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Racconti Erotici EteroTrio

Spiata al Centro commerciale

By 28 Dicembre 2010Dicembre 16th, 2019One Comment

Ciao a tutti, per prima cosa mi presento, mi chiamo Luca, ho 30 anni e sono fidanzato da diverso tempo con Emanuela. Non mi considero certo un bel ragazzo, diciamo più un tipo come tanti. Sono castano, occhi marrone scuro, classico mediterraneo insomma, alto uno e settantacinque e, per mia fortuna, abbastanza ben messo la sotto. Emanuela invece un po’ più bassa di me, castana, abbastanza magra, una terza di seno ed un sedere che ogni volta mi fa uscire pazzo.
Come tutti ho avuto le mie storie ed ora sto in pianta stabile con Emanuela. Con lei le cose vanno bene e, per quanto riguarda il sesso, soddisfa ogni mia fantasia anche se devo ammettere che a volte si limita un po’.
Ma veniamo a noi, sono qui per raccontarvi quanto mi è accaduto qualche settimana fa. Avevo promesso ad Emanuela che l’avrei accompagnata a fare shopping visto le imminenti festività e, come ogni donna, aveva la convinzione di non aver nulla da indossare per l’occasione.
Usciamo ed andiamo in uno dei tanti centri commerciali della città. Emi inizia a girare un po’ tutti i negozi di abbigliamento che incontra. In uno di questi finalmente trova qualcosa che le piace e decide di andarselo a provare. Andiamo assieme nella zona camerini ed entra per provare il primo vestito. Io invece la aspetto fuori appoggiato ad una parete del negozio sperando che lo strazio finisca presto.
Un istante dopo entra nel camerino a fianco a quello di Emi una ragazza che cattura immediatamente la mia attenzione, più o meno 24 o 25 anni, bionda, un fisico modellato che fa scattare subito il mio libido. Non so se consapevolmente o meno, lascia la tenda del camerino leggermente aperta , abbastanza per poterla spiare dallo specchio.
A quella vista il mio uccello inizia a svegliarsi, la situazione è terribilmente eccitante. Inizia a spogliarsi fino a rimanere in intimo, reggiseno di pizzo ed un perizoma entrambi rigorosamente neri. Ora il mio uccello è ben ritto dentro le mie mutande, quasi a farmi male. Inizia col indossare un vestito molto attillato, prima di sistemarselo però porta le mani dietro la schiena e si slaccia il reggiseno. Lentamente lo fa scivolare sulle sue braccia e lo appende al camerino. Il suo seno è ora nudo a pochi mentre da me, non è grandissimo, una seconda credo, ma così sodo, i suoi capezzoli piccoli e turgidi. Il mio uccello ora scalpita tra le mutande, vorrebbe uscire ed incontrare la giovane sconosciuta.
Finisce di vestirsi ed inizia a guardarsi allo specchio per controllare come le sta. Nel farlo il suo sguardo incrocia il mio, rimango impietrito, mi si gela il sangue nelle vene, non riesco nemmeno a respirare.
Dopo pochi istanti, per me interminabili, dal suo volto esce un sorriso malizioso, continua a muoversi come se tutto fosse normale, come se nessuno in quel momento la stesse spiando.
Vado verso di lei ma, come se un secchio di acqua gelida mi venisse gettato addosso, la voce di Emanuela mi riporta alla realtà.
– Amore come sto?
Dopo qualche secondo per riprendermi’.
– Sei bellissima tesoro, molto sexy così
Mi avvicino, la spingo nel camerino con me e richiudo la tenda.
– Amore ti stavo immaginando mentre ti cambiavi ed al solo pensiero mi sono eccitato da morire. Senti!
Prendo la mano di Emanuela e la porto sopra il mio uccello ancora durissimo per lo spettacolo che ho appena assistito.
– Amore ma è durissimo! Ma che hai in mente di fare??!!
– Secondo te???
– Ma sei pazzo??? In un camerino??? Potrebbe entrare qualcuno e vederci!!!
– Meglio no, è ancora più eccitante!
Mi sbottono la patta dei jeans e finalmente lo faccio uscire, non resisteva più rinchiuso la dentro. La giro di schiena con il viso verso lo specchio, le alzo il vestito e in un istante le abbasso le mutandine e, trascurando quanto mi stava dicendo, entro dentro di lei in un solo colpo ed inizio a muovermi con ritmo sempre più veloce.
– Ma che fai??!! Fermati! Ma sei pazzoooooo
– ‘.
– mmmm
– Oh siiii siii!! Continuaaaa!! Sei un pazzo!!!!!!! Godoooooo!!!!!!!
Mentre scopavo Emi immaginavo la ragazza del camerino a fianco che origliava e si toccava nel sentirci godere. Quell’immagine mi faceva impazzire facendo aumentare così il ritmo dei colpi nella figa di Emi.
– Amore così così, più forte, vengo vengo!!!
– Si amore anche io! Ti riempio tutta!
Dopo poco vengo dentro la figa della mia fidanzata anche lei in preda all’orgasmo.
Mi rivesto ed esco sperando di rivedere la mia amica della porta accanto ma il camerino è vuoto.
Deluso aspetto Emi che esca, torniamo nel negozio e’ sorpresa la mia bella sconosciuta è ancora li che guarda qualche capo. Lascio Emi con la scusa di dare ancora un’occhiata in giro e mi avvicino lentamente verso di lei. Sono ormai ad un metro, mi giro per guardarla ed anche lei mi fissa, sempre con il suo solito sorriso malizioso. Si avvicina e mi sussurra:
– Piaciuto lo spettacolo? Il vostro a me si’
Lascia cadere un pezzo di carta ed esce dal negozio. Prontamente lo raccolgo e lo metto in tasca.
Vado da Emi, paghiamo i vestiti ed usciamo anche noi dal negozio.
A casa poi finalmente riesco a vedere cosa mi ha scritto e trovo il suo numero’
Ma questa è un’altra storia che spero di potervi raccontare presto. Mi auguro che vi sia piaciuto quanto a me nel raccontarvelo. Sono ben accetti suggerimenti o, spero di no, critiche. Potete scrivetemi all’indirizzo luca980x@live.it
– Pronto?
– Ciao, sono il ragazzo del centro commerciale, ci siamo incrociati sabato, ricordi?
– Ciao! Certo che mi ricordo di te!
– Mi chiamo Luca, piacere
– Il piacere è mio, mi chiamo Elisa
– Bellissimo nome. Mi farebbe molto piacere uscire uno di questi giorni, giusto per conoscerci un po’, ti va?
– Si, molto volentieri! Giovedì pomeriggio sono libera, per te va bene?
– Benissimo, facciamo per le 16?
– Perfetto, a giovedì allora!
– Ciao
– Ciao
Ancora non riesco a crederci!!! Non ho mai tradito la mia ragazza ma questa situazione è troppo eccitante, non posso perdere questa occasione. Nella mia mente ancora lei, mentre si cambia, mentre prova il vestito, mentre si toglie il reggiseno’ Sento il mio uccello muoversi , lentamente ma inesorabilmente una tremenda erezione cresce nei miei boxer. Devo farmi una sega altrimenti mi scoppiano le palle.
Sono nel nostro letto, mi spoglio. Ho l’uccello già durissimo, la cappella che pulsa ad ogni battito. Lo prendo in mano ed inizio a muoverlo lentamente, chiudo gli occhi e l’immagino’ lei, nuda nel camerino che si tocca assieme a me. Al solo pensiero la mia mano accelera sempre più, godo al solo pensiero di averla, al pensiero di scoparla per tutto il giorno’ Continuo così, non so per quanto, momenti di puro piacere, dopo un po’ sento l’orgasmo avvicinarsi, la cappella si gonfia ed io vengo in un meraviglioso orgasmo che mi fa urlare di piacere.
Mi alzo e vado a farmi una bella doccia, ho l’uccello ancora duro, nemmeno questo mi è bastato per farlo tornare normale. Una bella doccia ghiacciata forse’
La doccia è riuscita solo a placare per poco la mia eccitazione, la voglia di lei è davvero troppa’
Sento la porta dell’ingresso aprirsi, è Emanuela.
– Luca sono io.
– Amore, non vedevo l’ora che tornassi, ho una voglia matta di te!
– Amore lo sai che non ti dico mai di no’
Andiamo assieme in camera nostra, appena entrati la sbatto sul letto ed inizio a spogliarla. Mi avvento subito sulla sua meravigliosa figa depilata, che voglia di sentire il dolce sapore nella mia bocca. Inizio subito a leccarla con avidità, sento i suoi umori fuoriuscire ed io bevo tutto il suo dolce nettare senza perderne nemmeno una goccia. La sento ansimare sempre più, quando mi piace sentire il suo godimento.
Mi alzo ed inizio a spogliarmi, lei mi aiuta togliendomi subito i pantaloni ed i boxer puntando subito al mio cazzo già in tiro. Ora sono io che mi butto sul letto in attesa della sua bocca, della sua lingua. Inizia a farmi uno dei suoi splendidi pompini che tanto adoro. Chiudo gli occhi ed immagino sia invece Elisa a succhiare voracemente il mio uccello. La cosa mi eccita terribilmente anche perché, magari, giovedì questo sogno potrebbe proprio diventare realtà’
Non mi basta più la sua bocca, ora voglio la labbra della sua figa! La faccio alzare e la metto a pecorina così da non vedere il suo volto, così da continuare la mia fantasia con Elisa.
Le lecco ancora un po’ la figa, mi piace mentre è in quella posizione, e poi le infilo tutto il cazzo fino a sbattere le mie palle contro di lei.
– Ahhh! Oggi è enorme, ancora più grosso del solito’
– Ti piace amore, ti piace quando te lo sbatto tutto dentro, ti piace sentire il mio cazzo che ti spacca!
– Ohh siiii amore! Mi spiace quando mi scopi come sai fare tu! Scopami, scopami, fammi godere!
Inizio ad aumentare i colpi, mi piace scoparla con irruenza, sentire i suoi gemiti, le sue urla. Chiudo gli occhi, sto scopando Elisa, il suo culo davanti a me.. aumento l’intensità, la forza dei miei colpi, quasi come se non stessi scopando la mia ragazza ma con una qualsiasi. Con una mano le afferro i capelli e con l’altra le stringo forte il seno mentre continuo nella mia furiosa cavalcata.
– Ti piace farti scopare come una troia!
– Sii siii! Mi stai spaccando!! Quanto è grosso’ godo godo! Vengo amore vengo! AHHHHHHH!
Anche dopo il suo primo orgasmo continuo a scoparla, il mio è ancora lontano. Rallento i colpi, quasi a fermarmi, poi un colpo secco che la fa urlare. Ancora qualche colpo e poi esco, per rientrare un istante dopo sempre con un colpo deciso. Sto godendo come non mai, complici forse le fantasie che vagano nella mia mente.
Cambiamo posizione, ora sono io che mi stendo sul letto con l’uccello in bella vista, lei non si lascia perdere questa ghiotta occasione ed inizia nuovamente a spompinarmelo con maestria assaporando i sui stessi umori sparsi sul mio cazzo. Poi si impala sopra di me muovendosi lentamente, quasi a farmi un pompino con la figa. Afferro il suo seno e lo stringo con decisione, sento un gemito uscire dalle sue labbra.
Dopo un po’ la sbatto nuovamente sul letto, scendo rimanendo vicino al bordo. La prendo per le gambe e la attiro con forza verso di me. Appoggio le sue gambe sulle mie spalle e nuovamente con un colpo secco entro in lei. La scopo ancora con foga, vedo le sue tette muoversi perfettamente a ritmo del mio cazzo. Ora davanti ai miei occhi il seno di Elisa, lo afferro lo stringo con forza, lo faccio mio. Nel frattempo Emanuela è in preda al suo secondo orgasmo. Questa volta urla davvero forte, noncurante che i vicini potessero sentirla, cosa che mi fa ancora più eccitare.
Non resisto più, sto per venire, voglio sborrare sulle sue tette. Faccio uscire il mio cazzo, lo prendo velocemente in mano ed inizio a segarmi, solo pochi istanti ed una colata di sborra calda ricopre tutto il petto di Emanuela. Le sue mani ora che si accarezzano il seno pieno del mio caldo liquido.
Mi butto anch’io esausto sul letto per godermi ogni istante dell’orgasmo appena provato. A destarmi poi le parole di Emanuela.
– Amore che voglia avevi oggi’ mi hai davvero spaccata’
– Non mi sembra ti sia affatto dispiaciuto, no?
– Affatto, è stato davvero meraviglioso! Sentivo tutto il tuo desiderio, la voglia di fare l’amore
– Si, vero. Ho immaginato l’incontro per tutto il giorno.
Peccato che Emanuela non sa di quale incontro io stessi parlando’.
Finalmente in fatidico giorno è arrivato. Oggi incontrerò Elisa. Dopo aver tanto fantasticato ed essermi sparato un numero indefinito di seghe, finalmente oggi avrò la possibilità di scoparmela.
Ancora una volta, al solo pensiero, il mio cazzo parte in una magnifica erezione che vuole subito essere soddisfatta. Prendo il mio portatile e carico un bel filmato girato (a sua insaputa) con la mia ragazza. Mi eccita terribilmente guardarla mentre facciamo l’amore, vedere le espressioni di piacere sul suo viso.
Nel gustarmi quelle magnifiche immagini, inizio una lenta ma inesorabile sega che presto mi porta ad un forte orgasmo con una copiosa fuoriuscita di sperma.
Non nascondo che, nonostante abbia frequenti rapporti con la mia ragazza, mi piace prendere dei momenti solo per me e segarmi fantasticando su situazioni magari vissute durante la giornata o immaginarmi di scopare con qualche amica.
Ma torniamo a noi, dopo la sega vado a farmi una bella doccia rilassante e, dato che mi sono preso l’intera giornata di ferie (ovviamente all’oscuro della mia ragazza), faccio tutto con estrema calma. Finita la doccia mi preparo ed esco in fibrillazione per l’incontro con Elisa.
Non ho mai tradito la mia ragazza e non pensavo che ne sarei mai stato in grado, ma devo ammettere che le sensazioni che si provano sono meravigliose. Sono due ben distinte anche se contrapposte, il senso di trasgressione che mi porta a continuare e la paura di essere scoperto che invece mi frena. Ovviamente la prima ha la meglio..
Parto verso il punto d’incontro, un locale nelle vicinanze di Milano. Dopo poco la vedo entrare.. sono senza fiato, è bellissima! Appena entrata mi cerca ed appena mi vede fa un piccolo sorriso mentre mi si avvicina. Ho il cuore in gola ma sto troppo bene, è troppo bello! Indossa una gonna che le arriva leggermente sopra le ginocchia, collant scuri ma che lasciano intravedere le sue gambe affusolate, un maglioncino nero abbastanza scollato che mi permette di sbirciare il solco del suo seno.
Si siede al tavolo, prendiamo qualcosa da bere e iniziamo a conoscersi un po’. Dopo le prime domande di rito, iniziamo a parlare di quanto sia accaduto al centro commerciale. Mi svela che anche lei si era eccitata molto nel sapere che la stessi osservando e che le è dispiaciuto quando la mia ragazza ha interrotto il nostro gioco. Poi però ha ben gradito lo spettacolo che le abbiamo offerto. Mentre ci spiava ha iniziato a toccarsi, anche lei era terribilmente eccitata e non avrebbe mai immaginato di vivere una situazione così. Solo che quella volta, mi ha raccontato, non è riuscita ad avere l’orgasmo, quindi la voglia ancora non le era passata..
A quel punto si alza e mi dice con aria maliziosa che deve andare un attimo in bagno. Di certo non mi faccio perdere una così ghiotta occasione, la seguo rimanendo a pochi passi da lei. Una volta arrivati in bagno mi dice: speravo che mi seguissi.. ed io senza dire una parola inizio a baciarla con passione. Non trovo molta resistenza in quel bacio anzi, mi restituisce altrettanta passione e coinvolgimento. Preso dal momento le sussurro ad un orecchio:
– Ti voglio qui, ora!
– E allora prendimi!
Inizio a baciale il collo, lei piega leggermente indietro la testa per godersi ogni istante, ogni mio bacio. Nel frattempo le mie mani le accarezzano tutto il corpo, prima i capelli poi, senza mai staccarmi da lei, scendo passando prima per le sue spalle sfiorandola appena. Scendo ancora fino ad arrivare alla punta delle sue dita per poi risalire dai suoi fianchi fino ad arrivare al suo seno. Lo afferro con decisione e mi accorgo che sotto il magione non porta nulla. Anche lei aveva ben chiaro cosa voleva, che cosa desiderava da questo incontro.
A questo punto non capisco più nulla, le sfilo immediatamente la maglia e mi avvento sul suo seno, inizio a baciarlo, leccare i suoi capezzoli. Sento il suo respiro farsi affannoso, la sua voglia sempre maggiore. Con una mano gioco con il suo seno mentre l’altra lentamente si infila sotto la sua gonna. Mi avvicino alla sua figa, sento il calore aumentare mano a mano che mi avvicino. Forse per la paura di essere scoperti, forse per la situazione così eccitante che trovo le sue mutandine già fradice. Inizio a scendere con le mie labbra, le bacio l’ombelico, il basso ventre, poi sempre più giù’ le alzo la gonna e le sfilo le mutandine. Ha la figa completamente rasata, con la lingua inizio a leccarle il clitoride. Il suo respiro affannoso si è ormai trasformato in leggeri mugolii, cosa che mi eccita ancora di più. Ora le succhio le grandi labbra mentre con la lingua entro in lei.
– Si, si.. aahh! Sei bravissimooo.. se continui così vengo.. Fermati, ora lo voglio in bocca, voglio succhiarti fino a farti svuotare le palle!
A queste parole smetto di leccarle la figa, mi alzo e la bacio per farle sentire il suo stesso sapore. Ora è lei che si abbassa, mi slaccia i jeans e mi sfila il cazzo dai pantaloni, già perfettamente in tiro. Non mi fa attende molto, con la lingua inizia a leccarmi la cappella come se fosso un grosso cono gelato. Ora sono io che inizio ad ansimare, è molto brava, sa darmi piacere senza però mai esagerare.
– Elisa, ti voglio! Subito!
Lei si alza, ci baciamo, appoggia la schiena contro il muro ed alza una gamba aprendo quel meraviglioso fiore. Dopo aver afferrato la gamba punto il mio uccello verso la sua figa che entra quasi risucchiato dal suo desiderio. Inizio a scoparla noncurante di dove mi trovo ma solo di quello che voglio! Continuiamo per un po’ fino a quando entrambi siamo vicini all’orgasmo. Accelero sempre di più fino a sentirla godere, le sue mani che mi stringono forte in preda all’orgasmo. Esco dalla sua figa, lei si abbassa, lo prende in bocca e con le mani mi sega l’uccello. Pochi colpi della sua lingua mi fanno godere inondandole la bocca del mio sperma che lei ingoia golosamente senza far cadere una goccia.
Felici di quanto abbiamo appena vissuto, usciamo dal bagno per ritornare al tavolo. Continuiamo a chiacchierare come se nulla fosse accaduto. Dopo un po’ mi invita a casa sua per continuare a parlare tranquilli. Non posso certo rifiutare un così dolce invito. Prendiamo le macchine, la seguo e dopo un po’ ci ritroviamo sotto casa sua. Saliamo e una volta entrati in casa mi chiede di aspettarla un istante che si va mettere qualcosa di più comodo. Io mi siedo su una poltrona in soggiorno e dopo pochi minuti la vedo tornare con una sottoveste di raso nera che mi lascia senza fiato ma con il cazzo ben in tiro. Con una semplicità disarmante mi chiede: Ti piaccio? Io senza dire una parola mi avvicino ed inizio a baciarla poi le prendo una mano e la porto sul il mio uccello che prontamente inizia a massaggiare portandomi in estasi. Dopo un po’ si stacca e mi chiede se mi va di andare in camera sua..
Appena arrivati in camera ci spogliamo, si inginocchia davanti a me e mi dice: finalmente posso darti il meglio di me! Ed inizia un pompino quasi a voler risucchiare tutto il mio uccello. Dopo essermi gustato sufficientemente la sua bocca, la alzo e la sbatto sopra il letto per assaporare ancora il dolce nettare della sua figa. è gronda di umori che subito mi presto a bere come fiossi un assetato disperso nel deserto.
Dopo averle fatto avere il secondo orgasmo della giornata, mi comanda
– Ora scopami! Scopami! Infilami il tuo bel cazzone in figa! Fammi godere ancora! Si, si, così bravo bravo. Riempimi tutta! Ahh quanto godo!!! Continua continua!
Mentre la sto scopando con tutte le mie forze, si lecca le dita per poi giocare con il suo seno, con i suoi capezzoli, tutto davanti ai miei occhi. Che spettacolo meraviglioso! Cambiamo poi posizione, ci mettiamo entrambi sui fianchi ed io ancora a stantuffarle la figa e stringerle forte il seno.
Ad un tratto mi ferma, fa uscire il mio uccello e si mette a quattro zampe sul letto sussurrandomi
– Ti piace il mio culo vero?
– Si, è meraviglioso’
– E allora cosa aspetti, prendilo! è tuo!
Un sogno che si avvera.. Appoggio l’uccello ancora umido dei suoi umori contro il suo sfintere e lentamente inizio ad entrare fino ad farlo scomparire completamente. Rimango li immobile per farla abituare al mio cazzo e poi lentamente inizio a muovermi aumentando sempre di più il ritmo. I miei colpi ora sono diventati forti e veloci, lei mentre con una mano si tocca la figa mi urla
– Mi stai rompendo il culo! Godoooooooo! Godooooooooooo!
– Ti piace questo bel cazzone tutto in culo vero? Ti piace sentire che ti spacca!
– Si Si! Lo voglio tutto! Così, continua! Più forte! Vengo! Vengo!
– Anch’iooooooo!!! Prendi tutta la mia sborra calda in culo!
– SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!
Dopo l’orgasmo ci buttiamo esausti sul letto. Dopo un po’ di coccole e carezze arriva l’ora di tornare a casa. Prima di andare però ci ripromettiamo di rivederci presto per divertirci ancora assieme.

Mentre sono in macchina verso casa, chiamo la mia ragazza
– Ciao amore. Come va? Sei ancora a lavoro?
– Bene amore. Si tesoro, ne ho ancora per un’oretta. Tu invece, come è andata la giornata?
– Io sto già andando verso casa, è stata una giornata davvero dura ma molto soddisfacente!
Con Elisa mi sento spesso, e a giorni devo ritornare a casa sua per rifare quattro chiacchiere.. Stavamo pensando di coinvolgere anche la mia ragazza in questo nostro gioco.. ma questa è un’altra storia.

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