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Erotici RaccontiRacconti 69

ØK

By 20 Settembre 2010Febbraio 9th, 2020No Comments

Cap. 1 – Prologo

La solita vita, il solito tran tran, illuminata soltanto dalla mia amante, Giuliana, una donna eccezionale, alta, formosa, e soprattutto che le piace fare all’amore, in tutti i modi, in tutti i luoghi e non ha paura di provare esperienze nuove. Purtroppo essendo entrambi sposati, non è facile vedersi, non è facile trovare il tempo per restare assieme a lungo e dare sfogo a tutte le nostre fantasie amorose, possiamo soltanto parlarne per telefono e cercare di organizzarle, ma di solito non ci riesce mai, perché il tempo è tiranno. In ogni caso parlandone al cellulare, finiamo sempre per fare all’amore per telefono ed è sempre una bella sensazione, perché lei mi riempie l’orecchio con i suoi gridolini, con il suo ansimare e con i sospiri di godimento; ed io la immagino lì seduta sul divano, mentre ascolta quello che le dico, con il cellulare incastrato tra la spalla e l’orecchio, gli occhi chiusi, le cosce aperte, le mutande appena scostate, i seni sopra il reggiseno, e che con le mani, si masturba la fica e si accarezza i seni. Io naturalmente con il cazzo in mano imprimo un movimento che va alla velocità dei suoi sospiri e di solito veniamo insieme, ed io immagino di sborrarle in bocca, facendole sentire il mio sapore dolce e spumeggiante, che lei avidamente beve…..e poi Lei resta li, ancora con il cazzo in bocca, succhiandolo tutto fino a che l’ultima goccia non è uscita…………
Tutto questo stava per cambiare radicalmente, infatti con mia somma goduria, vinsi il superenalotto, non dissi nulla a nessuno, aspettai con calma e tranquillità che la vincita fosse disponibile, ritirai tutti i soldi e telefonai a Giuliana mettendola a conoscenza della cosa. Decidemmo di scappare insieme, perciò, senza prendere nessun bagaglio, ci vedemmo direttamente all’aeroporto di Fiumicino, per prendere un aereo per gli Stati Uniti, prendemmo diversi voli interni per far perdere le nostre tracce, poi volammo in vari stati dell’America del Sud, poi ancora in Europa e finalmente dopo due mesi di girovagare, arrivammo in Thaylandia. Durante i vari viaggi, sull’aereo Giuliana faceva finta di dormire ed intanto si scopriva le cosce, mostrandole agli occhi di tutti, poi accavallava le lunghe gambe, naturalmente non portava mutandine, facendo sudare a freddo i malcapitati passeggeri; la cosa mi eccitava molto, ed ogni volta finivamo per fare l’amore, sulle poltrone, semi nascosti dalla coperta per la notte o nella toilette; mentre all’orecchio con voce calda ed eccitata le sussurro:
‘ Sei proprio una puttana! Ti piace far eccitare gli uomini? Ti piace essere desiderata? Ti piacerebbe scoparti tutti gli uomini dell’aereo?…….Un giorno ti darò tanti di quei cazzi che dovrai dire basta!’
Quelle parole sussurrate all’orecchio avevano un potere dirompente, infatti lei accelerava i movimenti del bacino e mi stringeva il cazzo con i muscoli interni della fica costringendomi a sborrarle dentro, con nostra somma goduria.
Arrivati in Thaylandia, ci fermammo in albergo e ci mettemmo alla ricerca di una casa da acquistare; dopo parecchio girare, fummo fortunati e trovammo una villetta isolata, circondata da un giardino con piscina e da alte mura che riparavano da occhi indiscreti. L’acquistammo subito e l’arredammo come meglio ci piaceva.
Era una casa magnifica, con molte camere, salone, cucina quattro servizi, ma sicuramente eccessiva per mantenerla in ordine da sola; saputo che era possibile acquistare dei ragazzi, ci recammo in città a prendere contatto con la persona giusta per questo genere di cose’ Volevamo comprare della servitù, per la casa, per vivere in santa pace, ma vista la mercanzia che si offriva, pensammo bene di sfruttarli anche per i nostri desideri”..
Cap. 2 – Ambientazione

Arriviamo in casa con i giovani thailandesi 4 ragazze e 4 ragazzi, comprati al mercato e quindi di nostra proprietà, potevamo utilizzarli come meglio volevamo’
Prendiamo Bruna, che delle quattro era quella che aveva il più bel culo, la conduciamo al bagno, la spogliamo tutta, era abituata ad essere spogliata e non provava nessuna vergogna, come del resto tutti gli altri, la facciamo accomodare nella vasca, piena d’acqua calda, oli e sali profumati.
Insieme, Giuliana ed io iniziamo ad insaponarla lentamente, cercando di non dimenticare nessuna parte del corpo, certamente mi sono soffermato, con piacere, nelle parte intime, accarezzandole le labbra della fica ed infilandoci un dito dentro, lei tratteneva i sospiri di godimento mordendosi un labbro. Quello che non mi aspettavo, fu Giuliana, perché, nei rari momenti che non accarezzavo la fica di Bruna, ci pensava lei, e sembrava provarci gusto, perché ben conoscevo quello sguardo eccitato……, poi di scatto smise di accarezzarla, le infilò un dito nella fica e la guardò eccitata, man mano che il dito entrava ed usciva anche Bruna si eccitava e si notava dagli sguardi che le due donne si scambiavano. Giuliana eccitatissima, rompe gli indugi ed entra semi vestita nella vasca ed incomincia a succhiarle il seno, Bruna eccitatissima non sapeva cosa fare, forse aspettava un ordine, un comando, e glielo do subito:
‘ Avanti, toccale la fica anche tu!…….infilale due dita dentro! Succhiale i seni, falla godere’
Bruna subito esegue e Giuliana incomincia a gemere, si siede sul bordo della vasca, allargando il più possibile le cosce e cercando di sollevare al massimo la fica, per fargliela vedere; Bruna, mi guarda, non avendo nessun segno da me, si china verso di lei, le alza un piede ed incomincia a fargli un bocchino all’alluce intervallandolo con le altre dita del piede, facendo godere Giuliana come una porca, che lasciando cadere la testa all’indietro, nervosamente si tortura il clitoride e si strapazza i capezzoli; poi, Bruna, lascia il piede ed incomincia a leccare a lingua aperta l’interno gamba, l’interno coscia, intervallando leccate con piccoli morsi e baci. Giuliana godeva, lanciava gemiti sconnessi, ma dal viso si capiva che non vedeva l’ora che Bruna arrivasse a meta. La piccola come lo sapesse, indugiava sulle cosce, arrivava vicino alla fica, la sfiorava solamente, Giuliana come impazzita le prende la testa e la spinge verso il suo sesso bollente:
‘Leccamela, infilaci la lingua, fammi godere, troietta!’
Bruna c’infila il naso, lo manda su e giù tra le labbra umide, poi con le mani le allarga le labbra, il clitoride è gonfio, con la punta della lingua lo titilla, facendo gemere Giuliana, poi di scatto, come un’allupata infila la lingua nella fica, la manda avanti ed indietro, la allarga e la restringe, la muove roteandola, mandando in estasi Giuliana. Io nel frattempo mi ritrovo con il cazzo in mano turgido con tutte le vene gonfie e vedo Giuliana che gode a bocca aperta, mi metto in piedi sopra i bordi della vasca con il membro in direzione della sua bocca, lei inizia subito a lapparlo a dargli colpetti con la lingua sotto il frenulo, a morderlo delicatamente lungo l’asta e le palle, poi lo ingoia tutto fino all’attaccatura, soffermandosi per qualche istante e cercando di succhiarlo con la gola, mentre sotto di me Bruna accovacciata continua a leccare. Giuliana lentamente ritrae la bocca dal cazzo, lasciandosi in bocca solo la cappella, con le mani cerca la testa di Bruna che invita a salire, lei dolcemente le lecca il monte di venere, l’ombelico, la valle tra i seni, le succhia un seno e poi l’altro, mordendo e succhiando i capezzoli, infine alza la testa ed incomincia a leccare quella parte di cazzo lasciata libera dalla vorace bocca di Giuliana, a volte le due bocche s’incontrano, si baciano si succhiano avidamente, poi Bruna lascia il cazzo alla sua padrona per dedicarsi alle palle, leccandole e succhiandole una alla volta, si sposta verso il culo, che mi allarga con le mani e mi penetra con la lingua, il cazzo è durissimo e sembra scoppiare, Giuliana se n’accorge e lo lascia, fa smettere Bruna abbassandola ancora verso la sua fica per essere di nuovo leccata, anch’io scendo nella vasca ed ho davanti Giuliana in estasi ed il culo di Bruna, Giuliana se ne accorge e glielo accarezza dolcemente, le infila le dita nella fica, le pizzica il clitoride e con maestria le lubrifica il buco del culo con il sapone e con lo sguardo m’invita ad incularla. Appoggio la cappella sul quel buchetto delizioso ed incomincio a spingere lentamente poi sempre più forte stantuffandola, la bocca di Bruna leccava la fica di Giuliana allo stesso ritmo di cui io me la inculavo, poi di colpo lo levo e la sborra bollente colpisce il viso di Giuliana, che se la sparge delicatamente sul corpo come fosse una crema costosissima, leccandosi le dita una ad una, quella scena piace a Bruna, che, finito di leccare il nettare copioso che esce dalla fica di Giuliana, incomincia a leccarle il corpo, gustando il mio sapore, e facendola ancora sussultare e ansimare, poi si gira, vede il mio cazzo gocciolante e lo prende tutto in bocca ed incomincia a succhiarlo svuotandomi completamente la canna’.
La tavola è bella, molto lunga, in legno massiccio, sopra una tovaglia di lino, con i bordi ricamati ed in mezzo campeggia un vaso di cristallo ricolmo di fiori. Giuliana ed io avanziamo verso le nostre sedie dove dietro c’è un ragazzo ed una ragazza; la ragazza, Nadia, ha delle scarpe decolté nere, con calze autoreggenti bianche, una minigonna di raso nero ed un grembiulino di lino bianco e merletti, le bretelle vanno a coprire distrattamente i seni turgidi e nudi, sul capo la classica crestina bianca. Il ragazzo, Luca, è scalzo, con un perizoma di pelle nera a nascondere il sesso, un paio di polsini ed un colletto bianchi candidi con i bottoni neri. Non appena ci vedono, spostano le sedie e ci fanno accomodare. Luca batte le mani e subito arrivano Marco e Gianni, vestiti come lui che portano un grosso vassoio dove sopra c’è Matteo tutto nudo, ricoperto di frutta esotica sparsa tutt’intorno al corpo, il cazzo quasi non si vede perché è a riposo ed è infilato negli anelli d’ananas; i ragazzi lo depositano davanti a Giuliana e se ne vanno, poco dopo rientrano con il vassoio su cui sopra c’è Lina tutta nuda, anch’essa ricoperta di frutta esotica, con una banana infilata sbucciata nella fica, da cui se ne intravedeva un pezzetto. I ragazzi la depositano davanti a me e si sistemano in piedi da un lato del tavolo, Luca batte le mani e subito arrivano le altre due ragazze, Bruna e Sara, vestite come Nadia e si sistemano vicino ai ragazzi.
Giuliana si sporge un poco sulla tavola ed incomincia a leccare l’ananas, sfiorando lievemente la cappella, poi, con sapienti colpetti di lingua e con l’alito caldo riesce a far ingrandire il cazzo che piano piano rompe tutti gli anelli d’ananas; si toglie la vestaglia da dosso, restando completamente nuda, incomincia a mangiare i pezzi d’ananas e leccare il succo che si era depositato lungo l’asta; ad un mio cenno Marco, Luca e Gianni, che sono rimasti in piedi, s’infilano uno sotto il tavolo egli altri in piedi di fianco a Giuliana. Marco, che sta sotto il tavolo, inizia a leccare le cosce e la fica di Giuliana, succhiandole il clitoride ed infilandole due dita dentro, gli altri due in piedi incominciano a leccare tutto quello che capitava: seni, spalle, ascelle e lungo la schiena. Giuliana, sudata ed eccitatissima, si alza in piedi e si china sopra Matteo, cercando di mangiare tutto quello che c’è, ma è ostacolata da Luca e Gianni, che la riempiono di baci, lunghe leccate a lingua piena e piccoli mozzichi ai capezzoli, mentre Marco si è seduto per terra e lecca meglio di prima, riuscendo ad infilarle la lingua nel culo e due dita nella fica, che muove vorticosamente e con l’altra mano le titilla il clitoride. Giuliana gode come una matta e si vede, perché caldi rivoli di succo le escono dalla fica e colano lungo le cosce, subito leccati da Marco che non ne spreca nemmeno una goccia. Giuliana con la bocca e con la lingua spazia su tutto il corpo, mangia, lecca e morde, facendo diventare il cazzo di Matteo duro come un sasso, anche le mani si muovono accarezzando quel corpo, Marco incolla la bocca sulla fica baciandola e succhiandola, Giuliana al colmo del piacere infila le mani nei perizoma degli altri due, accarezzando lascivamente i loro cazzi, li fa uscire dai perizomi ed incomincia a spugnettarli, quando sono ben duri, ci avvicina la bocca ed incomincia a leccarli, strusciandoci sopra una mezza arancia. La cosa che più mi eccita è vedere Giuliana godere, il viso e soprattutto gli occhi si trasformano ed hanno un’intensità inaudita, ed ora gode veramente tanto’. Sono così preso da quello spettacolo che mi dimentico della mia Lina, la guardo ed è immobile, mentre le altre tre in piedi, affascinate dallo spettacolo, si masturbano la fica e si accarezzano i seni, mi spoglio lentamente, mi alzo ed incomincio a gustare le due mezze pesche che sono sui seni, leccando avidamente tutt’intorno e succhiando i capezzoli, voglio farla eccitare di più, così con gli umori della fica m’insaporisce la banana, custodita gelosamente dentro di lei. Le tre ragazze si dispongono come i ragazzi e subito Bruna va sotto il tavolo ed incomincia a ciucciarmi il cazzo, leccando a lingua piena, lungo l’asta, le palle e vicino al culo, le altre due mi leccano e mi baciano dappertutto, mi infilano le lingue negli orecchi, poi si baciano tra loro, si leccano e si succhiano i seni a vicenda. La fica di Lina incomincia a grondare umori e le labbra ad ingrossarsi, mi avvicino con la bocca ed incomincio a succhiare la banana, lei, con i muscoli interni la fa uscire a poco a poco in modo che io ho tutto il tempo di mangiarla, leccare le labbra della fica e succhiare il clitoride. Alzo gli occhi per vedere Giuliana, perché non la sento gemere, infatti ha finito di mangiare, sale sopra il tavolo e si fa impalare dal cazzo di Matteo, che ancora era disteso, poi impugna un cazzo per mano, accarezzandoli e muovendoli lentamente o velocemente a secondo di come godeva, poi chiama il quarto ragazzo e la fa salire sul tavolo quindi senza indugi gli prende il cazzo in bocca; incomincia a muoversi con frenesia gustandosi quei quattro cazzi tutti per lei, poi di scatto si alza facendosi uscire il cazzo dalla fica, giusto in tempo che subito schizza il suo caldo nettare sopra la fica, il culo e sulle cosce di Giuliana, anche il cazzo in bocca esce per schizzarle in faccia e sui seni, poco dopo anche i due cazzi che teneva in mano sborrano e lei si dirige gli schizzi sulla pancia e sui seni. Si gira verso di me e vedendo che sto quasi impietrito a guardarla, chiama a se le tre ragazze, fa alzare Matteo dal tavolo e vi si sdraia sopra.
“Avanti, troiette, pulitimi bene con le vostre lingue! Lo so che vi piace leccarmi, specie se sono coperta di sborra…”
Ubbidiscono immediatamente, Bruna s’infila in mezzo alle cosce e le altre due sui fianchi, quindi lingue fameliche le leccano la fica, i seni, il viso, spaziano lungo tutto il corpo e si fermano sapientemente sui punti più erogeni, contemporaneamente infilano dita nella fica, nel culo ed in bocca, Giuliana è ferma a gambe e braccia aperte ma dai sobbalzi della pancia e dal rantolare si capisce che gode ancora; i quattro ragazzi vedendo quello spettacolo, incominciano a masturbarsi il cazzo; Lei se n’accorge e con voce resa roca dalla lussuria ordina:
‘ Scopatevi le ragazze! Presto ‘ fatele godere, voglio vedervi e godere anch’io ‘
Contenti ubbidiscono e prendono le tre ragazze così come si trovano, alla pecorina, mentre le tre continuano a leccarla e masturbarla sempre più appassionatamente; il quarto rimasto solo, sale sul tavolo, si accovaccia vicino a Giuliana mettendole il proprio cazzo vicino al viso. Giuliana, per punire tanto ardire, lo guarda un attimo e gira la testa dall’altra parte, dopo qualche istante ritorna nella precedente posizione, incominciando ad alitargli sopra la cappella ed alternando delle soffiate, intanto i ragazzi si sbattono le ragazze e con le mani accarezzano e strapazzano i loro seni, la schiena, e si allungano fino ad accarezzare il corpo di Giuliana, che era sommerso da bocche, lingue e mani che si muovevano convulsamente. Giuliana era all’apice del godimento e gli orgasmi le squassavano la fica, che era diventata un lago, ed aveva sempre quel cazzo davanti agli occhi, non resistendo più,
‘E’ questo che vuoi? Vuoi che te lo succhi come fossi la tua puttana assetata di cazzo?
Quindi lo afferra con le labbra ed incomincia a succhiarlo con avidità, sul tavolo si dimena come un ossessa, perché le tre ragazze non le danno tregua le succhiano i capezzoli, il clitoride, le leccano ogni centimetro di pelle soffermandosi di più sulle grandi labbra e sul buco del culo, Giuliana succhia il cazzo come non mai tanto da farlo sparire completamente nella sua gola, poi, con la bocca piena di cazzo riesce a tirare fuori la lingua e leccargli le palle. Mi sveglio dalla mia contemplazione e guardo la mia Lina, anche lei è eccitata dalla visione di tutti quei corpi che si dimenano e si sta martoriando il clito, così tolgo la frutta rimasta, la faccio alzare ed accovacciare a pecorina sopra il tavolo, le allargo le chiappe e prendo un arancio, lo spremo facendo cadere il succo sul buco del culo, un po’ di liquido va sulla fica procurandole un po’ di bruciore, con la lingua raccolgo il liquido dalla fica che sapeva di un misto di banana ed arancio, le lecco accuratamente le grandi labbra, il clitoride, poi infilo la lingua nella fica aperta, e lei emette un gemito di goduria, passo a succhiarle il clitoride ed i gemiti aumentano, poi passo al buco del culo, lo lecco tutt’intorno, lentamente e già sento lo sfintere che incomincia a cedere ad allargarsi, le infilo un dito in bocca e lei incomincia a leccarlo ed insalivarlo tutto, lo tolgo e lo schiaffo delicatamente nel culo, lo mando avanti e indietro e lo faccio roteare, mentre con la bocca le succhio e mordo il clitoride, prendo dal tavolo un po’ di panna e la spalmo sulle sue chiappe, con il dito riesco a farne entrare un po’nel buco del culo, poi di scatto mi alzo, con il cazzo turgido ed affamato, appoggio la cappella sul buco nero e mi soffermo un attimo per gustarmi le contrazioni dello sfintere su di essa, incomincio a spingere e lei con le mani si allarga le chiappe il più possibile, finché sento il suo culo sbattere sulla mia pancia, la lecco lungo tutto la schiena, sul collo, gli orecchi, dando anche dei morsi sui lobi, con una mano le strapazzo i capezzoli, resi turgidi dalla goduria, e con l’altra le titillo il clitoride così Lina incomincia a rantolare frasi incomprensibili miste a sospiri di godimento, alzo lo sguardo per vedere cosa combina Giuliana ed incomincio a stantuffarla. Giuliana ed il suo gruppo sono sul punto di godere, si capiva dai movimenti sempre più convulsi e dall’ansimare sempre più accentuato, Giuliana si toglie il cazzo dalla bocca e lo mette in bocca a Nadia che le succhiava il seno, il cazzo subito sborra riempiendole la bocca, anche gli altri tre estraggono i cazzi dalle loro tane e sborrano sulle schiene delle ragazze, le quali si girano per leccarsi e ripulirsi una con l’altra; Giuliana ormai paga, con la fica in un mare di miele a quella vista quasi sviene rilassandosi sul tavolo, mentre io al culmine del piacere, riempio di calda sborra il bel culetto di Lina”’.
Bisognava andare a fare la spesa, ormai le provviste erano quasi finite, quindi vado in camera e con un bacio sveglio Giuliana, per dirle che vado in città a fare la spesa, lei quando si sveglia è molto sensuale, sospira la voce è roca, come se stesse per godere, la bacio sulla bocca e subito la sua dolce lingua si avviluppa alla mia, comincia a succhiarmela e la cosa mi eccita per cui mi soffermo un po’ con lei, ma alla fine la saluto, altrimenti me la scopo e poi dovremmo saltare i pasti’
Scendo in garage, apro l’auto e mi accomodo con calma, mi sistemo, allaccio le cinture ed avvio la macchina, ma non ne vuol sapere di partire; scendo apro il cofano motore e cerco di smuovere qualcosa, controllo l’olio, i vari livelli, ma niente da fare” salgo in casa per dire a Giuliana che la macchina non va e che quindi dovrò telefonare ad un taxi ed al meccanico, sto per aprire la porta e sento Giuliana che emette suoni strani, come se stesse godendo, mi soffermo un attimo per meglio sentire ed intanto mi avvicino alla porta, i suoni aumentano di intensità, incuriosito avvicino l’occhio al buco della serratura, mi ci vuole un po’per mettere a fuoco l’immagine e vedo Giuliana insieme a Bruna e Nadia.
Le tre donne sono nude, Bruna indossa un godimechè con il doppio fallo, uno grande ed uno piccolo, è in piedi ed accarezza la testa di Giuliana, che a pecorina, insaliva bene quel doppio fallo, mentre con le mani le accarezza il magnifico culo. Nadia invece anche lei a pecorina, lecca con molto entusiasmo la fica ed il culo di Giuliana e con le mani le stropiccia i capezzoli rendendoli ancora più duri.
La scena mi eccita e sento il cazzo smuoversi, apro la patta e lo tiro fuori prendendolo in mano per calmarlo un po’, nel mentre passa Sara, con la mano le faccio cenno di fermarsi, la faccio avvicinare silenziosamente e fattola inginocchiare le piazzo il cazzo in bocca; così posso concentrarmi di nuovo sul buco della serratura. Bruna con il godimechè si muove avanti ed indietro come se fosse un uomo, tenendo la testa di Giuliana ed accompagnandola nei suoi movimenti, Giuliana continua ad insalivare le due aste e Nadia invece non c’è, ma ricompare subito dopo, con una boccetta, schizza un po’ di liquido sulle chiappe di Giuliana e sul solco del culo, incomincia a massaggiare, prima lentamente sulle chiappe e distrattamente nel solco del culo, poi con tutte e due le mani si concentra sulla fica e sul buchetto nero, infila tre dita nella fica ed uno nel culo, incomincia a muoverli avanti ed indietro ed a rotearli, massaggia e lubrifica molto bene perché Giuliana succhia e lecca i due cazzi con tutta la passione possibile, come se fossero veri’..
Dall’odore si capiva che era olio di vasellina e cosa voleva fare, ma mi sembrava strano, Giuliana il culo non me lo aveva mai dato” Ma la cosa mi intrigava ed eccitava, anche perché Sara continuava a lapparmi il cazzo con grande maestria, con una mano si mastrurbava la fica e con l’altra mi carezzava dolcemente il buco del culo.
Mi riaccomodo con l’occhio nella mia postazione e vedo Giuliana che si alza, si allunga sul letto e chiama Nadia:
‘Mettiti in ginocchio a gambe aperte con la fica sopra la mia bocca’
Quindi incomincia a leccargliela, mordendo le grandi labbra e tirandogliele con i denti rendendole ancora più, poi si ferma, alza le gambe a 90 gradi e le allarga a V, chiama Bruna e con voce roca di lussuria le dice:
‘ Oggi sei il mio stallone, scopami, sbattimi forte, tappami tutti e due i buchi, fammi godere come una troia!!!’
Bruna ubbidisce, si avvicina, dirige il cazzo più grande e lungo nella fica, con le dita le allarga delicatamente le labbra, le solletica il clitoride, lo fa entrare un poco e si ferma, prende in mano il secondo, il più piccolo e lo punta verso il buco del culo, ancora vergine, delicatamente incomincia a spingere, mentre Giuliana incomincia a torcersi per il dolore e per il piacere, sembra impazzita, con la bocca e la lingua spazia velocemente nella fica e sulle cosce di Nadia, mordendo, leccando ed infilando. Bruna ha un po’ paura di farle male e quindi avanza ed indietreggia molto piano, ma Giuliana, con un colpo di reni se li infila tutti e due dentro fino all’attaccatura e poi incomincia a muoversi velocemente, subito imitata da Bruna, ed incomincia ad ansimare ed a dire parole sconnesse, evidentemente il piacere era molto superiore al dolore iniziale’. Bruna si abbraccia alle cosce spalancate di Giuliana avvicinandosi con il corpo verso Nadia, che capisce le intenzioni dell’amica e le si avvicina, le lingue si cercano, si trovano, si sfuggono, le mani lascive accarezzano i corpi, senza dimenticare mai di quello di Giuliana, e soprattutto del clitoride che era costantemente titillato, Giuliana ha sicuramente la fica bollente e l’orgasmo le arriva come una staffilata e con voce resa roca dall’eccitazione mormora:
‘E’ meraviglioso avere i due buchi pieni di cazzo, ohhhh godo come una troia, continua! Sfondami tutta! Fammi sentire una vera puttana’!’
A quel punto un po’incazzato per via del culo che non mi ha dato e tanto eccitato per quel che ho visto, mando via Sara ed entro infuriato ed a cazzo dritto nella stanza urlando ‘ Si può sapere che diavolo stai facendo?’ A quell’urlo le due ragazze si levano di scatto e si mettono in piedi vicino alla parete, a testa bassa, Giuliana, invece abbassa le cosce, gira il viso verso di me, allunga la mano e mi prende il cazzo, io mi allontano costringendola a lasciarlo, lei si gira, si allunga sul letto mettendo in bella mostra il suo meraviglioso sedere, con le mani si allarga le chiappe, girando il viso e guardandomi negli occhi, con voce sensuale mi dice:
‘ L’ho fatto solo per te amore, per non farti faticare troppo ad allargarmi il culo, ora dammelo, mettimelo dentro tutto, sbattimi, sfondami il culo, fammi sentire dolore e piacere insieme”
‘ No non te lo do! Sei il solito pinocchio, te la spassi solo perché sei una gran troia’
‘ Si sono una troia, una porca, la tua porca, ma ora dammelo, ti prego, solo poco, poco’
e mentre lo diceva i suoi occhi erano supplicanti misti ad eccitamento ed io a quegli occhi non so resistere’. Faccio riavvicinare le due ragazze, le allungo ai fianchi di Giuliana in modo da trovarsi con la bocca all’altezza dei suoi seni, che incominciano a succhiare, ognuna con una mano allargano il culo di Giuliana, mi avvicino ed infilo in dito in quel bel buchetto nero, lo sento caldo e morbido come il burro lo muovo un po’ per gustarmi quella sensazione e Giuliana:
‘ Togli il dito e mettici il cazzo! Ti prego’Sfondami il culo! Rompimi tutta! Fammi sentire il tuo cazzo, fammi sentire quanto mi vuoi!’
Tolgo il dito e le accarezzo la fica, come piace a lei, con il movimento della mano le faccio capire che voglio la fica un po’ più alta, lei obbedisce, la rimiro, così a pancia in sotto, con il culo all’insù, allargato dalle ragazze, che cercavano in tutti i modi di infilarsi sotto per meglio leccarle i seni e la sua meravigliosa fica in primo piano; non so resistere e a mano piena comincio a schiaffeggiare la fica, il clitoride, dicendole:
‘ Porca! Sei una troia e devi essere castigata’
Lei godeva, si agitava e con voce rotta dal godimento:
‘ Si sono una porca e voglio diventarlo ancor di più, voglio essere la tua Troia preferita! Picchiami pure, però dopo mettimelo nel culo, poco, poco, ti prego! Voglio sentire il mio culo pieno di cazzo’
Il mio difetto è che non so resisterle, quindi avvicino la cappella al quel buchetto nero palpitante ed incomincio a forzarlo
‘Fai piano! Mi fai male!’
Geme ed io spingo piano, ma appena entrata la cappella Giuliana spinge con il culo facendolo entrare tutto emettendo un rantolo cupo come se le fosse arrivato in gola. Poi siccome non le faceva male anzi si dimenava parecchio, incomincio a stantuffarla, le due ragazze si dimenano anche loro e le loro fiche aperte sono a portata di mano, quindi ci infilo due dita, così le penetro con lo stesso ritmo con cui mi inculo Giuliana. Le due ragazze mordono i capezzoli di Giuliana e con le mani le strapazzano il clitoride e le infilano due dita ciascuno nella fica, alternando i movimenti in modo che se due dita entrano le altre due escono, poco dopo le ragazze m’imbrattano le dita dei loro umori e Giuliana in preda all’orgasmo che le fa sobbalzare lievemente la pancia, urla:
‘Ahhhh………..Godooooo! ”
Così le scaricai tutta la mia sborra nel culo
‘ E’ meraviglioso, sentirsi riempire il culo dagli schizzi della tua sborra calda’
Sussurrò dolcemente Giuliana’.. mentre le due ragazze mi ripulivano il cazzo e le dita con la loro lingua’.. mi chino e bacio appassionatamente il mio amore”..
Avevo preparato tutto, i ragazzi erano pronti, mancava solo Giuliana, che ancora dormiva, spossata dalle avventure del giorno precedente; entro in camera e la trovo sul letto in vestaglia trasparente, da dove fuoriusciva un seno, la guardo, ammiro le sue bellezze ed il suo respirare tranquillo e profondo; quasi mi dispiace svegliarla, avvicino la bocca al seno ed incomincio a succhiarle il capezzolo, lei semi addormentata, mi accarezza delicatamente i capelli, poi spinge il mio viso verso il suo e cerca la mia lingua ed incomincia a succhiarmela, la cosa mi piace da morire, ma non è questo che voglio, quindi mi stacco e batto le mani, entrano Luca e Matteo, vestiti in pelle, uno rosso e l’altro nero, stivali in pelle, perizoma e lacci in pelle e metallo, la testa invece era coperta da un cappuccio in pelle bucato solo all’altezza degli occhi e della bocca. Si avvicinano a Giuliana, la aiutano ad alzarsi ed una volta in piedi iniziano a vestirla. Le mettono due cavigliere di pelle nera, con dei moschettoni d’acciaio ai lati, senza toglierle l’immancabile cavigliera d’oro, Matteo prende della schiuma da barba ed insapona la peluria del pube e del culo, poi con un rasoio la depila completamente e vi sparge una crema emolliente per attenuare i bruciori. Le infilano un perizoma di pelle nera, su cui c’è una lampo che se aperta scopre la fica, il perizoma è attaccato ad una goupiere di pelle nera con delle catenelle d’acciaio, la goupiere con i suoi balconcini esalta al massimo i seni, facendo spuntare i capezzoli, diritti come chiodi, sui fianchi vi sono degli altri moschettoni d’acciaio, le infilano due polsini di pelle fatti come le cavigliere. Infine le mettono una maschera davanti agli occhi, senza aperture in modo che lei non possa vedere nulla.
Le agganciano i polsini alla goupiere in modo che lei non possa usare le mani, poi la prendono sotto braccio e mi seguono. Entriamo in una stanza appositamente preparata, dove ci sono già gli altri due ragazzi e le quattro ragazze, tutti vestiti più o meno come Luca e Giuliana, la quale si muove con passi incerti perché non vedeva nulla.
La stanza è tutta rivestita di raso rosso e vi sono dislocati vari strumenti di piacere, lasciano Giuliana, così legata in mezzo alla stanza e si allontanano, Nadia e Lina, le si avvicinano, le liberano le mani dai fianchi e le agganciano i polsini alla catena che pende dal soffitto, poi le allargano le gambe e le fissano con due manette con distanziatore metallico. Giuliana e lì, ferma a braccia e gambe larghe, senza possibilità di difendersi. Nadia e Lina lasciano il posto a Bruna che incomincia a leccarle le cosce e darle dei colpetti di lingua sulle mutande all’altezza della lampo, anche Luca e Matteo, si avvicinano, succhiano i seni e strusciano i loro corpi su quello di Giuliana, facendole sentire il cazzo attraverso il perizoma. Piano piano anche gli altri si fanno sotto ed ognuno si dedica ad un pezzo del corpo di Giuliana, lei non sa chi sono e se partecipo anch’io, cerca di muoversi, di collaborare, ma è legata, riesce a muovere solo il bacino, poi il godimento prende il sopravvento e si agita, s’inarca e si tende come una corda di violino, è eccitatissima ed al culmine del godimento, io, con un cenno allontano tutti e mi avvicino, Giuliana è ansimante ed ancora muove il bacino alla ricerca di qualcosa o qualcuno, apro la lampo e le accarezzo la fica, così senza peli sembra quella di una bambina, le infilo due dita dentro e trovo la sua fica completamente bagnata, ritraggo le dita e le metto in bocca, i suoi umori hanno sempre un magnifico sapore’.
Prendo il frustino, quello piccolo con all’estremità un triangolino di cuoio ed incomincio a darle dei colpetti sul clitoride, ai primi colpi Giuliana si ritrae, ma poi avanza con il bacino cercando di allargare di più le cosce per farsi colpire meglio.
‘Sei proprio una maiala! Anche il dolore ti fa godere!’
Smetto, Luca e Matteo s’inginocchiano per dare con la lingua un po’ di refrigerio alla fica un po’arrossata e l’altro per leccarle il buco del culo, apro l’armadietto dei cazzi di gomma e ne prendo uno di dimensioni medie, che oltre ad essere vibrante, ha la cappella che si muove di qualche centimetro roteando a cerchio, mi avvicino a Giuliana, scosto la testa di Matteo, che abbandona per dedicarsi ai seni e gli infilo lentamente il cazzo con la vibrazione accesa nella fica; Giuliana gode e rantoli rochi e sconnessi escono dalla sua gola, accendo la rotazione e lei ha come un sobbalzo, non se l’aspettava, non lo conosceva, il respiro diventa ancora più affannoso, poi un grosso rantolo e si abbandona sulle corde inondando di liquido la mia mano.
Delicatamente i ragazzi la liberano da quella posizione e la fanno adagiare a pecorina sopra una cavalla, le imprigionano le caviglie ed i polsi alle gambe della stessa e la lasciano lì immobile che sembrava lei una cavalla. Mi siedo su una poltrona in modo da stare comodo e di non perdere nulla dello spettacolo, Lina e Nadia le si avvicinano ed iniziano a massaggiarle la schiena, il culo, la fica con oli profumati, poi continuano il massaggio con il loro corpo, con i seni, distribuendolo dappertutto, Bruna e Sara si avvicinano portando un vassoio di cazzi e di vibratori, poi vengono ad accovacciarsi ai miei piedi, Lina prende un gruppo di palline cinesi, erano sei, le lubrifica con gli oli ed appoggia la prima sulle labbra della fica di Giuliana, che subito contraendo i muscoli la ingoia, e così anche le altre cinque spariscono in quell’antro meraviglioso, mentre Nadia con un vibratore le accarezza i capezzoli; solo un pezzettino di filo usciva dalla fica e Lina inizia tirarlo per far uscire le palline, ma Giuliana con i muscoli della fica poneva una certa resistenza e quell’uscire forzato le procurava un immenso piacere. Nadia, aiutata da uno sgabello le sale sopra fino a trovarsi con la fica sul collo di Giuliana, incomincia ad aprirla e chiuderla facendole il classico massaggio tailandese, Luca si avvicina abbraccia Nadia ed incomincia a baciarla e stuzzicarle i seni, Giuliana sente l’odore e con la bocca cerca il cazzo, trovatolo, incomincia a leccarlo come fosse un gustosissimo gelato, a succhiarlo voracemente, come per non lasciarlo scappare; Lina con la lingua spaziava tra il culo e la fica, le mordeva e tirava le grandi labbra e faceva dei mini bocchini al clitoride, poi toglieva la bocca per infilarle nella fica il vibratore accesso facendolo andare avanti e indietro, per toglierlo soltanto per piazzarlo nel culo, senza farlo entrare, soltanto facendole sentire la punta vibrante; lo spettacolo era stupendo ed anche gli altri ospiti si davano da fare tra di loro, così presi per i capelli Bruna e Sara ed avvicinai le loro bocche al mio cazzo, non aspettavano altro, facendo a gara a chi ciucciava meglio, ma gli altri tre ragazzi erano rimasti soli e con il cazzo in mano, così ordino di liberare Giuliana, lo fanno e la conducano su una specie d’amaca/altalena e la distendono sopra, agganciano le gambe alle corde in modo da restare sollevate ed aperte, mettendo in bella mostra la fica ed il buco del culo; fissano le mani alle corde e regolano l’altezza dell’amaca in modo che la fica sia all’altezza del mio cazzo. Provo se la posizione è giusta e v’infilo il cazzo, è molto umida e bollente, comincio a spingere l’amaca in modo che stando fermo la scopata vada avanti da sola. La fica incandescente, rischia di farmi venire, quindi lo tolgo, con grande disappunto di Giuliana’..
I quattro ragazzi si avvicinano, con il cazzo in mano che usano come un pennello, incominciano a strusciarlo sul corpo di Giuliana, dandole dei colpi, sui capezzoli e sul clitoride, Giuliana ansima, perché sente tutti quei cazzi vicini, addosso e non può prenderli, è una tortura:
‘datemi il cazzo, vi prego,voglio essere riempita di cazzo, non ne posso più di questa tortura’
Le liberano le braccia e due glielo mettono in mano, lei è felice, le è sempre piaciuto avere un cazzo tra le mani, sentirselo crescere tra le dita, muoverlo avanti ed indietro ed alla fine vederlo sborrare, quindi ci gioca, li accarezza, arriva con le mani fino a strizzare le palle, gli altri due si avvicinano al viso ed appoggiano la cappella alle labbra di Giuliana, lei tira fuori la lingua ed incomincia a leccarle tutte e due, cercando di inghiottirle insieme, ma non ci riesce e si deve accontentare di ingoiarne una per volta. Le labbra della fica davanti a me, si aprivano e chiudevano come se parlassero, come se mi dicessero ‘che aspetti a prendermi’.’ Faccio accomodare Bruna sotto Giuliana in modo che con la lingua le possa leccare il buco del culo, prendo una bottiglia di champagne, la stappo, e infilo il collo nella fica grondante umore di Giuliana, mando avanti ed indietro il collo, versando lo champagne nella sua fica
‘Godoooo! Queste bollicine mi inebriano Ahhhhh ancora , muovi la bottiglia svuotamela tutta dentro” Ahhhhh sborrooooooooo ”
Tolgo la bottiglia e come un geiger dalla fica esce lo champagne misto al suo godimento, i rivoli scendono lungo il solco del culo andando a bagnare il viso di Bruna che succhia avida; mi getto con la bocca sulla fica ed incomincio a bere, succhiare e leccare, mentre Giuliana si agita e gode
‘Siiiii cosìììììì fatemi godere ancora ahhhhh non sono mai sazia datemi tanto cazzooooo ‘!’
allora prendo il cazzo in mano e mi avvicino a quella fichetta con un colpo solo la penetro tutta e Bruna sotto di me alterna leccate al culo ancora bagnato di champagne ed alle mie palle, incomincio ad andare su e giù muovendo anche l’altalena in modo che la fica di Giuliana mi rispondeva colpo su colpo, lei con cinque cazzi tutti per se era sul punto di impazzire’ si dimenava, lanciava grida e sospiri ovattati perché le avevano riempito di nuovo la bocca, poi levandosi il cazzo dalla bocca
‘Oddio Cì, sto impazzendo di piacere, ahhh……..mi piace da morire, uhhhhh………sono la tua schiava uhhhhh ma dammi ancora tanti cazzi’ e sborrami nella fica ti prego’
Quasi all’unisono veniamo tutti quanti inondando di sperma caldo il suo corpo, che ad ogni schizzo si muove come se avesse ricevuto una frustata; è stata la sua prima gang bang, ci allontaniamo per fare posto alle ragazze che con la lingua raccolgono tutto finendo così di far sobbalzare il corpo della mia amata Giuliana”’ Mi avvicino, le tolgo la maschera e la bacio appassionatamente in bocca
Giuliana è in camera sua, intenta a riordinare, indossa una semplice vestaglia, con una lunga fila di bottoni sul davanti, unico tocco civettuolo, le scarpe nere con il tacco a spillo e le calze autoreggenti. Era china sopra il lettone bianco, perché lo stava riordinando; io dal buco della serratura, spio la scena e posso intravedere le mutandine/perizoma di pizzo rosso che sbucano da sotto la vestaglia, ogni volta che lei si china.
Rompo gli indugi, m’infilo una calza di seta nera sul viso e con la pistola in pugno entro nella stanza, intimando
‘Mani in alto!!’
Giuliana fa un grosso sobbalzo perché l’entrata è inaspettata, ma appena riavuta, ubbidiente alza le mani; la faccio girare e puntandole la pistola alla schiena, la metto di faccia all’armadio, con la canna della pistola fra le gambe, le faccio capire che deve divaricarle, poi mi allontano di qualche passo per poterla rimirare; quando è alta!!! Due cosce chilometriche e sono lì ferme, divaricate ben piantate sopra i tacchi a spillo.
Mi avvicino, facendole sentire la canna della pistola nella schiena, con la mano libera incomincio a tastarla per vedere se ha qualche arma nascosta; incomincio dalle caviglie andando verso le ginocchia e poco più in su fino a raggiungere la vestaglia, con movenze lente e delicate, posso sentire il fruscio della seta delle calze sotto la mia mano; poi abbandono per sentire i fianchi, prima uno e poi l’altro, poi i seni, accuratamente uno ad uno ed intanto palpeggiandoli sento che sono sodi ed i capezzoli turgidi; riprendo dalle cosce, prima esternamente e poi internamente, non ha armi’.., prendo la fica completamente nel palmo della mano, anche se racchiusa nel perizoma, si sente che è una grande fica; lei si morde il labbro per non gemere ed inarca la schiena per permettere alla mia mano di sentire meglio la sua fica.
‘Tu hai una bomba, in mezzo alle cosce!! Una bomba pericolosa e pronta ad esplodere!’
Tolgo la mano e mi allontano, prendo una sedia e mi siedo rimirando Giuliana che immobile aspetta un ordine da me.
‘Girati! Così, brava, molto lentamente’ Sbottonarti la vestaglia’
‘ No!! Non voglio!!’
‘Ti conviene ubbidire altrimenti sparo e qui in mezzo alla campagna non ci sentirà nessuno!!’
Giuliana a malincuore incomincia a sbottonarsi, subito i seni balzano fuori, fa uscire le mani dalle maniche ed abbandona la vestaglia sui fianchi; mi guarda con sguardo supplicante ed impaurito, mentre sbottona gli ultimi bottoni, ma io impassibile, agito la pistola per farle capire che la vestaglia deve cadere, e così fu. Il perizoma rosso era entrato fra le grandi labbra, facendomi vedere la fica, che lei cercava di coprire con le mani, unitamente al seno. Mi alzo, afferro il perizoma con le mani ed incomincio a tirarlo in su un po’ davanti ed un po’ dietro, quel movimento solletica i due buchetti ed il clitoride, lei deve mordersi il labbro per non gemere di piacere. Lascio la presa e torno a sedere
‘ Voltati, fammi vedere il culo! Lentamente togliti il perizoma…….’
Giuliana prova a resistere, ma non c’è nulla da fare, allora si gira, si china e lentamente si toglie il perizoma, ondeggiando con il culo per facilitarne l’uscita,
‘ Ora resta così! Piegata ed allarga le gambe!’
Lei ubbidisce e mi ritrovo in primo piano la più bella fica del mondo, sormontata da un meraviglioso buchetto nero e due cosce chilometriche ben inguainate da calze autoreggenti nere…..
‘ Vieni qui! Inginocchiati davanti a me! Vieni più vicino!’
La prendo per i capelli, le punto la pistola in bocca ‘lecca la canna come se fosse il mio cazzo’ lei timidamente ubbidisce leccando con la punta della lingua
‘ Avanti! Sai far di meglio! Lecca o sparo!’
prende tutta la canna in bocca e poi la lascia piano
‘ Brava! Slacciami i pantaloni! Infilami una mano nelle mutande!’
Lei, costretta, ubbidisce, ma appena sente il mio cazzo, distrattamente, con la punta delle dita lo accarezza; mi alzo leggermente per permetterle di togliermi pantaloni e mutande, mi risiedo, il mio cazzo è molto vicino alla sua bocca, quindi le spingo la testa, ma lei a bocca chiusa, si gira da un’altra parte. Le punto la pistola alla tempia
‘ Prendilo in bocca! E non provare a morderlo altrimenti sparo’
Lo prende tutto in bocca, incomincia ad insalivarlo, a succhiarlo a scorrere con la bocca e la lingua lungo tutta l’asta, intanto con le mani mi accarezza le palle ed i glutei:
‘ Lo vedi che ti piace’. Un po’ di cazzo non può farti male, anzi’e poi si vede che ti piace, che sei una pompinara nata’
Lei annuiva senza smettere di andare su e giù con la bocca. Al culmine del piacere la prendo per i capelli ed allontano la sua testa dal mio cazzo, lei si lecca le labbra per sentirne ancora il sapore e
‘ Non sai resistere alla mia bocca? Nessuno sa resistermi!!’ mentre quasi piagnucola ‘Ridammi il cazzo, poco, poco, lo voglio, ti supplico”
‘ Tu devi essere una gran porca! Sdraiati sul letto, a gambe larghe con la fica rivolta verso di me’
Giuliana si mette comodamente come le ho ordinato.
‘ Toccati! Fammi vedere come godi! Fammi vedere come ti tocchi quando pensi ad un bel cazzo tutto per te’
Giuliana, con la mano sinistra incomincia ad accarezzarsi i seni, soffermandosi più a lungo sui capezzoli e strizzandoli, con la destra, lentamente scende verso la fica, con le dita apre le grandi labbra vi fa scorrere in mezzo il dito medio e così movendolo cerca il clitoride, trovatolo incomincia a titillarlo, quando il piacere è troppo lo lascia per infilarsi tre dita dentro, facendole andare avanti ed indietro, intanto muove sinuosamente le lunghe cosce. Mi alzo, mi avvicino le tolgo la mano dalla fica e c’infilo un poco della canna della pistola, Giuliana per istinto fa uno scatto e vorrebbe ritrarsi, non so se per paura o perché la canna è fredda. La blocco con la mano ed inizio a muovere la pistola, lei si aiuta titillandoli il clitoride.
‘ Lo vedi, bella signora, che proprio ti piace scopare? E ti piace scopare in modo pericoloso, potrebbe partire un colpo o peggio arrivare tuo marito’
Lei annuisce e si agita partecipando ancora di più.
‘ Scommetto che un cazzo solo non ti basta, ora ne vorresti molti più, quasi quasi chiamo i miei complici e ti faccio scopare anche da loro’
Queste parole stimolano Giuliana perché si agita e l’orgasmo le fa colare il miele dalla fica.
‘ Ahhhh……..siiiiii……… dammi tutti i cazzi che vuoi’..riempimi di cazzi, mi piace da morire”
Rantolò forte.
A quelle parole, come per incanto, appaiono i quattro ragazzi, tutti nudi, con la maschera sul viso ed il cazzo dritto. Giuliana fa un sobbalzo e si mette a sedere sul letto
‘ Scherzavo, lo dicevo solo per farti contento, ma che sei matto?’
Intanto con gli occhi si rimira quei cazzi soppesandoli ad uno ad uno.
‘ Ormai quello che è detto è detto, è impossibile fermare i miei uomini davanti a tanta fica”
Giuliana si rannicchia in un cantuccio del letto, abbracciandosi le ginocchia, come per sfuggire a quei quattro ragazzi che avanzano, ma ben presto la raggiungono, incominciano ad accarezzarla, a baciarla a leccarla dappertutto, dita che s’infilano nella fica, nel culo in bocca, lingue che leccano seni, ascelle, interno cosce e dita dei piedi, cazzi che la toccano dappertutto, strusciandosi addosso o colpendola sui seni o sul clitoride; man mano che andavano avanti Giuliana si rilassa, da seduta si era sdraiata ed incomincia a partecipare anche lei, accarezzando i cazzi, prendendoli in bocca e muovendosi nel letto sinuosamente come un’anguilla, gode come una forsennata e ripetuti orgasmi le squassano il corpo;
‘ Basta!!! Falli godere uno ad uno con le mani”
Prende il primo cazzo a portata di mano ed incomincia a lisciarlo, strizzarlo, agitarlo ed infine se lo fa schizzare sui seni’ mentre gli altri continuano a baciarla, leccarla e strusciarle il cazzo per tutto il corpo; poi afferra il secondo ed i terzo insieme , se li fa crescere in mano, li agita poi convulsamente fino a farseli sborrare addosso ed infine il quarto, l’ultimo, se lo gusta di più con movenze lente e voluttuose, ma anche lui al colmo del piacere scarica la sua sborra sui seni di Giuliana, finito che ebbe di far godere i quattro ragazzi, si spalma lo sperma tutto per bene sul corpo, si lecca lentamente le dita e poi si adagia spossata sopra il letto, a gambe larghe e con la pancia che sussulta per l’orgasmo avuto, con la fica aperta ed i peli irrorati da goccioline dei suoi umori che come perle la impreziosiscono.
Mi avvicino, mi adagio sopra di lei, che mi prende il cazzo e lo dirige verso la sua fica, struscia la cappella dentro le grandi labbra facendola andare su e giù, si titilla il clitoride e poi di scatto se lo mette dentro la sua fica meravigliosa, la sento umida, gonfia e bollente, incomincio a muovermi avanti ed indietro, lei con il bacino ribatte colpo su colpo, la bacio in bocca, succhiandole la lingua e veniamo insieme inondando di caldo sperma la sua fica bollente. è stata la scopata più bella della mia vi
Era una bella mattinata di sole, con un leggero vento fresco che spirava da sud, mattino ideale per fare una passeggiata, Giuliana, senza reggiseno, con un mini perizoma ed un vestitino corto e semi trasparente è pronta per uscire; passeggiamo lungo la spiaggia, correndo sulla sabbia rincorrendoci ed abbracciandoci, finché stanchi ci accomodiamo in un bar all’aperto per prendere qualcosa di fresco e dissetante. Giuliana siede con il volto verso sud, così che il vento le alza la gonna mettendo in mostra le cosce lunghissime, lei distrattamente e con molta femminilità, tenta di abbassare la gonna ed intanto si guarda in giro per vedere l’effetto che provoca. Davanti a lei ci sono due donne che chiacchierano amabilmente tra loro, sentendo i loro discorsi, scopriamo che sono italiane. Giuliana inizia a parlare con me del più e del meno alzando un po’la voce in modo che anche le altre due capiscano che anche noi siamo italiani.
Se ne accorgono e scambiano, con Giuliana, qualche occhiata e sorrisi di circostanza; dopo un po’una delle due donne si alza, bacia affettuosamente la sua amica e va via; la donna resta sola ed incomincia a giocherellare con il bicchiere’..
‘ Signora, venga a sedere nel nostro tavolo, gli italiani all’estero fraternizzano subito’.’
Disse Giuliana rivolta alla signora. La quale senza pensarci si alza e con la mano tesa si dirige verso la mia donna, presentandosi con il nome di Francesca, la facciamo accomodare ed ordiniamo ancora qualcosa.
Scopriamo così che sono pochi giorni che è in Thailandia, che è la figlia di un addetto all’ambasciata italiana e che ancora non ha amici, la signora appena andata via è la madre. Le due donne iniziano subito a chiacchierare, scambiandosi impressioni, commenti a volte anche divertenti e subito si nota lo sguardo interessato delle due donne, tanto che io stentavo ad entrare nella conversazione.
Ad un tratto mi alzo, mi porto dietro Francesca e
‘ Giuliana, devo andare, lo sai che ho l’appuntamento con il Ranzani’
Le strizzo l’occhio, do la mano a Francesca e me ne vado. Sicuro che Giuliana ha capito, visto che non ho nessun appuntamento e non conosciamo nessun Ranzani”
Corro di corsa a casa, do la giornata libera agli ometti e lascio soltanto le 4 ragazze, faccio indossare loro soltanto il perizoma ed un grembiulino bianco candido, che creava un certo contrasto con la loro pelle perennemente abbronzata, vado nel ripostiglio adiacente alla nostra camera dove c’è uno specchio a due vie, ed una telecamera posizionata, faccio le prove del video e dell’audio e tutto funziona alla perfezione, quindi aspetto fiducioso.
Questo stanzino ha due specchi, uno da in sala ed uno nella nostra camera, quindi vedo, senza essere visto tutto quello che succede in queste due stanze. Mando Nadia e Lina in cucina e dico loro di attendere gli ordini della Signora, mentre Sara e Bruna le lascio con me nello stanzino.
Dopo circa venti minuti, Giuliana, sorridente, apre la porta di casa, seguita da Francesca,
‘ Accomodati pure dove vuoi mia cara, ti ho promesso il più buon caffè della Thailandia ed io sono di parola’
intanto si guarda in giro per capire se ci sono anch’io’.. Francesca si siede sul divano di pelle facendo attenzione ad alzarsi la gonna per restare con le chiappe a contatto della stessa; Giuliana, girella per la sala, fa finta di specchiarsi ed intanto mi strizza l’occhio, sicura che io sono li dietro. Batte le mani e poco dopo entrano Nadia e Lina
‘ Due buoni caffè’ Mi raccomando, non voglio fare una brutta figura con questa mia amica”
La quale non sembra per niente imbarazzata dalla nudità delle due ragazze, anzi con occhi scrutatori cerca di vedere meglio quel poco nascosto.
Le due escono e Lei si mette seduta vicino a Francesca imitandola nella posizione della gonna
‘ Anche a te piace sentire il contatto della pelle nel sedere?’ chiese Francesca
‘ L’adoro!! ‘ dice Giuliana ed incominciano subito una disquisizione sulla pelle su cosa sia più eccitante e cosa le fa eccitare di più. Nadia entra spingendo il carrello ed inondando la stanza con il profumo del caffè, Lina si appresta a servirlo chinandosi e mostrando le belle chiappette all’ospite; Giuliana con naturalezza, allunga la mano e le accarezza una chiappa e sfiora il solco del culo, poi prende la mano di Francesca e la invita ad accarezzare quel bel culo, non si fa pregare ed azzarda una carezza distratta alla fica.
‘ Oggi fa molto caldo’, Lina dammi una mano a togliermi il vestito’ disse Giuliana e resta in perizoma e si siede vicino all’amica
‘ Avevi ragione, il caffè è veramente buono”’. Posso togliermi il vestito anch’io?’
‘ Ma figurati! Fai come se fossi a casa tua’.’
Le due restano in perizoma sul divano, Giuliana ordina alle due ragazze di massaggiare i loro corpi, si distende sul divano, subito imitata da Francesca; Lina e Nadia incominciano a massaggiare i due corpi, soffermandosi sulle natiche e sul solco del culo
‘ A me piace tantissimo essere massaggiata sulle chiappe, mi piace anche massaggiarle e sono anche brava’
così dicendo Giuliana si alza, manda via le due e prendendo Francesca per mano
‘ Vieni con me, in camera mia, ti mostrerò tutta la mia bravura”
Francesca la segue docile come un cagnolino, la fa distendere bocconi sul lettone bianco, prende dal comodino un unguento e glielo spruzza un po’sul culo ed un po’sulle proprie mani. Incomincia a massaggiarle le chiappe, con movimenti rotatori che le allargavano e restringevano facendo apparire o scomparire il filo del perizoma, ogni tanto come per errore il dito medio andava sotto il filo a diretto contatto con il buco nero. Francesca mugolava piano
‘ Ti piace il mio massaggio?’
‘ Si tantissimo’ rispose con la voce rotta dall’eccitazione
‘ Ora girati che ti voglio massaggiare davanti ‘
Francesca di scatto ubbidisce, Giuliana prende in mano i seni e con massaggi rotatori imprime gli stessi movimenti impressi alle chiappe, in più si fa scivolare i capezzoli tra le dita e stringendoli glieli strizza. Francesca gode e si capisce dal rilassamento generale e dalle gambe che lentamente cominciano ad aprirsi; se ne accorge e scende con il massaggio, nella pancia ed intorno al perizoma, poi allunga massaggiandole l’interno coscia, sfirandole la fica, poi risale ed infila distrattamente un dito sotto il perizoma e lo ritrae subito; intanto Francesca allarga di più le cosce ed alza il bacino, ma Giuliana continua a girarci intorno finché Francesca allunga una mano e si scosta da un lato il perizoma. Appare una bella fica, bionda e pelossima con i peli tagliati bene a triangolo perfetto; Giuliana incomincia ad accarezzare quel cespuglio fitto mentre con il dito medio cerca le grandi labbra ed il clitoride, Francesca a stento riesce a smorzare i mugolii di piacere che le salgono prepotenti in gola. Io dal canto mio registro tutto, tiro fuori il cazzo ed invito Bruna e Sara a succhiarlo, con la lingua spaziano lungo l’asta e come una prova ad infilarsi la cappella in bocca l’altra si avvicina leccandole le labbra e costringendola a lasciare la presa per poi appropriarsene a sua volta.
Giuliana, con le mani allarga la peluria per meglio vedere le grandi labbra ed il clitoride poi si avvicina ed incomincia a leccarle la fica, a lingua piena, alternando succhiate al clitoride ed infilandole due dita dentro. Francesca mugola e scuote la testa di qua e di là.
A quel punto apro la porta/specchio ed entro, strappando un urlo a Francesca, ed un ‘cielo mio marito!’ a Giuliana.
‘ e brava la mia signora, finalmente ho le prove che mi tradisci, le porterò in tribunale e finalmente potrò avere il divorzio senza passarti nemmeno un centesimo d’alimenti’.’
‘ La prego signore’ implora Francesca Non lo faccia’ sarebbe un grosso scandalo che travolgerebbe mio padre e potrebbe perdere il posto”
‘ Mi dispiace per te, mia cara, ma sapessi da quanto tempo faccio gli appostamenti in quel buco ed ora finalmente ho filmato tutto e raggiunto il mio scopo’
Francesca si getta in ginocchio ai miei piedi, si avvinchia con forza alle mie cosce e con il viso appoggiato al mio cazzo alitandoci sopra implora ‘ La prego non lo faccia’. La pagherò, farò tutto quello che vuole lei, ma non mi rovini’
‘ OK, giusto perché mi fai pena, ma dovrai fare tutto quello che voglio io’..’
‘ Spogliatevi e mettetevi sul letto, ecco così brave, ora tu Francesca, che sei stata leccata, dovrai rendere il favore a Giuliana’
Giuliana è già distesa a cosce aperte, Francesca si avvicina, infila la testa in mezzo alle cosce ed incomincia a leccarle la fica, Giuliana le mette le mani nei capelli e li accarezza, spostandole la testa dove meglio vuol essere leccata, poi la scosta, la fa alzare, rigirare per fare il classico sessantanove, Giuliana sotto e Francesca sopra, le due con le mani e con la lingua torturano la fica dell’altra, mi avvicino a Giuliana ed incomincio a baciarla sulla bocca, poi insieme lecchiamo il culo e la fica di Francesca, intanto mi spoglio, prendo il cazzo e lo avvicino alla bocca di Giuliana che lo ingoia con avidità, mentre Francesca continua a leccarle la fica, lo tolgo dalla bocca per strusciare la cappella sulla fica e nel culo di Francesca lasciando a Giuliana le palle da succhiare e leccare; vado dall’altra parte e vado a leccare la fica di Giuliana, Francesca al culmine del piacere, continua a leccare la fica e la mia lingua, succhiandomela, mi alzo e penetro Giuliana con il mio cazzo; Francesca lecca quel poco che resta fuori e il clitoride. Lo tiro fuori e mi allontano dalle due che continuano nel loro giochi, nell’armadio prendo un godimichè lo metto in bocca a Francesca che lo ciuccia come fosse vero, lo tolgo e lo infilo nella fica di Giuliana che subito risponde con energici colpi di reni,
‘ Ora basta con il sessantanove! Francesca, vieni qui!!!!’
Timidamente ed ad occhi bassi si avvicina, le faccio indossare il godimichè, la aiuto ad allacciarlo e
‘ Ora vai, falla godere come fossi un uomo’
Francesca prende il balsamo usato per i massaggi ne spruzza un po’sulla punta ed un po’nella mano, poi incomincia a massaggiarlo come se fosse un uomo che si sta masturbando. Giuliana la guarda con occhi vogliosi ed arrapati, si sposta dal letto avvicinandosi alla sponda, quindi allarga le gambe ed incomincia a titillarsi il clitoride guardando fissa gli occhi di Francesca, che si avvicina, le punta quell’enorme bastone e con un colpo solo la penetra, poi incomincia a stantuffarla incurante dei suoi gemiti, mi avvicino e faccio giocare Giuliana con il mio cazzo con le mani e con la bocca ed accarezzo i due corpi, soffermandomi sui seni che sono pigiati tra di loro e sul culo di Francesca;
‘ Ahhhhh mi piace essere scopata da una donna’.., fammi godere’..! fammi urlare come una pazza, sbattimi più forte con quel tuo bel cazzone’ uhhhhh !’
a quelle parole Francesca scopava con più forza e nel movimento del su e giù le si chiudevano ed allargavano le chiappe facendomi vedere il buco nero. Tolgo il cazzo dalle mani di Giuliana e mi porto dietro Francesca, le faccio colare il balsamo lungo il solco del culo e lei con i suoi movimenti lo sparge tra il buco del culo e la fica. Incomincio a massaggiarle il solco, le chiappe, le piace, rallenta il ritmo della scopata per meglio godere del mio massaggio, avvicino il pollice al buco nero e spingo con forza, Francesca fa uno scatto in avanti, facendo godere Giuliana
‘ Ahhhh….. siiiii……Cosìììììì’.. , brava, sfondami la fica! Fammi sentire troia! Sbattimi di più..!’
Incomincio a muovere il pollice con lo stesso ritmo della scopata, mi accorgo del rilassamento dello sfintere, tolgo il pollice per infilarci l’indice ed il medio, al successivo rilassamento, tolgo le dita e ci appizzo la cappella incominciando a spingere, Francesca vorrebbe urlare, ma Giuliana le butta le braccia al collo tirandola a se, la bacia in bocca succhiandole voracemente la lingua; Spingo e lo faccio entrare tutto, anche Francesca spinge verso la fica di Giuliana facendolo entrare tutto, sempre con le bocche incollate Francesca va indietro ritraendo in cazzo dalla fica di Giuliana e prendendo tutto il mio nel culo, poi affonda il cazzo nella fica e ritrae il mio dal suo culo; il ritmo era perfetto e man mano cresceva d’intensità, Giuliana, senza mollare la lingua di Francesca, allunga le sue lunghe cosce e ci avvinghia a tutti e due, poi i movimenti si fanno convulsi, Giuliana urla:
‘Si così! Così! Scopatemi bene, Godooo !!! Oddio Cì è come essere penetrata da un cazzo con la prolunga..’
A quelle parole la mia eccitazione va a mille e riempio quel buchetto di calda sborra seguito dalle colata di miele che copiose uscivano dalla fica delle due donne.
Tolgo il cazzo dal culo di Francesca ed anche lei toglie il suo arnese dalla fica di Giuliana, poi si accovaccia ed incomincia a leccare il nettare che colava dalla fica.
‘Girati, vieni sopra’ comandò Giuliana ‘in modo che anch’io posso gustare il tuo nettare’
Francesca non aspettava altro, e riprendono il 69 con più passione di prima, si muovono velocemente con le lingue e con le mani accarezzano tutto, ciò che inventava una, era subito seguita dall’altra, inoltre Giuliana ogni tanto lasciava la fica per ciucciarsi il finto cazzo, intriso dei suoi umori, che ancora era attaccato a Francesca.
Mi avvicinai per meglio guardare la scena e subito Giuliana allunga una mano e mi prende il cazzo, incomincia a muoverlo per farlo ingrandire, appena ottenuto il suo scopo, incomincia a baciarlo, a strusciarselo per il corpo, sul viso, sulle labbra, come se fosse un bel pennello per il maquillage, mi allontano costringendola a lasciare la presa, mi siedo sul letto e dando uno schiaffo sulla natica di Francesca,
‘ Ora basta! Alzati e guarda'”
Le due donne si alzano e mi guardano
‘ Vieni qui’ indicando Giuliana ‘Inginocchiati ed incomincia a ciucciarlo’
Con le mani si appoggia alle mie ginocchia e piano piano si china ed incomincia a frustarmi il cazzo muovendoci sopra i capelli, poi lascia e lo prende tutto in bocca, con le mani mi accarezza le reni ed il culo, con la lingua lo circonda tutto e lecca quel poco possibile, piano se lo fa uscire dalla bocca, per leccare avidamente la cappella, poi lo ingoia di nuovo ed incomincia a muovere la testa avanti ed indietro, io con la mano le accarezzo i capelli e l’accompagno nei suoi movimenti; di scatto lascia tutto, si alza e si gira, guarda intensamente la sua compagna, che lì in piedi ci guarda con due occhi increduli e vogliosi mentre con la destra si accarezza il cazzo di gomma.
Giuliana si mette a cavalcioni sopra di me, dandomi la schiena ed ancheggiando, lentamente si cala sopra il mio cazzo, ma non con la fica, bensì con il culo, appena entrato tutto si ferma, con le dita si titilla il clitoride, guardando sempre vogliosamente Francesca; allora la prendo per i seni e tirandola a me mi allungo sul letto strizzandole forte i capezzoli, lei gode e lo capisco da come dimena il culo per farselo andare avanti ed indietro;
‘ Che aspetti? Che ce l’hai a fare quel bel cazzo? Non vedi che ho ancora la fichetta libera?’
dice rivolta a Francesca, mentre si allarga bene la fica con le mani
‘ Avanti vieni qui e riempimi tutta, voglio sentire due cazzi dentro di me, voglio sentirmi ancora puttana’
Io stringo le gambe e Giuliana allarga le cosce per permettere a Francesca di entrare, lei avanza senza distogliere gli occhi da quelli di Giuliana, si intrufola con le gambe tra le nostre, sputa sul palmo della mano e ci lubrifica il cazzo di gomma, poi lo mette in mezzo alle labbra e lentamente penetra Giuliana, che socchiude gli occhi e gode, Francesca incomincia a leccarle il seno e le mie mani che stanno stuzzicando i capezzoli, poi si allunga per baciarla in bocca, i capezzoli delle due donne erano duri e turgidi e si toccano procurando loro un immenso piacere, Giuliana allunga la lingua e Francesca inizia a succhiarla come fosse un cazzo, intanto i due cazzi andavano avanti ed indietro, insieme o uno entrava e l’altro usciva.
‘ Ahhhhh…..Godo!’ urlò Giuliana ‘ mi piace godere così! Mi fa sentire veramente porca’.’
‘ E’ meraviglioso sentirsi riempita nel culo e nella fica ed una donna mi accarezza con i suoi seni’
così rantola, mentre copioso il liquido le cola lungo le cosce.
Francesca si scosta appena per succhiare la mia lingua, con quel bacio acceleriamo il ritmo,
‘ Ahhhh….Basta, non resisto più! godoooo!’
urla Giuliana e con quel grido vengo nel suo retto riempiendolo di calda sborra, poi sfiniti ci allunghiamo a riposare nel letto
Abbiamo trovato una nuova compagnia di giochi ‘..
Notte agitata, mi sveglio di soprassalto, smuovo il cuscino in modo da sedermi sul letto con la schiena appoggiata alla spalliera, mi guardo in giro e vedo Giuliana, anche lei si agita e sospira, continuo a rimirarla, mi piace, mi eccita”’ si sveglia di colpo, spalanca gli occhi e mi cerca, trovatomi, si alza e mi abbraccia con vigore..
‘ Oddio, Ci, che sogno terribile, sono ancora tutta scossa’.’
Accarezzandole i capelli
‘ Su calmati ora, raccontami, non ti può fare che bene’..’
Lei si siede sul letto e restiamo così seduti l’uno accanto all’altra.
‘ Sono tutta nuda, sopra una specie di tavolo fatto ad X ricoperto da un panno di seta rossa, i polsi e le caviglie sono legati al tavolo con dei pezzi di pelle rossa, a gambe e braccia aperte, mi guardo spaurita in giro, il soffitto è un enorme specchio in cui mi vedevo e soprattutto potevo vedere la mia fica che troneggiava in mezzo allo specchio, con il suo mucchietto di peli ben curato, tutt’intorno a me ci sono degli specchi e delle tende di seta nera, molti candelabri strani con candele rosse accese ardono fiochi. La mia immagine, per il gioco degli specchi viene riflessa all’infinito’. Si scosta una tenda e vedo entrare un incappucciato, poi un altro ed un altro ancora, forse una decina, non so, a causa degli specchi che moltiplicano le immagini; si dispongono tutti intorno a me, posso vedere le loro tuniche rosse scarlatte che nascondono il corpo ed il cappuccio che copre il volto ad eccezione di due fori all’altezza degli occhi. Guardo meglio, anche la tunica è bucata e dal buco fuoriesce il cazzo’. Quello che sembrava il capo intona una specie di nenia, subito seguito dagli altri, poi ognuno prende il proprio cazzo in mano ed incominciano ad agitarlo.
Biascicando una strana nenia, incominciano a girarmi intorno, accarezzando il mio corpo con le mani e con il cazzo. Mi dimeno, voglio slegarmi, fuggire, urlare, ma ho la gola secca e non mi esce nessun suono’
Continuo ad ascoltare interessato, mentre dolcemente le accarezzo i capelli
‘ Quelle carezze lascive, quei cazzi che si strusciano sul mio corpo, quelle mani che esplorano il mio sesso, il mio culo, i seni, che mi penetrano la bocca, incominciano a far salire la mia eccitazione, cerco di liberare le mie mani per poter anch’io accarezzare, trastullare tutti quei cazzi che mi eccitano da morire, ma ogni mio sforzo è vano; poi, uno ad uno incominciano a sborrarmi addosso e quei getti caldi sono come frustate bollenti sul mio corpo e mi procurano immenso piacere; dopo aver tutti abbondantemente sborrato e pulito i loro cazzi sul mio corpo, si allontanano da me andando a prendere posto ai lati della stanza” quando anche l’ultimo si è allontanato, la nenia cessa ed un silenzio irreale riempie la stanza, mentre il mio corpo ancora si agita per l’orgasmo avuto; un fruscio di tenda, attira la mia attenzione ed aiutata dagli specchi riesco a vedere cosa è apparso dietro la tenda’
Giuliana allunga la destra sotto il cuscino e tira fuori un cazzo di gomma, che con sicurezza s’infila nella fica, poi lo accende e lo fa vibrare con la mano destra lo manovra in modo divino, allunga la sinistra, la infila nelle mie mutande, cerca il mio cazzo, lo trova, lo accarezza, lo soppesa ed incomincia ad agitarlo, poi con voce rotta dalla libidine continua’
‘ Due donne bellissime mi guardano, sono completamente nude, fatta eccezione per alcune strisce di pelle rossa che circondavano i seni, si allungano sull’addome, dirigendosi sulla fica, che circondano sfiorando esternamente le grandi labbra e passando per il culo, schiena e si vanno a ricongiungere con quelle dei seni, ai piedi stivali rossi con tacco a spillo altissimo”
Sinuosamente avanzano verso di me, hanno i capelli nerissimi e ricci da cui spuntano due corna piccole e appena ricurve, ma, sorpresa, hanno la coda nera’.. che con la mano agitano graziosamente. Appena vicine, tirano fuori la lingua, molto più lunga del normale e con quella incominciano a leccare il mio corpo, il mio seno, sotto le ascelle nella fica e nel culo, ero fradicia di sperma, di sudore e dei miei umori e loro con le loro lingue mi stanno lavando tutta, una a lingua piena mi lecca la fica, poi con la punta cerca di entrare senza essere aiutata dalle mani, mentre l’altra mi lecca le labbra ed i seni, hanno un effetto dirompente, incomincio ad agitare il bacino, ad alzarlo per essere leccata meglio’. La diavolessa alza la testa dalla mia fica e mi guarda leccandosi le labbra, poi prende la coda in mano e con quella, come fosse una frusta inizia a colpirmi sulla fica, sulle grandi labbra ed all’interno delle cosce, la cosa mi eccita ed il clitoride incomincia a diventare duro ed ad espandersi e quando la coda lo colpisce è come se una sferzata avesse colpito il mio io più intimo ed un’esplosione di piacere m’inonda tutta facendomi godere come una matta, tanto che la pancia incomincia a sobbalzare e dalla fica usciva copioso il mio nettare’..
Smette di frustarmi per tuffarsi di nuovo con la testa in mezzo alle mie gambe per bere tutto il mio piacere, poi alzando la testa e leccandosi le labbra disse:
‘ è pronta Padrone! ‘
Tutte e due ancheggiando si allontanano dirigendosi verso gli incappucciati o meglio verso i loro cazzi che incominciano a trastullare con la bocca e con le mani. Quattro incappucciati vengono verso di me, mi slegano ed a forza mi trascinano verso un’altra panca, anch’essa ricoperta da un drappo di seta rosso, qui mi fanno inchinare e mi ci legano sopra alla pecorina, li seguo opponendo una certa resistenza, ma sono come drogata, non ho la forza di oppormi con veemenza, poi si dirigono verso le due diavolesse, che li aspettano a fiche aperte, con le bocche, le mani i culi già pieni di cazzi”””
Giuliana si leva il cazzo di gomma dalla fica e lo ingoia tutto, poi ben insalivato lo ripianta nella fica, lo vedo sparire in quell’antro meraviglioso, poi s’inchina leggermente verso di me e sempre tenendo il mio cazzo con la mano lo avvicina alla sua bocca, lo lecca tutt’intorno alla cappella, poi lo bacia a labbra dischiuse, poi lentamente, molto lentamente lo ingoia tutto; posso sentire la sua gola che mi circonda la cappella, mentre con la lingua leggermente fuori mi lecca le palle, poi si ritira e continua il racconto..
‘ I due incappucciati riempiono le fiche delle due diavolesse, sono gli unici due buchi rimasti liberi……Uno squillo di tromba e si apre l’ultima tenda nera, appare il diavolo con il corpo di caprone in una muscolatura umana, gambe da caprone, mani umane con unghie lunghissime, volto satanico sormontato da corna caprine, tutto il corpo ricoperto da una fitta peluria caprina; con passi barcollanti avanza verso di me, il terrore si fa sempre più grande, poi guardo in mezzo alle gambe e vedo un cazzo enorme, tutto nero, lungo più del normale e quasi il doppio in circonferenza, sono in preda al terrore e vorrei urlare ma non ci riesco”. Guardo intorno a me in cerca di un improbabile aiuto, vedo gli uomini, tutti nudi, indossano solo il cappuccio e le due diavolesse sdraiate sopra uno di loro lo prendevano in culo, mentre un altro glielo metteva nella fica ed avevano un cazzo per mano che agitano lascivamente, mentre con la bocca cercano di far godere uno o due cazzi o tutti quelli che capitano loro a tiro, una scena da sabba demoniaco che mi eccita molto, tanto che non riesco a togliere lo sguardo da quei corpi frementi e sudati. Mi era quasi scordata di lui, ma un calpestio di zoccoli mi fa ritornare alle realtà, lo vedo, mi viene vicino e con le unghie incomincia ad accarezzarmi la schiena, nonostante il terrore la cosa mi piace e mi eccita, continuando ad accarezzarmi si pone dietro di me, con l’unghia dell’indice incomincia a titillarmi il buco nero, procurandomi un piacere indescrivibile, e mio malgrado il buco incomincia a pulsare e dilatarsi, tira fuori la lingua lunga almeno 20 centimetri ed incomincia a leccarmi nel solco, è come se mi desse degli schiaffi con la lingua sulla fica e nel buco del culo e la cosa mi eccita da morire ed il terrore andava scemando, fino a che entra con la lingua dentro la mia fica, è lunghissima e spazia dentro di me a suo piacimento toccandomi punti che nessuno aveva mai toccato, fino a toccare il mio punto G.
A quel punto rompo gli indugi e gli vengo direttamente in faccia; non contento toglie la lingua dalla fica e me la infila nel culo, la sensazione è bellissima, quella cosa lunga, dura e morbida nello stesso tempo, mi fa impazzire tanto che lo sfintere si è dilatato moltissimo, lui se n’accorge, leva la lingua e ci appizza il cazzo, un dolore indescrivibile, è troppo grosso e troppo lungo per il mio buchetto”. Un urlo disumano finalmente esce dalla mia gola” ma lui con voce cavernosa e spettrale’
‘Urla pure’.., la tua natura di puttana, finirà per prevalere e ti piacerà tantissimo’
Ed era vero!!!!Si china meglio sopra di me, stantuffando il mio povero buchetto, con le unghie mi martorizza i seni, mi spreme i capezzoli e me li graffia tutti, con la lingua mi lecca dietro al collo, tra le spalle e l’attaccatura dei capelli o me la infila nelle orecchie per poi ritornare dietro al collo, appoggiandosi sopra di me, posso sentire la sua lana morbida che mi solletica la schiena, mi piace è una sensazione nuova, di caldo, di solletico, di goduria insomma! Penso all’effetto che potrà farmi quando sentirò quella lana morbida e calda sulle chiappe, non potevo pensare perché mi leggeva nel pensiero, infatti spinge più forte fino a farmi gridare di nuovo, ma ben presto quel bastone di carne che mi stantuffa il culo e la sua lana morbida e calda che mi accarezza le chiappe e la schiena tramuta il dolore in goduria suprema, comincio ad agitarmi come una forsennata, a rispondere con il culo ad ogni suo affondo, gridando frasi sconnesse, agito ancor di più il culo e lo spingo verso di lui in modo che quel cazzone entri tutto, così per la prima volta riesco a godere con il culo, lavandogli il suo bel cazzone con il mio nettare, lui lo leva, lo prende con la mano e si avvicina alla mia bocca, voleva godermi in bocca’.., una diavolessa si avvicina ed incomincia a leccarmi la fica ed il buco nero dolorante, ma che ancora pulsava per il godimento, recandomi goduria e refrigerio; un uomo le si avvicina e la prende alla pecorina mentre l’altra è strapiena di cazzi che le sborrano sopra, e come una forsennata cerca di prenderli tutti, in tutti i modi, per farli venire ancora; gridi di godimento e sospiri riempiono la stanza e le mie orecchie; questa atmosfera e la lingua che lecca continuamente i miei due buchi più intimi, mi rendono pazza di libidine, guardo quel cazzo enorme davanti a me è troppo bello, troppo eccitante, così allargo al massimo la bocca per prenderlo tutto ”
Si avvicina con la bocca al mio cazzo e’
‘ Vienimi in bocca, scaldami la gola, ti prego, il suo seme era troppo freddo”’.’
Sono stravaccato sulla poltrona, intento a rilassarmi e leggere il giornale, quando Giuliana entra nella stanza con un sorriso solare e tutta agitata:
‘ Indovina chi mi ha telefonato?’
‘ Chi?’ rispondo distrattamente;
‘ Francesca! ”’ ha detto se può passare nel pomeriggio a prendere un caffè da noi’. Ho detto subito di si!’ ed eccitatissima continua:
‘ Bisogna preparare tutto! Deve essere un pomeriggio indimenticabile’.’ Gongola gioiosa.
Il resto della mattinata ed il primo pomeriggio passò frenetico, con Giuliana intenta a dare ordini e sistemare tutto a suo piacimento, quando finalmente suona il campanello’..
‘ Marco! Vai ad aprire presto”.’ Ordina Giuliana.
Sulla porta appare Francesca, con i suoi capelli biondi, lunghi e lisci, indossa una vestaglia tailandese nera, con disegni floreali e la luce esterna che contrasta con il semibuio interno ci mostra tutto il suo corpo.
‘ Vieni mia cara, entra, accomodati pure’ gongola gioiosa Giuliana’
Francesca entra e si accomoda sul divano di pelle, alzandosi la vestaglia per sentire il contatto della pelle del divano sulle chiappe e mentre la vestaglia svolazza leggera lei accavalla dolcemente le gambe, mostrando le cosce fino all’attaccatura ed il perizoma rosso.
Giuliana si affretta a sederle vicina e dolcemente l’abbraccia, la bacia voluttuosamente sul collo, i soliti convenevoli, e poi batte le mani, appaiono Sara e Lina completamente nude, con un cerotto nero messo a croce a nascondere i capezzoli, una crestina bianca appuntata nei folti capelli neri ed una catena d’argento sui fianchi e pendente un ciondolo d’argento a nascondere appena i lisci peli della fica.
‘ Sara! Vai a preparare due ottimi caffè! E tu Lina fai gli onori di casa alla nostra ospite’.’ Sara obbedisce ed ondeggiando sui fianchi esce, seguita dallo sguardo ammirato di Francesca che non riesce a distogliere gli occhi da quel culetto nudo ed ondeggiante. Lina si avvicina e si inginocchia davanti a Francesca con le mani incomincia ad accarezzarle il corpo attraverso la leggera vestaglia, poi l’alza fino all’altezza del perizoma, le toglie le scarpe e mette le mani sui ginocchi e facendo una leggera pressione la costringe a scavallare le gambe e lasciarle semi aperte, poi si abbassa ancora di più per leccarle i piedi, prende in bocca l’alluce e lo spompina, a Francesca la cosa incomincia a piacere e guarda verso Giuliana che non curante dello sguardo continua a bearsi dei movimenti di Lina, la quale leccando le gambe arriva ai ginocchi ed avanza sulle cosce, Francesca allarga le gambe e si porta più avanti con il bacino, Lina continua a leccare all’interno coscia sfiorando il perizoma ed alitandoci sopra all’altezza del clitoride, finché Giuliana pone la sua mano sul collo dell’amica, l’attira a se baciandola in bocca ed infilandoci tutta la lingua, Lina allora scosta il perizoma ed infila la lingua nella fica di Francesca facendola sussultare. Arriva Sara, posa delicatamente i caffè sul tavolo basso, si avvicina, scosta la vestaglia di Francesca scoprendole i seni ed incomincia a leccarli, soffermandosi sui capezzoli, ciucciandoli e alternando piccoli morsi; Francesca gode ed il liquido che scorga copioso dalla fica è subito leccato da Lina.
Giuliana si stacca dalla bocca e
‘ Guarda, mia cara, le vedi? Sono mie schiave’.. loro godono ad esserlo, guarda i cerotti! Guarda i capezzoli come sono eccitati, sono così diritti e duri che quasi lo staccano”
così dicendo con le mani afferra i cerotti staccandoli di scatto, procurando dolore e piacere alle due donne, poi resta con le mani tese, le due si avvicinano baciano le mani, leccano e succhiano le dita, poi si sdraiano in terra ed attendono.
‘ Vieni mia cara”. prendiamo il caffè’.’
Giuliana prende la caffettiera, si accovaccia e versa qualche goccia di caffè sull’ombellico di Sara, Lina, strisciando, si pone con le testa sotto Giuliana ed incomincia a leccarle le cosce e la fica.
‘ Dai Francesca, bevi il caffè che è ancora caldo’
Francesca si accovaccia e mette la fica sopra la bocca di Sara, con la lingua inizia a leccare l’ombelico per bere, mentre Giuliana continua a versare in modo che il caffè strabordi ed incomincia a bagnare la fica; Francesca si allunga, segue con la lingua i rivoli di caffè fino ad arrivare alla fica di Sara, che lecca con avidità fino a che i sapori del caffè si mischiano con gli umori di Sara.
‘ Ora basta!’ Tuonò con ciglio autoritario Giuliana, alzandosi ‘ Aprite la mia stanza e tu Francesca seguimi!!’
Lina si avvicina alla libreria, sposta un volume e la libreria si scosta su un lato scoprendone l’apertura;
Giuliana prende per mano Francesca e la conduce dentro seguita dalle altre due donne, la stanza è grande, la luce è soffusa e rende caldo ed accogliente l’ambiente, le pareti sono ricoperte di raso rosso e tendaggi dello stesso colore sono messi qua e là nelle pareti, il soffitto è invece di raso nero che dà tutta un’altra dimensione alla stanza abbassandola o rendendola alta all’infinito. In mezzo alla stanza troneggia una gabbia in acciaio inox e tutt’intorno vari attrezzi di piacere.
‘ Ora spogliati! Completamente’..Schiava ‘!’ Intima Giuliana;
Francesca senza distogliere lo sguardo dagli occhi di Giuliana incomincia ad eseguire lentamente. Giuliana batte le mani e da dietro le tende escono Luca e Marco ed indossano solo un perizoma di pelle nero che a stento riesce a coprire la loro eccitazione. ‘Vestitela’ tuona Giuliana, i due uomini la afferrano per le braccia e le fanno indossare polsini e cavigliere in pelle con occhielli metallici ed una cinta in pelle con sui fianchi due moschettoni sui quali agganciano gli occhielli dei polsini, in modo che lei non possa muovere le mani; poi la prendono sotto braccio, aprono la gabbia, la conducono dentro e richiudono.
‘ Ora stai bene attenta ed impara, devi essere la mia schiava, devi esaudire ogni mio desiderio senza obbiettare e senza discutere’..’
Sussurrò Giuliana con voce roca mista a libidine.
I ragazzi incominciano a girare intorno alla gabbia, allungando le mani per accarezzare Francesca, strusciano i loro sessi contro le sbarre, ma come Francesca fa per avvicinarsi, per poterli toccare, loro si allontanano, questo tormento fa eccitare Francesca che tenta in tutti i modi di liberarsi le mani. Io seduto comodamente dietro lo specchio a due vie, mi godevo lo spettacolo, Bruna e Nadia completamente nude mi trastullano il cazzo con le loro bocche mentre le mani mi accarezzano dappertutto, entra nella stanza Giuliana, mi dà un lungo bacio in bocca e corre a cambiarsi; poco dopo ritorna, con stivali neri lunghi fino a metà coscia, tacco a spillo, una strisciolina di cuoio nero passa in mezzo alle labbra della fica, in modo che camminando strusci sul clitoride dandole immenso piacere, poi sale verso i seni dividendosi e girandoci intorno, sotto i seni un mezzo balconcino li obbliga a stare diritti come fusi, poi le striscioline raggiungono le spalle, scendono fino al solco del culo e raggiungono la fica. Una cinta molto alta di pelle nera, con una vistosa fibbia metallica le cinge la vita, un colletto di camicia bianca ed una corta cravatta nera, i capelli raccolti tutti sotto un cappello da ufficiale tedesco. In mano al guinzaglio il nostro pastore alsaziano, Argo, il quale aveva i piedi ricoperti di sacchetti di pelle, a mo’ di scarpette. Mi guarda felice, incurante della pompa che mi sta facendo Bruna, mi bacia in bocca, poi mi lecca le labbra, il viso e se ne va.
Entra nella stanza, tutti scattano sull’attenti, ad un cenno Lina prende il cane, mentre Sara prende in mano la catena del collare di Luca e Marco e li conduce alla sinistra della gabbia, li incatena a circa un metro l’uno di fronte all’altro, fissando le braccia a degli anelli del soffitto e divaricando loro le gambe tramite un distanziatore fissato alle caviglie, poi discretamente si allontana verso Lina. Giuliana passa in mezzo a loro e con la frusta a nove code incomincia a frustare leggermente i loro corpi e sul sesso, arrivano Sara e Lina a carponi , incominciano a baciare e leccare la fica di Giuliana, poi si staccano, vanno a baciare ognuna il cazzo attraverso il perizoma, con i denti abbassano gli slip dei due, poi con le mani sciolgono i lacci laterali e li lasciano completamenti nudi alla balia di Giuliana.
In mezzo a loro, muovendo sinuosamente il bacino, incomincia ad accarezzare i corpi, i cazzi, lisciandoli e stringendoli, accarezza loro le natiche, il solco del culo ed buco nero, poi si ferma in mezzo a loro in modo che ad uno mostra la fica ed all’altro il culo, i due ragazzi si stirano al massimo per toccare con il cazzo quel corpo sinuoso che si muove davanti a loro provocandoli, ma non ci arrivano, allora lei si muove un poco, quel tanto da strusciare con la fica prima e con il culo poi, quei cazzi protesi.
‘ Anch’io padrona! Fammi uscire!’ Urlò Francesca..
Giuliana si dirige verso la gabbia
‘ Tu sei la mia schiava, non devi chiedere nulla! Devi solo obbedire”. Mettiti nel centro della gabbia e non ti muovere’!’
Francesca obbedisce e Giuliana si avvicina di più, si gira e si china a 90 gradi, appoggia il solco del culo ad una sbarra ed incomincia muoverlo in su e giù, facendosi strusciare la verga fredda nel solco del culo, si rialza, si gira, si aggrappa alle sbarre e con il monte di venere si struscia sulla sbarra, si scosta, si siede su una sedia, con la fica rivolta verso Francesca, con la sinistra si allarga le grandi labbra e con il medio e l’anulare si dà dei colpetti sul clitoride, emettendo sospiri di godimento, Francesca è al colmo dell’eccitazione e per lenire le sofferenze della sua fichetta, gira la cinta in modo da avere una mano davanti ed una dietro ed in quel modo inizia a masturbarsi.
‘Vedo con dispiacere che non sai obbedire, schiava! Per questo sarai punita’. Prendetela’
Sara e Lina entrano nella gabbia, la fanno uscire, la mettono in ginocchio con le gambe leggermente divaricate e fissano le caviglie per terra con delle cinghie di cuoio, le liberano le mani e fissano ugualmente per terra le braccia; poi Lina incomincia a baciarla in bocca, a leccarle in viso, mentre Sara sapientemente le lecca la fica ed il culo. Giuliana va verso Argo, incomincia ad accarezzargli il pelo sul dorso, lo fa distendere per accarezzargli la pancia, quando Argo si rilassa, incomincia ad accarezzargli le palle, ricoperte di folto e morbido pelo, poi più avanti verso il cazzo, ancora morbidissimo anche lui ricoperto di morbido e caldo pelo, quelle carezze eccitano Giuliana che con la mano libera si titilla il clitoride e con la lingua si lecca voluttuosamente le labbra, ed ancor di più Argo che incomincia a far uscire il suo grosso cazzo rosso; ad un cenno, Lina lascia la bocca di Francesca per andare a leccare con la punta della lingua il cazzo di Argo, per poi prenderlo tutto in bocca e spompinarlo a dovere, Giuliana lascia il cane alle cure di Lina, si distende a gambe aperte davanti ad Argo, il cane prima le annusa la fica, poi con la sua lunga lingua incomincia a leccarle le cosce, umide del dolce nettare uscito dalla fica, man mano che il liquido finisce, Argo avanza fino a raggiungere la fica, che con la grossa lingua lecca cercando anche di leccarne l’interno, mandando in visibilio Giuliana:
‘ Così ‘. lecca! Mio bel cagnone, nessuno ha una lingua come la tua’nessuno riesce a leccare contemporaneamente fica e culo’
Ad un cenno le due smettono, facendo lamentare il cane con lunghi ululati, Lina lo prende per il collare e lo porta da Francesca, mentre Giuliana le si pone davanti. Il cane annusa la fica introducendo tra le chiappe il suo naso freddo, facendole provare brividi di godimento, poi si scosta tira fuori la lingua ed incomincia a leccare il solco della fica e il culo.
‘ No padrona ti prego, no’.. no”no’ i no diventano sempre più fievoli perché la leccata di quella lingua straordinaria incomincia a far effetto. Lina stacca a fatica il cane dalla fica, lo fa salire sopra Francesca, che sente la folta e calda peluria sulla schiena, nelle orecchie l’ansimare eccitato dell’animale e sul collo la lingua umida a ciondoloni. Giuliana le si avvicina e le ordina:
‘ Puttana! Leccami la fica, leccala bene, altrimenti ti punisco’
Francesca eccitatissima da quel pelo, da quel cazzo che le sbatteva sulle chiappe, allunga la lingua ed incomincia a leccare;
‘ Non sei molto eccitata! Non ci metti passione!’ Sentenziò Giuliana ‘Ora ci penso io’
un cenno e Lina prende il cazzo di Argo e lo punta decisamente verso la fica di Francesca, Argo incomincia a stantuffare ad un ritmo frenetico, come solo loro sanno fare, la schiena si incurva e si abbassa, ed il contatto, con quel morbido e caldo pelo, va e viene, Francesca arrapatissima leccava la fica allo stesso ritmo e ciucciava tutto quello che le capitava a tiro:
‘Ecco’brava’.! Hai finalmente capito come si lecca la fica’! infilami la lingua dentro’..’
Argo spossato, ingrossando il cazzo a dismisura viene copiosamente, lasciando Francesca con la fica grondante sperma e suoi umori e la pancia che sussulta per gli orgasmi avuti.
Giuliana si alza, va verso i suoi due cazzi che pazientemente l’ attendono, li prende e se li fa crescere uno per mano, si accovaccia ed incomincia a succhiarli prima uno e poi l’altro, si alza si mette a pecorina e comincia a spompinare il cazzo a Marco, mentre Luca cerca di infilarglielo nella fica ma non ci riesce, perché ha le mani legate e Giuliana eccitata da quel cazzo in bocca non riesce a stare ferma. Sara si avvicina, prende il cazzo in bocca, lo insaliva, lecca la fica di Giuliana, lo prende in mano e lo dirige verso la fica di Giuliana, che con un cazzo in fica ed uno in gola incomincia a dimenarsi e godere, Sara le lecca il buco nero, e Lina si accovaccia sotto per succhiarle il clitoride ed i seni.
‘ Si così! Schiavi, fate godere la vostra padrona, più svelti’ di più’!’
Giuliana si dimena sempre di più finché caldi fiotti di sborra le riempirono la fica e la bocca.
Entro nella stanza, tutto nudo, con il cazzo tiratissimo, mi accomodo su una sedia, Giuliana prende un piattino nero e ci sputa la sborra che aveva in bocca, poi lo pone per terra davanti al viso di Francesca, poi mettendo la pianta dello stivale sulla nuca la spinge verso il piattino
‘ Mangia! Lecca tutto, lo so che ti piace, troia!’
Francesca ubbidiente, lecca tutto lasciando il piattino pulito. Giuliana toglie il piede ed ordina ‘Vestitela’ e si mette a cavalcioni sopra di me, prende il mio cazzo e in un colpo solo lo inghiotte nella sua calda fichetta, dimenandosi incomincia a leccarmi la lingua, le labbra il viso, intanto le ragazze hanno liberato i ragazzi e Francesca alla quale applicano un godimichè
‘ Schiava il gioco lo conosci! Attappami il buco libero’
Francesca non se lo fa ripetere, l’abbraccia alle spalle, le bacia il collo, appizza il fallo nel buco del culo e
‘ Padrona i tuoi ordini sono legge per me, anche i più perversi e sarò sempre felice di ubbidirti’
così dicendo delicatamente le spinge in culo il suo fallo di gomma; intanto i ragazzi si mettono di fianco a me, con i cazzi in mano, vicino al viso delle due donne, si masturbano lentamente, é un invito troppo sfacciato e le due non sanno resistere e lo prendono in bocca, i due accarezzano loro i capelli imprimendo il ritmo alla pompa, a quel punto Lina e Sara si gettano nella mischia e con le loro lingue spaziano sui corpi di Giuliana, Francesca e mio, Giuliana con tre cazzi duri che le si muovono dentro, saltella e mugola come un ossessa, poi si distende ed abbraccia il culo di Matteo attirandolo a se in modo che il suo cazzo le arrivi giù in gola, le due sbrodolano miele come due fontane, Lina e Sara con le lingue lo leccano tutto, procurando loro piacere su piacere, i due ragazzi sono esausti, non ce la fanno più e sborrano insieme nelle due bocche; Giuliana dopo averlo ben ripulito, si gira, bacia Francesca e le passa la sborrata di Matteo, Francesca la ingoia tutta e con la lingua ripulisce il viso, gli angoli della bocca e la lingua di Giuliana ancora sporchi di sperma.
Quella vista mi manda in visibilio, stringendo forte i due corpi, con una sborrata bollente riempio la fica di Giuliana, che come scottata ha un sobbalzo, seguito poi dagli spasmi del godimento.
Ripuliti e vestiti, accomiatiamo la nostra ospite, ma Francesca si getta ai piedi di Giuliana e baciandoglieli
‘Padrona, hai qualche nuovo ordine per me? Il mio corpo è sempre a disposizione dei tuoi desideri……!’
Oggi è il compleanno di Giuliana, Lei non sa che le sto preparando una festa a sorpresa, per cui questa mattina se n’è andata tranquillamente a fare shopping.
Prima dell’ora di pranzo la sento arrivare, per cui dispongo i ragazzi: Lina sdraiata supina sul divano e Bruna a pecoroni di fianco, si baciano appassionatamente, mentre Luca e Marco le scopano con vigore. Sara e Nadia sul tappeto fanno un bellissimo 69 mentre Matteo e Gianni cercano di tappare i buchi rimasti liberi dalle loro bocche fameliche; io in penombra mi godo la scena.
Giuliana entra in casa e sente i sospiri ed i gridolini di godimento, che inequivocabilmente trasmettono alle sue orecchie quel che sta succedendo nell’altra stanza.
Come una furia apre la stanza, e visto che era vero quello che aveva immaginato, urlò:
‘In questa casa non si può scopare senza il mio permesso!! E soprattutto senza che io ne sia al centro! Avete Capito? Sono io che comando! sono io che devo godere! Altrimenti quella è la porta, prendete i vostri stracci ed andatevene’.’.
I ragazzi fingendosi sorpresi, si alzano, la circondano, la accarezzano, la baciano e la leccano dappertutto e in tutti i modi per farla calmare, ottenuto lo scopo intonano il classico.
‘Tanti Auguri a Te”.
Esco fuori della penombra,
‘ Certo che diventi una furia, se vedi gli altri scopare e tu non ci sei! E comunque vuol dire che la sorpresa è riuscita’
faccio un cenno a Lina e Sara che escono e poco dopo rientrano con una grande torta alla mimosa.
‘ Buon compleanno Amore mio, come vedi al posto delle banali candeline, ci ho messo al centro un bel cazzo di cioccolata, a te spegnerlo nel migliore dei modi’
Giuliana si avvicina con la bocca al cazzo ed incomincia a leccarlo e ciucciarlo consumandolo a poco a poco, poi con la bocca piena di cioccolata, va baciando tutti i ragazzi e le ragazze per farsi perdonare della sfuriata di prima, passandolo loro la cioccolata, che succhiano direttamente dalla sua lingua con avidità. I ragazzi, incominciano ad accarezzarla, a baciarla dappertutto e nel contempo la liberano dagli indumenti, lasciandola completamente nuda, Giuliana passa i seni nudi sulla panna imbrattandoli e poi li porge a Nadia e Bruna per farli ripulire con lingua. Non contenta sale sul tavolo e immerge quel che resta del cazzo di cioccolata nella fica, poi mostrandola piena di cioccolato ai ragazzi
” mangiatela voi la cioccolata, a me non piace….”
Gianni è il primo ad arrivarci con la bocca e sgomita per non farci arrivare gli altri che si devono accontentare di leccarle i seni e la bocca. Finita la cioccolata Giuliana si sdraia nuda sul tavolo ed ordina:
‘ Prendete la torta e spalmatela sopra di me, è il mio compleanno ed io sarò la torta!!!!!’
I ragazzi non se lo fanno ripetere, con le mani incominciano a rompere la torta per spalmarla sul corpo, indugiando parecchio sui seni, nella fica e nel culo, facendole così un ‘dolce’ massaggio, mettono le dita impiastricciate di torta nella bocca di Giuliana e lei le succhia e le ripulisce con avidità, poi rituffano le dita nella torta ed accarezzano la fica ed il buco del culo, vi intrufolano dentro le dita cercando di farci entrare più torta possibile.
‘Ora ripulitela bene con la lingua perché debbo farle vedere il mio regalo’ ordino deciso!
I ragazzi si dispongono tutti intorno a lei e con la lingua incominciano a leccarla mangiando la torta, tutte quelle lingue che la leccano, quelle mani che la accarezzano, che le allargano la fica, il culo, le lingue e le dita che la penetrano per far uscire i pezzettini di torta che con voracità i ragazzi mangiano, incominciano ad ottenere l’effetto che speravo, infatti Giuliana incomincia ad agitarsi e con le mani accarezza tutti quei corpi che la circondano, allisciando cazzi, masturbando clitoridi ed infilando le sue dita nelle fichette accoglienti delle ragazze, ma essendo ormai ripulita, con un cenno faccio allontanare Marco e Matteo che poco dopo ritornano con un pinocchio in legno a grandezza naturale.
‘Cosa vuol dire questo? ‘ dice Giuliana un po’ risentita….
‘Non vuol dire nulla, non vuol dire che sei la solita Pinocchietta, ma che da oggi sei la fata Turchina!!’
‘Alzati, avvicinati, guarda che bel naso lungo ha! Prova a baciarlo’
Giuliana si alza, si avvicina, gli gira intorno, poi incomincia a strusciarsi con il suo corpo sul burattino di legno ed infine prende il naso il bocca e lo succhia e lecca con passione’.. Con somma sorpresa a quel contatto esce un bel cazzo in lattice che lei si affretta a far sparire nella fica, ogni volta che lei spompina il naso, questi si riduce e si ingrossa il cazzo di lattice, mentre quando non viene spompinato, il naso si allunga ed il cazzo si riduce; Con questo sistema Giuliana può controllare la scopata a suo piacimento; Giuliana è completamente avvinchiata al pinocchio, Matteo le si avvicina, le lecca il buco del culo, poi si alza, avvicina la cappella al buco nero e con un colpo di reni lo fa entrare tutto; Giuliana ha un sobbalzo, un rantolo misto di piacere e dolore esce dalla sua bocca, Gianni e Marco invece glielo mettono in mano e la leccano avidamente; Giuliana ama avere un cazzo tra le mani ed incomincia a giocarci fino a spugnettarli con grande dovizia e piacere, Sara si avvicina a me, si inginocchia, mi toglie i calzoni e le mutande e tenendo con due dita la cappella incomincia a leccarmi tutt’intorno l’asta, Nadia toglie le dita di Sara e ci infila la bocca, Luca si sdraia per terra ed a smorza candela si inchiappetta Lina mentre Bruna si accovaccia sopra di lui mettendogli la fica in bocca per farsela leccare………….. cercano tutti di festeggiare al meglio il compleanno della mia Giuliana, che è ormai tutta presa da quel nuovo giocattolo.
Scosto Sara e Nadia ed esco dalla stanza per farne ritorno poco dopo con una ragazza, mulatta, che tengo per mano mi avvicino a Giuliana giusto in tempo per vedere Matteo che le sborra sopra le chiappe e Gianni e Marco sui seni, e subito le quattro donne con la lingua si affrettano a ripulirla tutta.
‘Questo è un altro regalo per te, è Valentina, una ragazza molto timida, sicuramente vergine, ma è mia ed io la regalo a te, ora farà il rito di sottomissione, riconoscendo te come sua padrona’.
Giuliana, ha gli occhi stravolti dal godimento, la pancia che ancora sussulta per l’orgasmo, mi guarda, guarda lei, scansa con un gesto le ragazze si stacca dal pinocchio e si mette di fianco a me, Valentina si inginocchia le bacia i piedi, poi con la lingua sale su lungo le cosce, fino a lambirle la fica, gira con la lingua intorno al triangolo di peli, passa per l’ombelico, poi i capezzoli ed infine gli angoli della bocca, poi guardandola intensamente negli occhi
‘ Sei tu la mia padrona io sono la tua schiava, ogni tuo desiderio è un ordine per me! ‘
e di scatto si inginocchia ai suoi piedi. Mi metto da un lato e mi accomodo su una poltrona per gustarmi gli sviluppi; Giuliana ordina
‘Togliti la camicetta e la gonna’
Valentina obbedisce, muovendosi piano ed accarezzandosi il corpo; Il seno è bello e turgido, sicuramente rifatto, ma chi se ne frega, è sicuramente bello da vedere e toccare; Giuliana le si avvicina, le toglie il reggiseno ed incomincia a palparle il seno, a baciarlo, a succhiarlo, poi scende con la mano anche le chiappe sono belle sode;
‘Girati e togliti le mutande, fammi vedere il culo!’
Valentina obbedisce, si gira e con lentezza esasperante fa scivolare il perizoma a terra, Giuliana si avvicina ed incomincia ad accarezzare quel bel culo, a schiaffeggiarlo, fino a farlo arrossare, poi per donarle un po’ di refrigerio inizia a leccarle le natiche, le allarga con le mani e con la punta della lingua si intrufola nel buco nero, poi presa dall’eccitazione allunga le mani per toccarle finalmente la fica’. Sorpresa!!!!!!!! La fica non c’è al suo posto un bel cazzone vero di almeno 30 cm. Giuliana quasi di forza la fa girare per bearsi di quel cazzo che aveva appena sentito con la mano; non è una donna, ma un magnifico trans e per di più super dotato. Giuliana ha davanti a gli occhi quel cazzone vibrante, la grandissima pompinara che è in lei si risveglia, non resiste e con la lingua aperta parte dalle palle e molto lentamente va in su fino ad arrivare alla cappella, da dei colpetti di lingua sulla punta, e sul filetto, poi la lecca avidamente come fosse un gustoso gelato e di scatto lo ingoia tutto fino ad arrivare con le labbra a lambire l’attaccatura e le palle, Valentina emette un ululato di godimento, Giuliana con le mani le accarezza i glutei abbracciandola, le titilla il buco nero e ci infila le dita dentro mandandole avanti ed indietro, Valentina risponde alle carezze muovendo il bacino per imprimere il movimento al cazzo come fosse una scopata nella bocca e le accarezza le orecchie, la nuca ed i seni, Io mi sdraio sotto di lei e tenendo il cazzo in mano l’appizzo nel buco del culo, Giuliana lo sente e piano piano se lo fa scivolare tutto dentro, è in estasi e non vorrebbe mai staccarsi da quel cazzone che ha in bocca, che agita e succhia voracemente pregustandosi già la calda sborrata in gola, mentre mugola e si agita con il bacino sopra il mio cazzo
“mio bel cazzone, sei tutto mio! vienimi in bocca, fammi affogare con la tua sborra….e tu Cì riempimi il culo!!”
Devo intervenire, levo dolcemente il cazzo dal culo, mi alzo, la prendo per le spalle e quasi con violenza la stacco dal cazzone che ha in bocca, poi la faccio allungare sul divano, vado da Valentina, la prendo per mano e la conduco da Giuliana; mi abbasso ed incomincio a leccarle la fica, che è bagnatissima ed i suoi umori dolci ristorano la mia gola riarsa, Valentina con la mano si masturba il cazzo e guarda con occhi pieni di desiderio Giuliana, dopo aver allungato la lingua il più possibile dentro la fica, mi scanso metto una mano sul culo di Valentina e la spingo dolcemente verso Giuliana che la aspetta a cosce spalancate mentre con una mano si allarga le grandi labbra, con l’indice ed il medio dell’altra si masturba il clitoride. Valentina si sdraia sopra di lei, strusciando i propri capezzoli su quelli di Giuliana, con il cazzo in mano fa andare la cappella su e giù tra le grandi labbra intervallando colpetti al clitoride, finché Giuliana non potendone più dal desiderio urla
” mettimelo dentro! rompimi la fica! riempimi tutta, che aspetti stronza! vuoi farmi morire di desiderio?”
con un colpo deciso entra ed incomincia a stantuffare Giuliana, baciandola sulla bocca e abbracciandola, i capezzoli delle due donne premono uno contro l’altro procurando loro ulteriore eccitazione e piacere,
‘ Cì, è bellissimo essere scopata da una donna con un cazzo vero…e così grosso…mi sento squassare tutte le pareti della fica…. è stupendo e mi sa sentire ancor più troia di quello che sono!!’
così dicendo si agitava sotto Valentina rispondendo colpo su colpo e facendo sparire quell’enorme cazzone nella sua fichetta.
Mi avvicino, allargo le chiappe a Valentina ed incomincio a leccarle il buco del culo, poi scendo per leccare il culo di Giuliana, che con voce resa roca dal godimento rantola
‘Madonna Cì, non mi sono mai sentita così puttana ed il merito è tutto tuo e del tuo regalo, sto godendo come una troia, mi piace da morire!!! anzi sono la tua troia… la tua puttana la tua schiava, la tua geisha, e vorrei godere così con te, per tutta la vita!!!’
Mi alzo dai leccamenti, allargo le chiappe a Valentina e con un colpo secco glielo metto nel culo, Giuliana allarga al massimo le cosce e poi con le stesse si avvinghia ai nostri corpi, chiamo i ragazzi ‘ Venite! a partecipare anche voi” Si avvicinano, ci circondano e con i cazzi in mano si avvicinano alle due donne, che per un attimo smettono di baciarsi per leccare e succhiare i due cazzi e far godere con le mani gli altri due, l’ammucchiata eccita anche loro che velocemente raggiungono l’orgasmo e sferzate di sborra calda ci investano facendoci sussultare, i ragazzi si allontanano, chiamo le ragazze ‘ Venite a ripulirci con le vostre lingue’
Non riuscirò mai a descrivere quel che hanno fatto con le lingue, ne’ dove sono potute arrivare, so soltanto che mi accorgo di Valentina che sta per sborrare, mi stacco dal suo culo e velocemente poggio il cazzo sulla bocca di Giuliana, così che una sborrata calda le riempie la fica ed una la bocca.
‘Grazie amore mio, è stato il più bel compleanno della mia vita’
così mi ringrazia, mentre mi succhia le ultime gocce di sborra rimaste in canna.
Stavo scopando, quando un infarto mi fa accasciare sopra Giuliana’.. la morte più bella che un uomo possa desiderare”’..

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