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La madre del mio amico

By 27 Giugno 2019Aprile 2nd, 2020No Comments

All’età di ventidue anni non avrei mai pensato che avrei ricevuto un pompino dalla madre del mio amico.
Il mio amico era un ragazzo molto gettonato, scopatore seriale che, in mia presenza, si vantava del fatto che, a differenza mia, avesse scopato tante ragazze mentre io avevo avuto esperienza solo con qualcuna.
Un giorno, mi presentai a casa sua perché avevamo un appuntamento, ma ad aprirmi fu la madre in un abitino estivo che metteva in risalto le sue forme prorompenti, in particolare il suo grosso seno che era stato oggetto delle mie più spinte fantasie.

“Oh, caro, mio figlio non è ancora tornato dalla palestra”.
“Signora, allora ripasso più tardi”.
“Ma no, entra pure! Ti preparo qualcosa mentre aspettiamo che ritorni!”.

Mi precedette e io non potei non notare il suo culo ad albicocca che, da sotto il vestitino trasparente, era “coperto” da un perizoma che metteva in risalto i suoi glutei sodi.

“Mettiti pure comodo sul divano, ti porto una bibita”.
“Grazie, signora!”.

Con mia grande sorpresa, tornò dalla cucina in bikini. Rimasi così tanto stupito dalla visione che mi si presentò davanti che la madre del mio amico rise:

“Cosa c’è? Non hai mai visto una donna in costume?”.
“Signora, non me l’aspettavo mica!”.

Incredibile, quello che indossava non era un perizoma, ma la parte inferiore del bikini.

“Sai, fa così caldo che ho deciso di fare un salto in piscina. Se vuoi, unisciti anche tu”, mi disse porgendomi la bibita che bevvi cercando di nascondere l’erezione nei miei pantaloni.

“Signora, mi farebbe tanto piacere fare un bagno con lei, ma non ho il costume!”.
“Non preoccuparti, se vuoi puoi rimanere anche in mutande”.
“Sicuro che per lei non è un problema?”.
“Certo che no! Non è la prima volta che vedo un uomo in mutande, sai…?”.

Detto questo, si diresse in giardino, lasciandomi solo in soggiorno a rimuginare su quello che avevo appena visto e avevo appena sentito.
Dopo qualche minuto, rimasi in mutande e andai nel giardino, godendomi la visione della MILF che era stesa sulla sdraio a prendere il sole. Appena mi vide, sorrise notando i miei slip gonfi.

“Signora, mi scusi per il disagio, ma sa… vederla così…”.
“Capisco, sei pur sempre un ragazzo in preda agli ormoni, ma ricorda che sono la mamma del tuo amico!”, mi rispose ridendo.

Quelle parole me lo fecero diventare ancora più duro, tant’è che il mio cazzo uscì dagli slip, mostrando la cappella grossa e lucida che avevo.

“Mi sa che ti tocca fare una doccia fredda”.
“Signora, mi scuso ancora per…”.
“Non preoccuparti, su! Non dirò nulla a mio figlio. Entra dentro e fatti ‘na sega”.

Le sue parole mi colpirono così tanto che, arrossendo, rientrai in casa, con la speranza di far ammosciare il mio cazzo, visto che mi stava mettendo in una posizione scomoda.
Ero in bagno a segarmi quando sentii bussare alla porta.

“Posso?”.
“Signora, mi scusi, sto facendo quello…”
“Sì, ho capito, ma pensavo volessi una mano, visto che sei lì dentro da un po'”.

La madre del mio amico aprì la porta del bagno e ciò che vidi mi lasciò a bocca aperta: era in topless e, per la prima volta, vedevo quelle tettone grosse e sode sulle quali mi ero segato per molto tempo.
Senza dirmi una parola, si inginocchiò davanti a me e, con le sue mani, cominciò a farmi una sega da urlo, palpandomi e accarezzandomi le palle grosse e piene che avevo.

“Signora, io non so che dir…”.
“Shhh, l’importante è che tu non dica nulla a mio figlio”.
“Non dirò nulla, sarà il nostro segreto”.
“Bravo ragazzo”.

Detto questo, aprì la sua bocca e cominciò a succhiarmelo, a fare una pompa diversa da quelle che avevo ricevuto dalle altre ragazze: mentre succhiava, faceva scorrere la punta della lingua sulla cappella, ingoiando la presborra che mi usciva dal cazzo.

“Mmmm… quanto mi mancava succhiare”.
“Ahh… signora… è bravissima con quella… ah… bocca”, le dissi palpandole le grosse tette.

Non riuscendo più a trattenermi, le sborrai sul viso e nella bocca. Non contenta, usò il mio cazzo a mo’ di pennello per raccogliere la sborra dal suo viso per poi rimetterselo in bocca, ripulendomelo tutto e ingoiando quello che era rimasto.

“Be’, credo che questo sia stato meglio di una doccia fredda, vero?”.
“Signora… io…”.
“Sh… non dire nulla. Oh! Ti diventando di nuovo duro”, mi disse ridendo.

Nonostante avessi sborrato pochi minuti fa, vedere la madre del mio amico inginocchiata davanti a me col viso sporco della mia sborra, me lo aveva fatto ridiventare duro.

La madre del mio amico, allora, riaprì di nuovo la bocca, facendomi capire che me lo avrebbe succhiato di nuovo. La sua bocca era a pochi centimetri dalla mia cappella quando la richiuse all’improvviso.

“Mi sa che dovrai aspettare per un altro pompino”, mi disse con un sorriso malizioso stampato sul volto.
“Signora, sono di nuovo duro…”.
“Mi dispiace, ma mio figlio sta per arrivare, quindi rivestiti e fa’ finta di nulla”.

Due secondo dopo essermi rivestito, il mio amico bussò alla porta. Fui io ad andare ad aprire.

“Amico, scusa per il ritardo, ma ho beccato una mia ex e sai…”.
“Sì, te la sei scopata”, gli dissi godendo del fatto che, cinque minuti prima, sua madre mi aveva appena finito di farmi un pompino con i fiocchi.

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