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Racconti sull'Autoerotismo

Primo ditalino di Rita

By 30 Marzo 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Quel giorno Rita tornò a casa, si riposò un poco sul divano, per poi andare a studiare; la solita vita, la sua senza niente di speciale e senza avvenimenti particolari. Studiava al liceo scientifico, capelli biondo cenere tagliati a caschetto, un fisico normale alto 1.68 ma non mozzafiato, i suoi fianchi erano un po’ larghi ma alla vista si notavano le tette di terza misura. A sentire alcuni pareri, tra cui quello che le diceva il suo ex ragazzo, aveva un bel culo.
Ecco il suo ex che si era messo con un’altra mentre era Rita era in viaggio di istruzione con la scuola.
Lui aveva sempre detto a lei “ci ameremo per sempre”, “ci sposeremo”
Lei sognava un futuro con lui e condivideva i sogni con lui perché lo amava tanto ed anche lui condivideva quando fantasticavano sul loro futuro.
Lui era perfetto per lei: alto, due belle spalle, tonico, slanciato, occhi profondi castani, capelli castano chiaro, sempre spettinati all’insù ad hoc, con il pizzetto che a lei piaceva tanto. Nei confronti di Rita lui era sempre tenerissimo e la baciava divinamente. Non c’era stato sesso tra loro per paura delle conseguenze ed anche temevano di sbagliare qualcosa che avrebbe complicato non solo i successivi 9 mesi ma tutto il loro rapporto oltre a quello con i familiari.
Per loro “fare l’amore” era lo sfregarsi poco vestiti di solito al riparo nell’auto di lui.
Per Rita sentire il sesso di lui turgido nei pantaloni la inorgogliva e la eccitava, doveva ammettere che così si sentiva veramente femmina.
Dopo le prime volte la paura scomparve e quella pratica era diventata una abitudine affascinante che spesso le procurava orgasmi travolgenti raggiunti con lo sfregamento del clitoride. Con quegli orgasmi dimostrava tanto piacere sospirando e gemendo. Ripensava ai suoi “siiii, si amore!!” parole che uscivano dalla bocca come gemiti di lussuria. Provava disagio per i movimenti convulsi dovuti al piacere e si vergognava della sua fighetta che diventava letteralmente un lago. Questi ricordi la assalivano mentre era seduta con le gambe piegate sul divano a coccolarsi nel guardare la TV.
Il ricordo di quei momenti la facevano sentire strana. Su quel divano si agitava, sfregava le gambe una con l’altra ricordando il corpo del suo ex mentre dei leggeri fremiti la percorrevano.
Le vennero in mente molti ricordi di quegli incontri clandestini e cercò di distrarsi con le immagini televisive senza però riuscirci. Era da giorni che i ricordi la assillavano sia di mattina che di sera e la notte diventavano insostenibili. Di notte per distrarsi e pensare ad altro andava al pc collegandosi in chat con qualche amico o procurandosene di nuovi.
infatti dopo essersi annoiata davanti alla TV, andò a fare due chiacchiere in chat e trovò alcune compagne di classe che non la interessavano ed anche degli amici che aveva conosciuto l’estate precedente.
Ricordava che uno di loro era affascinante ma lei che amava il suo ragazzo non lo aveva degnato di uno sguardo. Ora però le ritornavano in mente i suoi capelli lunghi biondi tenuti legati a coda, il basco, era non molto alto e lei lo ricordava molto aggraziato tanto da dargli un’aria casual chic, aggraziatissimo nei movimenti che lo facevano apparire davvero un tipo fine. Al primo impatto sembrava un po’ effeminato ma subito dopo lei era stata affascinata dal suo fare davvero mascolino; forse sarà stato lo sguardo. Rita pensò che parlando con lui le sarebbe passato di testa l’ex ed allora preso coraggio scrisse ”Ciao! Come va? Quanto tempo!” Liano le rispose dopo qualche minuto e ciò permise a Rita di ricordare ciò che era successo con il suo ex amore su uno sgabello nella camera in cui lei era ora. Si ricordava che aveva il vestito rosso e lo “sentiva” molto.
”Rita! Quanto tempo davvero!! Io tutto bene, e tu?”
 la conversazione la distraeva e le consentiva di non approfondire gli argomenti e tantomeno lei aveva voglia di essere seria; voleva svagarsi e ci stava riuscendo.
 Liano rispondi!!, pensò perché lui non era sollecito nella risposta. Nonostante l’attesa la conversazione ristagnava e Rita stava prendendo in considerazione di tornare a studiare quando comparve il messaggio ”Posso farti una domanda?”
Lei presagiva quale sarebbe stata quella domanda e scrisse ” Sì, certo!”
“Con il tuo ex, che invidiavo e stimavo molto, è successo qualcosa?”
Rita non sapeva cosa fare. Era dubbiosa e fece una pausa non lunga per rispondere domandandosi cosa scrivere. Poi preso coraggio d’istinto scrisse “si”
La ovvia domanda di replica fu ”Se posso, fino a che punto?”
Rita ora non aveva più barriere davanti a sé e sentendosi tranquillizzata gli raccontò tutto con emozione ed anche un po’ di eccitazione. Mentre scriveva raccontando gli avvenimenti si sentiva alleggerita da un peso mentale che non riusciva a scaricare.
”Ah! Quindi niente delle solite cose, no!”
Si accorse che anche dopo aver vuotato il sacco non si sentiva molto meglio, anzi, sentiva la stessa sensazione di quando non lo vedeva per un po’
altra pausa e poi Liano scrisse “e ti manca??”
Ecco, Rita era colpita e affondata, tutti gli aspetti positivi di quella conversazione erano scomparsi e poiché ne stava parlando tanto valeva confidarsi con lui
”Si mi manca, devo ammetterlo”
“Ma ti manca più il sentimento o la parte fisica?”
“Entrambe credo. A anche se adesso, devo ammetterlo è più la parte fisica che mi manca, soprattutto in questo periodo”
Non sentiva vergogna
”e cosa fai quando ti manca??”
Liano con questa frase che cosa voleva dirmi?    Pensò rita
”Niente, che dovrei fare, cerco di allontanare i pensieri e i ricordi”
”volevo sapere quanto è il livello di mancanza del suo fisico?”
Rita era ingenua e non capiva che cosa volesse dire Liano e perché insisteva; stava cominciando a non capirci niente.
”Che intendi?”
“Come fai a farti passare l’eccitazione? Non ti sfoghi?”
Rita in un attimo le era passato per la mente ciò che lui intendeva.
Non aveva mai pensato di darsi piacere da sola ritenendo squallido il farlo.
Nel frattempo Liano scrisse ”Sei eccitata anche adesso?”
Avrebbe voluto chiudere quella conversazione che si stava facendo troppo impertinente, ma si sentiva stranamente eccitata da quel che lui scriveva. Le parole erano un incitamento al sesso solitario.
Rispose “Si, lo sono”
“Perché non ti sfoghi?”
“Non mi va l’idea e ritengo non molto piacevole la cosa”
“Dai, non fare la schizzinosa, non c’è niente di male!”
Altroché distrazione! I pensieri e le immagini mentali del sesso fatto con il suo ex ragazzo le ritornavano prepotentemente e le resistenze sempre più deboli
“lasciati andare” scrisse Liano
Il corpo di Rita stava rispondendo in quel senso, le immagini degli orgasmi più belli le passavano in mente.
Così come i pensieri della casa in campagna, quando lui veniva nel suo letto a svegliarla e lei si toglieva il pigiama e rimanevano solo con le mutande entrambe di quando lei saliva su di lui e cominciava a sfregare il sesso mimando la penetrazione.
Liano insisteva ”Allora?”
“Liano cosa vuoi che ti dica? si, boh forse, vedrò”
Quelle parole Rita le aveva scritte senza pensare essendo concentrata su altri pensieri. Si chiedeva un attimo dopo aver premuto il tasto di invio che cosa avesse scritto. Oramai era fatta.
Rita non connetteva più e la sua parte razionale l’aveva abbandonata o meglio era stata esclusa.
Liano le scrisse ”Ora accendi la webcam“
Che voleva fare Liano?
Avrebbe voluto non farsi vedere in cam da lui ma una marea di sensazioni crescevano in lei e si sentiva sempre più agitata dopo quell’invito ad aprire il collegamento con la webcam.
Rita era irresistibilmente attratta da lui e da quelle parole che le scriveva ed accettò.
Sul video comparve l’immagine di Liano con una maglietta ”sei sempre bellissima. Sai avevo un debole per te, ma tu eri fedele a lui”
” Già, che stupida!”
“Dallo sguardo si vede che hai voglia”
Liano sembrava così sicuro e convincente. Si levò la maglia e Rita vide un bel fisico, pettorali e addominali ben definiti e sentì qualcosa dentro.
“che aspetti?” fece lui
“a fare che?” disse Rita
“a seguire ciò che faccio, è ovvio!” replicò lui
Liano voleva che la ragazza si spogliasse davanti a una webcam. Rita pensò che lui la stesse mostrando ad altri come una di quelle ragazze che lei riteneva sgualdrine del web mostrandosi nude e masturbandosi davanti ad un video.
Nonostante tutto l’idea di trasgredire non le dispiaceva e l’idea era così stranamente invitante. Sentiva il respiro crescere e così come la sensazione di caldo nel bassoventre; era da un po’ che non le succedeva.
Di scatto di tolse il maglione e la maglietta mostrando un normale reggiseno nero ”Sei magnifica!” esclamò Liano che per ricambiare si tolse la tuta mostrando dei boxer bianchi che evidenziavano un rigonfiamento.
Rita, presa da una strana forza, si tolse anche lei i pantaloni. Quel giorno aveva i collant e si sedette nuovamente davanti al video aspettando quello che sarebbe successo che lei già sapeva. Era curiosa di conoscere le reazioni di Liano “non ti sembra di essere un po’ antica?”
Rita ritenne che Liano avesse ragione.
Lui proseguì “Immaginami li con te. Pensa che sia io a sfilarti i collant mentre ti bacio ovunque”
Anche il suo ex diceva che l’avrebbe baciata ovunque ed istantaneamente ebbe una vampata di calore.
Lei si abbandonò. La voglia era molta, troppa. Chiuse gli occhi, se lo immaginò lì con lei mentre la baciava, come piaceva a lei, senza lingua, ma con gran passione.
Ora immaginava Liano scendere con le mani e risalire ad accarezzare il seno, la pancia, donandole dei brividi. Anche le mani di Rita scendevano.
Nella mente di Rita si materializzava Liano che le toglieva i collant ed in realtà lo fece lei, poi risalì.
L’uomo nella mente di Rita prese una spallina con i denti e la tirò giù.
Un ultimo freno inibitore la fermò di colpo e la risvegliò con la spallina abbassata, in mutande e reggiseno.
Dall’altra parte Liano si massaggiava il rigonfiamento ora evidentissimo e anche piuttosto grosso.
”Eri fantastica, lasciati andare ancora, ti manca troppo il piacere”
Quella frase fu come un tuonò nelle orecchie di Rita e le rimbombò nel cervello. Era verissimo, le mancava il godere e ciò la sconvolse, ma non troppo.
Rimase lì a pensarci, finché un gesto del ragazzo non demolì anche l’ultima barriera.
Si tolse lo slip e mostrò il suo sesso turgido, diritto, grosso e pulsante grazie a lei.
Lei ebbe un’altra vampata di calore dal bassoventre. Si accorse, aprendo e chiudendo un po’ le gambe, di essere umida. Quindi tutto era pronto, doveva solo farlo.
Liano si stava segando piano per lei “Che ne dici? Come ti sembra?”
“E’ il primo che vedo…e sono impacciata” voleva dirgli che era incantata ed ammaliata
”Non devi fare altro che pensarmi lì con te, appoggiato alle tue spalle, abbracciandoti per fartelo sentire”
Queste parole la eccitarono ancora di più immergendola più profondamente in quella situazione lussuriosa. I freni inibitori non c’erano più; erano caduti e Rita era ormai abbandonata alle sensazioni forti che il suo sesso le dava.
 L’immaginazione la prese completamente e le sembrò quasi di sentire il cazzo turgido e caldo di Liano a contatto con la sua pelle. Si libero del reggiseno e si impadronì delle sue giovani mammelle immaginando che fossero le mani esperte del ragazzo. Da quel momento si lasciò guidare dall’istinto e dalle sensazioni non più represse. Con le mani e le dita giocava con le sue tette, le massaggiava, le univa e le lasciava cadere, prendeva i capezzoli scoprendo che erano diventati duri come mai prima, passava un dito sull’aureola rosa e scura.
“Rita sei magnifica, bellissima, quanto vorrei essere lì, ora!” diceva Liano masturbandosi e mostrando le espressioni di piacere sul suo volto.
Rita sempre più eccitata si alzò e con movimenti sexy si sbarazzò degli slip, si risedette e aprì le gambe- Si sentiva dentro un piacevole fuoco e per spegnerlo l’unica cosa da fare sembrava quella di masturbarsi.
Con la mano che tremava e lo sguardo fisso su quel fantastico sesso che vedeva sul video, portò la mano lì sulla sua fighetta tra le grandi labbra. Fin dalla prima carezza ebbe dei brividi bellissimi, magnifici, migliori e più intensi di quelli che le dava il suo ex a cui lei ormai non pensava più per niente. Fece pressione sul clitoride, inarcò la schiena a sospirò forte e gemette piano. Ritrovò il punto magico, quello che le donava piacere ma ora lui non c’era, ma non le importava. Sentiva le scariche di piacere che la facevano vibrare e isolare piacevolmente dal resto del mondo concentrandosi su ciò che sentiva e che le sue dita sul clitoride generavano. Rita sentiva Liano ansimare e lo guardò, restò incantata nel vedere venire il suo amico con tre spruzzi di sperma candido che si sparse sulla mano e sul pube.
Quelle immagini la portarono al parossismo, i movimenti delle dita sul clitoride divennero più veloci, strinse con le dita il capezzolo sinistro si masturbò velocemente. Il palmo della mano sfregava sul clitoride, era fradicia, l’altra mano strizzava il capezzolo, poi massaggiava entrambe le mammelle, il fiato si era fatto corto e profondo e ricominciò a dire quei “si!” così lussuriosi
I movimenti delle Rita erano affascinanti e precisi come se l’avesse sempre fatto ed avesse molta esperienza, i movimenti del bacino in avanti ed indietro mimavano la penetrazione di un sesso virtuale.
Lei godeva, godeva e godeva ancora. A lei pareva di sentire Liano lì vicino a lei.
I suoi gemiti rompevano il silenzio della casa.
Infine si bloccò, anche il respiro si fermò, la mano sul clito invece procedeva furiosamente; era ormai arrivata all’orgasmo che stava esplodendo a lungo dentro di lei devastandola con immenso piacere. Rimase stordita e tardò dei minuti prima di riprendersi.
L’orgasmo era esploso come una bomba, l’aveva scossa e fermata in una posizione davvero sconcia: gambe spalancate, piedi puntati a terra con la schiena inarcata.
Liano si godeva quello spettacolo fantastico.
Rita ora non era più strana e quelle sensazioni che la assillavano erano scomparse, si sentiva leggera e tremendamente appagata.
Ebbe la forza di scrivere sulla tastiera “alla prossima, e ti assicuro che ci sarà” e chiuse il collegamento. Andò a farsi un bidet e si rivestì.
Disse a sé stessa “d’ora in poi niente più paranoie”.
Da quel momento Rita voleva godere tutti i piaceri che il suo corpo poteva darle scoprendo che era fatta per godere e che la sua moralità era cambiata in pochi minuti.

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