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Racconti Erotici Etero

261 – Francesca: una brava fidanzata

By 6 Settembre 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Francesca, ho ventisette anni e sono fidanzata con Alberto.

Da lui vorrei un figlio ma mi dice che non se la sente. Lui è già stato sposato e non vuole ripetere errori che segnerebbero me e lui stesso.

All’apparenza siamo una classica coppia di fidanzati. Lavoro come impiegata in uno studio legale di cui Alberto è socio. Tra noi due facciamo la classica vita di persone assolutamente normali, casa, lavoro, qualche amicizia con cui uscire il sabato, ferie sempre con le stesse persone.

Sentimentalmente ci vogliamo bene. Io amo Alberto e come fidanzato non mi posso lamentare anche se, per il mio carattere e la mia natura, dico che il nostro rapporto avrebbe bisogno di nuova linfa vitale.

Tra di noi c’è sentimento, ma il sesso è ridotto a delle scopate notturne e non tutti i giorni.

Al suo opposto, io ho necessità del sesso quotidiano e non mi pongo remore se mi capita di farlo al di fuori della coppia.

Lui ha avuto una relazione extra quando ha lavorato lontano da me ma poi tutto è finito.

Da quando ci siamo messi insieme speravo che lui migliorasse nella frequenza, invece mi lecca poco, lascia che io lo succhi, poi mi sale sopra e quando sente che ho raggiunto l’orgasmo, viene contento e beato; quindi posso dire che lui non è di certo un mostro in fatto di sesso. La mia affermazione parte dal fatto che con me, in sostanza fa dei giochetti di circa quindici minuti al massimo. Di ciò non mi sono mai lamentata e non intendo farlo ora.

Per come sono avvenente e bella non mi mancano di sicuro le occasioni per tradirlo fin nell’ambiente di lavoro.

A dire il vero ho già avuto due rapporti di cui uno lesbico, proprio con i suoi colleghi avvocati che non sono fatti di legno. Altre opportunità tra i legali ne ho avute ma ho cercato di evitarle pensando che poi, se la storia finisce, con quella persona bisogna continuare a lavorarci e di cattiverie fra ex ne ho viste tante. Ho anche avuto alcune occasioni con dei clienti un po’ troppo galanti, ma non le ho mai sfruttate, anche se poi a volte ho sentito dire alle colleghe di essersi fatte un amante e raccontavano di come si amavano, alcuni dolcemente ma la maggior parte violentemente tanto da sembrare tappeti. Reputavo questi discorsi delle cazzate troppo esagerate.

È da un bel po’ di tempo che Alberto mi sia fedele ma  ciò che mi turba è Luciano, suo socio, che mi sembra un vero porco nel fare sesso e la cosa non mi piace molto perché se dovesse chiedermi qualcosa non saprei che dire o che fare. Pertanto evito di andare nel suo ufficio anche per il semplice motivo che quando mi vede fa sempre delle battutine che a me paiono stupide.

So che una delle mie colleghe segretarie di studio, se lo farebbero senza starci a pensare due volte ma penso che “Dio li fa e poi li accoppia” ed a me ha accoppiato Alberto.

E’ già tre volte che alla sera chiudendo la giornata, Luciano si rivolge ad Alberto per dirgli “Che bella fidanzata che hai! Che bel fisico! Certo che deve essere meravigliosa a letto! Le sue labbra sono un sogno, ecc. ecc.”

Alberto sorride divertito e mi consola dicendomi che il suo collega lo fa solo per farmi dei complimenti ed a lui risponde “Ma che dici! Lei è solo una brava moglie, certe idee non le passano per la testa”

Per quanto mi riguarda vorrei capire a quali mie idee Alberto si sta riferendo perché non conosco il resto del loro discorso, però so che Luciano, non essendo sposato, si è ripassato alcune ragazze dello studio che lavorano in segreteria o le tirocinanti, compresa anche quella collega che si è appena sposata.

Due giorni fa Alberto doveva fare il tagliando alla sua auto ma, a causa del lavoro incessante, non se lo è ricordato.

Ero in pausa caffè quando mi chiama Alberto.

“Amore mi fai un piacere? Dovrei far fare il tagliando all’automobile. Me la porteresti in officina? Se vieni qui ti do le chiavi. Non è urgente. Mi hanno detto al telefono che se la porto prima di pranzo nel pomeriggio è pronta””

Alle dodici circa mi presento vado nell’ufficio di Alberto ma lui non c’è.

Allora chiedo alle colleghe e mi dicono che è in riunione con altri due colleghi di cui uno è proprio Luciano.

Aprendo la porta della sala riunioni mi trovo la segretaria personale di Luciano e mi dice che c’è con loro un nuovo cliente di una certa importanza.

Superata l’anticamera mi trovo tre maschi che si voltano e mi guardano estasiati.

Io mi reputo molto bella, e non normale come direbbero tante ragazze.

Quel giorno ai piedi calzo scarpe con tacco alto 12 centimetri che portano la mia altezza a circa uno e settanta cinque, i miei capelli lunghi biondi li ho legati dietro la nuca a coda di cavallo, ho una terza di seno, ventre piatto e culo bello tondo, che reputo un po’ grande ma le mie amiche mi invidiano per le belle forme che ha. Per apparire bella durante il lavoro mi piace vestire o con dei mini abiti oppure con dei pantaloni che reputo molto pratici.

In quel momento però non indossavo niente di ciò che vesto di solito. Infatti ho una gonna lunga blu scura lunga appena sopra il ginocchio, camicetta azzurra, cravatta e calzo delle ballerine basse che trovo comodissime.

Alberto fa le presentazioni con il suo cliente che si chiama Daniele che è una persona alta con spalle larghe; è un bel maschio, mani grosse, calvo. I suoi occhi scuri mi osservano ostentatamente come a scrutarmi dentro fin nel profondo dell’anima.

Non so che cosa mi ha preso ma quello sguardo, quel corpo così particolare, la sua voce mi fanno farfugliare delle cose quasi senza senso, mi sento subito attratta da lui ma riesco a distogliere il mio sguardo da lui e chiedo a Alberto le chiavi dicendo che ho fretta e che prima di rientrare in studio vorrei andare a pranzo.

In quel momento, prontamente, Luciano propone “Potremmo andare anche noi al solito ristorante – tavola calda che c’è qui vicino” ricevendo l’assenso degli altri due.

Io guardo Alberto con occhi di supplica; avevo intenzione di mangiare una pizza al volo e farmi un giro nel centro commerciale qui vicino dove mi ha detto Cristiana che ha visto le vetrine dei negozi di abbigliamento che hanno esposto le nuove collezioni e volevo gustarmele in santa pace.

Alberto si avvicina a me e mi porta da parte lontano dagli altri due per dirmi “Dai amore, fa la brava! Dai che ti costa? Tanto devi pur mangiare qualche cosa, no!”

Non so dire di no e faccio un bel sorriso di circostanza e accetto.

Al ristorante vado in bagno a lavarmi le mani e ne approfitto per fare pipì. Quando esco, trovo Luciano che si lava le mani. Come sempre mi sento a disagio poi stavolta siamo io e lui soli nel bagno e mi aspetto di tutto, lui invece mi fa dei complimenti poi obbietta solo una cosa “Dovresti mettere dei tacchi alti, valorizzerebbero il tuo meraviglioso fondo schiena. Credimi, sei molto più bella quando le porti! Il tuo fidanzato è proprio fortunato a dormire con una bella ragazza come te” mi dice Luciano con un tono molto discreto e galante.

A tavola siamo seduti uno di fronte all’altro e il suo sguardo è insistente; sento i suoi occhi dappertutto dandomi l’impressione che mi scruti anche dentro i pensieri. Inoltre le sue gambe toccano spesso le mie ed io non faccio nulla per spostarle, quel tocco mi piace perché c’è qualcosa che mi eccita e non riesco a ritrarmi.

Qual giorno tutto finisce lì anche se mi sento per tutta la sera turbata e vogliosa.

Intuendo il mio stato la sera Alberto mi scopa con molto ardore e, cosa assolutamente insolita, mi ha preso anche analmente facendone volutamente due. La cosa non mi dispiaceva perché mi faceva sognare e mi faceva diminuire le voglie iniziate a pranzo, però gli ho chiesto come mai mi avesse voluto scopare il culo e la sua risposta è stata che si sentiva eccitato dal fatto che a pranzo li avevo eccitati pur senza fare nulla di sconveniente da parte di una brava segretaria come me. A dire la verità anche a me erano venuti in mente gli altri due, Daniele e Luciano; il sapere che mi desideravano e che piacevo mi ha fatto eccitare e mi ha fatto sentire molto figa. Questo non l’ho detto a Alberto per non ingelosirlo.

Dopo quell’incontro così ‘ravvicinato’ sono passati circa due mesi.

Da quel giorno passano due mesi ed Alberto mi parla di un invito da parte di Daniele nella sua bella villa in Corsica “Se andiamo viene anche Luciano”

“Mah! A dirti la verità non vorrei andarci con Luciano che gira per casa”

Ma Alberto insiste supplicandomi “Dai, amore, fai la brava! Potremmo fare le ferie a costo zero e poi lui ha una moglie che si dice sia molto brava, sia come moglie che come artista, sembra che dipinga, in ogni caso non ti annoieresti“

La mia replica è stata “Non è che non voglio andare ma solo l’idea di essere in costume davanti a quei due mi fa ribollire il sangue, ma poiché ti voglio accontentare allora ubbidisco. Puoi dire che andiamo

Alberto è felice come una Pasqua.

Il giorno prima di partire ho appena il tempo di farmi dare una ripassata alle gambe dall’estetista e già che sono lì le chiedo se mi può aggiustare anche il triangolino. Prima di mettere mano ai miei radi peli che stanno appena spuntando perché li ho trascurati da circa otto giorni, l’estetista mi mostra un recente catalogo con i tagli e le depilazioni più gettonate per l’estate o per andare in vacanza nelle località esotiche. Vedere tutte quelle fighe nel catalogo mi fa uno strano effetto.

Scelgo una depilazione quasi totale facendo sì che i peli disegnino qualcosa.

La ragazza con estrema bravura, così come prevedevo, trasforma in due K, una al dritto e l’altra a specchio, per formare una farfalla stilizzata. Il risultato mi piace molto e non vedo l’ora di tornare a casa e mettere i piercing in oro così sono sicura di essere, bellissima.

Il giorno dopo nel tardo pomeriggio siamo a destinazione con un volo diretto, poi proseguiamo con la vettura di Luciano che è venuto in aeroporto a riceverci.

Per il viaggio mi sono seduta nel sedile posteriore che è più comodo con il disappunto di Alberto che voleva stessi davanti. Ho preferito essere fuori dallo sguardo di Luciano che da quando mi ha rivisto non ha fatto altro che spogliarmi con gli occhi.

Daniele ci aspetta davanti al cancello della villa che scoprirò essere una costruzione molto ben integrata con il paesaggio con un mix di roccia, legno e vetrate luminosissime, opera di un bravo architetto.

Non molto dopo l’arrivo scopro che la moglie di Daniele non è lì e che per i prossimi tre giorni sarò l’unica donna; questo mi dà una certa inquietudine ma non faccio finta di niente.

Dopo esserci sistemati nella nostra camera e dopo esserci dati una rinfrescata, Daniele ci comunica che per la cena ha già prenotato un bel ristorante in paese, quindi ci prepariamo per andare tutti insieme.

Mentre mi sto cambiando indossando i pantaloni lunghi sostituendo quelli da viaggio che erano più corti, Alberto mi chiede di mettere una gonna. La richiesta mi fa meraviglia perché lui non si è mai mischiato nelle mie faccende e tantomeno nella scelta dei vestiti. Lo guardo stupita; in lui c’è qualche cosa che mi sfugge nel comportamento degli ultimi giorni come se volesse dirmi o chiedermi qualcosa di particolare. Ripensandoci mi rendo conto che è da qualche giorno che non facciamo sesso. L’astinenza che mi ha creato senza dirmelo ogni tanto mi faceva venire voglia ed ora al mare vorrei sfogarmi. Oltre il comportamento mi ha meravigliato che Alberto volesse andare in ferie, seppur brevi, in modo così improvviso con persone che a me non entusiasmano.

Mi rendevo conto che c’erano delle situazioni che ritenevo equivoche e forse sto mettendo nelle posizioni giuste un mosaico di situazioni ed oggetti.

Infatti mi ha lasciato sorpresa quando mi ha chiesto di indossare una gonna corta ed ai piedi le scarpe a tacco alto di vernice rossa che, guarda caso, mi ha appena regalato pochi giorni prima.

Continuo a pensare che c’è qualcosa che non quadra, non so cosa abbia in mente ma voglio vedere come a finire.

Penso che mi vogliano scopare ed allora dirò al mio fidanzato che di farlo con Luciano non mi va proprio.

Anche in questa cena mi ritrovo sempre Luciano davanti che mi riempie continuamente il bicchiere di vino; forse vuole ubriacarmi ed io cerco di reggere il gioco ma è dura perché il vino è ottimo e va giù bene ma è anche molto alcolico e già a metà cena mi gira la testa e mi sento euforica.

Dopo cena facciamo un breve giro per la città e poi i maschi decidono di tornare a casa.

Nel tornare a casa mi sento delusa; credevo volessero passare una serata divertente, invece mi ritrovo nel terrazzo della villa a guardare le stelle e il mare non molto lontano mentre i maschi chiacchierano di fatti loro e passano il tempo a bere limoncello nei bicchieri gelati. Io do a loro le spalle.

Ad un certo punto sento Alberto abbracciarmi da dietro, mi bacia la nuca; lui sa come mi piace ma resto sorpresa nel sentire il suo cazzo premere contro il solco delle mie natiche.

“Amore rilassati, sono consapevole che da giorni non facciamo sesso, ma questa sera vorrei regalarti una nuova emozione.” mi dice stringendomi a lui.

Con lui non ho mai fatto sesso davanti ad altri e né mi sono accoppiata con altri con lui presente e/o partecipante.

Per guardarlo in viso mi giro e vedo lo sguardo dei due che mi spogliano con gli occhi. I loro sessi si vedono già duri sotto la leggera stoffa di pantaloni. Era chiaro che mi volevano scopare e ciò mi fa rabbrividire perché lui non mi ha mai detto che gli sarebbe piaciuto vedermi scopare con altri.

Con lui avevo avuto fino a quel momento un comportamento irreprensibile e pensavo che lui non sapesse che, invece, mi avevo fatto altri maschi e tutta la sua famiglia più di una volta, padre escluso.

Ciò che mi disturbava era l’idea di dover essere scopata da Luciano e ciò mi fa rabbrividire e mi preoccupa il pensiero di essere scopata davanti ad Alberto e Daniele ma come un flash penso potrebbero essere addirittura in tre a entrare in me.

Resto ferma e lascio fare ad Alberto che mi stringe, mi bacia e lentamente mi spoglia.

Ciò che avevo pensato si stava realizzando.

“Amore, lasciati andare, vedrai sarà bellissimo, è tanto che voglio realizzare una fantasia, te con tre maschi, e questa mi sembra la serata giusta.” mi sussurra fra un bacio e l’altro.

Sono stupita ma ragiono poco per effetto del vino bevuto.

Penso “Mi vuole scopare con loro, ma si rende conto di quello che chiede! Dovrei fare la puttana con loro! Cazzo! È troppo!”

“Dai amore, fai la brava, lasciati andare, vedrai che godrai tanto” e nel parlare mi sgrilletta ed io apro le cosce per facilitargli il compito.

Sono eccitata, lui lo sa, e non riesco a distogliere i miei pensieri dalla voglia che ho, però se questo è il suo desiderio, allora va bene; devo fare la brava fidanzata ed ora lo accontento!

Mi lascio spogliare velocemente davanti agli altri che restano stupiti e immobili.

Mi abbasso davanti a Alberto e gli tiro fuori il cazzo già durissimo, lo lecco e mentre lo faccio li guardo mentre Luciano e Daniele mi osservano a bocca aperta, poi lo infilo fin dentro la gola e lui ha un gemito lungo di puro piacere “UuuuuuhhhhhhhhHHHHHHHHMMMMMMMhhhhhhhhhuuuuuuu……… ssssiiiiihhhhhh!!!!!!”

Lo lecco e succhio un poco, poi di colpo mi alzo, lo prendo con la mano incrociando le dita e, nuda come sono, vado verso la camera da letto “Tesoro, se ci dobbiamo divertire, voglio stare comoda, non ti pare!” facendo un’espressione del viso da troietta incallita.

Non mi ero accorta che gli altri due erano spariti dal soggiorno. Erano andati in camera da letto ed erano stesi sul letto matrimoniale.

Quando mi siedo sul letto loro sono nudi, vedo e resto stupita delle loro dotazioni. Mi viene da fare un paragone. Alberto è ben messo, ma Luciano l’ha sicuramente più lungo di tutti, mentre Daniele, fa paura; saranno quasi 20 cm, ma di circonferenza è sbalorditivo perché è grosso come il mio polso.

Subito Luciano mi spinge facendomi sedere sul letto e si mette fra le cosce per leccarmi e debbo dire che lo fa con estrema bravura; godo, e sento che sto per vivere un momento veramente bello.

In un attimo cado come sempre mi accade, nella libidine totale; mi sento troia e lo faccio anche davanti al mio uomo riprendendo il cazzo di Alberto in bocca mentre Daniele, segandosi, osserva me che sono leccata nella figa e sto spompinando il mio fidanzato.

Il vedere tre uomini che vogliono godere di me è uno sballo.

In breve vengo tremando per il piacere che mi sta facendo provare Luciano. Ho lasciato il cazzo di Alberto per poter respirare e lui ha proseguito segandosi come Daniele.

Luciano aspetta che mi sia ripresa dall’orgasmo, si distende sul letto e mi attira su di se.

Alberto non è ancora venuto e si mette di lato offrendomi ancora una volta il cazzo da succhiare. Lo lecco, lo sego lentamente, ma con lo sguardo seguo il lento movimento che fa Daniele masturbandosi lentamente senza perdere mai di vista le mie labbra.

Mi impalo su di Luciano che spinge dentro il suo cazzo con lentezza fino a toccare la radice che corrisponde anche alla mia bocca uterina ed esclama “Accidenti come la sento stretta! Francesca mi stai facendo impazzire! Dai! Ti voglio godere tutta!!” mi dice inarcando le gambe sollevando il suo bacino facendo sì che io lo possa prendere completamente senza avere la possibilità di farne uscire neanche una piccola parte.

Immediatamente dopo incomincia a scoparmi dando dei colpi dal basso verso l’alto sempre più forti e profondi.

Godo, sento il suo cazzo riempirmi tutta e mi lascio andare al piacere che avevo da tempo represso: quello della trasgressione che mi travolge. È proprio da quel momento che incomincio a godere senza ritegno urlando e incitando sempre di più colui che ritenevo un porco a sfondarmi tutta.

“..sssiiiii….daiiiii….ssiiiiii……goddoooo!!!…oraaaa………ssssiiiiii…..”

“Dai, Francesca! Dai, sei proprio una bella troietta! Mi stai facendo godere. Brava! Su, fai godere anche gli altri!”

Alberto si distende dietro di me. Sento le sue dita esplorare il mio fiorellino anale e siccome sono eccitata lo invito ad aprire quel fiore “sììì!! Prendimii, lo vogliooo!! Aprimi il culooo!!”

Non mi vergogno di aver detto quelle parole perché ero talmente in preda al piacere che non mi rendo nemmeno conto di quello che dico.

Poco dopo il mio fidanzato entra con decisione dentro di me facendomi impazzire di piacere senza procurarmi dolori. È una sensazione pazzesca. Vorrei urlare ma la voce non esce dalla mia bocca aperta che è subito riempita dalla grossa cappella del cazzo di Daniele che cerco di mettere in bocca ma a mala pena riesco a leccare il glande tanto è grande.

Non potendo fare altrimenti lo avvolgo con entrambe le mani e lo sego lentamente.

Alberto si sta scatenando scopandomi il culo come fosse impazzito “sììì, ti sfondo!! Tesoro mio sei proprio una bella troia. E bellissimo come ti dai, come mi dai il culo, tesoro mio! che bello!!” grida e Luciano lo incita a continuare perché vuole vedermi stravolta dal piacere “Dai Alberto, dai spaccale il culo che poi lo voglio riempire anch’io! Dai facciamo divertire questa troia!!! Vero Francesca che vuoi essere sfondata?”

Daniele non parla e lascia che loro si sistemino per potermi aprire, lui si limita a tenermi il cazzo in bocca ed io tremo solo al pensiero di sentirlo dentro. Certo è che quel cazzo è una meraviglia della natura e mi affascina e sono incantata dalle dimensioni.

Intanto Alberto affonda un ennesimo colpo e poi sborra dentro di me con un urlo rauco “orrraa ti sborro in culo, Francesca!!! Sborrooo ohhh sììì che meravigliaaa!!!” accompagnando le parole con rantolii caratteristici dei maschi che sborrano.

Che lui mi sia venuto in culo lo sento bene. Mi riempie l’intestino proprio in fondo e poi si sfila per lasciare il posto a Luciano che si mette al suo posto dopo avermi fatto inginocchiare con il viso appoggiato al cuscino. Mi penetra con un colpo secco e deciso che non mi disturba perché Alberto mia aveva già aperta e lui è molto preciso centrando lo sfintere come se lo conoscesse già.

“Sììì finalmente! Non sai quanto abbia desiderato infilare questo culo!” esclama ed inizia a montarmi con decisione, mentre Alberto mettendosi di lato m’invita a prendere ancora una volta il suo cazzo in bocca che, anche se è venuto, è ancora duro. Non mi sono certo rifiutata di leccarlo e succhiare tutti gli umori residui di piacere che ha, mentre Luciano sembra impazzito sfondandomi il culo entrando fino a farmi sentire sulle natiche le sue palle e cercando di andare ancora più in fondo.

“Che meraviglia!! Alberto la tua fidanzata è proprio fantastica! Mai sfondato un culo così!”

Avrei dovuto rispondere “Mai avuto dentro un bel cazzo così grosso!”

Luciano mi scopa mentre Daniele osserva e mi sorride. Luciano aumenta il ritmo e poco dopo sborra dentro di me un fiume di sperma “Eccomiiiii … sborrrrooo!!! Ohhhh che bello!! Sììì te lo do tutto!!” e mi spinge dentro tutto il suo palo tenendolo fermo affinché non esca.

Nel contempo Alberto, eccitata nel vedermi inculata e sborrata da Luciano, mi viene in bocca e dio da brava fidanzata golosa bevo e ingoio tutto mentre sono scossa da un numero continuo di orgasmi che non controllo più.

Quando Luciano si è sfilato da me è la volta di Daniele che mi prende da dietro ma non in culo che esta un poco aperto dopo quel trattamento.

Lo sento allargare deciso dentro la mia figa che si tende tutta e si apre al passaggio di quell’ariete che entra con l’impeto di un toro. Non ha difficoltà dopo gli orgasmi che ho avuto e scivola tra le pareti della vagina che apre e dilata. Il suo cazzo è talmente grosso che mi sembra di essere ancora ancora vergine.

Per mia fortuna gli orgasmi provati mi hanno ben lubrificato ed, appena sento battere con forza il glande sulla bocca dell’utero, vengo gridando scossa da fremiti e d agitazioni come se avessi ricevuto una scarica elettrica come se non avessi avuto altri orgasmi prima di quello “aaaaahhhhh! Sììììììhhhhh, vengooooo!!”

Nonostante mi agiti scompostamente non faccio uscire dalla fighetta quel cazzo che me l’ha allargata oltremodo e mi sembra di svenire nel momento dell’acme per il piacere provato.

Non reggo più e le gambe cedono ma lui prontamente mi afferra per i fianchi, mi sorregge e incomincia a pomparmi con un ritmo costante e continuo, mi sfonda ed io abbandonata al piacere, come fossi una ninfomane che vive di solo sesso, vengo a ripetizione.

“Accidenti che figa stretta! Alberto, la tua ragazza è una favola! Me la voglio scopare tutta. È proprio brava a farsi montare. Mi fa impazzire!”

Daniele mi scopa a lungo, mentre a turno gli altri si fanno succhiare.

Poi Daniele cambia posizione; si distende e mi fa impalare su di lui.

Mi mancava solo questo. Dal momento dell’entrata godo. Sento quel cazzo non lunghissimo, ma grossissimo, fin dentro la pancia e per godermelo totalmente mi distendo su di lui mostrando il culo agli altri che interpretano quella vista come un invito ad essere montata.

A quel punto Luciano appoggia il suo cazzo allo sfintere per incularmi.

Ero da tempo che non facevo un sandwich e, pensando di avere qualcosa di rotto da quella doppia penetrazione, cerco di dissuaderlo ma lui è inesorabile.

Alberto non è dalla mia parte e mi consola convincendomi che è bello averne due dentro “Amore, fai da brava! Vedrai che una doppia così ti farà impazzire! A me piace vederti scopata così!” e senza farmi replicare m’infila dentro il suo cazzo in bocca mentre Daniele si ferma un momento per permettere a Luciano di entrare dietro.

Luciano trova il culo già allenato all’apertura ma nonostante tutto provo un po’ di dolore ma il nuovo affondo di Daniele mi porta subito ad un tal punto di piacere che mi sembra di svenire.

Ne ho tre dentro e sono felice di donarmi a tre maschi e l’idea che godano di me mi eccita e mi fa sentire come una drogata di sesso.

Godo, vorrei urlare, ma ho la bocca piena.

Mi scopano insieme per un tempo indefinito ed io godo e vengo come mai in vita mia.

Luciano e Alberto sborrano insieme ed escono da me. Daniele mi rigira e stando distesa di lato mi incula senza che io quasi me ne renda conto. Mi afferra le tette e dà dei colpi tremendi che mi fanno sobbalzare nello sfondarmi il culo. Alla fine viene pure lui con una dose massiccia di sborra che m’inonda letteralmente l’intestino andando ad aggiungersi a quella di Luciano.

“Francesca, Sei meravigliosa! Mai avevo trovato una donna che lo prende come te. Alberto, la tua Francesca è meravigliosa! Sappi Francesca che mia moglie Lucrezia ne sarà entusiasta“ mi dice mentre malferma sulle gambe vado in bagno per lavarmi e rinfrescarmi mentre camminando mi tocco il buchetto per capire quanto sia largo e se avessi avuto delle lesioni.

La sessione di sesso è terminata lì e nei tre giorni successivi si fa solo sesso. Godo e mi scopano in continuazione, ma chi mi scopa maggiormente è Daniele, sembra insaziabile, mi prende anche tre volte al giorno in ogni posto, modo o buco, sembra non averne mai abbastanza.

Al terzo giorno, di sera tardi arriva Lucrezia che appena entrata in casa mi viene incontro spogliandosi totalmente davanti a tutti noi.

Non l’avevo mai vista ma lei evidentemente sapeva tutto di me perché mi abbraccia ed incolla le sue labbra alle mie in un bacio saffico perfetto. Le sue mani mi accarezzano mentre la sua lingua entra di prepotenza nella mia e subito inizia l’intreccio in una danza molto erotica.

Capisco che il suo nome è una garanzia di sesso a tutto campo.

Dopo un momento di stupore rispondo al bacio e languidamente mi eccito.

Per me non è la prima volta che bacio una donna e subito con lei mi sento sono a mio agio.

Lucrezia è bella, alta come me, mora occhi neri, pelle leggermente ambrata. Saprò dopo che è di origine brasiliana. È magra con le tette piccole, forse una prima misura, non di più. Ha le mani lunghe e dita sottili, con unghie lunghe e laccate di un rosso vivo molto erotico.

“Finalmente ti conosco! Daniele mi ha tanto decantato la tua capacità di godere appieno della sua super dotazione. Morivo dalla voglia di conoscerti”

In quel momento capisco che il resto della vacanza sarà tutto sesso.

Fra noi due donne però s’instaura una meravigliosa amicizia perché Lucrezia è profondamente lesbica.

Lei ama Daniele e con lui ha raggiunto una perfetta intesa sessuale; lui può scopare chi vuole a patto che poi Lucrezia possa leccare la sborra che fuori esce dai buchi che lui riempie.

Lucrezia non accetta che i maschi la penetrino, al massimo sopporta solo le carezze del marito ma nulla di più di ciò che è maschile mentre apprezza e gradisce le mie esperte carezze che, anche con i suoi insegnamenti, diventano un vero piacere.

L’intesa con lei mi porta ben presto a godere come non facevo da molto tempo.

Proprio la prima volta con lei prima Daniele mi sfonda, poi lei Lucrezia mi lecca dandomi un piacere sicuramente diverso, più dolce, sottile, come solo una donna sa far provare.

Alla fine della vacanza sono distrutta ed il mio culo è decisamente molto elastico e si apre facilmente.

Tornati in città, l’amicizia diventa tra lei e Daniele diventa vero amore per me. Lei mi telefona o viene a trovarmi quasi tutti i giorni a casa, a volte di mattina altre di sera quando non vado in studio. Il sesso fra noi due femmine diventa sempre più esclusivo, anche se a volte coinvolge anche Daniele, mentre Luciano via via si allontana dal gruppo fino a non partecipare più alle riunioni nonostante ogni volta goda molto e si senta appagato del mio corpo.

Sempre più spesso, con Alberto consenziente, sono ospite nel letto di Daniele e Lucrezia.

Fra le loro braccia mi sento a mio agio ed impazzisco di piacere che loro ogni volta si ingegnano a darmi tanto che a volte sono così stanca che non ho la forza per tornare a casa.

Qualche volta mi fanno accoppiare ad altre persone, soprattutto maschi, solitamente molto dotati che mi lasciano stanchissima e distrutta per avermi dato tanti orgasmi  facendomi godere tantissimo. Quelle notti non ho voglia di tornare a casa e dormo poi da loro tra di loro dopo che sia Daniele che Lucrezia abusano di me ed io che volentieri mi concedo alle loro voglie perverse che gradisco.

Quando chiamo Alberto dico “Caro, sono distrutta. Sai questi due tori mi hanno sfondato tutti i buchi e poi Lucrezia mi ha fatto impazzire con la sua lingua fantastica. Non ho la forza di tornare. Lo so che ti avevo promesso una scopata e ti che avrei raccontato tutto di come abbiamo fatto l’amore, ma sono sfinita. Ti dirò che se tornassi non avrei la forza di farti nemmeno una pompa per quanto mi fa male la bocca. Quindi fai il bravo fidanzato e per questa sera fatti una sega. Domani mattina, magari in studio ci accoppieremo. Fai da bravo! Ti mando un bacio e stai tranquillo che al risveglio ti dedico un ditalino”

Ecco ora mi sento nuovamente quella Francesca così come mi sento nel mio intimo e come sono sempre stata.

 

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