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Racconti CuckoldTrio

Michele il mio ex e amico di mio marito 20

By 18 Dicembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Racconta Fra

Il mattino dopo mi svegliai dolorante ma con il cazzo di Michele mio in mano, naturalmente lo svegliai succhiandoglielo, lui mi guardò, mi sorrise con aria di soddisfazione e me lo spingeva di più in bocca e io succhiavo succhiavo succhiavo fino a quando non mi allagò la bocca di quel bel liquido denso bianco e un pò aspro che conosco bene e di cui sono ghiotta, mentre mi diceva ” sei una puttana sì sei la mia puttana ” e io ” sì Michele sarò sempre la tua puttana e farò sempre tutto ciò che mi chiederai, ti darò sempre tutto, mi basta che tu mi faccia essere sempre la tua puttana ” Fece in modo che gli finissi il bocchino e mi fece fare colazione con una bella sborrata in bocca. Non riuscivo a togliermelo dalla bocca mi piaceva troppo, cominciai a strusciarmelo su i seni, sulle guance sul collo, lo scappellavo, lo sbaciucchiavo, lo leccavo, lo accarezzavo, gli baciavo e gli leccavo la cappella, mi piaceva troppo il cazzo di Michele per poterlo lasciare, era quel cazzo che mi aveva sverginato veramente e mi aveva fatta diventare donna. Poi mi girò e cominciò puntarmi il culo, io non vedevo l’ora di risentire quel cazzo tutto nel mio culo e dissi ” amore mio dai inculami dai mettimelo tutto nel culo, dai, che mi è mancato tanto il tuo cazzo nel culo, dai spingi, sì così, spingi, spingi ,spingiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii e come al mio solito, cominciai a sborrare appena entrò e finii quando ne uscì. Purtroppo però poi dove ripartire, e quindi prima glielo ripulii con la bocca, poi si alzò per andar via, ma la mia razione di cazzo me l’aveva data. I giorni senza Michele erano di una noia mortale, dopo qualche giorno gli telefonai e gli dissi

Discorsivo

–  amore il tuo cazzo mi manca
–  purtroppo questa lontananza non è dovuto alla mia volontà, ma ad altri fattori
–  e come faccio senza di te ?  Lo sai che mio marito è capace a soddisfarmi, solo leccandomela sotto i tuoi comandi o usando quel cazzo finto sempre sotto i tuoi comandi, ma sai ogni tanto ho bisogno anch’io di un cazzo vero.
–  perchè non vedi se ti distrai con quel ragazzo mulatto che ha aperto il negozio di biancheria intima sotto casa tua ?  ma non dire niente a Guido, che lui non te lo farebbe chiavare per paura che si sparga la voce nel palazzo, che è un cornuto
–  ma è un ragazzo, potrebbe essere mio figlio
–  ma non lo è, ti dispiacerebbe farti chiavare da lui e sentire il suo cazzo che ti riempie la fica di
sborra ?
–  no, ma sei sicuro che lui mi chiaverebbe ?
–  tu prova fare la puttana con lui e poi mi dirai
–  ok

Racconta Fra

Il giorno dopo, nel pomeriggio, all’apertura, quando ancora non c’è nessuno in giro scesi e cominciai a vedere le vetrine. Il ragazzo che già mi conosceva di vista, avendomi vista entrare nel portone accanto al suo negozio, si avvicinò, mi sorrise e mi chiese se mi piaceva ciò che stavo vedendo, e mi invitò ad entrare per vedere il resto della merce. Entrai e dissi che mi piaceva quel reggiseno che avevo visto in vetrina, uno di quelli che lo lascia tutto scoperto, me lo dà, vado nel camerino e lo provo. Lui mi chiede come mi stà, io gli dico che forse non ho l’età giusta per indossarlo, lui ne approfitta e mi chiede se può entrare per dare un suo giudizio, e io per vedere l’effetto che gli facevo, senza fare la sfacciata dissi ” ma sì entra chissà quanti seni vedi dalla mattina alla sera, e anche più giovani del mio ” lo lascai entrare, e gli chiesi una sua opione, lui mi risponse che non è questione di età ma di seno, e mi dice che io ho proprio un gran bel seno ed è un peccato nasconderlo tutto in un reggiseno, ma che va messo in mostra. Poi come se dovesse accarezzare il reggiseno per farmi vedere che mi calzava bene, mi accarezza il seno, e io comincio a sentire i primi brividi alla fica. Poi insisto nel fatto che non è per la mia età, e lui insiste nell’accarezzarmelo, e siccome i capezzoli erano scoperti, mi tradiscono e si accorge che si stanno indurendo e quindi mi sto eccitando sotto le sue carezze che lui fà sempre più sfacciatamente, vedendo che io lo lasciavo fare, perchè in effetti mi stava piacendo che un ragazzo mi toccasse il seno e si eccitasse, si abbassò e cominciò a leccarmeli, e io

Discorsivo

– ma che fai ? ti rendi conto che sono una donna sposata e non sono una ragazzina ?
– sì ma ha dei seni che non posso non leccarli
– e perchè ?
– perchè sono meravigliosi e invitanti, signora io l’avevo già notata e speravo che venisse nel mio negozio a misurarsi qualcosa, così avrei potuto vedere qualcosa di più di lei.
– ma ti rendi conto che sono una donna sposata, e potrei essere tua madre ?
– sì ma mia madre non lo sei, però sei uno schianto e mi piaci
e mentre lasciavo che continuasse a leccarmeli dico
– ma dai, smettila, che fra poco devo andar via che viene mio marito
– e lei mi promette che verrà ancora ?
– d’accordo ma non darmi del lei che mi fai sentire vecchia, io mi chiamo Fra
– e io Mario
– ok Mario ma smettila ora
– dai che lo vedo che sta piacendo anche a te
– sì non posso negarlo, ma smettila
– ma dai fattela almeno toccare
– che cosa ?
– la fica
– ma sei pazzo ? e se viene mio marito ?
– ma dai mica verrà quì
– d’accordo ma solo un poco

Racconta Fra

a quel punto, visto che stavamo in piedi nello spogliatoio, lui si piega sulle ginocchia, e con il volto all’altezza della mia fica, mi alza gonna, mi abbassa gli slip con la bocca mettendo in mostra tutta la fica, mi fà allargare un pò le gambe e vede il luccichio della mia sborra fra le labbra della fica che stava uscendo spontaneamente sotto le sue carezze, a quel punto avvicina la bocca e comincia a leccarmela, mi stava piacendo, non riuscivo a dirgli niente, e quando con le mani mi ha fatto allargare ancor di più le cosce, l’ho fatto molto volentieri, per permettergli di mettere la lingua in mezzo alle labbra della fica e leccarmi meglio il clitoride come fà Michele. Cominciò a leccarmela da dio, fino a quando abbandonata, con la spalla contro la parete gli ho preso la testa in mano e l’ho spinta con forza contro la mia fica dicendogli ” continua così, sì, continua così, sì, non ti fermare, continua dai che mi stai facendo sborrare, continua, sborrooooooooooooooooooo ” a quel punto si è sollevato e mi ha baciato sulla bocca con il sapore della mia sborra e mi ha detto

Discorsivo

–  Ti è piaciuto ?
–  sì ma ora cosa penserai di me ?
–  che ti sei presa una soddisfazione anche tu, e che hai provato una nuova sensazione, e penso che tu sia una di quelle donne insoddisfatte del proprio marito a letto e che se trova di meglio non se lo lascia sfuggire, e credo anche, che non sia la prima volta che fai le corna a tuo marito, in quanto ho visto che mentre scopi sai ciò che vuoi.
–  Sì bravo, sei giovane, ma sei un bravo psicologo, sì è vero non è la prima volta, ma cosa ci posso fare se mio marito non ci sà fare ?
–  è giusto, e fai bene, ma io adesso che faccio ?
–  come che fai ? che vuol dire ?
–  tu hai sborrato e io ?
–  hai ragione, ma qui stiamo stretti cosa facciamo non possiano distenderci da nessuna parte, non possiamo mica distenderci per terra a scopare ?
–  non sarebbe una cattiva idea, solo che non ho niente da mettere per terra e ci sporcheremmo, però tu qualcosa potresti fare
–  ho capito, vuoi che te lo lecco e te lo succhio fino a farti sborrare con la bocca vero ?
–  brava vedo che queste situazioni le capisci a volo
–  ok tiralo fuori
–  no devi fare tutto da sola

Racconta Fra

Ci sapeva fare il ragazzo però, voleva che facessi tutto io, e io come una grandissima zoccola, e sinceramente non mi dispiaceva farla per lui, mi abbassai in ginocchio davanti al suo cazzo gli aprii il pantalone infilai una mano negli slip e sentii in mano un gran bel cazzo, appena lo tirai tutto fuori dissi

Discorsivo

– ma voi mulatti tutti così grosso ce lo avete ? beate le vostre donne
– non è il primo cazzo mulatto che vedi vero ?
– no, l’altro giorno ne ho provato un’altro

Racconta Fra

e mi riferivo alla chiavata che mi ero fatta con Michele, Marco e Alì mentre Guido ci fotografava, presi anche questo con due mani e cominciai a leccarlo lungo l’asta, e ogni tanto davo un colpo di lingua alla cappella che ancora non avevo scappellato del tutto, per fargli aumentare il desiderio e lui

Discorsivo

– cazzo ! ma ci sai fare davvero, beato tuo marito
– ma io queste cose a mio marito non le faccio, mi scoccia, in quanto non ha un cazzo di questa portata
– e con chi le fai ?
– con quell’amico di mio marito con il quale ogni tanto mi vedi scendere e con altri amici di Michele
– e tuo marito ti lascia tanto tempo libero ? non ci sta mai a casa ?
– lui ci sta sempre e gli piace guardarmi mentre mi faccio sbattere da altri o da Michele, ormai in casa, io nel letto matrimoniale dormo con Michele e mio marito nella stanzetta, solo che in questo periodo Michele non c’è, e sono costretta a dormire con quel coglione. 
– quindi ora stai mettendo le corna sia a tuo marito che a questo Michele
– ma sei pazzo ? A Michele non metterei mai le corna, se mi sono fatta leccare la fica da te è solo perchè me lo ha suggerito Michele in attesa che lui ritorni.
– ok ma continua a fare ciò che stavi facendo

Racconta Fra

A quel punto con questo bel cazzo davanti agli occhi e alla bocca, tiro tutti e due i seni fuori e mi passo la cappella su i capezzoli e me li bagno con le goccioline di sborra che già stavano fuori, e si vedevano bene in quanto il bianco della sborra con il colore scuro del suo cazzo spezzava bene. Poi ho cominciato a succhiarmelo e a leccarmelo, me lo passavo sulle guance, lo scappellavo gli baciavo la cappella e la leccavo poi l’ho preso tutto in bocca e ho cominciato un sonoro bocchino e ho continuato fino a quando non l’ho sentito pulsare caldo nella mia bocca mentre arrivavano certi fiotti di sborra da mezzo litro l’uno e lui che mi tratteneva la testa sul cazzo per paura che la togliessi e diceva ” sei una puttana, sei una puttana, sì, sì, sì, continua bocchinara sei una zoccola, così, così, così, brava brava ci sai fare con il cazzo sì sì sì sì brava brava brava ” poi ha tirato un lungo sospiro si è accasciato sulle gambe e ha detto

Discorsivo

– cazzo ma ci sai fare davvero ? e chi te le ha insegnate queste cose ?  mai il mio cazzo è stato trattato così, sei una vera e grandissima zoccola lo sai ?
– certo che lo sò, Michele mi ha insegnato a fare la zoccola, e tu da quanto non sborravi ? fortunatamente sono riuscita a ingoiare tutto, altrimenti mi affogavi per quanta sborra hai svuotato nella mia bocca da quel bel cazzo che hai fra le gambe.
– Ti è piaciuto ?
– e me lo chiedi ? perchè non si è visto ? ti ho trattenuto la testa sul cazzo per paura che la togliessi
– ma vedi che anche quando tu mi hai leccato tu la fica, ho fatto la stessa cosa con la tua testa, evidentemente con la bocca ci sappiamo fare tutti e due.
– Sì ma io voglio chiavarti
– e credi che io no ?
– e come facciamo ? visto che tuo marito ti permette di chiavare con altri, non puoi dirglelo che il mio cazzo ti piace ? così fà venire anche me, in casa tua ?
– ma sei pazzo ? cosa pensi che casa mia sia una casa d’appuntamenti ? io ti farei anche venire, ma certamente Guido non vorrebbe perchè te l’ho detto, ha paura che gli altri del palazzo capiscano, sono sicura che se non ci fosse sto problema, sarei riuscita a convincere mio marito a riceverti in casa e farmi chiavare a casa, sia in sua presenza che in sua assenza, tanto poi lui si eccita solo facendosi raccontare come ho chiavato con gli altri e quanto mi sia piaciuto, ma di nascosto posso farti venire qualche volta ? ma sei poi qualcuno del palazzo ti vede e lo dice a mio marito succede un casino, fammici pensare e poi ti faccio sapere, per oggi accontentiamoci di quello che abbiamo fatto, d’altronde è stato un bell’incontro inaspettato vero ? tu te l’ aspettavi ?
– assolutamente no, non pensavo che fossi così troia a letto
– e allora non hai visto niente, vedrai vedrai quanto ci sò fare anche, sia con la fica che con le mani e con i seni e con il culo.
– perchè lo prendi anche nel culo ?
– guarda, che se non fosse perchè è giusto che anche la fica sia soddisfatta, me lo farei mettere sempre nel culo, per quanto mi piaccia sborrare con il culo.
– Ma sei proprio una zoccola, con quello che mi stai dicendo, vedi come lo hai fatto intostare di nuovo ?
– Bellissimo, bellissimo, hai veramente un bel cazzo, e se ora non dovessi andar via che deve venire quel cornuto di mio marito, ti farei un’altro bocchino, o mi metterei alla pecorina e mi farei chiavare qui nello spogliatoio, conservami la tua sborra, che domani vediamo come possiamo organizzarci per una vera chiavata in grande stile, magari nella mia camera matrimoniale va bene ? Gli scappello il cazzo con le goccioline di sborra lo bacio, me le lecco, lo saluto e vado via.
Dopo circa mezz’ora che ero arrivata a casa, arriva Guido, e io
– Sai il proprietario del negozio di intimo che sta quì sotto ? Prima sono scesa per andare a comperare qualcosa da mangiare, mi ha vista, mi ha salutato e mi ha chiesto se conoscevo qualche ragazza disponibile a provare i capi che lui compera dai fornitori, per vedere come stanno addosso. E gli ho detto che non conoscevo nessuna, e che comunque che mi dicesse come la voleva, in quanto sei mi capitava potevo dirglielo, lui, non sò se per eccessiva gentilezza o se lo pensava davvero sai cosa mi ha detto ?
– cosa ?
– Mi ha detto che la voleva con un corpo come il mio, tant’è che mi ha chiesto se quando gli arriva la merce, fino a quando non trova qualcuno, gli faccio da modella e provo il campionario per lui.
– Ma questo vuol dire che ti devi spogliare davanti a lui ?
– Spogliare ? sì certamente dovrò misurarmi della biancheria intima e quindi non posso mica metterli da sopra la gonna ?
– Ma ti rendi conto ? E se poi questo ti chiede di farti scopare ?
– Lo so che ti piacerebbe vedermi, mentre un ragazzo si scopa tua moglie vero ?
– Ma che stai dicendo ?
– Vieni quì fatti toccare il cazzo che quello non dice mai bugie. Vedi ? come ti è diventato duro solo all’idea che questo mi possa scopare ?
– Vabbè d’accordo mi piacerebbe, ma se poi qualcuno nel palazzo se ne accorge, che questo entra nel portone e viene dentro casa nostra quando io non ci sono ? Cosa devono pensare ? che tu ti fai chiavare da lui, e quindi fai la zoccola con lui, e di conseguenza io sono un cornuto. No, non sono d’accordo, almeno di Michele sanno che vive con noi e poco ne sanno che ti chiava, possono pensare anche che sia un parente che ospitiamo.
– Ma dai ! ti rendi conto che è un ragazzo ? secondo te quello di ragazze da chiavarsi non ne ha ?
– Ma tu perchè gli vuoi fare da modella ?
– Primo perchè vengo messa per prima a conoscenza di ciò che la moda sta dettando, e poi perchè certamente qualche capo me lo regalerà
– E tu in cambio cosa gli darai ? la fica ?
– Io in cambio gli faccio da modella, la mia fica lo sai che la dò a te a Michele e a chi dice Michele
– E con Michele ne hai parlato ?
– Certo, e lui siccome non è stupido come te, ha detto di sì.
– Lui non ti ha detto di sì perchè non è stupido come me, lui ti ha detto di sì perchè non è tuo marito.
– Ma che c’entra le corna le metterei anche a lui.
– No, perchè certamente quando lui tornerà, tu questa relazione con il mulatto la sospenderai
– ehiiiiiiiiiiiiiiiiiii già mi stai facendo avere una relazione, ma vaffanculo, più stupida e onesta io che te l’ho chiesto, invece avrei dovuto fare come fanno le mie amiche, lo facevo salire, mi facevo chiavare, me ne fottevo di chi lo vedeva entrare e uscire da casa mia, lasciando che pensassero ovviamente che io mi facessi chiavare da lui a tua insaputa, e fare in modo che tutti sapessero che sei un cornuto, cosa che ora non pensano pur facendomi chiavare da Michele sotto i tuoi occhi.
– Tu invece cosa dici ?  
– Io dico che lo faccio salire solo quando ci sei tu, così se qualcuno lo vede entrare in casa nostra, sapendo che tu ci sei, non possono pensare che io mi faccio chiavare da lui in tua presenza e quindi non ti metto le corna.
– E lui ci starebbe ?
– E perchè non dovrebbe ? a lui interessa che io mi misuri la roba che arriva, che tu ci sia o non ci sia non interessa, se doveva chiavarmi poteva interessare, perchè magari la tua presenza poteva infastidirlo, ma siccome il motivo non è quello, non gli darà certamente fastidio.
– Va bene allora accetta, ma hai detto che anche Michele è d’accordo vero ?
– Ma perchè ti interessa il parere di Michele ?
– Perchè non vorrei che poi Michele pensasse che sono stato io a buttarti fra le braccia del mulatto, si incazzasse e non ti chiavasse più e abbiamo finito di divertirci.
– Ma ti rendi conto che sei proprio un cornuto ?
– Perchè ?
– Ma come perchè ? Tu, nel dubbio che io possa farmi chiavare dal mulatto ti stai preoccupando di ciò che può pensare il mio amante e non delle tue corna.
– Mbè che c’è di strano ? lo sai anche tu che con Michele abbiamo raggiunto un bell’equilibrio che non voglio perdere
– E io non voglio perdere il suo cazzo
– Lo so ed è per questo che mi preoccupo di ciò che pensa Michele.

Racconta Fra

Il giorno dopo, sempre all’apertura del pomeriggio scesi giù da Mario e gli raccontai tutto, lui non rimase molto contento, in quanto così non avremmo potuto chiavare con tranquillità data la presenza di mio marito, ma io conoscendo mio marito, lo tranquillizzai, e gli dissi che non ci sarebbero stati problemi e gli ricordai, che così come lui ci teneva a chiavarmi e a sfondarmi la fica e il culo, lo stesso ci tenevo io a farmi chiavare dal suo cazzo facendomi sborrare dentro e addosso. Questo mio ragionamento lo tranquillizzò, volle che gli facessi un’altro bocchino che io feci con molta voglia e disponibilità, come al solito ingoiai tutto, e poi gli dissi che la sera dopo aver visto mio marito salire, poteva venire a casa con il campionario, e avremmo cominciato. Lui aggiunse che se non volevo insospettire il vicinato delle mie visite al negozio, il pomeriggio quando andavo da lui, potevo usare quella porticina che dall’interno del mio portone entrava direttamente nel suo negozio. La sera avvisai Guido che Mario alla chiusura del negozio sarebbe salito sù da noi e avremmo fatto la prima prova. Sapendo che doveva salire Mario, con il consenso di mio marito onde pensasse chissàcosa, mi misi una gonnellina leggera in modo che il cambio degli slip sarebbe stato veloce, e una camicetta anch’essa leggera per lo stesso motivo. Salì Mario con la roba, fatte le normali presentazioni, Mario mi fece vedere i primi slip, e mi disse di indossarli, io mi tolsi quelli che avevo, che sinceramente erano anche un pò bagnati, eccitata da ciò che stava per avvenire, e li indossai. Naturalmente per far vedere a Mario come mi stavano mi alzai tutta la gonna, e siccome erano un pò piccolini, i peli della fica erano tutti fuori. Mario apprezzò e anche Guido, che teneva sotto controllo Mario. Poi ne provai altri e altri ancora, l’ambiente era diventato più tranquillo, tant’è che anche Guido dava il suo parere, poi cominciai a provare il reggiseno e naturalmente tolsi la camicetta mettendo i seni al vento, indossai i primi, e Mario mi disse che dovevo mettere il seno in modo tale che si vedessero le aureole, io cercai di farlo, ma non ci riuscii, e chiesi aiuto a lui, il quale disse ” visto cosa devo toccare, non vorrei suscitare in Guido dei pensieri cattivi ” e lui ” ma no Mario figurati, vedo che ti sei comportato bene già quando mia moglie ci ha fatto vedere la fica, quindi immagina ora che si tratta solo del seno” Mario si avvicinò, mi prese il seno in mano e di nascosto di Guido me lo palpò anche, e poi me lo sistemò lui, poi ne ho indossato un’altro molto leggero, ma Mario non era contento, in quanto diceva che i capezzoli dovevano essere più duri e dovevano vedersi le sporgenze sotto la stoffa del reggiseno, io sì ero eccitata, ma non di quel tanto da tenere i capezzoli duri, tant’è che Mario invitò Guido a leccarmeli per farli diventare duri, e anche questa volta Guido disse a Mario che poteva fare lui, e naturalmente Mario non si fece pregare e cominciò a leccarmeli in presenza di mio marito, e diventarono subito duri, mentre involontariamente cominciai a muovere anche il bacino come se volessi qualcosa dentro il culo o la fica. I capezzoli si indurirono e il reggiseno andò bene. Mio marito lo vidi eccitato, si alzò e disse che andava a preparare il caffè, poi dalla cucina mi chiamò come se non sapesse dove stava il caffè, lo raggiunsi, e in silenzio mi disse

Discorsivo

– ma lo sai che questi toccamenti mi stanno eccitando come se ti stesse chiavando ? 
– sì lo sò e me ne sono accorta, ma lo sai che anche a me sta piacendo vero ?
– sì me ne sono accorto da come stavi muovendo il bacino mentre ti succhiava i capezzoli per farli diventare duri, sembrava che stessi spingendo mentre stavi scopando, dì la verità in quel momento lo avresti voluto il suo cazzo dentro ?
– dai Guido, mi conosci molto bene e lo sai che è così, oltretutto in tua presenza e con una persona nuova.
– ma lo sai che non posso sputtanarmi anche con lui vero ? non lo conosciamo ancora e quindi non so se ci possiamo fidare, però un modo ci sarebbe
– e come ?
– vedo che sei interessata ? la cosa ti piacerebbe vero ?
– dai non fare lo stronzo, lo sai che queste situazioni ci eccitano tutti e due, allora ?
– possiamo fare così, io adesso, visto che è ora di cena, vi lascio da soli e dico che vado a comperare delle pizze, e tu, se lui ti chiede di chiavare fatti chiavare, tanto lo sò che la voglia ce l’hai anche tu, così come io ho voglia di vederti chiavare anche con lui. Quando torno, per non interrompervi e vedermi le scene, entro in silenzio e vi guardo stando nascosto dietro la porta, poi quando vedo che avete finito di chiavare, faccio finta di entrare come se fossi appena arrivato.
– va bene, dai facciamo come dici tu.

Racconta Guido

Dopo di ciò rientriamo nella stanza dove stava Mario, ci scusiamo del tempo perso, Fra si avvicina a Mario chiedendogli altri slip più sgambati da provare, Mario ne prende uno piccolissimo e glielo dà, Fra lo indossa, ma Mario gli dice che deve fare in modo che le labbra della fica stiano fuori, in modo che da lontanto in un accavallamento di cosce si possa vedere totalmente la fica con eventuale luccichio della sua sborra, in quanto questo eccita gli uomini, e si avvicina per allargargli le labbra della fica, poi ho visto che mi guardava come se volesse il mio consenso e gli stropicciava il clitoride, vedendo che io lo lasciavo fare, cominciò a masturbarla in mia presenza, mentre vedevo Fra che aveva gli occhi socchiusi e le gambe esageratamente aperte per fargli fare tutto ciò che voleva, ero eccitatissimo e dissi ” io vado a comperare due pizze ” e me ne andai facendo sentire la porta di ingresso che si chiudeva, ma in effetti stavo ancorà lì in quanto volevo vedermi l’inizio della loro scopata, poi sarei andato a comperare le pizze e poi mi sarei visto la fine. Vidi Mario, che dopo aver sentito la porta chiudersi gli infilò le dita nella fica e disse

Discorsivo

– dai, il cornuto se ne è andato
– e allora cosa stai aspettando ? chiavami mettimelo tutto dentro quel bel cazzo che hai fra le gambe dai chiavami, fammi sborrare con il cazzo dentro
– sei una puttana ti piace il cazzo vero ?
– certo, non me lo sono fatta mai mancare
– e allora tieni
e contemporanemente lo tira fuori e glielo mette in bocca
– aummm aummm quanto è buono il sapore della tua sborra quanto mi piace, poi me lo devi svuotare in bocca un’altra volta come hai fatto oggi, mi piace la tua sborra, ma ora chiavami dai, mi stendo sul tavolo e tu mi chiavi come mi chiava Michele, dai, mettimelo tutto dentro che il cornuto non cè, fammi sborrare riempimi la fica dai, prima che venga mio marito.

Racconta Guido
 
Sentirla parlare così mi eccitava da morire, sì perchè in quel momento stava facendo la zoccola, anche se mi stava chiamando cornuto, ma era mia moglie, ed era una capozoccola che tutti si sarebbero chiavati. Però aveva detto che in effetti si era già fatta sborrare in bocca, e non mi aveva detto niente, ma non me ne fotteva niente, ero contento che si era fatta una bella bevuta di sborra da un’altro che non conoscevo.

Discorsivo

– Sì Fra sei una zoccola tieni il mio cazzo tutto dentro la tua fica e ora te la riempio questa fica, tieni prima che venga il cornuto tieni tieni tieni zoccolaaaaaaaaaaaaaaaaaaa sìììììììììììììììììììììììì sei una zoccola te la sto riempiendoooooooooooooooooooooooooooo
– e io la sto sentendoooooooooooooooooooooo continua a chiavarmi non ti fermare mi stai facendo sborrare è bellissimo il tuo cazzoooooooooooooooooooooo chiavamiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sono la tua zoccola si chiavami
– non urlare che potrebbe arrivare tuo marito e ci potrebbe sentire
– no non ti preoccupare non ci sentirà il cornuto e poi ho intenzione di dirglielo che gli ho messo le corna anche con te, in quanto lo voglio più spesso il tuo cazzo, mi piace come me lo dai e voglio chiavare di più con te, e lui lo deve accettare e quindi sarà cornuto anche con te, ma continua sto sborrandoooooooooooooooooooooooooo anch’ioooooooooooooooooooooooooooooooooooo

Racconta Guido

Dopo di ciò pensavo che avessero finito, invece lei si gira di culo e dice

Discorsivo

– dai, ora ti dò il mio culo, lo sò che lo vuoi, lo vogliono tutti il mio culo, specialmente quando dico che mi piace essere inculata. Dai sborrami nel culo riempimelo, dai, se dobbiamo fare le corna a mio marito, facciamogliele come si deve, dai mettimelo tutto nel culo. Si alza dal tavolo, scende e si mette alla pecorina sul tavolo, facendo attenzione che io da dove stavo, potessi vedere tutto, e infatti vidi lei che con le mani si apriva le pacche del culo e lui che lo teneva di nuovo duro, lo scappella e lo poggia sul buco del suo culo che vedevo già aperto, si avvicina spinge e sento lei che dice ahiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, no non lo togliere, non ti fermare spingilo tutto dentro tutto tutttoooooooooooooooooooooo lo voglio tutto, spingi, entra ed esci, dai che sto sborrando di nuovo, che bel cazzo, che bel cazzo, che bel cazzo che hai, sì spingimelo tutto nel culo, ti sta piacendo il mio culo ? ti sta piacendo ? dimmelo
– Sì sì’ hai un bel culo e sei una puttana e ti fai inculare come una capozoccola
– Sìsììììììììì è vero sono una zoccola ma tu inculami, dai inculami che se devo aspettare quel cornuto per godere così, passeranno anni ma io voglio sborrare e solo tu mi puoi far sborrare così o Michele mio, solo voi due siete in grado di farmi sborrare come una zoccola sì sono una zoccola e sono contenta di esserlo e lo sarò sempre, tanto a mio marito piace la moglie zoccola e io la faccio e lo accontento, il cazzo mi piace troppo, e tu scopati e inculati la moglie, dai che ora arriva il cornuto e mi troverà con il culo pieno di sborra tua dai inculami sfondamelo. Dai sto sborrandooooooooooooooooooooooooooo non ti fermareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
e chi si ferma tieni tieni tieni te lo sto riempiendooooooooooooooooooooooooooooooooooooo sììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì la sentooooooooooooooooooooooooooooooooo me l’hai riempitoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo lo sento il culo pienooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

Racconta Guido

A sentire mia moglie che incitava tanto Mario ad incularla mi eccitai da morire e sborrai due volte per terra. Poi vidi mia moglie che si girò dolorante e si sedette su un lato, gli faceva male il culo per le botte di cazzo che aveva preso, si sedettero e sentii lei che disse

Discorsivo

– ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh finalmente una bella galoppata su un bel cazzo, erano diversi giorni che non mi facevo una chiavata così, da quando è partito Michele, sai, glielo dirò che hai trattato bene la sua puttana e magari quando torna mi chiavate insieme, ed è probabile che Michele convincerà qual cornuto di mio marito ad assistere e fotografarci, in quanto mio marito ha paura di far incazzare di Michele perchè ha paura che poi non mi chiava più e finisce il suo divertimento. Ma ora fammi vestire che se viene quel cornuto non deve sospettare di niente almeno fino a quando non glielo dirà Michele che posso farmi chiavare anche da te.

Racconta Guido

A quel punto vedendoli più tranquilli capisco che avevano finito di chiavare, ma lui aveva sempre le mani fra le cosce di mia moglie e la sento dire

Discorsivo

– ma dai Mario non ti è bastato ? me lo hai messo in bocca, nella fica, mi hai riempito il culo e ancora vuoi chiavare? dai, che potrebbe arrivare mio marito e cosa potrebbe pensare se ti trova con le mani fra le cosce della moglie ? dai riprendi il campionario e mettilo vicino a noi così gli diciamo che abbiamo continuato a provare gli indumenti, e dai Mario mi stai facendo eccitare di nuovo togli le dita dalla fica che ora arriva lui e non ci deve trovare così non deve avere sospetti che noi chiaviamo quando lui non c’è altrimenti quello non ci lascia più da soli a chiavare, dai, tanto stasera la sua razione di corna l’ha avuta, dai, togli le dita dalla fica che potrebbe arrivare, dammelo che te lo lecco ancora una volta così quando arriva mio marito lo bacio e gli faccio sentire il sapore della tua sborra nella mia bocca.

Racconta Guido

A sentirla così, faccio rumore come se fossi appena arrivato, entro e trovo mia moglie abbastanza scosciata e mi dicono che erano stanchi in quanto avevano provato tutto il campionario, e vedendo che lungo le cosce di mia moglie colava del liquidi bianco, pur sapendo benissimo che era sborra di Mario, per metterla in difficoltà e vedere cosa mi rispondeva, gli chiedo cosa fosse e lei come una grandissima prostituta mi dice che ha delle perdite. Poi mangiamo la pizza, Mario se ne va e Fra mi chiede

Discorsivo

– allora ? ti è piaciuto lo spettacolo ?
– è stato bellissimo dobbiamo farlo di nuovo, così, con me nascosto
– perchè no ? ma ora andiamo a letto che mi ha sderenato.

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