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Consiglio di leggere il primo capitolo prima di procedere :

Nuova vita.

Giulia respira forte.
Piegata a novanta, con metà busto schiacciato sul tavolo, silenziosamente, allarga le gambe come ordinato dall’uomo posto dietro di lei.
Vede solo la propria mano, posta affianco al viso, chiusa a pugno per trattenere le mille reazioni che prova. Il suo cuore batte talmente forte da sentirlo rimbombare nelle orecchie.

L’uomo non aspetta oltre, a mano aperta colpisce la chiappa destra della ragazza.
Il colpo è tanto forte, quanto l’urlo di spavento che esce dalla bocca di lei.
Stessa cosa succede alla chiappa sinistra, questa volta Giulia si trattiene e cerca di non urlare.
Un colpo ancora sulla chiappa destra già martoriata le fa stringere i denti e sbuffando, anche sta volta non urla.

Ora sente l’uomo a contatto con la sua coscia sinistra, la mano che l’aveva appena colpita, senza alcuna delicatezza si insinua tra le gambe e le dita iniziano subito a scavare tra le labbra della vagina.
Giulia è agitata, il tocco di quelle dita tanto rudi la fa sobbalzare diverse volte, fino a quando, con la mano libera, l’uomo raggiunge il capo della giovane e presa per i capelli, la tiene premuta contro il tavolo.
Le dita scavano senza sosta, salgono e scendono ripetutamente percorrendo l’interno delle labbra.
– Sei bagnata che fai quasi schifo.
La frase dell’uomo fa nuovamente sobbalzare Giulia e poi, quelle dita, ora le sente puntare e spingere per entrare in lei.
Basta davvero poco e grazie a tutta la lubrificazione, due sprofondano quasi come se affondassero nel burro.
Giulia ansima ad alta voce mentre le sente scavare dentro.
L’uomo sospira, sorride e spinge fino a quando le nocche non fermano l’avanzata.
– La tua figa mi farà divertire molto. Faremo tante porcate con questa, te lo prometto.
Ancora una volta Giulia sobbalza, ma torna anche ad ansimare forte mentre ora entrano ed escono ripetutamente e con discreta forza.
Lo sciacquettio dovuto alla velocità imposta dal ditalino, giunge fino alle orecchie di lei, che si imbarazza per quanto si ritrovi irrimediabilmente bagnata.
– Wow, fantastica.
È l’affermazione di lui, prima di fermarsi in profondità.

– Ora sentiamo come sei qui dietro.
Le parole vengono accompagnate dalle dita cariche di umori, che uscite dalla figa, si posano sul forellino posteriore per lubrificarlo. L’operazione dura qualche minuto, in cui si sente ripetutamente penetrata al fine di raccogliere più succhi possibili.
Quelle stesse dita, premono sull’ano fino ad allargarlo quel minimo che basta per entrare con la punta del dito e lubrificare così l’interno.
– Tesoro mio…. Devo dirti una cosa…
Lo dice con voce divertita mentre il suo pollice si sostituisce alle dita poste sull’ano.
Prima di proseguire diversi sputi raggiungono lo spacco tra le chiappe, il pollice raccoglie la saliva portandola tutta sul forellino.
– Non ti aspettare che sia gentile con questo buchetto. Voglio farlo diventare il mio parco giochi preferito. Ti è chiara la cosa?
Alla domanda aggiunge uno strattone ai capelli e avvicinandosi con il volto all’orecchio della ragazza, domanda ancora.
– Hai capito si o no?
Giulia è agitata, il pollice preme con forza sull’ano, ma non sembra intenzionato a entrare.

– Si Si … Ho capito –
Risponde con voce strozzata dall’agitazione mista all’eccitazione.

– Va bene.
Conclude lui con calma e dopo essersi rialzato posizionandosi meglio, inizia a spingere il dito in lei.

Non è per niente gentile, proprio come specificato poco fa.
La pressione esercitata è molta e dopo pochi istanti, il muscolo cede e il pollice sprofonda totalmente in lei.
Alla ragazza manca il fiato qualche istante, spalanca la bocca e gli occhi in simultanea.

Il dito esce e poi con forza rientra.
Giulia geme.

Esce e rientra ancora.
Geme ancora.

Il dito esce e le dita che prima hanno profanato la sua figa, si sostituiscono al pollice.
Altri sputi e poi, anche loro entrano, entrambe, spinte con forza, fino alle nocche.

– Che gran puttana!
Esclama l’uomo, ben piantato dentro di lei.

– Era proprio vero quello che dicevi. Il tuo ex ragazzo si deve essere divertito molto, qui dietro. Sei uno spettacolo. Mi farai divertire come un pazzo.

Concluso, si stacca e si allontana verso il frigo.
– Alzati pure.

È l’ordine che riceve mentre lo sente aprire l’anta e tirare fuori una bottiglia.
Una volta tornata in piedi, quando si volta, vede l’uomo con le dita in bocca, probabilmente le stesse che prima erano piantate nei suoi buchi. Nell’altra mano, tiene una bottiglia di birra.

– Si mi piaci, hai anche un buon sapore se devo dirla tutta.
L’affermazione esce quando si toglie le dita dalla bocca per poter prendere un bicchiere in cui versare la birra.

Giulia è agitata, ma da un lato, si sente lusingata per questi complimenti.

– Vedi quel cesto vicino il lavandino?
Domanda l’uomo prima di sedersi al tavolo su cui prima la ragazza era stata ispezionata.

– Si. Quello della frutta e verdura.
Risponde lei.

– Brava, dentro ci trovi un bel cetriolo che dopo voglio usare per l’insalata. Ora però prendilo e lavalo con cura, poi portalo qui.
Dopo aver dato l’ordine, l’uomo si accende una sigaretta e tra un sorso e un tiro, si gode la vista della ragazza nuda nella sua cucina.

Quando Giulia torna dall’uomo, il cetriolo che tiene in mano è lucente, pulito perfettamente e però particolarmente grosso.

Giunta di fronte il tavolo, l’uomo la ferma.
– Voglio fare un gioco e intanto tu, potrai fare un altra penitenza visto che non ha ancora smesso di piovere.
L’affermazione e seguita da una risata divertita dell’uomo.
Cerca in una tasca qualcosa e quando lo trova, lo lancia sul tavolo.

Giulia spalanca gli occhi e non osa parlare.
Sul tavolo, l’uomo ha appena lanciato un profilattico ancora chiuso nella confezione.

Lei non ha parole.
– Domani ho in mente qualcosa di divertente. Però devi essere tu a decidere.
Fa una pausa in cui la fissa e dopo un altro tiro di sigaretta, torna a parlare.

– Devi scegliere se con me vuoi divertirti di tanto in tanto e far tante porcate o se vuoi provare qualcosa di diverso.

– Cosa significa?
Interrompe il discorso agitata dalle parole dell’uomo.

– Niente di strano. Dipende quanto potrebbe eccitarti e quanto potresti sentirti veramente di mia proprietà, se ti dicessi che non puoi più scegliere. Domani sarà una prova, non potrai scegliere, dovrai solo eseguire gli ordini per alcune ore, dopo le quali potrai riflettere e decidere se continuare o no.

Finita la spiegazione, l’uomo beve un sorso di birra senza smettere di fissare Giulia negli occhi.

– Ok, ma questo cosa centra ?
Domanda lei indicando il cetriolo che tiene in mano e il profilattico sul tavolo.

– Semplice. Io ora cucino, tu invece, lo usi come un dildo e il preservativo serve perché sia abbastanza lubrificato da non farti male.
L’uomo si alza dalla sedia sotto lo sguardo dubbioso di Giulia, si avvicina a lei e raggiunta, le carezza una guancia.

– Se vuoi continuare a giocare in tranquillità come abbiamo appena detto, ti metti sul tavolo e ti scopi la figa pensando che sia il mio cazzo e non ti fermi fino a quando lo decido io.

Smette di carezzarle la guancia e sorridendo conclude.
– Ma se invece, domani vuoi provare qualcosa di diverso, allora voglio che te lo infili tutto nel culo. Non mi interessa quanto tempo ci impieghi e non mi interessa se farai fatica. Lo devi fare e quando te ne rimangono fuori poche dita, voglio che mi raggiungi ai fornelli e mi dimostri di essere mia.
A questo punto, l’uomo si allontana e raggiunta la cucina, fischiettando inizia i preparativi per la cena.

Giulia non parla, è agitata, guarda quel cetriolo decisamente più grosso di un normale cazzo e raggiunto il preservativo pensando a cosa farà tra poco, sbianca mentre la saliva si riduce a zero.

– Scusa. Posso avere un bicchiere d’acqua?
Domanda posando il cetriolo sul tavolo, ma senza avere il coraggio di girarsi.

L’uomo è silenzioso. Giulia sente l’anta del frigo aprirsi, sente rumore di bottiglie, poi di bicchieri e poi l’acqua versata. È quasi in stato di trance quando sente l’uomo arrivare al suo fianco.
– Tieni.
Alla sua destra, calmo e sorridente tiene in mano il bicchiere d’acqua.
Lei lo prende, beve tutto il contenuto in un sorso e quando lo restituisce, non si riesce a trattenere.
– Io non so… ma tu mi stai facendo impazzire… ti giuro…. è tutto assurdo…

L’uomo ride mentre riprende il bicchiere.
– Visto che dobbiamo ancora cenare, prendilo come fosse l’antipasto. – esclama mentre si dirige nuovamente verso i fornelli.

Giulia sospira, prende il preservativo, lo scarta e impugnato il cetriolo lo infila su di esso srotolandolo per una spanna abbonante, fino quasi alla fine dell’ortaggio.

Ci pensa svariate volte alla scelta più giusta da fare, ma riflettendo sul fatto di essere riuscita ad arrivare fino qui, sospira forte prima di flettere il busto sul tavolo mentre allarga un po le gambe.
Si posiziona più comoda possibile e poi, portando dietro di se l’ortaggio, raggiunge le chiappe.

Passa svariate volte sul suo ano, cerca di spargere più lubrificazione possibile e poi, quando crede di essere pronta, punta il cetriolo sul buco e inizia a spingere.
Tutto poteva pensare, ma non di ritrovarsi sul tavolo di uno sconosciuto a spingersi quell’affare nel culo mentre lui cucina.

Stringe i denti e respira forte mentre sente il buco allargarsi sempre di più.
Sbuffa diverse volte mentre sente qualche fitta dovuta al grosso affare che cerca di entrare e ad un certo punto però, ansima quando il muscolo finalmente cede e il cetriolo inizia a risalire in lei.
Lo sente davvero grosso, ansima ancora mentre il culo le brucia un po visto che nemmeno il suo ex ragazzo si era mai spinto a infilarle qualcosa di tanto grosso. Ma sicuramente, è felice di essersi portata tutti i suoi giochi erotici che aveva avuto in regalo. Sopratutto i plug senza i quali, se non si fosse divertita le notti in solitario, oggi non sarebbe in grado di infilarsi questo affare.
Lo sente nitidamente farsi largo dentro di lei.
Avanza e arretra diverse volte per poter guadagnare sempre più centimetri.
Il muscolo del culo è teso e a tratti le lancia delle fitte dritte al cervello vista l’impossibilità di richiudersi.
Giulia spinge ancora per alcuni minuti e infine, mentre sta risalendo, con la mano tocca la sua chiappa e capisce di essere arrivata alla fine.

Lentamente si alza con il fiato corto e con il cetriolo tutto spinto dentro.
Sempre lentamente, si volta verso la cucina trovandosi l’uomo che la fissa a bocca aperta con il cellulare in mano.
Lo raggiunge facendo piccoli passi e tenendo sempre una mano ancorata all’ortaggio in modo che non fuoriesca improvvisamente.
Giunta faccia a faccia, si ferma e lo guarda.
Lui rimane silenzioso.

– Ora cosa devo fare per dimostrarti che sono tua? –
Alla domanda, l’uomo rimane impassibile a fissarla.

– Ti devo fare una pompa? Mi devo masturbare il culo con questo affare? Oppure, mi vuoi scopare? –
Ancora una volta, nonostante Giulia sia ormai in totale imbarazzo visto che parole del genere non le dice sovente, l’uomo non parla.
– Senti. Sono la tua puttana si o no? Puoi farmi tutto quello che ti passa per la testa! Mi sono quasi sfondata il culo per mettermi questo coso dentro. Dimmi cosa devo fare, ti prego! –
Ancora una volta, la spontaneità e il carattere esplosivo della ragazza, saltano fuori tutto di colpo.

L’uomo sorride.
– Apri la bocca e tira fuori la lingua.
Finalmente ha parlato.

Giulia esegue.
Ancora una volta l’uomo rimane in silenzio, si avvicina e poi le sputa ripetutamente in bocca.

Giulia rimane immobile mentre l’uomo la fissa sorridendo.
Sputa ancora e poi ancora prima di parlare.
– Manda giù.
Ordina con calma.

Giulia esegue. Deglutisce tutto senza smettere di fissarlo.

– Come hai capito, a me piace giocare e adesso che mi hai dimostrato di essere mia, posso spiegarti qualcosa di più.
Giulia ascolta silenziosa, trattenendo sempre il cetriolo nel culo.

– Domani mi viene a trovare un amico e con se porta sempre la sua schiava. Mentre sto cucinando, mi sto sentendo con lui. Ho mandato le tue foto e gli piaci molto.
Fa una pausa in cui sorride divertito.
– Ne ho mandate molte, sopratutto mentre ti stavi infilando il cetriolo.
Sorride ancora mentre le sfiora ripetutamente il capezzolo destro.
– Abbiamo deciso che domani mi presta la sua schiava per qualche ora e io invece, ti presto a lui. In cambio però, fino a quel momento non ti scopo, perché lui vuole essere il primo e così posso anche capire fino a che punto sei la mia puttana.
La ragazza rimane sconvolta. Non sa cosa dire.
– Sarebbe meglio chiamarti schiava. Ma tu succhi cazzi e ti fai scopare. Poi, ti sei chiamata da sola in quel modo, quindi è tutto più divertente.
La schernisce schiaffeggiandole un seno.
Giulia a tali parole viene raggiunta da brividi talmente forti da provocare la pelle d’oca su tutto il corpo.

– Siamo grandi amici da anni, ci dividiamo tante cose, di lui mi fido e quindi voglio fargli questo regalo. – afferma divertito
– Però mi ha detto di controllare se sei brava con il culo…..e mi sembra proprio che stai passando l’esame.

Conclusa la frase, volta la ragazza di schiena, le fa piegare leggermente il busto per poi impugnare il cetriolo.
Lentamente, Giulia sente quell’affare uscire da lei. Quando è quasi tutto fuori, con decisione viene spinto nuovamente in profondità.
Geme.
Il cetriolo esce nuovamente, questa volta del tutto e il buco si chiude repentino.
– Ti ricordi? Ti ho avvertito che non sarei stato molto delicato.
In un attimo si ripresenta sul buco e quando spinge, non usa molti riguardi.

– Ahhhh!!!
Il lamento è strozzato dall’intrusione repentina che la allarga nuovamente con forza.

– Fantastico. Lo adoro anche senza avertelo ancora scopato.
Afferma l’uomo quando l’ortaggio è nuovamente spinto tutto dentro.

– Quindi sei mia?
Domanda iniziando a muoverlo lentamente avanti e indietro.

– Ahh, si sono tua. Ahh..
Risponde lei con voce strozzata per lo sforzo e le sensazioni forti che prova.

– Non sai esprimerti meglio?
Domanda uscendo quasi del tutto per poi riaffondare.

-AAAAHHHH SI….. Te l’ho già dett! Sono la tua puttana! Ahhh!! Va bene così?
Lo dice con i sudori in fronte e gli occhi chiusi mentre quell’affare entra e esce diverse volte.
– Bravissima. Allora domani ti fai scopare dal mio amico? Sei pronta a offrire figa, culo e gli succhi anche il cazzo?
Nel momento in cui esce totalmente, ansima ad alta voce mentre il buco si richiude nuovamente.

– Aahhhhh! Si tutto quello che vuoi.
Risponde ormai senza fiato.

Il cetriolo viene posato sul piano della cucina, mentre le dita di lui, tornano all’azione e raggiunta, entrano senza più resistenza.
Tre dita sono dentro di lei che scavano senza sosta, mentre con l’altra mano, l’uomo continua a tenerla piegata.
– Come antipasto ti è piaciuto?
Domanda senza smettere di muoversi in lei.

– Ahh.. S…Si…
Risponde ad occhi chiusi e con il fiato corto.

Sorridendo smette di penetrarla e si allontana lasciandola libera.
Quando finalmente si alza e si volta, l’uomo ha già rimosso il preservativo dal cetriolo che sta sciacquando e poi messo sul tagliere, inizia ad affettarlo.
– Ha smesso di piovere.
Afferma sempre lui guardando dalla finestra posta dietro il lavandino.

– Ora mangiamo, poi puoi tornare a casa.
Afferma ancora, continuando a tagliare il cetriolo.
La ragazza ha addosso un livello di eccitazione insopportabile, il culo è provato ma non sente dolore come in realtà credeva di dover provare.
L’uomo di fronte a lei sembra calmo e quasi indifferente ad averla davanti, nuda e in quella condizione assurda.

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Continuo?

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