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Racconti sull'Autoerotismo

I nostri sogni

By 23 Novembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Claudia dopo i nostri primi rapporti era stata chiara e diretta. Questa novità, il sesso scoperto dopo venti anni di attesa, le era piaciuta da morire, ma ora voleva imparare a diventare una vera zoccola per soddisfarmi in ogni momento. Al di la dei vari luoghi comuni, insegnare l’ars amatoria non &egrave facilissimo, richiede tempo, le parole giuste, una grande complicità erotica. Ovviamente non lo sentivo come un peso, ma talvolta mi tornavano in mente le mie ex tanto brave nel prendere l’iniziativa a letto. Qualche volta si rileva imbarazzante anche per me spiegare alcuni aspetti del sesso, specie quelli più spinti. Potendo fare da maestro, avevo infatti deciso di avviarle alle più disparate pratiche sessuali realizzando, in pratica, il sogno di ogni uomo.

Un anno. Tanto &egrave stato il tempo necessario per far apprendere alla mia ‘alunna’ i vari aspetti dell’erotismo. Ha spesso avuto paura, ma quasi sempre si &egrave fidata di me lasciandosi portare per mano. E’ diventata esperta nel sesso anale, in quello orale, utilizza tanti piccoli giocattolini erotici che talvolta porta con se, desidera essere scopata e ha imparato a valorizzare i suoi punti di forza fisici. Una quarta abbondante che non passa certo inosservata e che ormai strizza sapientemente in camicette che faticano a chiudersi. Ora però urge un cambiamento di tattica per lavorare maggiormente sulla psicologia. Voglio capire dove vuole arrivare.

Si &egrave presentata a casa mia con il chiaro intento di provocarmi, sa bene che vestita così mi eccita da morire. Nonostante il freddo pungente aveva messo quella minigonna stretta che faceva intuire in modo evidente la presenza del reggicalze. Era particolarmente alta e non sbagliavo. Aveva quegli zoccoli di legno con il tacco da 15 che le avevo regalato prima dell’estate. Sotto il giaccone già si intravedevano le sue grosse tette donatele da madre natura.
Non potevo resistere più di tanto e infatti dopo nemmeno un minuto eravamo già sdraiati a fare l’amore. La sua capacità di raggiungere diversi orgasmi nel corso del rapporto contribuiva ad eccitarmi ancor di più. Le mie sborrate erano calde e quasi sempre indirizzate sul suo viso o sul suo seno. Le piaceva sentirlo sulle labbra, in bocca, era un modo per sentirmi suo. Era arrivato il momento di andare oltre e di capire meglio le sue voglie.
– ‘Claudia, intanto che mi riprendo voglio che ti masturbi qui davanti a me, sai che mi piace vedertelo fare’.
– ‘No dai, facciamolo assieme ma ho un’idea. Raccontiamoci una storia, una nostra fantasia, un desiderio. Uno l’inizia e l’altro lo continua finche ci va e finche non veniamo tutti e due’.
– ‘Si ok, comincio io’. Il difficile arrivava ora, non potevo partire subito sparato, dovevo fare attenzione alle parole. ‘Ok, allora, siamo al mare, il giorno prima abbiamo trovato una piccola spiaggetta lontana dal paese, tranquilla a con un bel boschetto alle spalle’
– ‘Così possiamo appartarci giusto?’
– ‘Si esatto. Scesi dalla macchina ti togli quel poco che hai indosso e rimani senza reggiseno mostrando quelle bocce che ti ritrovi’. Mentre la storia procedeva entrambi ci masturbavamo senza pudore, lei infilandosi due dita nella figa e strusciando tutto la mano sulla sua pelle liscia, io con forza e accarezzandomi anche le palle. ‘Ora però continua tu’.
– ‘Siamo io e te, tu sei eccitato nel vedermi così e decidiamo di andare in acqua a fare il bagno. Ti attacchi alle mie tette mi infili una mano nel costume per toccarmi il culo’.
– Non volevo arrivare subito al sodo, dovevo capire le sue intenzioni per cui decisi di intervenire. ‘Torniamo a riva senza i costumi che si siamo tolti e li troviamo un’altra coppia come noi già nuda. Facciamo conoscenza, scherziamo ma il gioco si fa infuocato.’
– ‘Si amore, mi piace l’idea. Allora ci alziamo tutti e quattro e andiamo in quel boschetto dietro la spiaggia. Io mi inginocchio e te lo lecco per bene, ti faccio un bel pompino e ti lecco per bene la sotto. Gli altri fanno come noi, stiamo scopando assieme ed &egrave bellissimo. Lei la sento godere e lui &egrave sotto di lei a leccarle il culo’. Ormai mi parlava con gli occhi chiusi, il discorso iniziava a farsi sconnesso e si capiva benissimo che era terribilmente eccitata e prossima all’orgasmo. Però voleva continuare. ‘Ora noi ragazze siamo di fianco e voi ragazzi ci avete bendato, vi state masturbando pronti a venire su di noi, si ecco, lo state facendo ora, ne avete proprio tanta’.
Il tempo di finire che vidi la sua schiena inarcarsi e tre dita sparire nella sua figa. Era stanca ma era venuta raccontandomi una fantasia evidentemente eccitata. Il vederla così portò anche me all’orgasmo. ‘Claudia vieni qui e leccalo subito che vengo’.

Avevo raggiunto il mio scopo, trovare un modo divertente per far uscire allo scoperto le sue fantasie. Un gioco che faremo tante volte anche in futuro.

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