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053 – Lisa, il diario a luci rosse e l’incesto

By 13 Luglio 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Buongiorno Ombrachecammina,
leggo i tuoi racconti e mi piacciono molto sia per il contenuto, sia per il modo fantastico che hai di scrivere.
Io sono Lisa e oggi ho 46 anni, con mio marito e i miei figli, abbiamo appena terminato un pesantissimo trasloco per cambiare casa. Nella vecchia casa, che era dei miei genitori, un mese fa ho trovato in uno scatolone, il mio diario, era tutto impolverato e le pagine parecchio ingiallite, ma mi sono seduta su una vecchia sedia e mi sono immersa nella lettura. Da giovane, iniziai a scrivere il diario come quasi tutte le ragazze fanno, ma il mio fu un diario particolare. Io, caratterialmente, ho sempre odiato la banalità, le frasi fatte, la monotonia, insomma, per riassumere e tanto per intenderci, non mi piacciono i piatti senza sale e senza pepe. Così quando iniziai a scrivere il diario, volli escludere le ‘cazzate’ tipo: mio padre mi ha comprato un peluche, oppure che bello quel divo alla tv, o ancora le scarpe appena comprate, le feste di compleanno ecc’. Volli vergare le pagine del diario facendone un ‘Diario a luci rosse’. Così, seduta sulla sedia, ho letto e devo dire che mi sono parecchio eccitata, ancora oggi, a leggere le mie avventure normali e speciali, descritte in modo molto particolareggiato. Ti dicevo che amo il contenuto dei tuoi racconti, perché anche io ne sono stata coinvolta in prima persona e devo confessare, che l’incesto, non è poi tutto questo trauma, anzi, in moltissime occasioni, ha rappresentato un valore aggiunto a quanto di buono mi ha trasmesso negli anni la mia meravigliosa famiglia.
Mi sono armata così, di santa pazienza e ho scannerizzato una per una tutte le pagine del mio Diario, che oggi ti trasmetto con e-mail. Puoi farne l’uso che vuoi, ma mi farebbe piacere che tu lo impostassi e lo personalizzassi usando il tuo stile inconfondibile, per renderlo un racconto eccitante e piacevole. Un abbraccio da una tua lettrice affezionata. Ciao e buon lavoro, Lisa

Lunedì 19/03
Caro Diario oggi è Lunedì, il primo giorno della settimana, e voglio iniziare il mio Diario, descrivendomi fisicamente.
Sono Lisa, giovane ragazza, carina, dicono, con un bel corpicino, molto armonioso, con un bel seno di terza misura e soprattutto un culetto piccolo, tondo e sporgente, da far invidia a molte mie amiche e compagne di scuola. Ho pensato di scrivere non le solite stupidaggini infantili ma di mettere nero su bianco tutte quelle che sono e che saranno le mie avventure sessuali. Insomma una specie di ‘Diario a luci rosse’

Martedì 20/03
Credo che un simile diario, avrà parecchie pagine bianche, questa è una di quelle.

Mercoledì 21/03
Idem c.s.

Giovedì 22/03
Nulla

Venerdì 23/03
Nulla

Sabato 24/03
Scrivo, quando è già domenica, difatti, sono le 3 della notte.
Mi sento parecchio agitata, ho il cervello confuso e il corpo che mi trasmette ancora mille piacevoli sensazioni. E’ successa una cosa che non sarebbe dovuta succedere. Con Luca,mio fratello maggiore, ieri sera, insomma poche ore or sono, in assenza del resto della famiglia, seduti e semi sdraiati sul divano, ci siamo messi a guardare un vecchio film in cassetta, noleggiato da Blockbuster. Film intitolato ‘Ultimo tango a Parigi’ con ‘Marlon Brando’ e ‘Maria Schneider’. Molte scene di nudo e poi lui che possiede lei analmente spalmando sul suo buchetto posteriore del burro. Luca ed io abbiamo bevuto parecchio, lui mi versa del whisky e ci aggiunge del ghiaccio e poi fa altrettanto per se stesso. Dopo circa mezzora, mentre guardiamo il film, lui inizia ad accarezzarmi distrattamente le cosce, lasciate abbondantemente scoperte, dalla mia gonna corta e attillata. Non abbiamo capito bene, cosa sia successo di preciso, ma io so di certo che sono eccitatissima e mi accorgo che sotto il pantalone della tuta rossa, che lui indossa, si vede chiaramente la forma del suo pene indurito. Poco per volta, lui fa scivolare la sua mano sull’interno della coscia e sale verso la mia fighetta, mentre io, obnubilata dal whisky, lo lascio fare, rido come una stupida, sento un gran calore, che parte dalle mie parti basse e si propaga fino al cervello, poi ritorna indietro, facendomi bagnare sempre di più la figa. Mi trovo la mano destra a stringere il suo cazzo duro e poi lui, che si abbassa la tuta e le relative mutande, scoprendo così il suo grosso e lungo pene, lo vedo uscire svettante fuori dalla sua stretta prigione e muoversi a scatti, come se fosse dotato di vita propria. Devo ammettere che Luca ha proprio un bel cazzo, con la cappella lucida e violacea, di un bel po’ più larga del fusto, ce l’ha leggermente ricurvo verso l’alto e vedo, dal sul piccolo taglietto, fuoriuscire una goccia di liquido trasparente che gli cola giù. Il mio cervello sempre più annebbiato dall’alcool, mi induce ad aprire, quasi inconsapevolmente, le gambe e lui, che di sicuro sopporta meglio di me i liquori, è lesto a infilarci una mano e a spostarmi le mutandine di pizzo nere, penetrando con estrema facilità tra le labbra della mia vagina, ormai strabagnata ed estremamente lubrificata. Lui si inginocchia fra le mie gambe spalancate e con entrambe le mani, mi sfila il perizoma, quindi, tuffa il suo viso fra le mie cosce e la sua lingua mi apre dolcemente e piacevolmente la mia piccola feritoia, la lecca a lungo nei pressi dell’orifizio vaginale, poi aiutandosi con le dita mi apre per bene le labbra e la punta della sua lingua, mi lambisce lungamente il clitoride. Io sono in estasi e parlo con la voce chiaramente alterata dall’alcool e certamente, anche dall’intenso piacere che provo in quel momento”””’.

‘Luca, eh, eh, non si lecca la figa a tua sorellaaa, eh, eh, eh, porco fratello maialee.’

Lui allora smette di leccarmi e mi prende per i fianchi tirandomi, fin quando la mia vagina è sul bordo del divano, poi il suo cazzo duro contro l’apertura della mia figa e poi la spinta e il suo cazzo che scorre piacevolmente dentro di me. Mi penetra e contemporaneamente mi attira verso di se, io sento il suo grosso cazzo scivolare con un piacevolissimo attrito su tutto il canale vaginale e toccarmi in un punto dove mai nessuno era arrivato. A mente fredda, credo che fosse il famoso punto ‘G’ ma so di certo che il piacere è stato intensissimo e che come mai mi era successo, con gli occhi chiusi vedo le stelline che mi brillano dentro. Mi scopa alla grande il mio fratellone e io interminabilmente vengo, godo, come una puttana, senza freni e senza ritegno””’

‘Luchinooo, continuaaa, che cazzone che haiii, sbattimi forte, siiiii, siiiiii, ti amooooo, siiiii, in fondoooo, siiiiiii, tuttooooo, tuttoooooo, ooohhhhh, vengono, siiiiii, vengooooo, uuàààà, uuuàààà, ahhhhhh, ahhhhhh, ahhhhhh, uuummmhhhh, uuummmhhhh, uuummmhhhh, siiiiiiiiiiiii, sei grandeeeee, sei grandeeee, ohh siiii, siiiii”’..’

‘Che bella troietta, la mia sorellinaa, vuoi che ti sborro dentro e me lo vuoi succhiare???
Rispondimi troietta!!’

Io, con un ultimo barlume di ragione……………

‘No, nooo, non mi venire dentro, no, toglilo, toglilo, sei matto????’

Lo toglie ed io mi sollevo a sedere, lui è in piedi, con la grossa mazza che mi punta come un arma pronta a sparare, lo accolgo a fatica in bocca, e lui me lo sbatte fino in gola, io mi sento soffocare, ma il peggio deve ancora venire””..

‘Toh allora succhialo!!! Bevi porcellina, bevimi tutto il succo dei coglioni, ohhh sborroooo, sborrooo, tohhhh, prendiiii, manda giù maiala, mandala giù bella troia, che sorella zoccola che ho!!!!’

Lui sborra veramente una quantità di sperma incredibile, sono soffocata dalla sua cappella dentro la gola e per di più getti bollenti di lava mi colano dentro lo stomaco. Quando si sfila, io respiro affannosamente e a fatica, aspiro aria come quando si esce dall’acqua dopo una apnea. Lui mi sbatte la cappella sulle labbra aperte, scrollandosi le ultime gocce che gli sono rimaste dentro l’uretra. Ci spogliamo del tutto e andiamo in bagno, ci laviamo e lui mi aiuta a lavarmi la schiena, poi usciamo entrambi da sotto il getto d’acqua tiepida, e lui dolcemente e inaspettatamente mi prende il viso fra le mani e mi bacia con la lingua in bocca stringendomi a sé con energia mascolina. Ci rivestiamo e tanto per cambiare ci beviamo il bicchiere della staffa. Guardiamo l’ora, è già domenica e sono le due e mezza passate.

‘Ciao Lisetta, buonanotte’

‘Ciao Luca, ‘notte’

Domenica 25/03
Per fortuna nulla da segnalare”’

Riletto e riscritto da Ombrachecammina dalle pagine del Diario di Lisa.

Le pagine che ho ricevuto da Lisa sono moltissime e pure molto interessanti ed eccitanti.
Credo che scriverò altri capitoli per i miei lettori.

Ringrazio Lisa B. per avermi fornito le pagine del suo Diario e spero che le sia piaciuto il modo con il quale ho descritto la sua prima settimana

Buon sesso a tutti da Ombrachecammina

Scrivetemi che io di sicuro vi risponderò
e-mail alexlaura2620@libero.it

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