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Racconti Cuckold

Histoire d’F. cap 6

By 19 Ottobre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Siamo al venti di agosto, traghetto prenotato per il 29 sera: appena sveglio il mio primo pensiero è: ‘ma ‘sta zoccola impazzita cosa starà preparando ancora?’
Mi alzo, caffè-sigarino-bagno’.vado a comprare il giornale’e passo dietro alla casa dei due ragazzi’.non si sente nessun rumore, tranne quello del passaggio delle auto sulla provinciale: la gente comincia a partire, al minimarket sono da solo, rientro a casa: Franca dorme ancora: leggo il giornale: dopo una mezz’ora si alza: esce in giardino , io la butto lì:
‘programmi per oggi?’
‘qualche proposta?’
La furbacchiona tenta di rendermi responsabile delle sue ‘evasioni”.
‘non mi permetterei mai’.sai organizzarti così bene”Franca si prepara a scendere in spiaggia: indossa il famoso costume, ‘regalatole’ da Ndjalo: io e i ragazzini scendiamo al seguito col solito armamentario’.chissà se il vùcumprà passerà a salutarla’.tengo d’occhio la spiaggia verso Platamona, da dove l’amico arriva normalmente: sono le dieci e mezzo e non lo vedo’ma dopo un’altra mezz’ora arriva ‘Martin! Così alto e magro non è difficile da riconoscere: è la prima volta che passa di qua, evidentemente ha fatto cambio di spiaggia con Ndjalo: chissà se è solo per oggi o è un cambio definitivo’mmm, non so se allontanarmi o restare’il ragazzo è molto giovane e potrebbe non saper stare al suo posto: resto.
Si avvicina al nostro ombrellone: sorride a mia moglie, mentre finge di ignorarmi: Franca è un po’ imbarazzata: lui sciorina la mercanzia (intendo i vestiti e gli occhiali da sole’ )Franca non sa cosa fare: mi piace che sia in imbarazzo, forse non è ancora così ‘incallita’ come zoccola’lui cerca di convincerla a comprare qualcosa, lei non sembra interessata: a questo punto il ragazzo tenta il colpo della sua vita:
‘Ti regalo quello che vuoi, se vieni in pineta con me!’ Franca resta di sale’evidentemente Ndjalo aveva spiegato al socio come si era svolta la faccenda, ma Martin non ha proprio ben chiara la situazione’.Franca è in imbarazzo: di solito i vùcumprà se gli si dice di no si allontanano senza insistere troppo: qualcuno si gira a guardare come mai la tentata vendita si prolunga: mia moglie gli dice che non può accettare: lui fa una brutta faccia e le dice :
‘perché con Ndjalo si e me no?’ Adesso la cosa sta prendendo una brutta piega: intervengo io:
‘dai smettila , se la signora non vuole niente torna un altro giorno, no?!’
Il ragazzo non è contento per niente, ma se ne va sproloquiando qualcosa nella sua lingua: Franca è rimasta male per la scena, ma io non le do appoggio: che si assuma la responsabilità delle sue azioni: è chiaro che non si può andare in giro dandola a tutti quelli che capitano a tiro senza che poi qualcuno accampi dei ‘diritti’: le era già andata bene che i due incontri con i ragazzi del Suzukino non avevano creato ‘complicazioni’: ma, come ho già detto, Giovanni e Salvatore erano due bravissimi ragazzi, rispettosi e per bene: se si fosse saputo che erano andati con la ‘continentale’ e per giunta tutti e due insieme’io e la mia famiglia avremmo fatto bene a cambiare destinazione per le vacanze, ma anche loro sarebbero stati criticati’. lì certe cose non si fanno e basta!
L’atmosfera dopo l’incontro con Martin non è più la stessa: Franca è nervosa, scende in acqua, poi esce, si incammina verso il Silis, è chiaro che vuole stare da sola: io resto a tenere d’occhio i figli’
Mia moglie torna dopo una mezz’ora: è consapevole del fatto che scendendo in spiaggia tutti i giorni, si espone ad ulteriori incontri con Martin, d’altra parte se non si facesse vedere i nostri figli si domanderebbero come mai la loro è l’unica mamma a non scendere’e anche le altre mamme si porrebbero la domanda, anzi verrebbero direttamente da me, a chiedere come mai sono lì da solo’:il villaggio è una comunità che si regge sul mutuo sostegno ed interesse: tutti controllano i bambini di tutti’tutti sono pronti ad offrire il loro aiuto’ma ovviamente tutti si aspettano di sapere cosa succede a tutti’..
Secondo Franca io dovrei andare a parlare con Ndjalo, per chiedergli di tornare: non mi sembra ‘sta gran pensata: non mi va di tornare un’altra volta al campo dei vùcumprà: metti che si scocciano di avere uno che va lì a dirgli cosa fare e cosa non fare’.Ndjalo è una brava persona, ma Martin non mi piace, e gli altri non li conosco.
Franca insiste, dice che altrimenti non potrà più scendere in spiaggia fino alla fine delle ferie, e mancano ancora 9 giorni’pur di dare un taglio alla discussione le dico che a sera sarei andato a parlare con Ndjalo: lei sembra tranquillizzata e la storia finisce lì’
Torniamo a casa e dopo il pranzo finiamo a letto: adesso ti voglio vedere’.Franca mi guarda con un’aria strana:
‘Giochini non se parla, ma per il tuo non c’è problema’.’
‘Molto gentile, mi sembra di capire che , date le dimensioni, non sarà un problema per la tua figona modificata non geneticamente, ma col ‘vecchio sistema’ accogliere il mio modesto cazzetto”
‘Dai, vieni a sentirla..magari ti piace anche di più’.’ Si passa una mano in mezzo alle gambe, poi me la dà da leccare’l’odore è diverso’.non cattivo, solo diverso dal solito, come più intenso’ma forse sono io che me lo immagino’.
Si sdraia a gambe larghe, sono già pronto: in effetti non vedo l’ora di entrare in quella figa abusata’.glielo pianto dentro con un colpo secco: cazzo è sfondata! Nel senso che non riesco a sentire il fondo: è vero che il giocattolo di gomma era da tempo l’ospite abituale di quella cavità, ma non credevo che davvero la forma fosse cambiata: però ho un trucco: mi ricordo benissimo che quando la mettevo di traverso sul letto con la testa fuori dal materasso e un cuscino sotto le reni andavo , eccome , a sbatterle sul fondo: ai tempi mi diceva di fare piano:la giro, le metto il cucino e torno dentro: ci do che ci do che ci do’.niente, al fondo non ci arrivo:
‘Allora? Sono cambiata? ‘ La troia ha un tono tra l’ingenuo e lo sfottente
‘Sì prima, eri una troia e adesso sei una troia sfondata!’ Il complimento le piace:
‘Sììì, sono una troia sfondata, perché due negri mi hanno sfondata da tutte le parti!
Prima mi hai chiesto quante volte era venuto Martin: adesso te lo dico: di due scatole di preservativi ne ho avanzato uno: due li avevo usati con Ndjalo, GLI ALTRI NOVE CON MARTIN! ‘
Razza di troia, si diverte a farmi sapere che lei è in grado di prendersi per nove volte un cazzo fuori misura senza finire al pronto soccorso, la troia!
Cerco di riprendere il controllo della situazione, ma non ci riesco: alzo la posta:
‘E quando intendi tornare da lui a farti dare il resto? Sai, pensavo che se vado stasera a dirgli che non deve più venire in spiaggia a cercarti potrebbe incazzarsi, magari non c’è Ndjalo, ma ci sono gli altri suoi soci’non vorrei che se la prendessero con me: magari potrebbero pensare che sono io che non voglio che vi vediate”
Intanto cerco, invano, di farglielo sentire, ma anche se per me è duro, nella sua figa si agita come’sospeso’ nel vuoto’.
‘Bravo, questa è una bella domanda: quando me lo riprendo il cazzone nero? Presto,molto presto! Se tu continui a tenermi a dieta con due scopatine al giorno’.direi che dopodomani ci starebbe bene un’altra ripassata’..di quelle serie, col cazzo che mi sbatte sul serio in fondo! ‘.. se torno là, diciamo, il 22, riesco tornarci almeno un’altra volta prima della partenza’..’
E’ troppo! A sentirle dire queste cose vengo e crollo: data la posizione rischiamo di cadere dal letto’.
Dopo aver ripreso fiato non riesco a trattenere la domanda, e le chiedo;
‘Dicevi sul serio a proposito di tornare da Martin? Veramente pensi di farti dare un’altra ripassata?’
‘Mi è sembrato che l’idea a te sia piaciuta, no? E allora, se a te non scoccia e a me fa piacere, dov’è il problema?’
Ancora una volta era riuscita a fare in modo di avere la mia ‘autorizzazione”.
L’unico problema era che però non volevo altri DUE incontri: avrei incontrato Martin per dirgli che mia moglie l’avrebbe rivista solo alla vigilia della partenza: almeno limitavo i danni.
La sera stessa andai a Platamona dai vùcumprà: Ndjalo non era ancora arrivato, c’era però Martin, con altri due neri:
‘Allora, mi hai portato tua moglie per farla divertire? E dov’è, nel cassone come una vacca?’ Rise e i due risero con lui.
‘Ascolta, mia moglie non sta bene, l’hai adoprata troppo duramente e adesso ha perdite e dolori di pancia: devi lasciarla in pace, altrimenti non guarirà!’
Speravo che nella sua testa l’idea di avere lasciato un ‘segno’ del suo passaggio lo facesse sentire potente’e ben disposto. Il ragazzo cambiò espressione, si voltò a parlare con i suoi due soci: parlava un francese africano, difficile da capire, ma in pratica si stava lamentando che l’europea non aveva retto i suoi assalti: i due lo guardarono con una certa ammirazione, ma parevano anche dispiaciuti’probabilmente erano stati allettati da Martin con la promessa di poter partecipare alla festa’.Il ragazzo si rivolse nuovamente a me:
‘E quando guarirà tua moglie? Dille che io vengo a cercarla tutti i giorni”
‘No, non venire, sarebbe un casino se tutti i giorni la cercassi sulla spiaggia: mi ha detto che ha bisogno di qualche giorno per riprendersi, poi la potrai scopare di nuovo’
‘Quanti giorni?! Due? tre ? ‘
‘Non lo so con certezza: domani andrà dal medico delle donne, poi lui le dirà quando potrà riprendere a scopare, hai capito?’
‘E se il medico delle donne le dice che può ricominciare tra un mese? Tu fra poco partirai’.’
‘Non credo che occorrerà tanto, ma non sono io a decidere: devi avere pazienza, pensa che anch’io non la posso toccare’.’
‘Pfff, col tuo cosino potresti anche fartela dieci volte che non le faresti certo male”
‘Va bè, senti : quando avrò parlato col medico tornerò a dirti quando la potrai rivedere, d’accordo?
‘Oui, d’accord, ma non sparire, perché loro sanno dove stai!’
Certo, non ci voleva mica molto; la mia macchina era sempre davanti a casa’.

Ecco, stava già succedendo: il tono minaccioso di Martin era per me un fatto nuovo, ma con le ‘scorribande’ erotiche che nei mesi a venire Franca avrebbe fatto, questo genere di problema non sarebbe stato un fatto eccezionale: e almeno da lì io me ne potevo andare!
Torno a casa, usciamo a fare due passi, per cercare di non avere troppo pubblico: le spiego chiaramente la situazione:
‘Guarda, Ndjalo non c’era, Martin fa lo stronzo, e minaccia di venire a cercarti a casa, secondo me tira dentro almeno altri due dei suoi compari nella storia: insomma siamo in un casino e uscirne bene non sarà facile’.: comunque scordati di incontrarlo di lì a due giorni ‘ gli ho raccontato che stavi male, e che oggi saresti andata dal ginecologo” e questa come reagisce?
‘Mi sa che sei il solito esagerato, è ovvio che Martin se la sia presa, ha vent’anni e finalmente ha una che lo soddisfa, e tu ti metti di traverso’ sono allibito, il sesso le ha bruciato il cervello: glielo dico chiaro e tondo:
‘ se nella tua testa credi di essere diventata Wonder Woman, che col suo costume a stelle e strisce fa una giravolta e stende i cattivi ti sbagli e di grosso, se pensi di poter reggere uno stupro di gruppo, con tre affamati che non vedono una donna, a parte uno, da mesi, sei completamente pazza: hai due figli e devi renderti conto che certi rischi non li puoi correre e basta!’ ho alzato la voce, ma sìamo al confine del villaggio e non credo che ci sia nessuno, poi è l’ora dei tg e il sottofondo è quello di decine di televisori accesi: Franca fa l’offesa,:
‘ lo sapevo che finiva così, sei geloso, non reggi il confronto con un altro più giovane e più dotato: va bene, come vuoi, ma scordati di adoperarmi ancora come fai adesso, eccitandoti con le tue stupide fantasie: se io non posso fare le cose che proprio tu mi hai spinto a fare, guai a te se torni sull’argomento!’
Eccola là: il ricatto è chiaro: se mi lasci fare la zoccola bene, altrimenti da qui in avanti sesso al sabato sera con le luci spente e in silenzio: e così siamo a posto!
Penso comunque di aver chiarito il concetto: se anche Martin dovesse fare il cretino e venire a cercarla a casa si ficcherebbe in un casino, perché siamo circondati da famiglie ultra per bene: a venti metri da noi sta il capo dei vigili urbani di non so dove, di fronte un colonnello dell’esercito’sai che probabilità avrebbe un extracomunitario africano di tornare a casa sua se venisse a infastidire la moglie di un locale o di un turista? Certo, il casino sarebbe notevole, ma dopo due giorni chi se ne ricorda più? L’anno precedente due cognati quarantenni erano venuti alle mani per questioni non chiarite’ma nessuno aveva battuto ciglio’e terminata la rissa non se ne era nemmeno più parlato.
Andiamo a dormire : per la prima volta da quando sono arrivato Franca non comincia subito a strusciarsi: qualche giorno di astinenza non ci farà comunque male: mi giro dall’altra parte e mi addormento.
L’indomani, dopo una giornata pallosissima in cui Franca si dimostra gelida in tutti i sensi, vado a parlare con Martin, per comunicargli la ‘prognosi’: decido di stare sul vago: gli dico che la situazione è grama, Franca ha subito una lacerazione vaginale e non potrà avere rapporti per molti giorni: che si tenga alla larga e eviti di fare cazzate: lui sembra abbastanza convinto, mi volta le spalle e se ne va.
Torno da Platamona verso le sette e in casa non c’è nessuno: sono ancora in spiaggia: li raggiungo e saliamo insieme: finalmente dopo cena, mentre i ragazzini guardano, una volta tanto, un po’di tv, e noi siamo in giardino, mia moglie torna alla carica:
‘Facciamo un patto!’ Ahi, questa mi frega’.
‘Non andrò più con Martin’
‘Ah, questo è poco ma sicuro!’
‘Però ho diritto ad un’ultima evasione prima di tornare a casa’ Ma come le pensa?
‘E con chi sarebbe quest’ultima evasione?’
‘Non devi chiedermelo’
‘Buonanotte! Dovrei lasciarti libera di andare con chissà chi senza nemmeno sapere chi è’.come faccio a sapere che , partita come sei, non vai da Martin? ‘
‘Se ti dico che non è lui , non è lui e basta! Però non voglio che tu sappia di chi si tratta, né, tanto meno, che mi vieni dietro: non ci sono pericoli di nessun tipo, quindi mi lasci libera per una sera!’
‘Senti, ti ho già lasciata libera un pomeriggio e guarda in che casino ti sei ficcata, che adesso dobbiamo anche preoccuparci che il tuo amichetto col cazzone non faccia qualche stronzata”
‘Non ci saranno casini, non ci sarà nessuna stronzata’
‘E perché dovrei crederti? Chi hai adocchiato?’
‘Non l’ho ‘adocchiato’, ci sono già stata, e non ci sono stati casini, mi pare!’
‘Grandissima zoccola! E quando sarebbe stato?’ – ahi, mi è tornato duro’.-
‘Se proprio lo vuoi sapere è stato quando sei andato a Sassari a far vedere la macchina!’
‘Ma che razza di ninfomane sei diventata’.e dove sarebbe successo?’
‘qui, in camera nostra: avevo mandato i bambini al mare con Stefania!’!
La grandissima stronza sta raccontando un sacco di balle: evidentemente non sa che io so’..
‘E chi sarebbe il fortunato?’
‘Non lo conosci, non è un vucumprà, se la cosa ti fa piacere, e comunque non ti dirò chi è: prendere o lasciare: o mi lasci una sera di queste libera o sarò io a metterti a dieta: una scopatina alla settimana, e niente altro’e senza voli di fantasia: alla prima frase che dici che non mi piace: ‘signori si chiude’ e vai in bagno a finire da solo!’
La maledetta aveva fatto il suo bel programma; se non poteva vedersi con Martin si sarebbe rifatta con i due giovanotti della villetta accanto’..
‘E’ un ricatto, lo sai, e sai anche che non è così che si gestiscono i rapporti di coppia: hai imboccato una strada pericolosa, Franchina: pensi di negarmi il sesso per poter andare a fare i tuoi comodi con la mia benedizione: ma se l’autorizzazione è estorta le conseguenze non potranno che essere a tuo danno!’
Eccheccazzo, è vero che mi piaci troia, ma se sono obbligato a farti andare con cani e porci senza nemmeno sapere dove sei e con chi’..Comunque un vantaggio ce l’ho anch’io: so con chi andrai e immagino anche dove’..quindi’.
‘va bene, hai una serata libera, dalle dieci a mezzanotte, però dobbiamo uscire dal villaggio assieme e tornarci assieme: i bambini staranno con Stefania: mica che io sto a casa da solo mentre qualcuno poi ti incontra in giro ‘..
‘dalle dieci alle due! Usciamo assieme, mi porti a Sassari, mi lasci lì e mi torni a prendere quando ti chiamo al cellulare dove ti dirò io!’
Ma si può arrivare al punto di contrattare le ore di libera uscita di tua moglie? Quando torno a Milano vado subito da un avvocato’..

Franca prende accordi con la baby sitter, che dà la sua disponibilità per la sera del 22, domenica: spiega che andiamo ad Alghero da amici: dovremmo partire alle otto e rientrare per le due….
Io a questo punto ho tre giorni per organizzarmi: decido di noleggiare un motorino a Sassari per poterla seguire senza essere subito beccato.
Nei tre giorni che mancano all’uscita Franca è abbastanza disponibile, anche se fa un pò la stronza con trovate del tipo:
“dai, mettimelo dentro adesso” e io sono già dentro da due minuti….
Quando lo faccio presente mi guarda con aria poco convinta e dice:
“strano, non mi ero accorta” poi si mette a ridere e conclude:
“dai non prendertela , scherzavo, ti sento, sai, ti sento!”
La fatidica sera Franca esce di casa nella sua versione “troia assoluta”: mini nera, top leopardato, tacchi da 10 cm, trucco da zoccola, capelli cotonati…il solito gruppetto di estimatori, fuori di casa osserva…immagino i commenti appena saremo dietro l’angolo….
Vado spedito verso Sassari, dopo che ho girato sulla Buddi Buddi, a metà strada per il primo incrocio mi fa:
“Fermati, scendo qui” siamo davanti al ristorante “La fattoria”: la guardo perplesso e le dico:
“ma non dovevamo andare a Sassari?”
“cambio di programma, mi vengono a pendere qui: tu vai a farti un bel giretto, più tardi ti chiamo sul cellulare”
Porca puttana, ‘sta stronza ne ha combinata una delle sue: e mi tocca filare, perchè sono su uno stradone dritto, senza ripari…
Cerco di arrivare a Sassari il più in fretta possibile, posteggio l’auto, ritiro lo scooter e torno indietro: ora che arrivo sono le nove e mezza: entro al bar: chiedo di una “signora” vestita così e così….Sì, certo, l’ha vista, ha preso un caffè e poi sono venuta a prenderla: chi? Un ragazzo su vent’anni…la macchina ? troppe domande, va di là con due caffè ……
Risalgo sul motorino, hanno una mezz’ora di vantaggio, chissà dove sono già: comunque se erano Giovanni o Salvatore l’auto è il Suzukino verde….corro verso Marina di Sorso: per fortuna ci sono dei rallentamenti perchè parecchia gente attraversa davanti ai campeggi e ai condomini…
Prima della rotonda di marina di Sorso li vedo: hanno appena messo la freccia per girare a destra, una stradetta che porta ad una casa isolata e poi permette di entrare in pineta, dalla parte opposta rispetto all’ingresso dal Silis: esco anch’io dalla strada, spengo le luci e proseguo piano…..lo scooter fa un pò fatica, ma anche la gippina è lenta….seguo a distanza le loro luci….dopo un pò di su e giù si fermano in uno spiazzo circondato da grandi pini: c’è anche parecchia roba abbandonata: una vasca da bagno, dei grandi tubi in cemento, lo scheletro di un’auto…non è precisamente un posto romantico: so perchè si sono fermati: più avanti c’è una piccola duna, che però si può percorrere solo venendo dal Silis, altrimenti è troppo ripida: qui ci si ferma e si deve poi ritornare indietro: lascio lo scooter, la poca luce del quarto di luna non mi permette di vedere granchè, ma il buio proteggerà anche me: sento parlare, qualcuno ha una torcia elettrica: uno dei ragazzi porta dei teli, l’altro ha la pila..ma dietro vengono altre due persone: una è molto alta…faccio fatica a vederla…CAZZO! E’ MARTIN! è avvinghiato a Franca, la sta praticamente spogliando mentre camminano: la vedo fare un saltello per togliersi la gonna, poi alza le braccia e il top se ne va: arrivano dietro ad un tubo di cemento, residuo di un cantiere: i ragazzi buttano giù i teli, mia moglie si lascia cadere a terra: Martin la segue e senza nemmeno svestirsi le si piazza tra le gambe e glielo ficca dentro: i due, con la pila illuminano la scena: io sono a una decina di metri, dietro un grosso tronco di pino: Giovanni e Salvatore ridacchiano, parlano in dialetto, poso solo immaginare cosa stano dicendo, mentre Franca emette, ad ogni spinta del cazzo, un roco argh argh: la scena è bestiale: Martin martella mia moglie come una macchina, i due ragazzi stanno spogliandosi: lo incoraggiano a finire alla svelta:
“E dai con quella banana, forza ficcaglielo dentro di più, di più. non vedi che è una vacca in calore? Forza, picchia duro, sfondagliela….”
Franca è impazzita, fra un grugnito e l’altro riesce a dire
“sììì, siìì, sfondami la figa, sfondami tutta, sììì, sìììì”
Ormai sono talmente vicino che sento la “slap slap” dei coglioni del negro contro il culo di Franca: nonostante sia preoccupato per come si concluderà la serata, ce l’ho durissimo: non oso pensare a cosa vedrò fare da tre uomini arrapati a mia moglie in un luogo così solitario….
Martin si è fermato, i due gli fanno fretta, lui si alza, in controluce vedo il suo cazzo luccicante di succhi, dondolare, ce l’ha ancora duro ed è davvero lunghissimo’
I ragazzi hanno imparato la lezione della volta scorsa: si organizzano facendo mettere Franca in ginocchio, uno davanti, l’altro dietro:
non hanno ritegno, le sconcezze gli escono a raffica:
“Preparati, troia, il negro ti ha sfondato la figa, ma io ti apro il culo!” Traffica con le dita, poi lo appoggia e con un colpo secco entra: lui non sa trattenersi dal gridare “tòh” Franca risponde con un “Aaaargh”…comincia a entrare e uscire, il movimento è lento, ma inesorabile lo tira fuori quasi tutto e poi lo riaffonda fino ai coglioni: inevitabilmente si fa avanti l’altro fratello: “dai, che ce la facciamo in doppia!” si sdraia sotto a mia moglie che sposta il bacino in avanti, accogliendo anche il suo di cazzo …i due stentano a sincronizzarsi, ma piano piano trovano il ritmo giusto: per un pò vanno avanti così, ma durano poco, e vengono a pochi secondi uno dall’altro: appena Franca è “libera” Martin le si avvicina, questa volta mia moglie non ha scampo, è il mostruoso uccello a banana del ragazzo che le entra nel culo…dal mio punto di osservazione riesco a rendermi conto di quanto ce l’abbia lungo vedendo di quanto arretra ogni volta: lo fa lentamente per poi ripiombarle dentro con un sol colpo…va avanti parecchio, mentre i versi di Franca arrivano perfettamente udibili dove sono nascosto: tra “aaaahhh ” e “siiiiì,così….” mia moglie dimostra di apprezzare il trattamento, e quando anche il superdotato Martin viene, Franca si lascia cadere a terra esausta.
Ma per lei la serata sarà ancora lunga, perchè i tre ragazzi sono nuovamente in tiro dopo pochi secondi, e nonostante la scarsa collaborazione che Franca ormai offre, tutti e tre la scopano vigorosamente un’altra volta ciascuno: quando ormai mia moglie non è più in grado di reagire a uno dei due fratelli viene un’idea: le infila tre dita nella figa, poi un’altra e infine anche il pollice: muove un pò il polso e finalmente è dentro con tutta la mano: Franca dapprima non capisce, poi quando lui comincia a muoversi dentro ricomincia ad ansimare, vedo che si sgrilletta il clitoride mentre i movimenti dell’avambraccio del ragazzo si fanno più ampi: va avanti così per diversi minuti,poi con un brusco movimento del bacino lo obbliga ad uscire con un rauco “Arghh!”; ovviamente i due che erano rimasti a guardare non vogliono essere da meno, e si fanno subito avanti: quando avevo visto Martin in spiaggia avevo notato che , fortunatamente per mia moglie, aveva delle mani molto lunghe e sottili, e infatti non trova nessuna difficoltà ad infilargliela dentro, pompare per un pò e poi uscirsene con la mano chiusa a pugno, già più difficile per Franca accogliere la mano tozza e larga del terzo ragazzo, che comunque non rinuncia all’ultimo gesto di possesso,e una volta dentro si diverte a ruotare il pugno suscitando un autentico delirio da parte di mia moglie, che urla di tutto nel buio della pineta.
Si è fatto abbastanza tardi e presumo che i ragazzi debbano rientrare,perchè si consultano guardando l’orologio, dopo di chè si alzano e si rivestono , mentre Franca resta sdraiata e immobile sull’asciugamano che avevano steso per lei: finalmente,mentre uno dei fratelli accende il motore l’altro l’aiuta ad alzarsi, e sorreggendola la fa salire in auto: breve consultazione sulla direzione da prendere, poi la macchina parte verso la strada asfaltata: io resto nell’ombra per qualche secondo, poi recupero lo scooter e mi fiondo verso Sassari, dove restituisco il motorino e recupero la mia macchina: mia moglie mi chiama e mi dà appuntamento dove l’avevo lasciata: dopo una buona mezz’ora -incredibile il traffico sulla Buddi Buddi a quell’ora!- sono nuovamente alla Fattoria: Franca siede tranquillamente su una seggiolina da bar, certo, il trucco se n’è andato, la gonnellina è sporca di sabbia e anche i capelli sono un disastro, ma per essere stata adoperata così brutalmente devo ammettere che ha ancora un aspetto accettabile, sale in macchina, ancora una volta dietro, e si sdraia, esausta.

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