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A mia moglie piace il pesce

By 26 Febbraio 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono sempre stato un marito esemplare; o, meglio, credevo di esserlo fino a quando non scoprii quanto fosse affamata di pesce la mia amata moglie.
Mia moglie &egrave una bella donna prosperosa di cinquant’anni, casalinga e, fino a poco tempo fa, credevo mi fosse fedele, visto che, nonostante i miei cinquantun anni, riuscivo comunque a soddisfare tutte le sue voglie a letto, mettendomi al suo servizio.
Oltre ad essere mia moglie, &egrave anche una mamma: dal nostro amore &egrave nato un figlio, ora venticinquenne, che non ha mai sospettato nulla delle voglie sessuali di sua madre: d’altronde, &egrave una cosa che riguarda solo me e mia moglie.
Il giorno in cui venni a conoscenza del lato più porco di mia moglie era un sabato mattina, quando mia moglie, dopo aver salutato con un bacio sulla guancia nostro figlio pronto a passare una giornata con i suoi amici, mi mandò in una pescheria per comprare alcuni frutti di mare che avremmo dovuto mangiare.
Il dipendente della pescheria era un ragazzo dell’età di mio figlio che, per mantenersi gli studi all’università, aiutava il padre, proprietario della pescheria.

“Buongiorno, signore, sempre il solito?”, mi accolse il coetaneo di mio figlio dopo essere entrato nel negozio.
“Sì, grazie”.
“Senta, stamattina ho pescato un bel pesce grosso e vorrei lo portasse a sua moglie a cui piace molto il mio pesce”, mi disse con un tono innocente che mai mi avrebbe fatto credere che, effettivamente, a mia moglie piacesse il pesce del pescatore.
“Come, scusa?”
“Prenda questo pesce e lo porti a sua moglie: viene quasi tutti i giorni in pescheria e le avevo promesso che le avrei fatto mangiare un bel pesce grosso come ricompensa per essere così fedele al negozio; sa, molti ora vanno nei centri commerciali ad acquistare il pesce, ma il nostro &egrave di prima qualità e sua moglie lo ha capito molto bene”.

Il tono che aveva era un po’ troppo malizioso per i miei gusti, ma il formicolio che sentii in mezzo ai miei pantaloni non era d’accordo. Quelle frasi piene di doppi sensi su mia moglie, invece di farmi incavolare, mi eccitarono: dopotutto, era solo una fantasia e sapevo che erano frutto dell’invidia, visto che molti erano invidiosi del fatto che avessi una moglie così bella. Non ero nuovo a frasi del genere.
Stavo per ringraziarlo per il pesce gratis, quando mi squillò il cellulare: era mia moglie che voleva che andassi al supermercato a comprarle degli ingredienti che mancavano per il dolce che voleva fare.

“Amore, ma il pesce rischia di andare a male se non lo metto subito in frigorifero”, le dissi.
“Quale pesce? Ti avevo detto di comprare solo i frutti di mare”.
“Sì, ma qui c’&egrave il figlio del proprietario della pescheria che ci ha fatto un regalo: pesce gratis”.
“Ahhhhh, ho capito! &egrave un ragazzo così bravo… senti, sono sicura che non rifiuterà di portarmelo direttamente a casa mentre tu sei al supermercato”.
“Amore, ma non conosce la strada…”
“Sì, invece! Tante volte mi ha portato il pesce quando non potevo muovermi di casa!”.
“Ok, allora proverò a chiedere, ma non sono sicuro che acc…”.
“Oh, credimi, accetterà: &egrave un bravo ragazzo”.

Detto questo, riagganciò il telefono lasciandomi interdetto.
Mia moglie aveva ragione: il ragazzo acconsentì alla mia richiesta (o, meglio, alla richiesta di mia moglie) e mi disse di non preoccuparmi per il disturbo.

“Si figuri! Sua moglie &egrave nostra cliene da un po’ di tempo ed &egrave giusto portarle un bel pesce grosso e fresco. Si prenda il tempo che vuole, andrò io da sua moglie”.

_

Dopo aver acquistato gli ingredienti per il dolce, ritornai subito a casa, affamato, sperando che mia moglie avesse già finito di cucinare il pesce.
Rimasi un po’ stranito quando vidi che nel mio giardino c’era ancora la macchina della pescheria.

“Cavolo”, pensai, “vuoi vedere che quello stronzo si &egrave deciso cinque minuti fa a portare il pesce a mia moglie?”.

Arrabbiato, aprii la porta di casa dirigendomi subito in cucina, ma non trovai nessuno. Cominciai a provare una strana sensazione quando mi resi conto che al piano di sotto non c’era nessuno.
In silenzio, salii le scale: gradino dopo gradino, sentivo una voce ovattata e dei gemiti di piacere. La porta della mia camera da letto era socchiusa e, attraverso lo spiraglio, vidi ciò che non avevo mai creduto possibile.
Mia moglie, la mia bellissima e fede moglie, era completamente nuda, inginocchiata sul pavimento della nostra camera da letto, luogo in cui avevamo condiviso tutto, davanti al ragazzo pescatore, coetaneo di nostro figlio, nudo, a scoparle la bocca.
Il ragazzo aveva una mano sulla testa di mia moglie e l’altra a palpare la sua quarta di seno sodo. Muoveva il bacino avanti e indietro facendo entrare il suo grosso cazzo (in questo caso, grosso pesce) nella bocca di mia moglie, mentre la insultava in tutti i modi.

“Troia, stai prendendo il pesce in bocca da un ragazzo dell’età di tuo figlio! Succhiami il cazzo alla faccia di quel cornuto di tuo marito e di tuo figlio!”.

Credevo che si sarebbe ribellata; invece, vidi la sua mano scendere giù, sempre più giù fino ad arrivare alla figa che cominciò a sgrillettare forte: mia moglie era eccitata.
Ciò che provai &egrave riassumibile nei miei pantaloni: invece di andare lì e fermare tutto, il mio cazzo crebbe sempre di più nei pantaloni che stavano cominciando ad andarmi stretti. Me li sbottonai, liberano il mio pisello, e cominciai a segarmi davanti all’immagine di mia moglie che, incansapevole del fatto che la stessi guardando, succhiava con goduria il cazzo di un ragazzo dell’età di nostro figlio.

“Mmmm”, mugolò mia moglie staccando la bocca dal suo cazzo per prendere un po’ di respiro, “quanto mi piace succhiare questo cazzo giovane”.
“Troia, pensa se tuo figlio ti vedesse con questo pisellone in bocca, il mio! Ho la sua età e mi stai succhiando il cazzo da vera MILF quale sei… mmm…”.
“In questo momento non mi importa di mio figlio, voglio soltanto succhiare questo cazzone”.

Mia moglie riprese il cazzo in bocca e cominciò a succhiare più forte, facendo gemere dal piacere il ragazzo che, giustamente, non ce la faceva più a trattenersi.

“Sto per sborrarti in bocca, troia!”.
“Sì, voglio tutta la tua sborra in bocca… mmm”.

Continuò a succhiare nonostante il ragazzo stesse sborrando: tutta la sborra le colava dalla bocca fino alle tettone. La sua bocca era avvolta attorno alla sua cappella che succhiò avidamente, facendo contorcere dal piacere il ragazzo, fino a quando non lo ripulì tutto.
Sborrai nelle mie mutande.

“Brava pompinara! Tuo marito sarà fiero di avere una moglie ciucciacazzi come te”, le disse ridendo insieme a lei.
“Lascia stare quel cornuto… mmm… ora lo riprendo in bocca”.

Incredibile. Mia moglie voleva ancora avere la bocca piena e riprese in bocca il cazzo barzotto del ragazzo che subito si indurì.

“Me lo hai fatto diventare di nuovo duro: ora ti scopo di nuovo a pecorina sul letto del cornuto di tuo marito!”.
“Mmm… mi piacerebbe tanto, ma si &egrave fatto tardi”, disse indicando la sveglia sul suo comodino (con accanto la foto mia e di mio figlio di un anno fa, in vacanza).
“Cazzo! Quel cornuto dovrebbe essere già qui…”.

Detto questo, si rivestirono continuando a dirsi porcate.

“Mio padre aveva ragione: sei proprio una porca!”.

Cazzo! Allora anche il proprietario della pescheria si scopa mia moglie.

“La prossima volta vi voglio insieme, chiaro?”.
“Come vuoi, mia troiona MILF”.
“Sono una MILF, vero?”, gli disse sorridendo.
“Oh, sì! Povero tuo figlio: non sa che i suoi amici dicono sempre porcate su di te? Li conosco, vengono sempre in pescheria”.

Mia moglie rise spudoratamente.

“Significa che mio figlio ha una bella mamma: proprio per questo ha tanti amici”, gli disse facendo l’occhiolino.
“Che troia che sei! Anche tuo marito ha tanti amici per lo stesso motivo?”.
“Sì, pensi che tuo padre non conosca quel cornuto?”.
“Già, hai ragione…”.
“Vi aspetto entrambi la prossima volta, ok?”.
“Ai suoi ordini, signora”.

_

Quella stessa notte, dopo che mia moglie mi aveva dato il bacio della buonanotte con quella bocca che, poco prima, aveva ciucciato il cazzo di un ragazzo venticinquenne, mi chiusi in bagno a segarmi: ormai l’immagine di quello che avevo visto era impressa nella mia mente.
A mia moglie piaceva tanto il pesce e io non potevo far altro che segarmi.

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