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Per caso sull’autobus e poi…

By 22 Maggio 2022No Comments

L’inizio è una storia vera, il seguito no.

Condividere le mie fantasie mi aiuta a scaricare tutta l’energia in eccesso della mia fantasia.
Accetto ogni tipo di consiglio, apportazione o crítica positiva,ho appena iniziato e so che non scrivo affatto bene anche se mi diverte abbastanza da continuare a farlo.

Questo sono io, le mie sensazioni, la mia fantasia.

Buona lettura.

Primo pomeriggio, si stá da dio in
questi giorni di primavera, la cittá si risveglia, ci si veste piú leggeri e i sensi si aguzzano perchè tutti sentono l’esplosione di vita che rappresenta questa stazione… il miglior momento per stare a Bologna.

Salgo sull’autobus, voglio andare al parco fuori cittá, i giardini margherita saranno pieni all’inverosimile, preferisco un po’ piú di verde e meno gente.

salgo e come sempre non c’è posto a sedere, così mi guardo intorno, mi attacco a un palo e mi perdo nei miei pensieri… ci vorrá un po’ per arrivare.

La gente sale e scende alle varie fermate, non ci faccio quasi caso. Guardo fuori e mi perdo tra i miei pensieri fiche sento qualcosa di strano… una sensazione differente sulla mano che mi regge in piedi tra scossoni e curve, un tocco soffice, delicato, a tratti insistente, inaspettato.
mi giro lentamente e rimango di ghiaccio al vederti lì, affianco a me.
Ti ho riconosciuta, guardi fuori anche tu come se non ci fossi ne io ne nessun altro attorno a te, lo sguardo perso che scorre sulle casa che scorrono fuori dal finestrio.
Non ho alcun dubbio che anche tu mi hai riconosciuta perchè sento di nuovo il tuo seno che sfiora e poi preme sul il dorso della mia mano.

non so quando sei salita, non mi importa, con l’erezione che sento che sta crescendo penso solo: che fare adesso?

Mi godo il contatto,chiudo gli occhi e mi concentro: è morbido, dolce, sento il capezzolo duro che si carica di energia strusciando sul dorso della mia mano.

L’erezione diventa importante e visibile, cerco di dissimulare, incrocio le gambe e finalmente ti guardo e trovo il tuo sguardo che mi osserva divertita con un sorriso malizioso. Mi sento avvampare la faccia e sorrido.
Ti rigiri verso fuori e ti appoggi completamente sulla mia mano, quasi me ne vengo al momento. È troppo eccitante: il posto, la gente attorno, l’erezione da nascondere, è troppo….

chiudo gli occhi di nuovo e mi godo il contatto, una delizia…

l’autobus si ferma di nuovo, ė arrivata la fermata del parco, ma resto sconvolto quando vedo che ti separi e fai per scendere per conto tuo, come se mi avessi letto la mente.
A volte il destino è un grande amico!!
Mi metto dietro di te e mentre aspettiamo che apra le porte faccio per appoggiarmi ma tu giri leggermente la testa, mi vedi con la coda dell’occhio e ti tiri indietro così che puoi sentire il bozzo che porto lì sotto che si finisce per incastrarsi nel tuo morbido culo.

ti strusci un po’, voluttuosa, si aprono le porte e scendi con un salto. Mi manca il respiro ma non posso perdere il momento quindi scendo anche io e ti seguo.
Cammino 10 passi dietro di te, la situazione è folle ma non voglio precipitarmi, se non mi inviti non insisteró perché davvero non posso neanche immaginare cosa ti stia passando per la testa.

arriviamo all’entrata del parco, controlli con la coda dell’occhio che stia ancora lì a seguirti ti incammini per un sentiero, il sole riscalda e si stá da dio, ti osservo con una magliettina lilla con le maniche larghe, i capelli sciolti, quel culo che mi balla davanti mentre fa svolazzare una gonna leggera che con le sue pieghe finisce sopra il ginochio e quelle gambe che sembrano volare e non camminare, so che anche tu sei eccitata e la mia mente vola tra le fantasie più folli che abbai mai immaginato.
Finalmente giri e entriamo in una zona che sembra un labirinto che si snoda tra cespugli molto alti, ogni tanto c’ è una panchina, ma continui come se cercassi qualcosa. Seguirti è sempre più difficile, a volte ti perdo e mi dispero ma trovi il modo di farti vedere o sentire per guidarmi sempre più vicino a te.
Il desiderio cresce.

Ti fermi di botto e io, con tutti i pensieri che mi frullano per la testa, quasi non faccio in tempo e mi fermo giusto a pochi centimetri da te. Respiriamo profondamente e all’unisono, ituoi occhi fissi nei miei, i nostri visi quasi a contatto…. sorridi maliziosa.

non resisto più, è davvero troppo: ti stringo a me e iniziamo a baciarci appassionatamente, lingue che si intrecciano, piccoli rivoli di saliva che scivolano mentre ti lecco il collo…. sensazioni deliziose delle tue mani che ricorrono il mio corpo e le mie che accarezzano la tua schiena cercando la pelle sotto la maglietta… Quella pelle liscia e sensibile..

mi stringi le natiche, con forza, con desiderio, mentre continui a strusciarti per sentire l’erezione che mi sta facendo diventare matto. Diventi sempre più audace e inizi a controllare con le dita quella fantastica e dolorosa erezione che ormai mi fa un male cane.
Sospiro e sento che armeggi con il primo bottone, e nel mentre io mi faccio coraggio e con le mani sotto la tua maglietta sgancio il reggiseno ma nel mentre il secondo… terzo e quarto bottone volano. Sospiro. Vorrei fermarti e sentire le tue tette tra le mani ma non mi dai il tempo, ti inchini davanti a me e con tutte e due le mani mi abbassi pantaloni e boxer insieme: il mio uccello rimbalza fiero e baldanzoso davanti ai tuoi occhi….

lo accarezzi un po’ con tutte e due le mani e inizi a leccarlo e poi a succhiarlo lentamente ma con forza. Sento tutto quello che fai con la lingua mentre che con una mano mi accarezzi le palle… È delirante….. favoloso… ti guardo e vedo i tuoi occhi enormi che mi fissano da laggiú.

irresistibile!!!!!
Ti sollevi la maglietta, adori che ti desiderino senza limiti! e posso vedere finalmente affiorare la sotto i tuoi seni enormi, te li stringi con le mani e mi fai venir voglia di buttarmi addosso a te e di prenderti immediatamente.

mi appoggio all’albero che ho giusto dietro, ti sollevi un po’ e metti il mio uccello tra le tue tette… sai come viziarmi!

deliro, è incredibile… ogni volta che la punta affiora tra le tette lo lecchi o lo succhi un po’….

mi godo ogni istante peró non ti daró la soddisfazione di farmi venire così, non ancora per lo meno; a malincuore ma con sempre più voglia di te mi raddrizzo, ti accarezzo la testa e ti separo da me, ti faccio alzare, riprendo i pantaloni dalle ginocchia per poter fare 4 passi e arrivare alla panchina li affianco.
Fai per sederti, pensando forse che voglio che continui quello che stavi facendo ma ti fermo, ti prendo per la vita, ti bacio con ancora piú passione di prima poi ti giro e spingo la schiena così ti pieghi a 90, appoggiando le ginocchia alla panchina.
Ti sollevo lentamente la gonna e mi godo la vista del tuo culo e delle mutandine che giá hanno una enorme macchia scura di succo di piacere.
Prendo con le dita l’elastico e le abbasso fino alle ginocchia ma cambio idea, te le tolgo, inebrio i miei sensi con il loro profumo e me lemetto in tasca.
Sono in piedi dietro di te e con la mano destra ti accarezzo, dolce e bagnata come sei, molto bagnata, tanto che non posso attendere oltre.
Me lo prendo con una mano lo uso per accarezzarti ben bene, bagnarlo e… spingo.
gemi al primo colpo e spingi verso di me per farlo arrivare ancora più in fondo, giri la testa e mi guardi… mi sciolgo dentro con quegli occhioni…. e inzio a andare avanti e indietro molto forte

i gemiti che escono dalla tua bocca sono inequivocabili, sono sensazioni bestiali, sempre piú forti e sempre piú forte entro e esco dentro di te.
Agiti la testa, sospiri, mugoli, agiti le anche e inizi a tremare, sembra che ti vengano meno le forze alle gambe… stai venendo e ora sei tu che spingi, su e giú, ti agiti come una possessa, delirante… tifermi, un altro colpo veloce, secco. Un altro ancora e sento come la tua figa pulsa su di me e un rivoletto caldo e umido scivola sul mio uccello fino a gocciolare per terra.

sollevi la schiena, esco da te ti giri mi prendi per il collo e mi divori la bocca voluttuosa come non mai, mi fai girare e mi siendi sulla panchina, ti guardi attorno, non si vede ne si sente nessuno allora ti siedi sulle mie gambe ti avvicini me lo accarezzi un po’ e te lo rimetti dentro ho le tue tette sulla faccia e mi tolgono il fiato.
Sono in paradiso, se morissi ora lo farei talmente felice che non mi importerebbe.
Una mano su ognuna mentre sfrego la faccia, lecco, bacio, mordo, torturo quei capezzoli con gusto e passione mentre ti muovi su di me… sento i tuoi umori che colano, il tuo clitoride che sfrega sulla mia pancia, lo posso sentire distintamente e il mio cazzo dentro di te che usi per darti piacere mentre mi fai impazzire.

con una mano allora ti accarezzo le spalle, l’altra non puó lasciare quelle tette impressionantemente sensibili e la metto sotto la gonna per sentire quelle natiche che mi impnotizzavano mentre camminavo.
Dure, con una pelle liscia e invitante ti accarezzo e seguo il tuo ritmo non troppo veloce, ma mi sento mentre entro e esco senza respiro.

trovo quella umiditá e accarezzo l’altro buchetto, rilassato, morbido, invitante, scivoloso e palpitante come tutto il tuo corpo… provo a infilarci un dito che entra senza problemi. Ti sento dentro, posso sentire il mio cazzo che si muove dentro di te tolgo il dito lo rimetto dolcemente, ti fermi, mi guardi, fissa e rincominci a muoverti sempre piú veloce mentre le mie dita continuano a entrare e uscire insieme all’uccello.

te ne vieni subito dopo, violentemente.
Quasi me lo stacchi con i colpi che mi dai per sentire quel climax che fa tremare tutto il tuo corpo fino a fermarti, dopo un’ultima penetrazione secca, fino in fondo, fino a sentire le pareti piú profonde della tua fichetta bagnata.
Ti lasci cadere su di me con il tuo respiro affannoso, ancora tremi per l’immenso piacere che ti ha appena sconvolto mente e corpo.
Godo di quel contatto.

Con mia grande sorpresa ti alzi osservando il mio cazzo ancora in tiro che aspetta la sua parte tutto luccicante e bagnato dai tuoi umori di piacere…

Ti giri e ti siedi sulle mie gambe dandomi le spalle e inizi a sfregarti sul mio cazzo tanto la figa come il culo, ti accarezzo le natiche e le stringo per sentirti come prima con le tette. Posso vedere il mio cazzo che scivola in mezzo al tuo culo perfetto e mi sento sempre piú con un piede in paradiso, con l’infarto a portata di mano, ne allunghi una mi accarezzi e… spingi la punta dentro il tuo culo Ti siedi su di me e ti appoggi con la schiena sul mio petto muovendotiavanti e indietro ; allungo una mano e cerco la tua passerina per accarezzarti.
Al primo tocco il tuo corpo salta come una molla ma ti riappoggi a me e continui a muoverti mentre con una mano accarezzi la mia che accarezza il tuo clitoride gonfissimo di voglie!

Te ne vieni immediatamente, l’eccitazione è troppa, sento come i muscoli si tendono e rilasciano vibrando di piacere mentre io non ho avuto proprio il tempo di venirmene.

Ti fermi e ti alzi lentamente, sento l’uccello scivolare fuori dolcemente.

ti inginocchi davanti a me e sollevi la maglietta: te lo rimetti tra le tette facendomi la ‘spagnola’ piú bella della mia vita.

ora mi lascio andare, mi sento libero.

mi tiro sullo schienale e cerco solo di sentire piacere, la delizia scivolosa della tua pelle e quelle tette enormi che vogliono solo farmi godere. Non ci vuole molto e il primo sale fortissimo, ti coglie di sorpresa ma velocemente abbassi la testa e me lo prendi in bocca infilandolo in un solo colpo fino in fondo alla gola mentre palpita e esce tutto il resto accumulato in questa eccitante avventura.
sento come scivola dentro la tua bocca, non mi molli ma non resisto piú, il piacere è talmente forte che vorrei che smettessi ma non riesco a staccarti da me. Mi ritorco mentre sento un piacere che… non posso descrivere con parole.
Continuo ad agitarmi fino a che non mi lasci, me lo prendo tra le mani lo stringo e lo sento come si rilassa mentre ancora palpita e contino a sentire fremiti di piacere. Deliro.

mi guardi con un sorriso che ti attraversa il viso da orecchia a orecchia al quale rispondo con la stessa intensitá.

ti aggiusti la maglietta, rimetti il reggiseno (le tette sono troppo grandi per lasciarle alla vista sotto un unico stato di tela). Ti pulisco gli ultimi segni e tu mi aiuti a sistemare i pantaloni, mi rialzo e… sentiamo dei passi che si avvicinano, ci guardiamo in faccia, vediamo una coppia che cammina mano nella mano verso di noi, ci riguardiamo e scoppiamo in una fragorosa e sguaiata risata…..

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