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029 – La famiglia di Suor Maria e la tonaca oltraggiata

By 8 Febbraio 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

I PROTAGONISTI
SUOR MARIA ‘ Maria
PADRE di Maria :Pietro
MADRE di Maria: Luisa
FRATELLI di Maria: Ercole ‘ Massimo – Luca
SORELLE di Maria: Lorenza – Silvia
AMICO DI Maria – Huli

Era domenica e Maria, dopo le performance del giorno precedente, pensò finalmente di potersi rilassare e di riuscire a meditare, pensando al Signore, pregando per chiedere perdono per i suoi bruttissimi peccati. Quella mattina, lei si svegliò e guardò la sveglietta sul comodino da notte e vide che le lancette segnavano le sette e trenta. Decise di alzarsi e di pregare, aprì l’armadio e prese dalla gruccia la sua tonaca monacale, la indossò sul corpo nudo, recuperò dal cassetto del comò il Vangelo e si genuflesse al fianco del letto. Con le mani giunte aprì il Vangelo e scelse la parabola contenuta nel paragrafo ‘IL VANGELO SECONDO LUCA’ . La prima era forse la più indicata a lei , si trattava della parabola della pecorella smarrita che recita ”” Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione. ‘
Suor Maria, concentrata nella fede, meditava sul significato profondo di quanto scritto nel Vangelo e pregando ad alta voce cercava di allontanare da se i peccati della carne, di combattere il desiderio, di ritornare ‘ Una vera sposa di Dio’. Poi si alzò in piedi e prese da uno scomparto nascosto della sua valigia un rametto di salice flessibile e sollevando il vestito, divaricò le gambe e si colpì con il frustino dieci volte la vagina. A ogni colpo lei sobbalzava per il dolore, inizialmente emetteva dei lamenti sordi, poi, a mano a mano che il dolore aumentava i lamenti divenivano più acuti. Al decimo colpo si fermò e posò sul letto lo strumento di punizione. Lasciò cadere la lunga tonaca, che la ricoprì del tutto. Il dolore fra le cosce era insopportabile, si impose di tornare a pregare e si inginocchiò ancora con le mani giunte”
‘Padre nostro che sei nei cieli””.’
Era talmente concentrata che non si accorse che alle sue spalle la porta della camera si era aperta e che erano entrati i suoi fratelli. La videro, genuflessa e meditabonda, con gli occhi chiusi e le mani tese verso l’alto in preghiera. Udirono ancora”’
‘Ave Maria, Piena di grazia il Signore è con te”’
Poi lei, rimanendo inginocchiata si chinò in avanti distendendo il busto sul letto e allungando le mani in avanti come fanno i mussulmani quando pregano. A questo punto Luca gli si avvicinò da dietro e la sollevò per i fianchi facendola appoggiare con il bacino sul bordo del letto, poi le alzò la tunica e le scoprì il magnifico culo bianco latte. Lei si voltò, li vide e subito cercò di divincolarsi, ma Ercole e Massimo le bloccarono le mani sul letto e la tennero ferma. Uno per volta si svestirono e rimasero completamente nudi. Tuii e tre avevano già il cazzo duro e svettante, pronto per penetrare in qualche buco.
A questo punto Luca, le sollevò di nuovo la veste e poi si inginocchiò dietro di lei e””’.

‘Sorellina, o preferisci che ti chiamo Suor Maria? Adesso ti scopiamo tutti e tre, uno dopo l’altro sai?
Sei eccitante con la tunica da suora!!’

E Massimo”’.

‘Suor Maria del cazzo, ora ti facciamo godere, tu intanto prega, se no ti punisco a sculacciate!!!’

Ercole approvò””.

Si bella idea, mentre lo prende la facciamo pregare!!! Uuummmm, eccitantissimoooo’

Luca, le divaricò le gambe e si posizionò con il cazzo sul buco del culo”’..

‘Ehi sorella hai un buco del culo che è sfondato sai??? Te lo sbatto in figa, mi sa che è più stretta!!’

‘Vi prego lasciatemi stare!!! Siete dei depravati!! Non voglio più farmi coinvolgere nelle vostre porcherie!!!’

‘ Toh, prenditi il cazzone in figa e prega, forza prega mentre ti scopo, hai capito???!!’

‘Nooo, non voglio, non voglio!!!’

Luca prese il rametto di salice, che aveva usato prima Maria, e contando, inizio a colpirle la chiappa destra, Uno, due, tre, quattro,’. Prega troiaaaaaa!!!! Cinque, sei, sette, pregaaaa zoccola di merdaaa!!!!
Otto, nove, dieci”.

‘Padre nostro che sei nei cieli”.’

‘Bravaaa, siiii, cosììììì, prega che ti sborro in figaaaa!!!!!’

‘Ummmhhh, Così in cielo, ohh, così in terra, siiiii, dacci oggi il ””’

‘Godi maialina, Suor maialaaaaa!! Ti sborro in figaaaa”..’

‘Nooooo, sei mattooo, noooo, togliloooo, toglilooo!!’

Luca estrasse il cazzo e appena fuori iniziò a eruttare lunghi fiotti di caldo sperma, gli innumerevoli zampilli le riempirono la parte superiore della tunica azzurra con striature che rimasero incollate al tessuto. Altri schizzi colarono sulle chiappe candide e nel solco dei glutei fino a scendere sul buco del culo aperto e filtrarono all’interno della aperta rosetta anale.
Appena Luca si alzò Ercole fu il più svelto a sostituire il fratello che a sua volta lo rimpiazzò a tenere il braccio di Maria. Ercole prima di penetrare la sorella, si sdraiò quasi sulla schiena di quest’ultima e leccò avidamente la sborra ormai tiepida sulla veste e sulla pelle di lei. Poi lui si avvicinò alla bocca della sorella e con dolce fermezza la baciò facendogli penetrare il caldo e denso nettare nel suo cavo orale. Per un po’ le loro lingue si attorcigliarono e si scambiarono la sborra, poi lui si ritrasse e lei tenedo la bocca aperta fece vedere lo sperma che teneva gelosamente depositata sulla lingua tesa, e poi buttando il capo all’indietro la ingoiò tutta assaporandone e degustandone il sapore.

‘E adesso, troietta bella è ora della preghiera!!’

‘Io prego se vuoi, ma tu colpiscimi ancora con il ramo di salice!!! ‘

‘Che maiala che sei!!!!! Cambio chiappa, così poi le hai tutte e due uguali! Toh prendi, prendi, prendiii’ Prega troiaaaaa!!!’

‘Santa Maria, madre di Dio”’.oohhhh, ahhhhhh, ahhhhhhh, ahhhhhh!!!’

Ercole, gettò a terra il rametto di salice e sfilò il cilindro di legno con il pomolo che stava sulla pediera del letto, la parte rotonda era grande all’incirca come una palla da tennis, la prese in mano dalla parte cilindrica e sputò sulla parte sferica poi la appoggiò al buco del culo aperto di Maria e glielo spinse dentro”’

‘Porca, maiala, il mio cazzo in figa e il pomolo del letto nel culoooo!!!’

‘Mi spacchiii, smettilaaaaa, lasciatemi andare, vi pregoooo, siete dei bastardiiii!!!’

Il pomolo era ben piantato nell’ano della giovane suora e lo sfintere si era richiuso attorno alla parte più stretta, lasciandogli dentro solo la grossa palla di legno.
Mentre lei a pecorina semisdraiata sul letto aveva i buchi pieni e si lamentava ad alta voce, fecero capolino dalla porta Huli e papà Pietro. Quando videro la scena, entrarono e si richiusero la porta alle spalle, in sincrono si aprirono i pantaloni, si calarono le mutande e con pochi rapidi gesti rimasero anch’essi completamente nudi. Si avvicinarono al quartetto menandosi il cazzo. Ercole, in quell’istante estrasse il membro e sborrò copiosamente sulle chiappe della sorella, colpendola con il rametto con molta energia””..

‘Troia di una Suora, prenditi la mia sborra, ti fa bene alla pelle, maiala porca!!!!!!! Toh ti frustoooo, siiiiii, ti frustooooo, hai le chiappe viola puttana di merdaaaa, sborrooooooo, uuummmhhhhh”..’

‘Dio mio, quanti cazzi tutti per me!!!’

Luca e Massimo la sollevarono di peso e la buttarono sul letto. Le fu sfilata la tonaca monacale, e nuda come l’aveva fatta mamma fu aiutata a mettersi sopra a Luca che nel frattempo si era sdraiato supino per traverso al letto, Maria si ‘sedette’ sopra al cazzo duro di lui e se lo guidò nel buco del culo, scendendo lentamente fino a quando le sue chiappe si appoggiarono al ventre di Luca. Lei lo guardava in faccia e vedeva l’espressione goduta di lui mentre il suo pene sprofondava nell’intestino della sorella. Huli a questo punto si inginocchiò dietro a Maria e dopo avergli strusciato il gigantesco palo nero fra il solco delle natiche arrossate , appoggiò la cappella contro il cazzo di Luca e spinse verso il basso, il pene scivolò sopra a quello di Luca e si insinuò dentro il buco del culo della donna. Pietro, aggirando il terzetto, salì sul letto e si inginocchiò con le palle sopra al viso di Luca e prendendo Maria per i capelli portò la bocca della ragazza a stretto contatto con la sua cappella. Lei la ingoiò iniziando a pomparlo. Luca, intanto, da sotto, leccava i coglioni a suo padre e lo scopava nel culo con due dita infilate dentro.
Maria aveva due cazzi nel culo e la bocca piena di carne dura e calda. Ora in piedi sul letto al fianco di Pietro vi era Massimo che approfittava della bocca libera di suo padre per farselo spompinare. Ercole con il cazzo ancora gocciolante si mise dietro a Huli e iniziò a strusciargli il cazzo fra le meravigliose chiappe d’ebano. Quando il pene del ragazzo riprese la sua erezione, lo spinse sul foro anale del nero fin quando le grinze del culo si dilatarono e la cappella si fece strada dentro l’intestino di Huli.
La camera era pervasa da voci e mugolii di passione e di piacere intenso. Maria aveva due cazzi nel culo tra cui uno era gigantesco, eppure succhiava il cazzo a Pietro senza lamenti ma con versi di chi gode con la bocca piena. Pietro godeva, per il pompino, per le intense sensazioni che gli dava suo figlio Luca leccandogli i pesanti testicoli e anche per avere modo si spompinare egregiamente l’altro figlio Massimo. Huli era in estasi , inculava Maria, per di più, strusciando sul cazzo di Luca e al tempo stesso era inculato da Ercole che ora avendo trovato il giusto ritmo, sprofondava il suo cazzo nel culo di Huli fino ai coglioni, provocando un cic ciac, dovuto allo sbattere dei testicoli sulle palle del ragazzo di colore.
Maria fu la prima a godere, liberò momentaneamente la bocca dal cazzo di Pietro e””’..

‘Woowwwwww, siiiiiiiiiiii, godooooo, continuateeee, siiiiiiiiii, godoooooooooo, siiiiiiiii, ahhhhhhhhhh, ahhhhhhhggrrrrrr, uuummmmmmmmmm, siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, siiiiiiiiiiiiiii, godo, godo, ahhhhhhh, ahhhhhhh, ahhhhhhhhh, ahhhhhhhh!…………..’

Anche Pietro svuotò per qualche attimo la bocca dal cazzo di Massimo e””’

‘Si tieni la bocca aperta troiaaaaa, che papi ti sborra in boccaaaaa, toh prendilaaaaa, beviiiiii, maialaaaaa, che suora porcaaaaaa, ti piace la sborra eh? Bevi succhiami il cazzo leccaloooooooo,
leccaaaaaaaa, puliscimelo beneeee, siiii, uummmhhhhhhhh’..’

Pietro, riprese immediatamente il cazzo di Massimo in bocca, che eccitatissimo””’.

‘Bravo papi! Ti do la mia sborra adessoooo, pompa, pompa, siiiiii, bravo stringimi i coglioniiiiii, siiiiii, daiiii che te ne do tantaaaaa!!!! Siiiii, sborrrrooooo, uuummmmmmhh, sborrrooooo, mandala giù papi bello, mandala giù bevi il succo di tuo figlioooooooo!!!!……………….’

Intanto Ercole”””

‘Ti riempio il culo bel moretto cazzutoooo!!! Toh Huli, prenditi la mia sborra nel culo, tohhh, uummmhhh, wowwwwww, vengooooo, sborrrooooo, uuummmhhhhhhh”..’

A sua volta Huli”””.

‘Suor Maria, ti sborro nel culo, scusami Suora, scusami ma sei una porca maialaaaaaa, godooooooo, you cum in the assssss, uuummmhhhhhhh, ahhhhhhhh, aaaahhhhhhhhh, yessssssss””’

Maria liberata dal peso di Huli si sfilò dal culo il cazzo di Luca e glielo prese in bocca, lo succhiò per bene e poi si sedette sopra ficcandoselo finalmente nella figa fradicia di umori e iniziò a cavalcarlo. Luca teneva fra il pollice e l’indice i duri capezzoli eretti della sorella e glieli tirava, glieli torceva stringendoglieli con forza”””’..

‘Waaaahhhhwwwwww, siiiiiii, bastardo fammi maleeeeeeee, io godo se mi fai maleeeeeee, siiiiiiiiiii, tutto fino in fondooooo, che bel cazzo che hai Luchino belloooooo!! Dai che godiamo assieme, daiiiii, fottimi sbattimelo dentro, siiiiiiii, muovi il bacinooooo, spingilo tuttoooooo, siiiiii, vengooooooo, si vengoooooooo, strizzami i capezzoliiiiiiiii, godooooo, sono una vaccaaaaaa, siiiiiiiiii, ahhhhhhhh, ahhhhhh””..’

Maria si sfilò dal cazzo di Luca appena in tempo per vedere il primo getto uscire dal meato del pene del fratello, si abbassò immediatamente e lo ingoiò al volo. Ingurgitò la grande quantità di sborra che Luca liberava dai coglioni, pareva una fontana, ma, pur respirando a fatica, la mandò giù tutta, fino all’ultima goccia, pulendogli per bene la cappella e mungendolo fino a risucchiargli l’ultima goccia di nettare caldo e filante.

Ora, ansimavano tutti, si sentiva solo il respiro profondo che ognuno emanava, fin quando la situazione si normalizzò e il gruppo di famiglia si rivestì e usci dalla camera. Maria, con indosso la tonaca era la prima della fila, sembrava di vedere una processione con la religiosa in testa e i peccatori dietro. La meta era il bagno, tutti dovevano pisciare e lavarsi, ma Pietro, ebbe una idea, parlottò con i figli maschi e poi si misero a ridere fra di loro. Si avvicinarono a Maria e la sollevarono mettendola dentro la grande vasca da bagno posta centralmente alla camera. Lei si trovò così vestita da suora sdraiata nella vasca e attorno ad essa i cinque maschi, che iniziarono a masturbarsi il cazzo, ci volle un po’ di tempo prima di vederli ancora eretti, ma data la giovane età, il miracolo avvenne e Maria fu circondata dai cazzi svettanti e duri. E’ il caso di dirlo, tutto avvenne in un silenzio ‘religioso’ le schizzate avvennero una dopo l’altra e imbrattarono la veste della giovane suora. Macchie biancastre e dense colpirono la stoffa azzurra e si aprirono mischiandosi e provocando ampie chiazze di sborra. Maria li guardava esterrefatta e cercava di ripulire il vestito e contemporaneamente di proteggersi il viso dalle colate di sperma. Ma il compito era arduo, la pulizia era impossibile, anzi più cercava di pulire e più le chiazze si dilatavano e si espandevano sulla stoffa. Il suo viso e i capelli erano pieni di sborra che gli colava giù sugli occhi, era una maschera di sperma. Luca si chinò e iniziò a raccogliere il nettare filante e lo porse alla bocca di Maria, lei inizialmente tenne la bocca chiusa, ma le sue labbra furono quasi violentate dalle dita di tutti gli altri che imitando Luca le infilavano a forza la sborra in bocca. Quando fu ripulita alla bene meglio, lei volle alzarsi per lavarsi, ma ancora una volta, vide suo padre, i suoi fratelli e Huli, ridacchiare e dopo pochi secondi si rimisero attorno alla vasca. La pioggia dorata arrivò sul viso e sulla veste di Maria, le vesciche strapiene dei maschi si liberarono finalmente del loro contenuto e i getti potenti e abbondanti si riversarono su di lei e la inzupparono per bene. Alla fine, tutti si sgocciolarono il cazzo, svuotando il canale urinario delle ultime gocce di piscio caldo e odoroso.
Quando lei si sollevò dalla vasca, l’abito da monaca era fradicio e completamente macchiato di sborra. Era diventato pesante e fu difficile per lei toglierselo. Quando riuscì faticosamente a sfilarlo lei lo lanciò a terra, liberandosi anche e forse in modo definitivo, del significato che quell’abito conteneva dentro di se, fra le fibre della sua stoffa di colore azzurro.
Risero tutti e tutti si abbracciarono, tenendo e stringendo fra di loro, Suor Maria, anzi forse la ex Suor Maria. Ma era proprio così oppure la ragazza aveva ancora dentro di se, nel suo cuore, nella sua anima, la Fede verso Dio?

A pranzo Luisa, vide che i figli, Huli e anche Pietro e Maria avevano il viso sbattuto, come se fossero andati a letto al mattino. Domandò loro cosa fosse successo e finalmente Pietro, ammiccando, raccontò cosa era successo in camera di Maria. Poi qualcuno spiegò anche ciò che si era svolto nella camera da bagno. Non ci furono proteste o ramanzine da parte di mamma Luisa, ma lei manifestò il rammarico per non esserci stata. Anche le sorelle Lorenza e Silvia si lamentarono con i maschi per non averle coinvolte in quella che era stata un bellissima orgia incestuosa.
I maschi, si dissero dispiaciuti e promisero che la prossima volta, eh si, ci sarebbe stata sicuramente una prossima volta, loro avrebbero tenuto conto che se gioco doveva essere o lo era per tutti o non lo era per nessuno.
Dopo questa promessa, alla quale aderì pure Maria, ci fu un abbraccio, quasi di riappacificazione e Maria pianse di gioia, e li ringraziò tutti, per avergli fatto aprire gli occhi e per averla riportata ai veri significati della vita. Tra i quali significati, vi erano i rapporti sessuali, più o meno trasgressivi, ma assolutamente per nulla peccaminosi. Lei era davvero convinta di questo? Vedremo nelle prossime settimane se lei si sentirà di affrontare quello che fin ora aveva considerato solo ed esclusivamente ‘peccato’

”Ma il peccato, in fondo, in fondo, esiste davvero? Oppure è una invenzione dei religiosi, di qualsiasi razza ed etnie siano, al solo scopo di dominare il popolo e di fomentare guerre, in nome di un Dio, magari inesistente, al quale sono stati dati i nomi più disparati, a seconda delle razze, dai paesi e dal tempo in cui dicono siano vissuti. E’ come la storia degli extraterrestri, dicono molto più evoluti di noi, ma al tempo stesso, mai capaci di dire: Siamo qua, ci presentiamo, noi siamo di Marte o di Venere o di qualche cazzo di posto nell’universo!!!!
E’ forse riduttivo parlare del mondo, come se tutto fosse solo legato con il doppio filo al sesso, ma forse, il mondo, vive e si mantiene negli anni, per un solo motivo, l’attrazione sessuale!!
Avete mai pensato, se non esistesse il sesso, dell’uomo, inteso come genere umano, cosa ne sarebbe?
Gli animali stessi, sarebbero estinti da migliaia di anni. Quindi cara Suor Maria, pensa al cazzo e alla figa, che alla religione ci facciamo pensare ai preti!”

Buon sesso a tutti Ombrachecammina

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