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Storia di una ragazza qualunque – 1° capitolo – La scoperta

By 27 Gennaio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

“Fanculo, fanculo e ancora fanculo !”
Erano questi i miei unici pensieri mentre salivo coll’ascensore verso l’appartamento in cui vivevo coi miei genitori, dopo una serata a dir poco deludente.
Ero andata col mio ragazzo ad un festa, dove lui aveva avuto la bella idea di ubriacarsi in meno di un ora così da costringermi a riportarlo a casa sua, dove mi ero anche toccato subire la ramanzina di sua madre, come se la colpa della sua stupidità fosse mia.
Una volta davanti alla porta di casa, pensai che forse i miei stavano ‘approfittando’ della mia assenza, in fondo erano solo le undici, e loro sapevano bene che normalmente non rientravo prima delle due.
Decisi quindi di entrare senza far alcun rumore, in modo da lasciarli liberi di finire quello che forse avevano iniziato.
Passando davanti allo loro camera compresi subito che dentro la temperatura doveva esser incandescente, se non altro per i gemiti di mia madre Lisa.
Me ne stavo andando sorridendo in camera mia quando udii una voce che certamente non era quella di mio padre.
All’inizio pensai che stavano guardando un film porno con un volume un po’ troppo alto, ma poi la curiosità mi spinse a sbirciare dalla toppa della serratura, per rimanere senza fiato.
Un ragazzo di colore stava sodomizzando mia madre messa carponi, mentre mio padre le teneva le chiappe aperte !
Ma non era ancora finita, infatti subito dopo il ragazzo ebbe l’orgasmo venendo dentro mamma, e mio padre corse a pulirle il sedere, prima di fare lo stesso col pene del ragazzo.
Scappai sconvolta nella mia camera, riuscendo non so come a non fare alcun rumore, chiudermi dentro per mettermi sul letto e piangere senza sosta.
Certo mia madre era ancora una gran bella donna, con un fisico notevole per la sua età e due grandi tette ancora abbastanza sode, a cui molti uomini sarebbero corsi dietro, ma il vederle fare la corna a papà, con lui nella stessa stanza e per di più ‘attivo’ in quella maniera, mi lasciò con mille domande e nessuna risposta.
Quella notte non riuscii a chiudere occhio, rivedendo nella mia mente quella scena così perversa di mia madre con un altro.
Certo pensandoci bene il ragazzo aveva una gran mazza, ma non poteva essere l’unica risposta a tutti i miei perché.
Quando cominciò ad albeggiare il sonno prese il sopravvento sui miei pensieri, e così mi svegliai poco prima di pranzo, trovando mia madre in cucina, sorridente come sempre, intenta a cucinare.
“Buongiorno signorina, vedo che abbiamo fatto tardi anche stanotte !” mi disse come entrai in cucina “Pensa non ti ho sentito neanche rientrare.”
“E grazie al cielo !” pensai fra me, prima di darle un bacio sulla guancia e prepararmi un espresso.
Ma nonostante mi sforzassi per sembrare normale, più la guardavo e meno la riconoscevo, sembrava quasi che quella di fronte a me non fosse più mia madre, ma una tale Lisa, una donna affamata di sesso senza alcun pudore o decenza.
“Sai ieri sera sono tornata presto, saranno state le undici …” dissi all’improvviso, e per un attimo lei si bloccò, prima di riprendersi come se non immaginasse nulla di quello che avevo visto.
“Davvero, e come mai ?”
“Sai il mio ex, perch&egrave ormai non lo voglio più vedere, s’&egrave ubriacato per l’ennesima volta lasciandomi sola con la madre, e non sai che palle mi ha fatto quella li.”
“Anna devi capirla, &egrave pur sempre una mamma e …”
“Magari non si fa scopare da un ragazzo di colore davanti a suo marito !” esplosi piena di rabbia “Perché &egrave questo che hai fatto ieri sera, o credi che non lo sappia ?”
“Per piacere siediti, credo che ti debba una spiegazione.” mi rispose quasi gelida.
“Sentiamo sono proprio, ma proprio curiosa.” dissi mettendomi a cavalcioni su una sedia.
“Vedi per puro caso, e ti prego di credermi, ho scoperto che tuo padre andava con una trans.” iniziò a raccontarmi dopo essersi seduta davanti a me “Non puoi immaginare come mi sia sentita, tradita dall’unico uomo che abbia mai avuto, e non con una donna, ma con una che ha il cazzo ! Per qualche giorno non ho detto nulla, ma poi &egrave stato inevitabile affrontare l’argomento, e devo dire che lui &egrave stato fin troppo sincero.
Per fartela breve il sesso con me non l’appagava più, e così ha cercato altrove quello che non aveva più in casa, lasciando uscire allo scoperto una latente omosessualità che ha sempre avuto.”
“Papà &egrave frocio ?” esclamai incredula
“No &egrave solo bisessuale, ma non &egrave questo il punto. Io lo volevo lasciare, ma lui m’ha detto che se volevo potevo andare con chi volevo, anzi che se lo facevo in sua presenza sarebbe stato anche meglio. Così ho voluto a mio modo vendicarmi, facendogli prima cercare un vero uomo in rete, e poi invitando a casa il bull, cio&egrave il maschio da monta, che poi sarebbe il vero dominante della situazione. All’inizio ero tesa, ma quest’uomo ha saputo sciogliermi come neve al sole, così che mi concedessi completamente a lui, godendo veramente forse per la prima volta in vita mia. Quando quell’uomo se ne andò, tuo padre mi voleva scopare, ma io mi sono negata, e come avrei potuto fare altrimenti visto che ‘quello’ aveva un cazzone tale da far scomparire quello del mezzo finocchio. Col tempo abbiamo trovato dei bull bisex a cui tuo padre succhia il cazzo prima che questi mi scopino, Ovviamente quando hanno finito lui pulisce tutto, credendo forse d’impossessarsi della loro virilità, a parte quando viene Alfonso, lui gli sborra direttamente in faccia quando non l’incula.”
Le parole di mia madre, normalmente così forbita, quasi stucchevole, mi lasciarono molto turbata, soprattutto quando scese nei ‘particolari’, e di come adesso godesse molto di più che da giovane.
“Vedi figlia mia, c’&egrave chi dice che le dimensioni sono relative, ma sono solo frottole, un bel cazzo di trenta centimetri vale molto di più di uno di quindici, perché ti riempie tanto da farti sentire femmina sul serio.”
“Ma sei un porca !” dissi a voce molto alta ed alterata.
“Può essere, ma intanto io me la spasso mentre tu cosa fai ? Passi da un ragazzo all’altro con le quali fai la difficile e non sai ancora nulla del vero sesso.”
In effetti non &egrave che avesse molto torto, ma i ragazzi coi quali uscivano sembrava pensassero solo a divertirsi e scopare, ed io non mi volevo certo ‘svalutare’ come tante mie amiche.
Soprattutto non potevo vedere quei ragazzi che pretendevano prestazioni degne di un film porno, come se tutte le donne dovessero esser per forza delle maiale pronte a tutto pur di soddisfarli.
Io invece non disdegnando il sesso pretendevo che prima di tutto ci fossero dei sentimento forti, visto che la mia prima volta era stata con uno stronzo che mi aveva presa in giro, giurandomi eterno amore, per poi vantasi della mia ‘iniziazione’.
Per fortuna dovetti prepararmi per andare al lavoro, e così quella insolita discussione finì, ma nei giorni seguenti, e soprattutto nelle notti, non facevo che ripensare a quanto avevo visto, senza trovare pace.
Una notte arrivai perfino a masturbarmi immedesimandomi nei panni di mia madre, sodomizzata da uno sconosciuto davanti agli occhi del mio ex.
Mi misi anche carponi per cercare di capire cosa potesse provare una donna in quella situazione, pur non sfiorando il mio buchetto ancora vergine, ritrovandomi distrutta e con una voglia immensa di sesso.
Così nacque in me la folle idea di rivedere i miei avere un rapporto con quello che mia madre chiamava bull.
Lavorando in polizia mi bastò fare gli occhi dolci con uno delle intercettazione, per avere tutto quello che mi serviva, cimici, registratore, webcam in miniatura e via dicendo.
Così venni a sapere di un loro incontro per il giovedì sera, proprio quando ero di servizio, ma riuscii a sistemare le videocamere nei quattro angoli della camera in tempo e collegarle col mio PC, prima di dover uscire di casa.
Quando tornai erano quasi le sette, ed i miei dormivano profondamente ignari di quanto avevo combinato, e dopo una veloce rinfrescata misi le cuffie e avviai la registrazione.
Dopo qualche minuto a scorrimento veloce vidi mia madre che legava suo marito al letto per poi mettergli una pallina in bocca e legarla con una cinghiettina di cuoio.
La porca si era sistemata da gran puttana, con un miniabito e delle autoreggenti nere a rete larga, e per di più non aveva messo nessun tipo d’intimo, infatti le sue grosse tette ballonzolavano ad ogni suo anche piccolo movimento.
Non appena lei finì di legare mio padre, entrò un uomo di colore non bello ma fisicamente prestante, che iniziò subito a dominare la situazione.
“Vedo che hai già sistemato il cornuto.” disse a mia madre palpandole vistosamente il sedere “Sai stronzo stasera aprirò la fica a questa puttana che hai sposato, prima di sfondarle il culo, ma se farai il bravo alla fine ti permetterò di farti una sega sulle sue tette.”
“Oh Mike la tua voce da sola mi fa già bagnare.” le rispose quella donna che sempre meno riconoscevo come mia madre “Perché non ti metti comodo così ti faccio un bel pompino tanto per iniziare.”
L’uomo si tolse la maglietta per poi far scendere pantaloni e slip, mettendo così in mostra un pene a dir poco mostruoso. Nonostante fosse ancora floscio, gli arrivava quasi a metà gamba, e pur non essendo gonfio era perlomeno più grande di diametro di quello del mio ex.
“Dai puttana tanto lo sai come mi piace che lavori il mio cazzo.” le disse Mike dopo essersi seduto in poltrona.
Mia madre prese quel gigante con una mano per sollevarlo, e segarlo molto lentamente, mentre la bocca andava sui testicoli per leccarli. Per me che considerano un pompino qualcosa di molto disdicevole vederne uno fatto in quel modo fu uno shock, non meno di vedere la donna che mi aveva partorito inginocchiata come una prostituita prendere in bocca quella belva per succhiarla con libidine.
“Sei proprio una gran troia.” continuò l’uomo “Credo che una sera vi porterò con me dove gioco a biliardo, certo i miei amici non hanno una cazzo come il mio, ma a uno piacciono i culi bianchi, così tornerete a casa tutti e due col culo rotto.”
“A me basta il tuo.” gli rispose mia madre mettendogli il pene fra le tette che aveva nel frattempo scoperto “Non sai come godo quando mi sbatti davanti a quel frocio che poi beve la tua sborra.”
Ero quasi disgustata da quell’osceno spettacolo e stavo per spegnere tutto, quando Mike disse a mia madre di mettersi sul letto perché la ‘voleva montare’.
Lei, come se fosse la cosa più naturale del mondo, si tolse l’abito per mettersi sdraiata a fianco di mio padre, quindi il nero se saltò sopra, penetrandola con pochi violenti colpi.
La stanza fu subito riempita dai gemiti di piacere dei due amanti, oltre che dalle loro sconcezze, e quasi inconsapevolmente mi toccai un capezzolo, trovandolo turgido. Stupita da questo fatto abbassai lo sguardo, e vidi che si era formata una piccolissima pozza d’umidità proprio sotto le mutandine leggere che portavo.
Cosa mi stava succedendo ?
Vedere mia madre scopare con uno sconosciuto, in quello che si poteva considerare un pessimo film amatoriale mi stava eccitando ?
Mettendomi in testa che quello era solo sudore infilai una mano nelle mutandine, ma la realtà era che ero bagnata per l’eccitazione, e non per il caldo.
Usando lo zoom di una cinepresa andai dritta sul pene dello stallone, accaldandomi ancor di più.
Pur sapendo che era sbagliato a prescindere, il solo vedere quello splendore entrare ed uscire, sempre più bagnato dalla passera, mi stava piacendo.
Un dito scivolò fra mie grandi labbra dandomi una scossa di piacere, ritrassi la mano vergognandomi di me stessa, ma poi bastò che mio sguardo cadesse nuovamente sul monitor, per far si che riprendessi a toccarmi con ancor più voglia.
Stavo per avere un orgasmo quando Mike si tirò indietro ordinando a mia madre di mettersi carponi.
“Adesso voglio il tuo culo puttana !” le disse senza mezzi termini.
“Non sai come aspettavo questo momento.” rispose lei mettendosi sopra mio padre “Fai vedere a questo cornuto come si fa godere una donna. E tu frocio immagina come godreesti con un palo del genere nel tuo culo schifoso, anzi magari l’hai già preso schizzando come un pivello non appena l’hai sentito dentro.”
Per un attimo provai una profonda pena per mio padre, mai poi vidi che aveva il pene in piena erezione, certo paragonato a quello di Mike quasi scompariva, ma voleva dire che anche lui era un maiale e che stava godendo.
Quello che accadde successivamente però mi sconvolse come non era ancora successo. Mike puntò la sua grossa cappella sul buchetto di mamma, ed io stavo già per sentirmi male al solo pensiero che la sodomizzasse.
Quando però lui diede una specie di via, lei spinse all’indietro e lui in avanti, riempiendola quasi completamente col suo randello.
Mia madre urlò, ma non di dolore come credevo, bensì di piacere, ed io tornai a toccarmi desiderando l’orgasmo come mai mi era successo.
“Si sfondami, aprimi, rompimi tutta !” urlo lei senza più alcun ritegno.
“Sei l’unica donna che conosco che lo prenda così nel culo !” le rispose Mike “Neanche le puttane della tangenziale si fanno inculare così.”
“Non parlare e scopami bastardo ! E poi riempimi di sborra ma prima fammi godere.”
Il letto sobbalzava ad ogni affondo di Mike, mentre due dita mi davano quel piacere che poco prima aveva provato mia madre, anche se il suo doveva per forza esser stato molto di più.
Venni mordendomi le labbra per non far rumore poco prima che vedessi il loro orgasmo bloccarli facendomi sembrare due statue di marmo.
Quando si ripresero mia madre liberò la bocca del consorte per poi sedercisi sopra.
“Puliscimi il culo stronzo, e fai in modo che non rimanga nulla altrimenti m’incazzo. E tu Mike dammi il tuo cazzone da leccare. Lo sai come mi piace quand’&egrave coperto dal nostro piacere.”
L’uomo le porse il membro che lei lecco con cupidigia, toccandosi la passera, come se tutto quello che aveva fatto non fosse stato sufficiente a soddisfare la sua libidine. Poi lei lo liberò del tutto per farlo masturbare sulle sue tetta, davanti agli insulti di Mike che iniziò a rivestirsi. A papà bastarono pochi tocchi di mano per venirle sul seno, e subito dopo fu costretto a bere il suo stesso seme, come ulteriore umiliazione davanti ai due amanti.
Mia madre s’alzò per baciare l’uomo che l’aveva praticamente usata, per dimostrare la sua superiorità come maschio, aggrappandosi a lui.
I due si baciarono a lungo prima che lei l’accompagnasse alla porta, per tornare in camera come se non fosse successo nulla.
I miei genitori infatti si sistemarono per la notte senza dirsi una sola parola, quindi lui spense la luce, ed io fermai il video.
Guardai l’orologio e vidi che erano quasi le nove, se mamma non era già in piedi certamente lo sarebbe stato ben presto, così spendi il PC e mi buttai sul letto, dove nonostante tutte quelle emozioni, crollai quasi subito in un sonno profondo.
Quando mi svegliai andai in cucina dove li trovai, e finsi di non sapere nulla di quello che era successo la sera precedente, ma dentro di me salva la voglia di provare non dico quel tipo di sesso, ancora troppo estremo, ma qualcosa di certamente più appagante di quello fatto sino a quel giorno.
Prima però aspettai che uscissero per togliere cimici e webcam, quindi cercai di pensare un mio piano d’azione, ma alla fine conclusi che l’unica soluzione era rivolgersi a mamma.

Continua.

Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
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