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Racconti sull'Autoerotismo

Spermatico

By 12 Ottobre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Una scrivania poco ordinata.
Una giornata al termine.
L’imbrunire offusca il cielo velocemente, per dare spazio alla nera notte e suoi scuri turbamenti.
Una lampada poggia su base ampia ed indirizza il suo faro luminoso verso un testo in via di chiusura. Un uomo &egrave seduto disfatto, chino sulla tastiera e quel compito ancora insoluto, poggiando il suo viso tra le mani. Nelle sue dita una tratto-pen quelle dalla testina morbida e dall’inchiostro carico. Non porta anelli, rigorosamente un orologio a cronometro molto pesante, non un elegantino delicato, no, no, un massiccio pezzo d’acciaio allacciato stretto in un polso peloso
All’altro braccio indossa un bracciale in oro’ forse come trofeo o come un monito di una vecchia sbandata amorosa gli ricorda che il cuore meglio non mettercelo mai più fra le cosce ammaliatrici delle fichette-stronzette. Il suo volto poggia cercando un pò di riposo, esso &egrave ‘ tirato’, ha tutti i segni dei suoi 40anni suonati. Un’accenno di barba dimostra il duro e frettoloso risveglio dopo una nottata ‘da uomo’. Ha la carnagione scura, occhi nocciola e tra i capelli mori il segno brillante della maturità di un brizzolato.
Il suo abito &egrave stropicciato: &egrave fine giornata. Veste un camicia grigia e pantalone di cotone in cadenza cromatica. La cintura &egrave sobria come la scarpa dallo stile classico.
Anonimo? No, semplicemente Uomo.
Apparentemente quieto e serioso ma che nasconde dietro una imposta facciata diplomatica un’arguta e sagace ironia. L’uomo regge autorevoli responsabilità nel suo lavoro occupa una posizione al vertice che lo ha reso determinato e dinamico. Un uomo al passo con la società che lo circonda per carattere e stile. Non un uomo alla moda, no, non proprio uno attentissimo negli acquisti personali ma eliminando la classica formula del ‘ devo stare comodo’ se circolano dei pantaloni a taglio elegante di certo non indossa un ‘ fuori moda’.
La sua presenza e postura rivelano una personalità vincente capace di prendersi i suoi spazi senza timidezze ha doti innate di eleganza nei modi e nell’esposizione dei suoi pensieri il tutto avvolto da
quell’aria follemente selvaggia che lo rende un artista.
Il calcolato-trasandato come espressione di follia creativa
L’uomo &egrave in soprappeso straborda di parole, intelligenza, ironia e di stazza.
Non fan carriera i gracilini, o sei un gran raccomandato o ci arrivi di tuo. E per arrivare al vertice la strada volge in salita, un’ardua salita
Ed eccolo occupare il suo posto di comando seduto sulla sua poltrona restando come sempre l’ultimo a chiudere la sua attività.
Ora si &egrave fatto tardi anche per lui ed anche per questa sera avvisa non rientrerà in orario di cena.

Il suo umore si tinge di stanchezza e pressioni di tutta la giornata trascorsa. Sono i suoi occhi arrossati e le spalle dolenti a ricordargli ogni impegno svolto e come un allarme del suo fisico a liberare la mente e lo spirito obbligatoriamente tenuto composto tutt’oggi.
&egrave il suo istinto primario (troppo spesso giudicato secondario) a spingerlo verso distrazioni peccaminose.
Tutto lo stabile dell’ufficio a quell’ora &egrave vuoto e l’uomo trova finalmente la sua solitudine
Situazione necessariamente obbligatoria per lasciarsi andare al suo ‘essere maschio’.
&egrave un uomo e come tale subisce richiami di una femmina in calore, di un fascino pericoloso, addirittura surreale.
Per mesi, con una pratica giornaliera, cerca quel nik tra le pagine di qualche sito spinto…
Eccola! Eccola lì! Apparire e prendere tutto lo spazio del suo schermo con quei suoi testi volgari, quello stile sfacciato, quella figura di femmina che racconta la sua personalità.

‘ Chi sei? Chi sei impudica creatura?’
Domandò l’uomo alla notte.
‘ Io sono il tuo cazzo’ lesse l’uomo ‘ Io sono il tuo cazzo, duro e dispotico al crepuscolo. Sono l’assenzio della tentazione che ti trascina, lenta- violenta, nell’abisso sado-maso. Mi vuoi nuda? Divaricami in un’impulso convulso! Fammi Regina! Sculaccia il mostro-porco! Fottimi !
…e come un temporale estivo ci sorprenderà impreparati una vorticosa contrazione”
Il desiderio dell’uomo diventa incontrollabile la sua voglia di averla li ora a soddisfare quello che lei gli scatena sfocia in aggressività, in mascolinità. Prenderla caricandola di tutta quella foga che scatena in lui.
La notte sarà unica testimone della suo appagamento solitario.
L’arroganza del suo sesso preme dura, costretta nel ristretto spazio della patta.
Una mano slaccia la lampo dei pantaloni e l’altra afferra quel cazzo esigente di godere.
Tra le sue dita strette a cilindro il cazzo pulsa la sua richiesta di esser maneggiato per bene.
L’asta svetta fuori dal pantalone come una spada sguainata pronta a penetrare quella strafottente fessurina che si diverte tanto a tirarlo di matto.
‘ Piccoletta, se ti avessi qui ora tra le mani’ Oh come ti farei mugolare di piacere, ti farei sbavare un orgasmo mentre urli pietà a questa inflessibile mazza! Ti ridurrei a miele dolce e docile, stuprerei quel tuo fottutissimo sorrisetto che io so molto bene ora ti illumina quella faccia da troia!’
Il tintinnare dell’acciaio cinturino d’un orologio musica un ritmo forsennato.

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