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03 – Dolcemela: Inizia il gioco.

By 19 Maggio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Quel giorno me ne andai molto presto, il lavoro mi chiamava, a Dolcemela mi fermò all’alba per essere baciata lungamente, il suo corpo emanava un profumo di sesso e le sue labbra erano calde e ammorbidite dal sonno.
Arrivai alla stazione con gli occhi ancora socchiusi dal sonno e mentre sorseggiavo un caff&egrave con già in bocca il desiderio della prima sigaretta il mio cellulare suonò, segnalandomi un messaggino in arrivo. Lo aprii mezzo addormentato e mi balenò a gli occhi una foto. Il ventre di Dolcemela era nudo, si vedeva la curva della sua intimità glabra e una mano che si perdeva nel suo sesso. Ebbi un balzo al cuore e i miei pantaloni si gonfiarono istantaneamente; Dolcemela era eccitata e mi passava il suo desiderio’..Ma per chi?
La foto seguente era più esplicita, le dita erano diventate due e il suo sesso era visibilmente bagnato; questa volta l’immagine era accompagnata da una didascalia: ‘Amore oggi ho una gran voglia di farmi scopare’.
Il mio sesso sussultò ulteriormente e mi imbarazzai per la chiara situazione d’eccitazione in cui mi trovavo pubblicamente.
Le terza foto fu devastante per me e la mia integrità: le labbra socchiuse succhiavano un dito e con tutta la mano mi mostrava le corna’. Per bloccare la eiaculazione che mi stava cogliendo in mezzo al bar dovetti far ricorso a tutto il mio controllo. Ma i messaggi non erano finiti, di li a breve arrivò un ultimo messaggio: ‘ Ti sei eccitato, mi diverto tantissimo a sapere che il tuo sesso spasima per me, sei il mio adorato’.’.
Presi il treno per un attimo e passai le poche ore del viaggio con il cuore pieno di lussuria e il sesso perennemente eccitato.
Ci eravamo chiaramente scritti e parlati ancora, la desideravo perdutamente e la distanza acuiva il mio desiderio. Le chiacchiere si erano susseguite e avevano in parte seppellito i miei pensieri e i miei desideri.
Ma nella mia mente una domanda rimaneva ben scolpita: Perché Dolcemela era così eccitata? Cosa sarebbe successo oggi?
Durante le ore seguenti tutte le parole che si spendevano a lavoro erano per me di una leggerezza assoluta fino a quando non arrivo un altro messaggio; me ne andai al bagno per poter guardare il cellulare, lo tirai fuori dalla tasca con estrema lentezza gustandomi ogni momento.
L’immagine che mi si presento davanti a gli occhi era mozzafiato: Dolcemela era in piedi davanti allo specchio ai piedi portava delle scarpe altissime rosse e lucide, le gambe erano fasciate da dei jeans aderenti e il tutto era completato da una camicia bianca, notevolmente scollata dalla quale faceva capolino un push up rosso merlato. La bocca era rossa e sfavillante, sugli occhi portava i suoi grandi occhiali neri. La didascalia era esplicita: ‘ Amore ti ricordi Francesco, quello del cinema?’
Scrissi subito la risposta: ‘ E come potrei dimenticarlo’.’
Il messaggio seguente arrivò in un attimo: ‘ Ti piacerebbe se ci andassi a prendere un caff&egrave oggi e magari’..’.
La risposta che scrissi stupì anche me: ‘ Certo amore, vai e divertiti’.
A malincuore dovetti tornare a lavorare, la riunione mi sembrò interminabile e il ricordo &egrave offuscato dalle fantasie che affollavano la mia mente.
Un turbinio di immagini mi attanagliava lo stomaco e l’eccitazione era visibile nel mio sguardo.
Quando potei allontanarmi dal luogo di lavoro dolcemela non rispose subito ai miei messaggi’.. Mi recai al treno, eccitato e felice, questo gioco ci divertiva e ci eccitava, mi sentivo legato a lei più che mai e il mio desiderio nei suoi confronti aveva raggiunto le stelle.
Mentre avevo in mano la mia giacca di panno nero e cercavo il mio posto sul treno senti squillare il cellulare, mi misi a sedere e mi allentai la cravatta, presi il cellulare e risposi, era Dolcemela.
‘Amore ti volevo chiedere una cosa, mi trovo qua con Francesco, sai &egrave simpaticissimo, mi ha offerto un caff&egrave e abbiamo parlato allungo’.
E io ‘ E poi che avete fatto’. Dolcemela rispose: ‘ Ti racconto tutto quando torni, ma vorrei chiederti se posso baciarlo’.
In pochi secondi mi accorsi che tra le mie gambe era nata un’erezione pazzesca e che la ragazza di davanti a me mi guardava divertita, mi alzai e raggiunsi il tramezzo tra i vagoni del treno e dissi a Dolcemela: ‘ Certo che puoi, ma qualsiasi cosa che farai voglio che tu mi chieda il permesso e mi mandi delle foto descrittive’. E lei: ‘Certo amore’ ed attaccò.
Me ne andai nel vagone ristorante e ordinai una birra, mi sedetti con il viso rivolto verso il finestrino e mentre vedevo correre davanti a me, boschi e colline, sentivo il mio sangue ardermi nelle vene, desideravo Dolcemela con tutto me stesso’.. Mentre la mia mente vagava arrivò un altro messaggio:
‘Che bacio mozzafiato, sono tutta bagnata”gli ho posato una mano sui pantaloni e ho sentito che la sotto ha un pisello grandissimo, mi ha leccato il seno”. Adesso vorrebbe aprirmi i pantaloni posso?’.
E io quasi meccanicamente risposi: ‘Si’.
Di li a poco arrivò un’immagine in cui si vedeva dolcemela seduta in una macchina con i pantaloni abbassati fino alle caviglie, si era spostata le mutandine e con una mano si carezzava l’intimità.
Dopo pochi secondi arrivò un’altra immagine: raffigurava la vagina di Dolcemela penetrata da due dita (che suppongo fossero di Francesco).
Passarono alcuni minuti, credo di passione e poi arrivò un’altro messaggio: ‘ Francesco a un pisello bellissimo e mi ha fatto godere con le sue dita, posso succhiarlgielo ?’
Successe una cosa inaspettata il cellulare già scarico, si spense. Rimasi tagliato fuori da tutto, a differenza di quello che mi aspettavo non mi agitai minimamente, un sottile senso di desiderio mi permaneva il corpo, mentre bevevo la mia birra il treno si avvicinava alla stazione e di li a poco avrei rivisto Dolcemela.
Quando scesi alla stazione, mi chiusi il bavero della giacca e con calma misurata mi accesi una sigaretta, mi diressi verso la mia moto. Percorsi le strade che dalla stazione mi portavano a casa e notai nel cortile l’auto di Dolcemela, aprii la porta di casa con le chiavi e mi diressi verso la stanza da letto, sentivo dei gemiti provenire dalla camera”
Salii le scale lasciando cadere la giacca sulle scale e vidi Dolcemela distesa sul letto, portava dei tacchi neri altissimi e delle autoreggenti velate con la riga dietro, per il resto era completamente nuda. Stava sul letto distesa e le gambe leggermente inclinate la testa riversa sul cuscino e con entrambe le mani cingeva un fallo di gomma con cui spesso avevamo giocato.
Vedevo sprofondare dentro la sua vagina tutto questo attrezzo dal colore di puffo, rimasi stupito dal fatto, le sue dimensioni erano ragguardevoli e Dolcemela si era sempre rifiutata di infilarselo dentro, adesso invece spariva come dentro delle labbra fameliche.
Mi guardo con la passione negli occhi e mi disse :’Amore il cazzo di Francesco &egrave grosso come questo’.
Non finii nemmeno la frase che io ero nudo e in pochi momenti entrai in lei, era fradicia e la sentivo estremamente larga, mi serro le gambe intorno ai fianchi piantandomi i tacchi nella schiena, flettendo la schiena facilitava la mia penetrazione, mi mordicchiava il collo e quando si avvicino al mio orecchio inizio a parlare :’Quando abbiamo incontrato Francesco al cinema non &egrave stato un caso, &egrave un ragazzo che ho conosciuto su un sito internet e ci siamo subito piaciuti, abbiamo organizzato tutto per farti eccitare e divertirci. Oggi mi ha portato a prendere un caff&egrave e poi a fare un giro in macchina in campagna. Quando ci siamo fermati mi ha baciato, &egrave stato bellissimo, ho sentito crescere nei suoi pantaloni la sua erezione. Devi sapere che &egrave proprio un maialino, prima ha voluto che mi sfilassi i pantaloni e poi ha voluto che restassi in intimo, in pieno giorno in un posto dove ci avrebbero potuto vedere tutti. Mi sono eccitata tantissimo quando una macchina di passaggio ha rallentato per sbirciare cosa facevamo. Poi ha voluto toccarmi, &egrave stato molto delicato e mi ha fatto venire in pochissimi minuti, mi sentivo così eccitata che non ho potuto non sentirlo in bocca. Amore scusami se non ho aspettato che tu mi rispondessi ma dovresti vedere com’&egrave grande e bello. Appena gli ho aperto i pantaloni mi ha spinto il pisello fino in gola e mi ha letteralmente scopata in bocca. All’inizio credevo di svenire, era così grosso che non riuscivo a respirare ma poi mi sono abituata a sentirlo fino in gola. Ad un certo punto mi ha messo entrambe le mani sulla testa e io non ho potuto fare a meno di toccarmi, in pochi secondi ho sentito una serie di schizzi bollenti, ho dovuto ingoiare tutto’. Detto questo mi bacio e in lei sentii il sapore del suo amante. I miei colpi si susseguivano mentre lei a questo punto presa da un’orgasmo mi sussurrò all’orecchio le parole che mi fecero venire :’ E dire che a te non ho mai permesso di venirmi in bocca’.
L’orgasmo fu devastante e rimanemmo abbracciati guardandoci negli occhi, adoravo il suo odore di sesso ed adoravo la sua pelle. Lei mi dava dei piccoli baci sul collo e con le mani mi carezzava la schiena.
Ma le sorprese non erano finite, lei mi guardo e mi disse :’Amore, venerdì prossimo usciamo con Francesco”?’

Eli

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