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Manola ed il corriere

By 26 Ottobre 2023No Comments

Manola è una cliente affezionata dei siti online, in particolare di quello che comincia con A ed ha consegne gratuite a fronte di un fisso annuale. A seconda del venditore cambia il corriere ma fra i diversi che si presentano ce ne è uno che consegna direttamente per A ed è quindi quello che è più si vede nei paraggi. E? puntualissimo, il campanello squilla fra le 12:55 e le 13:10. L’uomo, sui 55 anni è rumeno, alto e con un fisico allenato dal lavoro che fa. Manola fa gli ordini in modo che arrivino i pacchi il lunedì giorno di riposo, quando non riesce usa i locker della ditta.
A furia di ricevere pacchi Manola è entrata in confidenza con Bogdan ed ormai i due si danno del tu. Quando fa caldo Manola fa trovare a Bogdan un bel bicchiere di succo di arancia ed il corriere gradisce. Manola vorrebbe fargli provare anche dell’altro ma, per il lavoro che fa, ha i minuti contati e quindi pur apprezzando le grazie della donna non ne ha mai approfittato. Manola le ha provate tutte, l’ultima volta, a luglio ha indossato solo una vestaglietta corta trasparente un paio di scarpe dal tacco altissimo ed una catenina dorata in vita a guisa di cintura ma molto lasca così la vestaglietta già nulla coprente, era completamente inutile a questo scopo. Quando il corriere suonò la porta quel giorno Manola aprì sfoggiando il suo sorriso migliore. Gli occhi di Bogdan non la smettevano di fissare la donna.
“Vuoi un bicchiere di succo?”
“Si volentieri oggi ho il pomeriggio libero, mi mancano solo due pacchi” disse strofinandosi la mano sui bermuda che lasciavano intravvedere un rigonfiamento in mezzo alle gambe.
“Tieni” disse Manola porgendogli il bicchiere colmo di succo. Mentre Bogdan cominciava a bere Manola si inginocchiò davanti a lui, gli aprì la cerniera ed abbassò bermuda e boxer lasciando svettare un pisello di dimensioni molto generose su cui si buttò a capofitto. Diede due boccate percorrendo l’asta con la lingua saettante sempre tenendo d’occhio l’uomo. Quando lui ebbe finito il succo anche Manola smise.
“Questo è per farti sapere cosa ti puoi aspettare, se torni ti do anche TUTTO il resto” disse calcando la voce su TUTTO.
Bogdan che non era certo timido e che in vita sua si era scopato decine di donne e di puttane, trasalì. Aveva sempre dovuto fare un po’ di fatica per entrare nelle mutande delle signore a cui aveva fornito le sue prestazioni oppure pagare. Non gli era mai capitato una zoccola così sfacciata.
Mentre parlava Manola tirò su boxer e bermuda chiudendo quindi la cinta.
“Sono in casa fino alle 17 se vuoi ripassarmi per bene”.
“Smonto alle 14 ma devo accompagnare un collega a vedere due case”.
“Porta pure lui, vedrete che non resterete delusi”.
Bogdan uscì per completare le consegne, raggiunse Abubakar (Bubu per i colleghi, in contrasto con le dimensioni imponenti dell’uomo che era alto 2 metri e 5 centimetri per 120 chili di muscoli) e gli raccontò la proposta di Manola. Bogdan aveva già parlato a Bubu della donna e della disponibilità di cui non aveva mai potuto approfittare e gli disse che dovevano rimandare ma che sicuramente Manola avrebbe apprezzato se ci fosse stato anche lui.
Bubu disse “il mio cazzo mi dice di seguirti ma la settimana prossima finisce il contratto di affitto devo assolutamente trovare casa”
“Non ti preoccupare se non trovi per qualche settimana ti posso ospitare io”.
Alle 14 puntualissimi suonarono il campanello di Manola. La vicina della villetta di fianco, una anziana signora molto pettegola, li scrutò da dietro la tenda mentre i due entravano, scosse la testa e pensò che Manola era una donnaccia e pensò di avvisare il marito. Non sapeva che la troiaggine di Manola non solo era tollerata ma anzi incoraggiata da Alberto che amava il ruolo di cuck e più laide erano le azioni della moglie più si eccitava. In passato era stato presente ad alcune sue scopate, era stato umiliato a parole e con i fatti e la cosa lo ringalluzziva. Il patto con la moglie era che lei potesse fare qualsiasi cosa purché provasse piacere.
Manola aprì, con la certezza di scopare si era preparata. Aveva acceso le due telecamere del soggiorno aggiungendo anche un pc con la webcam puntata per riprendere una terza angolazione, aveva acceso il climatizzatore per avere il massimo comfort termico e si era vestita da mignotta. Del look con cui aveva accolto Bogdan era rimasta la sola catenina in vita. Aveva aggiunto un piercing all’ombelico che usava raramente ed un paio di anellini al clitoride per sentire un po’ di dolore ed amplificare così le sensazioni di piacere. Indossava un paio di calze con cucitura e talloniera attaccate ad un reggicalze rosso in tinta con le scarpe, un paio comprate la settimana precedente su V. una piattaforma di vendita di vestiti usati. La precedente proprietaria, con cui era entrata in confidenza lungo la vendita, le aveva pubblicizzate con una ventina di foto in cui le indossava e che erano al limite massimo consentito dal sito per non essere censurate. Erano dei sandali aperti in punta, di pelle rossa opaca con cinturino dorato alla caviglia. La precedente proprietaria, una signora ormai ultra sessantenne, aveva raccontato a Manola che le cedeva a malincuore perché le ricordavano le numerose e variegate scopate con più partner davanti al marito. La cosa aveva convinto Manola di essere l’erede. La signora che le aveva messe in vendita ad un prezzo fuori mercato sperando inconsciamente che nessuno le comprasse, le aveva poi ceduto non prima di averle mandato delle foto di lei all’opera con quelle scarpe. Il tacco era uno stiletto sottilissimo d’acciaio ed avevano combattuto diverse battaglie. Nonostante il tacco altissimo (12cm) non c’era plateau e portarle era impegnativo. Impossibile andarci in giro aveva pensato Manola quando le aveva messe per la prima volta ma ottime per farsi scopare perché, per chi ama il genere e tanti uomini lo amano, da sole facevano rizzare il cazzo. La venditrice le aveva fatto uno sconto esagerato a patto che le mandasse un filmato e delle foto la prima volta che le avesse usate.
Null’altro, aprì la porta così. Bubu che pensava che Bogdan esagerasse, gli diede di gomito.
“Non solo non hai esagerato come pensavo, ma sei stato addirittura limitativo, questa secondo me ci spolpa tutti e due!” disse Bubu.
Manola già sulla porta mise le mani sui pacchi di entrambi come a saggiarne la consistenza strofinandoli come se fossero la lampada di Aladino e come la lampada qualcosa avvenne, gli uccelli dei due uomini si intostarono in un attimo e Manola allora si inginocchiò slacciando i pantaloni di Bubu. Era curiosa di vedere se l’uccello era in proporzione al resto del corpo.
Lo era, il cazzo di Bubu, seppure non ancora completamente in tiro, passava i 25 cm ed il diametro era quello di una lattina di coca cola. Manola ci si tuffò per provarlo subito con la sua bocca. Per quanto si sforzasse non riusciva a prendere in bocca più di buona parte della cappella. Passò allora a leccarlo per bene per lubrificarlo e farlo indurire del tutto.
Bogdan nel frattempo si era spogliato nudo e con l’uccello dava delle pacche alla guancia di Manola per richiamarne l’attenzione.
Manola però era talmente assorta che non si rendeva conto che l’altro uomo reclamava la sua parte. Alla fine Bogdan completò il giro e Manola si trovò davanti alla bocca i due uccelli. Cominciò allora a segarli mettendo la sua bocca a disposizione di entrambi strofinando le cappelle sulle labbra, la lingua e le guance. Dopo un paio di minuti di questo trattamento Bubu si staccò mettendosi sotto a Manola ed iniziò a slinguarle la passera. Ci sapeva fare maledettamente bene. Intanto Alberto dall’ufficio col cellulare si godeva lo spettacolo con il telefonino. Dovette andarsene in bagno a segarsi perché troppo eccitato ripromettendosi di rivedere il tutto una volta a casa con le registrazioni della performance.
Quando Manola cominciò a gemere per la lingua di Bubu, lui si sfilò, la prese come un fuscello e la fece calare sopra di lui. L’uccello era quasi completamente in tiro e Manola, dosando la penetrazione con il piegamento sulle ginocchia, ne prese una gran parte ma non riuscì a farlo entrare tutto. La punta toccava il fondo ed andare oltre avrebbe comportato conseguenze poco piacevoli. Cominciò così un lento su e giù trovando il modo di concentrarsi anche un po’ sul cazzo di Bogdan. Spompinava sempre con maggior foga man mano che il piacere si faceva largo dentro di lei.
Venne una volta con dolore e piacere mischiati. Quell’uccello fuori misura la aveva rapita ma anche fatta soffrire, doveva trovare del lubrificante lenitivo se voleva prenderlo ancora.
Bubu la fece sollevare lasciando il posto a Bogdan e mettendosi davanti per godersi ancora la bocca della donna. Bogdan si mise dietro e la prese a pecorina ma il suo uccello scivolò dentro ballando nelle viscere della donna. Ne lui ne Manola provavano un granché a causa del passaggio di quella specie di anaconda che Bubu ha in mezzo alle gambe. Manola in particolare era scivolosissima per cui nessun attrito corrispondeva a 0 stimoli. Bogdan tirò fuori l’uccello grondante umori, lo strofinò sul buchetto posteriore in modo da lubrificarlo un pochino ed infilò la cappella con un colpo secco. Manola sobbalzò aprendo la bocca e Bubu approfittò per infilarle in gola buona parte della cappella lasciandola senza fiato.
Manola cominciò a tossire e Bogdan approfittò per infilare tutto il suo uccello dentro di lei e cominciò a pomparla con buon ritmo. Bubu invece estrasse il cazzo lasciano a Manola la possibilità di spompinarlo senza inghiottirlo.
Andarono avanti così per un buon quarto d’ora e Manola ebbe un orgasmo anale proprio mentre Bogdan eruttava numerosi fiotti di sperma dentro le sue viscere.
Anche Bubu era prossimo a venire e, una volta terminato l’orgasmo anale, Manola si fiondò sul suo cazzo smanettandolo a due mani e slinguazandolo per bene.
Il verso che Bubu fece quando cominciò a sborrare, fu animalesco. Bubu eruttò quattro scariche che sebbene non fossero molto potenti, erano però copiose. Manola si trovò il volto e le tette completamente ricoperte di sborra. Un paio di minuti per riprendersi e Manola si recò in bagno a darsi una ripulita.
“Ho avuto un’idea” disse Bogdan. “Manola ed il marito hanno una stanza vuota e credo che ti ospiterebbero volentieri, lui è un gran cornuto che ama vedere la moglie sbattuta da altri uomini per cui non devi temere nulla, il peggio che ti possa capitare è che Manola gli faccia ripulire il tuo cazzo. Ovviamente vorrà qualcosa in cambio immagino che una scopata al giorno la soddisferebbe e tu avresti dove svuotarti i coglioni cosa non facile date le tue dimensioni.
“Troppo bello per essere vero” commentò Bubu.
“Lascia fare a me” replicò l’amico.
Manola tornò dal bagno indossando un accappatoio e null’altro, Bogdan le disse: “ci siamo proprio divertiti, porche come te non ne conosco, purtroppo dobbiamo andare, Bubu fra una settimana resterà senza casa e non ha ancora trovato nulla. O non se le può permettere oppure non lo vogliono perché è extracomunitario anche se ha il permesso di soggiorno in regola. Io lo posso ospitare per un paio di settimane al massimo, non è che conosci qualcuno che abbia una casa od anche solo una stanza uso bagno e cucina?”
A Manola si illuminarono gli occhi, avere il cazzo più grande che avesse mai provato in vita sua, e non erano pochi, ed una sfida, quella di prenderlo nel culo senza farsi squartare. Pensò anche al cornuto, Alberto avrebbe gradito vederla scopata “live” anziché nei filmati. Lui tornava spesso in orari non compatibili per vederla trombata.
“Devo parlarne con mio marito ma forse una soluzione c’è, in taverna ci sono un letto un bagno ed un angolo cottura, la soluzione è spartana ma pulita e decorosa, potresti fermarti e cercare ancora senza fretta. Per il prezzo non sarà un problema” disse strizzando l’occhio al ragazzo di colore. A sua volta Bubu si girò verso Bogdan e senza farsi vedere gli fece il segno del pollice all’insù.
“Bubu lasciami il tuo numero di cellulare, entro domani ti darò conferma della cosa ma sono molto fiduciosa che Alberto accetterà. Ti avviso però che mi devi scopare tutti i giorni e nei weekend mio marito vorrà essere presente ed insultato a dovere. E’ una bravissima persona, generoso e di buon cuore, gli piace che io mi diverta ed essere umiliato da me e dai miei amanti. Se per te questo non è un problema la cosa è praticamente fatta. Bogdan guarda che ti ho visto ed ho capito benissimo che sei tu il regista ma la cosa mi va bene ma mi sei debitrice, almeno un paio di volte alla settimana dobbiamo ripetere la doppietta”. Disse Manola strizzando l’occhio ai due.

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