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Erotici Racconti

mia madre in balia dei mie amici

By 2 Gennaio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Mamma si chiama Patrizia ed &egrave una bella signora trentanovenne mentre io, Ernestino, sono un ragazzo di 18 anni che apparentemente ne dimostra 3 o 4 di meno .
Viviamo in una piccola cittadina del nord Italia in una confortevole villetta un po’ isolata dal resto del paese.
Mio padre ci ha lasciati che ero molto piccolo e sinceramente non mi ricordo neanche che viso avesse, mamma da quando lui se ne andato, ha sempre evitato di menzionarlo praticamente, &egrave sparito dalla nostra vita, come se non fosse mai esistito.
Fortunatamente godiamo di una cospicua rendita che ci permette di vivere agiatamente senza che mamma sia costretta a lavorare .
Quindi, la sua vita &egrave stata dedicata alla mia educazione e ad opere di beneficenza di cui , nella località dove viviamo, &egrave la principale promotrice.
Infatti collabora sia con parroco del paese, che con un convento di suore sito a pochi chilometri di distanza dalla nostra cittadina, in definitiva si può dire che &egrave una serissima signora borghese, molto timorata di Dio e quasi bigotta.
Fisicamente mamma &egrave una bella donna infatti &egrave piuttosto alta (circa 175 cm) e molto generosa nelle forme , di reggiseno porta almeno una quarta misura e le gambe ed il suo culo sono veramente notevoli.
Il suo incarnato di un pallore quasi etereo contrasta moltissimo coi neri capelli ma soprattutto con le labbra carnose, che sono sempre state il suo maggiore problema.
Questo perché , mentre le sue generose forme &egrave riuscita sempre a celarle con abiti “mortificanti” , per le labbra non ha potuto fare nulla , in quanto anche senza rossetto sono una reclame del vizio.
E ciò gli ha creato sempre qualche problema ,tipo volgarissimi apprezzamenti durante qualche passeggiata , naturalmente non nella cittadina dove viviamo, dove &egrave rispettata e tenuta molto in considerazione da tutto il paese e soprattutto dai notabili.
Tanto &egrave vero, che dopo le ultime elezioni gli &egrave stata offerta la carica di assessore ai servizi sociali , funzione che lei svolge in stretta collaborazione con il parroco ed il convento di suore di cui sopra.
Io frequento l’ultimo anno di liceo e fisicamente sono abbastanza mal messo , infatti sono bassino (circa 160 cm) e piuttosto grassottello quasi 80 kg , sul mio viso piuttosto brufoloso non &egrave ancora apparsa alcuna peluria.
Questo mio aspetto spiega il mio scarso o per meglio dire nullo successo con le ragazze , le quali semplicemente mi ignorano.In aggiunta da qualche anno sono preoccupato per le dimensioni del mio pene , che &egrave rimasto quello di un bambino mentre i miei compagni di classe , come posso vedere nelle docce dopo l’ora di ginnastica, sono dotati di attributi notevolmente più sviluppati del mio. Per questo insieme di situazioni per sfogare i miei ardori giovanili non mi &egrave rimasto altro che masturbarmi molto, insomma sono diventato un gran segaiolo.
Quest’anno in classe nostra sono arrivati dei nuovi alunni , vengono da un’altra città e sono dei ragazzi pluri ripetenti e perciò hanno un’età compresa tra i 20 e 21 anni.
In tutto sono sei bei ragazzoni molto alti (oltre il 180 cm) e muscolosi e questa virtù li ha fatti diventare immediatamente gli idoli di tutte le ragazze ed anche di qualche signora.
Sono molto strafottenti e io sono il loro principale obbiettivo , per scherzi e prese in giro di ogni genere.
Infatti da quando hanno avuto l’opportunità di vedermi nudo nelle docce oltre ai soliti epiteti di ciccione, palla di lardo ecc. hanno cominciato a chiamarmi pisellino , uccelletto , cazzettino , svelando così, anche alle ragazze, questa mia virtù segreta.
Naturalmente &egrave soprattutto davanti alle ragazze, le quali mostrano di gradire il loro modo di fare, che si divertono ad insolentirmi con quei termini che descrivono la mia scarsa virilità.
Il loro comportamento si &egrave maggiormente accentuato quando hanno avuto l’opportunità di vedere per la prima volta mamma.
Questo &egrave avvenuto in occasione del primo consiglio di classe proprio all’inizio dell’anno scolastico.
La vedemmo arrivare mentre saliva le scale per accedere nell’istituto, indossava un castissimo abito grigio composto di gonna che gli arrivava sotto il ginocchio e di giacca allacciata fino al collo, ai piedi aveva un paio di scarpe basse.
Quello che indossava poteva sembrare un abito estivo per suore ma vi garantisco che indosso a lei
faceva ben altro effetto.
Questo fu notato anche dai sei ragazzoni che iniziarono subito con pesanti apprezzamenti :

– chi &egrave quella fica in abito da suora ? – esclamò una dei ragazzi appena la vide
– &egrave la madre di quel pancione di Ernestino – gli rispose uno dei miei vecchi compagni di classe
– come, quella gran figa &egrave la madre di pisellino, ? – e poi aggiunse
– quindi quella sarebbe la pia donna nonché assessore ai servizi sociali , quella che non piglia un cazzo da 9 mesi prima della nascita del figlio ?-
– si &egrave proprio lei gli confermò uno dei ragazzi –
– quella li con i suoi atteggiamenti da santarellina , con quella faccia da troia , con quel corpo da pornostar e con la fame di cazzo arretrata che deve avere, se ce la cuciniamo a dovere ci potrà dare parecchie soddisfazioni –
– hai ragione – annui uno dei suoi compari

Da quel giorno i ragazzoni oltre agli insulti rivolti al sottoscritto iniziarono a farmi sentire pesanti commenti sulle grazie della mamma.

– vedrai pisellino come la faremo godere quella troia di tua madre –
– le faremo recuperare tutto il cazzo che non ha preso in questi anni –
– con quelle labbra che si ritrova chi sa che libidine farsi succhiare il cazzo –

Ma fino alle vacanze di natale tutto rimase nell’ambito delle intenzioni e non passo mai a vie di fatto.
Le vacanze natalizie io e mamma solitamente le trascorriamo presso una villa in montagna di nostra proprietà ed &egrave proprio cogliendo questa occasione che i lestofanti attuarono il loro piano per sedurre mamma.
Infatti i mascalzoni affittarono per il Natale una villa limitrofa alla nostra e con mia grande sorpresa che li incontrai mentre passeggiavo con mia madre per il paesino di montagna.
Inizialmente furono molto educati :

– Buon giorno Signora Patrizia , ciao Ernesto – disse uno dei ragazzi incrociandoci
– Buon giorno ragazzi – rispose mamma con molta cordialità e poi aggiunse
– Hai visto Ernestino ci sono i tuoi compagni di classe , non sei contento ? –
– Certo mamma – risposi io poco convinto

Poi mamma chiese ai ragazzi dove fossero alloggiati e questi gli spiegarono che avevano affittato una villa fuori paese e dalla descrizione che fecero capimmo che si trattava della villa di fianco alla nostra.Quindi ci salutammo nuovamente e ognuno andò per la sua strada ma prima mamma li invito per un te a casa nostra il pomeriggio seguente.
Dopo che si furono allontanati io protestai con mamma per quel suo invito

– mamma era proprio necessario invitarli a casa nostra ? –
– ma Ernestino ti lamenti sempre che non sai come passare il tempo in questo paesino che ho pensato di aiutarti a socializzare – e poi aggiunse
– poi mi sono sembrano che siano dei cosi bravi ragazzi , proprio quello che ci vuole per te che sei cosi chiuso e musone –

Quindi preoccupato mi rassegnai, nella speranza che i ragazzi non avessero attuato il loro piano, insomma sperai, che il fatto che fossero venuti a passare le vacanze Natale in quel paese e vicino a casa nostra , fosse solo ed esclusivamente un caso.
Purtroppo non fu così e ce ne accorgemmo poco dopo il nostro incontro.
Infatti mentre eravamo per la via del ritorno li incontrammo nuovamente , questa volta però eravamo già fuori paese in prossimità della nostra e della loro casa.
Inoltre a differenza dal primo incontro non avevano più quell’aria da bravi ragazzi ma il solito ghigno strafottente.

– ma guarda chi si rivede il ciccione con la sua bella mammina – disse Antonio rivolgendosi agli altri
– signora abbiamo un bel programmino in mente per lei –
– cosa volete fare ? – chiese preoccupata mamma
– cara signora &egrave presto detto , vogliamo vederla nuda – disse alla mamma un altro dei ragazzi fissandola negli occhi
– siete forse impazziti – tentò di difendersi mamma
– no cara signora vogliamo vederla nuda , se si spoglia con le buone le restituiremo i vestiti , mentre se fa resistenza , i vestiti gli e li togliamo ugualmente poi la carichiamo in macchina e nuda la scarichiamo nella via principale del paese –
– pensi che vergogna l’integerrima signora Patrizia completamente nuda per il paese come lo racconterà alle suore addolorate e alle dame di S. Vincenzo –

Naturalmente mentre diceva questo i ragazzi sghignazzavano divertiti dall’aria preoccupata di mamma ed indifferenti alla mia presenza.
Mamma riluttante ma per evitare scandali pensò di accontentarli

– va bene ragazzi ora mi spoglio ma poi finisce qui , mi raccomando –
– si va bene ma adesso si spogli – disse uno dei ragazzi impaziente

Così la mamma inizio a spogliarsi depositando nelle mani dei ragazzi gli abiti che uno alla volta si toglieva.
Quando rimase solo con i collant , mutandine ,reggiseno e le scarpe naturalmente chiese ai ragazzi se poteva bastare ma Antonio le rispose :

– le abbiamo detto che deve mettersi nuda &egrave così difficile da capire – e poi aggiunse rivolgendosi agli amici
– &egrave proprio vero più sono belle e più sono sceme – e giù una risata generale

A questo punto mamma rassegnata si tolse i capi che le restavano e rimase completamente nuda davanti ai ragazzi.
Con le mani tentava di coprirsi il pube ed il seno , ma fu subito redarguita ed invitata a scoprirsi tutta per essere ammirata.

– su signora ci faccia un d&egravefil&egrave , si faccia ammirare –
– ma Antonio la signora &egrave scalza come farà a camminare – disse in tono di finto rimprovero un altro dei ragazzi
– hai ragione , passami quel pacchetto –

E dal pacchetto estrasse un paio di scarpe da donna con un tacco vertiginoso almeno 13 cm e le porse alla mamma invitandola a calzarle .

– sono del suo numero signora – chiese alla mamma Antonio con tono di finta premura
– si il numero &egrave quello giusto – rispose la mamma dopo che ebbe calzato le scarpe.
– Dunque signora adesso che ha le scarpe inizi pure a passeggiare che siamo ansiosi di vederla sculettare – e giù un’altra risata

Mamma nuda con quelle scarpe ai piedi era veramente uno spettacolo superbo le tette erano nonostante la mole sode come quelle di una ventenne ed il freddo pungente le aveva fatto inturgidire i capezzoli , rendendole ancor più conturbanti.
Quindi obbediente agli ordini dei ragazzi mamma iniziò a passeggiare, i tacchi vertiginosi che la slanciavano moltissimo le conferivano un’andatura incerta e nello stesso tempo molto sensuale.
I ragazzi dapprima si limitarono a guardare facendo qualche commento di tanto in tanto :

– guarda che bel culo ha la troia –
– e perché le tette non sono stupende ? –
– e che ne dite di quel triangolo nero che ha in mezzo alle cosce ? –

Poi facendosi più audaci iniziarono ad assestare delle sonore pacche su quel maestoso culo.
La mamma sobbalzava ad ogni colpo ricevuto sulle chiappe e quasi piagnucolante chiedeva ai ragazzi di smetterla con quel gioco.

– ragazzi mi sono spogliata come mi avete chiesto adesso che mi avete vista nuda lasciatemi pure andare , per favore –
– non abbia fretta signora si lasci ammirare ancora un po’ – le rispose uno dei ragazzi

Poi Antonio , che senz’altro &egrave il più intraprendente dei sei, si avvicinò a mamma e iniziò a toccarla prima su seno e sul culo fino ad insinuarle una mano in mezzo alle cosce.
Mamma ansimava in maniera vistosa , respirava affannosamente come se avesse appena fatta una corsa ed il ragazzo indugiava sempre di più nell’intimità della mamma.
Ad un tratto il ragazzo esclamò :

– cazzo la signora si sta bagnando –
– cazzo sta andando in calore , venite a mettergli una mano tra le cosce –

I suoi compari non si fecero pregare due volte ed uno ad uno infilarono un dito nella fica di mamma

– hai ragione la signora ha le scalmane –
– ma guarda come si bagna la troia –
– già mi sembra proprio che lo gradisce il trattamento la troia –

Infatti mamma non riusciva a nascondere il piacere che stava provando , infatti ormai si aggrappava ai ragazzi per accentuare il contatto fisico.
Poi nonostante il freddo e la sua nudità scottava neanche si fosse trovata al sole estivo su una spiaggia dei caraibi .
Quando orami era giunta in un punto di non ritorno i ragazzi sadicamente le levarono le mani di dosso lasciando li nuda ,in mezzo alla strada e prossima all’orgasmo.
A quel punto mamma, perso ogni ritegno, tento di corrergli dietro alla ricerca di un contatto fisico , ma i ragazzi la evitarono facilmente anzi mentre le sfuggivano le assestavano sonore pacche sul bianco culo.

– visto ragazzi la signora adesso non vuole più essere lasciata in pace –
– già &egrave andata in calore e ci vuole –
– e cosa vuoi da noi troia – le chiese sadicamente uno dei ragazzi

Mamma era come se fosse in stato di ipnosi era completamente inebetita

– allora signora Patrizia cosa vuole che le facciamo – la incalzò uno dei ragazzacci
– per favore toccatemi ancora – disse lei con un filo di voce
– avete sentito &egrave in calore la signora –
– sono bastate quattro pacche sul culo per scaldarla e se gli facciamo vedere i cazzi cosa combina questa troia –

Poi dimostrando un grande autocontrollo ci salutarono dandoci appuntamento per il pomeriggio del giorno dopo e consegnando un pacchetto alla mamma

– signora adesso ce ne andiamo , ci vediamo domani pomeriggio per il te che ci ha promesso prima , ma a casa nostra però –
– nel pacchetto quello che gradiremmo vederle addosso al nostro prossimo incontro – e poi aggiunse
– le scarpe naturalmente dovranno essere quelle che ha ora ai piedi e veda di non mancare
– farò tutto quello che vorrete ma per favore non lasciatemi così – li implorò quasi piangendo la mamma
– guardate ragazzi si sta sditalinando la troia

Era come dicevo prima era ad un punto di non ritorno e perso ogni ritegno continuò a sditalinarsi
li in mezzo alla strada e davanti a tutti noi fino a che non raggiunse un rumorosissimo orgasmo, naturalmente ampiamente commentato dai ragazzi

– ve l’avevo detto che la troia a fame arretrata di cazzi –
– dobbiamo solo ancora lasciarla rosolare nel suo brodo per un po’ –
– gia penso proprio che la faremo diventare la nostra troia privata –

E facendo commenti di questo tipo i ragazzi si ritirarono nella loro abitazione e noi dopo che mamma si fu ricomposta li imitammo immediatamente.
Giunti a casa mamma apri il pacchetto e vide quello che i ragazzi le volevano che indossasse.
C’erano un paio di calze autoreggenti nere e con la riga, un reggiseno pure nero a balconcino che le avrebbe lasciato il seno scoperto ,capezzoli compresi e un paio di mutandine nere di pizzo che si potevano considerare poco più che un tanga.

– sono pazzi se pensano che mi presterò ancora a questo gioco indecente – disse la mamma dopo aver controllato il contenuto del pacco

Sembrava che avesse ritrovato la sua abituale sicurezza che non era neanche lontana parente di quella che dieci minuti prima si era fatta spogliare nuda da sei ragazzi poco più grandi di suo figlio e non aveva saputo trattenersi dal masturbarsi dopo che questi l’avevano palpeggiata un po’.

– &egrave stato solo un momento di debolezza e non si ripeterà più –
– quando torneremo a casa li farò punire a quei delinquenti –
– mamma guarda che quelli sono figli di persone importanti , non sarà così facile come pensi tu– risposi io

Mentre facevamo queste congetture squillò il telefono ed andai a rispondere, era uno dei ragazzi
– ciao pisellino , ti telefono per dirti di accendere il computer , vi abbiamo appena spedito della posta – e senza attendere risposta riattaccò
– chi era – mi chiese mamma

Le spiegai che era al telefono cosa volesse, quindi andammo ad accendere il computer e controllammo la posta .C’era solo un messaggio, il loro :

Da Sei giovani tori superdotati a Vacca matura in calore

Cara signora le alleghiamo il file di un filmato che abbiamo girato poco fa fuori dalla sua abitazione
Come potrà notare lei tra le sue tante virtù &egrave anche molto fotogenica.
Le mandiamo questo messaggio nel caso avesse pensato di non presentarsi all’appuntamento di domani pomeriggio.

PS . OLTRE A VENIRE VESTITA SOLO CON QUELLO CHE HA TROVATO NEL PACCO
PUO INDOSSARE ANCHE I SUOI GIOIELLI , PER IL TRUCCO FACCIA LEI.
INOLTRE PORTI QUEL PISELLINO DI SUO FIGLIO , COSI IMPARERA QUALCOSA
RIGUARDO SUA MADRE.

Letto il minaccioso messaggio scaricai il file del filmato allegato e lo vidi insieme a mamma.
Gli stronzi avevano girato più di un filmato con i loro telefonini senza che io o mamma neanche ce ne accorgessimo.
I filmati erano molto dettagliati e dimostravano inequivocabilmente quanto mamma fosse consenziente , infatti mancava solo la prima parte dove i bastardi avevano minacciato mamma, mentre dettagliavano molto bene ,audio compreso, quando mamma ricorreva i ragazzi per farsi toccare.Ma il vero capolavoro era la perfetta ripresa del ditalino finale , che colpevolizzava mamma in maniera definiva.
Se questo filmato fosse stato divulgato nella nostra cittadina la vergogna per mamma sarebbe stata totale, ormai i ragazzi l’avevano in pugno e lei non poteva far più nulla per svincolarsi.

– sono rovinata-
– tanti anni di vita onesta senza neanche un’ombra che l’offuscasse , andati completamente fumo – poi tentando di farsi coraggio mi chiese
– Ernestino tu che li conosci che tipi sono quei sei mascalzoni ? –
– Mamma sono dei grandi stronzi e dall’inizio dell’anno che mi deridono per quanto sono grasso e non solo –
– Da quando mi hanno visto nudo sotto la doccia le dimensioni minuscole del mio pene sono diventate di dominio pubblico e soprattutto davanti alle ragazze che mi chiamano con quel termine che hai sentito(pisellino) –
– Inoltre pare che dal liceo da dove provengono abbiano fatto scoppiare uno scandalo con una professoressa –
– Si vantano che l’ hanno costretta a subire ogni genere di oltraggio sessuale e a te ti hanno preso di mira dalla prima volta che ti hanno vista a scuola , devi sentire che commenti hanno fatto su di te

Sentite queste mie affermazioni mamma capì che non c’era nulla da fare però mi chiese come pensavo che si sarebbe dovuta comportare

– mamma non ti resta che sottostare al loro ricatto nella speranza che prima o poi si stufino di importunarti – le risposi io , ma non avevo fatto i conti con la libidine repressa di mamma.

Dopo mamma si mise a preparare la cena e per tutta la sera non parlammo più di quanto era successo nel pomeriggio.
La notte fu molto agitata infatti io ero in uno stato di tremenda eccitazione e le immagine di mia madre nuda in mezzo alla strada mi scorrevano continuamente per la mente che ad un certo punto ,non potendo resistere , mi alzai ed acceso il computer mi misi a rivedere il filmato e mentre lo rivedevo iniziai a menarmi il cazzettino.Proprio mentre mi stavo segando sul più bello comparve alle mie spalle la mamma

– Ernestino cosa stai facendo – mi disse in tono severo

E proprio mentre le pronunciava queste parole io godevo emettendo qualche goccia di sborra.
Quando ebbi finito di godere tentai di bonfacchiare qualche sorta di scusa

– scusa mamma non riuscivo a dormire ero troppo eccitato , scusa ma non ho saputo resistere –
– piccolo pervertito , vedere tua madre oltraggiata in quella maniera ti fa eccitare –
– sei più depravato di quei mascalzoni che mi ricattano –

Avrei voluto rispondergli che veramente anche lei nel pomeriggio non era poi stata così irreprensibile , anzi per dire il vero si era comportata come una vera troia in calore , ma non ebbi il coraggio e continuando a bonfacchiare delle scuse me ne andai a letto.
Però le sorprese quella sera non erano ancora finite , infatti circa un’ora dopo ,mentre ero nel mio lettino sentii dei rumori provenire dal soggiorno.
Mi alzai senza fare rumore e piano piano mi avvicinai per vedere cosa stesse succedendo :
la mamma era nuda davanti al computer che guardava il filmato e si masturbava ferocemente , ripetendo frasi molto lussuriose

– si sono la vostra schiava , vi farò tutto quello che volete –
– umiliatevi fatemi le cose peggiori , ma fatemi godere , voglio provare piacere –
– placatemi il fuoco che ho dentro –

Non resistendo a quanto vedevano i miei occhi presi nuovamente il mio cazzettino in mano e mi segai per l’ennesima volta, raggiungendo in pochi secondi l’orgasmo.
Poi stando attento a non farmi sentire me ne tornai a letto lasciando mamma alla sua masturbazione.
La mattina seguente ci alzammo di buon ora e mentre facevamo colazione mamma mi chiese se la accompagnavo in città perché sarebbe voluta andare dal parrucchiere e a comprarsi anche l’occorrente per truccarsi,io rimasi stupito da questa sua esternazione ma accettai di buon grado di accompagnarla.
Fortunatamente uscendo di casa non incrociammo alcuno dei ragazzi .,quindi ci mettemmo in macchina e ci recammo verso il capoluogo di provincia .
Arrivati andammo dal parrucchiere dove si fece fare una messa in piega dei sui lunghi e splendidi capelli neri poi ci recammo in un negozio specializzato per comprare necessario per il trucco rossetto e smalto per le unghie , sia lo smalto che il rossetto li scelse di colore rosso acceso
Tornammo a casa che era quasi ora di pranzo ma di comune accordo decidemmo di non mangiare .
Quindi mamma iniziò a chiedermi informazioni sui ragazzi

– Ernestino ieri mi dicevi che i ragazzi ti sbeffeggiano da quando ti hanno visto nudo , quindi deduco che anche a te &egrave capitato di vederli nudi – poi facendo una pausa e un profondo respiro , per vincere l’imbarazzo di quanto mi stava per chiedere
– Insomma se li hai veduti nudi avrai visto pure le dimensione del loro …. pene – e senza darmi il tempo di rispondere seguitò a parlare
– Sai credo che oggi pomeriggio non si limiteranno a fare come ieri ed io sono veramente preoccupata perché io ho avuto solo due rapporti sessuali e con tuo padre che come sesso aveva un membro di dimensioni simili al tuo – e dopo essersi schiarita la voce proseguì
– Se loro ti chiamano pisellino devo dedurre che le dimensioni del loro pene sia maggiore del tuo? – e qui si zittì e imbarazzatissima rimase in attesa di una mia risposta

Sentire mia madre parlare di un simile argomento mi provocò uno strano stato di agitazione , comunque vedendo di mantenere una certa calma le risposi :

– Li ho solo visti non in erezione ma da quel che ho visto sono rimasto sbalordito , li hanno veramente enormi – anch’io feci una pausa per schiarirmi la voce e continuai
– Vedi io da come dire moscio ho un pene di 4 cm , gli altri ragazzi della mia classe lo hanno circa il triplo del mio quindi dai dieci ai dodici cm ,sempre da mosci naturalmente, mentre loro arriveranno almeno a 18-20 cm –
– Ma la cosa più sbalorditiva &egrave il diametro che pero non sono in grado di quantificare –

Mamma ascoltò in religioso silenzio le mie esternazioni e preoccupata ma con una starna luce negli occhi disse che andava a prepararsi.
Era assurdo stavo parlando con mia madre delle dimensioni del cazzo dei miei compagni di classe
e la cosa più assurda che mentre ne parlavo il mio cazzettino era andato in erezione , fortunatamente date le ridotte dimensioni, mia madre non ebbe modo di accorgersene , i pantaloni erano stati più che sufficienti per oscurare il fenomeno alla sua vista.
Sentivo l’acqua scorrere mamma si stava lavando con molto cura dopo mezz’ora la vidi uscire dal bagno coperta solo da un accappatoio.
Chiese la mia collaborazione per porre lo smalto sulle unghie dei piedi e la cosa che mi provocò un’ennesima erezione.
Dopo che fini con lo smalto ai piedi passai a smaltargli anche le unghie delle mani e rimasi ad assistere anche alle operazioni di trucco .

– vado a vestirmi – disse mentre entrava in camera sua chiudendo la porta

Anche se vestirsi non era forse il termine più adatto visto i capi che avrebbe dovuto indossare.
Dopo una decina di minuti usci dalla stanza indossando, sopra l’abbigliamento impostogli dai ragazzi, ancora l’accappatoio.
Indossava anche un giro collo di perle e due orecchini sempre di perle fissati al lobo delle orecchie (non pendenti), che si potevano vedere grazie alla messa in piega dei capelli che le lasciava scoperte Poi su quelle scarpe con il tacco che la slanciavano moltissimo, era veramente bellissima da togliere il fiato.
Quando la vidi così agghindata pensai che forse si era preparata con troppa cura per quei sei bastardi che la ricattavano , ma anche questo non ebbi il coraggio di dirglielo però in compenso le ricordai :

– mamma ma l’accappatoio i ragazzi non di hanno detto di metterlo , sai &egrave meglio non farli arrabbiare –
– lo so Ernestino ma sai, sotto sono veramente indecente peggio che se fossi nuda –
– e mi vergogno a farmi vedere così da te da solo e quindi mi toglierò l’accappatoio solo all’ultimo istante prima di uscire di casa –

E così fece , infatti rimanemmo in fremente attesa che arrivasse l’ora dell’appuntamento e quando finalmente giunse uscimmo di casa e solo in quel momento mamma si tolse l’accappatoio.
Io non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso , aveva ragione era più indecente che se fosse stata nuda.
Il reggiseno le lasciava completamente scoperti i seni e le mutandine davanti lasciavano intravedere il pelo pubico e dietro lasciavano completamente scoperto il suo splendido deretano.
Inutile dire che ebbi un’altra ed ennesima erezione e in questo stato di eccitazione mi recai insieme a mamma all’appuntamento coi ragazzi.
Suonammo al citofono sperando che i ragazzi ci facessero entrare immediatamente , in fondo mamma era quasi nuda in mezzo alla strada e anche se eravamo piuttosto fuori paese il minimo che passasse qualcuno poteva sempre esserci.
I ragazzi invece con studiata cattiveria fecero passare un po’ di tempo prima di venire a risponderci,poi finalmente :

– chi &egrave – rispose qualcuno all’altro capo del citofono
– sono la signora Patrizia e sono venuta con mio figlio Ernestino per quel te che mi avete promesso – rispose mamma come se fosse completamente vestita
– salga pure signora – gli disse uno dei ragazzi come se quanto aveva detto mamma fosse il reale motivo della visita , la situazione stava diventando davvero surreale

Apertoci il cancello salimmo in casa e mamma fece la sua entrata acconciata come sapete.

– buon giorno ragazzi –
– buon giorno signora Patrizia – le risposero in coro i mascalzoni mentre io non fui degnato neanche di un saluto
– ma come va in giro vestita tua madre Ernestino ? – disse uno dei ragazzi rivolgendomi la parola
– Ma &egrave proprio una troia tua madre , non te lo dicevamo a scuola ? –
– Visto che avevamo ragione ? –
– Allora signora ce lo spiega perché va in giro vestita in questa maniera indecente ? –
– Quando &egrave in a casa fa tutta la pia donna , poi va in vacanza in montagna e si mette a fare la Troia ? –
– Orsù signora stiamo aspettando una risposta –

Mamma ovviamente rimase zitta era evidente che i ragazzi si divertivano a canzonarla mentre comodamente stravaccati sul divano ne ammiravano la matura bellezza.
Poi si rivolsero a me.

– Ernestino magari vuoi metterti in libertà anche tu ? –
– Dai senza complimenti calati le braghe – mi esortò Antonio

E senza neanche che me accorgessi Francesco e Marco mi bloccarono e mi calarono calzoni e mutande alle caviglie, rivelando a tutti i presenti la mia ridicola erezione.Infatti se il mio pisellino da moscio &egrave quattro centimetri in erezione non supera i sei .

– ma guarda sto pancione ha il cazzetto in tiro , si &egrave eccitato vedendo la mamma vestita da troia – disse Marco
– signora ha visto quel pervertito di suo figlio si &egrave eccitato – e dopo una pausa
– bisogna fare qualcosa per farlo sfogare –
– su signora lo inciti a farsi una sega mostrandogli le sue grazie –

– ma ragazzi sono sua madre – rispose mamma allarmata

– signora lei deve solo ubbidire , non ci costringa a sputtanarla in consiglio comunale , ad esempio –

Quindi mamma rassegnata eseguì l’ordine

– Su Ernestino prendi il pisellino in mano e fatti una sega guardando le tette di mamma –
– Ti piacciono le tette di mamma vero Ernestino , dai menati il pisellino –
– Dai guarda il culo di mamma ti piace anche quello eh porcellino dai fai menati forte forte il cazzetto e fai vedere a mamma come spruzzi il tuo semino –

I ragazzi erano veramente sbalorditi dalla piega che stava prendendo la situazione , forse neanche nelle loro più sfrenate fantasie si sarebbero immaginato di arrivare a tanto.
Io dal mio canto non resistetti per molto o forse sarebbe meglio dire dopo pochi secondi spruzzai
, come aveva detto mamma , il mio semino, tra gli applausi e gli incitamenti dei ragazzi.
E’ quasi inutile dire che avevano ripreso il tutto con una telecamera , oramai eravamo completamente nelle loro mani ,la scena di io che mi segavo incitato da mia madre vestita come una troia , credo che nella nostra cittadina poteva essere venduta a peso d’oro.

– bene signora adesso ci tolga una curiosità ma suo marito come stava messo a cazzo ? –
– vedete ragazzi mio marito aveva un pisellino piccino come quello di mio figlio – rispose la mamma che ormai sembrava averci preso gusto a darmi del pisellino
– E sa come sono invece i nostri cazzi Signora Patrizia ? le chiese Antonio
– Ho chiesto a mio figlio di ragguagliarmi sulle vostre misure –
– perché dovete sapere che io ho preso solo due volte un sesso maschile ed era il pisellino di mio marito ed ero molto preoccupata per le vostre dimensioni –
– &egrave cosa le ha detto suo figlio – le chiese sempre Antonio
– che siete molto dotati e che era rimasto molto turbato quando ha visto le vostre virilità ,anche se non &egrave molto stato preciso sulle misure –

Adesso mamma stava proprio esagerando mi stava facendo fare la figura del frocetto e credo che lo stesse facendo pure apposta, infatti uno dei ragazzi

– avete sentito ragazzi Ernestino si turba quando ci vede le nerchie mi sa che gli piacciono più che a quella troia di sua madre – disse Marco sentendo quanto aveva detto la mamma poi comunque riprese nuovamente la parola Antonio
– bene allora per sua tranquillità cara Signora le permetteremo di misurarci i cazzi prima di sollazzarci con il suo bel corpo –

E quasi all’unisono estrassero i loro stupendi bastoni ed invitarono mia madre a misurarli , che alla visione di siffatte virilità rimase ammutolita e con gli occhi sgranati ad osservare le stupende minchie.

– guardate ragazzi &egrave rimasta senza parole la troia –
– su signora prenda il righello ed inizi a misurare il mio – la incitò Antonio

Mamma come se fosse sotto ipnosi prese un metro da sarta e si inginocchiò davanti ad Antonio

– bene signora prima lo impugni piano piano , così cresce ancora un po’ –

Così la mamma impugno l’enorme randello con la mano destra e con la sinistra carezzava le palle del giovinastro, poi come rapita si immerse ammezzo alle cosce del ragazzo sbattendosi l’asta in faccia respirando profondamente l’afrore che emanava .

– ma guarda come le piace il cazzo alla troia – disse un altro dei ragazzi mentre osservava la scena
– guarda che deve solo misurarlo signora , per questi giochini c’&egrave tempo più tardi – le ricordò Antonio che poi aggiunse
– prima misura la lunghezza e poi la circonferenza

mamma a malincuore si stacco da quella maestosa mazza ed iniziò a misurarla

– Antonio 27 cm di lunghezza e 19 cm di circonferenza – disse mamma con fare solenne mentre passava alla misurazione del cazzo di Marco .

Una alla volta misurò tutti e cinque gli altri cazzi le cui lunghezze variarono dai 27 cm di Antonio ,(il più lungo) ai 24 cm di Marco (il più corto , per modo di dire) mentre le circonferenze variavano dai 21 cm sempre di marco ai 18 cm di Francesco, erano tutti comunque dei gran cazzi .
Finita la misurazione la fecero alzare e le andarono intorno ed iniziarono a palparla tutta , c’erano dodici mani che le percorrevano tutto il corpo e la penetravano in ogni anfratto.
Con le dita la penetrarono sia in culo che in figa con il risultato di farla colare come una fontana .

– Ti piace troia che ti tocchiamo tutta vero ? –
– O preferisci che la smettiamo ? –
– No per carità non mi lasciate come avete fatto ieri , non sapete che notte d’inferno ho passato – disse quasi piagnucolando quella troia che mi ritrovo come mamma
– Ti piace questo dito che ti sto ficcando in culo puttana –
– Si mi piace, sono felice di essere la vostra schiava – rispose mamma ormai definitivamente in calore
– No non sei la nostra schiava sei la nostra Troia – precisò Francesco
– Dillo che sei la nostra troia che desideri essere la nostra troia , che non ti rifiuterai di fare ogni schifezza ti ordineremo dillo troia se vuoi che continuiamo i ficcarti le dita nel buco del culo e nella fica –
– Si sono la vostra troia farò tutto quello che mi chiederete di fare , andrò anche a battere sotto la piazza del comune se lo vorrete , entrerò in chiesa tutta nuda se questo sarà il vostro desiderio farò tutta ,farò ogni cosa ma non smettete –
– Dillo a tuo figlio che sei la nostra vacca e che fra poco ci succhierai il cazzo uno ad uno e berrai la nostra sborra diglielo quanto sei puttana –
Guarda Ernestino come sono puttana d’ora in vanti la tua mamma sarà solo una puttana la loro puttana , dai menati il cazzettino mentre la mamma succhia il cazzo ai tuoi amici –

E quindi si inginocchio mentre i bastardi si erano nuovamente accomodati sul divano con le mazze ben in evidenza ed iniziò come aveva promesso a succhiarli una alla volta , mentre io da bravo bambino obbedivo alla mamma menandomi il pisellino.
I maschioni la incitavano a succhiarli con più dedizione e perizia insultandola pesantemente e dandole di tanto in tanto qualche sonora pacca sul culo.

– dai bocchinara prendi tutta la cappella in bocca –
– si adesso leccami tutto il bastone fino alle palle , troia –

La mamma nonostante fosse la prima volta che spompinava un cazzo se la cavò molto bene riuscendo di labbra e di lingua a far sborrare tutti e sei i maschioni nella sua bocca che mai prima di allora era stata lordata da succo dei coglioni di un maschio.
Quando ebbe finito di sbocchinarli pensò che finalmente l’avessero posseduta ma anche questa volta dovette ricredersi .
Infatti i maschioni si alzarono dal divano la fecero mettere alla pecorina gli abbassarono a mezza coscia le inconsistenti mutandine ed uno di loro iniziò a fregargli la cappella tra fica e buco del culo
E mentre ormai aspettava di esser penetrata fica o culo non era importante il maschione si alzo gli ficco una candela nel culo e dandogli una pacca ,come si va con una vacca al pascolo la invitò ad uscire :

– torna a casa troia , così a quattro zampe come una cagna –
– e vedi di non farti uscire la candela dal culo – e mentre diceva ciò gli diede un calcio in culo
che gli introdusse quasi per intero la candela tra le chiappe
– vi prego non lasciate la vostra troia in questo stato – disse la mamma che aveva perso ormai ogni dignità

ma i ragazzi impietosamente ridendo sguaiatamente la cacciarono fuori di casa a calci come una cagna randagia .

– torna a casa zoccola e non smettere di stare a quattro zampe e con la candela nel culo e incitando quella mezza sega di tuo figlio a spippettarsi fino a che non ti comunicheremo il contrario –
– e tu segaiolo continua a segarti guardando le chiappe di quella vacca di tua madre –

E così mamma vestita come una troia con le mutandine a mezza coscia camminando a quattro zampe e con una candela infilata nel culo ed io dietro di lei con le braghe alle caviglie ed il pisellino in mano ce ne tornammo a casa nostra .
La mamma ligia all’ordine dei suoi padroni arrivata a casa rimase alla pecorina senza togliersi la candela dal culo si mise ad invitarmi a segarmi guardando il suo culo

– dai piccolo segaiolo ciccione , menati l’uccelletto guardando il culo di mamma –
– ti piace vedere la mamma che fa la troia con i tuoi amici piccolo pervertito -.
– Vedrai come sarò puttana da oggi in poi sarò la loro puttana –

E mentre diceva ciò se ne venne in un liberatorio orgasmo ma rimase sempre nella stessa posizione
In attesa che i suoi adorati padroni la liberassero da quell’ordine, cosa che fecero un’ora dopo per mezzo di una telefonata .

Continua……….

Posta elettronica : adolfozenetti@virgilio.it

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