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Racconti Cuckold

Ricerca scientifica

By 26 Novembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

I due uomini erano dietro una parete a vetro che permetteva di vedere quello che accadeva nell’altra stanza senza essere visti.
La stanza osservata era arredata a salotto con un divano letto e due poltrone. In una sedeva una donna sui quarant’anni, formosa.
Aveva un petto notevole, le anche voluminose e le gambe piuttosto grosse, ma il tutto era sodo e attraente.
I due osservatori erano in silenzio e osservavano attenti.
La donna, prese un giornale e si mise a leggere.
Il primo, l’esperto parlò
– Quella è sua moglie, la signora Elle? –
Il secondo, il marito annuì.
Il primo riprese.
– Le posso assicurare che questo prodotto inibisce la volontà, ne vuole una prova? –
Il marito, si strinse nelle spalle, incredulo.
– Va bene – continuò – come vede sua moglie è seduta tranquillamente nel salotto. Ora le faremo bere il prodotto –
Suonò un campanello e nel salotto entrò un inserviente con un bicchiere d’acqua minerale.
– Ecco il preparato signora –
Lo depose sul tavolino e si ritirò.
Elle prese il bicchiere e bevve tranquillamente.
– Ora vedrà l’effetto – disse l’esperto.
Curioso, il marito si avvicinò al vetro per essere più vicino.
Dopo alcuni istanti Elle sbadigliò e in breve tempo reclinò il capo.
– Ora il farmaco sta agendo; tra cinque minuti si sveglierà, e sarà pronta per la prova –
Il marito osservò ansioso il proprio orologio; non vedeva l’ora che passasse il tempo. Finalmente terminò il conto alla rovescia ed una piccola lampadina si accese nella stanza.
Entrò l’inserviente.
Elle rialzò la testa e si guardò attorno un po’ meravigliata.
L’inserviente si avvicinò.
– Si è addormentata signora? –
– Penso di sì – rispose Elle con la voce impastata.
– Vuole altro, signora? –
– No, grazie –
– Fra poco la riceveranno –
Prese il bicchiere col vassoio e si allontanò d’alcuni passi, poi mormorò in un microfono che aveva accanto all’orecchio.
– Sono pronto –
L’esperto si rivolse il marito.
– Che cosa vuole che faccia? –
Questi era imbarazzato.
Guardò il primo poi sussurrò
– Non saprei, gli dica di toccarla –
– Dove? – chiese l’esperto –
– Dove vuole, gli dica di fare quello che vuole. A me interessa solo vedere! –
Rispose avvicinandosi alla parete trasparente.
L’esperto mormorò qualche parola e l’inserviente assentì.
Si riavvicinò ad Elle che aveva ripreso a leggere.
– Alzati –
comandò. Elle si alzò.
– Girati –
Elle si girò mostrando un ampio sedere.
Il cameriere lo tastò accuratamente ma lei non reagì.
Il marito rimase col fiato sospeso.
L’inserviente la fece voltare.
– Alzati la gonna –
Elle prese con le mani, l’orlo e lo sollevò fino alla vita.
– Tirala più su –
Elle sollevò la gonna in alto, mostrando le ampie anche, il bacino rigonfio e le mutande.
Il marito guardava ammaliato.
L’inserviente mise una mano sotto le mutande.
– Apri le cosce – Elle allargò le gambe.
Inserì la mano e cominciò a palpeggiare il sesso.
La donna rimaneva immobile.
– Tirati giù le mutande –
Sotto gli occhi esterrefatti del marito Elle si abbassò le mutande.
Ora fra le voluminose cosce s’intravedeva la peluria del pube.
L’inserviente inserì la mano e cominciò a muoverla.
Elle socchiuse la bocca e cominciò a divincolarsi sotto l’effetto delle carezze. Il marito osservava senza fiatare.
L’inserviente si fermò.
Elle aprì gli occhi e lo guardò: sembrava rammaricata.
– Ti piace? – chiese l’uomo.
– Sì – rispose con voce impersonale.
– Continua tu – ordinò l’inserviente.
Elle si mise la mano nel sesso e cominciò a masturbarsi.
Il marito non riusciva a credere ai propri occhi.
Dopo un certo tempo, la donna chiuse gli occhi, il respiro divenne affannoso e il movimento delle mani più veloce.
Spinse il bacino in avanti, mentre le labbra tremavano. Accompagnò il movimento delle mani con quello del bacino e si capì che stava avendo un orgasmo.  Si piegò su se stessa, poi si lasciò cadere sulla poltrona.
Dall’altra parte della parete, l’esperto guardò il marito che era rimasto a bocca aperta.
– Vuole che continuiamo? –
Il marito deglutì e annuì. Un leggero rivolo di saliva gli usciva dalla bocca.
– Va bene – continuò l’esperto e suonò nuovamente il campanello.
– Rimanga lì – disse l’inserviente ed uscì.
Elle rimase ferma col bacino nudo e le mutande abbassate.
Entrarono due uomini.
L’inserviente ed un uomo anziano, corpulento, piuttosto viscido all’aspetto. L’inserviente indicò la donna.
– Può fare quello che vuole –
L’altro lo guardò con lo sguardo bramoso.
– Tutto? –
– Tutto –
Rimasto solo, l’uomo si avvicinò lentamente ad Elle che rimaneva ferma, con la mano sul sesso a gambe aperte.
Le prese la mano e l’allontanò dal ventre. Ora vedeva chiaramente la lussureggiante peluria del pube, leggermente umida e le grosse cosce invitanti.
Con la mano tremante si avvicinò alla fessura, e introdusse alcune dita nella vagina.
Elle guardava in silenzio, senza opporre la minima resistenza.
Un sorriso illuminò il volto dell’’uomo.
La fece alzare e la fece girare.
Gli apparve l’ampio sedere scoperto, con le grosse chiappe.
Con le mani le allargò e vide il buco dell’ano. Lo toccò poi scivolò sotto le cosce e le tastò la vagina umida.
Elle ebbe un movimento leggero, poi rimase ferma.
L’uomo si guardò attorno, poi la fece appoggiare alla sponda di una poltrona col sedere rivolto verso di lui.
– Apriti le chiappe – disse con voce tremolante per l’emozione – ti voglio penetrare –
Elle con le mani aprì il più possibile i glutei divaricando le gambe per meglio consentire l’accesso.
L’uomo, bramoso, si slacciò i pantaloni ed estrasse un membro già turgido.
Lo appoggiò contro la donna e spinse. Questa emise un gridolino di dolore ma non si mosse.
L’uomo spinse ancora, ma evidentemente non riusciva ad entrare.
Si udì una voce.
– Alla sua destra c’è della pomata –
L’uomo rimase sorpreso, poi, preso dal desiderio guardò e vide un mobiletto. Lo aprì, n’estrasse un tubetto e lo spalmò sul buco.
Poi, fece lo stesso sulla sua cappella, quindi si riposizionò dietro la donna. Spinse con forza e questa volta il pene entrò.
La prese per le anche opulente e cominciò a spingere, inserendo sempre più il pene nell’orifizio.
Elle intanto cercava di assecondarlo, muovendosi alternativamente.
L’uomo chiuse gli occhi e con rauche grida continuò la penetrazione, aumentando il ritmo.
Diede alcuni colpi contratti e si fermò.
Estrasse il pene gocciolante, mentre un filo di sperma usciva dal buco.
Si udì una voce.
– il suo tempo è scaduto, può andare –
L’uomo si tirò su i calzoni ed uscì.
L’inserviente rientrò con una bacinella d’acqua e un asciugamano.
Li porse ad Elle.
– Lavati –
Lei eseguì l’ordine.
– Ora siedi, togliti le mutande e rimetti giù la gonna –
Elle eseguì.
Il marito si mordeva le dita ansioso di vedere cosa sarebbe successo.
Rientrò l’inserviente con tre militari di leva.
Indicò la donna che stava seduta con le mutande in mano.
– Tocca a voi – e uscì.
I tre giovani si guardarono indecisi ridacchiando.
Il più alto si avvicinò ad Elle, le tolse le mutande dalle mani e rimase a guardarla. Lei alzò su di lui uno sguardo inespressivo e rimase ferma.
– Perché aveva delle mutande in mano? -chiese uno degli altri due.
– Forse se le è tolte – disse il più alto –
– Dai – fecero i due al primo – faccela vedere –
Il più alto sorrise.
– Venite più vicino, ragazzi, qui ce né per tutti! –
I tre giovani attorniarono Elle.
Il più alto le mise le mani sulle ginocchia, le aprì, poi con la mano sollevò la gonna, ma non riuscì molto.
– Falla alzare! – gridarono gli altri due – dai! mi comincia a diventare duro! –
Il primo prese la mano di Elle e la fece alzare in piedi.
Poi si rivolse ai due.
– Coraggio ragazzi, tocca a voi! –
I due si avvicinarono e le sollevarono la gonna.
Apparve loro la peluria fra le cosce abbondanti. Si guardarono in faccia.
– Accidenti quanta roba! altro che quello stecco della Susanna, e poi è grande! – Lentamente uno avvicinò la mano al pelo setoso e sentì che era umidiccio.
– Falle aprire le gambe e cerca la fessura – suggerì il più grande.
Elle aprì le gambe e il giovane introdusse la mano nel morbido triangolo.
Con le dita inesperte cercò la fessura e trovatala introdusse il dito.
Uno si cominciò a toccare tra le gambe dove era diventato gonfio.
– Stai calmo!- disse il più alto – glielo metterai dentro! –
Il giovane deglutì.
– Non riesco a resistere! mi devo toccare! –
Il più alto intervenne.
– Prendilo fuori –
L’altro estrasse dai pantaloni il membro rigido.
– Daglielo in mano e dille di infilarselo –
Elle prese il pene del giovane e lo infilò nella propria vagina-
– Adesso – continuò l’alto – spingi e sentirai! altro che farsele da solo! 
Il giovane spinse ma non riusciva a penetrare.
– Prendila per le cosce e tienila attaccata, poi vedrai che ti aiuterà –
Il giovane afferrò Elle per le grandi anche e cominciò a spingere.
Lei cercò di assecondarlo ed il pene entrò del tutto.
Il giovane si mosse mugolando e dopo alcuni colpi gridò
– Sto venendo! – alcune contrazioni ancora e si fermò ansante.
– Allora?  è meglio che farsi delle seghe? –
– Grandioso! voglio rifarlo! –
– Aspetta il tuo turno! riposati che t’insegno a metterglielo dietro –
– Dietro? –
– Sì caro, vedrai –
– Dai! fammi vedere! –
Il più alto fece voltare la donna.
– Accidenti che sedere! bello sodo! state a vedere! –
Aprì le chiappe di Elle e la fece chinare.
Sputò sulla propria cappella e la inserì nell’ano.
– Ora muoviti – ordinò – no! Aspetta ! toglietele la camicetta che voglio vedere quelle due tette! 
I due militari si precipitarono a togliere la camicetta, le slacciarono il reggiseno e si trovarono due enormi tette davanti.
– Forza ragazzi! – disse il più alto, tenendo il membro dentro -giocate un po’ con quelle tette! –
Prese la donna per i fianchi e cominciò a penetrarla vigorosamente facendole ballonzolare il seno.
Durò a lungo, mentre gli altri due palpavano vigorosamente le grandi mammelle, succhiando i capezzoli e palpeggiando la vagina con le dita. Finalmente il più alto venne ed inondò Elle di sperma.
– Ragazzi! – disse esausto – è stato eccezionale! –
– E io? –   chiese il terzo che si stava toccando il pene, dopo averlo preso fuori
– Adesso ti faremo provare piacere – disse il più grande – mettiti comodo in poltrona e togliti i calzoni –
Il ragazzo eseguì e l’altro disse alla donna.
– Ora glielo prendi in bocca e glielo succhi bene –
Elle si chinò sul ragazzo e preso il membro con le mani cominciò a succhiarlo, dalla cappella ai testicoli.
Il ragazzo chiuse gli occhi e cominciò a mugolare.
Dopo poco venne, inondandole la bocca-
– Io ne ho ancor voglia – disse quello che l’aveva penetrata per primo e voglio farlo anch’io di dietro –
– Accomodati – disse il più grande – ora lo faremo insieme –
Si sdraiò sul divano e fece mettere Elle su di lui.
– Allarga bene le gambe –
Poi rivolto all’altro.
– Lo vedi il buco? mettiglielo dentro, ci sei ? adesso glielo metto anch’io davanti e poi cominciamo, via! –
Cominciarono a penetrare Elle, davanti e di dietro. Quello dietro le palpava le tette e quello davanti gliele succhiava.
 Andarono avanti fino a raggiungere l’orgasmo e inondarono la donna di sperma, poi si fermarono ansanti.
Suonò un campanello: era finito il tempo!
I due uomini dietro il vetro avevano osservato la scena in silenzio.
L’esperto era indifferente, il marito eccitatissimo.
Il primo parlò
– E’ rimasto contento? –
– Moltissimo! quanto durerà l’effetto? –
– Per ora solo quattro ore –
– La posso portare via? –
– Prego, si accomodi –
Il marito strinse la mano all’altro, entrò nel salotto dove Elle si era rivestita e la portò fuori dell’istituto.
Non stava nella pelle per provarla.
Per prima cosa scelse un cinema, frequentato da persone viziose.
Entrò e si diresse verso la platea.
Era uno spettacolo mattutino e nella sala c’erano poche persone: l’ideale. Sussurrò ad Elle
– Vai nella toilette, togliti le mutande e torna qui –
La donna ubbidì.
– Ora siediti sotto la galleria –
Lei si diresse verso le poltrone sotto la galleria e sedette. Lui salì e si sporse: la moglie era proprio sotto di lui, in posizione perfetta
Era al massimo dell’eccitazione e non vedeva l’ora che qualcosa accadesse.
Terminò la proiezione e si accesero le luci.
In sala c’erano una decina di spettatori. Si girarono un poco attorno e alcuni notarono la donna sola.
Il marito vide che la cosa aveva creato un certo fermento Si spensero le luci. Dopo alcuni minuti, il marito si accorse che due individui si erano alzati ed erano andati a sedersi vicino ad Elle.
Lentamente uno dei due appoggiò la mano sul ginocchio della donna ma questa non si mosse.
Incoraggiato, cominciò a risalire verso le cosce. Evidentemente era meravigliato della mancanza di reazione ma nello stesso tempo voleva approfittare di una tale occasione.
Il marito vide che la mano scopriva le gambe e risaliva verso il bacino.
La mano arrivò al culmine della gamba e l’uomo si accorse che Elle era senza mutande.
Il suo atteggiamento cambiò. Si voltò verso di lei, e con l’altra mano scoprì le due gambe fino all’inguine.
L’altro uomo di fianco si era accorto anche lui della cosa e si sporse verso il primo dicendo qualcosa. Poi il marito vide, che mentre il primo affondava le mani fra le gambe il secondo le apriva la camicetta.
Le mammelle, non sostenute dal reggiseno emersero nella loro nudità. Incredulo questi affondò il viso e le mani nel petto candido palpando e baciando i capezzoli. Il marito seguiva affascinato la scena.
I due uomini si guardarono indecisi sul da farsi.
Poi il secondo si aprì i pantaloni, prese fuori il membro e avvicinò la testa di Elle al suo pene. Questa si chinò, ma non potendo riuscire, si alzò di lato e si chinò sull’uomo per succhiarle il membro.
Così facendo vide quasi in faccia all’altro, l’enorme sedere. Questi, senza perdere tempo, le sollevò la gonna scoprendolo totalmente. Poi, si alzò a sua volta, le si mise dietro ed estratto il proprio membro lo infilò nella vagina.
Cominciò a dimenarsi spingendo avanti e indietro la donna.
Il marito era al massimo dell’eccitazione. Si prese in mano il pene e cominciò a masturbarsi.
Intanto di sotto, in platea alcuni si erano accorti di quanto avveniva e altri tre spettatori si raggrupparono attorno ai tre. Quello che l’aveva penetrata, con colpi frenetici dimostrò di stare venendo. Con un sospiro si accasciò.
Uno spettatore gli batté una mano sulla spalla. Si scambiarono alcune parole, poi, il primo si fece di lato e il secondo, lo sostituì.
Estrasse il pene, pulì alla meglio Elle e la penetrò a sua volta. Altre persone si avvicinarono e cominciarono a parlare.
Uno di questi, si fece largo, prese la donna per un braccio e la portò fuori della fila in un lato. Il marito dalla galleria si spostò a sua volta.
Usciti dalla fila, l’ultimo la prese dal davanti e la penetrò mettendola contro il muro. Poi, si fermò e fece un cenno ad un altro.
Questi si mise dietro la donna, estrasse a sua volta il pene e la penetrò dal didietro, Cominciarono così a spingere Elle avanti e indietro, mentre gli altri osservavano bramosi.
Ormai tutti era raggruppati attorno e a turno, la penetrarono chi davanti, chi dietro. Dopo essersi appagati, uscirono uno per volta lasciando Elle sola. Il marito scese e la portò fuori..
 

 

 

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