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Cuckold, livello 2: foto-scopate in tempo reale

By 12 Marzo 2023One Comment

Dopo la prima avventura cuckold con mia moglie Giada ammetto che non vedevo l’ora di fare il bis, rivivere di nuovo certe sensazioni, quel brivido speciale e indescrivibile che mescola gelosia e desiderio, eccitazione e perversione, stregando i miei sensi e i miei pensieri. Ma al momento le nostre “regole” di coppia prevedevano che fosse lei a decidere il come e il quando. Senza preavviso.

Non passò poi tanto prima che Giada, una domenica come tante, si svegliasse di buon’ora chiudendosi a lungo in bagno. Nel frattempo pigramente faccio colazione, ancora assonnato. Quando torno in camera a cercarla si stava acchittando di tutto punto: autoreggenti nere su un discreto tacco a spillo, perizoma nero trasparente, reggiseno coordinato.

Lei: “Vieni qui, amore…”

Io: “mmm… cosa hai in mente?” le chiedo mentre mi avvicino.

Lei: “Ssh!” … mi fa cenno di star zitto mentre mi avvicino eccitato e sorpreso.

Lei mi abbassa i pantaloni e inizia a massaggiarmi l’uccello, che mi si fa duro in pochi secondi. Mi godo la sensazione della sua mano calda sulla cappella, lungo l’asta, mentre scende giù, sotto le palle… mi tira a sé e si strofina il mio cazzo sul perizoma, mi eccito ancora di più, la stringo e ci baciamo. Sento la sua mano lavorare con delicatezza tra le mie gambe mentre le nostre lingue si incrociano.

Poi ecco che all’improvviso mi butta sul letto, io a faccia all’aria e col cazzo dritto, lei che sale a cavalcioni su di me e me la sbatte letteralmente in faccia: le afferro il culo con le mani mentre le lecco avidamente la fica, infilando la lingua tra le sue cosce e il perizoma.

Ho il cazzo di marmo, e una voglia matta di infilarglielo dentro quando ecco che, improvvisamente, si alza e mi intima di fermarmi.

La guardo incuriosito, non capisco… lei si gira verso l’armadio e prende la minigonna nera di pelle, una maglia rossa incrociata dall’ampia scollatura e indossa il tutto sorridendo.

Io: “Perché… perché ti stai vestendo?”

Lei: “Sto andando dal mio amichetto, tesoro. Volevo farti una sorpresa, ma voglio anche lasciarti con molta acquolina in bocca.”

Io: “Oh… oh cazzo, dai… non vorrai mica… volevo… volevo… non sai quanta voglia avevo di scoparti, adesso, amore!”

Lei: “Apposta! Tieni il telefono a portata di mano, tesoro!”

Non oppongo resistenza. L’incognito della situazione è ancora più eccitante dell’idea di scoparla. Lascio che esca. Ma non vedo l’ora che il telefono squilli.

Non devo aspettare molto, ecco un messaggio. Un messaggio? Strano. Apro l’app e…

cazzo, mi ha mandato un selfie: si vede lei in piedi con lui dietro che la abbraccia, una mano sulle tette, l’altra fra le cosce.

Mi sta scrivendo un messaggio:

Lei: “Oggi voglio farti vedere qualcosa…”

Le rispondo sempre chattando:

Io: “Tu vuoi farmi impazzire”

Lei: “Mettiti comodo…”

Mi sto già eccitando, mi sdraio sul letto e aspetto impaziente che succeda qualcosa, una chiamata, un altro messaggio, non saprei.

Ecco un nuovo messaggio, una nuova foto: altro selfie di lei che gli tiene il cazzo in mano. Troia. Mi si sta gonfiando il cazzo nei pantaloni. Mi metto comodo sul letto e me lo tiro fuori. Inizio a massaggiarlo. Voglio vedere di più, sono impaziente. Lo sta segando? O lo starà già prendendo in bocca?

Ecco che il telefono suona di nuovo, messaggio: “Guarda come mangio il gelato, porcellino”.

E subito dopo arriva la foto: c’è lei che si prende tutto il cazzo in bocca, con una mano lo tiene, con l’altra gli massaggia le palle. Stavolta la foto gliel’ha fatta lui.

Ho il cazzo di marmo e inizio a segarmi. Immagino come stia godendo lui, Giada è una pompinara fantastica, come succhia lei… adoro quando me lo succhia, ma adesso sta spompinando un altro. Sono arrapatissimo.

Ecco un nuovo messaggio: è un brevissimo video, pochi secondi di lei che gioca con la lingua sulla sua cappella. Che cagna meravigliosa che è. Mi sto segando eccitato come non mai.

Nuova foto: la mia amata troietta si è tolta la gonna, il cazzo di lui appoggiato fra le sue chiappe tonde.

Altro breve video: pochissimi secondi di lei che toglie la maglia rossa, rimanendo in reggiseno.

Mi sego. Voglio di più. Voglio vedere ancora, vorrei essere lì.

Continuo a masturbarmi riguardando tutte le foto e i video arrivati finora quando ecco che il telefono suona di nuovo. Altra foto: cazzo in fica, perizoma appena scostato. Ammiro quella fica che vorrei leccare e sfondare, invidio quel cazzo che è lì dentro al posto mio.

Le scrivo:

Io: “Non sai quanto vorrei essere lì”

Lei risponde: “Accontentati e segati sulle mie foto”

Io: “Mi vuoi far diventar matto.”

Lei, messaggio vocale: “Mmmm… mi sto facendo … ah… sbattere da dietro.”

La mia mano accelera, con l’altra mi stringo le palle mentre immagino mia moglie sbattuta come una cagna, a pecora, magari schiaffeggiata sul culo, o tirata per i capelli, chissà…

Ecco un nuovo breve video: è a pecora, ancora il reggiseno addosso, sbattuta forte che urla e ansima, le mani di lui che la tengono per i fianchi. Vorrei sborrare.

Le scrivo: “Vorrei sborrare. Ho il cazzo di marmo. Vorrei riempirti quella fica sfondata, adesso.”

Lei dopo poco risponde: “Me la sta sfondando il mio amico, pensami e segati.”

Altra foto: finalmente le sue tette nude, i capezzoli turgidi. Il cazzo di lui fra le sue tette. Quanto starà godendo la mia porcellina adorata?

Le scrivo: “Vorrei ci fosse il mio cazzo fra quelle tettone gonfie. Chissà quanto sta godendo il nostro amico…”

Lei, con un messaggio vocale: “Segaiolo mio, sentilo tu come ansima, credo che fra un po’ schizzerà proprio qui in mezzo…”

Arriva un’altra foto del cazzo di lui fra le sue tette, si vede anche il viso della mia adorata e perversa mogliettina.

Sto diventando matto… geloso, eccitato, voglioso, non ci capisco più niente… quando ecco arrivare un’altra foto: finalmente! Ecco un bel primo piano delle sue grosse tette ricoperte di sperma: una grossa sborrata, niente male. Quasi mi viene fantasia di leccare quei capezzoli sborrati, sentire il sapore e la consistenza dello sperma tra la mia lingua e la morbida pelle di Giada… ma a questo punto non mi trattengo più e sborro anche io, schizzo copiosamente, guardo quella foto non ancora sazio.

Ecco che ne arriva un’altra, un primo piano della cappella gonfia di lui, con una goccia di sperma che ancora fuoriesce. E altre due foto più da lontano dove si vede tutto il cazzo e le palle, con le mani di giada che lo toccano. E subito dopo arriva un messaggio:

“Questa cappella dovresti ripulirla tu, amore.”

Non so se lo prenderei in bocca. Leccarlo? Chissà… Mai provato, mai pensato.

Dopo pochi secondi arriva una foto: la lingua di Giada che lecca quello sperma dal suo cazzo. Poi un messaggio vocale:

Lei: “Dovrò farlo io. Prima di tornare a casa gli faccio un pompino per pulirlo bene. Ma… di questo non ti mando foto. Non ti mando nulla. Ti racconto dopo. Lo succhio e torno a casa.”

Impazzisco. Quest’ultimo messaggio mi fa venire voglia di sborrare di nuovo, ricomincio a segarmi forte, forsennatamente, sdraiato sul letto, riguardando le foto e i video. Vorrei…

… vorrei essere lì con loro a guardare…

… vorrei che Giada fosse qui a succhiarmelo…

… vorrei leccarle le tette sporche di sperma…

Intanto mi vengo addosso e la aspetto. Aspetto che torni da me.

(NB: Questo racconto è frutto della fantasia dell’autore e non contiene nessun riferimento a cose, persone o eventi realmente accaduti.)

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