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216 . Linda con i parenti e Mohammed che rompe il culo a lei e a sua madre.

By 11 Aprile 2015Dicembre 16th, 2019One Comment

Vincenzo e Rocco si stavano riposando su una sedia e bevevano della birra. Mirko invece, consegnò la macchinetta fotografica nelle mani di Vincenzo e si avvicinò ai due gemelli ventenni, Enrico e Roberto, li fece sedere uno vicino all’altro sul tavolo e li denudò completamente strappando loro le camicie e togliendogli il nastro dalla bocca. Stavano con le mani legate dietro completamente nudi. Il delinquente, iniziò succhiando il cazzo a Enrico e masturbando Roberto, poi alternò per qualche minuto, fin quando i due bei cazzi furono completamente duri. Fece girare Enrico a pecorina appoggiato al tavolo e disse a Roberto di ficcarlo nel culo a suo fratello.

‘Non posso, è mio fratello, per favore non me lo far fare!’

‘Stronzetto ! Ti ho detto inculalo!!! Facciamo il trenino, vedrai che ti piacerà. Cosa ne pensi ?
Inculalo subito se no ti spacco la faccia, pezzo di merda!!! ‘

Roberto, suo malgrado, lo appoggiò allo sfintere del fratello e spinse il cazzo nel buchetto vergine di Enrico”.

‘Mi fai male Roby, per favore noooo, mi fai malissimo, ti prego smettilaaaa’

‘Non ti fermare spingiglielo dentro al tuo fratellino, scopalo bene dai’

E Vincenzo, scattava le fotografie, incitando Mirko”..

‘Dai Mirko, inculati il fratellino, fate il trenino su, ficcagli in culo il tuo bel cazzone! Faglielo sentire al damerino ! ‘

‘Adesso glielo sbatto dentro. Apri le chiappe giovanotto! Ti faccio un favore, te lo insalivo bene, così ti entra tutto!’

‘Smettetela per favore, andatevene via! Siete dei pervertiti, bastardi e ricchioni pure!’

‘Lo sarai anche tu ricchione fra un po’! Vedrai ci prenderai gusto a farti inculare bambino!!!’

Mirko, leccò accuratamente il buco del culo di Roby, aiutandosi con un dito lo dilatò leggermente e poi si sollevò appoggiandogli il cazzo sullo sfintere.

‘Toh, prendilo in culo anche tu! Apri le chiappe, ricchione! Eccotelo! Lo senti entrare? Ti piacerà, checca di merda, vedrai che fra un po’ mi chiederai di non smettere!’

‘Aaaaggghhhhh, mi stai spaccando, ti prego togli quel coso dal mio culo, sei un bastardo, togliloooo, cazzooooo!’

Mentre Enrico”’

‘Fai piano Roby, fai piano ma continua, così spingilo più in fondo, uummmhhhhh, siiiiii’

‘Ummmhhhh, hai visto il tuo fratellino, comincia a piacergli, cosa ti dicevo io! Siete due troie e vi meritate solo il cazzo nel culo!! ‘

Mirko scopava Roberto ed era come se allo stesso tempo inculasse anche Enrico. Il cazzo di Roby era il prolungamento del suo, ogni volta che sprofondava nel culo del ragazzo, suo fratello che ”’.

‘UUUmmmhhhhh, continua, mi fai venire, continuaaaaaa, tutti e due spingetemelo dentro! Aaagggghhhhh, siiiiiiiiiiiii, sborrooooo, sborrroooo.’

Serena, non seppe resistere e rapidamente si inginocchiò di fronte a suo cugino, imboccandogli il cazzo e ingoiando i potenti getti di sborra bollente che uscivano a ripetizione dal suo pene.

‘Wowwwww, succhiaaaaa, siiiiii, leccaloooo, uuuuuummmhhhhh, che troia che seiii, uuummmhhhh’..’

E Roby”..

‘Non toglierti Enri, fammi sborrare nel tuo culo, mentre sto bastardo mi fotte!’

‘Ti piace il mio cazzone nel culo eh? Te l’avevo detto, dai che sborriamo assieme, dai che sono quasi pronto a riempirti il culoooo’

‘Fottimi bastardo, che io inculo mio fratello, daiiii sbattimiiiii’

‘Siete due troiette, sto per sborrare, ti riempio il culoooo!’

‘Siiiiii, anch’io sborroooo, sborroooo, ti allago il culo Enriiii’

‘Svuotati le palle nel mio culo Robyyyyy!’

All’unisono Roberto e Mirko sborrarono abbondantemente, con mugoliii e lamenti, svuotandosi i coglioni con schizzi potenti e caldi’

Vincenzo intanto……. Clac, clac, clac…………..

Dopo pochi minuti, sentirono suonare nuovamente alla porta di casa, era lo zio Achille con la moglie Sara e le due figlie Martina e Cecilia. Il grande capo Costan ordino ai 4 di sedersi senza fiatare, poi con la canna della pistola premette sul seno delle due ragazzine.

‘Ummm, giovani ma già con belle tettone!!!’

Martina e Cecilia, vestite con degli abitini a fiorellini leggeri e scollati, guardavano terrorizzate l’uomo che stava in piedi di fronte a loro. Le figlie dello zio Achille e della zia Sara erano proprio carine, senza trucco il loro viso era angelico e le gote infuocate testimoniavano palesemente la loro innata timidezza.

‘Lo avete mai succhiato un bel cazzone??’

Le due sorelle non risposero ed abbassarono contemporaneamente gli occhi a terra. Costan avvicinò la canna della pistola al viso di Cecilia e le urlò in faccia ‘

‘Ehi zoccoletta, sto parlando con te!!! Tu e la tua amica l’avete mai succhiato il cazzo???’

‘Lei è mia sorella ‘.’

‘Va beh, non importa chi cazzo è lei!! Rispondi alla mia domanda puttana del cazzo!!!’

Zio Achille a protezione delle figlie si fece sentire ‘.

‘Posa la pistola e slegami veditela con me bastardo maiale!!!’

Non ci fu risposta, solo la pistola che batté forte sul viso dello zio. Lui con le mani legate dietro la schiena chiuse gli occhi e strinse i denti. Sulla guancia un taglio dal quale sgorgava del sangue che colava sulla giacca azzurrina di mio zio.

‘Pezzo di merda, dì ancora una parola e sei morto capitooo????’

Poi rivolgendosi a mia madre ‘.

‘Bella signora dove troviamo dei cerotti e delle garze in questa merda di casa!!!!’

‘Nel mobiletto in bagno’ ‘ rispose mia mamma.

‘Vince, vai in bagno e prendi qualcosa per medicare l’eroe!!!’

Le due ragazzine tremanti guardarono in modo supplichevole Costan che con un ghigno inquietante apostrofò ancora Cecilia ‘

‘Allora puttanella vuoi rispondere o vuoi che rovini definitivamente il tuo bel visino ”

‘Non ho mai fatto niente io ‘.’ ‘ rispose Cecilia

‘Ummmhhh verginella e tu sorellina della vergine, te lo sei già preso il cazzo???’

‘Sono vergine ‘.’

‘Nemmeno ciucciato un po’? Hai la faccia della verginella succhia cazzi tu !!!’

Tutti gli altri delinquenti guardarono il loro capo e risero sguaiatamente.

Costan portò la pistola dietro e se la infilò nella cintura dei calzoni, poi si sbottonò la patta ed estrasse il cazzo ‘.

‘Troietta come ti chiami??’

‘Cecilia ‘.’

‘Brava Cecilia, succhiami il cazzo, sbrigati che ho voglia di sborrare !!!!’

Cecilia posò le labbra chiuse sulla feritoia del cazzo dalla quale usciva del liquido trasparente ‘.

‘Brava, puttanella lecca e assaggia; lecca con la lingua troiaaa!!!!’

Misi le bistecche nei piatti mentre Costan incitava ancora la mia piccola cuginetta ‘.

‘Dai prendilo in bocca, apri ‘sta bocca, ingoiami il cazzoooo!!!!’

Cecilia aprì appena la bocca, gli prese fra le labbra la punta del glande e poi si ritirò indietro con una smorfia di schifo ‘.

‘Se non me lo prendi tutto in bocca ti sparo in testa puttanaaaa ‘.!

Cecilia guardò sua sorella e poi spalancò la bocca ed ingoiò la grossa cappella. Lui la prese per i capelli e la attirò a se facendoglielo penetrare fino in fondo alla gola.

‘Dai baldracca, daiii spompinami il cazzo che ti sborro in golaaaa ‘..’

Poi si rivolse a Martina ‘.

‘Tu, tira fuori il cazzo di tuo padre e fagli una sega muoviti!!!!’

Martina tremante non fece discussioni tirò giù la zip dei calzoni di suo padre e tentò di tirargli fuori il pene’

‘Mirko vieni qui insegna alla puttanella come si aprono i pantaloni ai maschietti ‘.’

Mirko posò la mia macchinetta digitale sul tavolo e obbediente si accucciò davanti alle gambe aperte di zio Achille, poi abilmente gli slacciò la cintura e con forza fece scivolare i calzoni e le mutande sotto le natiche dell’uomo liberandogli il cazzo. Poi si rivolse a Martina ‘.

‘Adesso ti insegno come fare un bel pompino ”

Portai i piatti sul tavolo con le bistecche fumanti e mentre passavo il ‘pitone’ ne approfittò per palparmi il culo. Mirko si stava impegnando a ciucciare il cazzo allo zio Achille ma il membro circonciso non ne voleva sapere di indurirsi ‘.

‘Visto come si fa? Adesso ciucciaglielo tu, forse il tuo paparino gradisce di più ”

Prese da dietro il capo di Martina e lo spinse con forza verso il pene del padre. Lei lo prese in bocca e dimostrando una certa dimestichezza . tenendolo in mano iniziò a spampinarlo ed a segarlo contemporaneamente.

‘Dai che ti sborro in bocca troiaaa ” ‘ urlò Costan a Cecilia

Rimasi lì ferma, vicina al tavolo mentre Il pitone continuava a palparmi il culo con la mano ormai infilata sotto le mie mutandine. Ero fradicia sotto e lui naturalmente se ne accorse. A voce bassa, quasi a non voler disturbare gli altri mi sussurrò in un orecchio ‘.

‘Ti piace quello che vedi eh??? Ti piace anche che ti tocco il culo???’

Le mie gote erano accaldate e non potevo negare d’essere eccitata. Lo ero per tutto ciò che stava succedendo intorno a me e lo ero anche per quella grossa mano che mi esplorava le chiappe e che si era insinuata ad aprirmi la figa bagnata. Poi quel cazzo enorme spuntò fra le sue gambe all’improvviso, lui mi prese la mano e me la posò sopra la gigantesca cappella. Ancora un sussurro caldo e delicato dentro il mio orecchio sinistro ‘.

‘Lo vuoi nella fighetta ???’

Sapevo di sbagliare, di far la figura della maiala, ma quell’uomo dall’aspetto selvaggio, con quel membro enorme non mi faceva più ragionare. Lo guardai negli occhi e a mia volta gli sussurrai ‘

‘Si, ma non qui, ti prego non qui. Portami con la forza in camera mia ‘.’

Non disse una parola, mi strinse forte un braccio fino a farmi male, poi a voce alta disse ‘

‘Troia, vieni con me, muoviti !!! Ho voglia di sbatterti !!!’

‘Mi lasciai trascinare via, fingendo di non volere, di non essere consenziente. Urlai un po’ quando mi buttò sul letto e quindi chiuse la porta. Sentii solamente Costan che urlava ‘

‘Bevi la sborra troiaaaaa ‘. Beviiiiii ‘.. bevila tuttaaaa ‘..’

Poi le mani di Mohammed detto il pitone, mi tolsero i vestiti di dosso ed anche le mutandine poi mi si buttò con il viso tra le cosce spalancate ed iniziò a lapparmela con la sua spessa lingua. Cominciai a gemere, gli tenevo il capo premuto contro la figa, poi lui si sollevò si prese in mano il paracarro che per la prima volta vidi durissimo. Era circonciso con la cappella scura color vinaccia, e sul fusto un labirinto di venuzze in rilievo che lo solcavano dappertutto. Sentii la sua cappella contro la mia fighetta ancora vergine. Non nascondo che ebbi paura e subito dopo urlai per il fortissimo dolore. Avere quell’uomo sopra di me che mi possedeva era una sensazione estremamente piacevole; ma quel suo lungo e grosso cannone mi stava dilaniando la figa rendendomela larga come una caverna. La mia tenera e piccola fighetta era divenuta un antro slabbrato e rotto. Lui grugniva ed affondava la sua nerchia dentro di me. Mi pareva di sentirmelo nello stomaco, ebbi l’impressione che se avesse spinto ancora un po’ me lo sarei ritrovato in gola.
Poi mi abbrancò le tette me le pastrugnò un poco quindi poso le sue spesse labbra sui miei capezzolini e cominciò a succhiarmeli. Quelle due fragoline di bosco erano per me un punto estremamente erogeno e subito percepii l’eccitazione salire, il dolore quasi scomparso del tutto e sostituito da intenso piacere.
In cazzo continuava a stantuffarmi senza sosta e io smisi di serrare e contrarre le mie cosce sui suoi fianchi. Mi abbandonai perdutamente e questa volta il suo cazzone mi entrò tutto dentro; quattro, cinque, forse sei colpi profondi ed io impazzii, mi agitai gli andai incontro con la figa sollevando il bacino ed attesi che l’orgasmo arrivasse e mi annientasse del tutto. Lo abbracciai strettamente lo baciai sul collo mentre ancora lui mugolava ed infine, dimostrando un certo riguardo nei miei confronti, lo sfilò dal mio intimo antro ed eiaculò. I primi tre o quattro abbondanti schizzi mi arrivarono in viso accecandomi un occhio e coprendomi la bocca ed il naso di sperma denso, appiccicoso, poi schizzò almeno altre sette otto volte, distribuendo la sua sborra sul seno e sul mio ventre. Se lo strusciò tenendoselo in mano sulla mia pancia e sul monte di venere, quindi se lo rinfoderò nei pantaloni ‘

‘Piaciuto???’

‘Si, sei stato grande ”

Prima di uscire dalla camera gli dissi ‘

‘Adesso fai un po’ il duro e insultami a voce alta ‘ ‘

‘Ok, ok ‘

Poi ‘.

‘Dai puttana, adesso vai in cucina, sei proprio una troiaaa !! La prossima volta ti spacco il culoooo ”

Mi spinse verso la cucina e io finsi di inciampare sorreggendomi con una mano sul tavolo. Mentre passavo vidi mio fratello nudo seduto sul divano che si stava facendo succhiare il cazzo dalla figlia del benzinaio. Dietro di lei, che stava in piedi e piegata in avanti, c’era Silvano, nudo anch’esso, magrissimo con le ossa fuori e con un cazzo duro, stretto e lungo che lo strusciava lentamente fra le chiappe della ragazza.
Le sputò fra il canale delle natiche e poi con due dita provvide a spalmarle la saliva sul buco del culo.
Poi glielo ficcò nel culo, lei non fece una piega continuando a spompinare mio fratello. Pensai che un cazzetto come quello, pur essendo lungo era talmente stretto che era come se le avessero infilato un grosso dito pollice. La inculò per poco tempo, forse due o tre minuti massimo quindi le sborrò nel culo e subito si tolse. Mio fratello a quel punto con voce roca e soffiando come un mantice ‘.

‘Vengooo ‘ vengooo ti sborro in boccaaa, in boccaaaa, sborrrooo, sborroooo ”’

La piccola benzinaia si sollevò in piedi e si pulì le labbra con il dorso della mano ‘..

Rocco si risvegliò dal ‘coma profondo’ in cui era caduto dopo la sborrata precedente e ””..

‘Ragazzi mi è venuta un idea, liberiamo ‘sti poveracci dalle corde poi facciamo una estrazione a coppie e ci divertiamo, cosa ne pensi Costan???’

Costan ancora un po’ intontito per le energie consumate in precedenza ‘

‘Spiegati meglio, non ho capito bene’

‘Adesso li liberiamo tutti, mani e bocca liberi, poi facciamo dei bigliettini con i numeri da uno a’..
Aspetta che faccio la conta’. 1 2 3 4 5 6 ” OK siamo in venti se non sbaglio, quindi dicevo, bigliettini da 1 a 20 e poi facciamo le estrazioni, ognuno di loro estrae un numero e poi li mettiamo in ordine dal numero 1 al 20 cosi i primi due formano una coppia, il 3 e il 4 un’altra e così via.
‘Va beh, si può fare, ma le coppie come vengono-vengono, senza problemi, anche femmine con femmine e maschi con maschi!!!’

‘Va bene capo, ok, va bene. Dai adesso liberiamoli liberiamoli, anche perché se lo meritano, qualcuno di loro ha già eemmm ‘collaborato’ con noi’ eh eh eh eh’

Mirko, con il taglierino iniziò a liberare i polsi indolenziti di tutta la compagnia,quindi fu cercato un foglio di carta, che venne diviso in diciotto parti che furono poi numerate. Ognuno estrasse un numero e quindi si formarono le coppie.
Era una situazione un po’ particolare, perché, a parte i due zii e mio padre, che brontolavano e chiedevano di smettere questa orrenda farsa, nessun altro si lamentava, sembrava che tutti avessero deciso di stare al gioco. Forse qualcuno desiderava approfittarne per divertirsi fingendo di subire qualcosa che invece non gli dispiaceva affatto, altri, per evitare guai peggiori, avevano deciso di assecondare i sei delinquenti, fatto sta che in breve furono estratti i numeri e si formarono le coppie.

Mirko ordinò’.

‘Adesso, spogliatevi tutti, nudi, assolutamente tutti nudi, ok?’

Così tutti, iniziammo a spogliarci, mettendo in mostra ognuno le proprie grazie.

Fu così che la prima coppia fu formata da Mirko e Costan poi lo zio Carlo con sua cognata Sara, quindi le due sorelle Cecilia e Martina, lo zio Achille con Rocco, Serena con suo fratello Enrico, Mio padre e io,Roberto con Fiorella la figlia del benzinaio, mia madre con Mohammed detto ‘Pitone’ mio fratello Giancarlo con Vincenzo ed infine la zia Carmela con ‘grissino’ Silvano.

Ne venne fuori un orgia incredibile

Mio padre mi guardò e mi disse sottovoce che non avrebbe fatto nulla con me io ancora eccitata da poco prima gli risposi che era meglio sottostare ai voleri dei delinquenti perché se no sarebbero stati guai seri. Poi lo toccai da sopra i pantaloni, sentii il suo pene ancora molle, gli palpai le palle e le percepii molto grosse e piene. Gli abbassai la zip e mi sfilai il vestitino facendolo passare oltre il capo, sotto ero nuda e mentre infilavo la mano negli slip di papà sentii il suo cazzo diventare barzotto, il suo cazzo bello grosso vibrò nella mia mano. Mi inginocchiai davanti a lui, gli slacciai la cintura ed i calzoni caddero ai suoi piedi, gli abbassai i boxer e mi ritrovai il suo cazzo semiduro vicinissimo alla bocca. Sentii in quel momento un urlo forte, un fortissimo gemito che mi parve di intenso piacere; mi voltai nella direzione da dove era venuto quel bramito disumano e vidi mia madre semisdraiata sul divano, le tettone che ballonzolavano, le gambe oscenamente allargate, la bocca spalancata, gli occhi aperti e rovesciati verso all’indietro, con inginocchiato davanti a lei ‘Pitone’ con la sua gigantesca alabarda dura e mezza piantata nella sua figa pelosa. Mi voltai e vidi papà che a sua volta guardava allibito la scena. Il cazzo nel frattempo gli era diventato durissimo, glielo presi in mano e lo leccai sul taglietto, poi passai la lingua sotto solleticandogli il filetto teso, mi inumidii le labbra leccandole più volte con la lingua, poi le posai sulla cappella vellutata e le feci scivolare avvolgendogliela completamente. La grossa susina entrò nel mio cavo orale, era caldissima e percepii un gusto dolce e salato spargersi sulla mia lingua, la sua mano dietro alla mia nuca che mi spingeva contro il suo pube. Il fusto cilindrico scivolò più a fondo, mentre tutt’attorno gemiti ed urla di piacere si spandevano nell’aria. Sollevai lo sguardo e vidi che mio padre continuava a guardare la mamma che godeva come una dannata sbattuta violentemente da ‘Pitone’. Mi tolsi il suo cazzo dalla bocca e approfittai per darmi uno sguardo attorno. Mio fratellino biondo e bello era a pecorina con il suo magnifico culetto in aria e Vincenzo che da dietro lo inculava sculacciandogli le chiappe. Più in là Mirko succhiava con soddisfazione il cazzo del Costan che lo incitava tenendolo per i capelli e trattandolo come una vacca da monta. Lo zio Carlo stava leccando la figa a sua cognata Sara che, nonostante i suoi cinquant’anni, era ancora una gran bella femmina. La zia Carmela e ‘grissino’ Silvano stavano abbracciati e lui le succhiava i grossi capezzoli scuri che spiccavano parecchio sulle sue chiarissime piccole tette. Cecilia e Martina si toccavano appena con le dita, timidamente, quasi controvoglia. A fianco Serena si stava facendo scopare da suo fratello Enrico che aveva un gran bel cazzone ricurvo. In fondo, semi nascosti dal pilastro centrale della sala, Rocco e lo zio Achille che in piedi si stavano segando mutualmente. Dietro di noi, Roberto se lo stava facendo spompinare da Fiorella la figlia del benzinaio, che pareva aver imparato e che cominciava pure a prenderci gusto.

Mentre mio padre mi veniva in bocca udii, dentro ad un inatteso attimo di silenzio il clac, clac, clac della macchina fotografica. Inghiottii la sborra di papà, mi pulii i lati della bocca dallo sperma che mi era fuoriuscito e poi, inginocchiata così com’ero guardai nuovamente attorno a me. Mirko aveva finito con Costan e si era nuovamente impossessato della mia digitale e scattava continuamente fotografie’..

Ebbe inizio da quel momento una seconda sessione senza coppie obbligate, ci fu una sarabanda incredibile di corpi che si possedevano, che si accarezzavano, fu un tripudio di cazzi infilati nelle fighe o nei culi, di rapporti etero oppure omosessuali, senza distinzione di sesso ne di età.
Si sentivano soltanto mugolii o frasi di incitamento, insulti, parolacce, o urletti di godimento e di orgasmica liberazione …

‘Muovi il culo, così mi fai godere, ti metto incinta troia, ti riempio la figa di sborra, mi hai sempre eccitato, con sto culo che hai!’

‘Siiii zioooo, scopami, ma non mi venire dentro, mettimelo in bocca piuttosto, sborrami in bocca, te la bevo tutta, lo giuro!’

‘Figlia mia mettiti a pecora ti spacco il culo ‘ Dai muovi il culo, che ti sculaccio un po’ . Sto per sborrare girati, girati!!!’

‘Mirko succhiami il cazzo ricchione di merda!!!’

Vidi sborrate sui visi, cazzi infilarsi nel culo di un maschio o di una femmina. Tutto successe in una mezzora di pazzia, dove i sensi di tutti erano al culmine. Poi capitò che Pitone mi prendesse e mi facesse sdraiare supina sul tappeto, che mi sollevasse le gambe verso l’alto facendomi aderire le cosce contro il seno fino a schiacciarmelo. Poi successe che quell’enorme cazzo spingesse contro il mio piccolo ed indifeso sfintere, che lo dilatasse e che mi spaccasse dolorosamente il culo. Svenni e fui risvegliata dalle sberle sul viso del mio violentatore, ancora dolore forte mi prese il cervello e lo implorai di smettere. Non sentì ragioni e me lo spinse con vigore fino all’elsa dentro al mio intestino. Accolsi la sua sborrata e la conseguente fuoriuscita del suo pene dal mio ano dilaniato con un senso di liberazione infinito. Mio fratello segandosi il cazzo mi si avvicinò e diresse i suoi primi getti sul mio viso io presa dalla libidine glielo ingoiai spremendogli dolcemente i coglioni, lo feci me lo sfilai dalla bocca e lo leccai a lungo mungendoglielo e facendone uscire tutto il liquido seminale ancora presente nelle sue palle. Mio fratello mi insultò ‘.

‘Troiaaaaaa, maiala, uuummmhhhh, lo sapevo che sei una zoccoletta, lo sapevooo, uummhhhh’

Anche Carmela si stava facendo scopare da suo figlio Roberto”

‘Tesoro di mamma, togliti da sopra, voglio che mi scopi in culo, tuo padre, per non fare peccato, non ha mai voluto mettermelo in quel posto!’

‘Tira su le gambe mamma, appoggiale alle mie spalle, brava così, preparati a prendertelo nel culo, che belle chiappone che hai mamma, eccotelo adesso te lo spingo dentro, anzi aspetta, insalivamelo bene così ti entra meglio, ecco così brava leccami il cazzo! Adesso te lo ficco dentro!
Toh, prendilo, mamma troia! ‘

‘Aaaggghhhhhhh, uuummmmm che male, non importa, spingilo dentro dai non ti fermare’

‘Che porca che sei mamma, lo vuoi ad ogni costo eh!!’

‘Siiiiii, continua, continua, ci sono già abituata, ogni tanto di nascosto, mi ci ficco dentro il vibratore!’

‘Che porca maiala che sei mamma, ecco perché ti è entrato facile facile!’

Mentre succedeva questo tra madre e figlio, si vedeva il giovane Enrico che si inchiappettava suo zio Achille prendendolo da dietro alla pecorina e lo zio che ””’.

‘Mi piace il tuo cazzo! E’ meglio di quello di quella checca di Rocco’

‘Ah, zietto, sei ricchione allora!? Ti fai scopare da un amico, magari giovane eh?’

‘Uuuummmhhhh, siiiii, ma non è come te, tu hai un gran cazzone!!

‘Hai il culo bello largo zietto!’

‘Togli il cazzo e mettici due dita dentro dai!’

‘Ti piace con le dita, ma ti entrano facili, sei sfondato zietto bello!!’

‘Adesso mettine tre, poi quattro e poi tutta la mano fino al polso, sfondami tutto!!!’

‘Eccoti quattro dita, maiale di uno zio gay, mi ci entra la mano in questa voragine!’

‘Dai spingila dentro fino al polso, spingiiiii,, uuummmhhhhh, sfondami il culoooooo.’

‘Ti piace così, ti sto scopando con la mano dentro, che vacca che sei!’

‘Dai che sborro, scopami il culo!’

‘Fra un po’ mi entra fino al gomito!!’

‘Uuummmhhhhh, magariiiiii!’

‘Ti sculaccerei le palle, zio troia!’

‘Si sculacciamele, dai che mi piace!’

‘Sborra dai che poi me lo succhi bene, lo pulisci tutto, ti faccio leccare anche la mano con la quale ti sto inculando!!!’

‘Ti piace fottermi con la mano eh? Dai continua che vengo, daiiii, siiiii, spingi dentro la manoooo, siiiiii, godoooo, sborrooooo, uuuaaahhhhh, uuuuuaaahhhhh, uuummhhhhh, aaahhhaaaaaaaaaa.’

‘Succhia adesso zietto bello, devimi la sborra, porco maialeeee, eccola, eccolaaaaa.’

Ancora, clac, clac, clac…………..

Per più di un’ora fu tutto un susseguirsi di scambi di coppie di orge a tre o a quattro, con sborrate multiple sul mio viso e su quello di mia madre. Poi Costan ci fece rivestire e ci ordinò di andarci a lavare in bagno.
Chiuse poi la porta della sala e si mise a confabulare con i suoi complici. Dopo una lunga attesa provai ad aprire la porta, cercai con lo sguardo i componenti della banda, ma non li vidi più, li cercammo in tutta la casa, ma niente erano scomparsi. La macchinetta fotografica era però lì posata sul tavolo con tutta la documentazione della serata. Mia madre a quel punto, volle andare fuori per vedere se ci fossero ancora, ma trovò soltanto, appoggiato sopra al tavolino nell’ingresso, un biglietto con sopra a mo di fermacarte un bicchiere. Sul biglietto c’era scritto ‘Grazie di tutto, siete stati meravigliosi, ci avete fatto godere come non ci era mai successo, sul tavolo potrete vedere la vostra serata con tante belle fotografie e dentro a questo bicchiere c’è la testimonianza del godimento di tutti e sei noi. Saluti e grazie ancora!’
All’ interno del bicchiere vi era una buona quantità di sborra ancora calda, la mamma sollevò il bicchiere e”.

‘Grazie a voi ragazzi, e grazie a Mohammed che mi ha sfondato il culo e la figa!!! E’ stata una fantastica esperienza!!! Alla vostra salute!!!’

‘Hai ragione mamma, che soddisfazione quel palo gigantesco nel culo!!!’

La mamma sollevò in alto il bicchiere e poi se lo portò alla bocca ed inghiottì tutto il suo contenuto. Lo sperma scese nella bocca della mamma, che ne assaporò il gusto e la densità, facendo come dei gargarismi, poi lo inghiottì definitivamente facendolo scendere nello stomaco. Papà la abbracciò e le disse’.

‘In fondo bella giornata no???’

Tutti gli ospiti, nudi come vermi, si sedettero a tavola e qualcuno disse”’.

‘Ma allora, si mangia in questa casa???!!!’

E anche questa volta’ vissero tutti felici e contenti””..

By ombrachecammina
e-mail: alexlaura2620@virgilio.it

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