Mi chiamo Alice, ho 20 anni, e come la maggior parte delle ragazze a questa età, ho gli ormoni che impazziscono per il primo individuo maschile arrapante che vedo.
Tutto inizia quanto avevo 19 anni, e io ed il mio ragazzo decidemmo di farlo. Fu bellissimo, mi prese come nessun ragazzo mi prese prima. Era diverso, lui mi dominava, e a me piaceva essere dominata ricordo ancora tutto’
‘Sei sicura, Alice?’ – ‘Sì, lo sono’ dissi, anche se non era così vero.
‘Ti ho raccontato più volte di come piace farlo a me, di come mi piacerebbe trattarti. Ma se non sei sicura, non importa’ ‘ ‘Sono sicura’
Mi spogliò subito, e poi si spogliò lui; poi mi baciò lentamente e mi tirò i capelli in modo che avessi la testa all’indietro. Mi sussurrò all’orecchio di mettermi in ginocchio e mi accompagnò nel movimento. Prese il suo cazzo e lo infilò nella mia bocca, lentamente. Prima la cappella, poi inizio a scoparmi la bocca, ma sempre lentamente. La cosa che mi piacque di più fu quando lo mise completamente nella mia bocca e mi tappò il naso. Mi bagnavo tremendamente. Dopo mi liberò, feci un grosso respiro e ricominciai a succhiarlo, ma mi fermò. Mi alzò e mi girò, mi allargò un po’ le cosce e cominciò a spingere in modo così violento’ e io non potevo fare altro che godere, mi piaceva come non mai. Mentre mi scopava prese il mio seno fra le mani, lo torturava, mi pizzicava i capezzoli e il tutto non faceva che favorire l’orgasmo che stavo per avere. Gli venni sul cazzo, lui si fermò, mi guardò e mi disse- ‘Brava troia, ora puliscimelo’, quindi tornai in ginocchio e iniziai a leccarlo, succhiarlo e a fargli delle seghe. Poi, lo prese lui e iniziò a darmi colpi in faccia. Lo rimise nella mia bocca e lo premeva contro la mia guancia. Dio, era mi piaceva tantissimo. Mi fece distendere per terra e mi scopo la figa da dietro, tirando le mie braccia verso di lui, in modo che i miei seni fossero sollevati da terra. Venni ancora. Mi girò a pancia in su e lo mise fra le mie tette e disse-‘Esci la lingua, ora’ e mentre lo passava in mezzo al mio seno, io lo prendevo a colpi di lingua. Poi, di botto, lo rimise nella mia bocca, completamente, venendomi praticamente in gola, e mi disse ‘Sei una brava puttana’.
Dopo un po’ ci lasciammo, ma a me tutto questo, il sentirmi troia, dominata, puttana e tutto il resto mancava. Mi iscrissi ad un sito di incontri, e in poco tempo incontrai un ragazzo nuovo, uscimmo per la prima volta dopo un mese o un mese e mezzo. Quando uscimmo, lo provocavo tantissimo, volevo dimostrargli che ero una troia. Lui era bello, alto e un bel fisico alla Christian Bale. Gli sfioravo il pacco, non mettevo il reggiseno e avevo una buona scollatura, ma la prima sera non ci andai a letto, lo lasciai così, senza sesso, in modo che quando l’avremmo fatto se ne fosse ricordato e mi avrebbe trattato in modo peggiore. Passarono le settimane, e ancora non avevamo avuto alcun rapporto. Finché un giorno fece ciò che volevo, mi chiese di salire a casa sua e io accettai.
Quando entrammo a casa, mi levai la giacca, lui posò le chiavi e dopo poco tempo mi guardò. All’inizio in modo dolce, poi le sopracciglia si aggrottarono e vidi un sorriso maligno nel lato destro della bocca. Fra me e me pensai ‘Ti prego, fa quello che voglio che tu faccia’. E così fece. Mi prese per il collo, mi mise con le spalle al muro e disse ‘Hai fatto la troia per troppo tempo, evidentemente ti piace farlo e quindi adesso ti ci farò sentire, zoccola’, solo quelle parole mi fecero eccitare.
Mi accarezzò il corpo, mi tolse il vestito e vide che non avevo nessun reggiseno. ‘E brava la troia, nemmeno porti il reggiseno. Almeno le mutande le hai o sei ancora più troia di quel che penso?’. Purtroppo le avevo, in quel momento avrei voluto non averle.
Controllò e vide le mutande in pizzo bianco. ‘Ah, le hai. Come mai? Pensavo che le troione come te non le portassero. In ogni caso, risolvo il problema’ ‘ Me le tolse, passò una mano e notò che ero bagnata. ‘Che troia, ti ho a malapena toccata e sei già bagnata. Ora mettiti in ginocchio, voglio che mi prosciughi le palle con quella bocca e quella lingua’. Lo feci, mi inginocchiai e gli tolsi i pantaloni. Cominciai a leccare le sue palle, e succhiarle. Poi misi il cazzo in bocca, ma lui me lo tolse e disse ‘ ‘Ti piacerebbe succhiarlo ora, vero troia? Ma prima voglio dartelo in faccia’. Così fece, mi colpì in faccia ripetutamente. Amavo questa situazione. Lo presi e lo segai, sentivo lui gemere, e ritornai a prenderlo in bocca, lo leccavo e succhiavo, poi misi in bocca solo la cappella, bagnandola con la mia lingua e succhiandola, mentre segavo tutto il resto. Mi prese le gambe, e io rimasi con il dietro della testa poggiata e le gambe, aperte, all’aria. Mi sputò sul mio sesso, e inizio a strusciare il suo cazzo contro la mia fessura. ‘Scopami ti prego’, dissi ansimando. ‘Sta zitta, troia’, fu la risposta. Però lo fece, lo mise dentro e penetrava selvaggiamente con quell’asta di almeno 22cm. E nello stesso tempo, mi masturbava con una mano il clitoride, e a volte mi schiaffeggiava. Venni più volte, lui dopo un po’ venne sulla mia pancia, mi alzo la testa e mi fece succhiare ancora il suo cazzo, lo succhiai senza problemi. Poi lo tolse, lo passò sulla mia pancia raccogliendo lo sperma, e me lo rimise in bocca.
Finito, mi disse ‘Preparati, dato che sei così troia, magari ti do più cazzi’.
‘Magari’, dissi.
Continua
Davvero ben scritto, complimenti. Aspetto le prossime parti della storia.
Racconto molto intrigante, sono curioso di leggere i prossimi capitoli
STUPENDO RACCONTO COINVOLGENTE ED ECCITANTE...... Davvero complimenti aspetto il seguito....
Bene, non vedo l'ora.
Grazie presto seguiranno altri capitoli