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Racconti sull'Autoerotismo

Sesso al maschile

By 31 Marzo 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Ho 43 anni, ottimo lavoro, ottimo stipendio, bella casa e single. Sono reduce da una relazione lunga di 14 anni con una donna che era il mio ideale. Lei era magra e sempre in minigonna; uno schianto di donna.
Il mio fisico era asciutto, muscoloso e tonico, pesavo 84 Kg per 182 di altezza per effetto di esercizi in palestra consentendomi maggiori chance con le ragazze e non solo loro; infatti durante la doccia alcuni ragazzi mi avevano fatto i complimenti per la mia figura.
Con la silhouette che mi ritrovavo potevo vestirmi alla moda, andare in negozi con taglie standard; un acquisto fu un paio di pantaloni estivi bianchi di lino, leggermente trasparenti, molto eleganti che mi davano un’aria da figo pazzesca. Nell’indossarli avevo un po’ di imbarazzo perché mi sembravano molto femminili, ma la commessa mi convinse che erano maschili e che mi stavano molto bene. Dato che la conoscevo e che era molto carina mi lasciai convincere e li comprai. Mi piacevo vestito così. La commessa mia amica mi consigliò di indossarli con un perizoma, perché sarebbe stato brutto vedere il nero dei Boxer. Ne ero convinto anche io perché il tessuto lasciava trasparire molto leggermente il colore dell’intimo indossato. Purtroppo quello era un negozio che non vendeva intimo maschile e quindi dovetti cercare il perizoma in altri negozi ma non fu facile trovare dove li vendessero. I negozi di intimo vendevano intimo femminile e di maschile aveva i boxer, gli slip normali ma non perizomi.
Dopo una lunga ricerca che mi costringeva a non indossare quel pantalone, finalmente in un negozio trovai quello che cercavo. Nel vederlo ed esaminarlo mi vergognavo diventando rosso in volto e pensando ai commenti del venditore che era un ragazzo molto giovane con spiccate movenze femminili che mi squadrò per un istante e mi accompagnò fino alla porta dopo aver incassato il costo del perizoma.
In quei giorni la mia compagna era in vacanza con sua madre e quindi avevo tutta la casa per me. Al ritorno a casa dal lavoro feci una doccia per togliermi di dosso il sudore e la polvere ed andai al solito bar per un aperitivo con gli amici di sempre.
Dopo la doccia, indossai per la prima volta il perizoma; mi dava una sensazione strana il sentire in mezzo alle natiche quella stringa di stoffa ma nello stesso tempo mi eccitava. Andai in camera per guardarmi allo specchio e la prima cosa che notai erano le mie natiche e glutei che era evidente fossero sode.
Nell’indossare i pantaloni il mio cazzo si irrigidì e premendo per uscire dal perizoma. Non detti importanza a ciò e riuscì a chiudere la zip del pantalone ed indossare una maglietta nera che esaltava i miei pettorali.
Mi guardai ancora per qualche minuto allo specchio. Ero eccitato dalla mia visione e iniziai a massaggiarmi il pacco, aprii la zip, spostai il perizoma e iniziali lentamente a masturbarmi.
Mi sentivo tanto sexy.
Non mi ero mai masturbato davanti allo specchio. Continuavo a segarmi e non riuscivo a smettere; con l’altra mano mi toccavo il sedere e la mia eccitazione aumentava. Allora mi sono calato i pantaloni e con il dito ho iniziato a massaggiarmi il buchino posteriore.
A quel dito ne seguì un altro e tentai di penetrarmi con un terzo dito senza successo.
Le sensazioni provate erano totalmente nuove, mi facevano venire i brividi.
Desideravo che qualcosa più grosso delle dita unite dentro di me. Mi ricordai di avere nel cassetto del comodino la custodia in metallo di un oggetto inutilizzato. Senza smettere di segarmi aprii il cassetto, presi quella custodia e mi misi a carponi sul letto.
Appoggiai la punta arrotondata al mio buco posteriore che, non essendo lubrificato, faceva resistenza al tentativo di ingresso di quell’oggetto. A ciò si aggiunga che ero vergine e quindi non abituato; ero ancora vergine.
Pensai al lubrificante che usavo con la mia compagna.
Lo cercai e lo trovai, lo spalmai per bene sulla custodia e riprovai a infilarlo lentamente. Dopo aver forzato, lo sfintere si aprì facendo sì che i primi centimetri entrassero creandomi un po’ fastidio. Resistetti al fastidio e misi tutto l’oggetto dentro; così iniziai a scoparmi.
Ma la posizione era scomoda.
Mi misi sulla schiena e sollevai le gambe; in questo modo la penetrazione era più facile ed inoltre riuscivo anche a segarmi.
Tutto avvenne guardandomi allo specchio che rifletteva un’immagine di me che godevo come una troia.
Dopo 5 minuti non resistetti più e arrivò l’orgasmo con almeno 4 spruzzi di sborra che arrivarono anche sul mio volto faccia e si dispersero anche sul mio corpo. Ebbi così l’occasione di assaggiai il sapore dolciastro e splendido del mio sperma.
Lo stato di arrapamento non era del tutto assopito; sarei stato pronto a segarmi ancora. La mia immagine allo specchio mi piaceva molto ed ero affascinato dal mio corpo e da ciò che avevo nel culo. Tutto terminò per lo squillo del telefono: erano i miei amici preoccupati per il mio ritardo.
La mia immagine e quella sega mi avevano fatto dimenticare l’appuntamento.
Il gioco fatto quel giorno non fu l’unico e l’idea di avere dentro qualcosa mi piaceva mi faceva eccitare. Nel mio culo erano entrati molti oggetti di casa come manici di cacciaviti e simili, a malapena lubrificati con la saliva, che spingevo fin dove essi mi consentivano dentro al mio ano. Non nego fosse un po’ fastidioso ma al tempo stesso mi eccitava, per eccitarmi pensavo anche di fare la stessa cosa davanti a persone che mi guardavano in webcam, sapendo che si masturbavano su di me, immaginando di essere loro a penetrarmi.
Mi rendevo conto che era necessario giocare altri oggetti di migliore qualità e dedicati appositamente ai giochi anali.
Dopo averci pensato su parecchio oggi mi sono deciso a comprare il mio primo vibratore.
Da allora non disdegno avere fantasie bisex ed essere aperto a nuove esperienze e la penetrazione anale durante la masturbazione è sempre stata una di queste.
Mi sono messo ad esplorare siti di vari sexy shop, fermandomi ad osservare offerte di vibratori, dildo o stimolanti che attiravano la mia attenzione, immaginando come sarebbe stato infilarlo dentro di me e quale piacere ne avrei potuto ricavare.
Infine, come dicevo, sono andato nel più vicino sexy shop deciso ad acquistare qualcosa che potesse soddisfare la mia voglia. Una volta dentro lo sguardo mi è caduto sui capi di lingerie sexy ed i numerosi DVD pornografici esposti. Guardai con curiosità un po’ tutto ciò che era esposto e trovai ciò che cercavo. Guardai come incantato i dildo e vibratori esposti ma erano tanti ed allora chiesi aiuto al proprietario del negozio.
Mi indicò alcune possibilità indicandomi nei dettagli le caratteristiche ed infine scelsi un vibratore di morbida gomma rosa, non troppo largo. Quel vibratore era per avviarmi all’inculata self made che adeguato al mio culetto ancora da adattare ma nella speranza che fosse della giusta dimensione e che facendo il suo dovere mi procurasse tanti begli orgasmi con spruzzo. Comprai anche un flacone di lubrificante per rendere la penetrazione più facile e piacevole.
Tornato a casa misi il vibratore e il lubrificante al sicuro in un cassetto nella attesa di poterli provare. Il solo pensiero di quel che accadrà stasera nell’intimità, provandoli, mi eccita.
La sera stessa chiusi la porta della stanza, mi sfilai gli slip ed aperto il cassetto del comodino presi tutto quello che avevo preparato: dei fazzoletti per pulire, un piccolo bicchiere per raccogliere lo sperma, che sapevo sarebbe stato abbondante dato che da giorni che non mi masturbavo o avevo rapporti sessuali, e poi ovviamente il vibratore e il lubrificante.
Portai il vibratore alla bocca, per succhiarlo e leccarlo, immaginando di fare un pompino al cazzo che di li a poco mi avrebbe sfondato. Con l’altra mano intanto mi accarezzavo le natiche ed iniziavo a passarmi le dita tastando e titillando lo sfintere anale. Poco prima, sotto la doccia, mi ero accuratamente lavato accuratamente inserendo di poco anche un dito.
Aperto il flacone del lubrificante ne misi un po’ sulle dita per poi spalmarlo per bene sull’ano ed anche su tutto il vibratore. Poi, felice come un bambino ed allo stesso tempo emozionato, dolcemente ho appoggiato il vibratore sul mio buchetto e spinsi con delicatezza lentamente. Essendo ben lubrificato entrò benissimo scivolando tra le grinze dello sfintere senza problemi provocandomi subito uno spasmo di eccitazione.
Il cazzo era eretto e sta scoppiando; se lo avessi toccato sarei venuto all’istante.
Lentamente lo mossi per farlo entrare. Lo sfintere era aperto ma il vibratore era ancora per la maggior parte fuori Ero curioso di sentire nuove sensazioni e l’idea di essere inculato mi arrapava. Mi stavo abbandonando ad un nuovo piacere e forse stavo diventando bisex.
Godetti per ogni più piccolo movimento che facevo scorrendomi dentro. Inizialmente non attivai la vibrazione per tenermi quel piacere in una fase successiva.
Mi misi in varie posizioni mentre continuavo a muovere il vibratore dentro e fuori con una mano e con l’altra mi accarezzavo il cazzo bello duro e pronto a fare da canna per lo spruzzo di sborra che era pronta a venire fuori.
Quando la resistenza alle stimolazioni non fu più possibile, spostai il lenzuolo e mi misi a cavalcioni del vibratore in modo che non uscisse da dentro di me.
Preso il piccolo bicchiere per liquore iniziai a segarmi, pensando a quel vibratore dentro di me che in quel momento era un cazzo nonostante fosse sintetico.
L’attesa dell’orgasmo fu brevissima; l’eccitazione era tale che, dopo un paio di colpi di mano, venni.
Di sperma ne uscì davvero tanto anche se gli spruzzi fuori usciti mentre urlavo il mio piacere furono solo tre. Non so quanto il mio corpo sussultò. Un attimo dopo versai lo sperma contenuto nel bicchierino nella mia bocca. Il mio sperma era ottimo e da allora non ne perdo una goccia. Subito dopo l’orgasmo, so solo che crollai sul letto esausto perdendo il lume della ragione ma pronto a ripetere l’esperienza.
Ripreso coscienza mi pulii al meglio e rimisi tutto nel cassetto promettendo a me stesso che il giorno dopo avrei pulito tutto.
Mi feci anche la promessa di provare quel giochino quando vibra.
L’indomani appena sveglio il mio sesso era già eretto.
Non mi restò che fare la prova vibrante.
L’esperimento riuscì in pieno. Godetti abbondantemente ed anche quella volta ingoiai lo sperma.
La giornata lavorativa poteva iniziare con i migliori auspici di una serata all’insegna del mio culo aperto e delle conseguenti seghe piacevolissime.

La mia ex? Dimenticata.

Ho scoperto un nuovo modo di fare sesso e chissà se diventerò gay.

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