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L’ Estate – Capitolo 9 – Guardare e non toccare ( Parte 2)

By 27 Maggio 2020No Comments

Dopo un pomeriggio ozioso trascorso a dare un’occhiata alle vicinanze e a prendere il sole nel giardinetto di casa, verso sera zia preparò la cena per tutti e poi dovette uscire.
Il suo lavoro di infermiera non le dava mai orari certi e quella notte avrebbe dovuto fare il turno notturno.

Le due ragazze sparecchiarono mentre lo zio disse che avrebbe fatto un salto al solito bar, dove si ritrovava spesso con gli amici a bere qualcosa e a fare qualche partita a carte dopo il lavoro e dopo cena.
Sara e Claudia rimasero sole a casa e ne approfittarono per farsi a turno una doccia e guardare un po’ di tv.

Appena dopo il ritorno dello zio Franco le due decisero di andare a dormire. Salutarono l’uomo, che rimase a piano terra a guardare la televisione, e si avviarono nella loro stanza.
Franco le vide sgambettare via e ne seguì le forme invitanti fino a quando sparirono su per la scala. Il fatto di essere solo in casa con due fighette del genere scombussolò lo zio, che percepì netta un’erezione fulminea e improvvisa. Quelle labbra , quelle piccole manine e quei culetti tonici gli fecero venire delle fantasie che cercò di scacciare come irritanti moscerini.

Le ragazze intanto si svestirono e rimasero in mutandine e reggiseno a chiacchierare un pò sul grande letto.
Si accorsero che il tempo era volato e decisero che era venuta l’ora di coricarsi.
”Io faccio un salto in bagno” disse ad un certo punto Claudia. “Ti accompagno, devo andarci anche io” le disse Sara. Si misero le infradito e raggiunsero le scale, davanti alle quali Claudia si fermò improvvisamente.
”Andiamo al bagno qui sopra, io non ho voglia di scendere. Tanto chi vuoi che lo usi? Zia non c’è e zio dormirà già,domani deve lavorare presto” disse Claudia, la cui pigrizia era arcinota a Sara.
”Ok, ma sei sempre la solita pigrona” le disse Sara “Ti basta vedere due scalini per scegliere sempre la via più comoda”.
”Uffi,non rompere. Tanto ci metteremo due secondi” le disse Claudia. Ridendo entrambe raggiunsero il bagno, nel silenzio assoluto.

Usato a turno il bagno, le due giovani si fermarono davanti allo specchio dell’antibagno meravigliandosi della sua grandezza.

Improvvisamente nell’altra stanza Franco si svegliò e , spinto dall’impellente bisogno di andare al bagno, uscì dalla stanza,dirigendosi verso la toilette, ancora intontito dal sonno. Non appena vide la luce accesa si ridestò dal torpore e si chiese chi potesse essere. Elisa non c’era e le ragazze erano a letto da un pezzo.
Un po’ preoccupato si avvicinò alla porta socchiusa e buttò dentro lo sguardo, senza farsi scorgere.

Completamente stupefatto, si stropicciò gli occhi. Vide le due ragazze in piedi, in completini intimi. Claudia con un paio di couloutte gialle e Sara con un delizioso perizomino blu a vita bassa. Entrambe indossavano delle magliette, troppo corte però per nascondere quei due giovani sederini. Chiacchieravano e si guardavano allo specchio, ridacchiando divertite.

Per Franco fu come essere investito da un getto di acqua gelida e contemplò lo spettacolo che gli si parava davanti. Quei due corpi sodi, giovani e freschi, quei culetti tonici….avrebbe voluto palpeggiarli entrambi, fu il suo primo pensiero….quei due visini dolci e sbarazzini…non si controllò, il cazzo gli divenne improvvisamente di marmo sotto gli slip. Le due ragazze ora si confrontavano i culetti, mettendosi entrambe di schiena allo specchio. Piccole puttanelle, pensò Franco.

Passarono pochi secondi e Claudia si tolse la magliettina, rimanendo in reggiseno. Franco osservò la nipote, le tette sode e piene su quel corpicino in fondo abbastanza minuto erano uno spettacolo senza pari. Il seno di Claudia sembrava sul punto di esplodere e il reggiseno sembrava facesse una gran fatica a contenere tutta quell’esuberanza.
Osservò ancora per qualche minuto completamente rapito, la mano che lentamente scese a toccarsi… ma poi si rese conto che non poteva correre il rischio di essere beccato perciò, con grande cautela, indietreggiò silenziosamente e ,col cazzo duro come un sasso, tornò nella sua stanza, ancora lievemente shockato da ciò che aveva visto.

Sara e Claudia non si erano accorte di nulla, finirono di lavarsi e tornarono in camera.
Non si addormentarono subito e, sdraiate sul letto, cominciarono a chiacchierare del più e del meno. Sara aveva notato come lo zio aveva guardato i loro sederini nel pomeriggio,si era resa conto che nessun uomo sembrava immune da quegli sguardi e le esperienze del campeggio tornarono prepotentemente a galla. Doveva confidarsi con Claudia? Ma che reazione avrebbe avuto? L’avrebbe giudicata male?

Pensò allora di sondare un po’ il terreno, in fondo da quel punto di vista non conosceva bene Claudia, anche se sapeva che per moltissimi versi era molto affine a lei.
Decise di buttarla lì: “Ma sai che tuo zio è proprio carino?” provò a dire Sara, con aria indifferente mentre sfogliava un libro.
”Zio? Si è un bell’uomo” disse Claudia.
”Davvero. Non pensavo fosse così. Peccato che sia un po’ grande,altrimenti un pensierino…” disse sorridendo Sara.
” Con zio?? Ma dai .cosa dici Sara??”
”Eddai Claudia! Perché tu un pensierino non ce lo faresti?”
”Assolutamente! Oltre ad essere mio zio è anche parecchio più grande”
”A parte che è di terzo grado…e poi? Anche se è grande? Mica siamo più bambine ,abbiamo 18 anni! “ disse con decisione Sara.
”Vabbè che c’entra…”
”Non dirmi che non ti piace almeno un po’…”
”…sicuramente è un bell’uomo, questo si”
”Hai visto come ci guardava oggi in salotto?” disse maliziosamente Sara “ E mi pare che guardava anche te con un certo interesse….”
”Dici?” rispose Claudia, improvvisamente interessata.
”Bè si,dai. Era palese. Aveva quello sguardo tipico degli uomini..” precisò Sara che aggiunse:” E poi, dai, secondo me è anche ben fornito…”
Claudia arrossì improvvisamente “Dai Sara ma che pensieri hai??” le disse imbarazzata.
”Non dirmi che non ci hai mai pensato…” ribattè Sara,studiando la reazione dell’ amica.
”No. Assolutamente! Non ci ho mai pensato” ribadì Claudia con fretta eccessiva, era chiaro che invece ci aveva pensato eccome.
”Su su a me puoi dirlo! Sono o non sono la tua migliore amica?” disse Sara dandole di gomito. Claudia si mise a ridere.
”Cioè…vabbè un pochino…solo come curiosità però!” puntualizzò Claudia.

Era la prima volta che parlavano delle dimensioni di un uomo e Sara capì subito che Claudia era della sua stessa pasta, il suo interesse era enorme, seppure non voleva assolutamente che si sapesse.
”Ma si certo, è ovvio” rincarò la dose Sara “Però insomma…meglio ben fornito che poco fornito!”
”Eeh…vabbè quello si” confermò Claudia, sempre un po’ imbarazzata dal discorso.
”Secondo me adesso, visto che è in camera da solo, sta facendo un pensierino alla scena di oggi e si sta dando da fare…” e nel dirlo con la manina fece il segno di farsi una sega.
Claudia diventò bordeaux “ Ma dai Sara, che stai dicendo?” mentre in realtà la cosa cominciava a interessarle parecchio.
”Lo fanno tutti gli uomini,perché non dovrebbe farlo anche lui?” ammiccò Sara. “Eppoi alla fine…tutta quella cremina” aggiunse Sara, che già si era eccitata.
Fingendosi scandalizzata Claudia le disse “ Ma tu sei pazzzaaa. Che cosa vai a pensare??”
Sara sorrise, le disse che stava solo scherzando ma il sasso era stato ormai buttato con successo.
Aggiunse un’ultima stilettata:
” Una di queste notte potremmo anche magari dargli un aiutino…no?” cicalò Sara.
”Tu sei fuoriii” le gridò Claudia, fingendosi arrabbiata e girandosi dall’altra parte del materasso, dando le spalle all’amica.

Eppure, a differenza di quanto aveva cercato di mostrare, Claudia si addormentò con in testa il pensiero di Zio Franco che si faceva una sega mentre osservava i loro deliziosi culetti.

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