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Erotici Racconti

il matrimonio con lauretta

By 30 Dicembre 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

I fatti che vado a narrare, si svolsero quattro anni dopo quanto avvenuto nei racconti mia madre Concetta 1-2-3-4 ed hanno come protagonisti : me , Adolfo il pisellino segaiolo e aspirante cornuto, mia madre Concetta e la mia fidanzata Lauretta.
Mamma &egrave diventata una splendida quarantenne e Lauretta &egrave una fantastica giovane donna di circa vent’anni mentre io ,ventiduenne ,continuo ad essere il solito ciccione , tappetto e minidotato. A queste mie caratteristiche già ampiamente descritte nei precedenti racconti, si &egrave aggiunta una precoce calvizie comparsa sulla mia testa.
Mamma e Lauretta sono quindi due splendide femmine , alte ,more e con un seno da quarta misura(a Lauretta in questi tre anni si sono sviluppate ulteriormente le tette) lunghe gambe e chiappe favolose.
Con la mia fidanzata non ho ancora avuto rapporti completi , ma già da qualche hanno ho avuto l’opportunità, di poterla ammirare mentre si fa scopare da qualcun altro.Durante questi incontri a volte mi permette di menarmi il pisellino.

– Adolfino quando saremo sposati ti potrai sempre segare il cazzettino quando mi vedrai con un altro uomo , ma adesso che siamo fidanzati di devi accontentare di farlo solo qualche volta, – mi diceva amorevolmente la mia fidanzata e aggiungeva
– Questo sarà il tuo modo di rispettarmi , perché dagli altri uomini mi farò trattare da troia ma tu dovrai considerarmi sempre la tua signora –

Anche la mamma ribadiva che io dovevo comportarmi da bravo cornuto

– Vedi,frocetto di mamma tua, ti ho educato ad essere un bravo guardone e segaiolo per abituarti ad essere considerato un pisellino segaiolo e soprattutto ti ho insegnato ad essere contento di questo stato delle cose –

La mamma dirigeva ancora la nostra azienda , nella quale ero stato assunto anche io , dopo la licenza liceale e tre anni dopo , anche lei dopo aver conseguito la licenza liceale, era stata assunta anche Lauretta.
Naturalmente anche lei come mia madre ha iniziato a farsi scopare dai nostri dipendenti ( premio di produzione vd. racconti precedenti).
Differentemente da quanto succedeva quattro anni fa , a desso non ero più costretto spiare di nascosto i dipendenti che scopavano mamma o la mia fidanzata, ma potevo farlo liberamente alla luce del sole, anche se sarebbe più corretto dire che le due troie e i maschioni di turno non si curavano di accoppiarsi anche in mia presenza , anzi spesso si divertivano a deridermi.

– guarda come mi faccio succhiare il cazzo da quella troia di Lauretta – mi diceva Antonio uno dei dipendenti della ditta ,mentre quella bocchinara della mia fidanzata inginocchiata ai suoi piedi gli succhiava il cazzo, e aggiungeva
– poi me la scopo sia in fica che in culo – poi rivolgendosi a lei
– &egrave vero che da lui non ti sei fatta mai scopare ? –
– Ma hai mai visto che razza di pisellino che si ritrova il mio fidanzato ? –ribatteva Lauretta
– Su Adolfino fai vedere ad Antonio il tuo pisellino – mi diceva Lauretta con voce melliflua

Ed io obbediente mi calavo le braghe e facevo vedere il mio pisellino all’amante della mia fidanzata

– sapevo che ce l’aveva piccolo ma non immaginavo così – poi rivolgendosi ancora a Lauretta

– perché una bella troia come te vuole sposare un tappetto minidotato e panzone come Adolfo ?
– dove lo trovo un altro bravo cornuto come lui – rispondeva Lauretta al suo amante occasionale e aggiungeva
– se vuoi dopo che mi avrai riempito il culo di sborra il cornuto ti può ripulire il cazzone con la lingua , si io che sua madre lo stiamo addestrando anche ad essere un bravo frocetto –
– Su Adolfino amore fai vedere ad Antonio come ti ficchi il manico di quel cacciavite nel culo

Ed io camminando goffamente con i calzoni calati alle caviglie vado a prendere il cacciavite sul banco di lavoro, mi chino sporgendo il sedere verso i due amanti e con fare deciso mi infilo in un sol colpo il manico del cacciavite nel culo

– visto amore ho fatto come mi hai chiesto , me lo sono fioccato nel culo il cacciavite , adesso posso menarmi il pisellino ,mentre ti guardo scopare con il signor Antonio ? –
– certo frocettino mio visto che fra quindici giorni ci sposeremo ed io diventerò la signora ZENETTI , d’ora in avanti quando mi vedrai scopare con qualche mio amante potrai tranquillamente ammazzarti di seghe – e poi con cattiveria aggiunge
– questo sarà il massimo che ti consentirò di fare , perché la mia fica la potrai provare , con il cazzetto insignificante, solo una volta all’anno il giorno del tuo compleanno- e prosegue
– se non sei d’accordo possiamo rompere il fidanzamento e non sposarci più –
– no amore io sono più che d’accordo sarò sempre felice di essere il tuo cornutissimo maritino

Ormai eravamo prossimi al matrimonio che mia madre e la mia futura moglie stavano organizzando fin nei minimi dettagli..
Il matrimonio sarà officiato in casa , da un assessore comunale amico di mamma, di scopate naturalmente, anche gli invitati sono stati scelti con molta cura tra i più cazzuti amanti di mia madre e della mia fidanzata.
Il mio vestito da cerimonia comprende solo gil&egrave e cravatta con chiappe e pisellino in vista.Inoltre dovrò tenere introdotto nell’ano , per tutta la durata della cerimonia , un cazzo di plastica.
Io avrò in dotazione anche un copricapo , costituito da un enorme paio di corna, utili a ricordarmi il mio futuro stato di grandissimo cornuto.
La mamma e Lauretta invece indosseranno solo delle calze sostenute da giarrettiere , bianche per Lauretta , nere per mamma e naturalmente ai loro piedi delle scarpe con tacco di 12 cm.
Così immaginando la festa nuziale ,tra una sega e l’altra , consumate spiando mamma e Lauretta durante le loro numerose scopate, arrivammo alla sera precedente il matrimonio, la serata che normalmente si dedica all’addio al celibato ed al nubilato.
Mamma e Lauretta decisero di festeggiare insieme l’addio al nubilato della mia futura moglie.
Infatti organizzarono una festa dove loro erano le uniche due donne e gli operai nordafricani della nostra ditta erano gli altri invitati (otto maschioni ).
Fecero coincidere questa festa con il premio produzione , ossia loro due sarebbero state in balia dei maschioni per tutta la serata e la notte.
Mi fu concesso di starmene in disparte a spiare e a menarmi il cazzettino ,inoltre mi procurarono un transessuale che mi avrebbe inculato mentre assistevo alle performance delle due troione.
Il primo ad arrivare a casa nostra fu proprio il transessuale , era un brasiliano di colore , molto alto circa 185 cm più i tacchi .
Fisicamente era poco femminile , infatti era muscoloso ed anche piuttosto peloso e quasi senza tette e come avrei visto poi aveva un cazzo veramente grosso, in realtà del transessuale aveva poco , piuttosto sembrava un uomo travestito da donna.

– guarda pisellino &egrave arrivato il tuo amichetto – disse mia madre
– piacere sono Samantha – si presento il brasiliano
– questo &egrave quel cornutone del mio fidanzato – disse Lauretta al transessuale e poi aggiunse
– domani il &egrave il tappetto ci sposeremo e questa sera io e sua madre , riceveremo 8 maschioni nordafricani che ci useranno come troie, lui ci spierà da quella finestrella la menandosi il cazzettino –
a questo punto prese la parola mia madre

– e tu lo dovrai inculare per tutto il tempo , con il tuo splendido cazzone, così mentre gli otto maschioni nordafricani ci faranno la festa , tu farai la festa a lui –
– tutto chiaro Samantha ? –
– certo signora , sarà un vero piacere per me rompere il culo a quel frocetto di suo figlio –poi rivolgendosi a me
– fammi vedere se ce l’ hai tanto piccolo come raccontano la tua fidanzata e tua madre –
– si Adolfino fai vedere a Samantha il tuo pisellino – mi incalzò Lauretta

Seguendo le esortazioni della mia futura moglie mi calai i calzoni e le mutande alle caviglie e misi in mostra il mio pisellino.

– ma &egrave proprio piccino – disse Samantha
– adesso fai vedere tu il tuo cosone – prosegui mia madre
– certo signora adesso le faccio vedere il cazzone che le piace tanto –

Quindi Samantha si tolse il miniabito che la copriva e scostando il perizoma mise in mostra la sua enorme coda.
Era veramente un cazzone superlativo , quasi 30 centimetri di lunghezza ed un diametro di quasi 5 centimetri .

– Guarda pisellino che cazzone ha Samantha , io e tua madre lo abbiamo già provato in tutti i buchi e adesso lo offriamo a te per farti festeggiare il tuo addio al celibato – quindi intervenne ancora mamma
– Su adesso andate su alla finestrella, che fra poco arriveranno i maschioni nordafricani , e da li potrai ammirarci mentre ci useranno come troie , mentre Samantha di farcisce il buco del culo con il suo splendido arnese –

Così iniziai a salire le scale seguito da Samantha che ne approfittava per palparmi il culone grosso.

– Vedrai Lauretta come glielo riduco il culo a questo frocetto del tuo fidanzato –

Arrivati in cima alle scale raggiungemmo la finestrella da dove avremmo potuto osservare non visti , l’orgia tra le due puttane e gli 8 maschioni .
Appena in postazione , Samantha si posizionò dietro di me , sentivo il suo enorme bastone a contatto con la mia schiena.
Lo splendido transessuale inizio a sussurrarmi in un orecchio :

– allora frocetto &egrave vero che ti piace guardare tua madre e la tua fidanzata fare le troie ? – e senza aspettare alcuna risposta , proseguiva
– sei proprio un cornuto contento –
– sei pronto a prendere il bel cazzone ? –
– si ma ti prego di fare piano , altrimenti mi squarti – rispondevo io preoccupato

Nel frattempo le due zoccole si erano spogliate rimanendo nude ad eccezione di calze, giarrettiere e scarpe con tacco altissimo e Samantha continuava ad esprimere i suoi commenti e me li sussurrava sempre in un orecchio

– guarda quelle due troie di tua madre e della tua futura sposa , come aspettano i loro maschioni –
– sono proprio due puttane da quattro soldi , delle zoccole , vacche , scrofe e tu sei il loro cornutaccio –

A questo punto fecero irruzione nel salone gli otto maschioni nordafricani , che erano venuti a ritirare il loro ambito e faticato premio.

– guarda le due troione italiane , sono già spogliate e pronte i nostri cazzoni africani –
– abbiamo dovuto lavorare come somari per vincere questo premio –
– e adesso siamo pronti per ritirarlo –

i maschioni non persero tempo e in un battibaleno si tolsero pantaloni e mutande mostrando alle due troie vogliose i loro nodosi bastoni.
Nel frattempo Samantha aveva iniziato a puntare la sua enorme cappella sulla mia rosellina

– dai da bravo frocetto allarga il buco del culo che te lo riempio con il mio cannone –

nonostante gli sforzi il cazzone di Samantha non riusciva ad entrare nel mio culetto e quindi il transessuale negro pensò di cambiare metodo di approccio

– dai puttanella prendimelo in bocca e passaci su un bel po’ di saliva –

quindi mi inginocchiai ai suoi piedi e iniziai a spompinarlo con grande perizia , il travestito sembrava gradire enormemente il trattamento infatti non si limitò più a lasciarmi leccare il cazzone ma iniziò a stantuffarmi in gola l’enorme randello.

– dai cornutaccio spalanca la tua bocca da troia e lubrificami il bastone che poi te lo pianto in culo –

Ed infatti smise di fottermi in bocca e fattomi mettere nuovamente a 90′ gradi , mi puntò nuovamente il cazzone sul buco del culo ed iniziò a spingere.
Questa volata l’enorme cappella si fece strada nel mio culo fino a quando il cazzo non fu tutto dentro . Solo a questo punto Samantha smise di spingere e rimase ferma con il cazzone infilato nel mio culo.
Io avevo tenuto gli occhi chiusi ed il fiato sospeso durante tutta la penetrazione e quando riaprii gli occhi e ripresi a respirare , lo spettacolo che mi ritrovai davanti era veramente molto eccitante.
Infatti nel salone la mia fidanzata e mia madre erano inginocchiate davanti ai maschioni e mentre questi stavano comodamente seduti sul divano con le aste svettanti le due troie si prodigavano a sucare le loro nere minchie

– si puttane borghesi lavateci i cazzi con le vostre lingue –
– sono giorni che non ci laviamo i bastoni per renderveli più saporiti –
– dai puttane datevi da fare con quelle labbra da succhiacazzi , che la prima sborrata ve la facciamo tutta in quelle fogne di bocche che vi ritrovate –
– guarda le signore padrone come ci succhiano bene il cazzo , queste troie –

I maschioni inveivano volgarmente sulle due troie mentre queste si davano da fare sui nodosi bastoni dei nordafricani.Nel frattempo Samantha aveva iniziato a stantuffarmi in culo con il suo grosso pistone

– guarda frocetto come sucano bene i cazzoni quella troie di tua madre e della tua fidanzata –mi sussurrava Samantha in un orecchio mentre lentamente seguitava a pistonarmi in culo
– si lo vedo sono proprio due puttane schifose – rispondevo io

Uno dopo l’altro i maschioni riempirono di sborra le bocche di mamma e di Lauretta :

– si troiona italiana mi svuoto i coglioni nella tua bocca –
– bevi tutto puttana , facci i gargarismi con la mia sborra –

Nella foga dell’orgasmo i maschioni avevano afferrato mamma e Lauretta per le orecchie e strattonandole verso il proprio inguine gli infilavano per intero l’asta fino in gola.

– si troia ti fotto in gola –
– prendilo tutto in bocca puttana –

Le due puttane dovevano faticare non poco per accogliere quelle superbe aste in gola , lo si vedeva da come strabuzzavano gli occhi e da come allargavano le narici per non soffocare .
Fortunatamente per le due zoccole i maschioni , che erano in astinenza da qualche giorno, vennero copiosamente dopo pochi minuti , permettendo finalmente alle due troie di riprendere fiato.
Naturalmente, dopo aver sborrato i maschioni pretesero dalle due succhiacazzi , di farsi pulire per bene con la lingua i cazzi , cosa che le due troie fecero con devota applicazione.

– brave zoccole puliteci i randelli –
– non voglio vedere neanche una traccia di sperma su nessuna delle nostre aste –
– dai puttana direttrice puliscimi la cappella –
– si usa la lingua per pulirmi il cazzo , troia –

Queste erano le ingiuriose frasi con cui gli otto operai nordafricane apostrofavano mia madre e la mia futura sposa.
Anche Samantha non era da meno , infatti continuava a sussurrami nelle orecchie ingiurie rivolte sia a me che alle mie donne.

– guarda come bevono lo sperma le succhiacazzi della tua famiglia –
– vorresti essere li con loro a pulire la sborra da quei cazzoni ? lurido frocetto che non sei altro –
– potrebbero venire tutte e due sui viali insieme a me , chissà quanti soldi riuscirebbero a guadagnare quelle bagasce di tua madre e della tua fidanzata –

Naturalmente mentre mi sussurrava queste sconcezze continuava lentamente ma con vigoria a pistonarmi il buco del culo , con il suo enorme cazzo, naturalmente.
Mi lavorava lentamente , il mio buco del culo ormai era ben allargato e accoglieva l’enorme bastone come il fodero con la spada.
Nel salone nel frattempo le due troie , ancora sulle ginocchia, attendevano gli ordini dei loro aguzzini.

– bene troie ora ci siamo calmati e possiamo divertirci più con calma –
– si zoccolone adesso vi esibirete in uno spettacolino , da vere troione quali siete –
– si fate qualche bel giochetto sado-maso – suggerì uno dei maschioni
– tu Lauretta farai la troia padrona e “ la signora Concetta” interpreterà la parte della troia schiava –

E Lauretta senza perdere neanche un secondo entrò subito nella parte.
Infatti si alzò immediatamente e sculettò verso mamma che era rimasta in ginocchio

– bene adesso vecchia troia ti faccio vedere io chi comanda in questa baracca –
– leccami la suola delle scarpe , troia –

ed alzo il piede per permettere a mamma di compiere l’operazione e quest’ultima anch’essa senza perdere tempo iniziò a leccare la suola della scarpa di Lauretta.

– brava troia vedo che hai capito chi &egrave la padrona d’ora in avanti , vero??? –

la mamma seguito a dare lunghe leccate alla suola della scarpa della mia futura moglie e non rispose, facendo accrescere l’irritazione nella giovane donna.

– Allora puttana vuoi rispondere alla mia domanda – disse perentoriamente la mia fidanzata

E finalmente mamma smise di leccare e rispose alla sua futura nuora

– sei tu la padrona ed io e quel frocetto di mio figlio saremo tuoi umili servitori –
– bene troia vedo che hai capito , ma adesso sculetta verso quel cassetto e prendi il frustino che c’&egrave dentro e portamelo qui –

e mamma sculettando a quattro zampe, da brava cagnetta, prese il frustino se lo mise in bocca e sempre trotterellando a quattro zampe , tornò da Lauretta, per porgerglielo.
Lauretta appena ebbe il frustino in mano iniziò a colpire mamma sul candido culo.

– stack , stack , stack prendi troia. –
– dai muovi il tuo culone bianco , fai vedere ai signori come sculetti bene –

mamma si girò porgendo il culo alla vista dei maschioni, che nel frattempo erano comodamente stravaccati sul divano, e iniziò a dimenarlo come ordinatogli dalla nuora, che continuava a colpirla con il frustino, sulle sue ormai purpuree chiappe.

– bene adesso invertitevi le parti – disse uno dei maschioni rivolgendosi alle due troie

la mamma si alzò immediatamente in piedi e tolse di mano il frustino a Lauretta dicendogli

– bene troia di una nuora adesso ti faccio vedere io chi comanda tra noi due –
– mettiti a quattro zampe come quella cagnetta che sei –
– porgimi il culo puttanella stack , stack , stack adesso te le riscaldo io le chiappe troia che non sei altro –
– basta signora mi perdoni , io ubbidivo solo agli ordini di quei negracci –
– e anche io ubbidisco agli ordini di quei negracci – rispose mamma

Naturalmente questa loro insolenza provocò l’ira dei maschioni che non gradirono gli insulti delle due troie.

– puttane bianche come vi permettete di chiamarci negracci , adesso vi facciamo vedere noi come sappiamo trattare due troie bianche come voi –
– tutte e due a quattro zampe, troie –

Intanto io dietro la finestrella osservavo e continuavo a subire gli assalti di Samantha

– guarda frocetto adesso che li hanno fatti incazzare , vedrai che festa faranno i negroni alle due troie –
– e tu , te lo senti bene il mio cazzone nel culo frocetto ? –
– si ora lo sento proprio bene si ,continua così, a pistonarmi il culo –
– guarda che zoccole tua madre e la tua futura sposa –

I maschioni nel frattempo si erano già tutti ringalluzziti ed esibivano nuovamente delle erezioni da paura.

– dai troione adesso leccatevi la fica a vicenda –
– e non smettete fino a quando non avrete goduto –
– vi vogliamo sentire godere , avete capito puttanacce ?-

Così mamma e Lauretta si esibirono in uno spettacolare sessantanove , mentre i maschioni le insultavano e di tanto in tanto gli elargivano qualche energica nerbata.

– guarda che lesbicone incestuose che sono queste due ,-
– adesso vi riscaldo il culo stack-stack-stack –
– vi piacciono le frustate sulle chiappe troione, vero? –

Mamma e Lauretta subirono senza protestare anzi riuscirono pure a raggiungere un rumoroso orgasmo.

– Guarda queste puttane stanno godendo veramente , dai colpiscile ancora sul culo faglielo diventare rosso come un pomodoro –
– Adesso però cambiamo gioco – disse uno dei maschioni che proseguì
– Che ne dite se gli facciamo salire su per il culo qualcosa che le riscaldi ben bene ?–
– Si bella idea , laviamogli l‘intestino con l’alcool –
– Si , si – risposero tutti in coro

Le due troie invece iniziarono a preoccuparsi per la piega che avevano preso gli eventi, mentre Samantha iniziava a pregustarsi lo spettacolo che stava per seguire , sempre seguitando a incularmi .

– cazzo adesso gli riempiono il culo di alcool alle due bagasce , vedrai come le faranno sculettare a quelle scrofe – disse Samantha rivolgendosi a me

Infatti i maschioni avevano messo mamma e Lauretta a culo all’aria , gambe sollevate e schiena a terra.
Poi allargandogli le chiappe avevano infilato nei rispettivi buchi del culo la cannula di un clistere dopo di che, iniziarono a versare nel serbatoio del clistere dell’alcool etilico.
Ne versarono 2 litri per ciascuna delle due troie che iniziarono a supplicare i maschioni di desistere
dai loro propositi.

– pietà fateci tutto ma questo no –
– faremo le vostre troie per una settimana intera , ma per carità non fateci questo –
– brutte troie avete perso la vostra superbia adesso eh ? –
– ma ormai &egrave troppo tardi , pagherete così tutte le prepotenze nei nostri confronti –

Quindi aprirono i rubinetti e l’alcool defluì dal serbatoio alla cannula fino ai buchi del culo delle due troie , che dopo qualche secondo iniziarono ad urlare per il dolore

– brucia, aiuto , basta , che dolore –
– pietà finitela , il dolore &egrave insopportabile –
– zitte troie tanto non ci impietosite , due litri a testa vi spettano e fino a quando non li avrete tutti nell’intestino , noi non smetteremo –

E così fecero anzi , una volta svuotati i serbatoi estrassero le cannule dal culo delle due puttane e sigillarono il buco del culo con un tappo di gomma.

– bene troie adesso alzatevi e sculettate per la stanza –

L e zoccolone soffrendo atrocemente si alzarono e iniziarono a camminare per il salone.
Mentre camminavano dimenavano inutilmente il sedere per lenire il bruciore al culo , ma questo no le provocava alcun sollievo e l’unico effetto che sortiva era quello di divertire i loro aguzzini.

– guarda come agitano il culo le due troie –
– già sembra proprio che abbiano il fuoco al culo , ah ,ah,ah ah –
– basta per pietà fateci svuotare – supplicavano le due vacche.

I maschioni non si fecero intenerire dalle suppliche delle due donne anzi , rincararono la dose fustigando le due troie sulle belle chiappe .

– prendi troia stack-stack-stack
– una te, stack e una a tua nuora stack una te stack ed un’altra a te stack –

Insomma i maschioni si divertirono ad infierire sulle due zoccole per almeno mezz’ora e solo all’ora gli permisero di svuotare l’intestino dal liquido infuocato.

– su puttane levatevi il tappo dal culo e pisciate fuori l’alcool –

Le puttane non se lo fecero ripetere due volte e svuotarono i loro intestini li, nel salone e davanti agli sguardi dei loro aguzzini..

– guardate ragazzi queste due puttanone pisciano dal buco del culo –
– guarda che puttane schifose , &egrave proprio vero che puttane come le donne Italiane al mondo non ce n’&egrave –

Appena ebbero finito di liberare l’intestino dal liquido infuocato ,le due troie furono invitate a mettersi alla pecorina.Uno dei maschioni intanto era tornato dalla cucina con un recipiente contenente dei cubetti di ghiaccio.

– con questi gli rinfrescheremo il culo – disse il maschione mostrando i cubetti di ghiaccio ai suoi colleghi
– su troie allargate bene le chiappe –

E così come fossero supposte infilo tre cubetti di ghiaccio nel buco del culo delle due puttane

– allora troione va meglio ora ?–
– vi brucia ancora il buco del culo ?

Quindi, i maschioni ordinarono alle due donne di zampettare per la stanza come cagnette mentre, loro le colpivano con un frustino sulle candide chiappe.
Poi stanchi di questo giochino sempre le fecero fermare e tenendole sempre alla pecorina iniziarono ad incularle con i loro possenti bastoni.

– guarda frocetto adesso anche loro hanno un cazzo in culo come te – mi sussurrava in un orecchio Samantha mentre seguitava a inchiappettarmi.
– to,troia prendilo tutto in culo – diceva uno dei nordafricani mentre inculava mia madre
– si adesso gli spaniamo il buco del culo a queste troie –

Insomma nel salone si scatenò una vera e propria orgia e le due zoccole furono inculate e chiavate ,anche contemporaneamente , per oltre due ore.

– vi piacciono i nostri cazzi ,puttane italiane –
– adesso vi riempiamo per bene , zoccole –
– che bello fottersi queste due puttane –

Nel frattempo Samantha seguitava nella sua opera e solo alla fine, quando i maschioni , dopo aver riempito di sborra i buchi delle mie donne , si misero in cerchio intorno alle due puttane ed iniziarono pisciargli in bocca , venne anche lui riempiendo il mio buco del culo di calda sborra.

– Guarda piccolo figlio di troia le stanno facendo una doccia di piscio alle due troie-
– godo frocetto, ti faccio un clistere con la mia sborra –

mentre nel salone

– bevete puttane italiane , bevete il nostro piscio –
– fate proprio schifo troie –

Finito di pisciare gli otto operai nordafricani si rivestirono e uscirono da casa

– vi salutiamo troie –
– e a te puttanella tanti auguri per il tuo matrimonio e salutaci quel cornutone del tuo futuro maritino –

Appena i maschioni se ne furono usciti io e Samantha scendemmo nel salone e raggiungemmo le due zoccole nel salone.

– allora cornutone ti &egrave piaciuto lo spettacolo? – disse Lauretta rivolgendosi a me
– Si gli &egrave piaciuto molto a questo frocetto – rispose Samantha al posto mio e poi aggiunse
– Adesso il tuo fidanzato al il culo bello spanato , domani al matrimonio non farà nessuna fatica a tenere nel culo il cazzone di plastica –
– Su Adolfino adesso vieni a pulirci con la lingua la sborra che quei negracci ci hanno lasciato in corpo –

Così mi precipitai e leccare le fiche e i culi di mamma e di Lauretta fino pulirle completamente da ogni traccia di sborra mentre le due troie sbocchinavano Samantha.

– Si puttane succhiatemi il cazzo che poi vi faccio bere la mia sborra –
– E tu ricchione guarda come mi succhia il cazzo quella troia di tua madre , mentre la tua fidanzata mi lecca le palle –

Alla fine godemmo tutti quanti , Samantha sborrò sulla faccia di mamma e di Lauretta , le due troie godettero grazie alle mie leccate e anche io godetti menandomi il pisellino, ma solo dopo quando anche Samantha era andata via e le due troie mi permisero finalmente di farmi una sega.

– bravo pisellino menati il cazzetto – mi diceva mamma mentre seduta comodamente sul divano insieme alla mia futura moglie mi osservava durante i miei maneggi
– ti &egrave piaciuto vedere mamma e Lauretta prendere quei cazzoni neri ? –
– si godo , che bello godooo , mi sborro nella mano –
– bravo Adolfo adesso però andiamo a dormire che domani sarà una giornata molto faticosa –disse Lauretta che aggiunse
– Domani diventerò la tua signora e tu diventerai il mio cornuto –

E su queste parole ce ne andammo tutti e tre a dormire per riposarci e preparaci al grande giorno.

Continua………

Posta elettronica : adolfozenetti@virgilio.it

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