in dogana è una sensazione di umiliazione che può portare ad una incontrollata eccitazione. E infatti con l’entrata del secondo dito sento crescere un erezione che di solito si verifica quando vengo sodomizzato dallo strapon della mia mistress.
La cosa non sfugge sia a quello che mi sta perquisendo nel culo sia a quello che sta davanti alla scrivania.
Quello dietro allora sfila le due dita, le lubrifica meglio e inizia e penetrarmi con 3 dita facendo avanti e indietro. Mi volto per protestare ma senza convinzione perchè capisco che se vogliono possono crearmi problemi e farmi passare pure qualche contrattempo peggiore.
Mi volto di nuovo verso la scrivania, adesso le dita fanno avanti e indietro agevolmente, i due ormai si stanno divertendo e non riesco addirittura a trattenere dei sospiri che sono inconfondibilmente di piacere.
“You like it!” dice quello dietro. “No, please” rispondo con affanno.
Quello insiste con le dita, ormai ho una vistosa erezione e l’affanno prosegue visibilmente.
“You like it!” mi dice perentorio.
“Yes!” rispondo ormai vinto al piacere che quelle tre dita nel culo mi stavano dando e mentre lo faccio quello che stava alla scrivania si alza e comincia a sbottonarsi i pantaloni tirando fuori un cazzo già eretto.
Viene dietro di me e fa spostare il suo collega. Capisco quello che vuole fare e…. mi faccio inculare!
Mi fa allargare le gambe tirando sui pantaloni e mutande che sono già abbassati, lo punta subito sul culo e preme. Non trova resistenza con l’abitudine a prendere gli strapon, se ne accorge… “It’s open!” dice al suo collega
Lo sento entrare tutto e la situazione è talmente assurda e umiliante che diventa eccitante. Il mio cazzo è duro e pieno di umori, lo facilito nel movimento appoggiando i gomiti sulla scrivania, sporgendo bene il culo in fuori. Comincia a martellarmi con forti colpi profondi. Reagisco mugolando il mio piacere di essere inculato in quella situazione imbarazzante. Comincia ad accelerare… “Don’t come inside, please!” lo imploro, ma non ne vuole sapere, accelera ancora di più afferrandomi per i fianchi e comincia a vibrare dentro. Una botta di liquido caldo mi invade il culo e continua per un pò, mi ha sborrato dentro!
Mentre finisce di sborrare l’altro è già pronto, anche lui ha deciso di incularmi.
Lo guardo, si sposta dietro, sento una cappella larga, stringo i denti per il fastidio, ma appena supera lo sfintere sprofonda subito dentro, tutto!
Ormai i due parlano tra di loro nella loro lingua, ridono, capisco che mi stanno offendendo dandomi della troia, abituato a prendere cazzi.
Anche lui, già eccitato per quello che mi aveva fatto con le dita e per aver visto l’inculata del collega, accelera e comincia a sborrare dentro
Sono rassegnato… sento schizzare dentro in profondità
Quando ha finito dice “Ok, you can go!” e mi fanno cenno di rivestirmi
Cerco di fargli capire che vorrei pulirmi ma mi fanno capire che non posso. Tiro su le mutande e i pantaloni. Sento la sborra ancora calda che esce dal mio culo. Aprono la porta e mi fanno uscire.
Vedo la mia mistress che mi aspetta “Allora, quanto ci hai messo, tutto ok?”
“Pensavano che avessi la droga dietro…”
“La droga?? e allora?
“Mi hanno perquisito dietro, hanno voluto esplorarmi…
“Cioè hanno infilato le dita…
“Sì…volevano controllare bene, non potevo fare nulla per oppormi, Uno ha infilato tre dita…alla fine mi sono fatto inculare…
“Ti sei fatto inculare…
“Non c’era modo di ribellarsi, sarebbe stato più pericoloso
“Ok ti hanno inculato…
“Sì, mi hanno anche sborrato dentro
“Pure…
“Sì…
“Vatti a pulire in un bagno, ma non troppo perchè appena arriviamo a casa finisco di romperti il culo, troia!”
Vado alla toilette dell’aeroporto e cerco di pulirmi come meglio posso. La sborra era tanta, con due sborrate complete che avevo preso nel culo, cerco di pulire anche la macchia che si era formata sulle mutande.
Ritorno, ci imbarchiamo e decolliamo
“Tutto ok?” mi chiede lei sottovoce
“Sta ancora uscendo sborra
“Troia, ti sei fatto anche sborrare dentro… aspetta che arriviamo…
Appena arrivati a casa la mia mistress mi afferra per un braccio e mi porta in camera da letto, mi fa mettere a pecora sul letto e mi slaccia i pantaloni e abbassa le mutande.
Di nuovo sono con il culo esposto pronto per essere inculato.
Lei prende dal suo cassetto lo strapon e lo indossa
Mi apre il culo
“Guarda che culo! te lo hanno scopato bene! è ancora pieno di sborra…
e infila due dita dentro
Sfruttando la lubrificazione della sborra non mette nemmeno il gel e me lo infila di colpo tutto dentro. Comincia ad incularmi con forza, avanti e indietro veloce. E’ impazzita dalla voglia di sfondarmi il culo, eccitata per quello che mi avevano fatto in aeroporto
“Troia, ti sei fatto inculare…
“Sì” rispondo affannato
“Ti hanno pure sborrato dentro, puttana!”
Dopo avermi assestato 3-4 colpi violenti “Prendimi a pecora!” mi ordina
Lo sfila, passa davanti a me sul letto sollevando la gonna e abbassando il tanga
Ho il cazzo duro come il marmo per tutto quello che avevo subìto, due cazzi che mi avevano preso e sborrato dentro e uno strapon che mi aveva sfondato il culo
Comincio a sbatterla violentemente
Tutti e due non ci mettiamo niente a venire, lei con un lamento soffocato dal piacere, io sborrando un fiume sulle sue natiche!

per commenti mastercam63@tiscali.it

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