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Racconti Erotici EteroTrio

15 – La più bella scopata della vita.

By 22 Settembre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

La più bella scopata della vita

(Cap. 5 del racconto ‘Una moglie desiderabile e desiderata’ dove vengono riportate alcune avventure sessuali di una affascinante e desiderata mogliettina dalle prime esperienze giovanili a quelle matrimoniali ed extra)

La vita quotidiana procedeva apparentemente come prima; ma solo apparentemente in quanto mia moglie sospese i rapporti sessuali con me concedendomi solo veloci masturbazioni notturne come ricompensa.
Spesso a causa dell’eccessivo lavoro, così mi diceva, rientrava tardi il pomeriggio confidando della presenza dei genitori nella tenuta dei bambini (la baby-sitter veniva solo la mattina).
Salutati i presenti e baciati i figli si ritirava subito in bagno per una prolungata, accurata e purificatrice doccia.
Quindi cena, chiacchere, un po’ di televisione e subito a letto per un sonno profondo fino al mattino successivo (concedendosi raramente a qualche veloce effusione come in precedenza ricordato).
Un giorno mi disse: ‘Questa sera rientro tardi perché siamo stati tutti invitati a cena da un collega pensionando. Non mi aspettare, addormenta i bambini e vai a dormire. Cercherò di non svegliarti al mio rientro’.
Il tono con cui mi espose il programma serale non mi convinse, anzi mi destò qualche sospetto per cui decisi di attenderla sveglio.
Erano quasi le 24 e decisi di distendermi sul letto completamente nudo per vedere se ci fosse stata qualche reazione da parte sua.
Continuando l’attesa cominciai a manipolarmi il pene simulando la sua antica tecnica di masturbazione ma evitando l’eiaculazione per riservarla alla fica della mia adorata moglie.
Ecco che inserisce le chiavi nella serratura ed entra quasi in punta di piedi per non svegliare nessuno quando si accorge che la stavo aspettando sveglio e in costume adamitico.
‘Ti sto aspettando da alcune ore. Vieni qua che voglio scoparti. I miei testicoli, dopo tanti giorni di astinenza, sono gonfi di sperma per te !’ le dissi.
‘Aspetta un attimo che vado a sistemarmi e a lavarmi’.
‘No, ti voglio subito anche se sei sudata ed ubbriaca ! Dopo ci faremo una bella doccia assieme !’
Imbarazzata dalla mia decisa richiesta tentò di resistere ma la strattonai e le sollevai il succinto vestito che si era messo. Alzandole il vestito mi accorsi che non portava le mutandine. Per distogliere la mia attenzione dalla sua nudità mi spinse sul letto montandomi subito sopra predisporsi ad un coito ‘a candela’ che era una delle sue specialità e che mi consentiva di portare alla massima lunghezza il mio pene.
La penetrazione fu immediata. Le mie mani stringevano i suoi seni e i capezzoli appuntiti e duri.
Le sue mani si poggiavano sul mio torace con le cosce aderenti ai miei fianchi.
Lei cominciò a cavalcarmi ma subito notai che dalla fica le scendeva lentamente un rivolo di liquido molto simile allo sperma.
Accortasi di ciò cercò di distrarmi incitandomi e, per inorgoglirmi, mi disse che notava che il fallo era aumentato in lunghezza in quanto lo sentiva arrivare alla bocca dell’utero.
‘Lo sai che oggi ce l’hai più lungo? Stai prendendo qualche preparato medico? Perché sei venuto così rapidamente? lo sento ancora duro!’
In realtà io non ero ancora venuto anche se l’eccitazione era al massimo.
Continuando a cavalcarmi con foga facilitava la discesa e la fuoruscita dello sperma in precedenza ricevuto dal suo Capo con cui era stata a letto tutta la sera.
La visione dello sperma di un altro uomo che fuorusciva dalla vulva della mia signora mi eccitava sempre di più dandomi la forza di resistere alle stimolazioni sempre più veloci di mia moglie, anch’essa al massimo dell’eccitazione e pronta all’ennesimo orgasmo.
Ormai anche la base del pene e i testicoli erano inondati di sperma non mio.
La vagina era talmente lubrificata dall’eccessivo sperma che non riusciva a farmi eiaculare.
Decisi, a questo punto, di far cambiare posizione a P. (l’iniziale del nome della mia signora) sollevandola e facendola mettere a 90 gradi sul letto in modo da penetrarla da dietro; per stringerle la fica e cercare di aumentare lo sfregamento del glande nella vagina le dissi di stringere le gambe che cinsi con le mie.
Cominciai così a stantuffarla da dietro con sempre maggior vigore e velocità.
Lo sperma continuava ad uscire e i testicoli, completamente ricoperti dalla precedente uscita, sbattevano ritmicamente sulle sue cosce trasmettendo l’umore dal mio al suo corpo già intriso di altro sperma; lo stantuffamento sempre più veloce produceva un suono delizioso simile allo sciacquio del membro carnoso, ma duro, dentro la vagina invasa dal liquido gelatinoso dello sperma.
Questo suono delizioso, unito a quello ritmico prodotto dai testicoli che sbattevano sulle cosce, aumentava l’eccitazione di entrambi.
Sulle cosce ben strette della mia consorte scivolava lo sperma in eccesso in precedenza inserito fino a quando mia moglie, ormai spossata della ginnastica sessuale, emise un leggero grido di piacere a dimostrazione che aveva raggiunto l’ennesimo orgasmo.
‘Adesso basta V. (l’iniziale del mio nome) non ce la faccio più’.
‘Come basta, io devo ancora venire !’
Allora lei capì che ogni simulazione sull’origine dello sperma fuoruscito era superflua e si predispose con serenità a ricevere anche il mio che cominciò ad uscire subito dopo con grande forza coronando il raggiungimento dell’orgasmo anche da parte mia.
Rimasi con il pene inserito nella vagina per alcuni minuti in modo che si svuotasse tutto; l’erezione terminò ed il pene si ritrasse spontaneamente con mio disappunto.
Completamente ricoperti di liquido spermatico ci rilassammo sdraiandoci uno sull’altro e ci stringemmo in un abbraccio appassionatissimo e con ripetuti voluttuosi baci.
Allo stremo delle forze l’abbracciai da dietro in modo da stringerle ambedue i seni e i capezzoli ormai rilassati e con il pene ritratto e morbido poggiato sulla piega delle meravigliose natiche ci addormentammo senza commentare l’accaduto .
Al risveglio la mattina dopo ci trovammo come incollati l’un l’altro per l’asciugatura dello sperma che aveva inondato anche gran parte delle lenzuola e, questa volta si, anche alcune zone del materasso.
Dopo averla baciata nuovamente inserendo la lingua nella sua bocca le dissi; ‘Amore è stata la chiavata (ogni tanto qualche parola volgare non guasta) più eccitante e meravigliosa della mia vita che non dimenticherò mai !’
‘Anche per me lo è stato’ rispose con una espressione serena e felice.
‘Se il tuo Capo è capace di farci scopare con tale intensità e di procurarci gli orgasmi che abbiamo avuto questa notte non te lo fare sfuggire ! Sarà il nostro afrodisiaco !’
‘Cercherò di seguire il tuo consiglio ma, ricordati, non mi chiedere mai rapporti contemporanei a tre. Vi accoglierò separatamente; prima lui e poi tu o viceversa. Ma preferisco che sia tu ad integrare il suo sperma con il tuo per cui ti farò entrare sempre dopo la sua eiaculazione che, come vedi, è estremamente abbondante come mi avevano preannunciato’.
‘Adesso come facciamo con il materasso ?’continuò lei.
‘Non ti preoccupare, per il momento lo giriamo e poi ne compreremo uno nuovo’
‘Senti, oggi non andiamo in ufficio. Prendiamoci un giorno di riposo (in tutti i sensi!). Ci puliremo per bene, sistemiamo la camera, facciamo la lavatrice ed una buona colazione, quindi usciamo per ordinare il nuovo materasso. Voglio anche buttare il vestito che ieri sera mi hai strappato di dosso e le mutandine che non mi hai trovato perché, intrise di sperma, me le sono tolte sul pianerottolo prima di entrare in casa; infatti le troverai all’ingresso per terra’.
‘Va bene ricomponiamoci ma prima voglio leccarti la fica per assaporare il mix che ancora trattieni in vagina’.
‘Ecco, ma fai presto perché è tardi’ e si mise in posizione ginecologica divaricando e piegando le gambe.
Le grandi labbra erano ancora umide e i peli che le circondavano erano come incollati al pube, il clitoride era completamente ritratto e non si notava, le piccole labbra erano intrise di umore gelatinoso ed incolore che delicatamente raccolsi con la lingua ed ingoiai non senza una certa riluttanza.
‘V. smetti che è entrato nostro figlio ed è incuriosito dalle nostre posizioni’.
Questo mi gelò e mi fece interrompere immediatamente l’assaggio.
Pur essendo completamente nudo presi in braccio mio figlio e lo portai in cucina per preparagli la colazione.
La nudità non era un problema in famiglia e spesso i figli ci avevano visti senza vestiti.
La tenera età non li aveva mai imbarazzati in quanto non capivano ancora quale altro scopo avessero gli organi sessuali e perché erano così diversi tra padre e madre; al maschietto più grande l’aveva solo incuriosito la presenza alternante dei peli neri attorno la fessura della madre che gli rispose: ‘sono come i suoi capelli; ogni tanto vado dal barbiere’ (il barbiere sarei stato io).
La giornata trascorse come previsto e, dal giorno dopo, tutto riprese come sempre.
Mia moglie continuava a rientrare tardi a casa sapendo che vi era sempre qualche genitore oltre a me, il che le consentiva di andare subito a chiudersi in bagno per farsi abbondanti lavaggi vaginali e la pulizia delle gambe sempre bagnate di sperma del suo Capo fuoriuscito dalla fica stracolma.
Si ripresentava così pulita e profumata ai genitori, ai figli e a me attingendosi a preparare la cena ai figli e al marito.
A letto mi offriva una fica lavata e profumata pronta ad accogliere il mio pene avendo ripreso i rapporti sessuali con me interrotti solo da poche settimane.
Strano che penetrandola riscontravo sempre una vagina estremamente lubrificata; estraendo subito il pene questo risultava completamente bagnato da un liquido gelatinoso dal caratteristico odore di sperma.
‘Cos’è questo liquido gelatinoso attorno al mio pene ? le chiedevo sapendo la risposta.
‘Lo sai benissimo cos’è!’ mi rispondeva sorridendo ‘Non c’è bisogno di farlo analizzare in Laboratorio!’ continuava. ‘Se vuoi lo analizzo io leccandoti e pulendoti il pisello visto che ti fa schifo’.
In realtà non mi faceva schifo affatto, anzi mi eccitava di più e mi consentiva di allungare il pisello al massimo.
La conclusione era un prolungato pompino finalizzato alla pulizia particolareggiata del pene in modo che fosse pronto ad eiaculare in una vagina rimasta ancora intrisa di sperma.
Quanto sopra si ripeté numerose volte nel corso delle successive settimane.
Il raggiungimento dei reciproci orgasmi era sempre assicurato, ed il comportamento di mia moglie era tornato ad essere sempre felice, giocoso ed estremamente affettuoso verso i figli e verso di me come in precedenza.
Nessuno avrebbe mai potuto ipotizzare che riusciva a soddisfare nella stessa giornata due uomini mantenendo sentimenti inalterati verso uno di questi.
Era, veramente, come se svolgesse con distacco una pratica d’ufficio, come disse la volta che ebbe il primo rapporto masturbatorio con il Capo !
Il tipo di pratica era, però, cambiata in quanto alla masturbazione si era aggiunto il coito.
Ma mia moglie era troppo esperta nel gestire situazioni del genere (in giovinezza, come ho già ricordato, era stata fidanzata contemporaneamente con due ragazzi senza che nessuno dei due si accorgesse di niente o sospettasse qualchecosa) senza che queste influissero sui suoi rapporti sentimentali e coniugali.
Per l’assenza del Capo, dovuta ad una missione all’estero, mia moglie ebbe un periodo abbastanza prolungato d’astinenza con lui; astinenza che colmò con appassionati rapporti con me riprendendo le precedenti pratiche sessuali (difficilmente la mia signora è stata capace di astenersi dai rapporti sessuali per più di due o tre giorni; tranne che nei periodi mestruali o preparto).
L’esclusività del mio sperma nella sua vagina nei giorni di astinenza con il Capo tornò a renderla ancora più felice e gioiosa.
Qualche giorno dopo dovetti ricordare a mia moglie che avrei dovuto depilarla perché gli dovevano venire le mestruazioni (ero io che gli tenevo i conti e gli procuravo il necessario per i lavaggi vaginali e i tamponi assorbenti).
La sera si predispose per la pulizia sdraiandosi sul letto e divaricando, quanto necessario, le gambe stese sul letto.
Le grandi labbra erano perfettamente chiuse e nascoste dai peli copiosamente cresciuti nel mese trascorso. Cominciai prima con una piccola forbicina, poi con la spalmatura del sapone da barba sul pube ed attorno alla fessura, quindi procedetti con l’apposito rasoio.
Pulii e disinfettai poi la zona con il mio dopobarba spalmandolo con un leggero massaggio su tutta la zona interessata.
Procedetti, quindi, ad allargare le grandi labbra baciandole delicatamente e bagnandole con la lingua; cercai la clitoride, nascosta e racchiusa nel prepuzio clitorideo, portandola allo scoperto per baciarla e succhiarla con conseguente sua erezione ed indurimento.
Passai alle piccole labbra, già parzialmente aperte per l’eccitazione, leccandole e mordendole senza procurarle alcun dolore per poi iniziare a succhiarle con passione; mia moglie, prossima all’orgasmo, pose le mani sulla mia testa spingendola con forza sul sesso e invitandomi ad andare sempre più in profondità con la lingua.
La lubrificazione abbondante mi segnalava il raggiungimento dell’orgasmo da parte della mia adorata signora.
Si posizionò, quindi, per ricevere in vagina il mio adorato pene che, opportunamente, scappellato con le solite due dita, dopo alcune entrate ed uscite sempre più veloci eiaculò abbondantemente.
Anche questa attività mensile si era conclusa con reciproca soddisfazione !
Cominciammo ad attendere, quindi, la comparsa delle prime gocce di sangue mestruale con i tamponi assorbenti a portata di mano.
Passò una settimana senza alcun segnale.
Idem per la seconda settimana.
Ciò cominciò a preoccuparci perché mia moglie era stata sempre puntuale con rarissimi ritardi di soli uno, due o max tre giorni.
Per tranquillizzarla le feci presente che l’età poteva aver modificato il suo ciclo.
Ancora una terza settimana senza alcun sintomo.
Alla quarta decidemmo di fare subito l’esame delle urine .
Il risultato, comunicatoci per telefono, ci gelò: era positivo !
La mia adorata signora era incinta per la terza volta!
Dopo il primo momento di sbandamento ci predisponemmo serenamente al nuovo evento coinvolgendo genitori e parenti.
La sera cominciammo a fare i conti per stabilire il giorno, o i giorni, in cui poteva essere avvenuta la fecondazione.
Ripercorrendo a ritroso gli accoppiamenti sessuali di mia moglie negli ultimi 2 mesi (avvenuti inspiegabilmente sempre senza l’uso del preservativo) ci guardammo negli occhi ammutolendo.
Il giorno più probabile era quello della scopata più memorabile della nostra vita !
Di chi era lo spermatozoo che era riuscito a fecondare uno degli ovuli di mia moglie?
Il mistero è ancora oggi irrisolto!
I rapporti con il Capo si troncarono, per fortuna, subito dopo il rientro dalla missione in quanto le sue attenzioni si erano rivolte ad una nuova assunta di appena 25 anni dal seno prosperoso e labbra prominenti ma dall’aspetto insignificante e volgare; si sapeva che il Capo era attratto solo da alcune zone erogene femminili. Il resto non lo interessava.
P. (mia moglie) rientrò quel giorno in orario normale a casa mostrando una certa contrarietà e nervosismo.
‘Cosa è successo questa volta ?’ le chiesi.
‘Si è dimostrato totalmente indifferente alla mia gravidanza. Non ha avuto neanche la sensibilità di farmi gli auguri! Ho, tra l’altro, conosciuto la sua nuova attrazione: una donnetta solo culo e tette’.
‘Sarà più formosa di te ma non certo più bella ! Tu sei in assoluto la più affascinante e bella di tutte’ risposi rassicurato e felice per l’esito dell’avventura di mia moglie.
‘Grazie V. per apprezzare ancora la mia bellezza! Tu sei sempre stato, e sempre sarai, l’unico e vero amore della mia vita !’ rispose rasserenata e felice e, venendosi a sedere sulle mie ginocchia per baciarmi appassionatamente, scoppiò in un pianto liberatorio.
Chiuso questo periodo della nostra vita i rapporti si rinsaldarono sempre di più cancellando dalla mente i ricordi dei periodi più imbarazzanti ma non per questo meno piacevolmente intensi.
Nacque il terzo figlio con una decisa somiglianza, per fortuna, a mia moglie (ogni tentativo di scoprire parti fisiche somiglianti alle mie risultava sempre vano, anche in quella zona tanto cara al genere maschile per le evidenti dimensioni e prospettive di sviluppo).
Poi la crescita, anche dei primi due, la scuola, l’università e tanti altri felici e meno felici accadimenti della vita matrimoniale di una famiglia.
La carriera (mia moglie cambiò subito ufficio), le promozioni, i riconoscimenti professionali assorbirono la nostra vita quotidiana fino a raggiungere sereni e felici gli attuali quasi 60 anni.
La passione e l’amore reciproco non ci hanno, però, mai abbandonato così come l’attrazione sessuale che spesso, per soddisfarla, ci spingeva a frequentare motel o alberghetti periferici come due maturi amanti impossibilitati ad usare la propria casa per la invadente presenza dei nostri figli, non più innocenti, ma cresciuti nel fisico e nella mente.
Ancora oggi praticare sesso è per noi un’attività necessaria ed intensa ma, purtroppo, non più così frequente come ai tempi giovanili sopra ricordati.
Prima di pubblicare questi ricordi mia moglie li ha voluti leggere apportandovi solo pochissime correzioni formali; ritenendoli l’ennesima espressione d’amore nei suoi confronti mi ha subito voluto ricompensare con un meraviglioso e prolungato pompino ( a causa dell’età l’eiaculazione ha bisogno di più tempo ed è meno intensa e voluminosa).

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