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Ciao a tutti. Dopo svariati mesi di assenza voglio raccontarvi il mio capodanno dell’ultimo minuto.
Sono stati giorni parecchio duri, influenza e molto altro che mi hanno fatto passare i giorni tra Natale e capodanno molto in sofferenza. Avevo dei piani per l’ultimo dell’anno ma, data la malattia decisi di rimanere a casa pur essendo guarito quasi del tutto.
Zia, la mattina del 31 mi chiamò chiedendo se avessi voluto passare la sera con lei visto che le erano saltate diverse opzioni. Accettai molto volentieri, conoscendo zia e le nostre avventure sarebbe stato un capodanno bollente, come in effetti è stato.
Ci accordammo con l’orario, 18:30 puntuale a casa sua, qualcosa di semplice.
Puntualissimo entrai, zia uno splendore; top bianco, gonna in pelle nera e calze rosso fuoco senza scarpe.
La abbracciai subito palpandole il culo, come sono solito fare e dandole un bacio sulla guancia per salutarla.
Erano 5 giorni che non ci vedevamo e la mia eccitazione nel vederla era alle stelle.
Bevemmo un aperitivo mentre continuava a cucinare le ultime cose. Io non resistetti e iniziai a palparle il sedere. Z” dai smettila, lasciami finire di cucinare. Dopo abbiamo tutto il tempo” mi disse.
Io non mi arresi. Una mano andò sotto la sua gonna a sfiorare le sue mutandine non ancora del tutto bagnate, per poi scostarle e iniziare un leggero tocco che a zia piaceva sempre di più. Z” sei un rompi scatole, dammi un minuto che almeno evito di bruciare tutto”.
Aspettai quei secondi interminabili e , una volta sistemata la cena sui fornelli alzai zia e la feci sedere sul bancone della cucina.
Presi un suo piede e me lo portai alla bocca leccandolo e gustandomelo al massimo. Zia intanto, con l’altro piedi mi toccava la punta del cazzo che già spingeva sul pantalone in jeans.
Mi sbottonai i pantaloni e tirai fuori il cazzo, lo misi tra i piedi di zia che iniziò a segarlo lentamente aumentando sempre più il ritmo, mentre io cercavo di stuzzicarle sempre di più la sua figa spostandole gli slip.
M” quanto mi sono mancati i tuoi piedini zietta”
Volevo venire e imbrattarle le gambe ma zia si fermò di scatto. Z” cazzo qui si brucia tutto”. Scattò giù dal bancone e salvò la nostra cena di capodanno. Io ero lì, fermo e con un cazzo durissimo pronto all’orgasmo. Z”finiamo dopo dai” disse. Me la misi via e ci sedemmo a tavola.
Cenammo in maniera tranquilla, parlando del più e del meno, stuzzicandoci a vicenda come di consueto.
Una volta finito e sistemato tutto ci sedemmo sul divano.
M” zia? “
Z” dimmi”
M”andiamo avanti?”. Annuí guardandomi.
La feci sdraiare e le sfilai le mutandine. Iniziai a leccarla di gusto, come fosse la prima volta, in lungo e in largo. Leccavo e toccavo come non mai, ero eccitatissimo.
Ritornai seduto e zia ritornò a segarmi con i piedini. Questa volta per poco, sarei venuto subito altrimenti.
Decise di mettersi a pecore e le schiaffai immediatamente il cazzo dentro alla sua bella figa bagnata.
M” ooh zia, come siamo stretti oggi”
Pompavo con insistenza, ero ad un livello di eccitazione mai provato.
M” zia cazzo sto per venire, non riesco più”
Di scatto lo tirai fuori e le venni sulle piante dei piedi, un sacco di sperma.
Zia sorrideva divertita senza sosta.
M” che succede?”
Z” no nulla, devo buttare la calze”
M”ma perché? Basta lavarle”
Z” si certo, ma me le hai distrutte” indicando con la mano i buchi sulle calze ad altezza cosce. Z”tranquillo, lo avevo messo in preventivo. E poi mi è piaciuto moltissimo”. Scoppiammo a ridere.
Z”dormi qui?” M”volentieri”
Aspettammo la mezzanotte sul divano. Bevemmo alcuni drink e parlammo di tutte le cose che pensavamo.
Andammo a letto verso l’una circa. Zia sfoggiò il suo pigiamone natalizio rosso e bianco.
Andammo a letto, ma subito si era capito che l’eccitazione era palpabile.
Lei spingeva la sua figa sul mio cazzo e si sentiva già il pantalone del pigiama parecchio umido.
Levai le coperte e zia subito mi tolse i boxer. Iniziò a leccarmelo, senza mai proferire parola. Avevo il suo culo verso di me mentre lei mi spompinava. Tirai giù i pantaloni del pigiama e trovai il suo culo nudo davanti a me.
M” le tue mutandine”
Z” non servono per dormire”
Ero eccitatissimo. Toccai e leccai i suoi due buchi.
Presi dal cassetto il lubrificante e iniziai a preparare il suo grazioso ano.
Ci alzammo, levai i pantaloni a zia e si mise a pecora.
Puntai subito il culo, con calma penetrai zia tra i suoi gemiti e smorfie con un po’ di dolore.
Adoro l’anale con zia e li fu paradisiaco, mai trovato così stretto.
Non andammo avanti tanto, le faceva parecchio fastidio.
Mi misi sotto e zia si mise sopra. Posizione che lei adora e dove da il meglio di se.
Eravamo parecchio eccitati e in quella posizione zia venne in maniera parecchio accesa. Ripresasi dall’orgasmo scivolò indietro e riprese il cazzo tra i suoi piedi, ora nudi e con il suo smalto nero.
Sapevo che da lì a poco sarei venuto.
M” zia, cambiamo posizione che ora vengo”
Si sdraiò sul letto, spalancò le gambe e subito lo buttai dentro.
Pochi colpi, profondi, secchi, ritmati.
Riversai tutto me stesso in fondo alla sua figa con forse uno dei miei più bei orgasmi.
Z” non sai quanto mi mancava, non puoi capire quanto bello sia”
M”grazie mille zia”
Z” capodanno top”

Ci demmo la buonanotte e crollammo sul letto.

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