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GOLDIE-1 l’incontro

Ho 43 anni, e questo è un episodio di vita reale, accadutomi una decina di anni fa dopo la fine di una lunga storia; Goldie è la donna che mi ha tirato fuori dal tunnel della solitudine e che allo stesso tempo è stata la mia mentore del sesso, colei che mi ha aperto la mente al piacere facendomi perdere qualsiasi tabù.

La nostra relazione durò il tempo di un’estate, ma fu intensa e ricca di emozione, e fu un dispiacere per me doverla troncare, ma non era più gestibile da parte sua per la sua situazione di famiglia.

Ci incontrammo ad un evento, lei era al bar a bere un caffè con un vestitino che la accarezzava, un corpo tonico, nonostante avesse quasi 50 anni…bionda, lunghi capelli d’oro. Mi avvicinai al bancone per ordinare un caffè e rimasi avvolto dal suo profumo. Quelle sensazioni provocate dalla chimica ma fu un secondo, il suo profumo, giro la testa e incrocio il suo sguardo, una scossa, e la pelle d’oca…l’emozione…tutto in un battito di ciglia. Mi feci coraggio e sforerai la mia miglior faccia da culo presentandomi.
Eravamo lì per un evento automobilistico, anche lei appassionata di auto (rarità e pregio in una donna) e fu facile attaccare bottone. Sentii subito un buon feeling, lei aveva esperienza nel gestire le persone, si vedeva da come parlava e si muoveva, sensuale, femmina pura…pazzesca. Io non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso.
Fatto sta che le proposi di fare un giro in pista con me, con al scusa dell’evento…accettò e ci trovammo in auto, capote aperta e vento tra i capelli, lungo la pista i vortici d’aria facevano svolazzare il vestitino, che era salito parecchio e lei mise a dira prova la mia concentrazione mentre guidavo; probabilmente testava il mio autocontrollo ma fu difficile nascondere la mia erezione…che figura, lei però non disse nulla.

Finiti i giri in pista rimanemmo  chiacchierare un pò, poi mi propose di vederci una sera per cena, e io accettai.
Così ci accordammo per il mercoledì successivo, sarebbe venuta a casa mia e da lì saremmo andati insieme al ristorante.

E arrivò il mercoledì, io ero già sotto casa ad aspettarla quando mi avvisò che era al semaforo della via, stavo parlando con un vicino di casa incontrato fuori quando arrivò, parcheggiò l’auto, scese e…beh, il mio vicino rimase ammutolito, e io pure! aveva un vestito bianco, leggero e aderente, molto semplice ma di una sensualità imbarazzante, il suo corpo era tonico, sodo e investito la fasciava senza esagerare ma la faceva risaltare in maniera eccelsa. era uno spettacolo, io quasi senza fiato accennai un “ciao” e lei mi abbracciò e mi diede un lungo bacio sulla guancia.
Salutai il mio vicino e ce ne andammo al ristorante, e lì iniziò il gioco…

Ci accomodammo al tatami dove ci si siede a terra su dei cuscini e il tavolo è bassissimo, con i separa e la tendina da aprire solamente per far capire al cameriere che doveva venire per prendere l’ordinazione. Iniziammo a parlare e fu lei a sciogliere il mio imbarazzo, era troppo bella e faticavo a stare concentrato e mettere in fila 2 parole sensate.
Solite cose, come mai single, racconto la mia storia finita male ma ero troppo ansioso di capire perché lei, così bella, matura e in grado riavere chiunque ai suoi piedi avesse scelto me. Niente, non si sbottonava..e io friggevo!
Poi mi fece sedere accanto a lei, mentre spizzicavamo dalle portate, e iniziò un gioco di sfioramenti e avvicinamenti finché presi il coraggio a 2 mani, feci un lungo sorso di vino, posai il bicchiere, mentre lei stava per dire qualcosa io le stampai un bel bacio sulle labbra e rimasi una frazione di secondo immobile…le sue labbra erano morbide e carnose, di nuovo quel profumo di quando la incontrai…poi schiusi leggermente le labbra, sentii lei fare altrettanto e un secondo dopo le nostre lingue si contorcevano in bacio profondo, lungo e caldo, persi il conto di quanto durò, non baciavo una donna con tanto trasporto da troppo tempo e quel bacio fu meraviglioso.
Ci staccammo ci guardammo, il tempo di fare l’ultimo sorso di vino andammo a casa mia.

Il tragitto, breve, fu silenzioso ma carico di atmosfera, lei mi teneva la mano mentre guidavo e io sbirciavo le sue meravigliose gambe, col vestito che era salito un pò.

Appena in casa ci ritrovammo incollati, ci baciammo ancora per un bel pò. Sentivo davvero passione nel suo bacio, cercava un pò di tenerezza e romanticismo, me lo confessò poi…perché suo marito la ignorava praticamente del tutto, povera…

E io mi sentii rassicurato dai suoi baci, mi davano tranquillità emotiva ma mi facevano ribollire il sangue di desiderio!!!

E così mentre non sapevo neanche da quanto continuavamo a baciarci in modo così romantico, iniziammo a toglierci i vestiti, beh…io avevo dei bermuda e una camicia, e lei solo quel vestito bianco che scivolò giù facilmente. Sotto non aveva nulla…e finimmo sul divano, avvinghiati come 2 ragazzini. Beh, io lo ero per davvero.
era a cavalcioni su di me, si strusciava piano, i suoi seni sodi e non troppo grossi sul mio petto, la sua figa era calda e grondava di umori, la sentivo scivolare sul mio cazzo durissimo che da troppo tempo non toccava un corpo femminile…

Lei si strusciava, piano…e io impazzivo, glielo dissi:”non posso reggere molto se fai così, non tocco una donna da un paio di mesi…” Lei mi staccò le labbra dalle mie, mi prese il viso tra le mani e con una delicatezza che non so descrivere mi disse “tesoro, stasera ti faccio recuperare tutto il tempo perduto, lascia fare a me”.
Io ero un 30enne in mano a una donna 50enne che da quel momento mi avrebbe domato e ammaestrato, insegnandomi tutto quello si poteva imparare su come far godere una donna…e mi lasciai guidare da lei.

Si strofinò ancora la figa bagnatissima sul mio uccello, guardandomi con malizia, poi scese baciandomi il petto, fino a mettersi in ginocchio a terra davanti a me, e senza staccare i suoi occhi dai miei me lo prese in bocca… iniziò a muoversi piano, su e giù aiutandosi con la mano, lasciando scivolare una quantità di saliva tale da farla scorrere delicata, pochi gesti e movenze e mi resi conto di quanto quella donna mi avesse in mano, avrebbe usato tutta la sua esperienza per rendermi suo schiavo di sesso…e ci riuscì benissimo!

Così iniziò un lento pompino, delicato, le sue labbra e la sua mano…movimenti lenti, calibrati e perfetti, i suoi occhi nei miei e io ad una eccitazione che non saprei descrivere, so solo che capii di stare per esplodere e farfugliai qualcosa per avvisarla.
A quel punto lei cambiò leggermente la pressione sulla mia cappella e le esplosi il mio orgasmo in bocca!!!

In questi mesi senza donne mi ero dedicato ad lunghe ed intense pugnette, ma nulla era come il reale tocco femminile, dovevo avere un tale carico si sbarra che la vidi un attimo in difficoltà nel prenderla tutta, un rigoletto le scappò dal lato della bocca.
Lei mi guardò negli occhi, si tirò su e si infilò il mio uccello ancora duro nella sua calda passera grondante di umori, si avvicinò a me e mi baciò, io d’istinto aprì la bocca per baciarla e lei fece altrettanto, in quell’attimo mi arrivò in bocca un fiume di mia sborra, e lei mi baciò con impeto in modo che io non potessi ritirarmi e fu un bacio pazzesco…non mi era mai capitato nella vita, mai avrei immaginato una cosa simile…era meraviglioso, così intimo e profondo.
Questa fu la prima cosa che mi insegnò, la condivisione…me lo spiegò bene…l’orgasmo deve essere condiviso, non deve esserci schifo o timore, sono i nostri fluidi e non c’è nulla di più intimo, profondo ed erotico che scambiarseli vicendevolmente.

Lo devo confessare, quel bacio così…sborroso era stato davvero eccitante, e da il pensiero di aver bevuto la mia stessa sbarra dalla sua bocca e mescolata insieme nelle nostre bocche me lo aveva fatto tornare durissimo, rimando inoltre dentro di lei. Quando il mio uccello fu nuovamente duro dentro lei, iniziò a muoversi, piano facendo mi risalire l’ormone…riaccendendo le mie voglie, non appena lei lo capì cambiò di nuovo il ritmo, sentivo la passera grondare, era bagnata in un modo che mai avevo sentito nelle mie coetanee, poi si staccò si sedette sul divano e mi invita a leccarla.

Non me lo feci ripetere 2 volte, se c’è una cosa che adoro è leccare, adoro sentire una femmina che mi viene in bocca quando la lecco, tutto quel dolce nettare mi piace da impazzire.
Goldie era una fonte di piacere, la leccavo piano, per tutta la lunghezza della sua passera, partendo da sotto sfiorando il buchetto e risalendo al clitoride che era diventato durissimo e un pò sporgente, mi soffermavo lì e la titillavo, piano, seguivo i movimenti del suo corpo per capire come muovermi, e stavo avendo un risultato decisamente buono…
Ancora poche leccate e mi prese per i capelli, guidandomi nel movimento e pregandomi di non staccarmi mai che stava per venire.
Così feci fino a che sentii lei iniziare a tremare, la sua figa si gonfiò ancora di più e i suoi umori iniziarono a colare copiosi, era sul punto di squartare, ma non a spruzzo cone nei film  porno, sembrava un rubinetto aperto, io la leccavo e lei sbrodolava, copiosamente, e io bevevo avidamente da lei, cercavo di non farmene scappare una goccia!
quando sentii che il suo corpo stava smettendo di tremare, tenni in bocca quanto più potei del suo nettare, mi avvicinai a lei e infilai il mio uccello duro nella sua passera bagnata, ebbe un piccolo gemito, e aprì d’istinto la bocca, in quell’istante la baciai e lasciai colare il suo nettare nella bocca, come aveva fatto lei con me poco prima. di nuovo un lungo bacio bagnato e carico del nostro piacere…durò a lungo, poi mi staccai e mi misi accanto a lei, ci guardammo un pò e poi con aria da furba mi disse: “hai imparato subito bene eh….?”
le sorrisi e la bacia ancora.

Guardammo l’orologio, era l’una mezza di notte…mi guardò dicendo che doveva scappare, si rivestì velocemente sussurrandomi: “domani ti chiamo, ho ancora voglia di te…” e scappò via.
Io andai a dormire e mai notte fu più quieta e serena di quella…ero esausto, felice e appagato.

L’indomani mi svegliai e trovai il suo messaggio: un cuoricino e la frase: tieniti libero venerdì sera, voglio che cucini tu…
L’emozione di sapere che lei non era sparita e mi desiderava…andai a farmi una bella doccia per raffreddare la mia prepotente erezione avuta pensando alla nuova serata che ci aspettava….

ps: sono benvenuti i commenti, è il primo racconto/storia che pubblico e gradirei sapere dove e come posso migliorare!

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