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Valeria ep.3 (gita in barca e..)

By 30 Ottobre 2023No Comments

Il mattino dopo mi svegliai grazie alla luce che pervase la stanza, occhi aperti ma non muovevo un muscolo, aderente al mio corpo quello di Valeria, quasi sopra di me.. appena realizzai, ebbi un’erezione, come era possibile svegliarsi in certe posizioni dopo una notte di sonno..? Non sapevo darmi una risposta, forse il mio inconscio avrebbe potuto..
Mentre riflettevo Valeria si svegliò, si avvinghiò ancora di più a me per cercare due coccole e mi disse..

Valeria_ che bello svegliarsi in questo posto magico e che bello svegliarsi con te accanto, sentire il profumo del tuo corpo il contatto della tua pelle, le tue mani che mi rassicurano..

Io_ vale spiegami un po’ una cosa, ma cosa ti ha preso ieri sera alla festa di paese..? poco prima hai fatto sesso con Bruno e sembravi molto coinvolta, un’ora dopo ti sei persa a ballare con quello sconosciuto lasciandoci soli e senza un’apparente motivo.. capisco la voglia di fare la figa, ma non ti sembra di aver esagerato..? Senza rimprovero, ma credo che non sia stato opportuno, specialmente nei confronti di Bruno..

Valeria_ con Bruno sono stata benissimo fino a quando non mi ha scopata, mi sono trovata in una situazione mai provata ed incapace di essere me stessa, mi sono sentita schiava consapevole e consenziente, senza rendermi conto di dove stavo andando.. l’ho evitato apposta per raccogliere i pezzi e fare ordine. Se Bruno non accetterà la situazione di ieri sera, pazienza, l’importante che lo farai tu e che continuerai ad essere dalla mia parte: mi sono trovata su quel divano e con lui che mi diceva cosa dovevo fare, seduta su quel grosso pene che per me è fuori misura, in altra situazione non avrei mai fatto sesso, ma invece mi sono fatta scopare e ho fatto tutto quello che potevo per dargli piacere…. non credere che mi sia piaciuto. Ieri sera mentre ballavo mi sentivo un’altra, avvertivo qualcosa di diverso tra le gambe, si…hai capito bene, la mia fica non era più la stessa.

Io_ ma Vale, io ho avuto tutt’altra impressione, mi sembrava che stessi gestendo la situazione con efficacia e che ti stesse piacendo.. si ok, magari inizialmente ti ha fatta sudare, ma poi sembrava te lo stessi godendo.. comunque se hai deciso così, a me va bene, con Bruno ristabilisci un minimo di distanza tanto da non trovarti nuovamente con le sue mani tra le gambe… è un uomo intelligente, capirà.

Volevo sapere cosa le aveva preso ed avevo capito il suo stato d’animo, con lei potevo parlare di tutto e anche quella mattina ne avevo avuto conferma. Era il momento di alzarsi e di raffreddare il mio cazzo che nel frattempo della conversazione si era goduto le sue coscie morbide.
Quella mattina avevamo appuntamento con Francesco al porticiolo e prima con Bruno per andare tutti insieme, Valeria controllò il telefono e vide un SMS, era il suo nuovo amico che dava confermava al programma pensato la sera prima, mi preparai velocemente, doccia veloce e costume più maglietta, dissi a Valeria che la colazione l’avremmo fatta al bar, lei dopo la doccia si perse nella borsa degli indumenti, non era complicato, la giornata prevedeva una gita in barca, per tanto un costume ed un asciugamano poteva bastare, magari una maglietta per emergenza freddo..
Alla fine lei decise per un costume nero con pezzo di sotto a perizoma ed un vestito da mare rosso.. bello e soprattutto sexy. Uscimmo insieme, Bruno era già fuori casa che ci aspettava, ci salutammo e salimmo sul Mehari.

Bruno_ buongiorno ragazzi, dormito bene?
Abbiamo appuntamento con Chiara al porticiolo, quindi andiamo direttamente.

Io_ ciao Bruno, si dormito benissimo, solo che dovremmo fare ancora colazione e ci stavamo chiedendo se lungo la strada troveremo un bar..

Bruno_ si si non vi preoccupate di questo, al porto c’è un bar e anche molto frequentato: Vale, non apri bocca stamattina, come stai?

Valeria _ sono ancora un po’ intontita dal risveglio, magari dopo un buon caffè andrà meglio..
Tu stai bene?

Bruno_ si benissimo, ti confesso che il giro in barca mi sta intrigando, nonostante tutto ieri sera hai fatto bene a sedurre Francesco, è una persona interessante..

Valeria non rispose ed anzi, l’affermazione di Bruno le diede un po’ fastidio, tra le sue parole si intuiva una sorta di superiorità, come se avesse voluto dirgli che non gli fregava niente di lei e di come aveva passato la serata.
Partimmo e poco dopo arrivammo al parcheggio del porticiolo. Ci incamminammo con Bruno che faceva strada e finalmente arrivammo a destinazione, li trovammo anche Chiara, che nell’attesa si era seduta ad un tavolino con davanti una tazzina di caffè: la ragazza si era messa un pareo blu e sotto si intravedeva il costume di colore rosso, un bel vedere.. Bruno la saluto affettuosamente ed io non mi trattenni da darle un bacio, Valeria dopo averla salutata le fece i complimenti per il pareo, indubbiamente stava bene e gliene diede atto, anche se conoscendola, rosicava un po’..
Poco dopo arrivo Francesco in tenuta da mare, pantaloncini e camicia bianca, occhiali da sole ed un sorriso coinvolgente, dopo il caffè con brioches, tutti uscimmo per iniziare l’avventura in mare con il nuovo amico, ero curioso di vedere la sua barca e mentre camminavamo sul pontile, scommettevo su quale potesse essere.. combinazione era l’ultima, un cabinato datato ma tenuto bene, entrai subito in argomento e gli chiesi le caratteristiche, mi disse che era 10,25 MT largo 4,20 MT due motori diesel 180cv ognuno, Sirena era il nome che le avevano dato.. salimmo a bordo e per prima cosa Francesco ci chiese di togliere le scarpe, accese i motori e ci fece visitare l’interno. La dinette era davvero molto spaziosa, e tutta trasformabile in posti letto, una cabina doppia ed il bagno parecchio spazioso, volendo ci si poteva vivere, fornelli lavandino da un lato e tavolo per carteggio con tutta la strumentazione per la navigazione, dall’altro.. sopra il tetto aveva i doppi comandi per la navigazione, ma in quel caso la governò da dentro.. salpammo navigando lungo la costa ed andammo verso l’isola di San Pietro, sulla prua c’era un prendisole che per l’occasione Francesco attrezzo con i cuscini dedicati, in poppa c’erano delle sedute a divanetto che coprivano i tre lati, con al centro il tavolino. Valeria e Chiara chiesero a Francesco se potevano prendere il sole in prua anche durante la navigazione, lui rispose di sì, intanto la velocità non era eccessiva, così entrambe si misero in costume, Valeria si tolse il vestito e sfoggio il suo costume nero, il pezzo di sotto a perizoma scompariva tra i glutei evidenziando un sedere rotondo, mentre il pezzo di sopra copriva poco più dei capezzoli.. anche Chiara aveva un bel fisico, il sedere era veramente degno di sguardi, il seno più contenuto faceva onore ad una probabile seconda.. anche lei esibì il suo costume rosso, un mini bikini che lasciava poco da scoprire, entrambe andarono a sdraiarsi in prua, mentre parlottavano tra loro..
Bruno le raggiunse velocemente ed intrattenne con un po’ di conversazione, io invece rimasi con Francesco alla guida della barca, da dentro potevamo vedere le ragazze e Bruno mentre tra una risata e l’altra si raccontavano aneddoti, Chiara era molto intraprendente e simpatica, perfettamente a suo agio, invece Valeria un po’ frenata, forse dalla presenza di Bruno.
La navigazione procedeva tranquilla, il mare era calmo e c’era pochissimo vento, quasi tutto derivato dalla velocità della barca, le ragazze, ormai immobili, si erano abbandonate al calore del sole e alle carezze della brezza, mentre Bruno si godeva la navigazione sulla prua appoggiato con la schiena al tientibene della coperta, cosi pensai che sarebbe stato carino andare a godermi il sole in loro compagnia. Mi sdraiai vicino a Valeria, lei si accorse e mi accarezzo una gamba, così con le nostre spalle aderenti e le mani solleticate dal loro dorso, vivemmo quei momenti di libertà: sentivo che quella mattina, senza di me, si sarebbe sentita sola e per questo non potevo fare finta di niente..dopo il discorso del mattino, mi resi conto che la sua autostima aveva preso un colpo basso e Bruno con le sue parole, non aveva certo migliorato la situazione. Francesco uscì dalla postazione di comando e venne a dirci che ormai eravamo a buon punto, si trattava solo di trovare un posto dove buttare ancora: ci avvicinammo ad una cinquantina di metri dalla riva e scelse di mettersi in rada, spense i motori e il gorgoglio dell’acqua sullo scafo si fece più presente mentre il dondolio cullava i nostri corpi.
Chiara e Bruno si alzarono e chiesero a Francesco se era possibile farsi un bagno, lui disse che non c’era problema, ma che per scendere in acqua era meglio farlo dalla poppa, anche perché servita da una scaletta: Chiara si tolse il pezzo di sopra e si tuffo dal bordo, Bruno scese dalla scaletta con molta calma, ed entrambi nuotarono con qualche bracciata.. io chiesi a Valeria se aveva voglia di farsi un tuffo, ma lei mi rispose che preferiva rimanere a prendere il sole, Francesco si avvicinò a lei, si assicuro che stesse bene e si sdraio’ accanto. Vedendo la situazione decisi di farmi un tuffo anch’io e raggiungere gli altri, che nel frattempo erano quasi arrivati a riva.
Francesco conosceva bene quel tratto di costa e si fermò in un posto veramente bello, la spiaggia di sabbia bianchissima circondata da un tratto di scogliera, non aveva una via di accesso dalla terra ferma, potevamo godere di una privacy invidiabile.. nuotai e raggiunsi i miei compagni di avventura e ci sdraiammo sul bagna asciuga, lentamente il sole asciugava i nostri corpi dove l’acqua non arrivava, avvertivo il formicolio del sale che prendeva vigore sulla pelle, rimasi disteso a braccia e gambe aperte per diverso tempo.
Mi destai di colpo solo dopo che uno schizzo d’acqua mista sabbia mi raggiunse il viso, Bruno per giocare con Chiara gliel’aveva tirata, lei stette al gioco e coinvolse anche me.. dopo trenta secondi eravamo impanati di sabbia ovunque.. mi tuffai in acqua per lavarmi e così fecero anche loro, Chiara mi chiese se aveva ancora qualche residuo sulla schiena e nei capelli, così mi avvicinai e le tolsi il poco rimasto: la leggera brezza insisteva sulla pelle esposta provocando una lieve sensazione di freddo e mentre le mie mani ancora si occupavano di lei, dal seno adolescente svettarono capezzoli desiderosi d’attenzioni, i nostri corpi erano quasi a contatto e nella trasparenza dell’acqua osservavo i suoi glutei sfiorare il mio costume: quando le passai le mani tra i capelli e sul collo, lei si appoggiò a me in segno di abbandono, poi si volto’ e viso contro viso ci baciammo dopo qualche secondo.. la sua bocca era calda, umidissima, la sua lingua vorticava lenta e sicura intorno alla mia, le mani che ormai erano a contatto con i nostri corpi, perlustravano ogni centimetro a disposizione. I piccoli seni spingevano contro il mio petto e anche grazie all’eccitazione del momento avvertivo quei capezzoli turgidi e pronunciati bucarmi la pelle.. sotto il mio costume successe di tutto, ormai il mio sesso si era preso tutto lo spazio possibile, mentre la sua pancia gli premeva contro, speravo prima possibile in un suo dolce massaggio.

Chiara_ Marco come baci bene, non riesco a toglierti la lingua dalla bocca, sei molto eccitante..

Le sue parole mi spinsero ad osare di piu, le infilai le dita sotto il costume di quel tanto da afferrarle il sesso, la pelle liscia sotto le mie dita testimoniava la completa assenza di pelo, le trovai subito il clitoride e iniziai una stimolazione lenta, una pressione leggera a tratti piu decisa.. il suo corpo iniziò a reagire, le gambe si allargarono e le braccia si strinsero intorno a me più forti, la sua lingua rallentò quasi a fermarsi ed avvertii il suo respiro più forte.. intorno a noi il mondo si era fermato, eravamo soli e liberi da ogni pensiero, le sue mani mi afferrarono il costume con la voglia di strapparmelo di dosso e strinsero quel pene che faceva il tifo per lei:

Chiara: Marco non ti fermare!! Sto venendo.. mi stai facendo godereee.. godo!godo!godo! Aaahhhhhh….Aaahhhhhh…..che bello…AAAAAAHHHHHHHHH….

La carica sessuale di questa ragazza era eccezionale, l’avrei scopata dentro l’acqua a costo di berla tutta, ma decisi di aspettare una situazione più comoda, la sua fica depilata era troppo invitante per non donarle la mia lingua e questo era sicuramente un valido motivo per dirle:

Io_ ritorniamo sulla barca, staremo più comodi, intanto Bruno mi sembra rilassato a godersi il sole..

Lo chiamai e gli dissi che noi tornavamo a bordo della barca, lui mi rispose che rimaneva ancora un po’ a godersi la spiaggia e così nuotammo verso l’imbarcazione e salimmo a bordo. Raccolsi gli asciugamani ed aiutai Chiara ad asciugarsi, la pelle d’oca rendeva il suo corpo ruvido, la tela dell’asciugamano faticava a scorrere anche sul seno ed i capezzoli sempre più duri, testimoniavano il brivido che l’ avvolgeva. La sua schiena aderente al mio petto raccoglieva il calore del mio corpo, le sue mani afferrarono il mio pene da sopra il costume, mentre continuavano a guidare il telo sopra il suo seno: la feci girare e ci baciammo profondamente:

Io: andiamo di sotto in cabina senza attirare l’attenzione, ti va?

Lei mi rispose di sì, entrammo sottocoperta e aprimmo la porta della cabina.. davanti a noi il letto matrimoniale con in primo piano il culo di Francesco che ondeggiava sopra il corpo di Valeria, stavano scopando intensamente e per questo eravamo stati presi in contropiede: ci allontanammo per sederci nella dinette, lei mi guardava con occhi pieni di passione, mentre nelle mie orecchie penetravano i gemiti di Valeria.

Francesco _ che bella fica che hai! la sento stretta e fradicia, sento il cazzo esplodere dentro, è da ieri che sogno di scoparti, il tuo corpo ha rapito i miei occhi fin da subito, quando ballavi sognavo di essere sotto il tuo vestito e con la faccia in mezzo a queste meravigliose tette.

Valeria_ mi stai facendo impazzire, ti sento in gola, non ti fermare voglio godere ancora e ancora e ancora…ANCORA!!! Aaahhhhhh… Siiiiii….AAAHHHH… SEI UN TORO!!! IL MIO TORO!!! OOOOOHHHHHH…

Non l’avevo mai sentita sfrenata in quel modo, Francesco la scopava con ritmo e non accennava a rallentare, ad ogni spinta si avvertiva il suono dell’aria che fuoriusciva dalla vagina, ad ogni spinta Valeria emetteva vocali di godimento ed il letto non smetteva di lamentarsi con cigolii eloquenti:
Chiara mi fece riavere da quella situazione a tratti imbarazzante, a tratti eccitante, abbassandomi il costume per toglierlo completamente, si inginocchiò a terra e inizio a baciarlo con la sua bocca calda, per poi afferrarlo e succhiarlo lentamente limonandolo con la lingua..
La mia erezione si fece completa, i testicoli scomparvero dalla base del membro ed il glande divenne lucido dal gonfiore, presi la nuca della mia nuova amica e le diedi un ritmo diverso, volevo sentire la profondità della sua bocca, sentivo il contatto con la sua gola e lei, presa dalla passione, assecondava il mio desiderio: si faceva scopare la bocca meravigliosamente cingendone perfettamente la forma.. Ma morivo dalla voglia di avere la sua fica depilata tra le mie labbra, la volevo leccare, la convinsi ad alzarsi dal pavimento per sedersi su un divanetto, le tolsi il costume e mi tuffai con la faccia tra le sue gambe, gliele alzai sopra le mie spalle, le allargai le labbra molto pronunciate ed iniziai a limonare con il suo clitoride, leccare una fica depilata aveva un gusto diverso, la pelle morbida e vellutata aderiva alle mie labbra come una cosa sola, le sue labbra grondanti di umori mi bagnavano il mento, pochi secondi ed avvertii la pressione dei suoi talloni sulla mia schiena, iniziava ad inarcarsi per avvicinarsi di più, arrivando a prendermi per i capelli e spingermi contro il suo sesso infuocato: Chiara era una ragazza davvero calda, inizialmente non l’avevo capito, molto composta anche se divertente, distaccata dai doppi sensi, ma evidentemente non avevo capivo nulla, con mia grande soddisfazione..

Chiara_ Siii Marco non ti fermare.. è meraviglioso, hai una lingua fantastica..Mi fai godere mi fai godere mi fai godere.. si si si si si si vengo! vengo! VENGOOO …… ahhhhhhhhuuuuhhhhhh

Che buon sapore che aveva chiara, una spremuta del suo sesso direttamente sulla lingua, la sua vagina fradicia e lucida era pronta ad essere penetrata, il mio pene rimasto duro per tutto il tempo era pronto all’unione..

Chiara_ Marco voglio fare l’amore, sto morendo dalla voglia di sentirti dentro di me, SCOPAMI ! E baciami, fammi sentire tua!

La feci distendere su quella panchetta scomoda, mi avvicinai sopra di lei e appoggiai il glande alle sue labbra carnose, lei mi abbracciò la schiena con le gambe e mi tiro verso di lei, entrai lentamente nel suo corpo, sentivo il calore della sua eccitazione contagiare i miei sensi ed iniziai a muovermi.. uscivo e rientravo lentamente, il suo corpo diventava sempre più accogliente, ormai potevo percorrere tutta la profondità della vagina e darle il piacere che voleva, accelerai le penetrazioni spingendomi completamente dentro, lei mi dettava il ritmo da tenere con le sue gambe strette ai miei fianchi.. in perfetta sincronia, i nostri corpi bagnati di sudore, scivolavano sulla panchetta foderata di finta pelle, le mie spinte spostavano il corpo di Chiara che per non allontanarsi dal piacere si aggrappava alle mie spalle, la sentivo respirare forte, la voce rotta dal godimento esclamava la passione che stava vivendo e dopo avermi abbracciato forte mi disse:

Chiara_ non fermarti ti prego, sto per venire ancora, mi stai facendo volare Marco, non ti fermareee..
DAI! DAI! DAI! AAAHHHHH…GODOO, SIII, SIIIII, SIIIII, GODOOOOO…..

L’erotismo di questa ragazza mi faceva impazzire, quando godeva sembrava che le esplodesse qualcosa dentro e riusciva a trasmettermi le sue emozioni semplicemente respirando..
Anche io mi stavo avvicinando all’orgasmo e per non correre rieschi mi tirai fuori e la feci alzare, la baciai con passione e senza dirle nulla prese il membro tra le mani e mi fece venire..mentre il mio corpo si irrigidiva e senza che un fiato mi uscisse dalla gola, le sborrai sulla pancia e sulle tette.. lei teneramente mi abbracciò subito dopo ed io ripresomi dall’orgasmo appena vissuto la strinsi forte e ci baciammo limonando come prima… i nostri corpi nuovamente aderenti alla nostra pelle, si divisero i frutti della nostra passione.

Valeria_ AAAHHHH, SIIII …. ANCORA SIIII… VENGO! VENGO! VENGO! VENGOOOOO… AAAUUUHHHH….
Basta basta, non c’è la faccio più, ma come fai a resistere così tanto, mi stai ammazzando!

Curioso mi avvicinai alla porta della cabina e vidi Francesco in ginocchio sul letto con il pene ancora in erezione, Valeria lo convinse a sdraiarsi e glielo prese tra le labbra… lui le chiese di fare più veloce, non contento si alzò con il busto, le premette la testa sopra il membro e glielo fece ingoiare di più, Valeria posizionata lateralmente al corpo di Francesco, si reggeva con le mani al materasso e assecondava più possibile la passione del suo amante, i seni sbalonzolavano col ritmo di quel pompino forzato e finalmente riuscì a farlo venire.. lui la blocco con le sue braccia forti e le riverso un orgasmo completo in gola.. Valeria si tiro su da quella posizione tossendo, sapevo che quel genere di finale non le piaceva, ma non gli disse nulla e rimase a guardarlo con ancora la bocca gocciolante di sborra. Io e Chiara ci allontanammo in silenzio e dopo essere risaliti in coperta, ci tuffammo per rinfrescarci..
L’acqua era fantastica i nostri corpi ancora nudi galleggiavano senza muoversi, invitai Chiara ad avvicinarsi e l’ abbracciai afferrandola per il sedere, lei assecondo il movimento allargando le gambe ed avvinghiandosi al mio corpo, io per non affogare mi attaccai alla scaletta di risalita ed iniziammo nuovamente a giocare con le nostre lingue.

Bruno_ Chiara Marco dove siete..? Tutto bene?

Io _ Bruno siamo in acqua, adesso arriviamo..

Così risalimmo la scaletta io porsi l’asciugamano a Chiara e ci sciugammo, scesi sotto coperta per recuperare i costumi e notai che Valeria e Francesco erano ancora distesi sul letto, stavano riposando dopo la maratona, lasciai perdere e ritornai da Chiara per restituirgli il pezzo di costume quasi invisibile..
Bruno mi chiese di Valeria e Francesco, gli risposi che erano in cabina .. così ci sedemmo a poppa, Bruno trovo il frigo con delle birre e ne stappo tre..
Ormai l’ora di pranzo era giunta, avevamo tutti fame ma Francesco ancora si negava, così mi alzai dal divanetto e scesi sottocoperta, lo chiamai con tono deciso e subito dopo lo vidi uscire dalla cabina.. gli chiesi se era possibile pranzare e mi rispose che in un minuto sarebbe stato da noi..
Tornai da Chiara e Bruno, dissi loro che Francesco stava arrivando, così finimmo di goderci la birretta stappata poco prima..
Poco dopo Francesco si fece vivo, venne a sedersi vicino a noi e ci propose spigola alla griglia, pensai subito ad uno scherzo, invece mi assicuro che aveva tutto il necessario e mi chiese se volevo dargli una mano. Accettai volentieri e Chiara si uni a noi.. preparammo il necessario e dopo che Francesco puli’ il pesce lo cucinammo dentro ad una piastra di ghisa simile ad una padella.. in poco tempo servimmo il pranzo, io e Chiara pensammo ad apparecchiare, Francesco porto il cibo e Bruno penso a servire il vino bianco..

Io_ Francesco ma Valeria dov’è ?

Francesco_ credo che sia ancora in cabina, vai a vedere se ha voglia di pranzare con noi..

Così scesi sottocoperta e chiamai Valeria.. lei mi rispose dalla cabina e la raggiunsi:

Io_ Vale cosa fai ancora qui, abbiamo preparato il pranzo e ti stiamo aspettando, dai vieni..

Valeria_ Marco mi sento stanca, Francesco mi ha scopata per un’ora senza fermarsi mai.. sembrava un toro meccanico.. mi sento il fuoco in mezzo alle gambe.. c’è stato un momento che credevo di vomitargli addosso..
Eravamo sui lettini a prendere il sole, dopo che voi vi siete allontanati per fare il bagno, ha iniziato a baciarmi teneramente, ha iniziato a toccarmi il seno, mi ha tolto il costume e dopo avermi chiesto di sdraiarmi mi ha baciato i capezzoli… li succhiava, li mordeva delicatamente, mi stava facendo impazzire.. contemporaneamente mi accarezzava le coscie, poi mi ha afferrato il bordo del perizoma e lo ha sfilato quel tanto da scoprirmi tutta.. ero persa tra le sue braccia ed andava tutto benissimo, poi mi ha detto che in cabina c’era un letto e saremmo stati più comodi..
Mi ha fatto entrare nella cabina prima di chiudere la porta, mi ha spogliato completamente e ha iniziato a baciarmi, a limonarmi, a masturbarmi, a strizzarmi i capezzoli , mi ha fatto sdraiare sul letto e mi ha aperto le gambe e con la lingua… non capivo più nulla, la sua lingua mi faceva volare, sai quanto mi piace essere leccata e lui l’ha fatto divinamente.. ho raggiunto il primo orgasmo in meno di un minuto mi sentivo la vagina fradicia di saliva, completamente sdraiata sul letto: a quel punto si è alzato dal pavimento e con una mossa si è tolto il costume, davanti a me il suo membro completamente eretto, dritto sull’ombelico con una grossa vena che lo percorreva, con il glande completamente esposto.. una meraviglia della natura, così bello non lo avevo mai visto, sembrava dipinto, mi alzai per prenderlo nella mano e baciarlo, ma lui mi disse di sdraiarmi e di aprire le gambe, lo sentii salire sul letto con.le ginocchia , posizionarsi tra le mie gambe ed appoggiare la punta del pene proprio li..
È rimasto fermo in quella posizione per guardarmi negli occhi, io fradicia della sua saliva aspettavo di sentirlo dentro, di godere con lui, volevo quel capolavoro dentro di me, ma lui sembrava volesse tenermi in pausa, passo più volte il glande sulle labbra, per mettere fine a quella tortura lo afferrai per le spalle e gli dissi “SCOPAMI!”
Da quel momento si è trasformato in un’animale assatanato, è entrato tutto dentro di me con un solo colpo, facendomi chiudere le gambe dal male, senza badare alla mia supplica di fare piano è partito a cavalcarmi con forza e velocemente, lo sentivo sbattere nell’utero ogni secondo, i primi minuti erano insopportabili, poi il piacere ha preso il sopravvento, iniziavo a goderlo e quello che inizialmente era dolore e fastidio si è trasformato in piacere , dopo il primo orgasmo ne sono seguiti altri e tutti diversi.. non so dirti Marco…una cosa fuori dal normale, quel cazzone non accennava a cedere all’orgasmo,

Io_ Vale vai a darti una lavata con l’acqua fredda, e vieni su a mangiare qualcosa.. dopo pranzo ti fai un bagno in mare e vedrai che ti fara bene.. dai alzati.

Così ritornai in coperta e mi unii ai commensali, loro avevano già iniziato a dividersi il cibo, dissi loro che Valeria stava arrivando e preparai due porzioni per noi, Francesco mi chiese se andava tutto bene, gli risposi di sì e che si era solo addormentata.
La cottura del pesce era perfetta, morbido all’interno e croccante in superfice, vino bianco fresco e soprattutto la mano di Chiara che mi accarezzava una coscia, un film da premio Oscar.. poco dopo arrivò Valeria, si mise a sedere vicino Francesco e pranzo’ con immensa soddisfazione: finimmo di bere il vino e proposi di fare il caffè, chiesi il permesso a Francesco e mi adoperai per prepararlo, Chiara mi segui ed insieme scendemmo sotto coperta e in dinette, in un attimo preparai la caffettiera e nell’attesa che fosse pronto, mi dedicai a quel fiore che mi era stato donato, i suoi capelli ancora bagnati ed un po’ mossi le nascondevano parte del viso abbronzato, il suo corpo, che il mare aveva dipinto con il sale, aderiva al mio trasmettendomi un leggero solletico, lo sguardo dei suoi occhi verdi e grandi come due more, riscaldavano i miei sensi e le sue mani correvano lungo il mio corpo alla ricerca del mio sesso pronto ad essere accarezzato.. mi lasciai andare al suo invito e le baciai le labbra.. ancora loro, le nostre lingue, di uovo assieme per conoscersi sempre di più, i suoi capezzoli duri tra le dita, sempre più pronunciati e le nostre mani tra le gambe, ancora e sempre più eccitanti..mi inginocchiai davanti a lei come volerla adorare, le spostai il costume e diedi luce a quella morbida fica carnosa, passai le dita all’interno delle labbra e scoprii quel bottone infuocato che aspettava solo di essere spento..lo assaggiai con leggerezza e lo bagnai di saliva, iniziai a percorrere la sua circonferenza per finire a stimolare l’apice, le mani di Chiara afferrarono i miei capelli e mi costrinsero a rimanere in quella posizione comoda per entrambi, le sue gambe si allargarono maggiormente aprendole la strada del godimento, ma ad un tratto la caffettiera pronunciò la fine del nostro gioco e dovetti rialzarmi per spegnere il fornello: Chiara mi guardo con occhi tristi, delusi, mi chiese di continuare ma non potevamo, gli amici di sopra ci stavano aspettando e se avessimo continuato sicuramente saremmo stati interrotti da qualcuno di loro: lei si ricompose delusa e tornammo al tavolo del pranzo col caffè tanto atteso ed un po’ inopportuno.
La conversazione scorreva piacevolmente, Valeria rideva e si stava divertendo, Francesco e Bruno parlavano tra loro scambiandosi pareri, esperienze e informazioni, quei posti erano casa loro, non si trovavano mai in disaccordo: le loro vite non si erano mai incrociate, ma avevano molti aspetti in comune, erano entrambi separati da anni, non avevano figli ed avevano avuto un passato da imprenditori nella zona.. insomma due amici o nemici mancati. Chiara si confronto con loro raccontando un pezzo della sua storia, io ancora non sapevo gran che di lei, non c’era stato il tempo di parlare e non mi dispiaceva affatto..si era trasferita da Torino dopo gli studi con il suo fidanzato, volevano avviare un’agenzia turistica, ma le cose non andarono bene, il progetto falli e la tensione tra loro si fece insostenibile. Lei ora lavorava come agente, oltre gestire le proprietà di Bruno si occupava anche di altre situazioni, era contenta di come stavano andando le cose e confidava nella possibilità di incrementare con il tempo.

Chiara_ ragazzi scusate l’interruzione, ma vi lascio ai vostri discorsi e vado a godermi un po’ di sole.. Vale tu cosa fai? Mi fai compagnia?

Valeria_ si molto volentieri, ma prima vorrei farmi un bagno veloce.. Marco vieni anche tu?

Io ovviamente le dissi di sì, era quello che le avevo suggerito prima di pranzare, ormai erano passate due ore ed un bagno ci poteva stare, così ci alzammo e ci tuffammo nello splendido mare, un leggero brivido e poi solo stupendo.. lei si avvicinò a me per parlarmi, forse voleva dirmi qualcosa oltre che rinfrescarsi, la distanza dalla barca era ragionevole per avere un po’ di privacy, così le chiesi come si sentiva e lei mi rispose:

Valeria_ sapevo che avresti capito, volevo chiederti un tuo parere su qualcosa che è successo quando tu e Chiara facevate il caffè.. il disagio di prima mi è passato, mi sento ancora tutta rotta ma va meglio..
Ti dicevo.., in vostra assenza sono rimasta con Bruno e Francesco, loro mi hanno coinvolta nei loro discorsi ed ho avuto l’impressione che Francesco cercasse di farmi parlare con Bruno e di stemperare la situazione che da stamattina si è creata, mi ha pure spinta verso di lui fisicamente facendomi sedere tra loro, ha fatto apprezzamenti sul mio fisico, chiedendo a Bruno se era daccordo: tu ti sei accorto di qualcosa?

Io_ non mi sono accorto di nulla, ma c’è da dire che Francesco è una persona ragionevole e forse rendendosi conto del clima tra voi, avrà preso iniziativa senza suggerimenti alcuni.. comunque la cosa migliore sarebbe che il tuo disagio con Bruno finisse e che guardassi avanti, prima di ieri sera ne parlavi bene e ne eri affascinata.. non voglio forzarti ma riflettici su.. se mi accorgo di una complicità tra loro ti dico. Adesso andiamo a prenderci un po’ di sole..

Le parole di Valeria mi avevano rasserenato, forse anche lei stava valutando un riavvicinamento con Bruno, ero curioso di capire se l’intraprendenza di Francesco fosse spontanea o per effetto di discorsi avvenuti tra loro: comunque bastava attendere e le carte si sarebbero scoperte.. nel frattempo c’era Chiara, frutto squisito dalla fragranza inebriante, risalimmo a bordo e ci avvicinammo ai lettini di prua.
Mi sdraiai vicino a Chiara che ormai era immersa nella quiete e nel dondolio dell’imbarcazione, mi avvicinai al suo viso e le diedi un bacio, lei non fece un movimento, mi disse solo “finalmente sei arrivato”
Valeria nel vedere la nostra complicità mi diede un pizzicotto nel culo, pensai che dopo il tempo che avevo passato con Chiara, quello che c’era stato e la complicità che si era creata, Valeria non mi avesse ancora chiesto nulla a riguardo, come se non si fosse accorta o non volesse interferire: sicuramente era dalla mia parte e voleva solo il mio bene, mentre pensavo a queste cose le toccai la mano e lei ricambio stringendomela forte..
Mi addormentai non so per quanto, la voce di Francesco entro nel mio sonno e mi sveglio quasi di soprassalto:

Francesco _ hei ragazzi, con Bruno si pensava di rientrare in porto e organizzarci per cenare in qualche locale tipico, magari prima andiamo a casa per cambiarci e poi ci ritroviamo in paese: che ne pensate? Marco mi daresti una mano con le manovre?

Tutti accettammo con piacere, così mi alzai e mi misi a disposizione del comandante, mentre seguivo le indicazioni di Francesco notai che Bruno raggiunse le ragazze per sdraiarsi vicino a loro, Valeria sorridente sembrava accettare la sua presenza con tranquillità, Chiara rimase per poco e poi mi raggiunse al timone, notai che Francesco sorrideva vedendo Bruno e Valeria parlare, in quel momento ebbi l’impressione che qualcosa di strano ci fosse, ma attesi senza indagare oltre. La navigazione procedeva tranquilla, il comandante si fidava delle mie manovre e mi lasciava fare, la rotta per il ritorno l’aveva impostata lui, per tanto dovevo solo tenere gli occhi aperti ed eventualmente fermare la barca od evitare l’ostacolo.. Francesco mi disse di fare attenzione, si diresse verso la prua per raggiungere Bruno e Valeria e si sdraio su un materassino per unirsi ai loro discorsi, si avvicinò alla guancia di Valeria e le diede un bacio.. lei ricambio con trasporto unendosi alle sue labbra e così rimasero per qualche attimo..
Dai comandi della barca e attraverso il parabrezza vedevo Valeria in mezzo a due uomini maturi e che entrambi l’avevano scopata, a distanza di un giorno.., riflettendo su questi avvenimenti non mi spiegavo come potesse essere successo.
Il tempo passava e la navigazione procedeva senza problemi, Chiara seduta sul mio stesso sedile e tra le mie gambe, il profumo dei suoi capelli era l’ossigeno di cui avevo bisogno, le avvolgevo i fianchi facendole sentire il mio calore, lei abbandonandosi alle mie attenzioni si lascio andare al contatto con il mio corpo..
In prua Valeria sembrava si stesse godendo il corteggiamento dei due uomini, Francesco, che forte dell’intimità ricevuta poche ore prima, non perdeva occasione per avere un contatto fisico con lei, Bruno che per non sentirsi il terzo incomodo la intratteneva con simpatia e discorsi divertenti.. entrambi vicini al corpo di Valeria che sdraiata tra loro a seno scoperto rapiva i loro sguardi: decisi di interrompere gli avvenimenti, mi scusai con Chiara ed andai da loro, dissi a Francesco che il porto si stava avvicinando e che non volevo fare casini..per tanto sarebbe stato meglio che ritornasse al timone. Rimasi con loro e mentre esternavo la mia soddisfazione per la giornata passata in barca, Valeria disse che doveva andare in bagno.. si alzò e la vidi sculettare verso la scaletta per scendere sottocoperta:

Io_ Bruno mi fa piacere vedere che fra te e Valeria i rapporti siano ritornati amichevoli, avete avuto modo di chiarirvi? Hai per caso parlato con Francesco della situazione di stamattina?

Bruno: si Marco, abbiamo parlato con Francesco presente e lui è stato molto ragionevole, lei mi ha detto che con me si è sentita usata e per questo voleva allontanarsi, Francesco ha saputo cosa è successo tra di noi e come pensavo si è reso disponibile a farsi da parte per non creare problemi a nessuno, ma Valeria lo ha tranquillizzato dicendogli che con lui è stata bene e che preferirebbe le rimanesse vicino: a questo punto penso che Valeria stia giocando con entrambi, sapendo che proviamo molta attenzione nei suoi confronti e che voglia vivere questa vacanza libera da ogni inibizione, dando sfogo a tutta la sua fantasia.. non ti preoccupare, Francesco è una persona splendida, sono sicuro che non le darà problemi.

Le poche parole tra me e Valeria, mentre facevamo il bagno, mi avevano fatto pensare ad una forma di insicurezza, lei si sentiva parte di un gioco subdolo dei due uomini e forse ingannata.. ma le parole di Bruno lasciavano intendere il contrario, secondo lui, Valeria si stava divertendo cercando di avere esperienze sessuali con uomini eterogenei, come se volesse vivere le fantasie accumulate in quarant’anni.. dovevo capire meglio e parlare con lei seriamente. Comunque gli amici maturi erano brave persone e questo mi tranquillizzava abbastanza, fino a quel momento si erano comportati bene, approfittando solo della disponibilità di Valeria…ma chi non lo avrebbe fatto..?
Arrivammo in porto e dopo aver ormeggiato sbarcammo tutti tranne Francesco, che doveva finire di sistemare, probabilmente si sarebbe fermato in barca per farsi una doccia e cambiarsi per la serata, dopo esserci accordati su dove rincontrarci andammo verso la macchina, Chiara aveva la sua auto e dopo esserci salutati andò a casa a prepararsi, Bruno, Valeria ed io saltammo sul Mehari e ritornammo alle nostre case:

Bruno_ ragazzi ci vediamo tra un’ora, Francesco mi ha parlato di un locale in paese abbastanza bello, dove servono un menù locale a base di pesce.. con lui ci incontriamo direttamente lì, con Chiara ci vediamo dal porticiolo e andiamo assieme.. intanto è poco distante.

Lo salutammo ed andammo a casa per prepararci, appena entrati mi spogliai e mi infilai sotto la doccia, dopo poco arrivò anche Valeria ed insieme sotto l’acqua ci insaponammo.
Ci accarezzammo i corpi come fosse la prima volta, lei correva sul mio petto per scendere lungo i fianchi, insaponò i glutei e l’inguine, prese il pene ormai eretto e lo massaggiò scoprendo il glande, scese ancora sui testicoli per non tralasciare nulla..nel mentre io mi dedicavo alle sue splendide tette, con entrambe le mani, le impastavo di bagnoschiuma indugiando sui capezzoli, la abbracciai per sentirli sul petto nel mentre le frizionavo la schiena, per poi dedicarmi a quel sedere a mandolino: le nostre mani sembravano non volersi più fermare, sia io che lei eravamo eccitati ed ormai ad un punto che…non ci si poteva più fermare..
Cercai tra le sue gambe, la sua eccitazione vinceva lo scorrere dell’acqua, il medio trovo la via tra le labbra e andò a sbattere sul clitoride già gonfio.
Lei afferrò il membro scoprendo il glande, con le mani scivolose dal sapone inizio una lenta masturbazione, ci unimmo con le labbra e con le lingue che parlavano di desiderio e concentrati sui nostri sessi ci avvicinavamo all’amplesso:

Valeria_ che cazzo duro che hai, lo sento pulsare nella mano, voglio sentire la tua sperma uscire tra le mie dita, voglio godere insieme a te..

Che bella che era la voce di Valeria specialmente quando l’orgasmo stava per rapirle i sensi, mi abbraccio forte con un braccio e si strinse più che poteva al mio corpo, io le afferrai una natica ed insieme arrivammo all’orgasmo atteso: lo sperma tra le sue dita contribuiva allo scorrimento della sua mano, le mie dita fradice di umori rimasero prigioniere delle sue gambe ormai incapaci di assecondarne le intenzioni. Rimanemmo ancora qualche minuto sotto il getto d’acqua ed uscimmo per finire di prepararci.

Io_ Vale sei la solita, non posso farmi una doccia con te senza finire per sborrare come un ragazzino..
Ho parlato con Bruno e mi ha raccontato del vostro chiarimento davanti a Francesco, lui è convinto che stai giocando con loro facendo leva sui loro ormoni.. secondo lui stai dando sfogo alla tua sessualità lasciandoti corrompere dalla fantasia che fino a poco tempo fa frenavi: questo ti risulterebbe più facile grazie all’anonimato di una giovane donna in vacanza lontana da casa. Che intenzioni hai? Veramente vuoi tenere il piede in due scarpe? Vuoi che perdano la testa per te?

Valeria_ la sensazione di essere stata usata da Bruno è reale, mi sono allontanata da lui per vedere la sua reazione e per prendere forza nei suoi confronti, si è sentito messo da parte e non capiva il motivo: gli ho spiegato come ho vissuto la serata a casa sua e che per questa ragione mi sono distaccata, lui mi ha assicurato che non era nelle sue intenzioni e gli dispiace aver dato questa impressione.
Ho deciso di lasciare correre gli eventi rimanendo attenta ai miei desideri, per tanto non frenerò l’entusiasmo nei miei confronti e se vorrò divertirmi con loro, lo farò.
Forse Bruno ha ragione in merito alle mie fantasie, devo ammettere che sa il fatto suo anche in fatto di psicologia..
Adesso prepariamoci ed aiutami ad essere desiderabile..

Per il momento mi sembrava chiaro che Valeria tenesse in pugno la situazione, non sapevo fino a dove si sarebbe spinta ed ero curioso di conoscere nuovi sviluppi, comunque Bruno aveva colto nel segno e forse lei ne era rimasta ancora di più affascinata.
Ci preparammo per uscire, Vale mi mostrò quello che aveva da mettersi e le suggerii un vestito marrone tessuto fantasia, lungo a vita alta, con scollo a V spalle e parte della schiena scoperte..un sandalo con tacco ai piedi e capelli sciolti sulle spalle. Il vestito donava una luce particolare alla pelle abbronzata, sopra il punto vita il seno libero si evidenziava sotto il tessuto morbido e sulla lunghezza molto abbondante, cadeva sul sedere nascondendone la forma e sulle gambe con spacco leggermente laterale fino alle caviglie : Il sandalo la slanciava valorizzandone le forme..
Stava benissimo, elegante e sexy, forse con un tocco di smalto alle unghie sarebbe stata perfetta, ma per quello non c’era tempo.
Uscimmo di casa per attendere Bruno dalla macchina, lei raggiante e consapevole della sua bellezza mi sorrise cercando un contatto fisico, io complice del suo atteggiamento la faci sentire ancora più bella e desiderabile.. Bruno uscì di casa qualche minuto dopo, si complimento con Valeria per quanto fosse bella e partimmo col Mehari e verso l’appuntamento in paese:
Valeria seduta affianco a Bruno sembrava una dea, il vestito sventolante le scopriva le coscie ed i capelli vorticavano nell’aria disperdendo il loro profumo, io seduto dietro di lei mi godevo l’aria frasca stuzzicandole un lobo dell’orecchio..
Arrivati in paese, Bruno parcheggio’ velocemente e ci avviammo verso il ristorante, fuori dal locale ci attendeva Chiara con un vestito lungo colore senape, spalline sottili, abbottonato sotto la scollatura e stretto in vita con cintura in stoffa.. anche lei con sandalo su tacco…bellissima!
La salutai baciandola e le feci i complimenti per la sua bellezza, lei arrossì un poco e cambiando discorso disse che Francesco era già dentro il locale, ci aspettava al bar.
Anche Bruno fece i complimenti a Chiara e propose di entrare per l’aperitivo.. il locale era bello, ben servito e ben frequentato, per fortuna che avevo pensato a portarmi un jeans estivo e camicia di lino, altrimenti mi sarei sentito fuori luogo.. Francesco si fece notare al bar e lo raggiungemmo, dopo i saluti prese Valeria per un braccio e ci propose di sederci al tavolo prenotato: la posizione offriva la vista sul porticciolo, le luci non troppo dirette offrivano un buon confort visivo e le sedute erano di notevole pregio, molto comode..
Francesco fece accomodare Valeria riservandole il posto d’onore, capotavola.. lui e Bruno ai suoi lati e di conseguenza, Chiara ed io uno di fronte all’altra. Il tavolo rettangolare posizionato all’angolo della sala offriva una buona privacy e Valeria si ritrova nuovamente tra due uomini affamati non solo di cibo.
Francesco fece portare una bottiglia di prosecco per aperitivo, i flute suonarono scontrandosi e brindammo alla serata davanti a noi.. il menù offriva dalla carne al pesce, tutti decidemmo per gamberi alla piastra e frittura mista, naturalmente dietro consiglio di Francesco.. evidentemente lui era un habitué del posto, per tanto lo lasciammo libero di decidere anche per il vino, la scelta ricadde su un bianco fermo. Tutto era perfetto, ottimo cibo, vino leggero e dissetante e Chiara di fronte a me, non perdevamo occasione per guardarci e sorridere per ogni occasione, Bruno e Francesco tenevano banco con discorsi di ogni genere e molto spesso coinvolgevano Valeria. La seconda bottiglia di vino era ormai finita e Francesco ne fece portare un’altra, io e Chiara non bevemmo molto, giusto un bicchiere per accompagnare il cibo squisito, ma quei tre ci stavano dando dentro.. Valeria rideva per ogni cazzata, anche Bruno e Francesco sembravano un po’ brilli e per me era una novità, visto che Bruno aveva dimostrato di accusare poco l’alcool. Arrivò il momento del dessert, io mi accontentai del caffè con amaro, Chiara fece la stessa scelta, mentre loro tre si fecero portare un dolce al limone ed un amaro:
Bruno propose di continuare la serata in un pub lì vicino e tutti fummo d’accordo, Francesco insistette per pagare e si fece portare il conto, così uscimmo dal locale e ci dirigemmo verso il pub.. io e Chiara camminavamo davanti a loro abbracciati, mentre Valeria dietro di noi, abbracciata ad entrambi come vecchi amici…mezzi ubriachi..
approfittava per farsi aiutare nella sua camminata ormai un po’ instabile, complice il tacco generoso del sandalo. Entrammo in un vicolo e trovammo l’ingresso del pub, il locale era caratterizzato da un ambiente molto discreto, dislocato in diverse salette tipiche degli edifici storici, l’arredamento richiamava il mondo dei pescatori, c’erano appesi timoni, remi, reti da pesca ed altri oggetti caratteristici, tavoli di legno un po’ grezzo e divanetti disposti intorno: c’era poca gente e non faticammo a trovare un posto per sederci, le luci erano basse la musica faceva da sottofondo senza condizionare la conversazione, io e Chiara ci sedemmo da un lato del tavolo e loro dall’altro, Valeria si mise in mezzo a loro e tutti e tre sullo stesso lato di fronte a noi. Arrivò la ragazza per prendere l’ordinazione, io e Chiara ordinammo due margarita, mentre loro tre liquore tipo crema al whisky: due minuti e arrivarono le consumazioni, il sale con l’alcol mi dava un contrasto erotico, anche Chiara rimase soddisfatta della scelta, Valeria assaggiò il liquore e le piacque, complimentandosi per la scelta con Bruno.. Francesco bevve di un sorso e ne chiese un’altro, mentre tutti eravamo ancora al primo giro.. Valeria era brilla, si comportava come la prima sera con Bruno, appoggiandosi al suo interlocutore, che in questo caso erano due.. Francesco si fece avanti abbracciandola e dandole un bacio, lei si abbandonò al suo gesto ricambiando l’attenzione.. raccolse il vestito lungo e accavallò la gamba sulla sua, avvicinandosi con il corpo.. Bruno sembrava spiazzato da quella situazione, ma in realtà anche lui si stava approfittando della situazione, le scostò lo spacco del vestito liberando la coscia vicino a lui e fece correre la mano libera da ogni impedimento.. io rimasi esterefatto da quello che stava succedendo e dal comportamento di Valeria, che senza obiettare, lasciava libera iniziativa al terzo incomodo.. probabilmente Francesco non si era ancora accorto perché intento a baciarla profondamente, invece Bruno aveva capito la situazione e forte del consenso di Valeria, approfittò sempre di più dell’occasione..
Ormai Valeria, circondata dalle attenzioni dei due uomini, si sentiva preda della loro eccitazione, con le gambe aperte offriva la sua parte più intima a Bruno, ma abbracciava e baciava con passione Francesco.. con una naturalezza spiazzante:

Valeria_ Francesco, che ne diresti di accompagnarmi fuori dal locale, mi gira la testa e vorrei andare a prendere un po’ d’aria.

Chiara, nel frattempo, si stringeva a me donandomi il profumo ed il calore del suo corpo, finiti i nostri drinks ci unimmo alla richiesta di Valeria ed uscimmo dal locale:

Bruno_ ragazzi, potremmo fare un giro nel centro storico e vedere cosa ci offre, altrimenti vi propongo di andare a casa mia e continuate la serata in tranquillità..

Francesco_ si è un’ottima idea, vista la situazione, andare a casa tua mi sembra la cosa migliore, ma non avendo la macchina devo chiederti di darmi un passaggio..

La richiesta di Valeria mi fece sorridere, probabilmente la sua fu una scusa per smarcarsi da una situazione che rischiava di diventare imbarazzante, usciti dal locale camminammo per le stradine del piccolo borgo marinaresco e raggiungemmo il parcheggio, Chiara ed io insieme con la sua auto e tutti verso casa di Bruno:
Ormai la strada la ricordavo, ma anche Chiara la conosceva e per questo arrivammo a destinazione velocemente, scesi dall’auto, le feci vedere la casa dove alloggiavo ed entrammo.. la voglia di stare assieme era forte e senza altre parole ci lasciammo andare alla passione che ci stava travolgendo: le tolsi il vestito facendolo scivolare a terra, mentre le nostre labbra aderenti nascondevano le nostre lingue, i suoi glutei divisi da un sottile filo di stoffa, si appoggiavano al tavolo della cucina, la presi di peso e la feci sedere sopra e con decisione le tolsi le mutandine.
Velocemente mi spogliai dei pochi vestiti estivi e mi ritrovai nudo ed eccitato davanti a quella splendida ragazza, la presi per i fianchi ed appoggiai il glande alle vagina, lei mi assecondo con i movimenti e la penetrai lentamente: ci muovevamo complici l’uno contro l’altra, le sue gambe mi cingevano i fianchi mentre io le sorreggevo la schiena per sgravarla del suo stesso peso, il tavolo sembrava fatto su misura per noi.. ad un tratto mi fece fermare e mi chiese di cambiare posizione, scese dal tavolo e si girò dandomi la schiena, si sdraio col seno su di esso e rimase ferma e bellissima in quella posizione.. la schiena di Chiara era atletica, ben definita e con spalle pronunciate al dorso, vita stretta e fianchi generosi che accompagnavano un sedere rotondo:
entrai nuovamente dentro di lei.. la posizione mi piaceva e piaceva molto anche a lei, la sua eccitazione bagnava il mio sesso che penetrava completamente, ma lei per non avvertire dolore frenava le mie spinte appoggiandomi una mano sull’inguine, ma stavamo volando e non ci si poteva fermare, tanto che lei mi invitò ad accelerare il movimento..

Chiara_ Marcooo Siiiiii così mi piace! siiiiii.. non ti fermare! non ti fermare! non ti fermaaareee… Uhhhh ahhhh siiiiiii vengoooo vengooo, ahhhhhhhhhh, ahhhhhhhhhh, mhhhhhh…

Quasi nello stesso momento arrivai all’orgasmo pure io e feci in tempo ad uscire per venirle su quello splendido sedere, lei si alzò e mi abbracciò stringendomi forte: Chiara mi stava dando delle emozioni diverse da quelle che provavo con Valeria ma altrettanto forti e coinvolgenti.. a proposito…

Io_ ma possibile che gli altri non siano ancora arrivati? Siamo qui da mezz’ora, sarà successo qualcosa? Avranno bucato? Cosa facciamo?

Chiara_ se vuoi do un chiamo a Bruno e sento che succede, ma se avessero avuto bisogno di noi ci avrebbero chiamato loro, io proporrei una doccia assieme ed ancora qualche coccola, ti va?

In effetti torto non lo aveva, ma non ero comunque tranquillo.. dopo una doccia veloce proposi a Chiara di sederci in giardino ad aspettare il loro arrivo, così presi due birre e la raggiunsi..
Il tempo passava, ormai era quasi un’ora che noi eravamo arrivati e di loro ancora nulla.. così le dissi di fare uno squillo a Bruno per sicurezza: Bruno rispose dopo un po’ e disse che andava tutto bene, Valeria si era voluta fermare perché non stava bene, ma stavano per arrivare.
Mi tranquillizzai e dopo pochi minuti arrivarono anche loro: andai verso Valeria e le chiesi come si sentiva, lei mi disse che andava abbastanza bene e di non preoccuparmi.
Bruno entro in casa e tutti ci accomodammo nel soggiorno accogliente, Valeria chiese a Bruno se poteva andare in bagno,Francesco la segui: Bruno ci offri da bere dello spumante e prese posto di fronte a noi, mi sembrava particolarmente contento ed esuberante, per niente scoglionato dalla brutta avventura del ritorno a casa, qualche domanda me la feci e di conseguenza gli chiesi:

Io_ Bruno, racconta un po’, ma cosa è successo con Valeria lungo la strada? Ha vomitato?

Bruno_ ma niente di grave, aveva un po’ di nausea, mi ha chiesto di femare l’auto per scendere e tranquillizzarsi un po’.. non è stata male.

Arrivò Valeria seguita da Francesco, lei bella e sexy come sempre, mi guardò con un sorriso e mi fece l’occhiolino, prese posto vicino a Bruno e accavallò le gambe, Francesco si sedette vicino a lei e tutti per un brindisi alzammo i bicchieri. Bruno intraprese una conversazione mentre io ragionavo sugli eventi, Chiara mi disse che doveva rientrare a casa, l’indomani aveva un impegno sul presto ed aveva bisogno di riposare, così si scusò con tutti e mi chiese se potevo accompagnarla alla macchina, ed appena fuori casa mi disse:

Chiara_ domani ci vediamo? Penso di finire l’appuntamento intorno alle 11, se vuoi possiamo pranzare assieme e farci un giro.. oggi sono stata molto bene e mi piacerebbe continuare a vederti..

Le dissi di sì…e come potevo negarmi a tanta dolcezza, oltre ad essere bella era pure amorevole, ci accordiamo per incontrarci da me e le dissi di portarsi il costume:
Un bacio ed andò via..
Rientrai a casa di Bruno, presi posto sul divano di fronte a loro e mi unii alla loro conversazione, i toni erano alticci, Bruno aveva uno strano modo di rapportarsi, evidentemente l’alcool liberava in lui un’indole più nervosa, mentre Francesco sembrava più bambinone, quasi sottomesso, divertente.
Valeria era al capolinea, appoggiata allo schienale del divano, non proferiva più parola, ogni tanto le partiva la risatina ma ormai il suo sguardo era prigioniero dietro le sue palpebre:

Io_ ragazzi credo che per noi sia l’ora buona per andare a casa, io mi sento stanco e Valeria sta quasi dormendo.

Francesco non fece una piega, anche lui probabilmente si sentiva stanco, mentre Bruno avrebbe voluto continuare la serata, ma accetto la mia scelta… Valeria non disse nulla, si girò per baciare ognuno di loro e augurando una buonanotte, si alzò e mi segui verso l’uscita.
Uscimmo di casa per entrare nel nostro alloggio: le girava la testa e barcollava un po’.. la accompagnai in camera e le diedi una mano a svestirsi, lei volle andare in bagno e dopo poco sentii il rumore della doccia.
Con un asciugamano legato al corpo ed i capelli raccolti, uscì dal bagno per sdraiarsi sul letto, le chiesi come si sentiva e lei mi rispose:

Valeria_ mi sento meglio, la doccia ci voleva..
Voglio dirti una cosa. Il nostro ritardo nel viaggio di ritorno dal paese non ha nulla a che vedere con la nausea ed al malessere, Bruno si è fermato in una piazzola nascosta da cespugli perché si sentiva messo da parte, voleva partecipare anche lui a quello che stava succedendo tra me e Francesco..
Dopo che tu e Chiara siete partiti dal parcheggio, Bruno ha preso la sua auto e ci ha fatti salire a bordo, io davanti e Francesco sulla panchetta posteriore..
Appena partiti Francesco mi ha abbracciata da dietro cercando di baciarmi, così mi sono voltata verso di lui per avvicinarmi alle sue labbra, era eccitatissimo, le sue mani sul mio corpo cercavano il seno, i capezzoli e le coscie leggermente divaricate.. Bruno vedendomi presa dal farmi toccare, capi che probabilmente ci stavo anche con lui, non so ancora se avessero pianificato la cosa prima di salire in auto, ma sembravano di comune accordo: senza indugio approfittò per allungare le mani, ma evidentemente non riusciva come voleva, per questo decise di fermarsi dove ti ho detto.
La luna si manifestava con un leggero chiarore, quando spense il motore il silenzio di quel posto isolato prese il sopravvento, Bruno scese dall’auto e passando dal lato opposto apri la portiera per farmi scendere, Francesco mi anticipo scavalcando fuori dall’auto per aiutarmi.. mi prese per i fianchi ed iniziò a baciarmi con passione, mentre provava a slacciarmi il vestito..
Nessuno di noi spendeva una parola riguardo a quello che stava succedendo, sembrava tutto concordato ma perfettamente improvvisato.. loro due che fino ad un giorno prima non si conoscevano, erano diventati contemporaneamente complici ed alleati, eccitati come ragazzini ed io l’amante di entrambi..finalmente Francesco mi slaccio il vestito e lo abbasso completamente, Bruno da dietro infilo le dita sotto l’elastico del perizoma, sentii scivolare la stoffa fuori dal sedere e cadere alle caviglie. Nuda con solo i sandali ed in piedi davanti a loro, sentivo le loro mani strizzare ogni parte del mio corpo, si respirava profumo di sesso, mi sentivo bagnata e vogliosa, completamente nelle mani di due uomini che non vedevano l’ora di scoparmi, dentro di me il cuore batteva forte e l’eccitazione di non sapere dove stavo andando mi pervase. Francesco si slacciò i pantaloni per toglierseli e mi trovai tra le mani il suo sesso duro come un bastone: continuò a baciarmi mentre le sue dita mi scrutavano la vagina, Bruno dietro di me afferrò i capezzoli stringendoli forte, mi stava facendo male ma quel dolore mi stava eccitando ancora di più, mi staccai da Francesco per piegarmi su quel cazzo bellissimo, finalmente riuscivo a baciarlo, a leccarlo e prenderlo in bocca.. lo feci entrare più possibile, lui muovendosi con i fianchi lo spingeva in gola, mentre la mia testa era tenuta ferma dalle sue mani, non potevo sottrarmi.. iniziai a sentire il pelo pubico solleticarmi il naso, lo avevo quasi tutto in bocca senza avvertire la sensazione di strozzamento, quel cazzo nodoso con quella vena in rilievo, entrava ed usciva facendomi vibrare le labbra che stringevo per sentirlo ancora di piu.. non credevo che fare un pompino potesse piacermi così tanto. Ero piegata in avanti e Bruno da dietro mi toccava la fica, sentivo le sue dita entrare dentro ed uscire simulando un rapporto.. ho provato un piacere indescrivibile, per la prima volta stavo facendo sesso con due uomini contemporaneamente, davanti a me il cazzo di un uomo nella mia bocca e dietro di me un altro uomo che poteva farmi quello che voleva, ero completamente nuda ed a sua disposizione…Marco! Non l’avevo mai provato, mi vergognavo pure a dirlo, ma era una mia fantasia da tempo.
Le sue dita mi davano un piacere infinito, le sentivo roteare all’interno come fosse un massaggio, il pene instancabile che mi scopava la bocca mi lasciava respirare a momenti alterni, ma i miei sensi ascoltavano le attenzioni di Bruno:
Smise di masturbarmi con le dita e continuo con la lingua, penetrandomi e leccando la mia eccitazione, le sue mani mi aprirono le natiche e la lingua proseguì alla ricerca dell’ano… Una strana sensazione, avvertivo qualcosa di morbido e viscido che provava ad entrare dentro con spinte leggere e rotatorie.. sentii il rumore di uno sputo e le sue dita toccarmi e cospargermi, mi stava facendo morire dalla voglia di essere scopata, si Marco! Scopata anche nel culo! lo so, non ho mai voluto, ma in quel momento ero pronta a fare tutto.
Senza rendermi conto avevo inarcato la schiena esponendomi di più, Bruno vedendo la mia reazione continuo a stimolarmi e lentamente sentii entrare qualcosa dentro, mi allargava delicatamente e poi usciva, e così per numerose volte.. poi un calore che non avevo mai provato, proprio dentro il sedere, mi sentivo sempre più violata e non volevo che smettesse, poi qualcosa di più grosso, forzava ed allargava di più, lui evidentemente si accorse perché sentii nuovamente sputare parecchia saliva, tanto che mi stava colando giù dalle gambe, mi sentivo allargare ancora, non capivo, mi piaceva e volevo continuare a sentire quella cosa che mi stava aprendo, forse uno, due o tre dita, con la voglia di sentire il suo cazzo, ma Francesco si tolse dalla mia bocca e mi fece girare verso Bruno e me lo trovai davanti:
Mi avvicinai con le labbra ormai indolenzite, lui mi prese i capelli e li raccolse dietro la mia schiena, aprii la bocca e feci entrare il suo pene. Rispetto a quello di Francesco, era più morbido, quasi gommoso, pur essendo più grosso, lo accoglievo meglio, la lingua sfregava sotto il glande stuzzicando il frenulo, i suoi fianchi si muovevano contro di me ed io aggrappata a loro.. ora dietro di me c’era Francesco, mi sentivo sfregare il pene sulla vagina ancora fradicia e senza esitare lo spinse dentro come al suo solito, di colpo! Mi arrivo allo stomaco, una fitta all’utero che mi fece piegare le gambe, mentre il cazzo di Bruno si piantava in gola.. insieme, le loro spinte, mi riempivano e soffocavano contemporaneamente, in bocca Bruno assecondava il ritmo di Francesco, mi iniziava a piacere, le natiche sbattevano contro di lui come delle sculacciate, le tette che sballonzolanti credevo mi si staccassero. Il cazzo di Bruno entrava ed usciva sbattendo prepotente in gola, il calore si stava facendo sempre più forte, ero bagnatissima e qualcosa colava dalle mie labbra, a tratti sentivo uscire l’aria che quel cazzone mi spingeva dentro.. sentivo che stavo per godere e mi aggrappai a Bruno un attimo prima: un orgasmo travolgente senza poter urlare a gran voce: Francesco continuava a scoparmi senza dare il minimo cedimento, un sapore strano in bocca e la voce di Bruno pronunciare “sborro!”Mi ha riempito la bocca, mi stava soffocando e ho mandato giù tutto.. quella sensazione di disagio mi ha distratta anche da Francesco: poco dopo Bruno si tolse con il glande perfettamente ripulito ed io con il mento ancora gocciolante.
Francesco si fermò, mi fece alzare dritta di fronte a lui, si avvicinò al mio corpo col suo membro che spingeva contro l’ombelico, mi alzo da terra ed entro nuovamente dentro di me.. mi sentivo impalata, lo sentivo in gola, mi ha sbattuto con una forza incredibile, non so come ha fatto ma in quella posizione avvertivo un piacere diverso, più intenso, mi tenevo ferma con le gambe intorno ai suoi fianchi e lui afferrandomi per le natiche governava il movimento.. arrivai all’orgasmo nuovamente e questa volta urlai come se fossimo soli al mondo. Poco dopo venne anche lui, mi fece scendere da quel fisico possente e mi sborro sulla pancia.. poi mi chiese di aiutarlo a pulirsi, non so cosa mi abbia preso, ma glielo leccato perfettamente. In quel momento suono’ il telefono di Bruno e poco dopo arrivammo anche noi a casa.
In questo momento mi sento colpevole verso me stessa, anche un po’ nei tuoi confronti, in questo momento non rifarei niente di quello che ti ho raccontato, ma ho vissuto un’esperienza e sensazioni mai provate, è stata la follia di una sera, al buio con due uomini, per strada come una prostituta.. qualsiasi cosa tu voglia chiedermi, fallo domani, voglio dormire.. scusami

Continua..

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Mar Maro

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