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Erotici Racconti

Cronache di viaggio

By 8 Luglio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

La divisa ha un fascino incredibile. In particolare io adoro quella delle hostess.

Mi piace immaginare l’intimo che si nasconde sotto quelle gonne che tentano di mascherare la femminilità in un rigore che ne esalta ancor di più la sensualità.

E adoro guardare le hostess più giovani che tentano di rendere un po’ meno seriose quelle forzate divise.

E così tra un viaggio e l’altro ho collezionato un bel po’ di esperienze.

Ricordo piacevolmente l’hostess Lufthansa che mi ha accompagnato nel volo verso Monaco di Baviera. Dolce e apparentemente timida, bionda di quel biondo che solo in Germania si può vedere. Gli occhi di quel castano caldo e profondo che brillavano sul viso chiaro e morbido come una mousse.

E così le due ore di volo sono trascorse tra sguardi maliziosi e ‘involontarie’ carezze. L’ora tarda e qualche birra di troppo in volo hanno fatto il resto.

E così … prima di abbandonare l’aereo le mie mani hanno avvolto la sua nuca e trattenendola ho condiviso con lei il sapore della mia lingua, non dimenticando di inserire nella sua camicetta il mio bigliettino da visita col nome dell’hotel in cui alloggiavo.

Potete immaginare il piacere di sentir squillare il telefono mentre ero sdraiato nella fantastica idromassaggio che avevo in camera.
Era la receptionist che mi chiedeva l’autorizzazione a far salire la signora Hellen.

E certo….vorrai mica lasciarla giù, le dico in un inglese con forte accento italiano…le dico anche di darle una chiave così da non abbandonare la mia vasca.

Pochi minuti e sento l’elettroserratura aprirsi, dopo pochi secondi lei &egrave nuda sopra di me nella vasca ed io posso sentire l’odore ed il sapore dei suoi capezzoli nella mia bocca.

Ma veniamo ora ad un incontro decisamente diverso.

Questa volta &egrave una brunetta sarda a turbare i miei pensieri. Cambia la compagnia aerea e la destinazione. Siamo su un volo Meridiana diretto a Linate.

Lei &egrave seduta in fondo sulla panchetta posta ai due bagni dell’MD80.

Troppo bassa la panchetta.

Troppo corta la gonna.

Troppo maliziosi i miei occhi.

Troppo profondi ed intriganti i suoi sorrisi.

E così mi alzo per andare in bagno.

E così mi ritrovo di fronte a lei coprendo completamente la sua figura col mio corpo, di spalle al corridoio.

E così dalla mia altezza posso vedere gli slip bianchi tra le sue cosce semiaperte mentre mi guarda sorridendo e dicendomi che devo spostarmi per farla alzare, se ho bisogno del bagno.

Ma ho bisogno di altro in questo momento, in bagno ci andrò poi. E glielo dico, e lei maliziosamente mi chiede di cosa ho bisogno.

E ora le mie mani sono ad X con le mie gambe semiaperte, e le sue mani scivolano sulle sue cosce sollevando ancora di più la gonna.
E così ancor più maliziosamente le dico che &egrave della sua bocca che ho bisogno.

Ed &egrave questo il momento in cui una donna &egrave davanti al bivio, continuare il gioco che ormai &egrave chiaro o fingere indignazione per nascondere l’eccitazione che comunque la pervade?

La splendida morettina di Meridiana, così maliziosamente sensuale opta per la prima ipotesi, e mi chiede con voce divertita ma evidentemente eccitata, cosa vorrei dalla sua bocca.

Semplice, lapalissiano. Voglio che posi la tua bocca sulla mia asta, che le tue mani sapienti stanno facendo uscire dai pantaloni, per dedicare le tue attenzioni alla mia cappella.

E così lei fa ed inizia a lavorare con destrezza alternando lunghe aspirazioni ed affondi a lente leccatine.

Un lavoro da vera maestra reso ancora più eccitante dalla situazione, passeggeri ignari e semiaddormentati a due passi, scena sicuramente al limite degli atti osceni in luogo pubblico, le mie mani che alternativamente le tengono la testa o le accarezzano il collo.

E nella fantastica posizione dell’uomo che piscia le scopo la bocca, non disdegnando di chiederle di infilarsi una mano negli slip per dedicare altrettante attenzioni alla sua calda e vogliosa fighetta (o micina come qualcuna ha deciso recentemete di chiamarla).

E così tra una spinta e una carezza riverso il mio caldo seme nella sua bocca, premio per lo splendido lavoro.

Ma perché non godersi un altro splendido spettacolo, ed &egrave così che dopo aver completato la sua opera sulla mia asta le dico di continuare a toccare la sua fighetta.

E divinamente lei si abbandona ad affondi sempre più rapidi delle sue dita fino a raggiungere un intenso orgasmo.

Mi chino per baciarle le labbra e torno al mio posto.

Splendido volo, penso che dovrei complimentarmi con Meridiana per i servizi di bordo.

Altro momento particolarmente divertente durante il volo &egrave quello in cui l’hostess di turno si deve esibire nello show delle misure di sicurezza.

Gli occhi di tutti puntati addosso, certamente a guardare tette e cosce, decisamente più interessanti del salvagente.

Immagino cosa darebbe una qualsiasi donna esibizionista per essere in quella situazione.
Costretta ad essere esposta e con gli occhi ed i pensieri perversi di tutti i passeggeri che all’unisono la guardano.

E così lei, la malcapitata (siamo sicuri?) esibizionista inizia ad ancheggiare.
E sempre più maliziosa si avvicina al mio piede alzato in mezzo al corridoio, e lo mette (involontariamente???) tra le sue gambe iniziando a strusciarsi sulla mia scarpa.

E poi il mio piede (spontaneamente) sale fino alle cosce, fino ad alzare la gonna, fino a premere li, dove l’esibizionista &egrave a questo punto fradicia.

E movimenti lenti accendono sempre più il desiderio e la vogliosa hostess di questo volo AirFrance per Lione regala ai pochi passeggeri dell’ATR42 uno spettacolo degno dei migliori film erotici.

Esperienze davvero interessanti, vere o frutto della fantasia?

Chiedetelo semmai ai passeggeri dell’ATR 42, o agli ignari spettatori del volo Meridiana …. Ma se qualche hostess ricorda le scene qui narrate, sicuramente arrossirà ripensando a quei momenti. Caldo
Fa troppo caldo in questo aereo
Vorrei sapere quando si decideranno a rottamare questi MD80.
Dopo un’ora di sauna nella 73 ci mancava solo l’aria condizionata rotta in aereo.

Fottuto web check-in mi ha sbattuto pure in ultima fila …. colpa delle preassegnazioni e di un aereo quasi completamente vuoto.

Mi siedo e aspetto il solito grassone puzzolente che, con questo caldo, la sorte mi avrà rifilato.

E invece, mentre guardo fuori, mi sento toccare da una mano delicata, mi giro e….cazzo stavolta mi &egrave andata di culo!

Ti metti li nell’angolino taciturna a fissare il finestrino, mentre io fisso le tue gambe scoperte….e quel reggiseno che a malapena riesce a coprire i tuoi capezzoli, facendo capolino dalla camicetta semi aperta. Fa caldo e sei sudata.

Mi ricordo di quella volta che ho letto quell’articolo sulla seduzione in viaggio. Poco tempo per conoscersi ed arrivare al punto di ottenere un livello di fiducia tale da riuscirsi a ritrovare fuori. E soprattutto quel pericoloso silenzio che può calare dopo i primi convenevoli, quel punto di non ritorno che rende inutile qualsiasi approccio successivo.

Ma io voglio di più, non mi basta arrivare ad avere un punto di contatto futuro, n&egrave mi interessa….voglio, in questo caldo, qualcosa di forte.

Mentre muovo la mia gamba vicino alla tua la fortuna gira dalla mia parte.

Un vuoto d’aria di quelli da far mancare il fiato anche a chi, come me, &egrave continuamente in volo.

Sobbalzi e inavvertitamente cerchi una rassicurazione posando la mano sulla mia coscia.

&egrave un attimo e l’attimo non deve sfuggire ….. ti ravvedi e stai per ritrarla … Ti blocco, la afferro e la porto più su.

Mi guardi, stai per urlare….Soffoco le tue urla chiudendo la tua bocca con la mia.
Pochi secondi in cui provi a dimenarti mentre le mie mani salgono sulle tue cosce nude sollevando la gonna.
I tuoi tentativi, sempre meno convinti, di liberarti terminano quando le mie dita iniziano a muoversi ciclicamente sul bordo degli slip.

Nessuna parola…afferro i bordi degli slip con le dita e tenendoli penetro la figa.

Sei bagnata
Ansimi
La bocca ora scorre sul collo
Scende a cercare il seno
Spinta contro il finestrino sei oscenamente nuda, indecentemente eccitata e gonfia di voglia.

Scorro con le dita sul clitoride
I tuoi capezzoli oramai esposti scompaiono alternativamente nella mia bocca
Mordo
Succhio
Lecco
Penetro con le dita sempre più a fondo

Dove c’&egrave quel tuo punto sensibile

Dove ogni carezza &egrave una scossa
Spingo
Con le dita spingo
Ansimi
Non ce la fai a resistere così
Ansimi sempre più forte
Ad occhi chiusi
Non pensi più che siamo su un aereo con altre persone a pochi passi

Un sospiro lunghissimo precede una contrazione ed un irrigidimento di tutto il corpo
Accelero il movimento fino allo spasmo
Godi
Sento il calore del tuo piacere scorrermi sulle dita
Le tiro fuori e le passo sulle tue labbra
Le lecchi avidamente
Non una parola

Cerchi di sistemarti come meglio puoi

Mi alzo e ti sussurro “ora tocca a te darti da fare…muoviti ti aspetto” …. ed entro nel bagno…

P69

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