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In spa con mia sorella

By 13 Dicembre 2021No Comments

“Percorso Spa Sensuale per coppie” era di questo che Katia la mia ragazza parlava con le sue amiche nelle ultime settimane poco prima di natale, in realtà essendo aperta da poco né parlavano un po’ tutti, mi sembrava il regalo perfetto, se non fosse per il costo decisamente alto, posti limitati, timer sul sito per bloccare le prenotazioni il tutto per non darti il tempo di cercare un alternativa, sapevo quanto ci tenesse ad andarci, due delle sue amiche che c’erano state concordavano su quanto fosse bella e raffinato il tutto, e ci credo con quello che costa pensai, fortunatamente anche i rispettivi fidanzati in confidenza mi dissero che era il posto perfetto per cuccare specie se si voleva andare oltre il classico letto matrimoniale, in breve quella costosa esperienza rappresentava anche la mia migliore occasione per fare finalmente qualcosa con Katia, non avendo un posto nostro e non riuscendo a trovare alternative simili dovetti cedere e prenotai.

Quel costoso regalo però rischiava di non venire mai utilizzato, pochi giorni prima del grande giorno Katia mi lasciò per un altro lasciandomi oltre che con il cuore infranto con un mucchio di soldi incastrati in una prenotazione per coppie, così provai a chiedere a mia sorella se conoscesse qualcuno che volesse la nostra prenotazione, mi disse che per il costo ma soprattutto con così poco tempo non sarebbe riuscita a trovare nessuno a cui cederli, e da buon scroccona mi propose nel caso non fossi riuscito a trovare nessuna con cui andare di portare lei, ero fortemente convinto che avesse tenuto la bocca chiusa nonostante le sue numerose amicizie così da beccarsi un giorno in spa a mie spese, arrivò dunque il giorno della prenotazione e non avendo alternative dovetti portare lei.

Alla reception mentre ci spiegavano il tutto venne ripetuta così tante volte le parole “coppia” da farci mentire e dire che eravamo fidanzati, notai la scetticismo della ragazza, era evidente che mia sorella fosse più grande di me, ma non poteva immaginare che fossimo parenti, probabilmente abituata a vedere così tante finte coppie che andavano lì solo per cuccare non disse oltre, pagai il tutto tra le risatine di mia sorella che aveva raggiunto il suo scopo e ci avviammo, attraversammo due stanze chiudendoci a chiave nell’ultima.

Ci ritrovammo in quello che sembrava a tutti gli effetti uno spogliatoio tutto in stile sauna finlandese o giapponese non sarei dire di sicuro quell’arredamento costava una cifra, mia sorella ne era estasiata di tutto quello sfarzo, infine notammo gli armadietti per riporre i nostri indumenti e l’enorme cartello che con tutti i divieti, vietati i cellulari, vietate le macchine fotografiche, vietato portare cibi e bevande, vietato indossare indumenti e costumi, fu quest’ultimo divieto che ci lasciò perplessi, leggemmo e rileggemmo ma alla fine il disegno del bikini era abbastanza chiaro, guardai mia sorella la quale diventò paonazza quasi quanto me “Vado a chiedere spiegazioni” dissi io tornando alla reception alla mia domanda se dovessimo entrare completamente nudi la ragazza alla reception rispose con disinvoltura “Si certo, è ovvio” quella risposta così ovvia rivelò tutta la mia inesperienza nella cosa facendomi arrossire, tornai nello spogliatoio dove mia sorella attendeva rosso come un peperone non sapendo come dirglielo “Ho capito, dobbiamo spogliarci” ne dedusse lei dal mio silenzio “potremmo andare via” proposi io imbarazzato dall’alternativa “Quelli non ti restituiscono un centesimo, e visto quanto l’hai pagato ci resto fino all’ultimo minuto” effettivamente mi era costato un botto “Su girati, io mi spoglio da questa parte e tu da quella” propose lei, così le diedi le spalle e iniziai a spogliarmi, arrivato al costume diedi appena uno sguardo per vedere se lei stava facendo lo stesso, si era appena tolta gli slip rimanendo col culo nudo e il segno dell’abbronzatura, mi tolti il costume mentre con le mani coprivo l’erezione che mi aveva appena causato l’averla spiata, mi voltai verso di lei, anche lei si copriva con le mani, un braccio a coprirsi il seno e l’altra fra le cosce, imbarazzati e sapendo che tanto prima o poi avremmo dovuto spostare le mani decidemmo di contare fino a tre prima di farlo, così spostò le mani mostrandomi la sua quarta di tette e il sua striscetta di peli sulla figa, cosa c’è di più imbarazzante di stare nudo davanti a tua sorella con il cazzo in tiro? Eiacularle addosso! Proprio così vederla completamente nuda, vedere per la prima volta una ragazza nuda dal vivo fu troppo per il mio pisello, arrivai senza nemmeno toccarmi i miei schizzi le arrivarono proprio sulla patata lasciandola incredula, rossa di rabbia per l’accaduto “Ma che cazzo! Non hai mai visto una donna nuda!” disse lei in preda alla rabbia mentre dalla borsa tira fuori delle salviettine per ripulirsi fulminandomi con lo sguardo “No..” confessai io nel più totale imbarazzo impacciato come non mai, lei si rese conto che alla fine stava parlando con suo fratello appena diciottenne più piccolo di lei e dalle poche quasi nulle sperienze che comprensiva cercando di sdrammatizzare “Vabbè, è normale, non potevi resistere ad una gran fica come me” e detto questo si avviò nella stanza sculettando davanti a me, la segui, entrammo nella vera e propria stanza, al centro vi era una piscina, a terra tutto in marmo con statue da cui usciva l’acqua, lei era già in acqua per metà, quelle enormi tette stavano per farmi avere un’altra erezione così decisi di entrare in acqua prima che fosse troppo tardi, una volta entrato mi accorsi che l’acqua era decisamente calda e dei vari getti presenti sul fondo che massaggiavano le nostre parti basse, mi avvicinai a lei cercando le parole per scusarmi su quanto fosse appena accaduto ma rimasi ipnotizzato dai suoi meloni con capezzoli a vista “Ti sei già ripreso” disse lei notando la mia erezione, l’acqua non copriva niente era completamente trasparente salvo nei punti dove i getti erano più forti, intanto lei muovendosi nella piscina osservava in giro la stanza, c’era un angolo buffet pieno di frutti e dolciumi o almeno questo sembrava da qui, un corridoio con luci che cambiavano di continuo, lungo la piscina invece era piena di sporgenze e insenature dalle forme equivoche, rimanemmo incuriositi da un insenatura a forma di tette con una sporgenza sul quale sedersi, “Secondo me non ci entrano” dissi io pensando ad alta voce commentando le sue tette, lei mi guarda male prima che curiosa va a sedersi inserendo le tette “Non succede niente” disse lei rivolta verso il bordo, così mi avvicinai non potendo fare a meno di fissarle il culo, a quel punto notai un pulsante sul bordo che andai a premere, l’acqua vicino intono a noi iniziò a muoversi, la sua espressione stizzita cambiò immediatamente “Io resto qui” disse con voce decisamente rilassata, era chiaramente compiaciuta dal messaggio che stava ricevendo alle tette e dal detto d’acqua che aveva fra le cosce, proprio affianco c’era una piccola scalinata che portava a mettersi sul bordo proprio davanti a lei, curioso seguii il percorso e notai che proprio lì davanti sul marmo l’incavo per le gambe con quella che sembrava una pedana dove avrei dovuto poggiare le ginocchia, eccitato proprio come suggeriva e cercando interpretare alla meglio mi inginocchiai davanti a lei poggiando le ginocchia sulle pedane, mi ritrovai con il pisello davanti a lei, mi guardò male “Non ci pensare, ti aspetti che…ahh” le sfuggì un gemito, le pedane se cui avevo poggiato le ginocchia avevano attivato qualcosa di così piacevole da convincerla in pochi secondi a succhiarmelo, rimasi incredulo nel vederla e nel sentirla come lo succhiava con foga, lo toglieva di bocca per segarmi fino a quando non iniziava a gemere a quel punto era costretta a riprenderlo in bocca imbarazzata dal farsi sentire da me, chiunque fosse il genio che ha inventato quella cosa lo ringrazio, in un attimo l’aveva convinta a succhiarmelo, segarmi e continuare con un pompino, lo toglie di bocca, non ce la fa più sta godendo, geme mentre mi sega con foga fino a farmi arrivare, i miei schizzi le arrivano in faccia mentre anche lei gode davanti a me.

Era solo l’inizio ma fino ad ora si quella spa si era guadagnata ogni singolo centesimo, troppo imbarazzati per parlare di quello che era appena successo come se niente fosse ci sciacquammo in acqua prima di avvicinarci al buffet.

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