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Racconti Erotici Etero

al ristorante

By 5 Dicembre 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Anna, ho quarantanni, sono sposata da circa 20 e ho un figlio di 17.
Lavoro come impiegata presso una piccola ditta alle porte di Milano ……..fino a qualche mese fa la mia vita scorreva tranquilla tra ….casa, lavoro, figlio e marito….sembrava che tutto questo mi bastasse…..anche se a volte mi sembrava mi mancasse qualcosa…..una sorta di ansia latente…..che faceva capolino e mi rendeva a volte insoddisfatta…..Poi però questa estate &egrave successo qualcosa che mi ha cambiato……sono andata in vacanza da sola (senza consorte) con mio figlio e ho notato, anzi me lo ha fatto notare lui, che in spiaggia molti uomini mi guardavano, non mi sono mai considerata una gran bellezza …..ma carina….non alta ma ben proporzionata, porto i capelli lunghi sulle spalle, occhi verde-nocciola, un bel seno e un bel culo…..la cosa inizialmente mi ha stupito molto…….poi invece ho cominciato a prenderci gusto e mi sono sentita molto lusingata…..ho scoperto anzi riscoperto l’arte del gioco ……della seduzione……mi sono ricordata di avere un corpo e riscoperto la mia naturale sensualità………….mi sono divertita molto a provocare e a giocare con tutti quelli che me ne hanno dato la possibilità………….
Tornata a casa dalle ferie però &egrave stata dura……………..non sono più riuscita ad essere quella di prima………..il mio sguardo ora &egrave più attento, più ……disponibile…
Spesso durante la pausa pranzo non torno a casa ma vado con i miei colleghi in qualche bar…..&egrave successo invece che un giorno mi &egrave stato proposto di andare in un ristorantino in un grosso centro commerciale e ho accettato…..un bel posticino, pieno di gente di tutte le età, ho notato subito un gruppetto di uomini che lanciava occhiate al ns tavolo e le mie antenne si sono per così dire “rizzate”, uno di loro in particolare aveva attratto la mia attenzione, alto, moro con gli occhi neri, un fisico curato e un sorriso da far sciogliere un iceberg……bello da togliere il fiato e ……il sonno…..i ns sguardi si sono incrociati varie e varie volte ma non c’&egrave stato modo di fare o dire niente anche perch&egrave il tempo a mia disposizione era veramente poco……
Li abbiamo incontrati altre due volte, stesso gruppo ….stessa ora….stessa storia……l’ultima volta però con una scusa banalissima (olio e aceto) lui …mi ha parlato:
“Ciao, venite spesso qui, vero? Ti ho visto altre volte” chiede
“Si, ogni tanto per cambiare” rispondo io
“Siete colleghi?” chiede ancora lui
“Si, lavoriamo assieme qui vicino” rispondo io
“Sposata, occupata o single?” mi chiede ancora e mi ………..mangia con gli occhi…
“Certo che tu vai subito al sodo” dico io sorridendo
“Mi piace essere diretto e se qualcosa mi interessa &egrave inutile perdere tempo” risponde
“Comunque si, sono sposata e tu?” chiedo
“Disaponibile” risponde lui con un sorriso assassino.
Ci salutiamo e la cosa sembra finire li, ma dopo due giornmi torniamo al ristorante, mi guardo attorno e non lo vedo, sono molto delusa, speravo di incontrarlo e magari di approfondire quella breve conoscenza.
Quel giorno mi ero vestita con più cura del solito….completo nero giacca e gonna fino al ginocchio, scollatura mozzafiato, scarpe nero con il tacco alto e …..non contenta reggicalze senza ….slip…….avevo voglia di lui…..
Finisco di mangiare la mia insalata e mi dirigo da sola alla toilette (unica per uomo e donna), sto per chiudere la porta alle mie spalle ….quando qualcuno inserisce un piede tra la porta e lo stipite …..mi trovo davanti lui……questa volta non sorride, mi fissa, capisco al volo cosa vuole, lo trascino nel bagno e chiudo a chiave la porta, lo spingo contro di essa, non parliamo, non ce n’&egrave bisogno, gli tolgo la giacca e …..come in trance gli slaccio la camicia, non porta niente sotto, comincio a baciarlo con frenesia e desiderio, il collo, il torace, gli mordo i capezzoli e con la mano destra sulla patta dei pantaloni per sentire la sua erezione…..lo sento ansimare piano, gli slaccio i pantaloni e li faccio scivolare a terra con gli slip e…lentamente, inesorabilmente mi inginocchio, il suo cazzo svetta pulsante, glielo prendo in bocca e comincio a leccare e succhiare a più non posso, lo so sono porca dentro ma mi piace……dò uno sguardo al suo viso e…..&egrave in estasi ……………con l’altra mano affondo due dita nella mia passera, sono bagnata fradicia e ho voglia di scoparlo lì…su due piedi, glielo dico e gli faccio togliere i pantaloni e slip, mi alza la gonna e mi solleva sul lavandino, mi apre la giacca, mi sposta il reggiseno e comincia a succhiarmi prima un capezzolo e poi l’altro, non ce la faccio più, lo supplico con lo sguardo di prendermi così e lui con una sola spinta …..mi penetra, cominciamo a muoverci e ad ansimare , un colpo e poi un altro e ancora fino a quando l’orgasmo ci travolge entrambi……………….ci rivestiamo, usciamo ………………ognuno al proprio tavolo …….non sò neanche il suo nome………………….

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