Skip to main content

Camminiamo cullati dal ritmo del respiro e dei passi nelle strade silenziose, continuiamo a salire leggermente verso la parte piú alta della cittadina.
Improvvisamente interrompi il silenzio quando evidentemente hai finito di rimettere ordine tra i tuoi pensieri e quasi sussurrando dici:
– Grazie per la cena e complimenti per il gioco, un bel modo davvero per rendere piú interessante una cena –
– Abbiamo cosí poco tempo a disposizione che mi son detto: non possiamo perdere neanche un secondo, la normalitá giá inonda il resto dei giorni della nostra vita, ci vuole qualcosa di speciale –
-Spero non ti sia arrabbiamo per aver perso –
Non riesco a trattenere risata e ti rispondo: – in questa situazione da ‘Mille e una notte’ posso dirtelo in questo modo: se in questo momento avessi davanti il Jinn della lampada magica di Aladino il mio primo desiderio sarebbe che da oggi in poi tutte le mie sconfitte siano dolci come questa! Non mi importava di vincere o perdere, l’obiettivo era di rendere questo momento straordinario – sospiro e ti guardo dritto negli occhi – e credo di non aver fallito nell’intento –

Mi sorridi e i lineamenti del tuo viso si sciolgono in una dolcezza infinita, ti fermi tirandomi il braccio e obbligandomi a girarmi verso di te, prendi il mio viso tra le mani e… mi baci con una foga e una passione rinnovate dopo quel bel momento appassionato che finí abruptamente interrotto all’interno del ristorante.
Ti stacchi dalle mie labbra di qualche centimetro per sussurrarmi: – no, non hai fallito, era ben difficile tenere il passo di tante parole che scambiammo pensando che sarebbero sempre rimaste solo nella nostra mente. Giá lo sapevo ma ora posso sentire di non sbagliata ad accettare la tua visita e che posso lasciarmi andare con te e provare a vivere il momento esattamente come sembra si possa fare solo nel mondo della fantasia – schiocchi un altro bacio veloce sulle mie labbra grondanti di desiderio e – Andiamo, hai detto bene che non abbiamo molto tempo a disposizione, voglio farti vedere un posto aprofittando di questa enorme e magnifica luna appena sorta.

La luna, ancora bassa all’orizzonte, sembra cosí grande che minaccia di cadere rovinosamente sulla terra, illumina tutto con la sua luce lattiginosa e morbida esaltando la bellezza di ogni cosa.
Camminiamo nuovamente ma stavolta uniti piú strettamente, a tratti appoggi la testa sulla mia spalla e sento il profumo dei tuoi morbidi capelli.
Dopo poco ti fai piú attenta e mi dirigi verso un crocicchio particolarmente stretto e al girare l’angolo ci troviamo in una piccola piazzetta che somiglia piú a una terrazza con un enorme balcone che termina con un muretto spesso e basso che protegge dallo strapiombo sottostante. Davanti a noi si staglia una valle punteggiata dalle luci notturne dei villaggi che la popolano e una luna immensa che ci fa l’occhiolino sopra questo immenso vuoto.

Il panorama é di una bellezza mozzafiato e quando arriviamo al muretto ti stacchi da me e ti giri appoggiandoti allo stesso dicendo: -questo é il mio posto speciale, in notti come queste mi ricorda tutte le cose belle della mia vita. Volevo condividerlo con te. –

Il tuo viso si staglia su quello sfondo magnifico e la luna crea un controluce che esalta le linee piú semplici del tuo viso. L’immagine che ho di te in questo momento é degna di essere immortalata dal piú grande dei maestri della fotografia e mi viene un’idea.
Cerco nelle mie tasche con una certa frenesia, certi momenti non si ripetono e vanno colti al volo, fino a trovare il telefono. Segui con attenzione la mia ricerca cercando di capire le mie intenzioni e quando vedi cosa ho in mano sembri quasi delusa ma é solo un’istante perché sorridi inmediatamente quando ti dico:
-non ti muovere, neanche un millimetro, sei semplicemente perfetta! –
Volevo immortalare questa immagine quasi eterea. Pochi scatti e riesco finalmente a ottenere il risultato voluto. Inmediatamente te lo mostro e ne resti molto colpita, poi sembri perplessa e infine sorridi nuovamente. Chissá cosaa vai rimuginando in quella piccola testa matta.
-Posso farne qualche altra? –
A quanto pare inizia cosí il secondo gioco, cambi di profilo, ordini di movimento o di immobilitá si susseguono cercando tutte le combinazioni possibili tra la tua bellezza e la maestositá della luna. A volte sembri quasi un’oggetto che dispongo in una certa posizione per pura utilitá ma l’arte é cosí, la ricerca della bellezza esige sacrifici. E ben presto si vedono i risultati, alcune foto son sinceramente molto belle e questo non fa che esaltarci, la tua bellezza cresce di minuto in minuto nelle posizioni piú disparate mentre giochi con la rotonditá della luna e io lotto con la sua potente luce per creare scatti irripetibili. É evidente che ti sta piacendo essere il centro dell’attenzione e sai vivere la bellezza e l’armonia delle forme del tuo corpo..
La luna é il fulcro perfetto: ci giochi a palla, lo prendi tra le mani, lo metti sulla testa e ne fai una specie di aureola. Poi ti fermi e sembri un po’ stancarti del gioco ma mi guardi e mi dici: facciamo l’ultima. Aspetta, ho un’idea- salti giú dal muretto per vedere la luna dal mio punto di vista e sorridi compiaciuta – ok, senti mettiti qui, perfetto. Adesso girati, voglio che sia una sorpresa, questo deve essere lo scatto definitivo. Girati solo quando te lo dico io, mi devo preparare –.
Obbedisco mentre il cuore mi batte forte inebriato da tanta bellezza.

Ti sento muoverti e il fruscio della tela del tuo vestito, non credo che te lo stia togliendo, sarebbe davvero troppo, ma immagino che abbia per la mente un’idea davvero speciale.

Si fa silenzio e poi mi dici – girati ma non aprire ancora gli occhi- Obbedisco e dopo un istante sento qualcosa di morbido e caldo che mi colpisce il viso – Fermo, ancora un secondo! Non imbrogliare! –
Sento come ti muovi ancora una volta e poi – ok, adesso si, puoi guardare –
il primo istinto é portare la mano al viso e vedere cosa mi hai lanciato.

Mi si ferma il battito cardiaco quando mi rendo conto che quello che ho in mano sono le tue mutandine nere che conservano ancora il tuo calore… Alzo lo sguardo e ció che mi si staglia davanti é uno spettacolo inenarrabile.
Sei in piedi sul muro, mi dai le spalle per farti inondare il viso dalla luce cerulea della luna, la tua figura si staglia immensa sul cielo stellato. Il mio sguardo cade di nuovo su ció che mi hai lanciato e ti osservo nuovamente: la tua svelta figura con le braccia tese verso l’infinito e le gambe leggermete divaricate si fonde con quella dell’astro e vedo finalmente che il tuo vestitino di per sé molto corto é stato sollevato leggermente e sottilmente giusto per permettere al centro della tua femminilitá di godere del fresco dell’aria tiepida di questa notte perfetta e di bagnarsi con l’elegante luce lunare.
Mi riprendo e inizio a fare qualche scatto, il cuore in questo momento galoppa come un cavallo selvaggio pronto per la corsa piú sfrenata della sua vita, e quando riesco a trovare l’inquadratura perfetta ne resto semplicemente estasiato: la luna occupa quasi tutto lo spazio e delinea perfettamente le curve del tuo corpo creando un chairoscuro perfetto… il tuo vestito é sollevato da un lato creando una linea diagonale perfetta e l’eccitazione diventa violenta al vedere come le forme sode e delicate delle tue natiche e del tuo sesso che si delineano sui crateri lunari rendendo quello scatto molto intenso e speciale, al passarlo al B/N sembrerebbe un’opera del maestro Newton.
Sono lunghi sencondi di contemplazione e silenzio.

– Sei ancora vivo? –
– …si… –
-Posso scendere? Hai fatto? –
– …si…sssi… –
e quasi meccanicamente ti aiuto a scendere dal basso muretto dopo che ti sei risistemata il vestito.

Senza dire una parola ti porgo lo schermo per farti vedere il risultato della sessione fotografica e sento montare il sangue alla testa al vedere come il tuo sorriso si fa sempre piú grande allo scorrere le immagini sempre piú velocemente fino all’ultima, con quel dettaglio di una intimitá e sensualitá deliziosa e potente. Ti piaci e sei ben felice di esserti lasciata andare.
Ma io non resisto piú.
Sono lí affianco a te e mi giro velocemente prendendoti per la vita con le mani e ti sollevo. Non ne resti completamente sorpresa e rapidamente apri le braccia con le quali mi cingi il collo e sullo slancio del mio sollevarti con le gambe ti stringi alla mia vita e… le nostre bocche si uniscono come i nostri corpi, le lingue riprendono quel ballo selvaggio e sensuale interrotto giá pií di una volta. L’intimitá é gia abbastanza grande da non dover piú avere remore a osare percorrere tutte le tue forme con le mie mani che hanno dovuto vivere questo momento con la fantasia troppe, davvero troppe, volte.
Umori che si mischiano, la morbidezza delle tue gambe toniche e della schiena… ormai i freni non sono piú necessari e le mani si fanno audaci cercando sotto le vesti quella pelle a lungo sognata e desiderata.
Cuando senti le mie mani che percorrono le tue lunghe gambe e iniziano a intrufolarsi sotto il vestito che copre sempre meno il tuo bel corpo ti irrigidisci un attimo e ti scuoti in un forte brivido che ti percorre dalla punta dei piedi fino all’apice dei capelli. Fermi quel bacio e mi guardi dritto negli occhi: – mmmmmm é dura fermarti ma sento che é giunto il momento di reclamare il mio trofeo! –
Il tuo sguardo non ammette repliche e il contatto della tua mano con la mia cintura non lascia nessun dubbio che in fondo desideriamo esattamente la stessa cosa.
Armeggi un attimo con la fibia ma ti fermi un secondo e mi dici: -Seguimi! –
Come potrei non farlo, mi prendi per mano e mi tiri verso un lato della piccola piazza nella quale ci troviamo, seguendo il muro troviamo un portone incassato nella stessa parete e che é incorniciato da uno stupendo glicine in fiore che non solo aggiunge un po’ di protezione da sguardi indiscreti ma che con il suo profumo intenso e ubricante aggiunge intensitá al nostro momento di passione. Mi spingi dentro il portone e noto con piacere che siamo in gran parte occulti a un possibile e inopportuno viandante quindi mi prendi per il bavero e mi stampi un’altro bacio sulle labbra sussurrando immediatamente dopo: – Voglio sentirti… –
Credo sia facile immaginare il mio stato di eccitazione… appoggio le mani alla parete per sorreggermi mentre tu ti abbassi davanti a me e, senza perdere neanche un attimo, armeggi nuovamente con la mia cintura, il bottone dei pantaloni e la cerniera. É un’immensa liberazione non sentire tanta forza imprigionata e incastonata tra tanta pressione. Oso guardare in basso e vedo il tuo sguardo voglioso mentre abbassi i boxer e liberi finalmente il membro sofferente e rigido come una roccia. Lo prendi in mano soppesandolo e stringendolo ben forte.
Senza alzare lo sguardo dici, quasi fra te e te: – Non hai mentito neanche su questo allora… –
Muovi la mano su e giú sentendo l’enorme calore che sprigiona e poi alzando lo sguardo e incrociando il mio avvicini la bocca fino a farmi sentire le prime carezze della tua lingua calda.
Il calore del primo contatto, quel sospiro intimo e accogliente mi fa sempre impazzire.
Istintivamente chiudo gli occhi per non distrarre il mio tatto con la visione di una donna dalla bellezza straordinaria che si dedica anima e corpo al mio piacere. Voglio sentire, voglio percepire la tua lingua e ogni tuo movimento finalizzato al godimento piú puro, quello che si puó rendere solo in un secondo momento con altrettanta purezza e dedicazione, ma che in quellístante richiede solo di ascolto e percezione. Voglio accogliere questo tuo regalo con tutta l’intensitá con la quale ho intenzione di rendere speciale e inverosimilmente piacevole questa notte.

Mi lascio andare, sento che non devo dimostrare nulla, sento che entrambi desideriamo solamente il piacere mutuo. É evidente che non ti stai risparmiando minimamente e che senti fortissima la brama per il tuo trofeo, per il tuo primo premio della notte ben meritato.
Questa é di quelle volte che la vera vittoria non é nel ricevere un distintivo da appendersi sul petto. In questo momento il maggior trofeo é non aver piú nessun dubbio sul fatto che ció che abbiamo sentito a distanza non dista di un millimetro da quanto stiamo sentendo di persona.
Ascolto con tutti i sensi la tua ricerca del mio piacere, ogni tanto accarezzo la tua testa di morbidi ricci non di certo per dirigerti, piuttosto per poterti dire in qualche modo che non siano burde parole: – cosí, ti prego, continua cosí… –

Devo ammettere che non duró tantissimo, volvevo, desideravo con tutta l’anima sentire questo primo orgasmo e viverlo con te.
Ti prendo il viso tra le due mani e mi guardi in viso, quasi impazzisco al perdermi nei tuoi occhi mentre sento il piacere che monta dal profondo inarrestabile. E nel vedermi il viso sformarsi dall’intensitá delle onde dell’orgasmo capisci immediatamente che stá per finire… allora ti prepari al momento.

Sento un’onda di calore che si sprigiona dal profondo del mio sesso e monta per la colonna vertebrale come un lungo e intenso brivido fino a darmi un formicolio intenso nella base del cervelletto… la testa va all’indietro e la prima ondata dell’orgasmo é come un’esplosione.
Puoi sentire la prima onda, la seconda e la terza fortissime e molto intense. Prendi il sesso con una mano e lo muovi lentamente avanti e indietro mentre continui a farmi sentire il calore della tua bocca. Ingoi quanto necessario per poter continuare a sentire ció che davvero importa: l’onda lunga del piacere. Senti l’intensitá del pulsare delle vibrazioni dell’orgasmo che per quanto vadano lentamente scemando una a una continuano a essere cosí forti che che mie gambe iniziano a cedere poco a poco a causa dei violenti colpi di questo.
Riesco a prendere a respirare quando tu, finalmente, con lo schiocco di un bacio, ti sempari da me lasciando il mio sesso brillante, felice e pulito. Alzi lo sguardo e incroci ancora una volta i miei occhi. Hai un sorriso trionfale che é tutto un programma. Ti alzi lentamente, ti appoggi interamente a me sentendo distintamente l’erezione che ancora non mi abbandona dopo tanta eccitazione e ci baciamo con rinnovata passione. Rallenti quel bacio fino quasi a fermarti, separi le tue labbra dalle mie e avvicini alle mie narici la mano con la quale, mentre mi rendevi felice, accarezzavi il tuo sesso dicendo: – senti quanto desidero farti mio! – l’odore inebriante dei tuoi umori mi stordisce. Immediatamente la salivazione aumenta e la necessitá di divorarti in quello stesso istante diventa imperativa ma la mia stupida razionalitá prende il sopravvento un solo secondo, sufficiente per dire: – ti voglio prendere qui, anche se ci possono beccare! Ti voglio ora –
E inaspettatamente un risolino pende dalle tue labbra: – é la porta di casa mia. Hai appena guadagnato il biglietto per passare la soglia e vivere una notte fantastica. Il Primo gioco e il trofeo sono stati superlativi, saremo capaci di superarli? –
-Se hai dei dubbi allora non sei la persona che pensavo di venire a conoscere –

– ti fidi tanto di me? –

– Si, ma mi fido ancora di piú di noi!- bacio – e abbiamo appena incominciato – sorriso beffardo.

Vorrei davvero prenderti lí stesso, girarti e farti mia appoggiata in quel portone e ubriacati dal momento e dal profumo intenso dei fiori ma sei tu stessa che velocemente trovi le chiavi nella minuscola borsetta che hai a tracolla e apri la porta dentro la quale ti seguo pieno di desideri cosí profondi che quasi non tocco terra al camminare.

Il secondo capitolo ci porta sulla porta dell’orizzonte degli eventi che ci attendono da ora in poi, l’azione sará ben piú intensa nel terzo capitolo e riprenderó quella pioggia di sensazioni e di cambi di fronte che mi eccita tanto immaginare e descrivere e che spero siano di vostro gradimento.

Chiedo venia ancora una volta a chi, abituato a ben altra azione piú abituale nei racconti di questa pagina sará rimasto deluso da questa lettura. Volevo tenermi volutamente nella fase di seduzione erotica prima della tempesta dei prossimi capitoli.

Come sempre vi invito a scrivermi le vostre critiche (positive o negative che siano) e proposte all’indirizzo delahaine69@outlook.it

Arrivedereci al capitolo 3: Il gioco.

One Comment

  • Siculo Pazzo Siculo Pazzo ha detto:

    Questi, primi, due capitoli sono eccezionali, anche perché esprimono erotismo in ogni lettera. Oggi molti racconti hanno come oggetto la dominazione. Grazie di questo cambiamento di rotta e spero che molti tuoi colleghi possano seguire le tue orme. 😃

Leave a Reply