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30 e lode. Le avventure di Rosa

By 26 Ottobre 2020No Comments

Iniziava una giornata come tante altre, l’estate si avvicinava e con essa la prossima sessione di esami. Rosa era in ritardo, dopo la bocciatura all’esame di economia politica si era bloccata e non era riuscita a continuare con gli studi. Ora era arrivato il momento di affrontare il maledetto assistente: sapeva che l’unico modo era andare a ricevimento.

Rosa era una ragazza ventenne fuorisede, bruna, con una terza abbondante e un fondoschiena disegnato da anni di palestra e pallavolo, capelli castani lunghi e lisci. Aveva un carattere solare, ma deciso. Il suo fidanzato, Marco, studiava ingegneria ed era sempre preso dallo studio. Si erano conosciuti in un pub di Bologna grazie a degli amici e dopo quale uscita insieme si erano decisi a frequentarsi. Una storia che andava avanti un annetto, tra alti e bassi, però con poca vita sociale e poco sesso. Eppure Rosa era una ragazza che aveva sempre avuto una vita sessuale attiva, veniva da una famiglia dell’alta borghesia modenese e aveva passato gli ultimi anni delle scuole superiori tra party e uscite serali. Non si era mai fatta scrupoli e aveva vissuto la sua sessualità in modo libero; una volta gli è capitato addirittura di fare sesso con due ragazzi. Non si sentiva una troia, per lei anche questo significava vivere la giovinezza in libertà.

“ Allora, che ne pensi della mia nuova mutandina ? “ Domandò divertita a Elena, la sua coinquilina, mentre faceva una piroette.

“ Mutandina ? Bhe direi che è proprio un perizoma ! “

Era la prima volta che Rosa si mostrava in intimo a Elena e la vista di quel perizoma che mostrava chiaramente il fondoschiena sodo e le gambe muscolose e snelle la fece uno strano effetto, un modo in gola, un misto tra una strana eccitazione e un po’ di invidia.

Il perizoma lasciava intravedere chiaramete che Rosa era completamente depilata e ad Elena non sfuggì questo particolare. Non era lesbica, anche se alle scuole superiori aveva avuto qualche scambio di baci con una sua compagna; e Rosa era una ragazza molto sexy ed attraente.

“ Ma non è scomodo ? “, ribatté Elena

“ Macchè scomodo, voglio mettermi quel pantacollant effetto jeans che mi sono comprata ieri, e non mi piace che si vedano le mutande sul culo, è bruttissimo”

“ Oggi devo andare a ricevimento da quello stronzo dell’assistente del professore e voglio superare questo esame con 30 quindi mi conviene fare un po’ la troietta”

“ Ma tu sei pazza “ esclamò Elena mentre rideva di pancia “ Comunque vieni qui che ti aggiusto il pantalone”

Elena si avvicinò e inevitabilmente toccò il culo sodo di Rosa che veniva perfettamente evidenziato nella forma dal pantacollant e mentre lo faceva si sentì leggermente bagnata.

Rosa decise di mettere sopra una camicetta senza reggiseno bianca tipo crop top che lasciava scoperta la pancia, con scollatura a V e maniche che scendevano sulle spalle lasciando scoperto tutto il petto.

Il suo obiettivo era quello di stuzzicare l’assistente e di farsi riconoscere in sede di esame.

Scese da casa per prendere il tram e da subito notò gli sguardi dei ragazzi per strada. E pensò che allora l’abbigliamento scelto avrebbe sicuramente funzionato.

Salì sul tram affollato. Un signore sulla sessantina gli stava dietro con il fiato sul collo mentre davanti si trovava un ragazzo sulla trentina con le cuffie preso ad ascoltare musica. Da subito notò dietro agli occhiali scuri che il giovane guardava con insistenza la scollatura. E questo le faceva piacere, una conferma del fatto che le sue tette erano ancora in perfetta forma.

Improvvisamente sentì qualcosa che le toccava il fianco e che si muoveva lentamente verso il suo culetto. Si girò e vide la faccia del vecchio che faceva finta di guardare fuori dal finestrino. Sicuramente starà facendo la mano morta, pensò Rosa.

Si doveva mantenere con entrambe le mani a causa dei sobbalzi del mezzo affollato. Aveva poco spazio e difficilmente si sarebbe potuta svincolare.

La mano del signore intanto gli continuava ad accarezzare il culo. Rosa pensò che il tocco era accettabile fino a quel momento e non voleva fare sceneggiate inutili. Il pantacollant, che separava le natiche di Rosa in due parti, accompagnava la mano del signore il quale, notando la mancata reazione, arrivò ad allargare tutta la mano e a prendere l’intera natica di Rosa in mano. Fu in quel momento che finalmente il tram arrivò a destinazione e mentre Rosa si spostava per scendere velocemente notò l’eccitazione del signore.

Non riusciva a capire come mai non le avesse dato un bel ceffone, si sentiva desiderata, sexy e questo le piaceva, il suo unico obiettivo adesso era quello di fare colpo sull’assistente. Rosa arrivò davanti al suo ufficio, bussò, era impegnato con un’altra studentessa che dopo qualche minuto uscì piangendo.

“ Che stronzo “ pensò Rosa

“ Avanti “ esclamò l’assistente, dopo averla scrutata da capo a piedi, la fece accomodare sulla sedia; “allora, mi dica, cosa non ha capito ? “

L’assistente era un quarantenne, atletico, sicuramente faceva palestra. Bruno, con i capelli scuri.

R: “ Professore, a dire la verità ho trovato complicato capire l’argomento della concorrenza e i grafici”

A: “ E’ la prima volta che fa l’esame?”

R: “ no è la seconda “

A: “ ah, bene. Allora questo è il grafico che ha visto a lezione”

Rosa si sollevò leggermente dalla seda e piegandosi la maglietta scese lasciando intravedere i seni, l’assistente non perse un secondo e subito puntò gli occhi nella scollatura. Si vedeva perfettamente la forma dei seni penzolanti e sodi.

“ Ma quindi professore il punto d’incontro degli assi è questo ? “ indicando con la mano sfiorò la mano dell’assistente, ma volle osare ancora di più. Si allungò ancora di più e fece in modo che il seno andasse sopra la mano del professore per qualche secondo.

L’assistente era già eccitato e intuiva l’atteggiamento provocatorio di Rosa. Era chiaro che era venuta a ricevimento per passare l’esame con pochi sforzi. Egli continuava a spiegare mentre Rosa manteneva la posizione piegata sulla scrivania con la scollatura che offriva l’intera visione dei suoi seni, mentre con la mano si spostava lateralmente i capelli scoprendo interamente il collo e le spalle.

Guardava in modo sexy mentre si toccava con le dita la bocca. L’assistente iniziava a ribollire mentre e si accorse che il suo membro era ormai alla massima erezione.

“ Ah professore, prendo gli appunti che ho nel mio zainetto, in modo da farle vedere l’esercizio che ho fatto ieri” Rosa si girò offrendo la vista del suo celestiale sedere sodo mentre piegandosi il pantacollant scese leggermente lasciando intravedere l’inizio delle natiche.

Rosa rimase qualche secondo facendo finta di cercare il quaderno in modo da offrire la visione all’assistente. Si girò e pose il quaderno al docente però questa volta facendo il giro della scrivania. Si piegò a 90 gradi e iniziò a sfogliare il quaderno mentre l’assistente cadeva nella trappola di Rosa.

“ Vede, questo è l’esercizio” indicando le pagine del quaderno. Ma l’assistente era troppo eccitato, Rosa notò il rigonfiamento e per tutta risposta ebbe l’idea di far cadere la matita tra le sue gambe.

“ Oh mi scusi, professore, la prendo io” Senza dare neanche il tempo di rispondere Rosa allungò il braccio strofinandosi sulla patta dell’assistente mentre la sua testa si trovava a pochi centimetri dal membro eretto dell’assistente.

Rimase qualche secondo in questa posizione mentre con la bocca faceva sentire la sua pressione sul membro. L’assistente era pietrificato, non si muoveva e non parlava.

Rosa si alzò e continuò con la sua strategia. Questa volta poggiò il suo fondoschiena sulla mano dell’assistente mentre continuava a spiegare l’esercizio.

“ 28 “ disse l’assistente mentre la guardava negli occhi

“ Mi scusi professore, non ho capito” disse Rosa

“ Ti metto 28, ma voglio un servizietto da parte tua “

R: “ Professore, mi scusi non capisco, io comunque aspiro al 30 “

A: “ Va bene ma voglio un rapporto completo “

Rosa si avvicinò e senza pensarci baciò con la lingua l’assistente mentre egli stava ancora seduto. Iniziò a sbottonare la patta del pantalone e prese in mano il membro in mano mentre iniziava a segarlo lentamente.

L’assistente si alzò mentre Rosa iniziò a leccare l’asta e prese interamente in bocca il prepuzio facendo gemere l’assistente. Gli fece un pompino vigoroso succhiando il membro con goduria.

L’assistente la prese e la fece alzare. Mise le mani sul sedere di Rosa e gli sfilò il pantacollant godendosi le sode natiche mentre baciava il collo e tastava i seni. Rosa era eccitatissima , si era fatta trascinare, venne fatta sedere sulla scrivania e quasi automaticamente aprì le gambe mentre l’assistente leccava con goduria la fica depilata.

“ Si, si, leccami, continua, non ti fermare “ sussurrava Rosa.

L’assistente leccava la fica stretta depilata di Rosa e con la lingua entrava nelle labbra facendosi spazio con il dito. Le reggeva le gambe con le mani mentre saliva a leccare l’interno coscia e le sfilò la maglietta.

Rosa ora era completamente nuda, nelle sue mani, un corpo magro e marmoreo in contrazione sulla scrivania, con il capo all’indietro mentre i lunghi capelli scendevano lungo la schiena, la luce dalla finestra metteva in evidenza, in un gioco di luci ed ombre, il suo corpo sinuoso e le gambe muscolose, la posizione la costringeva a contrarre gli addominali e a disegnare delle cosce sode e muscolose.

Intanto, l’assistete era passato a leccare i capezzoli e i seni con calma per godere del momento e non tralasciare nessun particolare del corpo di Rosa, mentre il membro iniziava ad entrare lentamente nella fica. Il docente iniziava ad entrare con lentezza velocizzando con gradualità l’andamento, Rosa si aggrappò alla testa del docente.

L’assistente iniziò a scoparla con vigore, i due si baciano e si intrecciavano, la prese sotto il sedere mentre continuava a scoparla in sospensione. Rosa si sentiva completamente soggiogata, sentiva i muscoli del braccio dell’uomo in contrazione che sostenevano il suo corpo, mentre il poderoso membro gli entrava dentro, il respiro affannato del docente e il vigore dei sollevamenti la facevano eccitare sempre di più, aveva perso completamente il controllo. Da cacciatrice era diventata una preda di un lupo assatanato che aveva provocato.

Si sedettero sulla sedia e questa volta fu lei a condurre il gioco. Con dei movimenti di bacino cavalcava l’assistente mentre questo gli manteneva il sedere. Inserì un dito nel culo di Rosa e prese con vigore a ondeggiare sul docente mentre i due si scambiavano baci impetuosi con la lingua.

Rosa ebbe un primo orgasmo al quale seguì l’assistente che spruzzò il suo sperma sopra la pancia di Rosa.

Si mise in piedi davanti all’assistente e fece per la prima volta una cosa che aveva sempre considerato poco gradevole: prese il cazzo dell’assistente in bocca ancora pieno di sperma, ingoiò l’eccesso e lo pulì mentre iniziava un secondo pompino, il docente arrivò una nuovamente, sentì questa volta schizzare lo sperma in bocca. Adesso era lei che lo aveva in pugno.

I due si rivestirono senza dire una parola. L’assistente gli chiese nome, cognome e numero di matricola.

“ Allora è 30, ma avrai anche la lode “

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