Skip to main content

MAX

Zia, ma dove sei stata? Il pensiero che fosse stata a scopare con qualcuno mi impadroniva. Non ci credo che sia stata tutto il giorno al mercato con le amiche. Si è vista sicuramente con qualcuno. Poi sempre tutta tirata, anche adesso per andare a cena. Me l’ha fatto tornar duro, la vista della sua schiena, mi ha eccitato, lei mi eccita! Mi faccio una pippa? No mi tengo la voglia, come prima coi dvd porno. Finisco la doccia, mi vesto, metto una camicia bianca, pantaloni e scarpe per cercare di stare al passo con la mia accompagnatrice consapevole che difficilmente sarei mai stato al suo livello.

Esco di camera, lei mi aspetta seduta sul divanetto della veranda sul terrazzo che guarda lo smartphone “wow che bel maschione che esce con me stasera! Stai proprio bene vestito normalmente e non da profugo lo sai?”

“eddai zia che mi fai arrossire”

“non chiamarmi zia! Se lo fai ancora ti lascio a casa solo col frigo pressochè vuoto!”

“ok, Anna. Però davvero, mi metti in imbarazzo se mi dici così, tu sei così elegante. Ci ho pensato un casino su cosa mettermi”

“stai benissimo fidati. Sarò orgogliosissima di uscire con te, davvero!”

Usciamo di casa e saliamo in auto. Le cosce di Anna inevitabilmente scoperte per effetto del vestitino salito dopo che si è accomodata al posto di guida, mi turba

“dove andiamo? Comincio ad avere fame” fingendo indifferenza

“in un locale sulle colline. Cerchiamo di lasciarci l’afa alle spalle, dovrebbe fare un po’ più fresco là. Fanno bene da mangiare e poi se ti va, dopo una certa ora mettono su anche la musica. È tanto che Marco non mi porta a ballare. Mi ci porti tu, o sono troppo vecchia per te?” strizzandomi l’occhio.

“no no assolutamente, con piacere” stava flirtando, ero imbarazzato, imbarazzatissimo.

Lei guida il suo suv da fighessa con gli occhi incollati sulla strada dietro i Rayban blu e io di sottecchi, fingendo di guardare il panorama, girandomi un po’ a destra e soprattutto a sinistra, me la mangio con gli occhi. Le cosce quasi completamente scoperte con l’orlo del vestito appena sotto l’inguine, il busto eretto, ventre piatto, la cintura di sicurezza che si inframmezza fra i seni, andando a tenderle il vestito. Noto che, nonostante avesse il reggiseno si nota il capezzolo che spunta. Che figa! Sono veramente soggiogato dalla sua sensualità, provo una strana sensazione, mai vissuta prima, di smarrimento. Non so proprio cosa fare! Fossi stato con un’altra ci avrei già provato, senza alcuna remora, mi sarei avvicinato e avrei tentato di baciarla, ma lei è la sorella della mia mamma….come faccio!

Arriviamo al ristorante, dopo un discreto tragitto tra strade di collina, che è quasi l’imbrunire.

“è proprio vero qui fa più fresco e poi tira una bell’arietta. Ci siamo tolti dall’afa”

“vedi caro che non dico mai cazzate? Fidati di me, che ho molta esperienza” e mi fa l’occhiolino. Ma ci starà mica provando lei?

(continua)

per commenti: narciso.a@outlook.it

14
4

Leave a Reply