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Erotici Racconti

MIA MADRE E I MURATORI

By 11 Settembre 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Mia madre Vincenza &egrave una bella donna di 38 anni. Viviamo in una grande città del sud Italia senza mio padre , che ci ha lasciati dieci anni fa, in un bel appartamento all’interno di un palazzo piuttosto antico.
Come dicevo la mamma &egrave una bella donna piuttosto alta (circa 1.75 m) con delle forme molto generose , con i capelli biondi ed occhi azzurri, sembra una tedesca e non solo nelle fattezze fisiche , anche caratterialmente &egrave tipicamente teutonica infatti, &egrave con tutti una donna molto severa ed autoritaria .
Come già vi ho detto fisicamente &egrave molto prosperosa , per spiegarmi meglio posso dirvi che assomiglia ad una attrice di genere pornografico che andava per la maggiore negli anni 80 , Karin Shubert .
Economicamente viviamo una vita agiata , infatti mia madre &egrave titolare insieme ad una sua amica di un negozio di abbigliamento che &egrave posizionato nel centro della nostra città nello stesso palazzo dove abitiamo.
I fatti che vi andrò a raccontare, si svolsero in coincidenza dei lavori di ristrutturazione presso lo stabile dove erano siti il negozio e il nostro appartamento.
I lavoro erano svolti da un un’impresa di costruzione italiana i cui titolari erano il signor Ferdinando ed il giovane nipote Tony , gli operai invece erano tutti stranieri ,nella quasi totalità albanesi.
Come ho già accennato la mamma ha un comportamento molto austero e serioso e da quando se ne andato mio padre non l’ ho mai vista in compagnia di un uomo.
In compenso l’ ho più volte sorpresa, senza farmi scorgere naturalmente , a masturbarsi con falli di plastica di svariate dimensioni o che prodotti ortofrutticoli di vario genere , per la maggiore cetrioli e carote.
Durante queste sedute di masturbazione si trasforma completamente da una austera signora nella più laida delle troie, ficcandosi i suddetti ortaggi sia in culo che in figa e ripetendo oscenità di ogni genere:
– si sono una troia e godo a ficcarmi in culo cetrioli e carote-
– che bello questo vibratore in fica , si mi fa proprio godere , meglio di un cazzo –
– sono la più troia di tutte –

Poi una volta che sono stato particolarmente fortunato lo sorpresa in un incontro a luci rosse con la sua socia , anch’essa una donna molto bella e prosperosa e della stessa età di mamma.Ma mentre mia madre &egrave bionda questa &egrave bruna .Per rimanere con le somiglianze alle porno attrici degli anni 80 possiamo dire che Assunta, così si chiama la troia , a una forte rassomiglianza con Paola Senatore.
Tornando al mio avvistamento rimasi veramente colpito nel vedere come mia madre e la sua socia lesbicare.Le due troie si penetravano a turno con degli enormi cazzoni che alternativamente si applicavano in vita.

– tieni troia prendi in culo sto bel cazzo – diceva Assunta alla mamma
– si scopami dimmi che sono la tua puttana – rispondeva mia madre
– si ti scopo e ti inculo ma dopo tu fai lo stesso a me –
– si troiona dopo ti fotto pure io ma adesso fammi godere –

Sembravano due assatanate e si scopavano l’un l’altra in maniera forsennata.Io naturalmente non resistendo a tale fortunata visione fui costretto a masturbarmi e godetti per ben tre volte mentre spiavo le due troie.
Dopo di allora osservai mia madre con più attenzione e scoprii che durante la pausa di metà giornata la mamma e Assunta avevano i loro incontri scabrosi nel retro del negozio, così mi organizzai e mi trovai un punto di osservazione dove non visto , potevo ammirare le due troie durante i loro bollenti incontri.
Inutile dire che durante detti incontri io mi masturbavo senza soluzione di continuità raggiungendo l’orgasmo anche tre o quattro volte consecutivamente.
Come avrete già capito io sono un gran segaiolo infatti &egrave ormai da quasi tre anni che spio mamma e la sua socia nei loro incontri. Adesso ho quasi 19 anni ed avendo un aspetto poco piacente , sono piccolo e grassottello, la mia attività di segaiolo rimane la mia unica attività sessuale.
E devo dire che non mi dispiace affatto , perché traggo grande soddisfazione nel guardare mia madre e dal successivo smanettamento che ne consegue.
Negli ultimi tempi la mia osservazione ha subito un salto di qualità proprio in virtù dell’evolversi della situazione , che ora vado a raccontarvi nel dettaglio.
Come vi dicevo in precedenza lo stabile ,dove sono ubicati l’appartamento in cui viviamo e il negozio, &egrave soggetto di lavori di ristrutturazione .
Alcuni lavori venivano svolti all’esterno dello stabile tramite dei ponteggi , dalle cui tavole era però possibile avere una buona visione dell’interno delle abitazioni, mentre altri lavori dovevano necessariamente essere svolti all’interno stesso delle abitazioni.
E proprio sfruttando questa situazione che i muratori riuscirono a trarre una situazione di vantaggio che li avrebbe portati a dominare mia madre Vincenza e la sua socia Assunta.
Avevo notato che i muratori e i titolari dell’impresa di costruzioni guardavano con molto interesse sia mia madre che Assunta, li avevo sentiti più volte commentare volgarmente le movenze delle due donne:

– guarda che faccia da troie che hanno quelle 2 –
– si se la tirano tanto e fanno le schizzinose ma chissà come gradirebbero una bella dose di cazzo Albanese – disse uno degli operai
– Si ma anche un cazzo Italiano come il mio non gli dispiacerebbe alle 2 troie – rispose Fernando ,il titolare dell’impresa edile
– Si zio anche bel cazzo giovane come il mio – gli fece eco Tony il nipote
– Ma guardate che tette e che culi che hanno le due vacche e soprattutto come sculettano bene su quei tacchi le puttane –

Quindi i primi giorni di lavoro si svolsero regolarmente mentre i maschioni radiografano le due troie in attesa di più favorevoli sviluppi.
Infatti sia i titolari che gli operai, avevano più o meno sfacciatamente tentato di corteggiare mamma e Assunta , ma con risultati veramente scarsi .Infatti le due donne a stento rispondevano a loro cenni di saluto e quando lo facevano ostentavano un’aria di superiorità come donne appartenenti ad una casta superiore. E forse proprio questo loro atteggiamento, servì ad incattivire i maschioni , che una volta avuto “ il coltello dalla parte del manico “ si sarebbero vendicati pesantemente con le due “ signore “ , rendendo la storia che vado a raccontarvi veramente molto interessante soprattutto per me , che avrei potuto in futuro ammazzarmi di seghe durante le mie spiate.
L’occasione ai maschioni si presento durante un caldo incontro tra la mamma e la signora Assunta.
Era l’intervallo di pranzo la mamma e Assunta avevano chiuso il negozio , poi convinte di non essere osservate si spogliarono rimanendo solo in calze e scarpe a sculettare per il negozio.
Dopo essersi spogliate iniziarono a baciarsi dapprima delicatamente sulle labbra poi si esibirono in un lingua in bocca veramente da mozzare il fiato.
Io dal mio posto di osservazione mi ero già sfilato i pantaloni ed avevo iniziato a smanettarmi il pisellino, quando alle mie spalle vidi apparire 4 albanesi .

– piccolo segaiolo cosa stai guardando –

Io ero imbarazzassimo e rimasi come un ebete con il pisellino in mano , i maschioni si accorsero immediatamente di quanto stava accadendo nel negozio :

– hai visto il segaiolo cosa sta guardando ? –
– Già sta ammirando quella troia di sua madre lesbicare con quell’altra troia della sua socia –
– Bello spettacolino , bravo ragazzo continua a menarti l’uccelletto guardando quelle due scrofe , che adesso gli facciamo noi una bella sorpresa alle zoccolone –

E mentre diceva questa accennò ad entrare nel negozio per sorprendere le due lesbicone in flagrante , quando un altro dei ragazzi lo fermò .

– stupido se entri adesso e te le scopi di accuseranno di averle violentate, ma noi dobbiamo essere più furbi delle due zoccole –
– E cosa vuoi fare ? gli chiese il maschione che era stato bloccato
– Semplice stiamo qui fuori insieme al questo segaiolo , solo che invece di menarci il cazzo le scattiamo con i nostri telefonini un po’ di fotografie e così dopo saranno in mano nostra le troie –
– Giusto il mio telefonino può anche girare dei filmati , così le potremo ricattare proprio per bene – e poi rivolgendosi a me
– E tu piccolo segaiolo stai zitto che se fai il bravo ti faremo assistere quando saranno diventate le nostre troie –

Così io rimasi in silenzio a segarmi mentre mamma e Assunta lesbicavano e i maschioni documentavano l’evento.
Per colmo della sfortuna e della fortuna,dipende dai punti di vista , le due troie offrirono una performance veramente notevole , come mai prima avevano offerto.
Il livello di troiaggine che espressero fu veramente elevato, mamma era alla pecorina mentre assunta le leccava il buco del culo , infilandole all’interno la lingua per intero e andando su e giù come per incularla e nel mentre le infilava in fica un grosso cazzo di plastica.
La mamma nel frattempo manifestava rumorosamente il suo piacere :

– si troia infilami la lingua nel buco del culo , dai baldracca inculami con la lingua–
– dai puttana fammi godere –
– ti piace troia ? e vediamo se ti piace anche questo cetriolone su per il culo – ed in un sol colpo gli conficca il cetriolone nell’ano sempre mantenendole nella fica il cazzo di plastica.

Le due troie andarono avanti scambiandosi le parti per oltre un’ora ed in questa ora di libidine ne combinarono di tutti i colori.
Arrivarono a infilarsi nel culo anche un manico di scopa e con questo manico infilato nel culo si dilettavano a camminare per il negozio , giocando a chi riusciva a fare più metri con la scopa nel culo senza farla sfilare.
Si esibirono in un sessantanove da mozzare il fiato , insomma si comportarono da vere troie.
I maschioni mantenendo un autocontrollo notevole , proseguirono a fotografare e a filmare le due zoccole nelle loro evoluzioni :

– hai visto che puttanone –
– già sotto quell’aria da aristocratiche non sono altre che due cagne in calore –
– ma gliele faremo abbassare noi le arie –
– le ridurremo a due troie in nostro possesso –

Io nel mentre vedevo tale spettacolo e nonostante i maschioni e i loro bellicosi progetti , continuavo menarmi il pisellino e godevo a ripetizione finendo per essere oggetto di scherno dei maschioni .

– guarda sto segaiolo come si mena il cazzetto –
– ti piace vedere la mamma che fa la troia ? vero pipparolo ?-
– si ragazzi mi piace da morire vederla fare la troia –
– non ti preoccupare in futuro la vedrai sempre più spesso troieggiare quella gran puttanona di tua madre – facendo seguire , a questa affermazione, un grossa risata.

Quando era quasi ora di riaprire il negozio mia madre e Assunta si ricomposero e rivestirono ed i muratori anche loro , tornarono alla loro attività continuando a commentare quanto era successo.

– bene adesso abbiamo in pugno le due troie –
– adesso non ci resta scaricare il filmato e le foto nel computer di Ferdinando e poi di stamparle –

Cosa che fecero la sera stessa , coinvolgendo anche il loro datori di lavoro nell’impresa.
Infatti la mattina seguente si recarono sul cantiere anche Ferdinando e suo nipote Tony e proprio quest’ultimo recava sotto il braccio una busta contenente importanti documenti.
Verso le nove del mattino ,tutti e sei , entrarono nel negozio di mamma , che naturalmente era ancora ignara di quanto fosse accaduto e non si immaginava neanche lontanamente,quanto stesse per accadere . Naturalmente il negozio era chiuso per turno e mamma e Assunta erano impegnate a riordinare la contabilità.

– cosa volete – disse la mamma con tono molto sprezzante e poi aggiunse rivolgendosi a Ferdinando sempre con il medesimo tono
– Doveva portarsi dietro anche il codazzo di extracomunitari , dove crede di essere ? –
– Non crede di essere invadente lei e i suoi lavoranti , in questo negozio abbiamo una clientela molto altolocata –replicò Assunta

Il signor Ferdinando le fece parlare liberamente sorridendo sotto i baffi e pregustandosi quanto sarebbe accaduto da li a poco.
Mamma che non capiva cosa avesse da sogghignare il signor Ferdinando andò su tutte le furie :

– allora mi vuole spiegare una buona volta cosa significa questa intrusione –
– certo signora Vincenza – rispose l’uomo
– come si permette a chiamarmi per nome – ribatte mamma

a questo punto anche Ferdinando cambiò tono che fino a quel momento era sembrato essere molto umile e remissivo

– Senti guarda queste foto insieme a quella troia della tua socia – mentre suo nipote Tony lanciava sul bancone la busta contenente le fotografie

Mamma e Assunta non riuscivano a realizzare dove volessero arrivare quegli uomini , infatti non sospettavano minimamente di essere state colte in flagrante durante uno dei loro caldi incontri e perciò ribatterono energicamente al signor Ferdinando :

– ma come si permette , manovale da quattro soldi –
– noi siamo due signore rispettatissime nella società che conta , caro lei –
– già abbiamo amicizie molto altolocate , in questo negozio si servono i più bei nomi della città –

Adesso il signor Ferdinando era veramente stizzito e scuotendo il capo si rivolse nuovamente verso mamma e stavolta dandole del tu

– Ti ho detto di guardare quelle foto , TROIA , guarda prima le foto e poi parla, capito? –

Mamma era esterrefatta, non riusciva a capacitarsi di come quella gentaglia osasse rivolgersi a lei in quella maniera ingiuriosa , ma dopo le insistenze del signor Ferdinando aprì la busta ed estrasse le fotografie.
Qui le crollò letteralmente il modo addosso , le foto la ritraevano in pose oscene mentre si scambiava indecenti effusioni con la sua socia Assunta o mentre si infilava sia in culo che in fica ogni sorta di oggetti.
Le foto erano ben fatte e le ritraevano bene anche in volto , in modo che fossero ben riconoscibili.
Sia mamma che Assunta alla visione delle foto rimasero ammutolite mentre gli uomini iniziarono ad incalzarle :

– allora TROIE ALTOLOCATE cosa avete da dire ora ? disse Tony in tono di scherno
– avete perso tutto la vostra supponenza ? –
– comunque non &egrave finita qui , abbiamo anche un bel filmato – disse sempre Tony estraendo un CD dalla tasca e poi aggiunse
– adesso mettiamo il CD nel computer e ci godiamo lo spettacolo –

E così fecero dopo essersi accomodati su delle sedie , che mamma e la sua socia gli avevano servizievolmente portato, pronti a godersi lo spettacolo come a cinema , mentre mamma e Assunta in piedi e trepidanti attendevano che iniziasse l’infame spettacolo.
Anche il filmino era molto ben girato si vedeva ogni minimo particolare del osceno incontro ma soprattutto a risaltare era il sonoro : si sentivano perfettamente i volgari dialoghi tra mia madre e la sua amante e la cosa fu rimarcata dai mascalzoni.

– sentite che linguaggio le signore “ contesse “ – disse sempre in tono di scherno Tony
– già vedi che abbiamo ragione a dire che siete due TROIE , vedo che anche tra voi vi date questi epiteti – disse Tony facendo riferimento ai dialoghi del filmino

a questo punto intervennero anche gli albanesi

– ma guarda le signore che modo singolare di spazzare il pavimento che hanno –
– chissà se ci daranno una dimostrazione in diretta , adesso –
– ma certo, ora le signore si spogliano rimanendo solo con le scarpe e le calze e dopo essersi infilate il manico della scopa in culo iniziano a spazzare il pavimento , non &egrave vero care le mie belle TROIONE ? – disse il signor Ferdinando

Le due troie ormai erano ammutolite davanti a tanta evidenza ed iniziarono a rivolgersi ai loro aguzzini con un tono molto differente rispetto a quanto fatto fin’ora.

– signori per carità siamo due donne sole ed oneste che hanno avuto un momento di debolezza , per carità abbiate pietà e non infierite –
– Invece vogliamo infierire , quindi PUTTANACCE , spogliatevi e fate quanto vie &egrave stato ordinato , se non volete che “ la gente bene “ di questa città sappia che TROIE siano Vincenza Z. e Assunta S. –

Non potendo più far nulla per difendere la loro situazione alle due troie non rimase altro che obbedire ai loro aguzzini , quindi iniziarono a spogliarsi .
I maschioni comodamente seduti si gustavano lo spettacolo dello spogliarello delle due donne .
Quando furono nude ,ad eccezione di scarpe e calze , furono costrette a sculettare davanti ai maschioni , che non persero occasione per insolentirle ulteriormente, dandogli delle sonore pacche sul culo e commentando la loro nudità :

– ma che bei culi che hanno le signore –
– e le tette? Guarda che vacche –
– già &egrave proprio uno spettacolo vederle sculettare , ci sanno proprio fare le troie –
– Su Vincenza chinati e facci vedere bene il buco del culo –

La mamma imbarazzatissima obbedì e Ferdinando alzandosi dalla sedia gli andò vicino e con le sue manone inizio a palpeggiare mamma prima sulle chiappe come se stesse impastandogliele , poi iniziò ad infilare le dita dapprima nel solco tra le chiappe e poi direttamente nel buco del culo.

– ma che bel culo prensile che hai Vincenza , tu si che sai sollazzare un uomo –

poi prese a ravanare anche nella fica , accorgendosi che questa grondava di umori e naturalmente non so lo tenne per se.

– cazzo la TROIA &egrave completamente bagnata – e poi rivolgendosi ad Assunta
– vieni qui anche te TROIA –
– cazzo pure questa &egrave un lago , che zoccole –

Poi mandarono mia madre a prendere le scope nello sgabuzzino e dissero ad Assunta di infilare una scopa nel culo di mamma e a mamma di infilare l’altra scopa nel culo di Assunta.
Quindi in quelle condizioni le fecero “spazzare “ il pavimento facendole ripetere in sostanza una delle scene del filmato.
Mentre le due donne “spazzavano il pavimento i maschioni ridevano sguaiatamente e le ingiuriavano :

– si zoccolone scopate il pavimento –
– ma state attente a stringere il buco del culo , perché alla prima a cui si sfila scopa dal culo , gli arrossiamo le chiappe a nerbate –

Le due zoccole erano notevolmente ridicole nude, ingioiellate, con la biancheria intima ricercata e con quelle scope ficcate nel culo.
Dopo un po’ di avanti ed indietro per il locale ad Assunta si sfilò la scopa dal culo

– te l’avevo detto troia di stringere il culo ora ti dovremo punire –
– mettiti alla pecora qui in terra – aggiunse Tony

Quindi iniziarono a percuoterla sulle splendide chiappe con delle cinghie e mantenendo fede a quanto promessole gli arrossarono il culo a cinghiate.

– tieni troia stack prendi stack stack –
– ahi mi fate male – diceva la troia mentre muovendo il culo tentava di schivare le nerbate

ma questo non faceva altro che aizzare ulteriormente i loro aguzzini

– guarda la puttana come sculetta , dai troia muoviti –
– stack ,stack, stack , corri troia stack,

e spronandola a cinghiate sul culo la fecero sgambettare a quattro zampe per il locale

– visto adesso sono le nostre troie , fino a stamattina erano fiere e superbe ora sono puttane nelle nostre mani –
– adesso care le mie troie abbiamo giocato abbastanza – disse il signor Ferdinando andandosi a sedere nuovamente su una delle sedie e poi prosegui
– adesso rimettetevi la scopa nel culo e standovene in ginocchio venite a sucarci le minchie –
– si troie abbiamo i cazzi che faticano a starci nei pantaloni – disse uno degli albanesi

Cosi ormai rassegnate al loro destino, mamma e Assunta, dopo essersi rificcate i manici di scopa in culo, estrassero i nodosi bastoni dalle patte dove erano segregati per iniziare a praticargli un succulento pompino.
Tutti i maschioni esibivano enormi randelli di dimensioni veramente super , almeno 25 cm.
L e due succhiacazzi erano estasiate da tanta grazia e dimenticando completamente la loro alterigia , iniziarono a succhiare devotamente i bastoni dei loro padroni.
Gli uomini uno dopo l’altro riempirono le bocche delle due sucaminchia con abbondanti quantità di calda sborra, naturalmente continuando ad ingiuriare le due donne e costringendole a bere il succo dei oro coglioni.
Inutile dire che pure io smanettandomi il mio modesto pisellino avevo più volte raggiunto l’orgasmo, mentre dal mio nascondiglio spiavo le due troie mentre si facevano umiliare dai loro aguzzini.Anche le due scrofe eccitate sia dalla scopa in culo che dalla ignobile situazione in cui si trovavano raggiunsero l’orgasmo e la cosa ,come potrete immaginare, non passò inosservata.

– minchia a queste troie sucaminchia gli bastare mettere il cazzo in bocca per godere –
– fate proprio schifo , zoccolone –

Finito di godere gli uomini si ricomposero e dopo alcune raccomandazioni alle 2 troie uscirono dal locale :

– bene care signore adesso noi torniamo a lavorare , voi riposatevi a fatevi belle perché stasera continuiamo il nostro incontro–
– Visto che ormai siete in mano nostra –
– ci vediamo stasera alle nove – disse Tony rivolgendosi alle due troie
– ma non posso io ho un figlio e Assunta ha anche un marito
– bene trovate le scuse che volete ma vedete di farvi trovare all’appuntamento , altrimenti in molti sapranno quanto siete puttane –
– Vestite come adesso naturalmente e visto che andremo a fare un giro per la città , sopra potrete indossare la pelliccia .

Le due zoccole rimaste sconcertate per l’accaduto si fecero forza e convennero che gli conveniva obbedire.

– Vincenza non possiamo tirarci indietro , se ci sputtanano siamo rovinate – disse Assunta a mia madre una volta rimaste sole
– Già ci conviene fare buon viso a cattivo gioco – rispose la mamma
– Però dobbiamo trovare una scusa per mio marito e per tuo figlio- disse Assunta
– Per mio figlio non c’&egrave problema a tuo marito puoi raccontare che andiamo ad una cena per beneficenza per poveri extracomunitari , vedrai che ti crederà –
– Si mi sembra l’unica soluzione – Convenne Assunta

Così le due troie si salutarono e si diedero appuntamento per le 20.30 in negozio , mezz’ora prima dell’incontro con i maschioni.
Infatti alle 20.30 le due zoccole si incontrarono in negozio, qui si spogliarono tenendo solo calze e scarpe e gioielli naturalmente , come da ordine dei maschioni , rimanendo in attesa del sopraggiungere di quest’ultimi.
Assunta sotto la pelliccia era già nuda mentre mamma dovette togliersi il vestito.
Ingannarono l’attesa discutendo su quanto sarebbe potuto accadere quella sera.

– chissà dove ci porteranno questa sera – disse mia madre alla sua amica
– speriamo che non ci portino in luoghi frequentati , sai lo scandalo se qualcuno ci vedesse – aggiunse Assunta
– Hai avuto problemi per uscire , con tuo marito ? chiese la mamma alla sua socia
– No, si &egrave bevuto come un perfetto imbecille la storiella che gli ho raccontato sulla cena di beneficenza – poi mamma chiese ancora alla sua amica
– Cosa hai provato a venire qui nuda sotto la pelliccia ?
– Una strana sensazione , da un lato ero spaventata da quello che stavo facendo e da un altro ero e sono molto eccitata , ti confesso che ho la fica tutta bagnata –
– Sei la solita maiala – la incalzò sempre la mamma

E dicendo queste parole ficco la lingua in bocca alla sua socia.
Ed in questa posa che furono sorprese dai maschioni , che naturalmente alle nove in punto fecero irruzione in negozio, naturalmente senza chiedere il permesso.

– ma guarda queste due troie , si stanno già riscaldando – esclamò uno degli uomini ,quando si trovò davanti allo spettacolo delle due zoccole, nude con indosso solo : scarpe, calze e gioielli ,mentre limonavano appassionatamente.
– Basta fare le maialone , ora indossate la pelliccia ed usciamo – disse il signor Ferdinando smacciandole sulle chiappe
– Ma dove ci portate – chiese la mamma preoccupata
– Sarà una sorpresa – rispose uno degli uomini

A questo punto rassegnate indossata la pelliccia uscirono insieme agli uomini fuori dal negozio.
Dopo qualche passo sulla strada, salirono su un furgoncino a otto posti, insieme ai quattro operai albanesi il signor Ferdinando e suo nipote Tony.
Io che fino ad allora ero rimasto ben nascosto , mi precipitai a prendere il motorino per seguirli a distanza.
Si dirigevano fuori città e dopo mezzora di cammino si fermarono presso un capannone in disuso.
Quando arrivarono davanti al capannone scesero tutti dal furgoncino sia mamma che la signora Assunta avevano lasciato la pelliccia in macchina , rimanendo completamente nude ad esclusione delle scarpe delle calze e dei gioielli.

– ma dove ci avete portate – dissero le due donne preoccupate
– zitte troie ed entrate nel capannone –
– adesso prima di farvi divertire, care troione, &egrave necessario punirvi – sentenziò il signor Ferdinando
– si così imparerete a comportarvi più umiltà in futuro – aggiunse uno degli albanesi

Così le due zoccole furono appese per le braccia ad una trave e lasciate così a penzoloni.
Poi gli uomini si sfilarono le cinghie dai pantaloni e con queste iniziarono a percuotere mamma e Assunta sulle chiappe.

– vi riscaldiamo le chiappe bagasce – stack , stack , stack , stack , una dopo l’altra le nerbate andavano ad imporporare le candide chiappe delle due troie, mentre queste imploravano clemenza
– basta signori per pietà smettetela – piagnucolavano le due zoccole

Ma i maschioni per nulla impietositi continuavano a colpire le due donne , anzi sembra che traessero ancora più cattiveria dalle suppliche delle due malcapitate.
Inoltre le nerbate erano accompagnate da una serie infinita di insulti e luride puttane era uno dei commenti più gentili.

– siete dei cessi , delle latrine –
– siete solo delle svuota coglioni –
– troie borghesi , avrete cazzo per i vostri denti stasera –
– basta ragazzi adesso che le abbiamo “riscaldate” a dovere &egrave ora di portarle a fare un giro – disse il signor Ferdinando

A questo punto le fecero uscire dal capannone per risalire in macchina e si diressero verso un vicino paese.
Arrivati alla periferia del paese le fecero uscire dalla macchina nude come si trovavano.
Sia mamma che Assunta protestarono , ma i maschioni non si fecero sopraffare

– zitte troie adesso buone buone ve ne andate alla stazione dei carabinieri e raccontate che dei malviventi vi hanno costretto a denudarvi –
– e naturalmente non racconterete che siamo stati noi, altrimenti le fotografie…. – aggiunse Tony

Con molta cattiveria gli uomini costrinsero le due donne anche a ritoccarsi il trucco e gli restituirono anche le borsette.
Così accomodate le due troie erano molto oscene , infatti si presentavano come due signore borghesi con biancheria intima molto ricercata , ma senza mutande e reggiseno, e con anelli collane e bracciali .
Inoltre anche il trucco era perfetto , sarebbe risultato molto imbarazzante spiegare l’aggressione ai tutori dell’ordine, così combinate.
Così i maschioni sgommarono via lasciando le due donne nude in mezzo alla via.
La strada era deserta e mamma ed Assunta si misero in cammino verso la caserma , nel silenzio si sentiva solo il ticchettio dei tacchi delle due troie . Quando giungessero in prossimità della caserma, in lontananza avvistarono una macchina che sopraggiungeva nella loro direzione , a quel punto si sentirono perdute.
La macchina accosto ma per loro fortuna da questa scese il signor Ferdinando

– brave troie vedo che avete ubbidito – disse e poi aggiunse
– adesso salite in macchina , che andiamo a divertirci –

Così le due amiche tirarono un sospiro di sollievo e salirono nel furgoncino con i maschioni .
Questi naturalmente appena le due donne furono a bordo iniziarono a palpeggiarle audacemente.
Uno degli albanesi gli mise pure una mano nella fica

– queste troie sono bagnate , cazzo –
– le abbiamo fatte sculettare nude in mezzo alla strada e queste si sono bagnate in fica che sembrano un lago –
– bene, adesso torniamo al capannone, che abbiamo tanti giochetti in serbo per queste zoccole –

Così si diressero nuovamente fuori paese verso il capannone dove mamma e la sua amica erano state frustate.
Arrivate nuovamente presso il capannone le troie dovettero iniziare ad esibirsi per i 6 maschioni.
Infatti stavolta le fecero camminare lungo il capannone , intimandogli di accentuare l’ancheggia mento :

– troie muovete bene quel culo , vi vogliamo vedere sculettare come due battone –

Mamma e la signora Assunta iniziarono così a camminare, dimenando il culo, in maniera veramente esagerata, mentre i maschioni commentavano volgarmente.
Poi oramai estremamente eccitati, si spogliarono anche loro, esibendo alle donne i loro superbi cazzoni.

– dai zoccole per cominciare venite a farci una pompa –

Le succhiacazzi non so lo fecero ripetere due volte e si precipitarono a succhiare le maestose minchie.
Essendo gli uomini estremamente eccitati , nel giro di pochi minuti, riversarono in gola della due zoccole tutto il contenuto dei loro coglioni.
Poi le fecero mettere alla pecorina e Toni e Il signor Ferdinando , che avevano i cazzi nuovamente in tiro, ficcarono i rispettivi bastoni il primo nel culo di Assunta ed il secondo nel culo di mamma.

– minchia che bello inculare sta zoccola – disse Tony a suo zio
– anche questa ha bel culo e mi stringe il cazzo in maniera meravigliosa – rispose lo zio
– sembra nate solo prendere il cazzo queste troie –

Le incularono per parecchio tempo , almeno una mezz’ora , fino a riempirle il culo di calda sborra.

– ti riempio il culo troia – disse il Signor Ferdinando mentre sborrava nel culo di mamma

– godo puttana ti faccio un clistere con la sborra – fece eco Tony pochi secondi dopo

A questo punto i due maschioni lasciarono le due donne in balia dei quattro albanesi , i quali sollevate le troie da terra se le infilzarono letteralmente sui cazzi , uno in culo e l’altro in fica.
Sia mamma che Assunta mostrarono palesemente di gradire la doppia penetrazione

– si cazzoni sfondateci tutte siamo le vostre troie – disse la mamma
– fateci vedere che maschi siete – replico Assunta

Anche i quattro albanesi le limarono per molto tempo , alternandosi ognuno sia in fica che in culo.
Ma anche loro uno alla volta farcirono entrambi i buchi delle due zoccole, lasciandole ansanti ed ancora in calore a terra.
A questo punto le due puttane iniziarono a leccarsi reciprocamente le fiche , ripulendole dal nettare da cui erano state riempite.

– non gli sono bastati i nostri cazzoni adesso si fanno pure una lesbicata ste vacche –
– sono proprio delle schifosone , pisciamogli addosso svuotiamoci le vesciche usiamole come latrine –

Così mentre mamma ed Assunta erano unite in torbido 69 i maschioni iniziarono a pisciare indirizzando i loro immondi getti verso la bocca delle due cagne.
E proprio mentre venivano così ignobilmente oltraggiate le due puttane iniziarono a godere tra le ristate e gli insulti dei maschioni.

– minchia che troie , ma adesso così conciate come facciamo a portarle a casa , c’&egrave rischio che ci impestino la macchina – disse uno degli albanesi
– non ti preoccupare le carichiamo nel portabagagli, come se fossero due cagne, senza farle entrare nell’abitacolo

E così fecero ,nonostante le proteste delle due donne, partendo con le due zoccole chiuse nel portabagagli.
Quando furono a circa ad un chilometro da casa fermarono la macchina e facendole uscire dal loro angusto ripostiglio.

– bene troie siete arrivate , le pellicce ve le restituiamo domani adesso potete tornarvene a casa – disse il signor Ferdinando restituendogli le borsette
– ma siamo nude e a casa manca almeno un chilometro – protestò mamma
– cazzi vostri noi adesso ce ne andiamo –

Così mamma e assunta nude indossando solo le calze , per lo più distrutte, e le scarpe si incamminarono verso il negozio nella speranza di non incontrare nessuno.
Ma la paura di essere scoperte era davvero tanta e si nascosero all’interno di un buio portone.

– bisogna che ci facciamo venire in mente una soluzione , altrimenti rischiamo di sputtanarci la reputazione – disse Assunta
– Ho trovato ora telefono a mio figlio gli dico di venire a prenderci – disse mamma e poi aggiunse
– gli diciamo che ci hanno rapinate e strappato i vestiti di dosso in modo da impedirci di chiamare la polizia –
– mi sembra una buona idea – commentò Assunta

E fu così che mi telefonarono sul cellulare , per fortuna che avevo inserito le vibrazioni al posto della suoneria , vicino come mi trovavo lo avrebbero sicuramente sentito squillare.
Così mi allontanai velocemente e risposi alla loro chiamata.
Ascoltai le loro indicazioni e facendo finta di crederle , tornai a casa, presi la macchina e mi recai a raccoglierle . Durante il tragitto mi pregustavo lo spettacolo delle due troie nude.

– ma vi hanno anche violentate? – chiesi con molta malizia quando giunsi al loro cospetto

Loro erano chiaramente imbarazzate e mi dissero che su quanto accaduto volevano mantenere il più assoluto riserbo , facendomi promettere di non dire a nessuno mai, quanto avevo visto e saputo quella sera e naturalmente non risposero alla mia domanda.
Io , conformemente a quanto richiestomi, mantenni il segreto sia su quel poco che loro mi avevano raccontato, ma soprattutto su tutto quello che avevo visto e quello che avrei sicuramente visto in futuro , pregustandomi fin da allora, le future ed innumerevoli sedute di masturbazione dedicate a quelle due grandissime troie di mia madre Vincenza e della sua socia Assunta , così perbene ed austere in pubblico e così laide zoccole in privato.

Posta elettronica : adolfozenetti@virgilio.it

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