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Erotici Racconti

Lea …ed io

By 6 Gennaio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Lea , dacche io ricordi , e sempre stata la nostra vicina di casa

Lea , dacche io ricordi , e sempre stata la nostra vicina di
casa. Ammirata da me perche bellissima,sexy,elegante, sempre inappuntabile e
ben pettinata.Causa di litigi per i miei genitori. La mamma l aveva sempre denigrata definendola zoccola e
puttana.Papi l aveva sempre
guardata con cupidigia , cosi come la guardavo io , perche ne avevo fatto una specie di mito
da imitare.Abbastanza alta, mora, dal viso malizioso e furbetto ( una
specie di Ferilli ). Seno molto importante mal celato da scollature sempre
provocanti e vertiginose. Vita stretta e fianchi opulenti , fasciati da minigonne
veramente corte, raramente da pantaloni aderentissimi.Aveva spesso visite maschiliée non si
faceva problemi ad ostentare questa sua carnale vitalit’éIo ero bambina e lei
donna gia adulta,single. Vedevo ragazzi stupendi e uomini maturi salire da lei.
Con invidia talvolta sentivo attraverso le sottili pareti della mia camera
rumori e voci che da bambina non riuscivo ad interpretare . In seguito capii di
cosa si trattava e da ragazzina molte volte trattenni il respiro per ascoltare il poco che
potevo udire , incominciai a masturbarmi proprio durante quelle notti infuocate . A proposito di
papa ricordo benissimo un episodio in ascensore.Io ero piccola,ma non cosi
stupida da non capire che Lea ,malgrado la mia presenza, si era appoggiata
addosso a lui, il quale mi teneva
per mano. L ascensore e microscopico e i due approfittarono certamente per
strusciarsi addosso i sessi.Lei si
muoveva dolcemente, come se fosse l ascensore a costringerla.Mentre papi
muoveva il bacino piano piano ed
era rosso in viso,quasi paonazzo.Quando entrammo in casa papi ando di fretta in
bagno ma riuscii a vedere i suoi pantaloni rigonfi all inguine.Percio presumo
che malgrado le invettive di mamma anche papa riusci a saggiare la fica
caldissima di Lea, qualche volta.Io crebbi in questa atmosfera eccitante,
sempre curiosa di scoprire qualcosa in piu di questa misteriosa donna cosi
bella e cosi odiata dalla mia famiglia.Mi era proibito avvicinarla e rivolgerle
la parola,ed io morivo dalla curiosita e dal desiderio di conoscerla meglio.
Diverse volte riuscii, dal balcone, a spiare qualcuno dei suoi amplessi. Mi
accucciavo per terra e intravvedevo qualche movimento osceno,udivo qualche
parola, qualche ansito,qualche grido di piacere.L esperienza piu sconvolgente
per me fu vederla con una coppia. Non vidi certamente bene,anche se i balconi
erano comunicanti ,erano comunque
separati da una griglia, ma le finestre erano aperte. Il poco che riuscii a
vedere e il molto che dovetti intuire sono ancora qui , stampati nella mia mente. Le due donne sul letto si
leccavano con ingordigia le fiche dilatate.L uomo osservava dalla poltrona
masturbandosi e istigandole con frasi
sconce . Brava Lea ,tu si che sai fare godere la mia donnaéscopala con
la linguaéinfilala tutta dentro..daiée
tu maiala, mettile due dita nel culo,lo sai che a Lea piace e ora succhiala troiaétroiaé.Ebbi la fortuna
di intravedere anche Lea a pecora con l amica fra le cosce e lui che la
prendeva da dietro.L amica succhiava il clitoride di Lea mentre Lea urlava di
piacere sentendo il cazzo dell uomo entrare con colpi micidiali tutto in
vagina.

Un giorno,finalmente riusciia trasgredire agli ordini
ricevuti e feci qualcosa di molto proibito.Ero grande ormai, frequentavo il
liceo ed ero piu sicura di me. Inoltre consideravo un mio diritto poter
scambiare quattro chiacchiere con questa bella donna,che ormai era matura ,ma era sempre molto ammirata e corteggiata.Trovai
per terra una lettera indirizzata a Lea ,probabilmente caduta dalla cassetta della posta.Decisi
che gliela avrei portata ed avrei approfittato per vedere la sua casa e
parlarle un po’. Mi avvicinai alla porta d ingresso e con mani sudate e
tremanti suonai il campanello. Chi e? Sono Simona. Vieni cara e aperto. Spinsi
la porta eé.vidi lo spettacolo piu strabiliante fra quelli che avrei potuto
immaginare.Lea mi incoraggio ad entrareéPiccola spiona,vieni senza paura.Credi
che non sappia che mi guardi scopare?Sei una viziosa anche tu e se diventerai
mia amica ti faro scoprire un sacco di cose belle e piacevoli e divertenti.Ma
entra cosa fai impalata?Non avere paura,mi piace quello che sto facendo e
presto proverai anche tu a farlo.Non fa male sai? Anzi e fantastico e mi fa
godere un sacco.Vieni porcellina .Non fare la timida , non lo sei, sei una
maialetta come tuo padre.Ma entra,coraggio,vieni qui.Non temere, non mi fa del
male, lui mi sta solo facendo godereéSpalancai gli occhi,tra le sue cosce c era
un batuffolo di pelo bianco e nero.Dick.Ero sconvolta ma il viso di Lea era
sereno e rilassato.Non avrei immaginato mai che una donna potesse essere cosi
insaziabile.Non paga degli uomini e delle donne che frequantava ,traeva piacere
da qualsiasi cosa.E quel batuffolo peloso si agitava e si dimenava é..fiche Lea ,finalmente , urlo’.

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