Erano passati alcuni giorni dalla bravata del Rosso ai danni di Mariolino e Serena non sapeva darsi pace: l’idea che quello sporcaccione che aveva violato il culo di suo figlio divertendosi poi a segarlo potesse farla franca la teneva in continua agitazione.
Aveva pensato di denunciarlo a scuola ma poi aveva riflettuto meglio: se fosse uscita la storia che Mariolino si era eccitato mentre il Rosso gli perlustrava il culetto suo figlio non ne sarebbe uscito bene.
Parlarne con il marito, Piero, peggio ancora: tutto perfettino e precisino com’era ci avrebbe messo un mese a decidere cosa fare.
Prese infine una decisione: avrebbe affrontato il Rosso e l’avrebbe obbligato a scusarsi con Mariolino.
Quando il figlio torno’ da scuola gli rivelo’ il suo intento: sarebbero andati a cercare il Rosso nell’officina di suo fratello, dove passava i pomeriggi quando non era alla baia.
Uscirono di casa decisi a farsi giustizia.
Ad esser sinceri Mariolino non era poi così convinto, conosceva bene la fama del Rosso e della sua banda e cosa erano capaci di fare, sperava almeno che il Rosso fosse da solo in officina, senza quegli altri delinquenti dei suoi amici.
L’officina era un po’ fuori dal paese, lungo il viottolo che portava alla baia.
Serena e Mariolino arrivarono davanti al portone: era aperto e Serena spinse l’anta ed entrarono.
Il capannone sembrava deserto, Serena e Mariolino si addentrarono con circospezione quando sentirono dei passi: si voltarono e si videro davanti il Rosso con i suoi compagni.
“Buonasera, che bella sorpresa” esclamo’ il Rosso con un sorrisetto di scherno.
“A cosa devo il piacere di una così bella signora nella mia officina ?”
“Lo sai bene, stronzo !!” sbotto’ Serena “E’ per quello che hai fatto a mio figlio”
“Cioe’ !?!” disse il Rosso fingendo di non ricordare.
“Cioe’ che hai fatto il culo a mio figlio, bastardo e l’hai anche segato rimandandolo a casa con il pisello di fuori …”
“Ah, e’ per quello !!!! Bello eh ?!? Mi sembra che tuo figlio si sia proprio divertito, aveva il pisello dritto e duro che sembrava di marmo, mi sa proprio che dopo si sara’ fatto un bel segone per scaricare”
“Brutto maiale, chiedigli subito scusa” invei’ Serena.
“Beh, una cosa l’hai detta giusta, troietta: sono un maiale e le belle mammine mi fanno arrapare un casino”
Ciò detto fece un cenno ai ragazzi della banda che afferrarono Serena e Mariolino e li trascinarono in una stanza sul retro dell’officina all’interno della quale c’erano alcune sedie ed un letto sfatto.
Mariolino era tenuto immobile da uno dei ragazzi, gli altri gettarono Serena sul letto.
“Nuda !” ordinò il Rosso e subito si avventarono sulla donna.
Serena, sconvolta, scalciava a più non posso ma ci voleva ben altro per quei teppistelli.
La bloccarono con le braccia sollevate sopra la testa mentre altri due le tenevano le caviglie. Il Rosso si dedicò personalmente a denudarla, le sfilo’ le scarpe mettendo a nudo i piedi morbidi ed eleganti della donna poi le abbassò i jeans.
Serena aveva indossato un paio di mutandine nere che con tutto il movimento fatto si erano infilate tra le chiappe lasciandole nude ed un reggiseno anch’esso nero e di pizzo: il tutto contrastava con la pelle bianca e delicata della donna e creava un effetto estremamente eccitante, esattamente l’opposto di quel che sarebbe servito trovandosi nelle mani di una banda di ragazzini con gli ormoni in fermento. Serena pensò per un attimo a cosa diavolo le fosse passato per la mente quando si era vestita in quel modo per andare in quel luogo.
La biancheria intima duro pochi secondi e Serena rimase completamente nuda.
Il Rosso la ammirava quasi stupito dalla bellezza della mamma di Mariolino: ogni parte del suo corpo era una piccola opera d’arte.
Dai capelli biondi portati lunghi e mossi, alle tette (quasi una terza piena) e poi alle cosce, lunghe e tornite che facevano voglia di scopare solo a vederle.
Serena aveva la passerina perfettamente depilata, unico vezzo erotico di suo marito per il resto piuttosto scialbo quanto a fantasie sessuali; il particolare non sfuggì ai ragazzi che rimasero qualche istante quasi inebetiti ad ammirare la bellezza e le forme della mamma di Mariolino.
Poi il Rosso ruppe gli indugi, seguito dagli altri scalmanati che si erano velocemente spogliati mettendo in mostra eloquenti erezioni.
“Non ci provare bastardo, non ci pensare nemmeno” sibilò Serena prendendo finalmente coscienza dell’errore commesso presentandosi in quel posto, per giunta accompagnata da Mariolino che stava assistendo alla scena.
Il Rosso non la ascoltava, si accostò al letto ed ordinò di aprirle le gambe; i due ragazzi che le tenevano le caviglie le allargarono le cosce tenendole ben larghe.
Serena era completamente indifesa, nuda ed immobilizzata davanti a tutti quei ragazzini eccitati e davanti anche a Mariolino che guardava la scena sbigottito.
Il Rosso si sedette a fianco di Serena.
“Tranquilla, bellissima signora. Non ti faremo del male, anzi resterai molto soddisfatta del servizio”
Poi, rivolto a Mariolino “Che ne dici, pisellino ? La facciamo divertire un po’ la tua bella mammina ? Scommetto che hai gia’ capito cosa stiamo per farle, vero ?”
In effetti Mariolino un’idea di cosa sarebbe accaduto se l’era proprio fatta: gli tornava in mente il racconto dell’avventura liceale della mamma con tutti i particolari di quel che le ragazze avevano fatto a Serena.
Le emozioni erano troppo forti ed i leggeri pantaloni corti che portava non riuscirono a nascondere l’erezione che gli tendeva la stoffa leggera.
“Guarda, guarda!!!” esclamò il Rosso, “abbiamo un bel maialino qui. Forza preparatelo per lo spettacolo”.
Due ragazzi afferrarono Mariolino, lo spogliarono completamente e lo legarono ad una sedia proprio davanti al letto.
Il Rosso accarezzò delicatamente i bellissimi piedini di Serena, li baciò con passione e scivolò con la lingua lungo le gambe affusolate della donna.
Ricoprì di lubrificante la figa depilata di Serena e cominciò a massaggiarle delicatamente la clitoride, girandoci intorno con i polpastrelli e facendo una leggera pressione sulle grandi labbra del sesso della donna sfregandovi le dita, ma senza ancora penetrarla. Serena era disperata: teneva gli occhi chiusi e cercava di resistere ma sentiva che il Rosso era troppo esperto e – così stimolata – presto avrebbe cominciato ad eccitarsi; allo stesso tempo non voleva che Mariolino la vedesse in quello stato, che quel bastardo del Rosso la stava facendo godere.
Il Rosso decise che era il momento di fare sul serio, si spoglio’ nudo e si dispose sulla donna infilandole il cazzo duro nella vagina.
Come immaginato, la penetro’ con dolcezza, senza forzare e senza farle male: era chiaro che voleva farla godere per prendersi anche quella soddisfazione.
La scopava con lentezza, baciandola sulla bocca e sui capezzoli, finche’ Serena chiuse gli occhi del tutto e comincio’ a godere, cercando di farsi sentire il meno possibile da Mariolino.
Il Rosso estrasse il pene poco prima di raggiungere l’orgasmo: la festa doveva durare a lungo e non poteva scaricarsi subito, in fondo avevano appena cominciato. Serena invece era ormai ad un passo dall’orgasmo e quando senti’ il cazzo che usciva avrebbe voluto continuare da sola ma aveva le mani bloccate e non le permisero di toccarsi per godere.
Ci fu un attimo di pausa, la scena del rapporto sessuale tra Serena ed il Rosso aveva eccitato ma anche lasciato un po’ inebetiti tutti. I ragazzi che tenevano ferma Serena si distrassero un attimo ed allentarono la presa, la donna ne approfittò per divincolarsi, saltare dal letto e dirigersi velocissima verso il portone.
Subito i ragazzi si lanciarono ad inseguirla ma il Rosso li fermo’ e, con il suo solito sorrisetto, le urlò: “Sicura che non hai dimenticato niente? C’è qui un maialino legato che potrebbe prendere il tuo posto sul letto …”
Serena si bloccò di colpo e, sconsolata, tornò indietro.
La ripresero subito e la rimisero sul letto.
“Sei stata cattiva” fece il Rosso “Ora devo punirti”.
Serena dovette spompinare a turno tutti i ragazzi della banda, dopo che il Rosso si fu raccomandato: “Non godete subito, la zoccola non può cavarsela con un po’ di pompini”.
Serena aveva le guance indolenzite da tutti quei cazzi che entravano ed uscivano dalla sua bocca e finalmente anche l’ultimo ragazzotto si ritrasse soddisfatto della sua dose di spompinamento.
Il Rosso la fece rimettere sul letto a pancia in giù.
Serena è bella tutta, però il culo e le gambe rasentano la perfezione.
Ordinò che le tenessero le gambe ben unite per ammirare meglio la forma meravigliosa delle cosce che si univano al culo con le due chiappe formose ma sode.
Oggettivamente non era uno spettacolo al quale si potesse restare indifferenti ed il Rosso decise di dedicarsi anche a questa parte del corpo della donna.
Le bacio a lungo le cosce ed il culo, infilando la lingua in mezzo ai bianchi e deliziosi glutei di Serena così da stimolarle direttamente l’ano e facendo anche un po’ di pressione sul buchino con la punta della lingua.
Poi, come già aveva fatto con Mariolino, cosparse il buchetto di sua madre con abbondante lubrificante ed iniziò un lento ma spietato massaggio.
Serena non riuscì a resistere nemmeno a questa stimolazione, tendeva le cosce ed i piedi per l’eccitazione ma cerco’ di non emettere mugolii per non far capire a suo figlio che anche questa sconceria le faceva piacere.
Purtroppo, come era facile immaginare, il Rosso non era tipo da fermarsi ai preamboli ed affondò le dita nel culo della donna.
Sarà perché aveva messo parecchio lubrificante o perché Serena ha uno sfintere anale molto elastico (nonostante suo marito, il”precisino”, non abbia mai pensato di soddisfarla anche nel culo) ma le dita si infilarono con grande facilità.
“Che bel culo accogliente” fece il Rosso e in un attimo era di nuovo dentro il corpo di Serena, questa volta con il cazzo infilato nel suo bellissimo culetto.
La sodomizzo’ piano, come aveva fatto prima nella figa ma questa volta Serena non resistette e raggiunse l’orgasmo godendo senza ritegno.
“Hai visto Mariolino, te l’avevo detto che non dovevi preoccuparti e che l’avremmo trattata bene la tua mammina” commentò il Rosso.
Poi, rivolto ai suoi: “Beh, devo fare tutto io? Siete diventati tutti gay ?”
Era il via libera che quel branco di ragazzotti assatanati attendeva: nell’ora che seguì Serena venne presa in ogni posizione e modo immaginabili e … suo malgrado raggiunse più volte l’orgasmo.
Venne palpata, accarezzata, leccata in ogni parte del corpo, il culetto e la passerina ripetutamente violati con le dita e con i cazzi dai ragazzi del Rosso che si alternavano a godere delle sue belle tette rotonde, delle cosce lunghe e tornite, le accarezzavano i piedi e i capelli ….
Quando ebbero raggiunto tutti l’orgasmo, si sedettero sulle sedie e i vecchi divani della sala.
Il Rosso, che si era goduto l’intero spettacolo, si avvicinò a Serena: era spossata, sempre bellissima ma stanca e spompata per il susseguirsi di orgasmi.
“Beh, tutto a posto tesoro ?” scherzo’.
Slego’ Mariolino che si preoccupo’ subito di coprirsi con le mani il pisellino lungo e cosi’ duro da fargli male ed ordinò a Serena di rivestirsi ed andarsene …
Decisamente, non era stata una gran mossa andare a sfidare il Rosso nella sua tana …
Mariolino e Serena – Una mossa sbagliata
3 Comments
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Caro amico mi farebbe piacere che ci sia il continuo dove il Rosso li vada a trovare in casa loro
Ciao
Ciao, molte nuove avventure di Mariolino e Serena sono in arrivo, già la prossima penso che ti piacerà
ciao, saranno un piacere leggerli e commentarli, un peccato che non metti la mail alla prossima