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IO,CHIARA E GIULIO

By 28 Dicembre 2023One Comment

IO,CHIARA E GIULIO
Chiara, mia moglie, 35 anni, gran bella donna, non lo dico solo io, laureata alla Bocconi con il massimo dei voti, vari Master all’estero, Capo del personale in una grande multinazionale ma anche membro del CdA della stessa. Molto apprezzata dai suoi capi, anche stranieri, e dai sindacati perché molte sue innovazioni del welfare aziendale hanno ridotto sensibilmente l’assenteismo. Ma ha un soprannome: FREEZER.
Rispettata e temuta, molti tentativi di approcci sono stati bloccati sul nascere con un sorriso gelido e parole taglienti. Nella sua classica tenuta da lavoro, tailleur blu e camicetta bianca, saluta tutti con cordialità ma con un gelido sorriso ( ho i miei informatori).
Io e Giulio siamo avvocati, io civilista e Giulio in diritto internazionale. Noi tre siamo amici intimi dal Liceo, sempre insieme sia nello studio che nella vita. E a quei tempi nessun coinvolgimento sentimentale. Poi Chiara alla Bocconi e noi a Giurisprudenza e l’amicizia naturalmente si è leggermente affievolita.
Una volta laureati ci siamo di nuovo riavvicinati e tra me e Chiara è nato l’amore e poi ci siamo sposati.
Giulio al contrario è rimasto single ed essendo molto bello e benestante cambia donne spesso e volentieri. Quando non è in giro per il mondo ci vediamo spesso e la nostra intimità e complicità è sempre completa.
La vita privata tra me e Chiara è nel segno della parità assoluta, la sua maschera di donna glaciale cade nel momento in cui entra in casa ma certo non diventa una gattina amorevole; rimane la donna decisa e forte che è nel suo carattere ed essendo anch’io un carattere forte abbiamo trovato un eccellente equilibrio: ad esempio nel sesso.
Chiara ama fare sesso,non che sia ninfomane, ma con il tempo, mentre ad altre donne il desiderio cala, in lei aumenta, per mia fortuna. Mi sono accorto anche che più il suo lavoro la stressa e impegna, più lei cerca sesso. A volte iniziamo a far l’amore e lei è un po’ rigida e bloccata ma poi mi prende la testa con le mani e me la spinge verso il suo inguine, mi metto le sue gambe sulle spalle e la lecco e la succhio sino a portarla all’orgasmo, mi fermo e la tengo eccitata con piccole leccatine sul clitoride per poi ricominciare sino ad un altro orgasmo. E poi si fa sesso vero e se io avessi la capacità di continuare tutta la notte con delle brevi pause lei è sempre pronta.
E’ anche fantasiosa e altruista nel sesso; una volta, per lavoro, rimasi all’estero per una settimana; fu una settimana massacrante, dormii poche ore a notte, ero veramente distrutto. Mi venne a prendere all’aeroporto e mi appisolai durante il tragitto verso casa. Fosse stato per me mi sarei infilato nel letto vestito ma Chiara mi infilò di forza in doccia. Effettivamente mi ripresi un po’; all’uscita della doccia Chiara, tutta nuda, con un sorriso malizioso mi porse l’asciugamano, poi mi abbracciò stretto e mi sussurrò “ ora al mio bambino un regalo di benvenuto”. Mi fece mettere con le mani appoggiate al lavandino, mi si spalmò sulla schiena e già solo il calore del suo corpo mi diede i brividi; prese a baciarmi leggera sulla nuca e poi a scendere lentamente e con le unghie grattarmi delicatamente; poi le mani ad aprirmi le natiche e la sua voce “ apri le gambe ” e la sua faccia e poi la lingua a leccarmi lo sfintere e una mano sul davanti ad accarezzarmi il pene e i testicoli. Sentirmi leccare il culo e masturbare mi eccitò da matti, mi fece girare e sempre in ginocchio imboccò il mio cazzo per un pompino meraviglioso. E mentre mi succhiava, si masturbava con le dita e mi guardava fissa negli occhi. Venimmo insieme, lei che ingoiava il mio sperma e con la bocca piena del mio cazzo mugolava soddisfatta, io che mi tenevo al lavandino.
Giulio; una sera eravamo a chiacchierare in un locale; inevitabilmente il discorso è caduto sul periodo dell’università “ ti ricordi di….. ti ricordi di quella sera….” Era lui, bello, aitante e ricco che rimorchiava le ragazze ma soprattutto preferiva donne sposate, dopo i 30 anni, nel pieno della femminilità. Con il suo fascino le circuiva e le “ cucinava ” con il vantaggio che non gli creavano problemi quando le mollava. Una volta capito la tipa riusciva spesso a portarla ad accettare un rapporto a tre e a quel punto intervenivo io.
Insieme abbiamo fatto scopate incredibili dove signore all’apparenza irreprensibili prendevano i nostri cazzi temporaneamente nel culo e nella figa; donne che prima magari piangevano di dolore e poi godevano come mai in vita loro.
E questa fantasia mi ha preso: immaginavo io Chiara e Giulio e la cosa mi eccitava parecchio. Questa idea è diventata un chiodo fisso e anche la normale gelosia verso Chiara si è nascosta in un angolo del mio cervello, mi tratteneva però l’idea di come l’avrebbe presa Chiara
Una sera dopo il sesso mentre ci coccolavamo l’idea mi scappò dalla mente e divenne parola “ mi piacerebbe vederti con un altro uomo” la guardai per vedere la sua reazione: aggrottò semplicemente le ciglia e non disse nulla.
Non toccai più l’argomento, forse avevo esagerato; dopo qualche tempo, una sera durante la cena, mentre si parlava della giornata trascorsa, all’improvviso mi chiese “ e chi sarebbe quest’altro uomo? “ dopo un attimo risposi “ Giulio “. Chiara scoppiò a ridere “ ma è come se fosse mio fratello ! Sarebbe un’ incesto! “ “ Appunto “ risposi. Di nuovo una sonora risata e nulla più. Passò altro tempo “ Sabato, se Giulio non è in giro per il mondo, usciamo noi tre a cena” Aveva accettato.
Non sapevo se raccontare a Giulio della cosa, poi decisi di non dirgli nulla e di vedere la sua reazione.
Giulio era all’estero per cui non fu possibile organizzare per un paio di settimane nel frattempo osservavo Chiara e notavo che era più vogliosa del solito, magari nel mezzo della notte mi si strusciava contro, mi svegliavo di colpo con lei che mi masturbava con le mani e con la bocca e quando pronto ma insonnolito mi cavalcava, mi prendeva il cazzo e si penetrava; mi scopava, occhi chiusi e bocca semiaperta.
Arrivò il week-end, uscimmo a cena, Chiara era più brillante del solito, allegra e chiacchierona, Giulio a sua volta raccontava le sue storie, tutto come nei nostri soliti incontri; io mi chiedevo come sarebbe andata. Finita la cena un localino per terminare la serata poi a casa. Sotto casa nostra Chiara invitò Giulio a salire per bere un ultimo bicchierino. Tranquillamente seduti a chiacchierare ad un tratto Chiara si alzò in piedi davanti a noi “ Bhè .. cosa aspettate a spogliarmi ? “ Giulio rimase interdetto senza parole, si girò a guardarmi, mi alzai senza parlare andai alle spalle di Chiara, le abbassai la lampo del leggero vestitino che scivolò ai suoi piedi rimanendo in intimo, le slacciai il reggiseno e abbassai le mutandine che lei allontanò con un calcetto. Giulio era basito, guardava Chiara che tranquilla lo fissava; andai a sedermi di fianco a Giulio senza parlare; Chiara era spettacolare: si era rasata l’inguine lasciando solo una striscia di pelo, le labbra della vagina semiaperte e leggermente lucide. Con un sorriso ironico si girò e si avviò verso la camera da letto.
Giulio, da gran figlio di ***, aveva capito tutto, si era ripreso, si alzò e insieme andammo in camera; Chiara era sdraiata sul letto, le ginocchia raccolte e le cosce divaricate; “ leccala” dissi a Giulio. Mentre io mi spogliavo lui si inginocchiò, prese per le anche Chiara, la tirò a se e immerse la faccia tra le sue gambe. Vedere lui che la leccava e lei che con le mani spingeva la sua testa tra le gambe, occhi chiusi, bocca semiaperta e leggeri mugolii, mi eccitò da matti; mi misi sul letto avvicinando il mio cazzo alla sua bocca. Subito girò la faccia, lo prese con una mano e lo infilò in bocca. Più si eccitava per la leccata, più profondo diventava il suo pompino. Mi sfilai dalla sua bocca e feci un cenno a Giulio; si tolse e si spogliò velocemente. Mi infilai tra le gambe di Chiara e la penetrai scopandola lentamente mentre Giulio glielo mise in bocca. Eravamo tornati i ragazzi dell’università! Tenendogli la testa con le mani Giulio la scopava nella bocca in profondità tanto che ogni tanto Chiara lo batteva con la mano sulla coscia per farla respirare. I gemiti di Chiara aumentavano con tanti “ Sì….sì…sì” strascicati fino a che venne con un orgasmo violento. Ci fermammo qualche minuto per farla riprendere. Per quanto mi riguardava non era più la “ mia Chiara “ ma una bellissima figa da scopare. La guardai freddamente, mollemente rilassata, occhi semichiusi e respiro ancora un po’ affannoso. Feci un cenno a Giulio, lui la voltò a pancia in sotto le apri le gambe, si mise sopra e la penetrò con forza mentre con le braccia la schiacciava sul letto.
La penetrava con una certa forza e velocità e Chiara gemeva ad ogni affondo poi si staccò, la penetrai io e dopo poco Chiara venne ancora, sentii la sua vagina pulsare e lei singhiozzare. Mi staccai e guardai Giulio che si masturbava lentamente per mantenere l’erezione. Giulio tornò sul letto, prese Chiara per le anche e la costrinse a mettersi in ginocchio e poi a pecorina; oramai sembrava non capire nulla, una bambola nelle nostre mani. Chiara girò la testa verso di me mentre Giulio la penetrava ma sembrò non vedermi; salii sul letto, le presi il mento tra le mani, forzai il cazzo tra le labbra e in bocca. La scopammo così per un po’ di minuti, guardavo Chiara, teneva gli occhi chiusi, ogni tanto uscivo per farla respirare ci staccammo entrambi, Chiara crollò sul materasso sfinita. Mi preoccupai, mi avvicinai e le sussurrai “Chiara, amore stai bene? “ mi biascicò un “ sì…sì…tranquillo “. Giulio si sdraiò di schiena e mi fece cenno di metterla sopra di lui; aiutai Chiara ad alzarsi “ vieni amore mio “ gli sussurravo all’orecchio. Come un automa si fece sistemare sulle cosce di Giulio, con lei sulle gambe, lui alzò il busto e l’abbraccio. Gli sussurrava nelle orecchie e lei annuiva senza dire una parola, l’accarezzava sulla schiena, le baciava il collo, sostenendola con le mani sulla schiena la chinava e le baciava il seno e succhiava i capezzoli, il vederla trattata così la mia erezione riprese vigore. Giulio si sdraiò e la trascinò con sé. In quella posizione, cosce aperte, la sua figa con le labbra leggermente aperte e l’ano erano deliziosamente visibili.
Giulio si prese il cazzo in mano e lo appoggiò tra le labbra della vagina e lentamente la penetrò. Chiara ricominciò a fare versi di gola, Giulio la teneva stretta al suo petto con le mani e lentamente entrava ed usciva da lei; poi vidi che con una mano Giulio iniziò ad accarezzarle il sedere e poi con un dito a insistere sullo sfintere prima delicatamente poi sempre più deciso sino a quando la penetrò sino in fondo. Chiara emise un piccolo grido, Giulio continuava a scoparla con il suo dito nel culo. Mi fece un cenno ma rimasi interdetto, mai avrei pensato di sodomizzare Chiara. Giulio insistette, mi decisi, mi avvicinai alla faccia di Chiara e le dissi “ insalivalo “ . Non so se Chiara capì, mi guardò con uno sguardo un po’ perso ma aprì la bocca, me lo feci succhiare un po’ poi mi misi tra le gambe di Giulio, lui tolse il dito ed io osservai la piccola rosetta rossa dello sfintere di Chiara; Giulio con le mani tenne stretta contro il suo petto mia moglie, io con le dita aiutai il mio cazzo a premere sullo sfintere, Chiara si agitò un po’ ma Giulio la teneva stretta. Lo sfintere si aprì e la punta del mio cazzo entrò. Chiara si lamentava, ma ormai ero deciso, iniziai a premere per entrare e dicevo “ rilassati, rilassati “ e lei “piano, piano, ti prego fai piano “ . Lentamente entrai quasi tutto, sentivo sul mio cazzo la forma di quello di Giulio nella sua figa. Giulio prese a muoversi, decise che era il momento di venire e riempì la vagina di sperma e subito si sfilò. Iniziai a muovermi io, i muscoli delle sfintere di Chiara stretti e tonici mi portarono in poco tempo all’orgasmo e anche io la riempii di sperma. Tutti e tre finimmo sdraiati sul letto.
Mi girai verso Chiara, era rivolta di schiena verso di me, mosse lentamente un braccio e la mano verso il suo sedere e con le dita si toccava l’ano; mi venne paura di averle fatto molto male ma non dissi nulla. Si alzò, scese dal letto un po’ barcollante e si diresse in bagno. Guardai Giulio mollemente sdraiato, occhi chiusi e un sorriso beato. Chiara tornò a letto, si sdraiò accanto a me, le accarezzai la testa e le chiesi “ Chiara tutto bene? Ti ho fatto male ? “ con un sorriso un po’ tirato mi rispose “ no,no, tranquillo, sto bene”. Ci addormentammo.
Un rumore strano mi risvegliò, per un attimo rimasi come inebetito, non capivo nulla poi mi girai nel letto e vidi Chiara sdraiata a pancia sotto, a gambe e braccia aperte, il volto verso di me, occhi appannati e bocca semiaperta da cui uscivano piccoli lamenti, Giulio in ginocchio tra le sue gambe che la penetrava, le mani appoggiate alle sue natiche, in un lento dentro e fuori. Mi avvicino e guardo: la sta sodomizzando ! Rimango a guardare, vedere Chiara in quella posizione e Giulio che con gli occhi chiusi si gode il suo culo mi eccita e un poco mi ingelosisce. I leggeri lamenti di Chiara ad ogni affondo aumentano di intensità. Ad un tratto Giulio si ferma e le mani stringono forte le natiche: sta venendo ed immagino il suo cazzo pulsare e riempire di sperma Chiara. Lentamente Giulio esce e dallo sfintere di Chiara leggere pulsazioni spingono fuori il suo sperma. L’odore di sesso, la scena e una botta di gelosia mi hanno ulteriormente eccitato, mi sdraio e dico a Giulio “ mettimela sopra “ Lui l’aiuta ad alzarsi “ Vieni Chiara “ lei un po’ stordita non ha reazioni e si lascia muovere come una bambola. La sua schiena sul mio petto, il calore del suo corpo, le mie mani che l’accarezzano,le stringo i seni e i capezzoli induriti, una mano in mezzo le gambe, le dita ad aprirgli la vagina, l’umido e il viscido dello sperma, mi prendo il cazzo e la penetro, lei che riprende a lamentarsi, esco, cerco con le dita il suo sfintere un po’ dilatato, appoggio la punta del cazzo e di colpo entro nel suo culo sino in fondo. Con un braccio la tengo stretta al mio petto, con l’altra mano le frugo la figa, la scopo nel culo forte e veloce, i suoi lamenti diventano sempre più forti e poi la sento venire con un urlo e contrazioni in tutto il corpo e con il suo sfintere che pulsa sul mio cazzo. Vengo anch’io mischiando il mio sperma con quello di Giulio.
Sono il primo a risvegliarmi al mattino inoltrato, l’odore della camera da letto è inconfondibile. Guardo il letto, Chiara e Giulio dormono nudi, ricoperti a malapena dal lenzuolo. Vado in bagno e poi in cucina a preparare la colazione. Dopo un po’ arriva Giulio, mi guarda e sorride, non abbiamo bisogno di scambiare parole. Arriva anche Chiara, un po’ stravolta ma non tanto visto ciò che è successo. Io e Giulio siamo un po’ imbarazzati, al contrario di Chiara. Giulio con la sua faccia tosta guarda Chiara e dice “ allora….? “ Chiara ci guarda in silenzio per qualche secondo “ Non pensavo che fosse così…….” “ Cosi … come? “ chiese Giulio “ Così” la risposta di Chiara. “ Vuoi ripeterlo ? “ chiese Giulio.
“ Non lo so….devo pensarci “ la risposta di Chiara

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