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Erotici Racconti

caldo relax

By 24 Giugno 2021No Comments

Bello tornare a casa, entrare in un luogo sicuro, amico, dove puoi ritrovare le tue cose, ciò che ami, chi ami.
Lei è là, anch’essa appena tornata dall’ufficio, stà preparando il caffè.
Ha ancora addosso i vestiti della giornata, una gonna sopra il ginocchio, una maglietta che le va aderente e i lunghi capelli bruni che le scendono sulle spalle.
Appena entrato l’uomo subito si abbracciano, occhi che si cercano, che si desiderano, che si amano.
Bevono questo famoso caffè e intanto Annarita sta preparando la vasca per un bagno caldo, per far rilassare il suo uomo.
A lui piace coi Sali, sono rilassanti e poi l’incenso che brucia e la musica in sottofondo. Relax.
Si spoglia davanti alla sua donna e lei non può fare a meno di guardarlo; un po’ brezzolato, non muscolosissimo ma magro quanto basta e due occhi molto belli, chiari.
Entra in’ acqua, calore, socchiude gli occhi e si rilassa.
A quel punto sente una mano accarezzarlo, leggera, sinuosa, sul suo corpo. E’ Annarita che le sussurra di non aprire gli occhi.
Utilizza una spugna e continua quel massaggio, sempre delicatamente, impregnata di sapone, spingendosi ovunque, sul collo, sul petto, sull’inguine, sulle gambe e spesso si sofferma là, sul pene dell’uomo.
Lui sempre con gli occhi chiusi, prova sollievo.
Lei sospende un momento quel rituale, per togliersi la maglietta rimanendo in reggiseno e riprendendo così il massaggio.
Il respiro dei due si fa più prepotente, fa intendere c’è eccitazione fra i due e l’aroma dell’incenso che brucia e le luci soffuse fanno l’atmosfera sempre più carica e magica.
Claudio allunga una mano, sempre tenendo gli occhi chiusi, gioco strano, divertente e misterioso, cercando il viso della donna, accarezzandolo, facendosi mordicchiare le dita dalle labbra affamate della donna.
Lui le fa cadere la spallina del reggiseno, e sempre al buio della benda, prova a sbottonarlo, riuscendoci, liberando quel seno magnifico.
L’atmosfera è incandescente, lei, la professionista severa che si trasforma in una Dea dell’amore.
Si sfila la gonna e si toglie le mutandine, umide, bagnate, fradicie di voglia.
Entra nella vasca, è grande a sufficienza per entrambi e si avvicina a lui.
Si abbracciano, amore e passione si miscelano nuovamente, lei fra le gambe di lui,
fanno in modo che le gambe si incrocino, lo spazio è quello che è i sessi si sfiorano, si abbracciano,
Si baciano, lingue che si cercano.
L’incenso continua a bruciare lentamente mentre i due amanti sono rapiti da loro stessi.
Annarita tocca l’intimità del marito che si erge davanti a lei procurandogli rantoli di piacere scambiandosi la scena quando lui le bacia le labbra scendendo giù fino a cercare il seno che succhia come un bimbo, trovando il capezzolo turgido da cui esce qualche goccia di latte.
Lei si alza in piedi, si volta e fa come per sedersi su di lui.
In men che non si dica sono uno dentro l’altra.
Ora l’uomo conduce il gioco, con la famosa spugna lava la sua donna ma stando dentro lei .
E’ strano, il gioco che cambia ritmi, prima frenetico e ora calmo; eppure il predatore sta nidificando dentro la sua preda.
Passa delicatamente la spugna sul seno, sul collo, baciandolo anche, poi sul ventre e poi nell’intimità imprigionata dal pene dell’uomo.
L’uomo continua a lavare l’intimità della donna , alternando la spugna alle dita e sentendo a un certo punto il piacere di lei giungere copioso.
La mano non si ferma, continua quella dolce tortura, la donna è completamente sua schiava, ma comincia a muovere il membro all’interno della donna, giungendo nel giro di poco anch’esso al piacere, piacere intenso, caldo liquido che invade la donna.
Ora gli occhi possono essere aperti.
I due rimangono immobili, abbracciati, il mondo può cadere giù per terra, a loro non importa.
Ritrovano in silenzio le energie, assieme, sempre uniti, stanchi e innamorati.

Cloid

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