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Ai suoi piedi

By 18 Aprile 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Questo racconto parla di come è cambiato il rapporto con mia madre e come son riuscito a realizzare un mio sogno.
Mia madre è una bella donna sulla quarantina non tanto alta, capelli rossi, un bel culo abbondante, un bel paio di tettone e due labbra carnose che sembran fatte apposta per fare pompini.
Ma soprattutto la parte che mi ha sempre fatto impazzire di lei sono i suoi piedi.
Un 34 piccolo e curatissimo, dita sempre smaltate e quasi sempre avvolti dai collant.
Fin da ragazzino amavo spiarla quando era al telefono con le sue amiche e dondolava una scarpa, giocando coi suoi piedini, o quando rovistando nella biancheria cercavo i suoi collant per sentire quell’odore cosi eccitante e spararmi delle seghe immaginando di baciare quelle adorabili estremità.
Finalmente una sera, tornano a casa, si distese sul divano togliendosi solo le scarpe, e si mise a vedere la Tv con me, giocherellando e strofinando i suoi piedi avvolti dai dei collant color carne. Sembrava lo facesse apposta per provocarmi, io cercavo di non perdere neanche un attimo di quelle immagini.
Finchè a un certo punto disse ‘Mamma mia queste scarpe nuove mi han massacrato, saresti cosi gentile da farmi un massaggio?’.
Io incredulo per l’occasione che mi si stava proponendo, cercando comunque di non dare a vedere l’eccitazione, dissi con fare un po’ scocciato ‘uhm.. va bene..’
Quasi mi tremavano le mani per l’eccitazione quando finalmente presi tra le mani quei piedi oggetto del mio desiderio e delle mie seghe.
Il contatto coi collant mi fece subito ingrossare il cazzo e cominciai un massaggio per quanto fossi inesperto a questa pratica.
Lei comunque sembrava gradire e, accendendosi una sigaretta,
Cominciò a dire ‘mmm.. grazie’ci voleva proprio”
E io ‘Vado bene?’
Lei ‘Si si continua” socchiudendo gli occhi e continuando a fumare.
Io continuavo a massaggiare quei piedi stupendi, e man mano avevo preso coraggio e li guardavo sempre di più , finalmente potevo vederli da vicino, osservando la perfezione delle dita e quell’odore eccitante che fino ad allora avevo sentito solo di nascosto quando si toglieva le calze di nylon e le metteva a lavare.
Finchè lei tolse quel piede e porgendomi l’altro disse ‘Adesso anche questo..’.
Io ero talmente preso dall’eccitazione e da quei modi quasi autoritari, che non mi accorsi che mi urto col primo piede in mezzo alle gambe, accorgendosi della mia erezione.
In un attimo provai terrore per la figura che stavo per fare, ma incredibilmente lei, con un sorriso divertito disse ‘Oh.. ma cosa abbiamo qua?’
Io imbarazzatissimo cercando di cambiare posizione ‘niente niente”
Ma lei con espressione divertita ‘Dai dai.. fa’ vedere” e prendendomi di sorpresa mi calò i pantaloni della tuta quanto bastava per far uscire il mio cazzo svettante.
E disse ‘wow.. ma cos’è ‘sto trionfo?’
Io continuavo a ripetere ‘Niente niente’ vergognandomi come un ladro, ma a lei sembrava che la cosa divertisse e mi chiese ‘Adesso mi dici cos’è che ti eccitava tanto’ e li presi coraggi e le confessai ‘Beh.. scusa.. ma sono i tuoi piedi’
‘I miei piedi? E cos’hanno?’
‘Sono bellissimi”
‘Ah ah ah addirittura” e poi.. con uno sguardo malizioso da porca che non scordero mai, comincio ad accarezzarmi una guancia con un piede dicendo ‘mmm e cosi ti eccitano i piedi della mamma eh? Mmm’ bravo bravo..’.
Il contatto del nylon con la mia pelle, quell’odore eccitante e l’avere quel piede cosi vicino mi fecero finalmente prendere coraggio e, pensando ‘Ora o mai piu, ormai ho fatto 30, facciam 31!’ avvicinai le labbra e lo baciai.
Mi aspettavo una reazione del tipo ‘non esagerare’ e invece lei si stava rivelando più porca di quanto immaginassi, perché continuando a sorridere in maniera intrigante, disse ‘Uh..che carino..me li baci anche? Ti piaccion proprio tanto!’
E io ‘Mi fanno impazzire..’
Lei ‘Ah si? Allora leccameli per bene!’
Io, ormai perso ogni freno inibitore, risposi prontamente ‘Con piacere’ e mi gettai su quei piedi, leccando ogni centimetro, succhiavo le dita, leccavo il tallone e le piante, ero in paradiso.
E vedevo che anche lei gradiva la cosa, muoveva i suoi piedi per assecondare la mia lingua, ruotandoli e avvicinando man mano la parte che voleva che leccassi, cominciando a mugolare sempre di piu..
‘mmm continua cosi.. non credevo fosse cosi piacevole.. ti piace leccare i piedi alla mamma, eh porcellino?’
Io, mezzo in estasi ‘Si, mi fanno impazzire i tuoi piedi’
Lei ‘Eh lo vedo.. mmm.. stai cominciando a far eccitare anche me” e infilandosi una mano nei pantaloni cominciò a sditalinarsi.
Lei ‘Ohhh si.. dai.. continua a leccarmi i piedi, che poi la mamma ti fa sborrare questo bel pisellone’ disse cominciando a toccarmi il cazzo con un piede.
Io rimasi sorpreso dalla cosa e dal linguaggio usato e balbettai un ‘Dici davvero??’
E lei con un sorrisetto da troia ‘Certo, cosa credevi, che alla mamma non piacesse il cazzo?’
Io ‘Beh.. ma si.. pero.. cioè..’
‘E allora dai, continua che poi ci penso io a farti divertire” e riprese a sditalinarsi con piu foga, continuando a mugolare finchè, infilandomi un piede in bocca, venne gridando ‘Ahhh..siii.. leccameli dai.. leccaaa’.
Dopo di che, sfilandomi il piedino che avevo succhiato il piu possibile dalla bocca, disse ‘E adesso tocca a te.. alzati in piedi dai..’.
Mi prese il cazzo in mano e avvicinandolo alla sua bocca disse ‘Mmmm adesso la tua ricompensa per avermi adorato come una regina’ e se lo infilò tutto in bocca.
Io cercai di resistere il piu possibile, ma l’immagine di quelle labbra carnose che avvolgevano e succhiavano il mio uccello era davvero troppo eccitante.
Ero in estasi e la incitavo dicendole ‘Ohhh siiii.. che pompino’ che labbra morbide’ che bocchinara che sei.’
Lei, leccandomelo, non smetteva di dirmi frasi provocanti.. ‘Allora che ne dici della tua mammina? Se la cava a succhiare cazzi?’
Io ‘Siii ‘ siii.. sei la migliore.. sto per venire”
E lei ‘Eh no! A questo punto facciamo le cose per bene! Ti piacciono i miei piedi? E allora facciamo cosi..’
Mi infilò di nuovo un piede in bocca e l’altro l’appoggio sul mio cazzo dicendo ‘Dai.. da bravo’ succhiami bene le dita e sborrami sul piede’
Io ebbi solo la forza di dire ‘sei fantastica, ti adoro!’, succhiai le dita smaltate e avvolte dei collant di quel piede meraviglioso, mentre lei con lo sguardo malizioso da troia soddisfatta, guardava l’altro piede ricoperto dalla mia sborra.
Lei ‘ahh’ sei contento?’
Io ‘Sono in paradiso!’
Lei ‘Ahahaha.. addirittura? Ti piacevano davvero tanto i miei piedi, devo dire che è piaciuto anche a me’
Io ‘Davvero? Non credevo fossi cosi.. porca!’ dissi con un sorriso.
E lei ‘Eh non hai visto ancora niente, ora che so che sei cosi servizievole e porcellino, troveremo il modo di divertirci ancora in futuro!’
Dopo quella sera il rapporto con mia madre e i suoi piedi era finalmente cambiato.
Mi chiedeva pareri su come le stavano vestiti, calze e scarpe, la sera davanti alla tv mi chiedeva di massaggiarglieli, pratica che finiva sempre con grandi leccate, con sommo mio e suo gradimento. Che spesso ricambiava con stupendi pompini.
Un giorno rientrando a casa la trovai che si stava mettendo lo smalto, uno smalto rosso intenso. Rapito da quella visione, la prima tentazione fu quella di farmi una sega sul posto, ma lei sorridendo e capendo le mie intenzioni mi disse ‘Stai buono, non è ancora il momento, intanto dammi un parere, come mi sta questo smalto?’ allungando il suo piedino muovendo le dita.
Io risposi ‘Stupendo, rende i tuoi piedi ancora piu belli’ e mi allungai per baciarli.
Ma lei ritraendo il piede con sguardo malizioso disse ‘Ti ho detto di avere pazienza, aspettami che mi cambio e mi porti a fare una cosa..’.
E se ne ando in camera sculettando, lasciandomi incuriosito su cosa avesse in mente.
Torno dopo un po vestita in maniera abbastanza elegante, con un tallieur con dei pantaloni neri fino alla caviglia, calze nere velate e ballerine, con un rossetto rosso fuoco su quelle labbra carnose.
Guardai perplesso quelle calzature che non amavo particolarmente, ma lei disse sorridendo ‘Si lo so che non ti piacciono, ma ho in mente dell’altro, fidati della tua mammina. Piuttosto, ti piace questo rossetto?’ chiese passandosi la lingua sulle labbra.
Le risposi sorridendo ‘ Beh, direi che un bel cazzo in bocca non te lo toglie nessuno’.
E lei ‘Ahaha mmm il solito porcellino’ dai accompagnami in macchina che andiamo a fare compere”
Appena saliti in macchina le chiesi’Allora mi dici dove si va?’
E Lei ‘Mi devi accompagnare a comprare delle scarpe, sai ne ho viste due paia che mi piacciono, ma sono indecisa. Vorrei un consiglio da te. E poi il commesso è un bel ragazzo, mi sa che deve essere anche lui un po feticista, perche ogni volta che vado a comprare delle scarpe mi fissa sempre i piedi con lo stesso sguardo che hai tu’ e fece un sorrisetto malizioso.
E io’E ti credo poverino, pensa che fortuna avere dei piedini invitanti come i tuoi davanti, e cercare di resistere”
Appena entrati nel negozio, le si fece incontro un ragazzo sulla 30ina, che la salutò in maniera educata, ‘Buon giorno signora, ben tornata, come posso aiutarla?’
E lei’ Ciao, guarda son venuta per prendere le scarpe che avevo visto l’altro giorno, solo che sono ancora un po indecisa, ho portato anche mio figlio cosi può aiutarmi dandomi un parere’
E lui ‘Ah perfetto, prego intanto accomodatevi dietro in quello stanzino, cosi staremo più tranquilli, intanto le prendo i due modelli’
Evidentemente conosceva già tutto e lei era cliente abituale, quindi ci accomodammo nello stanzino finchè il tipo tornò con i due modelli.
Rimasi incredulo quando le mostrò, perché eran tutti e due provocanti da morire. Un paio erano delle decolté nere di vernice, con un tacco molto altro, a spillo.
Idem le altre, solo che eran rosse e al posto di essere decolté, avevan dei lacci di cuoio tipo sandali, che lasciavan quindi scoperto il piede.
Già in quel momento pensai che sarebbe stata unì’ardua scelta, visto che avrei voluta vederla sculettare su entrambi quei trampoli.
Lei tutta contenta ‘Uh bravo che ti sei ricordato, sono proprio quelle’ e poi rivolgendosi a me chiese ‘Insomma, che ne pensi, quali ti piacciono di più?’
E io ‘Beh mi sembran belle tutte e due, ma per giudicare dovrei vederle indossate”
Lei, anche con un sorrisetto mezzo furbetto, come per dire ‘Eh bel paraculo”, disse ‘Ma certo, adesso le vediamo come mi stanno..’
Cosi dicendo, si tolse le ballerine, liberando finalmente quei bei piedini.
Io come al solito cominciai ad avere un’erezione, come ogni volta che mia madre mostrava i suoi piedi, e mi accorsi che lei non si era sbagliata riguardo al commesso, visto che anche lui sembrava a metà tra l’eccitato e l’imbarazzato a trovarsi cosi vicino a quei piedi cosi provocanti. Oltretutto lo smalto rosso e le calze nere facevano un contrasto a cui era difficile resistere.
Lei, facendo finta di non rendersi conto dell’eccitazione che aveva provocato in noi due, solamente liberando i suoi piedi dalle ballerine, disse ‘Cominciamo con quelle nere’.
Ovviamente il commesso faceva di tutto per rendersi disponibile, e nell’aiutarla a calzarle notai che ne approfitto per accarezzarle il tallone.
Cosa che non sfuggi neanche a lei, visto che fece un sorrisetto.
Si alzò in piedi chiedendo con fare civettuolo ‘Come mi stanno?’ e intanto camminava sculettando e specchiandosi.
Notai che oltretutto erano molto decolté, perche si vedeva anche l’inizio delle dita, che era una cosa che mi eccitava molto, e dissi ‘Beh.. direi molto eleganti..’
E il commesso, visibilmente eccitato, provando comunque a essere professionale ‘Beh signora, direi che le danno una certa classe e rendono sensuale la camminata’.
Lei continuando a roteare i piedi nelle scarpe davanti allo specchio disse ‘Mmmm dite? Si effettivamente son molto eleganti, ora pero proviamo le altre”.
Il commesso la aiutò a toglierle approfittandone per accarezzarle il dorso dei piedi e iniziò ad infilarle le altre.
Ovviamente approfittando dei i vari lacci, cercava di dirle ‘Uh..aspetti che l’aiuto..’ e intanto ne approfittava per toccarle le dita.
Vedere quel ragazzo cosi bramoso di toccare i suoi piedi e lei che faceva anche la finta ingenua e intanto mi faceva sorrisetti maliziosi, non faceva altro che eccitarmi ancora di piu.
Oltretutto, essendo scarpe aperte cominciava anche a sentirsi quell’eccitante odore che mi arrapava tanto e che sembrava non lasciare indifferente neanche il commesso. Quando finalmente furono allacciati i vari lacci, si rialzò in piedi, ricominciando la sfilata di prima, ondeggiando sensualmente su quei tacchi.
Ovviamente, essendo aperte, vedere quei piedini liberi su quei trampoli, vedere quelle dita smaltate muoversi, mi faceva eccitare ancora di piu e le dissi ‘Beh queste son ancora piu sensuali, poi suoi tuoi piedini..’ e lei, maliziosa, disse al commesso ‘E lei che ne pensa?’
E lui, con una botta di coraggio ‘Beh signora, queste essendo aperte, vengono valorizzate se una ha dei bei piedi, quindi a lei stanno molto bene’.
E lei, sempre fingendosi ingenua e modesta ‘Uh.. dai cosi mi fate arrossire con questi complimenti ai miei piedi, pero mi rendete ancora piu indecisa su quali prendere” e continuando disse ‘Ma se le provassi assieme, almeno le vediamo al confronto?’
Il commesso sembrava non aspettare altro, e si affretto a togliergliene una, sempre senza farsi mancare qualche carezza, e le rimise una decolté nera.
Lei allungò tutti e due i piedi, muovendoli e valutando quale delle due preferisse. Fosse stato per me, mi sarei gettato solo su quei piedi cosi provocanti in quelle scarpe da porca, solo per leccarli e baciarli in ogni punto.
Ma lei sembra divertirsi a provocarci, e quindi cercai di resistere stando al gioco.
Il commesso poi disse ‘Beh veramente io non saprei quali scegliere, ma se le prendesse tutte e due?’
E lei ‘eh.. mi piacerebbe, ma non vorrei spendere troppo” poi d’improvviso, muovendo un po la testa disse ‘Ah.. e quelle come sono?’ indicando un altro paio di scarpe.
Lui ‘Queste sono sempre dei sandali aperti, con un po di tacco, dorate, pero si mettono tipo infradito..’
E lei ‘Ah.. peccato che ho le calze, ma me le farebbe comunque provare?’
E lui ‘ma certo, se vuole si può cominciare a fare un’idea’
Prese il suo numero e cominciò una scenetta con lei complice, in cui provava a infilarle il sandalo che, per via delle calze, non entrava fino in fondo.
Cosi lui poteva approfittarne comunque per continuare a toccarli e sentirne l’odore, e lei si divertiva maliziosamente a vedere quel ragazzo in affanno ed eccitazione per i suoi piedi.
A quel punto però decisi che certi giochini erano durati un po’ troppo e decisi di velocizzare un po la cosa.
Mi avvicinai, presi il piede e strappai la punta della calza, lasciando libere e nude quelle dita smaltate, dicendo ‘Cosi è un po’ meglio no? Almeno le puoi provare bene!’
E lei con espressione tra il divertito e il meravigliato ‘Ma che fai? Cosi rompi tutto!’
E il commesso ‘Beh però signora, cosi può provarle meglio, venga che la aiuto..’
Lei con fare innocentino ‘Uh ok fatevi voi, ormai sono nelle vostre mani’
E io ridendo ‘E noi ai tuoi piedi!’
Lei ‘ahaha dai smettila.. insomma, che dici, come mi stanno questi sandali?’ e muoveva le dita smaltate roteando il piede.
Io stavo impazzendo, e le dissi ‘Beh, veramente affascinanti, col tuo piede nudo”
Il commesso quasi in trance ‘Si signora, sembrano fatte apposta per i suoi piedi”
E lei ‘uh.. ancora complimenti, ma se fate cosi quali scelgo, tutte e tre non posso comprarle..’
Il commesso’Beh signora, posso vedere di farle un po’ di sconto”
Alchè finalmente mia madre si rivelò la porca che era, e scoprendo finalmente le carte, ponendo fine al giochino disse ‘Mmm no, allora possiam fare cosi, io compro le altre due, e te mi regali questi sandali’.
E il commesso ‘Ma signora, non posso regalargliele, al massimo uno sconto..’
E lei, con fare autoritario e sensuale ‘Oh si che puoi, diciamo che lo puoi fare in cambio del permesso che ti do di giocare un po’ coi miei piedini..’
Io ero sconvolto, avevo il cazzo che mi scoppiava nel vederla cosi sfrontata.
Il commesso sembrava non crederci e diceva ‘Ma cosa.. ma cioè.. in che senso..’
E lei ‘Dai che hai capito, è mezz’ora che me li annusi e cerchi di toccarli e accarezzarli, lo so che muori dalla voglia di leccarmeli, regalami questi sandali e sono tutti per te”
E lui ‘E va bene signora, per il negozio non potrei, li pago di tasca mia, ma davanti ai suoi piedi non resisto” e cosi dicendo si getto a leccare quel piedino nudo con passione.
E lei ‘Oh bravo, ti piacciono i miei piedi eh? Dai leccameli bene..’
Lui ‘Si.. si.. cazzo che piedi signora, è da quando è entrata qui la prima volta che aspetto questo momento, mi fanno impazzire..
E lei, col sorrisetto malizioso ‘Ah..ma davvero.. ti vedevo che cercavi sempre di toccarmeli e annusarmeli, adesso succhiami bene le dita ‘ guarda come le ho smaltate, ti piacciono eh?’
Lui ‘Si signora, sono perfette, gliele voglio succhiare una per una ‘ mmm ..’
Lei ‘mm .. si.. bravo.. una per una.. come sei servizievole”
Poi rivolta a me, con lo sguardo da sorridente ‘E tu non startene li impalato, datti da fare con l’altro piedino dai.. ho ancora su la calza di nylon che ti piace tanto.. da bravo.. lecca..’ e mi avvicinò il piede alla bocca.
Cominciai anche io ad omaggiare quel piede perfetto baciandolo e leccandolo, passando la lingua sotto le dita avvolte nel nylon.. leccandole il tallone, la pianta..
Passai anche io la lingua su ogni dito smaltato dicendole ‘Cazzo questo smalto è favoloso, hai sempre gusto nel rendere sensuali i tuoi piedini..’
Lei ‘mmm grazie tesoro.. dai.. bravo.. continua a succhiarmelo per bene’lo sai che alla mamma piace vederti con il suo piede nella tua bocca”
Io ‘Si lo so.. anche a me.. mmm.. poi con questi collant.. mi fa impazzire passarci la lingua sopra’ non mi stancherei mai di dirti che hai dei piedi perfetti’
Lei ‘Ahhh.. si.. che bravo.. passami la lingua anche sotto la pianta..’
Io ‘ si.,. che porca che sei.. ti piace vedere due ragazzi che tengono in bocca i tuoi piedi eh?’
Lei ‘Mmmm si.. mi fate sentire una regina..’ poi rivolta al commesso ‘E tu che dici? Sei soddisfatto?’
Lui ‘Certo signora, non sa per quanto ho aspettato questo momento, ogni volta che entrava qua a comprarsi le sue scarpe da troia.. cercavo sempre di servirla io per vedere da vicino i suoi piedi.. sentirne l’odore.. cercare di sfiorarli..’
Lei ‘Beh adesso sei accontentato.. ce l’hai sotto il naso il mio piedino.. baciamelo’ puoi sentire l’odore.. passami bene la lingua in mezzo alle dita che mi fai godere..’
Io’ Si dai.. porcona.. facci vedere come godi a farti succhiare le dita dei piedi..’
Lei ‘mmm si.. guarda” e si infilò una mano nei pantaloni cominciando a sditalinarsi
Lui’Cazzo che troia’ beato te che hai una madre cosi”
Io ‘Eh lo so, l’ho scoperto da poco che era cosi porca, ma mi sta facendo godere molto”
Lei ‘Mmmm si.. anche a me fa piacere aver scoperto che ha questa passione e quanto mi fa godere leccandomi i piedini”
Lui ‘beh signora, con dei piedi come i suoi è un peccato non approfittarne’
Lei ‘Ahh.. si.. siete due tesori.. è giunto il momento di far godere anche voi.. tirate fuori i vostri cazzi, voglio vedere che effetto han fatto i miei piedini..’ disse con sguardo tra il malizioso e il soddisfatto.
Lui ‘Ecco signora, guardi che effetto !’ disse tirando fuori il suo cazzo eretto
Io ‘Tieni, guarda qua come lo hai ridotto’ il mio uccello altrettanto in tiro
Lei, passandosi la lingua sulle labbra ‘mmmm ma che bei piselloni, bisogna che li assaggi tutti e due’
Li prese in mano tutti e due, poi cominciò a succhiare il cazzo del commesso, che mugolava ‘ohhh si signora.. oddio che bello’ cazzo che bocca” mentre lei alternava sapientemente pompate veloci a leccate lungo tutta l’asta
Lui ‘Ahh dai.. continui.. cazzo che pompinara.. beato te”
Io ‘Eh lo so.. ci sa fare con quella bocca.. dai mamma ‘succhia anche il mio..’
Lei ‘mmm si, vieni qua che voglio ingoiare anche il tuo’
Io ‘Si dai.. prendimelo in bocca.. ahhhhh’
Lei roteava la lingua sulla cappella per poi farlo scomparire tra quelle labbra carnose, guardandomi negli occhi con espressione da troia
Io ‘Oh.. si cazzo.. che bocchinara che sei.. sei fantastica a succhiare cazzi, brava continua cosi”
Lui ‘Madonna, quelle labbra sembrano fatte apposta per pompare cazzi.. brava signora.. continui a succhiarmelo.. ahhh si.. ‘
L’immagine di mia madre scalza intenta a spompinare i nostri due cazzi era veramente eccitante e continuavamo ad incitarla con frasi volgari che la porca sembrava gradire ricambiando con sorrisetti maliziosi e sguardi da troia
Lui ‘oh.. si.. chissà quanti cazzi ha preso in bocca tua madre per diventare cosi esperta..’
Io ‘Si è davvero la regina dei pompini..’
Lei ‘mmm grazie.. ti piace come te lo succhia la mammina?’
Io ‘Da morire.. mi stai facendo una pompa magnifica..’
Lui ‘Cazzo io non ce la faccio piu a tenere l’uccello nella sua bocca signora, devo sborrare’
Lei ‘E che aspetti dai’ vieni” e spalancò la bocca
Lui venne con una gran sborrata che con vari schizzi riempi la bocca di mia madre che, non contenta, si volto verso di me sorridendo e aprendo bene la bocca come la piu esperta delle troie per farmi vedere che ce l’aveva piena, prima di ingoiare.
Poi disse ‘Ah’ e te invece dove vuoi venire?’
Io ‘Avvicinami i piedi e lo vedrai”
Lei ‘mmm con piacere, ecco i miei piedini, sono tutti per te’ e li avvicino tutti e due muovendo le dita
Io ‘Si pero prima voglio sentire anche io il loro odore’ dai fammeli annusare bene”
Lei ‘Uhhh ma certo tesoro..’ e alzò il piede senza calza avvicinandolo al mio naso
Io ‘mmm grazie.. ‘ e cominiciai ad annusare quelle dita fantastiche
Lei ‘Ti piace annusare i piedi della mamma eh’ ‘
Io ‘ si’ hanno un odore che mi arrapa troppo’
Lei, col sorrisetto da troia ‘mmm lo so che ti piace’da quando mi annusavi le calze’
Io ‘Ahh come mi eccita.. voglio sborrarti su un piede annusandoti l’altro.. sei una porca”
Lei, continuando a muovere quelle dita smaltate sotto il mio naso ‘ Si tesoro’ senti che buon odore hanno i miei piedi da troia..’
Io afferrai quel piede che la porca continuava ad agitare sotto il mio naso e partendo dal tallone, passai la lingua sotto tutta la pianta fino a infilarmi in bocca le dita succhiandogliele una per una dicendo ‘cazzo che dita perfette, meriti che te le succhi tutte’
Lei ‘Si tesoro, fai vedere alla tua mamma quanto ti piacciono i suoi piedi.. passa bene la lingua tra le dita, che lo so che ti fa impazzire..’
Io ‘Certo, è un onore’ guarda come li adoro i tuoi piedini”
Lei ‘mmm si’ come godo.. bravo”
Io, ormai giunto al limite ‘ Cazzo mamma, hai dei piedi stupendi, guarda come mi fanno sborrare!’
E venni sull’altro piede con ancora la calza, imbiancandogliela e vedendo il suo sorriso arrapante e soddisfatto.
Dopo di che, esausti, ci ricomponemmo e lei ando alla cassa pagando le due scarpe al commesso dicendo con un sorrisetto complice ‘ E come da accordi, i sandali sono gratis’
E lui ‘ certo signora, è stato un piacere, torni quando vuole, sarò sempre a sua disposizione’
Lei ringraziò e avviandosi sculettando verso l’uscita mi disse, ‘andiamo tesoro, grazie per avermi accompagnato’
E io ‘Figurati, è stato un piacere anche per me’ e le appoggiai una mano sul culo, palpandole le chiappe sode, mentre la porca maliziosamente mi sorrideva.

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