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Era dolce e insicura, ma i suoi pantaloncini aderenti la tradirono. Venne da me sola in cantina mentre suonavo la batteria. Passo la porta e dopo pochi passi rimase ferma. I suoi pantaloncini gialli avevano una macchia proprio sotto la figa. Si era bagnata ma forse, non se ne era accorta. La invitai a sedersi sopra di me per dare qualche colpo di batteria. Lenta e composta si sedette sopra di me, e mentre con le bacchette in mano colpiva malamente i tamburi gli sussurrai all’orecchio: Lo sai che se ti prendo qui adesso, ti regalo una scopata che ricorderai per sempre? Si fermò e strinse le cosce e sospirò per lo sgomento. Sei bagnata non hai visto? Dammi la mano, ti faccio sentire. Guidai la sua mano dentro le mutande e sentimmo insieme il fluido della sua eccitazione che le aveva ormai impregnato tutta la figa. Strinse ancora di più le cosce stringendo le nostre mani in un morsa che non dava scampo. Lo senti il cazzo che ti preme sul culo? Anch’io sono eccitato, molto. perché non ti rilassi? Qui non ci vede ne sente nessuno, e nessuno mai saprà di noi. Mi piaci tutta. Togliti la maglietta voglio toccarti le tue belle tette sode. Sono grandi, come piacciono a me. Tolta la maglietta mollo la morsa delle cosce e gli toccai con foga le tette da dietro. Ansimava silenziosamente e inarcava la schiena in avanti. Il piacere spazzò via ogni insicurezza. La presi per i fianchi e la feci alzare. Che bel culo sodo e abbondante che hai. Voglio incularti e vederlo mentre ti sbatto. Voglio vedere le chiappe allargate e il tuo buco de culo stretto che si allarga mente la mia cappella gonfia lo sfonda. Dimmi che serai la mia troia e vuoi essere scopata tutta, nella figa, nel culo, e in bocca. Ho paura, mi farai male nel culo vero? Si tesoro, ti farò anche male, ma poi ti piacerà, se sei una vera troia dentro. Dimmi, sei una troia dentro? Immagino sempre un cazzo davanti alla bocca mentre mi masturbo e desidero che mi spruzzi la sborra sulla faccia. Per te è da troia? Oh sì mia cara allora sei proprio la porca che fa per me. Ma io non ti sborrerò sulla faccia, ti riepmpirò la bocca di sborra e la voglio vedere colare dalle labbra sulle tue tettone. Allora lo vuoi sentire il mio cazzo duro nel culo porca? Beh non so…proviamo….Allora mettiti a pecora appoggiata sul tavolo che preparo l’arnese. Tu intanto togliti i pantaloncini, e poi levati le mutande lentamente. Quando fu pronta, iniziai e strusciare la mia cappella gonfia sulla figa per farla eccitare bene e lubrificare la cappella. Piano ma senza esitazione iniziai a spingere il mio silos di carne sul sul buco del culo. Senti troia ti sto sfondando in culo, non è poi così male vero? Non so…lo sento…è troppo grande…dai fammelo sentire dentro. La penetrai con decisione fino a metà e urlò con tutta la sua voce. Mi fermai, le grigia cessarono. Lo senti dentro adesso porca? Siamo quasi arrivati,non vorrai fermarti proprio adesso? È grande lo sento…ancora…disse un po’ esitante con la voce smorzata. Tieni allora troia, prendilo tutto! Urlò più di prima e il cazzo era tutto dentro di lei fino alle palle che le poggiavano sulla figa. Di nuovo mi fermai. È troppo ti prego! No ormai è tardi. Spalanca le cosce e rilassati perché adesso ti sbatto per bene e vedrai che ti piacerà…colpo dopo colpo lo vorrai sempre di più, perché sei una vera troia dentro. Urlò ancora mentre la scopavo ma non per molto. Lentamente si abbandonò al piacere di farsi scopare come una maiala e le urla si trasformarono in gemiti brevi e acuti. Lo vuoi vero? Si così… continua..mi sento…sento così tanto il cazzo dentro…mi sento riempita…posseduta…
Bene mia cara maiala, per oggi basta armeggiare col tuo buco del culo. Non è un giocattolo, è fatto di carne, ci si deve abituare un poco alla volta. Tirai fuori il cazzo lentamente e vidi il suo buco del culo in preda a spasmi. Ora girati, siediti qui, è il turno della tua bocca. Fammi sentire quanto sei affamata di cazzo. E scopri le tette, voglio toccarle mentre mi spompini quelle belle tettone. Non so se sono brava abbastanza con la bocca. Lo di entrati subito perché sei una porca e il cazzo ti piace. Su prendilo in bocca e fa che la tua bocca diventi come la tua figa. Rilassa i muscoli e ingoialo tutto a bocca spalancata. Vedrai il resto verrà da sé. Voleva soddisfarmi fino in fondo, lo sentivo da come cercava di scoparlo con la bocca il cazzo e di prenderlo più infondo che poteva. Inizio poi a variare ritmo e a darsi qualche pausa masturbandosi con le mani e leccandolo come un gelato da cima a fondo e viceversa. Vuoi farmi sborrare eh? Vuoi conquistarti la sborrata che ti farà sentire di aver fatto bene il lavoro e soddisfatta di prenderti la sborra dalle mie palle come un trofeo. Ti faccio contenta subito allora. Presi la sua testa con tutte e due le mani e gli scopai la bocca con tanta foga da farle mancare il fiato a tratti. E quando iniziai a sborrarle in bocca godemmo insieme gemendo io a voce piena e lei con voce soffocata dal cazzo e dalla sborra che schizzando fino alla gola le riempiva la bocca e traboccava dalle labbra. Le sborrai in bocca fino all’ultima goccia, e quando tolsi il cazzo rimase con la bocca aperta e la sborra che scorreva dalle labbra e colava sulle sue tettone. Da brava maiala aveva unito le due poppe stringendole insieme per raccogliere il suo trofeo, che alla fine si spalmo su tutto il corpo col viso soddisfatto.

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